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GESTIONE
SICUREZZA
AMBIENTE
COMPLESSO:
LIBERALIZZAZIONE
DELL’HANDLING
FATTORI UMANIhttps://it.linkedin.com/in/alessiozanolla
GESTIONE DELLA SALUTE
SICUREZZA IN AIRSIDE QUALE
AMBIENTE LAVORATIVO
COMPLESSO: DAGLI EFFETTI
LIBERALIZZAZIONE
DELL’HANDLING ALL’APPROCCIO
UMANI E ORGANIZZATIVIhttps://it.linkedin.com/in/alessiozanolla
settembre 2015
SALUTE E
QUALE
LAVORATIVO
EFFETTI DELLA
ALL’APPROCCIO AI
ORGANIZZATIVI
CORSO
Le attività di handling aeroportuale constano dell’erogazione di specifiche attività operative in tempi circoscritti, e in spazi delimitati e sovente congestionati a causa della simultanea presenza di vari operatori-lavoratori. Tali attività operative possono coinvolgere personalconsapevole di ogni aspetto dell’ambito aeroportuale, delle criticità e degli aspetti involgenti la personale le cui mansioni possono ritenersi relativamente semplici, ma la cui esecuzione comporta problematiche di safety del tutto assenti in altri ambienti lavorativiattività estranee all’operatività aeroportuale normalmente non consapevole delle procedure aeroportuali.L’ambiente aeroportuale, quindi, si caratterizza per un presidio normativo e di regolamentazione vario e complesso proprio perché si contraddistingue per peculiari tipologie di criticità, varietà di rischi, e dinamiche eterogenee. Le stesse interferenze tra i soggetti depositari delle varie attività, nonché gli interventi di manutenzione e gli eventuali cantieri, costituiscono fonti di rischio elevato non sempre di semplice identificazione o, comunque, di non semplice gestione. La necessità di garantire un’operatifunzionale all’erogazione di un servizio pubblico, rende inoltre critica anche la gestione delle infrastrutture e degli impianti aeroportuali nel loro complesso.In particolare, è comprensibile che, volgendo l’attenzione aglliberalizzazione, non rispondenti a quanto auspicato dal legislatore comunitario con il Trattato del 1957nonché alle attuali contingenze economiche, le criticità possano risultare seriamente accentuate, con ovvie, ulteriori e generali ripercussioni sia sui profili di rischio delle condizioni e delle attività lavorative di handling, sia, di riflesso, sulla safety L’approccio alla Safety Culture, ai Fattori Umani in ambito coordinamento trasversale tra le Organizzazioni, passando per una disamina di “fondamenti basilari di gestione” e di “presidi normativi minimi”, diviene dunque fondamentale per tutti i soggetti aeroportuali e, in particolar modo, quale soggetto depositario e responsabile della sicurezza in generale, per il Gestore. Tale tipologia di approccio, ormai richiesto o auspicato da più fronti (es. Reg. 139/2014/CE, EASA, ICAO, ecc.), consta nel rendere concrete, nei luoghie, indi, funzionali ad un contributo proattivo alla costante individuazione e circoscrizione di rischi e pericoli, generali e peculiari, nei/dei le delle attività lavorative-operative alle situazioni concrete di difficoltà.Di fatto, una prevenzione efficace non è rapportabile alla sola progettazione tecnica, ma all’implementazione di un sistema individuotecnico, per quanto significativo e funzionale al contenimento di inconvenienti ed incidenti, non sarebbe certo sufficiente; con la conseguenza di legittimutile e destinato a perpetuare irrazionali squilibri organizzativi ( In definitiva, l’orientamento “Fattori Umani e Organizzativi” recepisce la sicurezza quale dimensione di una modalità produttiva basata sulla rilevanza strategica dell’individuo nella prevenzione. Ciò può consentire, per quanto possibile, l’anticipazione del prevedibile e la capacità di reazione all’imprevisto e all’emergenza in un sistema, quale quello dell’avialibertà da pericoli e rischi associati. L’obiettivo finale è fornire conoscenze, metodi e strategie indispensabiliaffrontare e risolvere le problematiche connesse all’operativo aeroportuale.
CORSO DIRIGENTI SULLA GESTIONE
DELL’AIRSIDE SAFETY
DOCENTE ALESSIO ZANOLLA
Presentazione
aeroportuale constano dell’erogazione di specifiche attività operative in tempi circoscritti, e in spazi delimitati e sovente congestionati a causa della simultanea presenza di vari
lavoratori. Tali attività operative possono coinvolgere personale di elevata professionalità, consapevole di ogni aspetto dell’ambito aeroportuale, delle criticità e degli aspetti involgenti la personale le cui mansioni possono ritenersi relativamente semplici, ma la cui esecuzione comporta
del tutto assenti in altri ambienti lavorativi-operativi e personale addetto ad attività estranee all’operatività aeroportuale – come può avvenire in occasione di contratti d’appalto normalmente non consapevole delle procedure aeroportuali.
nte aeroportuale, quindi, si caratterizza per un presidio normativo e di regolamentazione vario e complesso proprio perché si contraddistingue per peculiari tipologie di criticità, varietà di rischi, e
getti depositari delle varie attività, nonché gli interventi di manutenzione e gli eventuali cantieri, costituiscono fonti di rischio elevato non sempre di semplice identificazione o, comunque, di non semplice gestione. La necessità di garantire un’operatività aeroportuale perfettamente funzionale all’erogazione di un servizio pubblico, rende inoltre critica anche la gestione delle infrastrutture e degli impianti aeroportuali nel loro complesso. In particolare, è comprensibile che, volgendo l’attenzione agli effetti di cui al processo di
non rispondenti a quanto auspicato dal legislatore comunitario con il Trattato del 1957nonché alle attuali contingenze economiche, le criticità possano risultare seriamente accentuate, con
i e generali ripercussioni sia sui profili di rischio delle condizioni e delle attività lavorative safety nella sua più generale accezione.
ai Fattori Umani in ambito lavorativo-operativo e ad una politica di coordinamento trasversale tra le Organizzazioni, passando per una disamina di “fondamenti basilari di gestione” e di “presidi normativi minimi”, diviene dunque fondamentale per tutti i soggetti aeroportuali
articolar modo, quale soggetto depositario e responsabile della sicurezza in generale, per il
Tale tipologia di approccio, ormai richiesto o auspicato da più fronti (es. Reg. 139/2014/CE, EASA, ICAO, ecc.), consta nel rendere concrete, nei luoghi di lavoro, condizioni lavorativee, indi, funzionali ad un contributo proattivo alla safety. Un sistema così implementato costante individuazione e circoscrizione di rischi e pericoli, generali e peculiari, nei/dei l
operative – incrementa la propria resilienza e, dunque, la capacità di “risposta” alle situazioni concrete di difficoltà. Di fatto, una prevenzione efficace non è rapportabile alla sola progettazione tecnica, ma all’implementazione di un sistema individuo-tecnologia-ambiente. In caso contrario, il solo presidio tecnico, per quanto significativo e funzionale al contenimento di inconvenienti ed incidenti, non sarebbe certo sufficiente; con la conseguenza di legittimare un sistema di gestione della sicurezza relativamente utile e destinato a perpetuare irrazionali squilibri organizzativi (latent conditions).
In definitiva, l’orientamento “Fattori Umani e Organizzativi” recepisce la sicurezza quale dimensione di modalità produttiva basata sulla rilevanza strategica dell’individuo nella prevenzione. Ciò può
consentire, per quanto possibile, l’anticipazione del prevedibile e la capacità di reazione all’imprevisto e all’emergenza in un sistema, quale quello dell’aviazione civile, ove non può garantirsi una definitiva libertà da pericoli e rischi associati.
L’obiettivo finale è fornire conoscenze, metodi e strategie indispensabili, e per certi versi innovative,affrontare e risolvere le problematiche connesse all’ attuazione e alla gestione della
aeroportuale constano dell’erogazione di specifiche attività operative in tempi circoscritti, e in spazi delimitati e sovente congestionati a causa della simultanea presenza di vari
e di elevata professionalità, consapevole di ogni aspetto dell’ambito aeroportuale, delle criticità e degli aspetti involgenti la safety, personale le cui mansioni possono ritenersi relativamente semplici, ma la cui esecuzione comporta
operativi e personale addetto ad come può avvenire in occasione di contratti d’appalto – e
nte aeroportuale, quindi, si caratterizza per un presidio normativo e di regolamentazione vario e complesso proprio perché si contraddistingue per peculiari tipologie di criticità, varietà di rischi, e
getti depositari delle varie attività, nonché gli interventi di manutenzione e gli eventuali cantieri, costituiscono fonti di rischio elevato non sempre di semplice identificazione o,
vità aeroportuale perfettamente funzionale all’erogazione di un servizio pubblico, rende inoltre critica anche la gestione delle
i effetti di cui al processo di non rispondenti a quanto auspicato dal legislatore comunitario con il Trattato del 1957,
nonché alle attuali contingenze economiche, le criticità possano risultare seriamente accentuate, con i e generali ripercussioni sia sui profili di rischio delle condizioni e delle attività lavorative
operativo e ad una politica di coordinamento trasversale tra le Organizzazioni, passando per una disamina di “fondamenti basilari di gestione” e di “presidi normativi minimi”, diviene dunque fondamentale per tutti i soggetti aeroportuali
articolar modo, quale soggetto depositario e responsabile della sicurezza in generale, per il
Tale tipologia di approccio, ormai richiesto o auspicato da più fronti (es. Reg. 139/2014/CE, EASA, di lavoro, condizioni lavorative-operative ottimali . Un sistema così implementato – strutturato sulla
costante individuazione e circoscrizione di rischi e pericoli, generali e peculiari, nei/dei luoghi di lavoro incrementa la propria resilienza e, dunque, la capacità di “risposta”
Di fatto, una prevenzione efficace non è rapportabile alla sola progettazione tecnica, ma ambiente. In caso contrario, il solo presidio
tecnico, per quanto significativo e funzionale al contenimento di inconvenienti ed incidenti, non sarebbe are un sistema di gestione della sicurezza relativamente
).
In definitiva, l’orientamento “Fattori Umani e Organizzativi” recepisce la sicurezza quale dimensione di modalità produttiva basata sulla rilevanza strategica dell’individuo nella prevenzione. Ciò può
consentire, per quanto possibile, l’anticipazione del prevedibile e la capacità di reazione all’imprevisto e zione civile, ove non può garantirsi una definitiva
, e per certi versi innovative, per attuazione e alla gestione della safety nel comparto
CORSO
Moduli 1° Modulo Il processo di liberalizzazione dell’Handling aeroportuale (4 ore)2° Modulo Presidi normativi minimi a tutela della SSL e della Safety
di gestione (8 ore)3° Modulo I modelli culturali della sicurezza, i Fattori Umani e Organizzativi (4ore)4° Modulo Modelli di implementazione per la gestione dell’airside Safety (8 ore)
Documentazione Sarà fornita la documentazione necessaria perl’approfondimento e l'aggiornamento degli argomenti affrontatidocumentazione rimarrà in disponibilità dei discenti. Metodologia didattica I corsi sono svolti con metodo altamente interatl'interesse, favorire la discussione sdall’esperienza degli stessi discenti.Ciò permette di adattare i contenuti del corso alle esigenze degli stessi partecipanti. Docenti Il corso prevede l’apporto di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. I docenti sono esperti di sicurezza aeconomia, ingegneria, giurisprudenza, post-universitari ed esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e salute nel lavoro. Tutti docenti sono certificati da specifico training di “ Attestati di frequenza e valutazione dei Per ogni partecipante al corso verrà rilasciata
CORSO DIRIGENTI SULLA GESTIONE
DELL’AIRSIDE SAFETY
DOCENTE ALESSIO ZANOLLA
Il processo di liberalizzazione dell’Handling aeroportuale (4 ore)Presidi normativi minimi a tutela della SSL e della Safety,di gestione (8 ore)
modelli culturali della sicurezza, i Fattori Umani e Organizzativi (4ore)Modelli di implementazione per la gestione dell’airside Safety (8 ore)
la documentazione necessaria per lo svolgimento del corso in aula, per imento e l'aggiornamento degli argomenti affrontati (manuale e slide)
documentazione rimarrà in disponibilità dei discenti.
I corsi sono svolti con metodo altamente interattivo, in modo da coinvolgere i discentil'interesse, favorire la discussione su casi pratici provenienti dall’esperienza dei docenti e dall’esperienza degli stessi discenti. Ciò permette di adattare i contenuti del corso alle esigenze degli stessi partecipanti.
o di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. I docenti sono esperti di sicurezza a
giurisprudenza, iscritti al relativo albo professionale, esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e salute nel lavoro. Tutti
pecifico training di “Formazione Formatori alla sicurezza”
Attestati di frequenza e valutazione dei partecipanti corso verrà rilasciata certificazione di frequenza.
Il processo di liberalizzazione dell’Handling aeroportuale (4 ore) , e fondamenti basilari
modelli culturali della sicurezza, i Fattori Umani e Organizzativi (4ore) Modelli di implementazione per la gestione dell’airside Safety (8 ore)
lo svolgimento del corso in aula, per (manuale e slide). Detta
tivo, in modo da coinvolgere i discenti, sollecitarne u casi pratici provenienti dall’esperienza dei docenti e
Ciò permette di adattare i contenuti del corso alle esigenze degli stessi partecipanti.
o di professionalità specialistiche in grado di offrire ai partecipanti elementi didattici sia teorici che pratici. I docenti sono esperti di sicurezza aziendale, laureati in
iscritti al relativo albo professionale, con titoli accademici esperienza almeno triennale in materia di sicurezza e salute nel lavoro. Tutti i
azione Formatori alla sicurezza”.