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| 1 | DIGITAL4E.Guide www. digital4.biz Digitalizzazione e globalizzazione hanno favorito nuovi modi di lavorare e di collaborare. In questa eGuide a cura di NetworkDigital4 viene offerta una fotografia del nuovo sviluppo che sta portando alla creazione di nuovi spazi di lavoro a supporto della produttività individuale e aziendale. Dagli uffici condivisi ai business club, dai temporary office agli spazi di coworking fioriscono diversi modelli che aiutano a ripensare il mondo del lavoro, assecondando nuovi paradigmi di progettazione ma anche di socializzazione, all’insegna dello smart working e di nuovi ecosistemi di scambio a supporto del business. COME CAMBIA IL MODO DI LAVORARE: DALLOPEN SPACE... ALLOPEN MIND Come e perché il mondo del lavoro sta cambiando Dall’ufficio ai workplace: quali sono i nuovi ecosistemi Ripensare i layout fisici e le policy organizzative in termini di funzionalità, sicurezza e benessere Come rendere efficiente l’ufficio riducendo i costi di esercizio e migliorando la qualità delle prestazioni Lo spazio di lavoro come leva strategica del business IN COLLABORAZIONE CON SETTEMBRE | 2016 E G UIDE

Come cambia il modo di lavorare: dall’open space... all’open mind

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COME CAMBIA IL MODO DI LAVORARE: DALL’OPEN SPACE ALL’OPEN MIND

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Digitalizzazione e globalizzazione hanno favorito nuovi modi di lavorare e di collaborare. In questa eGuide a cura di NetworkDigital4 viene offerta una fotografia del nuovo sviluppo che sta portando alla creazione di nuovi spazi di lavoro a supporto della produttività individuale e aziendale. Dagli uffici condivisi ai business club, dai temporary office agli spazi di coworking fioriscono diversi modelli che aiutano a ripensare il mondo del lavoro, assecondando nuovi paradigmi di progettazione ma anche di socializzazione, all’insegna dello smart working e di nuovi ecosistemi di scambio a supporto del business.

Come Cambia il modo di lavorare: dall’open spaCe... all’open mind

• Comeeperchéilmondodellavorostacambiando

• Dall’ufficioaiworkplace:qualisonoinuoviecosistemi

• Ripensareilayoutfisicielepolicyorganizzativein terminidifunzionalità,sicurezzaebenessere

• Comerendereefficientel’ufficioriducendoicosti diesercizioemigliorandolaqualitàdelleprestazioni

• Lospaziodilavorocomelevastrategicadelbusiness

IN COLLABORAZIONE CON

SETTEMBRE | 2016

E GuidE

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Come e perChé il mondodel lavoro sta Cambiando

.1.

La produttività individuale e aziendale è profondamente cambiata da quando sono

arrivati personal computer, smartphone e ta-blet che hanno permesso alle persone di rima-nere connesse e proattive praticamente sempre e ovunque. Oggi viviamo tutti in un’era digita-le fatta di servizi e applicazioni che vivono una dimensione bimodale, overo off line e on line. Non solo Internet è diventato l’epicentro dell’informazione e della comunicazione ma tutta una serie di tecnologie associate alla Unified Communication e Collaboration per-mettono alle persone di lavorare insieme indi-pendentemente dalla lingua e dalla locazione tramite chat, videochiamate, soluzioni di file sharing e social media usati come canali di re-lazione e di scambio. Tutto questo ha portato a un’evoluzione degli spazi ufficio e dei concept progettuali associati a una definizione di nuove architetture e nuo-ve infrastrutture di riferimento.

LO SVILUPPO DELLE ORGANIZZAZIONICambia il mondo del lavoro e cambiano ne-cessariamente i luoghi dove si lavora, nell’u-so e nelle dimensioni. Cambia di conseguenza il modo di progettare: dall’edificio all’intero arredo del singolo ufficio. Sotto la spinta con-giunta dell’innovazione tecnologica e della ne-cessità sempre più pressante di contenere i co-

sti, diminuisce costantemente il fabbisogno di metri quadrati ma, contemporaneamente, può e deve aumentare la qualità degli spazi. Come è possibile? Il fatto è che nel mondo del lavoro e degli affari, come in quello dell’architettura, la capacità di cambiare è legata essenzialmente alla capacità di integrare diversi tipi di cono-scenze e risorse e di sintetizzarle. Le nuove tecnologie digitali, infatti, non sono neutre e condizionano produttività, scelte spa-ziali e uso del tempo in ufficio e a casa. L’u-tilizzo integrato di nuove soluzioni informati-che e telematiche costituisce l’ossatura di una

EVOLUZIONE DEL POSTO DI LAVORO

Illavoro,èsottogliocchiditutti,èsemprepiùflessibile.Ilconcettodel“postofisso”èpratica-

mentesconosciutoaigiovanialdisottodei30anni.SecondoglianalistidiForbes,entroil2020la

metàdellaforzalavoromondialesaràrappresen-tatadaconsulenti.InItalia,giàil13%deilavora-toriècostituitodaicosiddettifreelance,ovvero

personalenonimpiegatostabilmenteall’internodiun’azienda.Spessositrattadi“knowledgebasedworker”,ovveroconsulenticheoffronolapropria

esperienzaeprofessionalitàinmodosporadicoocontinuativo.Secondoidatidell’Osservatorio

SmartWorking2015dellaSchoolofManagementPolitecnicodiMilano,latendenzaversoiltelela-

voroe,piùingenerale,versounospostamentodelfocusdallapresenzafisicainufficiodellavoratore

versolasuaproduttivitàeffettiva,staaccelerando.

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forte trasformazione nelle modalità del lavoro dell’industria e dei servizi.L’innovazione tecnologica ha reso possibili cambiamenti che stanno avendo forti riper-cussioni in campi molto diversi (ad esempio la vendita, l’accounting, la Pubblica Ammi-nistrazione, i servizi finanziari, il data pro-cessing, i servizi legali e via dicendo) e inte-ressano potenzialmente ogni funzione della struttura aziendale. Pur non rappresentando una panacea a tutti i problemi, è innegabile che l’investimento in tecnologie si traduca in vantaggi immediati in termini di incremento di efficienza, qualità della vita sul lavoro e ri-sparmio energetico. Sta cambiando il modo di lavorare e questo cambiamento ha un impatto forte sulle strutture delle aziende, sulla forma-zione degli addetti, sul patrimonio immobilia-re e sulla creazione di nuovi spazi di lavoro. Di fatto oggi è impossibile separare il posto di lavoro dai più vasti cambiamenti sociali e cul-turali che l’innovazione digitale ha portato a tutti i livelli della nostra società.

LO SPAZIO DI LAVORO RIFLETTEUNA NUOVA CULTURA AZIENDALELe organizzazioni aziendali non sono solo la somma di processi produttivi ma anche un in-sieme di culture che devono ssere valorizzate e interpretate per mezzo di invenzioni spaziali innovative. Queste soluzioni devono favorire a crescita del capitale creativo, della capacità di comunicare tra gli addetti e, in ultima analisi, la produttività. Il risultato è che si sta osser-vando una sorta di frammentazione dell’orga-nizzazione aziendale, con nuove logiche e nuo-ve policy organizzative. Gli americani usano il

le variabili del Cambiamento

degli spazi di lavoro

POLICYORGANIZZATIVE

TECNOLOGIEDIGITALI

LAYOUTFISICO

COMPORTAMENTIE STILI DI LEADERSHIP

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termine shamrock organization alludendo a una struttura che comprende personale costituito da un numero relativamente esiguo di di diri-genti e dipendenti essenziali, occupati a tempo pieno, e l’ampio ricorso a consulenti e collabo-ratori esterni e/o addetti part-time. Si tratta di un modello elastico e flessibile, che sta prenden-do piede su vasta scala proprio in virtù della sua capacità di rendere il business adatto ai repen-tini cambiamenti della domanda e dei mercati.

COME DEVE ESSERE IL NUOVO UFFICIOLa conseguenza di tutto ciò è che il nuovo ufficio deve essere in grado di ospitare una maggiore varietà di funzioni e sottofunzioni, che si tradu-cono in una nuova tipologia consona a un’orga-nizzazione integrata verticalmente e basata sul

lavoro di squadra. Naturalmente continuano e continueranno a esistere anche locali con con-figurazioni più tradizionali, ma è necessario in-tegrarli con spazi per la formazione, laboratori, showroom, ambienti multimediali, aree a sup-porto della ricerca e sviluppo, meeting room e club room, aree ristoro con servizio bar, risto-rante, angolo caffè e spazi condivisi come ter-razze e giardini. Se l’architettura è veramente l’arte di costruire la vita, infatti, è importantis-simo stabilire un legame sociale tra i diversi at-tori dell’inarrestabile processo tecnologico che ci investe e progettare nuove tipologie di spazi di lavoro che consentano di stimolare la creati-vità e lo scambio tra le risorse professionali che entrano ed escono dalle aziende, facilitando nuovi modi di vivere lavorando.

PAROLA D’ORDINE? PRODUTTIVITÀ, FLESSIBILITÀ E DESIGN

Laconformazionedell’ufficiodevetenerecontodegliorariflessibilidelpersonalemaanchediquei“fuoriorario”cheormaisonodiventatilanormalitàancheinvistadelfattochelaglobalizzazionehaportatoleaziendeadipendereinvariomododaimercatoesteri.Ilpersonaledipendenteoindipendentedevepoterusufruirediunaseriediserviziedicomfortall’internodelluogodilavorocomeciboeareedirelax,palestreegiardinipotendoaccederesecondounafasciaorariaestremamenteelastica.L’obiettivodeinuoviam-bientidilavorodeveesserequellodicrearelecondizionidilavoroidealiperfaremergereunanuovaculturaaziendale,apertaallavorodisquadra,allamobilitàeall’impiegoatempodeterminatoeailavoriaprogetto.Inuovistrumentidicomunicazionepermettononuovemodalitàdirelazioneediscambiochepotenzianolaqualitàdelleinformazionistrutturateedestrutturatechecircolanodentroefuoriagliambientidilavoro.Inuoviuffici,comespaziinterfuzionaliedinamicicontribuisconoaformareindividuimotivatichecontribu-isconoaportaremaggioreefficienza.Cambiacosìilrapportospazialetralediversefunzioniaziendali,traspaziprovatiespazicollettivi,cosìcomecambianoleconformazioni:prendonoforzaufficipiùcompattie,quandopossibile,nonterritoriali.Prendeformaunmodellodiufficiochecostameno,cheincludespazieattrezzaturediunufficiotradizionalemachepermetterisparmineicostiimmobiliari:designeproduttivitàsitrovanostrettamentelegati,mantenendounaregoladipersonalizzazionedeclinataattraversounascel-taaccuratadeglielementidiarredointerminifunzionaliedestetici.

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RIPENSARE AI LAY OUT FISICIE ALLE POLICY ORGANIZZATIVE Nell’era della velocità, della massima flessibilità e del time to market l’azienda non è più obbli-gata a rappresentare se stessa attraverso la pro-prietà degli immobili. La sua forza e il suo suc-cesso si raccontano attraverso un’agilità e una capacità di servizio e di produzione capaci di conciliare tradizione e innovazione, interpre-tando rapidamente l’evoluzione della domanda da parte dei mercati per tradurre subito rispo-ste efficaci in termini di business. A seconda dei progetti le persone lavorano da sole o in team, da computer fisso o da dispositivo mobile, den-tro e fuori l’azienda. Così i format degli uffici si adeguano: le aziende ain base alle necessità scelgono formule in affitto o in condivisione che liberano il management dalla necessità di doversi occupare dei costi delle infrastrutture e degli investimenti necessari a garantire la sca-labilità delle postazioni connesse a seconda dei picchi di lavoro o anche solo del team di colla-boratori esterni coinvolti a vario livello in stra-tegic meeting e brain storming. Condivisione e collaborazione favoriscono la nascita di nuove economie di scala che portano le aziende a far lavorare le proprie risorse in spazi in cui la po-stazione fissa identitaria e proprietaria viene so-stituita dalla postazione che serve a chi serve in quel momento. Il coworking diventa un model-lo di riferimento con diverse accezioni: persone che si ritrovano a lavorare insieme a progetti comuni e personale che svolge il proprio lavo-ro per un certo periodo di tempo avendo biso-gno di una certa prossimità con altre divisioni aziendali che non impongono necessariamente la coabitazione nello stesso ufficio. Il modello

dell’azienda ad alveare e gerarchica lascia il po-sto a modelli più liquidi, crossfunzionali e tra-sversali, a seconda degli obiettivi e delle neces-sità. Il posto fisso diventa solo una delle tante accezioni della postazione di lavoro, ovvero un vero e proprio ecosistema informatico costitui-to da un pc e uno smartphone collegati in Wi-Fi a colleghi, sistemi, applicazioni e periferiche per lo scambio delle informazioni e/o la stampa o l’eventuale scansione dei documenti.I moderni business center cablati e costituiti da mosaici polifunzionali di ambienti che possono essere integrati o isolati a seconda delle neces-sità professionali o dimensionali delle aziende generano nuovi orizzonti rispetto agli spazi e alle modalità di lavoro. Che si tratti di lavo-ri temporanei o di membership club, di uffici condivisi o di postazioni di lavoro occasionali, le organizzazioni trovano oggi nuovi ambienti progettati per supportare il cambiamento con-tinuo a cui i mercati sottopongono il business. E lo fanno in modo più intelligente.

NUOVE SCELTE E NUOVI MODELLI

Ancheaziendepiùstrutturatestannocam-biandoimodidilavorare.Unesempiopertutti

èquellodiRichardBranson:ilcapodellamul-tinazionaleVirginchehacancellatodatempo

l’orariodilavoroelelimitazioniimposteariposiegiornidivacanza.AncheMicrosoft,chegiànel1998avevaintrodotto(pioniere)l’orarioflessibi-

le,haabolitoperidipendentitedeschil’obbligodipresentarsiquotidianamenteinufficio,invi-tandolialavorarenelluogoenelmomentoche

sonoaloropiùcongeniali.VodafoneancheinItaliahaufficializzatocheungiornoallasettima-

naidipendentilavoranodacasa.

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L a velocità che contraddistingue non solo il nostro stile di vita quotidiano, ma anche

l’evoluzione in atto nell’ambiente economico mondiale, impone alle aziende di ripensare completamente i propri piani di crescita e i rapporti con i propri dipendenti. Non a caso in questi ultimi anni anche in Italia si sta affer-mando lo Smart Working, una nuova filosofia manageriale che si fonda sulla restituzione alle persone della flessibilità e dell’autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti di lavoro a fronte di una maggior responsabi-lizzazione sui risultati. All’interno delle nuo-ve dinamiche organizzative il fattore tempo, o meglio l’equazione spazio tempo, diventa l’e-lemento chiave per reinventare l’ambiente di lavoro. Misurare come una società sfrutta lo spazio nel corso di una giornata media lavo-rativa permette di capire come l’uffficio oggi non è più un’area attribuita a una funzione e/o a un funzionario e come ogni spazio di lavoro non appartenga a un solo individuo ma spes-so venga condiviso tra diverse risorse. Il posto di lavoro è un succedersi di attività che si svi-luppano nello spazio della giornata lavorativa, trasformando il tempo in una risorsa strategi-ca da gestire come un valore aggiunto. È que-sto aspetto che può aiutare le organizzazioni a ripensare i propri budget per una gestione più razionale ed efficiente degli uffici aziendali.

i nuovi spazi uffiCioCome eCosistemi smart

.2.

RIPROGETTARE IL LAYOUT SUL LAVORATOREIl cambiamento delle esigenze del mondo im-prenditoriale vede un tessuto variegato, costi-tuito da aziende consolidate e da innumerevoli startup, da temporary office associati a inizia-tive di multinazionali che hanno bisogno solo per un certo periodo di basare parte delle loro attività su una certa area territoriale oppure a iniziative di lancio di progetti a tempo deter-minato che si traducono per un’organizzazio-ne nella costituzione di un gruppo di lavoro operante a tutti gli effetti come un’azienda a parte. L’evoluzione dei business center segue questa trasformazione, mettendo in pratica tutta una serie di elementi costruttivi, tecnolo-gici e progettuali atti a favorire lo sviluppo di nuovi ambienti di lavoro ad alto tasso di colla-borazione. L’Activity Based Working (ABW), ad esempio, è la tendenza, sempre più diffusa, a progettare gli spazi di lavoro in modo che il layout risulti un supporto ottimale alle attività da svolgere. La maggior parte dei lavori di uf-ficio oggi implica una scansione della giornata

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ricca di attività diverse. Occuparsi di fattu-razione o di redigere documenti, ad esempio, richiedono la massima concentrazione. Svi-luppare progetti, invece, prevede massima col-laborazione e in forme differenti. Un conto, ad esempio, è condividere dei dati aziendali, fare un business plan e un altro, invece, definire il lancio di un nuovo servizio o di un nuovo pro-dotto che comporta una componente spesso creativa che non sempre può essere program-mata e schedulata secondo approcci conven-zionali. A volte servono suggestioni e momen-ti di scambio legati alla libera associazione di idee favoriti da filmati, momenti di visual collaboration (creazione di tabelloni, utilizzo lavagne tradizionali o digitali, che favorisco-no suggestioni audiovisive). All’interno di uno spazio progettato secondo i dettami dell’ABW ciascuno potrà scegliere il proprio spazio, scri-vania, stanza o area, in base al compito che si appresta a svolgere. Uno spazio ripensato in ottica ABW si tradu-ce in una varietà di ambienti diversi, ciascuno pensato per favorire determinate attività. Le sale riunioni, ad esempio, sono studiate per facilitare lo scambio di idee attraverso l’uso di tavoli componibili le cui forme favoriscono un’armonizzazione del lavoro di gruppo. Per

le attività che presuppongono un uso intensivo del telefono vengono creati degli spazi appo-siti con sperciali schermature che permettano a ogni singolo utente di poter lavorare con il minimo di barriere architettoniche e il mas-simo del comfort. Le aziende hanno bisogno di comunicare non solo al loro interno ma anche all’esterno: eventi, meeting, manifesta-zioni e congressi implicano un’organizzazione spaziale spesso episodica e caratterizzata da una pluralità di esigenze diverse. La possibi-lità all’interno dei nuovi workplace di mette-re a disposizione della comunità di aziende in coabitazione aree preposte e servite da tutto il corollario di risorse necessarie a supporta-re le attività costituisce un importante valore aggiunto. Esempi di servizio sono il catering interno fornito dal team che si occupa del bar e/o della ristorazione. Un altro servizio condi-viso da tutte le aziende sono la disponibilità, all’occorrenza di poter usufruire in loco delle sale attrezzate di palco e di schermi per la pro-iezione di slide e filmati, microfonate e risolte anche per ottimizzare l’acustica in modo da poter gestire in maniera dinamica la consolle delle uscite e realizzare una maggiore teatra-lizzazione delle componenti acustiche e lumi-nose. La razionalizzazione degli spazi unita a

diversi

spaz

i per

diverse attività

L’unica postazione fissa,in questo contesto? La receptionist.

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una progettazione intelligente, di nuova ge-nerazione moltiplica poi i corner di ristoro o di lavoro, alternando gli ambienti in modo da creare tante diverse occasioni di scambio e di incontro che rispondono per look and feel e per dimensione alle esigenze che si vengono a creare dalle conversazioni estemporanee che sempre più spesso fanno dei corridoi e delle anticamere nuovi luoghi di scambio e di lavo-ro. Salotti per i meeting più informali o in so-stituzione delle tradizionali sale d’attesa per gli ospiti esterni, lounge bar che offrono uno spazio per breakfast meeting e colazioni di lavoro, giardini che si trasformano in sugge-stive aree di lavoro nelle stagioni più consone diventano così tasselli di un nuovo ecosiste-ma professionale.

NUOVI RAPPORTI E NUOVE RELAZIONILa nuova filosofia del lavoro cambia il rappor-to spazio-fisico e consente alle nuove genera-zioni di portare in azienda non soltanto nuovi dress code ma anche nuove posture. Gli spazi diventano spesso più colorati e luminosi per favorire la creatività o la concentrazione, si può lavorare in piedi oppure seduti per terra, con pavimenti pieni di cuscini, poltrone a sac-co e nuovi concept di sedute dal design post moderno che sfruttano le pareti con scrivanie pensili e sgabelli. Per sfruttare meglio lo spazio e la luce si aboliscono le pareti e si opta per gli open space. Negli spazi ufficio arrivano i nidi per le call conference, che offrono l’isolamento necessario a chi lavora in un ambiente condi-viso, rispettando così la democrazia acustica del coworking. Denominatore comunque di questa evoluzione è la qualità delle infrastrut-

ture: dalla connessione alla climatizzazione. Se oggi le tecnologie digitali hanno cambiato le logiche dell’informazione e della relazione. Si dilata a dismisura l’orario effettivo di lavoro ma si migliora la qualità della vita e la produt-tività, stabilendo dinamiche di lavoro più fles-sibili ed efficienti. Sale riunioni, sale meeting, postazioni di lavoro possono essere razionaliz-zate e usate secondo criteri di utilizzo effettivi e non in base a un vago concetto di apparte-nenza a un posto fisso. Questo rompe le bar-riere delle relazioni, favorendo lo scambio tra le persone che, non appartenendo necessaria-mente alla stessa stanza, si trovano a vivere in un osmosi diversa. Si parla allora di ambienti che favoriscono le collisioni, ovvero nuove oc-casioni di incontro e di scambio favorite dalla cross contamination di aziende che si trovano a lavorare in business center che diventano veri e propri hub in cui poter trovare partner e clienti secondo inedite sinergie.

VALUTARE L’EFFICIENZA DEGLI SPAZI

IdatipiùaggiornatiraccontanocomeinEuro-pagliufficisianoutilizzatiinunapercentuale

variabiledal35al50%dell’anno:ilchesignificaindubbiamentechecisonomoltissimisprechi

maanchemolteinefficienze.Eccoperchélaprogettazionemodularedeinuo-viedificiel’avventodinuoveformuledilavoro,chenonsifondanopiùsullapresenzainufficio

masulcorrettobilanciamentotraproduttivi-tàpersonaleerispettodeidiversistilidivita,

possonocontribuireaottimizzarel’utilizzodellospazio/ufficio.

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lo spazio di lavoro Come leva strategiCa del business

.3.

Che si tratti di dipendenti o di collaboratori, le prestazioni del singolo lavoratore sono,

di norma, quelle più facilmente valutabili dal-le organizzazioni. Anche se non si tratta dei soli elementi utili per misurare le performance dell’azienda nel suo complesso e, a ben vedere, nemmeno i più importanti. Ciò che davvero crea valore è la comunicazione tra le persone che lavorano e la loro reciproca collaborazione. Solo così, infatti, si stimola l’innovazione e si favorisce la più ampia condivisione della cono-scenza, in ottica di co-creazione di valore.

IERI VERSUS OGGIDagli uffici gerarchici e ad alveare tradizionali che, di fatto, soffocavano la collaborazione, oggi la cultura aziendale è profondamente cambia-ta e non solo grazie all’evoluzione delle persone sempre più sensibili e aperte all’uso delle tec-nologie. L’automazione e l’informatizzazione hanno portato a uno sviluppo sempre più in-tegrato delle procedure. Questa integrazione si è tradotta in una maggiore integrazione anche dei ruoli professionali destinati a collaborare per raggiungere obiettivi comuni di business. La condivisione delle vision aziendali ha con-fermato la qualità dei risultati professionali rag-giungibili. Non a caso la tendenza è quella di riprogettare gli spazi per favorire lo scambio di idee e suggerimenti. Non esiste un unico mo-

Le nuove linee guida nella progettazione degli spazi ufficio sempre più simili ad hub polifunzionali

• Differenziazione:definire una specializzazione degli spazi in base alle diverse esigenze professionali

• Abitabilità:progettare gli ambienti con un oc-chio di riguardo al benessere e al comfort delle persone sul luogo di lavoro, creando spazi accoglienti e servizi orientati alla cura della per-sona a 360°

• Riconfigurabilità:rimodellare gli spazi secondo una logica che, al variare delle esigenze dell’organizzazione, riesce ad abbat-tere i tempi e i costi portando mag-giore velocità e più efficienza al bu-siness

• Intelligence:integrare tutte quelle tecnologie che permettono un utilizzo più efficace degli spazi, favorendo la collabora-zione e la mobilità di dipendenti, colleghi, partner e clienti

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dello di riferimento e la liquidità di soluzioni ed ambienti spesso diventa essa stessa una com-ponente fondamentale dell’azienda capace di sposare l’innovazione e di sfruttare al meglio le nuove opportunità dello smart working. Una novità nelle modalità di condivisione de-gli spazi di lavoro è il coworking. Nel mondo, infatti, oltre 2mila spazi di coworking e l’incre-mento annuo è del 250% solo negli ultimi 24 mesi (Fonte: Harward Business Review).A questo fa da contraltare il crollo della doman-da di uffici: da una ricerca di Nomisma emerge che lo scorso anno in Italia sia rimasto invendu-to per più di un anno il 65% degli spazi business di vecchia concezione. Secondo le rilevazioni degli analisti, solo il 20% degli uffici offerti in affitto è stato effettivamente occupato. Questo significa tante cose: innazitutto che i

criteri di razionalizzazione ed efficientamento spostano il focus delle aziende su nuovi formate nuove soluzioni economicamente più efficien-ti e dimensionalmente più versatili.

NUOVI ECOSISTEMI COLLABORATIVIFAVORISCONO LE STRATEGIE DEL SUCCESSOArchitetti, designer ma anche sociologi, con-sulenti del lavoro, psicologi, esperti della si-curezza, arredatori, tecnici informatici: oggi i professionisti coinvolti nella progettazione de-gli spazi ufficio rappresentano aspetti diversi e fondamentali del lavoro inteso non più come un’attività ma come un momento importante in cui l’individuo può e deve esprimere al me-glio le sue capacità e i suoi talenti. Nascono così nuovi ecosistemi collaborativi: spazi proget-tati per agevolare l’imprenditoria in generale,

SE L’UFFICIO DIVENTA UN ECOSISTEMA POLIFUNZIONALE

Lospazioufficiodevefavorireilmovimentodellepersoneedelleidee,stimolarelaconversazioneinformaleeilpiaceredilavorare.Aldilàdegliufficichiusichedevonogarantireilmassimolivellodiriservatezzaedellesaleriunioniperoccasioniformalie/oallargateapartner,fornitori,colleghieclienti,lacircolazioneinternadeve,neilimitedelpossibile,essereperifericaaicosidettiquartieridilavoro,inmododaevitaredisturbialleattivitàlavorativecherichiedonoconcentrazionema,nellostessotempo,creareopportunitàperin-terazioniinformali.Inuovibusinesscenterprevedonoinfattiareediincontro,ristoroerelaxcomportanolacreazionedinuovispazieilriusodiversidispazigiàesistentipernuovedestinazionienuovedimensionidicollaborazioneediscambio,daltettoterrazzatoalgiardino,dallacaffetteriasenzapersonalediservizioallaloungebar,dallesalediscussioniinsonorizzateaisalotti.Incasodinecessità,lesaleriunioni,lesaleprogettoeunapartedelleareediincontro,essendocablatenellostessomododeglialtripostidilavorooperativi,possonoessereutilizzatecomeareediespansionetemporanea.Fondamentale,infatti,èl’usodinuovesoluzionifunzionaliedidesignpolivalentiche,attraversoun’immaginefortementecaratterizzata,sappianocatturareecomunicareintuttalastrutturaunospiritodiimpresapiùtrasversaleemenograrar-chicamigliorando,allostessotempo,lacomunicazioneversol’esterno.Cosìselamaggiorpartedeipostidilavororimaneditipotradizionale,conscrivania,sediaedispositiviasupportodellaproduttivitàindividualepersonali,simoltiplicanoglispazipolifunzionalichefavoriscononuoviecosistemicollaborativi.

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il matchmaking (favorendo l’incontro tra do-manda e offerta di talenti) e la condivisione di idee, oltre che di metri quadri. I business center diventano così parte integrante di una strategia aziendale che punta all’efficienza ma anche a un’innovazione mai fine a sé stessa: non si in-veste nel mattone ma nella qualità dei servizi. Non si sprecano risorse nel risolvere attività di manutenzione e di gestione che vengono così ottimizzate e affidate a un pool di operatori se-lezionati e dedicati: dalla concierge agli addetti alle pulizie, dal servizio risorante/bar agli adet-ti alla climatizzazione, iluminazione, sicurezza e via dicendo. Questi uffici in affitto chiavi in mano, sono dotati di tutti i servizi fondamen-tali: telefonia, energia e tutte le comodità di un ufficio arredato e corredato di tutto punto, pen-sato per sollevare le aziende dalle incombenze gestionali riducendo, al contempo, i costi. I mo-delli possono essere diversi e variabili, con una compenetrazione dei moduli secondo logiche di interpiano e interclasse proprio per garantire la continuità operativa con una flessibilità ine-dita a qualsiasi azienda tradizionale.Dai centri direzionali tradizionali, ovvero da-gli uffici con arredi raffinati e tradizionali, utili soprattutto come sedi di rappresentanza, cre-scono anche gli uffici condivisi. L’azienda per dividere i costi affitta spazi inoccupati del buil-ding aziendale, dedicando postazioni di lavoro, singole o di gruppo. Un altro modello sono gli incubatori, ovvero degli spazi specificamente dedicati allo startup d’impresa, che possono essere o meno associati a un polo tecnologico e/o universitario e offrire o meno laboratori di ricerca e supporto legale/manageriale sull’avvio di una nuova attività.

manutenzione

CONDIVISIONE

arredi utenze

Uffici “chiavi in mano” : si investe sui servizie non sul mattone

COSTI TEMPO

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CONCLUSIONIGli spazi di lavoro di ultima generazione costi-tuiscono l’ultima frontiera di uno sviluppo co-struttivo che rispecchia un’evoluzione culturale nei tempi e nei modi di lavorare. Infrastruttura, qualità, flessibilità, tecnologia sono tutti elemen-ti concomitanti che concorrono a creare nuovi ambienti progettati per avere una elasticità d’uso sia nelle dimensioni che nelle funzioni. Carat-terizzati da una varietà modulare che prevede spazi di lavoro dalle pareti mobili o ad alto tasso di personalizzazione, i nuovi centri del business sono a tutti gli effetti degli hub polifunzionali. Denominatore comune? L’essere comunque uffi-ci in affitto e in condivisione che invece di offrire ambienti coordinati e identici in modalità seriale offrono una varietà di postazioni a combinazio-ne variabile, declinati in uffici direzionali o spazi di coworking, lab o meeting room, open space e uffici mono o pluripostazione, salotti, aree di lavoro, corner, sale eventi, aule per convegni e meeting. È così che il mondo del lavoro dall’uf-ficio tradizionale abbraccia forme più evolute di team building che danno vita a business club,

executive club e membership club. Le nuove strutture, infatti, sono improntate ai principi della cultura collaborativa e della condivisione e, in questo, offrono un valore aggiunto insosti-tuibile (cocreazione) per chi cerca un ambiente dinamico e attivo nel quale fare impresa e fare rete, entrando in contatto con persone di espe-rienze e background diversi, scambiandosi idee e opportunità che favoriscono la crescita del business. I Business Center 3.0, insomma, dedi-cano parecchie risorse alla creazione di un vero e proprio ecosistema per gli ospiti, con l’idea di associare ai vantaggi economici degli spazi condivisi il valore aggiunto della generazione di legami interaziendali con attività di comuni-cazione social, iniziative di condivisione, eventi periodici, aperitici di meeting e altro ancora. I servizi comuni consentono di ottenere econo-mie di scala ma ciascun ufficio è indipendente, con la propria targa di riconoscimento. Insom-ma, i Business Center di ultima generazione svolgono anche la funzione di incubatori, gra-zie all’ecosistema di competenze che si trovano al suo interno, che ne accelera lo sviluppo.

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è una piattaforma di spazi, contenutie network pensata per promuovere lo smart working

e un nuovo stile di vita in cui lavoro, cultura, relazioni sono al centro di un’esperienza originale e straordinaria.

La mission di COPERNICO - Where Things Happen è coniugare la dimensione lavorativa e personale favorendo il benessere di persone ed

aziende, creando ambienti di lavoro innovativi, vissuti da aziende e persone aperte al confronto e votate al cambiamento.

COME CAMBIA IL MODO DI LAVORARE: DALL’OPEN SPACE ALL’OPEN MIND

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PIÙ BOOST AL TUO BUSINESS

Concentrati esclusivamente sullo sviluppo delle attività e non perdere tempo nella gestione logistica dell’ufficio.

A tutti i servizi pensiamo noi: dalle pulizie all’assistenza tecnologica.

Vivi in una community unica, composta da un network di imprese e professionisti

che lavorano insieme, condividono le loro esperienze e sviluppano le loro attività.

Lavora in un ambiente dove creatività, networking

e meeting sono stimolati da una serie di iniziative ed eventi, che favoriscono un

ecosistema professionale e sociale collaborativo,

facilitando lo smart working.

UN MIX STRATEGICO

Spazi dal design identitario, innovativi e flessibili, pensati per facilitare il lavoro ed ottimizzare la produttività e il benessere delle persone

Contenuti, eventi, sessioni di training, attività di condivisione di conoscenza e confronto messi a disposizione della community per stimolare lo sviluppo professionale, la crescita degli individui e delle organizzazioni

Network nazionale e internazionale di members e spazi interconnessi tra loro, animato da attività di business matching e di networking attraverso format legati al business exchange.

COPERNICO - WHERE THINGS HAPPENÈ DEDICATO A FREELANCERS & SOLOPRENEURS | SMALL & MEDIUM BUSINESSES | LARGE CORPORATIONS

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SCOPRI IL TUO AMBIENTE IDEALEMilano Centrale

via Copernico 38, Milano15.000 mq di spazi di lavoro suddivisi su 6 piani di uffici gestiti con formula “plug&play”. Agli uffici in affitto e al coworking (gestito da StartMiUp) si

aggiunge il “social floor”, concepito come luogo flessibile di networking, relax, ristoro ed eventi, e che rappresenta

il cuore della filosofia COPERNICO, mirata a favorire la nascita di relazioni e sinergie tra i propri utenti.

Clubhouse BreraForo Bonaparte 22, Milano

Il primo membership club a Milano dedicato al lavoro smart e al business net-working. Clubhouse Brera è una location esclusiva, in cui organizzare business

meeting e lunch, cercare concentrazione e rilassarsi nelle office suite, accre-scere il proprio network professionale e lasciarsi ispirare da eventi e appro-

fondimenti legati al mondo dell’arte e della cultura.

Tortona33via Tortona 33, Milano

Un luogo di ritrovo per la community creativa, culturale e fashion, pensato per offrire un’esperienza sociale e lavorativa completa, grazie

al ruolo chiave del Café. Uffici “plug & play”, coworking, lounge, sale meeting si sviluppano in continuità con la caffetteria in un sistema di

soluzioni, spazi, materiali e arredi fortemente caratterizzanti e studiati sulle esigenze dei clienti interpretando la visione

ed i valori tipici dello stile di vita italiano.

Blend Tower piazza IV Novembre 7, Milano

Una sede di rappresentanza, elegante ed innovativa, nel cuore del centro logistico milanese. Gli uffici “plug & play”, le meeting room e il ristorante

caffetteria contribuiscono a creare un ambiente ideale per il mondo degli affari e per le corporate internazionali

alla ricerca di un punto di appoggio per l’ingresso nel mercato italiano.

Science14 Rue de la Science 14b, 1040 Bruxelles

Nel cuore della comunità europea (EU district), Science14 è una location iconi-ca per eventi di lobby e meeting, nonchè casa di diverse organizzazioni legate

alla comunità europea che qui trovano uffici moderni e pronti all’uso, efficienti e dotati di luce naturale, oltre che iniziative

e attività mirate a favorire il networking e la conoscenza reciproca.

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10 anni di esperienza sul mercato (nata dal Gruppo Windows on Europe,

dal 2016 COPERNICO - Where Things Happen è controllata da Copernico Holding Spa)

Un nuovo scenario aperto alla sperimentazione

8 proprietà in gestioneper un totale di 27,000 metri quadri

Una community di oltre 3,000 membere 2.400 postazioni lavorative

Presente in 3 città: Milano, Venezia, Bruxelles

WWW.COPERNI.CO

02928544

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