16
Anno XV - N° 226 30 Settembre 2010 Quindicinale di Informazione Politica, Economica e Sociale S toricamente, almeno da alcuni decenni, il Sulcis Iglesiente è il territorio delle continue emergen- ze in materia di energia, infra- strutture, trasporti, sanità. La mancata soluzione dei problemi che stanno alla base dell’econo- mia del territorio, quella esisten- te, legata da quarant’anni al polo industriale di Portovesme, e quel- la da costruire, che si vorrebbe imperniata su un’industria “leg- gera” e su un’ampia diversifi- cazione che tenga conto dell’im- menso patrimonio ambientale e, quindi, di un adeguato sviluppo dell’industria turistica, impone di guardare al futuro con preoc- cupazione e, quindi, di tenere al- to il livello della mobilitazione delle forze politiche e sociali e, soprattutto, della popolazione. Sull’energia è stato raggiunto un traguardo “a tempo” ma re- stano irrisolti i problemi a medio e lungo termine, superabili solo con una soluzione strutturale che appare ancora lontana. In mate- ria di infrastrutture e trasporti qualche passo avanti è stato com- piuto, soprattutto nel migliora- mento della rete stradale, ma c’è ancora tanto da fare e restano in piedi i problemi dei porti di Por- tovesme e Sant’Antioco e di una rete ferroviaria assolutamente inadeguata. Sul fronte sanità, in- fine, dietro lo scontro feroce in atto da mesi, c’è un sistema che non funziona e che, al di là di chi abbia ragione o torto, necessita di una profonda riforma. In fondo a tutte queste emer- genze e alle altre più o meno grandi con cui ci si deve scon- trare quotidianamente, ce n’è una che le racchiude tutte: il lavoro. Il livello di disoccupazione, non solo giovanile (il dramma cresce con l’età), è allarmante e impone una mobilitazione sen- za precedenti. Occorre agire su- bito, aspettare domani potrebbe essere già troppo tardi. Giampaolo Cirronis è arrivato l’autunno e il Sulcis Iglesiente si trova alle prese con i problemi di sempre, quasi tutti irrisolti Emergenze senza fine Restano in piedi i problemi su energia, infrastrutture, trasporti e sanità ma l’emergenza più grande è il lavoro. Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita Via Roma P.zza Matteotti CARBONIA Pavimenti per interni ed esterni Rivestimenti per bagni e cucine Sanitari e complementi d’arredo Cucine in muratura ed elettrodomestici DALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA Pagamenti personalizzati e possibilità di finanziamento Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034 ALL’INTERNO del Sulcis Iglesiente del Sulcis Iglesiente Soluzioni Integrate per il Risparmio Energetico Condizionamento Riscaldamento - Idraulica Pompe - Autoclavi Radiatori - Serbatoi Pannelli solari Idro Tecno Forniture Agenzia Riello con servizio tecnico di Assistenza Via Lubiana, 231/a - Carbonia Tel. e Fax 0781 62192 e-mail: [email protected] Con Idro Tecno Forniture L’unione di diverse fonti di energia al tuo servizio per un clima ideale www.ceramicheorbana.com mail: [email protected] PANETTERIA SALUMERIA FORMAGGI - DOLCI Via Nuoro, 32 CARBONIA 0781 674337 Nostra produzione Altri punti vendita: Via Sardegna, 7 Via Santa Caterina Via della Vittoria, 105 Mercato Civico - Box n. 62 AUTOFFICINA AUTOFFICINA CARBONIA CARBONIA di Diana Donatello InstallazIone ImpIantI Gpl con IncentIvo statale su tutte le auto loc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387 cell. 329 4338541 - mail: [email protected] + chilometri - salati Via Nazionale - Zona PIP 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324 www.laiautomobili.com Via Roma, 51 09013 CARBONIA - Tel. 0781 64943 www.laiautomobili.com CONCESSIONARIA E SERVICE CARROZZERIA AUTORIZZATA Autolavaggio Self - Service 24 ore su 24 Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIA Tel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811 dal 1980 al vostro servizio Alla scoperta dei tanti tesori di Sulki Cresce ancora il Festival Rock di Giba Pagina 12 Il Carbonia può essere protagonista Pagina 15 Pagina 14 Il nuovo comandante è Giovanni Rossitto Pagina 11 Il Sulcis propone un modello per l’Europa Dalla lana di roccia ai mattoni biologici Pagina 9 Consorzio: una poltrona, due presidenti Pagina 3 Pagina 2 La Regione sostiene le imprese turistiche Pagina 7 Portoscuso IL NUMERO 226 1-16:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 10.10 Pagina 2

La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

Embed Size (px)

DESCRIPTION

inaugurazione circolo msi dn sant'antioco

Citation preview

Page 1: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

Anno XV - N° 226 30 Settembre 2010Q u i n d i c i n a l e d i I n f o r m a z i o n e P o l i t i c a , E c o n o m i c a e S o c i a l e

Storicamente, almeno daalcuni decenni, il SulcisIglesiente è il territoriodelle continue emergen-

ze in materia di energia, infra-strutture, trasporti, sanità. Lamancata soluzione dei problemiche stanno alla base dell’econo-mia del territorio, quella esisten-te, legata da quarant’anni al poloindustriale di Portovesme, e quel-la da costruire, che si vorrebbeimperniata su un’industria “leg-gera” e su un’ampia diversifi-cazione che tenga conto dell’im-menso patrimonio ambientale e,quindi, di un adeguato sviluppodell’industria turistica, imponedi guardare al futuro con preoc-cupazione e, quindi, di tenere al-to il livello della mobilitazionedelle forze politiche e sociali e,soprattutto, della popolazione.

Sull’energia è stato raggiuntoun traguardo “a tempo” ma re-stano irrisolti i problemi a medioe lungo termine, superabili solocon una soluzione strutturale cheappare ancora lontana. In mate-ria di infrastrutture e trasportiqualche passo avanti è stato com-piuto, soprattutto nel migliora-mento della rete stradale, ma c’èancora tanto da fare e restano inpiedi i problemi dei porti di Por-tovesme e Sant’Antioco e di unarete ferroviaria assolutamenteinadeguata. Sul fronte sanità, in-fine, dietro lo scontro feroce inatto da mesi, c’è un sistema chenon funziona e che, al di là di chiabbia ragione o torto, necessitadi una profonda riforma.

In fondo a tutte queste emer-genze e alle altre più o menograndi con cui ci si deve scon-trare quotidianamente, ce n’è unache le racchiude tutte: il lavoro.

Il livello di disoccupazione,non solo giovanile (il drammacresce con l’età), è allarmante eimpone una mobilitazione sen-za precedenti. Occorre agire su-bito, aspettare domani potrebbeessere già troppo tardi.

Giampaolo Cirronis

è arrivato l’autunno e il Sulcis Iglesiente si trova alle prese con i problemi di sempre, quasi tutti irrisolti

Emergenze senza fineRestano in piedi i problemi su energia, infrastrutture, trasporti e sanità ma l’emergenza più grande è il lavoro.

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95 • Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis • Distribuzione gratuita

Via RomaP.zza Matteotti

CARBONIA

Pavimenti per interni ed esterniRivestimenti per bagni e cucineSanitari e complementi d’arredo

Cucine in muratura ed elettrodomesticiDALLE FABBRICHE A CASA VOSTRA

Pagamenti personalizzatie possibilità di finanziamento

Show Room in via Piemonte n° 18 Piscinas - Tel. 0781 979034

ALL’INTERNO

del Sulcis Iglesientedel Sulcis Iglesiente

Soluzioni Integrateper il Risparmio Energetico

CondizionamentoRiscaldamento - Idraulica

Pompe - AutoclaviRadiatori - Serbatoi

Pannelli solari

Idro Tecno FornitureAgenzia Riello con servizio

tecnico di AssistenzaVia Lubiana, 231/a - Carbonia

Tel. e Fax 0781 62192e-mail: [email protected]

Con Idro Tecno FornitureL’unione di diverse fonti di energiaal tuo servizio per un clima ideale

www.ceramicheorbana.commail: [email protected]

PANETTERIASALUMERIA

FORMAGGI - DOLCIVia Nuoro, 32CARBONIA

✆ 0781 674337Nostra produzioneAltri punti vendita:

Via Sardegna, 7Via Santa Caterina

Via della Vittoria, 105Mercato Civico - Box n. 62

AUTOFFICINAAUTOFFICINA

CARBONIACARBONIAdi Diana Donatello

InstallazIone ImpIantI Gplcon IncentIvo statale

su tutte le autoloc. sirai - carbonia - tel. 0781 1986387cell. 329 4338541 - mail: [email protected]

+ chilometri- salati

Via Nazionale - Zona PIP09013 CARBONIA - Tel. 0781 64324

www.laiautomobili.com

Via Roma, 5109013 CARBONIA - Tel. 0781 64943

www.laiautomobili.com

CONCESSIONARIA E SERVICE

CARROZZERIA AUTORIZZATA

Autolavaggio Self - Service 24 ore su 24

Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIATel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811

dal 1980 al vostro servizio

Alla scoperta dei tanti tesori di Sulki Cresce ancora il Festival Rock di Giba

Pagina 12

Il Carbonia può essere protagonista

Pagina 15Pagina 14

Il nuovo comandante è Giovanni Rossitto

Pagina 11

Il Sulcis propone un modello per l’EuropaDalla lana di roccia ai mattoni biologici

Pagina 9

Consorzio: una poltrona, due presidenti

Pagina 3Pagina 2

La Regione sostiene le imprese turistiche

Pagina 7

Portoscuso

IL NUMERO 226 1-16:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 10.10 Pagina 2

Page 2: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

2 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Il futuro degli operai ex Rock-wool, la multinazionale daneseche ha chiuso definitivamente lostabilimento di Iglesias, è stato

al centro dell’incontro che si è svol-to alcune settimane fa al Ministerodello Sviluppo Economico, al qualehanno preso parte il Capo dell’Uni-tà di Crisi, Giampiero Castano, l’as-

sessore regionale dell’Industria San-dro Angioni, i vertici dell’Azienda ele rappresentanze sindacali.

Durante l’incontro è stato valutatolo stato di attuazione degli accordisottoscritti nei mesii scorsi ed è emer-so che rimane aperta la prospettivadell’impiego, per quasi la metà deidipendenti, nel progetto di bioedili-

zia innovativa che sarà in capo allacooperativa San Lorenzo, presiedu-ta da Giuseppe Madeddu; per quan-to riguarda i restanti dipendenti, siandrà verso la riqualificazione pro-fessionale, in particolare nel settoredelle bonifiche, con la successiva ap-plicazione dell’autoimpiego, mentre,per gli ultracinquantenni, saranno av-

viati percorsi di accompagnamentoalla pensione.

Le parti si incontreranno nuova-mente all’inizio di novembre per lachiusura definitiva della vertenza.

La “SAN LORENZO” è una coo-perativa sociale di tipo B), nata allafine del 1997 per iniziativa dell’As-sociazione Casa Emmaus di Iglesias,

che gestisce una comunità terapeu-tica e di recupero di tossicodipen-denti, con il preciso scopo di offrireuno strumento concreto di reinseri-mento sociale.

Col tempo la “SAN LORENZO”ha consolidato l’approccio educativoed ha approntato un sistema di inter-venti di promozione sociale su larga

scala, in particolare a sostegno dei pro-getti di inclusione dei Servizi pubbli-ci competenti.

La “SAN LORENZO” oggi la-vora su progetti finalizzati alla crea-zione di nuova impresa sociale e, atal fine, ha creato le Cooperative So-ciali Rock Service e San LorenzoProduzioni.

Accordo raggiunto al Ministero dello sviluppo economico per la riconversione produttiva dello stabilimento Rockwool di Iglesias

Dalla lana di roccia ai mattoni biologiciIl progetto prevede l’impiego di trenta lavoratori, gli altri verranno riqualificati professionalmente nel settore delle bonifiche.

Giuseppe Madeddu. Lo stabilimento Rockwool di Iglesias.

Già da qualche anno il si-stema degli appalti nel-l’Area Industriale di Por-tovesme soffre delle con-

seguenze della crisi che ha colpitole industrie del settore primario del-la produzione e prima trasforma-zione di alluminio e piombo-zin-co, che erano e sono anche le prin-cipali committenti del territorio.

Le imprese d’appalto, quindi,che operano nella fornitura, a que-ste stesse committenti, di servizi dimanutenzione ordinaria e straordi-naria, trasporto e movimentazione,pulizie e servizi generali e presta-zioni di personale a Portovesme,stanno soffrendo una situazione diestrema difficoltà, ed ora temono divenire escluse anche dagli appaltiEnel; un colpo letale per l’econo-mia locale e per decine di posti dilavoro, basati proprio sulle com-messe aggiudicate da questa com-mittente, unica realtà a non esserecoinvolta nella crisi dirompente delpolo industriale.

Tutte le grandi aziende del ter-ritorio, almeno quelle poche rima-ste attive, adottano sistemi diversidi gestione degli appalti di manu-tenzione. Le committenti privateoperano con un sistema di selezionebasato soprattutto sulla fedeltà sto-rica degli appaltatori, che raramentepermette nuovi ingressi. Nella con-trattazione delle commesse, si rile-va che le commesse vengano con-trattate ogni anno, le stesse posso-no essere rinnovate o disdette. Giàda diversi anni le committenti neirinnovi contrattuali delle commessenon prendono in considerazione lerivalutazioni dei prezzi di mercato,ma bensì vengono proposte le stessecondizioni generali di quelle sca-dute o ribassi dei prezzi. Ciò com-porta che le aziende appaltatrici, pur diaggiudicarsi la commessa sono co-strette ad accettare tali proposte,altrimenti rischiano di vedersi so-stituite da altre aziende. è chiaro chequesto comporta un grave danno eco-nomico per le aziende interessate.

Il sistema Enel si rifà invece allanormativa degli appalti pubblici, chetutela anche i subappaltatori, pre-vede la qualificazione per gruppimerceologici e la durata degli ap-palti è legata all’esaurimento del-l’importo d’ordine. Questo, però,

porta a continue gare, dove chiunqueabbia la qualificazione richiesta puòpartecipare e si applica la norma diaggiudicazione al prezzo più bassoe, quindi, puntualmente si inseri-scono nelle gare (non solo di forni-ture ed interventi specialistici, maanche di semplice servizio o ma-nutenzione) aziende provenientidalla Penisola (Liguria, Lazio, Si-cilia, Calabria, ecc.).

Le aziende continentali, sempreabili nel districarsi tra i labirinti ma-tematici delle gare d’appalto e nelrisolvere anche le più strane e squi-librate equazioni tra costi e ricavi,si stanno accaparrando le fette piùcospicue della torta. Di fronte allapossibilità di applicare anche prez-zi palesemente sottocosto, possono

vincere l’appalto, trovarsi la mano-dopera già pronta e formata neglianni dalle imprese ed estromessedalle stesse che, senza commesse,perdono quanto costruito in tanti annidi sacrifici ed investimenti per l’or-ganizzazione e la gestione aziendale.

L’Api Sarda del Sulcis Iglesien-te lancia l’allarme: «Il nostro terri-torio non può permettersi un colpodi questo genere: esistono impreselocali che in questi anni si sonoqualificate adeguatamente ed è giu-sto che siano privilegiate nell’as-segnazione dei lavori di manuten-zione, ovviamente nell’ambito digare e procedure trasparenti, matenendo anche in conto la specifi-cità dell’appartenenza al territorio,del quale rappresentano un patri-monio da difendere».

Un grido d’allarme che invia atutte le istituzioni, chiedendo conurgenza un tavolo di confronto conSindacati, Aziende Committenti edAmministratori locali, sulla neces-sità di creare le condizioni di tute-la per le imprese e i lavoratori delterritorio che stanno sostenendo granparte della crisi, accollandosi gra-vosi sacrifici economici.

Vale sottolineare inoltre che, lad-dove sono stati sottoscritti accordiquadro fra imprese e sindacati, sidisinnescano situazioni di conflit-to, proprio come nel caso Enel, do-ve si sono raggiunti negli ultimi dueanni risultati utili a tutti, aanche al-la committente, che trae giovamen-to da una situazione di stabilità, dallasempre pronta risposta alle sue esi-

genze di intervento e dalla relativapace sociale, condizioni tutte chefavoriscono i migliori presuppostiper le produzioni e l’utilizzazioneottimale degli impianti.

Per troppo tempo, l’universo de-gli appalti del Sulcis, non ha avuto lanecessaria attenzione verso le pro-blematiche che lo affliggono, l’ApiSarda del Sulcis Iglesiente ritienesia giunto il momento di approfon-dire e, soprattutto, intervenire pressotutte le committenti del territorio percorreggere le storture esistenti e man-dare un chiaro segnale a tutte leImprese extraterritoriali che a casaloro non accettano ospiti, se non incasi eccezionali e che pretendonodi dettare legge a casa nostra.

Api SardaDelegazione Sulcis Iglesiente

L’Api Sarda lancia l’allarme sulle “storture” del sistema appalti

«Le nostre imprese sono penalizzate»

La centrale Enel Grazia Deledda di Portovesme.

LATINIAVino dolce da vendemmia tardiva di uve Nasco

dei vigneti ad alberello - antica vigna “Latina” -

del Basso Sulcis della Sardegna.

Vino mediterraneo, caldo, solare che,

servito a 10°-12° C, esalta il dessert

e partecipa a tutti i momenti di incontro e di festa.

Ha ricevuto il “Premio speciale”

“miglior vino dolce dell’anno” 2002

e i 3 bicchieri del “Gambero Rosso”

Cantina SantadiVia Su Pranu, 12 - Santadi - Tel. 0781 950127-953007 - Tel e Fax 0781 950012

Miglior vino da dessert al Vinexpò 2001 di Bordeaux.

«La Regione consi-dera strategico ilprogetto della Por-tovesme Srl, porta

avanti gli adempimenti di com-petenza e lo sostiene presso il Go-verno nazionale e il Ministero del-l’Ambiente, dove si attendono gliultimi chiarimenti dall’Azienda.Dopo l’esito positivo della Con-

ferenza dei servizi, organizzata nelmese di luglio dall’Assessoratoregionale dell’Industria, aspettia-mo le autorizzazioni definitive e ladelibera del CIPE sul contrattodi programma che ha già ottenu-to il via libera dalla ConferenzaStato-Regioni. Il mese di settem-bre sarà dunque decisivo per lachiusura del procedimento.»

Questo in sintesi, quanto ha

dichiarato il Presidente della Re-gione, Ugo Cappellacci, nel cor-so della riunione tenutasi alcunesettimane fa in viale Trento peresaminare le problematiche delpiano di rilancio della Glencore,l’azienda produttrice di piomboe zinco, incontro al quale hannopartecipato insieme al presidente,l’assessore dell’industria, Sandro

Angioni, l’assessore del lavoro,Franco Manca, l’assessore del-l’ambiente, Giuliano Uras, i ver-tici dell’Azienda e i rappresen-tanti di Confindustria e delle or-ganizzazioni sindacali.

L’impianto eolico progettatodalla Portovesme srl per l’autopro-duzione di energia elettrica sorgeràtra Portoscuso e Gonnesa, princi-palmente nell’area del Consorzio

industriale, come un progetto uni-co, caratterizzato da un massimo di60 pale, parte delle quali da rea-lizzare all’interno dell’area Sic,previa rimozione dei vincoli tut-tora esistenti e che richiedono unaprocedura complessa divisa in duestep. Il primo, che ha già ottenu-to il via libera della Conferenzadei servizi, è ora in attesa delle

prescrizioni da parte del Ministe-ro dell’Ambiente. Per il secondostep, quello dove esistono i vin-coli Sic, il percorso è in via di co-struzione. Il piano di rilancio del-la Glencore prevede investimentidi alcune centinaia di milioni peril parco eolico di autoproduzionee il potenziamento dell’impiantoelettrolitico, dove si produce lozinco.

Il presidente Cappellacci ribadisce l’impegno della Regione

«Il progetto Portovesme srl è strategico»L’impianto eolico (60 pale) sorgerà tra Gonnesa e Portoscuso.

Lo stabilimento della Portovesme srl.Il Governatore Ugo Cappellacci.

IL NUMERO 226 2-15:IL NUMERO 181 2/11 30/09/10 08.05 Pagina 1

Page 3: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

3La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

èdi que-s t igiorniu n a

“singolar ten-zone” tra dueesponenti poli-tici del nostroterritorio: Pier-franco Gavia-

no, ex presidente della Provincia, eAdriano Puddu, attuale sindaco diPortoscuso. Entrambi reclamano agran voce e, ciascuno ritiene, a pie-no diritto la “poltrona” di presiden-te del Consorzio Industriale Provin-ciale ex CNISI (Consorzio NucleoIndustrializzazione Sulcis Iglesiente).

In un momento di autentica edolorosa mancanza di posti di la-voro e di crisi occupazionale delterritorio, la notizia desta curioso in-teresse e merita alcune riflessioniche esulino dalla discussione dei dueavversari, petulante e, forse, estra-nea al sentimento del comune cit-tadino del Sulcis Iglesiente.

Tutto nasce da una legge re-gionale del 2008 a firma dell’alloraGovernatore Renato Soru che sta-bilisce nella premessa, come fina-lità, il “Riordino delle funzioni inmateria di aree industriali” e piùesplicitamente all’articolo 1, fra levarie “promozioni”, alla lettera d)declara «… promuove l’attuazionedelle disposizioni di cui agli arti-coli 1 e 2 del decreto legislativo 10marzo 1998 n. 75».

Embè!!! direbbe il solito scettico.In soldoni si parla di istituire le

zone franche, addirittura… di unazona franca nelle aree di compe-tenza di tutti i consorzi industrialiprovinciali… Una cosa grossa, quin-di, con grosse aspettative per il ter-ritorio e grossi interessi per tutti isoggetti economici che vedrebberorealizzati i sogni appena abbozzatidalla letteratura specialistica negli

ultimi trent’anni. Non che la cosasia di facilissima realizzazione macon la buona volontà e l’onesta de-terminazione della classe politica sipossono fare miracoli… in un versoo nell’opposto.

A partire dal 2008 si innescanoconflitti istituzionali (cito testual-mente una nota stampa diffusa dalpresidente della Provincia di allo-ra): «Il Consorzio industriale pro-vinciale, da cinque mesi, sta ope-rando per risollevare le sorti di unterritorio abbandonato da trentaanni. Ed ora, l’Ente, che può con-tare su una nuova dirigenza, si tro-

va anche a dover interagire per farfronte ai tentativi controproducen-ti ed ostruzionistici attuati dal sin-daco (Puddu) del comune di Porto-scuso… (segue un elenco di scher-maglie e zeppe amministrative).»

Per tutta risposta è recente la di-chiarazione di Puddu che, a propo-sito della sua elezione a presidentein sostituzione del decaduto Gavia-no afferma di essere il vero unico elegittimo titolare e che il suo anta-gonista deve arrendersi all’eviden-za dei fatti e non trincerarsi dietrocavilli legali e procedurali.

Ma! Chi avrà ragione?C’è chi si schiera autorevolmente

per l’uno, chi invece plaude e garan-tisce con assoluta sicurezza che haragione l’altro.

è un bel dilemma! Poi, fuori dalcoro, qualcuno grida: «Il re è nudo».

Giorgio Alimonda, ex vice sin-daco di Portoscuso, dichiara al quo-tidiano l’Unione Sarda: «... Chie-diamo al presidente Cherchi, pro-prio per dare il giusto ruolo alla co-munità di Portoscuso, di adope-rarsi perché il nostro comune abbiaun ruolo istituzionale riconosciutoe non frutto di accordi politici tem-poranei». Cioè a dire, chiunque siail presidente, cominciamo a mar-

ciare nella direzione giusta e nel-l’interesse di tutti e cancelliamo dalrepertorio delle citazioni la nota ecalzante espressione “Cicero prodomo sua”.

Ma a risolvere tutto ci pensa“Mamma Regione” che, con deli-bera del 15 settembre 2010, risol-ve il nodo gordiano dei due presi-denti per una poltrona sola con untaglio deciso: commissariamento!

A questo punto nasce spontaneoil totocommissario e i più smaliziatipensano che patti e previsioni si rea-lizzeranno puntualmente e con unaefficienza degna di ben altri impegni.

Renato Monticolo

Riflessioni sulla polemica in atto per la presidenza dell’Ente

Consorzio: una poltrona, due presidenti

Scontro aperto al ConsorzioIndustriale Provinciale delSulcis Iglesiente dopo l’ele-zione del nuovo presidente,

Adriano Puddu, sindaco di Porto-scuso, deliberata dall’assemblea deisoci, riunitasi il 16 settembre su con-vocazione del presidente del colle-gio dei revisori e contestata dal pre-sidente uscente, Pierfranco Gaviano,che in precedenza aveva convocatola stessa assemblea per procedere alrinnovo degli organismi, per il 30settembre. I giorni successivi sonostati caratterizzati da accese polemi-che ed annunci reciproci di azionilegali, poi condizionati dalla decisio-ne della Giunta regionale che il 15settembre, esattamente il giorno pri-ma dell’elezione di Adriano Puddu,aveva approvato una delibera, la n.32/76, riguardante un disegno dilegge recante “Norme in materia diConsorzi industriali provinciali”che prevede lo scioglimento degli or-gani dei consorzi industriali e la no-mina, per ciascun consorzio, di uncommissario straordinario incarica-to di operare con tutti i poteri sosti-tutivi degli organi del consorzio sullabase delle direttive impartite dallaGiunta regionale.

Questo è il testo integrale dell’u-nico articolo del disegno di legge.

Norme in materiadi Consorzi industriali provinciali

1. Al fine di provvedere al neces-sario riordino delle funzioni in ma-teria di aree industriali, così come di-sposto dall’articolo 2, comma 28 dellalegge regionale 7 agosto 2009, n. 3(disposizioni urgenti nei settori eco-nomico e sociale), la Giunta regiona-le presenta un disegno di legge di ri-forma della legge regionale n. 10 del25 luglio 2008 (Riordino delle fun-zioni in materia di aree industriali).

2. Nelle more dell’approvazionedella legge di riforma di cui al comma

1, con decreto del presidente della Re-gione, previa deliberazione dellaGiunta regionale, è disposto lo scio-glimento degli organi dei consorziindustriali di cui alla tabella A dellalegge regionale n. 10 del 25 luglio2008 e la nomina, per ciascun con-sorzio, di un commissario straordina-rio incaricato di operare con tutti i po-teri sostitutivi degli organi del Con-sorzio sulla base delle direttive im-partite dalla Giunta regionale.

3. Il commissario resta in caricafino all’entrata in vigore della nuovalegge di riordino delle funzioni inmateria di aree industriali.

4. Al commissario straordinarioè attribuita un’indennità non supe-riore al settantacinque per cento diquella prevista per il presidente del-la Provincia sulla quale insiste il Con-sorzio. Ai relativi oneri si fa fronte conle risorse del Consorzio.

5. In caso di mancata approva-zione della legge di riordino delle fun-zioni in materia di aree industriali en-tro il termine del 31 dicembre 2011, condecreto del Presidente della Regione,previa deliberazione della Giunta re-gionale, sono disposti lo scioglimento

e la liquidazione dei consorzi indu-striali di cui alla tabella A della l.r.n. 10 del 2008, da disciplinarsi conapposita norma di legge.

L’iniziativa della Giunta Cappel-lacci ha provocato una durissima pre-sa di posizione dei gruppi del cen-trosinistra, sia a livello provinciale siaa livello regionale, con pesanti accu-se, sia sulla tempistica sia sulla so-stanza della stessa.

Il 23 settembre 27 consiglieri re-gionali del centrosinistra, primo fir-matario Mario Bruno (PD), hannopresentato una mozione che, se venis-se approvata, impegnerebbe la Giunta

Cappellacci:1) a riferire al Consiglio regiona-

le le reali motivazioni che hanno de-terminato l’assunzione di tale iniziati-va legislativa;

2) a predisporre con urgenza ildisegno di legge di riforma previstodalla legge regionale n. 3 del 2009;

3) a condividere con il Consiglioregionale gli indirizzi e gli obiettivigenerali che dovranno ispirare il con-tenuto del disegno di legge di riformadei consorzi industriali della Sardegna.

Giampaolo Cirronis

Resta aperto lo scontro sul Consorzio Industriale Provinciale dopo l’elezione del nuovo presidente e l’intervento della Regione

Tra Puddu e Gaviano spunta il commissario?La delibera adottata dalla Giunta Cappellacci per gli otto consorzi provinciali ha scatenato la reazione dell’opposizione di centrosinistra.

Il polo industriale di Portoscuso.

Adriano Puddu e Pierfranco Gaviano.

Renato Monticolo.

La Provincia di CarboniaIglesias sta lavorando allarealizzazione del Piano deltrasporto pubblico locale.

Si è tenuto la scorsa settimana fa ilprimo incontro che ha gettato le ba-si per una sinergia operativa sul fron-te della predisposizione dell’impor-tante strumento relativo alla mobi-lità nel territorio.

La redazione e l’approvazione deldocumento è una diretta compe-tenza provinciale, a seguito del tra-sferimento delle funzioni dalla Re-gione Sardegna.

L’incontro, che si è tenuto allapresenza degli amministratori lo-cali, è stata un’occasione propizia perfare il punto sulla situazione, par-tendo proprio dai deficit che afflig-gono attualmente il servizio di tra-sporto pubblico: sono state passate airaggi x le esigenze del territorio, perpoter così prossimamente andare in-contro ai vari target di utenza, dai

lavoratori agli studenti pendolari.«Un punto focale della discus-

sione - ha commentato l’assessoreprovinciale alla pianificazione ter-ritoriale, pianificazione settoriale e

servizi di pubblica utilità, GuidoVacca - è stato l’esame e l’indivi-duazione dei servizi minimi di tra-sporto, che andranno progressiva-

mente aggiornati proprio sulla basedelle indicazioni delle realtà locali, dicui gli amministratori si sono fattiinterpreti, in considerazione, anche,dell’ormai imminente attivazionedel centro intermodale di Carbonia,che sarà il punto nevralgico per ilraccordo tra le modalità di trasportosu gomma e su ferro. Alla luce di tuttiquesti input e dei nuovi orari cheArst attiverà - prosegue l’ingegnerVacca -, possiamo affermare chela prima stesura del piano provin-ciale sarà completata entro l’anno.»

L’incontro con gli amministra-tori locali ha fatto seguito a quellotenuto con Arst, Regione e dirigentiscolastici, che era finalizzato ad in-dividuare le esigenze di trasportoconseguenti alla riforma della scuo-la. I nuovi orari del servizio di tra-sporto pubblico dovranno tenere con-to dei nuovi orari di ingresso e diuscita degli studenti, in modo daridurre al minimo i tempi di attesa.

Un primo incontro ha gettato le basi per una sinergia operativa

Verso il Piano del trasporto pubblico

Si è tenuta la scorsa setti-mana la presentazionedel Circolo MSI-DN diSant’Antioco e della sede

provinciale del Sulcis. Nel corsodell’incontro, sono intervenuti ilcoordinatore regionale PierpaoloCotza, il vicecoordinatore regionale

Andrea Portoghese, il coordinatore provinciale Gian-luca Pusceddu, l’on. Achille Boero, il presidente delCircolo di Sant’Antioco Bernardo Garau, la coordi-natrice regionale donne Fabiola Piscedda.

L’assemblea ha affrontato alcuni temi di carat-tere sociale e ha gettato le basi per la partecipazio-ne del partito alle prossime elezioni ammistrativedella primavera 2011.

è nato il circolo di Sant’Antioco

MSI-DN nel Sulcis

Da oggi specializzato anche nella meccanicacon personale altamente qualificato

Tagliandi e diagnosi elettronicaper tutte le marche automobilistiche

Ricarica condizionatoriUnico installatore autorizzato impianti satellitari

per tutte le compagnie assicurativeAuto sostitutiva e rimessaggio barche e roulotte

Via Nazionale, zona P.I.P. - CARBONIATel. 0781 674525 - Cell. 333 6517811e-mail: [email protected]

www.carrozzeriamromano.it

dal 1980 al vostro servizio

Pierpaolo Cotza.

Guido Vacca.

AUTORIZZATO

Resta alta la mobilitazione dipendolari e forze politichee sociali del Sulcis Igle-siente sull’emergenza del

sistema di traspporto pubblico loca-le, anche dopo l’incontro svoltosi il15 settembre scorso presso l’asses-sorato regionale dei Trasporti, allapresenza del presidente della pro-vincia di Carbonia Iglesias, Salva-tore Cherchi, dell’assessore provin-ciale alla pianificazione territoriale,pianificazione settoriale e servizi dipubblica utilità, Guido Vacca, del-l’assessore ai servizi di pubblicautilità del comune di Carbonia, Mar-co Fanni, del commissario del co-mune di Iglesias, Antonello Ghiani,del sindaco del comune di Villamas-sargia, Franco Porcu, e del comitatodei pendolari. L’incontro è stato pre-ceduto dalla distribuzione di volan-tini per l’efficienza del servizio ditrasporto pubblico da parte del co-mitato pendolari all’interno dei trenie nella stazione.

Numerosi i punti all’ordine delgiorno: relativamente al contratto diservizio tra Regione e Trenitalia nonancora sottoscritto, la Regione haaffermato che si stipulerà a breve. Perquanto riguarda la puntualità e laqualità dei servizi su rotaia, la Re-gione ne chiede conto a Trenitalia.Sul fronte della riduzione dei tempidi percorrenza (max 50 minuti daCarbonia e 45 da Iglesias), del rad-doppio dei collegamenti festivi daCarbonia e delle corse estive, si avràriscontro nel nuovo orario che entre-rà in vigore il prossimo 12 dicem-bre; intanto, la Regione convocheràun tavolo di verifica della proposta

dei nuovi orari per il servizio entrometà ottobre. La Regione, inoltre, haconvocato una riunione con Arst,Trenitalia ed Enti locali per pianifi-care l’integrazione e la sincronizza-zione dei servizi pullman-treno. èacquisito che con il nuovo orario en-trerà in funzione la stazione del cen-tro intermodale.

Soddisfazione per l’esito dell’in-contro è stata espressa dal presidentedella Provincia di Carbonia Iglesias.

«è stato un confronto importan-te - ha detto Tore Cherchi -. Occorre

che si abbia concretamente riscontronel nuovo orario ferroviario, ancheal fine della non più rinviabile sin-cronizzazione treno-bus.»

«Questi problemi - spiega il de-putato dell’UDC Antonello Mereu- sono stati da me portati più volteall’attenzione del ministro delle in-frastrutture e dei trasporti, negli ul-timi mesi, con specifiche interroga-zioni ma, nonostante le rassicura-

zioni fornite alla Camera dal sotto-segretario competente, Mario Man-tovani, che ha minimizzato ed haspiegato che i problemi erano in viadi soluzione, nulla concretamente,come conferma la mobilitazione delterritorio, pare sia cambiato. Non èpiù tollerabile - aggiunge Antonel-lo Mereu - che mentre in altre areedel Paese si realizzano giustamentegrandi infrastrutture quali l’alta ve-locità, in Sardegna non venga ga-rantito un servizio di trasporto pub-blico, sia ferroviario, sia stradale,

appena efficiente. Per queste ragio-ni le rivendicazioni dei lavoratori edegli studenti del territorio sonoèlegittime, ma andranno sostenute datutte le forze politiche e sociali finoal raggiungimento degli obiettivi.Personalmente continuerò il mioimpegno per sollecitare il Governoad effettuare gli interventi necessa-ri alla soluzione dei problemi a piùriprese evidenziati.»

Grande mobilitazione tra i pendolari e le forze politiche e sociali

“Trasporti pubblici più efficienti”

Tore Cherchi. Antonello Mereu.

IL NUMERO 226 3-14:IL NUMERO 181 3/10 01/10/10 09.21 Pagina 2

Page 4: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

4 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Le polemiche non si placa-no. Sulla sanità territorialecontinuano a soffiare im-petuosi i venti dei contrasti

tra il commissario straordinario,Maurizio Calamida, e numerosi sin-daci, il presidente della provincia diCarbonia Iglesias, Salvatore Cher-chi, le organizzazioni sindacali ter-ritoriali.

Nella stessa giornata del 10 set-tembre scorso in cui la conferenzaprovinciale socio-sanitaria si riuni-va nella sede della Provincia e boc-ciava la proposta di riorganizzazio-ne presentata qualche settimana fadal commissario straordinario, edapprovava il documento che ripor-tiamo sotto (sul quale non si è tro-vato d’accordo il rappresentante del-la ASL 7), l’assessore regionale dellasanità, Antonello Liori, completavaproprio nelle strutture ospedalieredella ASL 7 (prima il Sirai di Car-bonia, poi il Santa Barbara di Igle-sias) il ciclo di visite organizzato peraccompagnare tre consulenti del-l’Agenas (Agenzia nazionale sani-tà), che il ministero ha messo a di-sposizione dell’assessorato per pre-disporre la riorganizzazione dellarete ospedaliera isolana, in vista del-l’approvazione della legge di riformasanitaria.

Le visite erano iniziate mercoledì8 settembre. In ogni tappa è stataorganizzata una riunione tecnica al-la quale hanno partecipato anche idirigenti sanitari ed amministratividelle aziende e delle strutture ospe-daliere (a Carbonia e Iglesias eranoguidati dal commissario straordi-nario, Maurizio Calamida).

Al Sirai sono stati visitati duereparti: prima il Pronto Soccorso,

poi Ostetricia-Ginecologia. Ammi-nistratori e tecnici si sono poi tra-sferiti al Santa Barbara di Iglesias.

L’assessore Liori ha spiegato chele visite sono state fatte nei repartiche presentavano maggiore neces-sità di verificare i dati relativi allaattività svolta negli ultimi anni, nel-la prospettiva di una loro riorganiz-zazione. Antonello Liori ha inoltreconfermato la fiducia dell’assesso-rato regionale della sanità nel lavo-ro che sta portando avanti il com-

missario straordinario, sottolinean-do la necessità di riorganizzare lastruttura organizzativa della ASL 7che presenta oggi grossi problemi,ai quali è necessario mettere manoquanto prima possibile (Liori, me-dico cardiologo, conosce abbastanzabene la realtà sanitaria del Sulcis Igle-siente, essendo specialista ambula-toriale presso le ASL 6 e 7).

Il 21 settembre, intanto, il com-missario ha annunciato con un brevecomunicato l’avvenuta aggiudica-

zione alla ditta Tepor (deliberazionen. 1208/C del 21.09.2010 consulta-bile sul sito aziendale) dei lavori dimessa a norma e sicurezza del ser-vizio di rianimazione dell’ospedaleSanta Barbara.

«I lavori, secondo quanto già pre-visto dall’Amministrazione e co-municato più volte - ha sottolinea-to Maurizio Calamida - termine-ranno entro la metà del mese di ot-tobre; immediatamente dopo laRianimazione verrà riaperta in si-

curezza per i pazienti. Con l’affida-mento dei lavori all’appaltatore siconferma nei fatti la volontà del-l’azienda di riaprire il servizio e siconferma l’infondatezza delle ac-cuse che affermavano il contrario.»

Proprio sulla chiusura del repar-to di rianimazione del Santa Bar-bara, nei mesi scorsi erano piovutele critiche più dure sul commissa-rio Calamida, con ripetute manife-stazioni di protesta.

Giampaolo Cirronis

Non si placano le polemiche sulla sanità sulcitana dopo la presentazione della proposta di riorganizzazione del commissario

«Stiamo lavorando per migliorare la sanità»Il commissario, intanto, ha aggiudicato i lavori per la ristrutturazione del reparto di rianimazione del Santa Barbara di Iglesias.

L’ispezione effettuata nei reparti dell’ospedale Sirai di Carbonia.

L’opinione diffusa tra la po-polazione del Sulcis Igle-siente è che la sanità nel ter-ritorio non sia adeguata e

soddisfacente e ciò pur in presenza diuna spesa pro-capite superiore allamedia regionale. Nei giorni scorsil’assessore regionale alla sanità invisita agli ospedali della Asl 7 insie-me agli ispettori del ministero dellasalute ha parlato di peggiore orga-nizzazione sanitaria territoriale nellaRegione. Questa situazione derivadalla mancanza di scelte strategichenel corso degli anni, causata soprat-tutto da una prevalente volontà poli-tica di non toccare niente malgradola lunghezza delle liste d’attesa, lanecessità o la scelta di ricorrere adaltre Asl territoriali per richiedere pre-stazioni sanitarie, la carenza o man-canza di alcuni servizi e specialità peri quali c’è aspettativa negli utenti, ilcrescente deficit finanziario che hatoccato 30.000.000,00 di euro nel2008 e 25.000.000,00 nel 2009.

Nella Asl 7, in un raggio di unaventina di chilometri, sono in funzio-ne tre presidi ospedalieri per com-plessivi 350 posti letto. Il personaleimpiegato nei tre presidi sarebbe ingrado di garantire il pieno funzio-namento di un ospedale di 650 postiletto. Nel Sulcis Iglesiente, come vie-ne efficacemente ricordato in unalettera aperta dei capi dipartimentoAsl 7: «La parcellizzazione e fram-mentazione delle risorse provocaenormi problemi ed un’affannosa ri-cerca quotidiana di soluzioni tem-poranee e non definitive con riper-cussioni evidenti sulla efficacia de-gli interventi. Risorse sufficienti pergarantire opportunamente i bisognidi cura ospedaliera della popola-zione residente nella nostra Azienda,appaiono insufficienti quando di-stribuite su tre strutture, con dupli-cazione o triplicazione di reparti,sale operatorie, punti di sterilizza-zione, laboratori, centri trasfusionali,farmacie, logistica, etc.. Queste edaltre anomalie costituiscono da annievidenze palesi, segnalate dagli esper-ti del settore, dai medici e dai diri-

genti delle strutture sanitarie in ge-nerale, ma non sono finora entrateseriamente nell’agenda politica enel dibattito sul futuro del territoriodell’Azienda. Non è stato avanzatofinora un serio e organico piano dirazionalizzazione e di sviluppo dellasanità nel Sulcis, ma solo aggiusta-menti, talora utili, altre volte meno,qualche altra volta decisamente de-magogici e campanilistici. Il sistemaospedaliero sulcitano da molto tem-po ormai risulta poco efficiente emolto ridondante, nonostante ampiee diffuse potenzialità professionali.»

Si tratta in tutta evidenza di unadescrizione puntuale e quanto maiefficace della situazione da parte dichi conosce, gestisce, dirige la sa-nità nel territorio, da prendere comepunto di riferimento privilegiato perl’autorevolezza e la consapevolezza.

Sono le stesse ragioni che hannoguidato il commissario dott. Cala-mida nel predisporre il documentocon alcune significative proposte diriorganizzazione dell’attività ospe-daliera in primo luogo, senza alcunridimensionamento né tanto menochiusura di servizi esistenti, per mi-gliorarne l’efficienza e l’efficacia,ottimizzare l’impiego di risorse pro-fessionali e finanziare, liberare ri-sorse, da utilizzare per istituire nuoviservizi come l’oncologia medica, dirafforzare alcuni reparti e servizi dimedicina generale, reumatologia,neurologia, cardiologia e per mi-gliorare i servizi territoriali di cui siavverte maggior bisogno.

Dopo un lungo periodo di prote-ste e accuse strumentali e demago-giche contro il commissario della Asl,e annuncio di controproposte in luo-go di quelle del commissario detta-te, come sostenuto dal presidentedella Provincia, dalla “logica esclu-siva dei tagli”, “sbagliate”, “con-fuse” è arrivato finalmente il docu-mento della conferenza provincialesanitaria che è un esempio di quel-lo che questo territorio è in grado diesprimere, solitamente, a livello pro-vinciale, purtroppo non soltanto nellasanità: nessuna proposta, nessuna

scelta ma soltanto un ultimatum alcommissario perché ritiri la propo-sta e se ne stia fermo e buono in at-tesa di essere sostituito quanto pri-ma, secondo una precisa richiestadella conferenza sanitaria provin-ciale capitanata dal presidente dellaProvincia e con la partecipazione didiversi sindaci ma non proprio tutticome si vuol far credere.

Bocciata anche l’indicazione, for-mulata dal dott. Calamida con am-pie motivazioni, a considerare la pos-sibilità di pensare a realizzare unnuovo unico ospedale in luogo deitre presidi ospedalieri.

Mi sento di dire a tutti di staretranquilli che la sanità nel SulcisIglesiente è da circa un anno in buo-ne mani, in quelle di un commis-sario serio, responsabile, competente,determinato quanto basta ad anda-re avanti per realizzare scelte strategi-che necessarie e significative per ilpresente e il futuro. Cresce nell’opi-nione pubblica l’attenzione e la con-siderazione per i problemi posti e leproposte avanzate e c’è una forteaspettativa tra gli addetti ai lavori,maggiormente investiti di responsa-bilità e coinvolti nelle ipotesi avanza-te perché finalmente si possa mette-re in moto un percorso virtuoso e ca-pace di moltiplicare i suoi effetti po-sitivi sull’intero pianeta sanità del ter-ritorio della Asl 7. Molti non ci cre-dono ma ci sperano, altri ci credonoe guardano con fiducia al lavoro delcommissario e auspicano che possaproseguire anche dopo la gestionecommissariale con la sua conferma.

Di particolare interesse il docu-mento già sopra richiamato dei ca-pi dipartimento nel quale si afferma:«Chiediamo... che il tema della ra-zionalizzazione e ottimizzazionedell’impiego delle risorse ancheeconomiche del nostro territorio -all’interno della programmazioneregionale - deve essere dibattutocon serenità e rigore e deve potercontare sulla nostra partecipazionein qualità di esperti che conoscono,

Nuovo intervento del coordinatore dei Riformatori Sardi

Sanità del Sulcis: l’ora delle scelte

La conferenza provincialesocio-sanitaria del SulcisIglesiente riunitasi in Car-bonia il 10 settembre 2010,

su convocazione del presidente dellaProvincia, Salvatore Cherchi, haesaminato il documento “Patto diBuon Governo 2010. Proposta dirazionalizzazione della ASL 7”adottato dal commissario MaurizioCalamida in data 10 agosto 2010.

Il documento riconosce la situa-zione di sofferenza e di criticità de-rivante dalla “lunghezza delle listedi attesa per l’esecuzione di taluniesami e/o prestazioni”.

In altra parte del documento siriconosce la connessione fra “lelunghe liste di attesa” e “la costo-sa mobilità passiva”.

Il documento, peraltro, non espli-cita alcuna azione finalizzata allasoluzione di questo gravissimo pro-blema.

Il documento riconosce comeulteriore area di sofferenza “la ne-cessità di rivolgersi per esami oprestazioni presso le strutture di al-tre ASL” (cosiddetta mobilità pas-siva). Questa è un’area di sofferen-za, soprattutto per i cittadini menoabbienti che, non trovando le rispo-ste nel territorio, hanno maggioredifficoltà a curarsi e talvolta ancheuna vera e propria impossibilità. Èanche uno spreco di risorse econo-miche, poiché la mobilità passiva,cioè i costi pagati dal territorio adaltre ASL, nel 2008 è pari a 21 mi-lioni di euro. Non si conosce la si-tuazione del 2010.

Per apprezzare pienamente que-sta cifra, occorre confrontarla con laperdita dichiarata di circa 25 milio-ni di euro.

Il documento, constatato il pro-blema, non prospetta soluzioni in-cisive, salvo qualche debole indica-zione confinata in una seconda fa-se, successiva alla chiusura per ac-corpamento di una serie di repartiospedalieri.

Il documento riconosce che “ilterritorio con le sue strutture e con

i suoi operatori (medici, etc.) non èintegrato a sufficienza con l’attivitàdegli ospedali”. Il documento nonsviluppa l’analisi sulle carenze delterritorio e neppure una proposta inrelazione al potenziamento della pre-venzione e della medicina di base.Al riguardo, si rileva anche la ne-cessità di aggiornate indagini epi-demiologiche correlate con il qua-dro dei servizi.

Si rileva, inoltre, la contraddizio-ne tra il riconoscimento di un’in-sufficiente integrazione e la delibe-ra che scorpora gli ospedali del ter-ritorio. Al riguardo si sottolinea co-me lo stesso assessore regionale ab-bia definito la separazione come ge-neratrice di maggiori costi e di inef-ficienze.

Il documento si sofferma sui co-sti e ne propone la riduzione con lachiusura per accorpamento di talu-ni reparti. Tale scelta, oltre che ge-nerare disagi ai cittadini nel territo-rio di riferimento, è in contraddizionecon la deliberazione del dicembre2009 che ribadisce investimenti inreparti di cui si propone la chiusura(pediatria, ridimensionamento del-la riabilitazione, etc.).

L’obiezione fondamentale derivadalla constatazione che, in assenzadi un piano di riorganizzazione chesi confronti con i problemi di fondo(liste d’attesa, presidi che mancano,mobilità passiva, insufficienti rap-porti tra medicina di base ed ospe-daliera, etc.), non si consegue unriequilibrio strutturale neppure deiconti economici.

Il documento prospetta la chiu-sura degli ospedali esistenti e lacostruzione di un nuovo ospedaleunico territoriale. Tale idea, già avan-zata dalla precedente gestioneaziendale, viene formulata ancorauna volta senza la produzione diuno studio di fattibilità che metta aconfronto le diverse opzioni e con-senta la scelta più razionale in re-lazione al rapporto costi/beneficiper i cittadini. È in contraddizionecon gli investimenti in corso, sia

pure a passo molto stentato.Chi prospetta questa soluzione

ha il dovere di produrre documentiadeguatamente istruiti, dotati di fi-nanziamento e parametrati sullaconsistenza della popolazione, an-che ad evitare che appaia come co-pertura dell’inefficienza nella ge-stione degli investimenti già finan-ziati. Se e quando un simile studiosarà presentato, la conferenza si im-pegna ad esaminarlo senza alcunpregiudizio.

Tutto ciò premesso, la conferen-za socio-sanitaria esprime un giudi-zio di non condivisione del documen-to formulato dal commissario, chie-dendone il ritiro in funzione delladefinizione di riorganizzazione deiservizi per la salute nel territorio,adeguati alla soluzione dei proble-mi gravi nell’erogazione dei serviziessenziali.

Il piano dovrà essere elaboratoin un confronto costruttivo con lerappresentazioni istituzionali, con glioperatori del settore e con le rappre-sentanze sociali.

Si chiede, inoltre, alla RegioneSarda di superare la gestione com-missariale straordinaria, di riportarea normalità la gestione aziendale ela diretta responsabilità nel rappor-to con le istituzioni locali.

La conferenza decide di indireuna conferenza sulla salute e sui ser-vizi correlati da tenersi in Iglesias ascadenza ravvicinata, con la parte-cipazione degli operatori del settoree delle rappresentanze sociali.

Obiettivo della conferenza è di-battere e formulare proposte funzio-nali a dare al Sulcis Iglesiente il mi-glior servizio sanitario.

Si da atto che tale documento èstato approvato all’unanimità, adesclusione del rappresentante dellaASL 7.

Il presente documento è trasmes-so ai componenti la conferenza, allaRegione Sarda e alle organizzazio-ni sindacali.

Conferenza provincialesocio-sanitaria Sulcis Iglesiente

La conferenza provinciale socio-sanitaria ha bocciato il progetto

«Il commissario ritiri la proposta»

Leggendo su la Provincia, la“critica” di un consiglieredel PDL di Carbonia, con-siderato anche il pulpito dal

quale proviene, non ci rimane cheprovare un sentimento di “tenerez-za” verso chi sceglie l’attacco vol-gare per l’acquiescente difesa delproprio assessore di riferimento.

Il sodale esponente cittadino, do-vrebbe però sapere chi e dove si han-no titoli e responsabilità di avanza-re proposte di riforma e, infine, cheanche il metodo diventa sostanza.Perché non è ininfluente se si utiliz-za quello autoritario che prevede ilsolo assenso (e magari l’ovazionefinale), oppure quello democraticoche presuppone capacità e volontà alconfronto, cioè riconoscimento del-l’altro e fatica nel quale le buoneragioni devono poter emergere.

Il consigliere poi pare ignorare chela CGIL non è sola nel contrastareil progetto che si vuole imporre. Epare ignorare quanto viene dichia-rato da tutto l’arco sindacale e isti-tuzionale del territorio, senza distin-zione di colore. Cioè che l’organiz-zazione, la dimensione e la qualitàdella sanità del territorio non la sipuò discutere con un interlocutoredi nomina “straordinaria”.

In altre parole, il consigliere, nelsuo slancio retorico a “difesa dellarazza”, evidentemente non sa chel’assessore non ha avanzato alcunaproposta se non quella della riformagià fatta con un emendamento alla

legge finanziaria. E forse fa finta dinon sapere che lo stesso assessore,ha ammesso di “essersi nel tempoconvinto che gli ospedali del Sulcisnon possono essere scorporati dal-la ASL per diventare Azienda Ospe-daliera”.

Dunque, che viene meno l’uni-ca motivazione della sua “rifor-ma”, ma niente di grave, perché nelfrattempo ha già compiuto il suoscopo: la rimozione - così probabil-mente illegittima - del direttore ge-nerale e di tutte le altre direzioni, so-stituendolo appunto con un com-missario indicato da uno dei partitidi governo secondo la più beceralogica della spartizione e occupa-zione immediata di ogni spazio dipotere.

Per il resto l’assessore non espri-me assolutamente niente, “aspettaproposte” e rifugge il confronto, co-me detto, con le rappresentanze delterritorio e con il Consiglio regionale.

Questi sono fatti! come lo sonole subdole chiusure di reparti, i taglidei posti letto - peraltro già deficitaririspetto ai parametri di legge - ed ilpeggioramento continuo del nostroservizio sanitario, per il solo tagliodei costi che peraltro, dati alla mano,non diminuiranno in alcun modo.

In ultimo, almeno un elementodi chiarezza: oggi la gente sa che ilconsigliere comunale tifa per l’eli-minazione dei “reparti doppioni”,e lo saprà ancora meglio scoprendoche la scomparsa di molti degli

stessi avverrà, a partire da pediatriae da tutta la branca della natalità,proprio nell’ospedale della sua cittàe nel territorio che serve.

Per quanto ci riguarda il pareg-gio dei costi della sanità pubblica -pagati dalle tasse dei cittadini - sideve fare con il diritto alla salute eservizi adeguati in ogni territorio.Ogni discussione è possibile, ma conquesti capisaldi, a bocce ferme esenza le subdole chiusure che larealizzano ex ante.

Infine e non per ultimo, la sani-tà la fanno soprattutto le lavoratricie lavoratori ai quali l’“illuminato”commissario, sta sottraendo risorseeconomiche alle loro tasche, alleloro famiglie e all’intero sistema eco-nomico del territorio. E lo fa can-cellando unilateralmente due accordisindacali sottoscritti con l’ammini-strazione della ASL 7, che poi era-no una transazione fra le parti, sudiritti remunerativi non corrispostiper circa una decina d’anni.

Non ci piace questo atteggiamen-to e non ci piace il progetto, ma-scherato da riforma, che riteniamodannoso per il Sulcis Iglesiente ed avantaggio delle realtà e lobby sani-tarie degli altri territori.

Per questo, entrambi, continue-ranno ad avere il contrasto dellaCGIL e del territorio.

Roberto PudduSegretario GeneraleCamera del Lavoro

Sulcis Iglesiente

Nuove dure critiche della CGIL alla gestione della ASL 7

Un progetto mascherato da riforma

continua a pagina 5

IL NUMERO 226 4-13:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 08.57 Pagina 1

Page 5: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

5La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

La maggioranza che so-stiene la Giunta comuna-le di Sant’Antioco guida-ta dal sindaco Mario Co-

rongiu ha perso un pezzo. L’as-sessore al commercio Giorgio Cor-sini (consigliere di area UDS), in-fatti, è stato sollevato dall’incari-co da un decreto del sindaco e so-stituito da Gianni Cammilleri (areasocialista). Giorgio Corsini non hagradito la decisione del sindaco edha deciso di abbandonare la mag-gioranza, andando a sedersi sui ban-

chi dell’opposizione.«Dopo lo strappo con il quale

mi è stato dato il benservito - haspiegato Giorgio Corsini - consi-derato che non sono stati rispet-tati i patti, ho deciso che collo-carmi all’opposizione fosse l’uni-ca strada praticabile.»

La maggioranza consiliare, co-munque, anche con un consigliere inmeno, rimane ancora ben salda. Ilsindaco, Mario Corongiu, può an-cora contare su dodici consigliericontro i sette più uno dell’opposi-zione.

«Gli assessori hanno rilevanza

collegiale come membri dellaGiunta - spiega il sindaco MarioCorongiu - ma la loro attività èpromossa e coordinata dal sinda-co, che concede e revoca le dele-ghe, con cui collaborano nell’am-ministrazione del Comune.»

Nella stanza dei bottoni del Mu-nicipio di Corso Vittorio Emanue-le tutto procede come se nulla fos-se cambiato e il nuovo assessore ègià al lavoro.

«La filosofia che ha determi-nato la scelta del sindaco - sotto-

linea il consigliere di maggioran-za Massimo Melis - è quella didare nuovo slancio alla maggio-ranza.»

Un’interpretazione prettamen-te politica è il giudizio della mi-noranza, secondo la quale il cam-bio in Giunta è un segno di falli-mento politico.

«Con i numeri non cambia pra-ticamente nulla - dice Ignazio Loc-ci, consigliere del gruppo CittàNuova - ma è chiaro che questamaggioranza non cambia marciaed è in attesa che si consumi lalegislatura. Per usare una meta-

fora calcistica - conclude Locci -quando la squadra non gira laresponsabilità è dell’allenatore eil sindaco Corongiu non può sot-trarsi dalle sue.»

Quella adottata dal sindaco èritenuta una decisione immotivatadall’ex assessore Corsini che fa unbilancio del suo operato sempre te-so a mediare di due anni e mezzole istanze di pescatori e commer-cianti oberati da crisi economicae problemi vari.

«Dall’inizio della legislatura

ho dovuto subire diverse interfe-renze e blocchi di iniziative - ri-corda Giorgio Corsini - e, nono-stante l’esiguità dei fondi in bi-lancio, praticamente senza risorseeconomiche, siamo riusciti a or-ganizzare “Cantinando”, una ma-nifestazione di fine estate che haraccolto grande successo. Senzacontare - conclude Giorgio Cor-sini - l’iniziativa che ha portato algemellaggio con Atzara, il paesedove si festeggia Sant’Antioco, fi-nalizzato a promuovere le attivitàproduttive della città.»

Tito Siddi

Il sindaco di Sant’Antioco, Mario Corongiu, ha effettuato un avvicendamento alla guida dell’assessorato alle attività produttive

Gianni Cammilleri ha sostituito Giorgio CorsiniL’assessore uscente non ha gradito la scelta ed ha deciso di abbandonare la coalizione di maggioranza, collocandosi all’opposizione.

Il sindaco Mario Corongiu. Il neo assessore Gianni Cammilleri. L’ex assessore Giorgio Corsini.

Ventuno lavoratori attual-mente posti in mobilitàin deroga, da diverseaziende del territorio,

troveranno collocazione presso laAmministrazione comunale diCarbonia. Questo il contenuto del-l’accordo sottoscritto giovedì 16settembre, davanti ai funzionaridella Regione, dall’assessore alleattività produttive del comune diCarbonia, Vittorio Macrì.

L’importante atto fa seguito al-la delibera dello scorso 13 settem-bre con cui il Comune, richiaman-do gli accordi del 1 marzo 2010(tra Regione Autonoma della Sar-degna, Province, organizzazionisindacali, ANCI, Italia Lavoro eassociazioni datoriali) del 22 apri-le 2010 e gli accordi quadro del19/07/2010 (finalizzati alla predi-sposizione e attuazione di pro-grammi mirati di inserimento occu-pazionale per i lavoratori residen-ti nel territorio provinciale e postiin mobilità in deroga) ha approva-to cinque progetti di inserimentolavorativo che consentiranno direalizzare i percorsi di reimpiegodei lavoratori posti in mobilità inderoga.

I progetti riguardano diversi set-tori dell’attività amministrativa:

a) progetto per l’inserimento didue lavoratori da destinare al po-tenziamento del settore attività pro-duttive. Le attività di supporto afavore del Comune saranno svolteattraverso interventi di servizio di

uscierato presso il Mercato Civico;b) progetto per l’inserimento di

uno lavoratore da destinare al po-tenziamento del settore attività pro-duttive. Le attività di supporto afavore del Comune saranno svol-te attraverso interventi di costitu-zione banche dati, attività legateal settore commercio-artigianato-servizi-agricoltura e collaborazio-ne nelle attività straordinarie del-l’assessorato;

c) Progetto per l’inserimento disei lavoratori da destinare alla sor-veglianza degli stabili comunali esupporto alle attività istituzionali.Le attività a favore del Comune sa-ranno svolte attraverso la gestionedel magazzino comunale, il servi-zio di custodia e le attività presso lediverse sedi comunali e di suppor-to generale all’insieme dei progettia favore dei lavoratori in mobilità;

d) progetto per l’inserimentodi dieci lavoratori da destinare asostegno e potenziamento dellagestione dei siti archeologici, beniculturali, impianti sportivi e teatri.Le attività di supporto a favoredel Comune saranno svolte attra-verso: il servizio di custodia e in-terventi di piccola e ordinaria ma-nutenzione delle strutture e degliimpianti, la pulizia degli spazi in-terni ed esterni, presso gli impian-ti sportivi e le strutture culturali ei siti archeologici; il servizio diallestimento degli spazi e il presi-dio Teatro Centrale, Arena Mira-stelle e Teatro Bacu Abis;

e) progetto per l’inserimentodi due lavoratori da destinare adintegrazione e supporto del servi-zio di trasporto scolastico. Le atti-vità a favore del Comune sarannosvolte attraverso interventi di tra-sporto scolastico in qualità di au-tisti scuolabus, servizio attualmentegestito in forma diretta dall’am-ministrazione comunale, ad inte-grazione ed ausilio alle attività deidipendenti di ruolo dell’ente.

La versione integrale della de-libera, con i progetti allegati, è con-sultabile presso il sito internet delComune, nella sezione delibere.

I progetti avranno scadenza il 31dicembre 2010. Attraverso questaoperazione i lavoratori in derogapotranno ricevere l’integrazionedel proprio contributo di mobilità,fino a raggiungere un reddito paria € 1.000,00 mensili. I lavoratoriandranno selezionati in base aglielenchi realizzati dai Centri Ser-vizi per il Lavoro e dall’UfficioPolitiche Attive per il Lavoro del-la Provincia di Carbonia Iglesias.I lavoratori saranno assegnati aisingoli progetti dopo un colloquiofinalizzato alla valutazione dellecompetenze.

«Attraverso tale provvedimen-to l’Amministrazione - afferma ilvicesindaco Maria Marongiu -continua ad attuare misure di con-trasto ai terrificanti effetti econo-mici creati dalla crisi, che si fan-no sentire in misura maggiore sul-le classi sociali più deboli.»

Accordo raggiunto tra la Regione e il comune di Carbonia

Reinseriti altri 21 lavoratori in mobilitàFino al 31/12 riceveranno l’integrazione del contributo di mobilità.

Il generale di Brigata della Guar-dia di Finanza, Stefano Badui-ni, insieme al comandante dellatenenza di Carbonia, Gesuino

Piras, ha incontrato il presidente dellaProvincia, Salvatore Cherchi, ed unarappresentanza di sindaci del SulcisIglesiente riuniti nella sede provin-ciale di via Mazzini a Carbonia.

La visita del vertice isolano del-la Guardia di Finanza è stata l’oc-casione propizia per rinnovare la col-laborazione tra il Corpo e gli Entilocali, alla luce di fattivi contributiche, partendo dal colloquio costrut-tivo, portino a risultati positivi perl’intero territorio.

Al generale Baduini, da quattroanni in Sardegna, il presidenteCherchi ed i sindaci hanno rappre-sentato quelle che risultano le emer-genze locali, sottolineando l’oppor-tunità che si distinguano gli atti diillegalità innata da quelli che deri-

vano dal disagio e dal grave stato dinecessità, affinché anche l’azione ditutela del cittadino non sia invasiva

né impropria.Il generale Baduini, nell’apprez-

zare lo spirito sinergico dimostrato

dalle autorità locali, ha rinnovato aipresenti l’augurio di buon lavoro,garantendo il proprio impegno af-

finché la Guardia di Finanza operiefficacemente a servizio e nell’inte-resse dell’intera collettività.

Incontro tra il presidente Cherchi e il generale Baduini

Collaborazione tra la Provincia e la GDF

Nuove speranze per il mon-do agricolo isolano, dopol’incontro svoltosi duesettimane fa alla Regione,

tra il presidente della Giunta, UgoCappellacci, ed una delegazione delMovimento dei Pastori Sardi, al qua-le hanno partecipato gli assessoridell’Agricoltura Andrea Prato e delBilancio Giorgio La Spisa e il presi-dente della Sfirs Antonio Tilocca.

«La Regione sta lavorando sen-za sosta sul comparto ovino e suquello agricolo della Sardegna ingenerale per garantire un futuro alsettore - ha detto il presidente Cap-pellacci - la Giunta sta facendo la suaparte e rafforzerà il suo impegno, mala vertenza coinvolge anche altri at-tori come lo Stato e l’Unione Euro-pea che solleciteremo ancora di piùper arrivare a risultati concreti.»

«Siamo impegnati su quella cheè una vertenza chiave per il futurodella Sardegna - hanno sottolineatoCappellacci e Prato - e lo stiamo fa-cendo senza fare sconti allo Stato eall’Unione Europea, dove si decido-no diversi punti rivendicati dal mondoagricolo. Faremo la nostra parte finoin fondo e porteremo avanti la bat-taglia perché la pastorizia in Sar-degna non può e non deve morire.»

Sono stati discussi tutti i puntidell’ordine del giorno approvato dalConsiglio regionale e le propostedella Regione già sul tavolo del mi-nistero delle politiche agricole chequella del Movimento (per molti pun-ti coincidenti). Su alcuni di questi so-no stati ottenuti già dei risultati.

«Sullo svuotamento dei magaz-zini dei caseifici - ha detto il presi-dente della Regione - stiamo agen-do su diversi fronti: per quanto dinostra competenza, abbiamo previ-sto 1,5 milioni per la campagna dieducazione alimentare nelle scuoledove distribuire il pecorino e altridieci milioni nel bilancio 2010 per

acquistare il formaggio dalle coo-perative in difficoltà, dando così li-quidità alle aziende e far salire ilprezzo del pecorino. Su questo puntostiamo intervenendo anche sul bandoindigenti di Agea (per il quale ab-biamo chiesto risorse per venticin-que milioni) e attraverso il ministe-ro degli Esteri per poter distribuireil pecorino ai Paesi Terzi: alla Far-nesina abbiamo chiesto risorse perdieci milioni.»

Sul progetto del latte a qualità,saranno acquistati 250 latto-prele-vatori mobili per garantire un testimmediato del latte.

Novità anche sul fronte del cre-dito. Per la prima volta in Sardegna, èstato creato con la Sfirs un fondo digaranzia per favorire l’accesso age-volato al credito da parte delle azien-de agricole. Sulla misura del benes-sere animale del programma di svi-luppo rurale, Cappellacci e Pratohanno ricordato di aver chiesto laproroga di altri cinque anni. È statoampliato il numero dei comuni svan-taggiati, includendone altri 44 eraggiungendo quota 306 comuni.

Sulla realizzazione di piccoli mat-tatoi, Cappellacci ha detto che la pro-posta sarà inserita nel disegno di leg-ge sull’agricoltura, all’esame del Con-siglio. Su questo punto Prato ha chie-sto al Movimento di coinvolgere an-che i comuni interessati.

Sulle restituzioni all’export, Cap-pellacci ha precisato che è una stra-da percorribile se le risorse verrannodestinate a nuovi prodotti caseari.

Sui 15mila euro ad azienda co-me quota “de minimis” il presiden-te della Regione ha ricordato comeesista un limite del plafond da rimuo-vere (sottolineato anche nell’ordinedel giorno approvato dal Consiglio)e il sottostare al patto di stabilità.

«Come Sardegna abbiamo unaquota esigua, di appena 16,8 milionidi euro, e abbiamo già chiesto una

deroga al ministero perché si attivicon Bruxelles. Il mio impegno è dicontinuare a lavorare perché Statoe Unione europea possano elevarequesto limite e poter quindi contaresu risorse più ingenti», ha dettoCappellacci. Sull’energia rinnova-bile in agricoltura, oltre al provve-dimento per le rinnovabili nelle serree nelle stalle, Cappellacci ha ricor-dato che è stata creata Sardegna Ener-gia e che sarà valutata la propostadi includervi anche altre le catego-rie produttive, come quella agrico-la, con l’obiettivo di ridurre i costiaziendali e integrare il reddito deglioperatori dei campi.

A distanza di due settimane, ilMovimento Pastori Sardi ha richie-sto un nuovo incontro al presidenteCappellacci per avere notizie preci-se sui risultati delle iniziative pro-messe dalla Giunta e dal Consiglioregionale per affrontare la grave cri-si della pastorizia sarda.

«Al fine di poter valutare i risul-tati del dialogo aperto lo scorso 14settembre - scrive Felice Floris - lechiediamo un nuovo incontro soprat-tutto per conoscere quali iniziative, econ quali risultati concreti, la Giun-ta ha posto in essere, per affrontaree portare a soluzione i problemi delcomparto agro-pastorale che si van-no aggravando ogni giorno di più eche quindi impongono quei provve-dimenti urgenti da lei annunciati» eaggiunge che «sarebbe opportunoche all’incontro partecipasse oltrel’assessore all’agricoltura AndreaPrato anche l’assessore alla sanità on.Antonello Liori, al quale vorremmoillustrare alcuni problemi inerentila salute dei nostri allevamenti.»

«Noi confidiamo - conclude Fe-lice Floris - nella disponibilità delpresidente Cappellacci e della suaGiunta, ma non possiamo abbassa-re la guardia e proseguiremo la no-stra mobilitazione.»

C’è una schiarita nella vertenza del mondo agricolo sardo

Gli impegni della Regione per l’agricoltura

L’incontro svoltosi nella sala riunioni della Provincia di Carbonia Iglesias.

gestiscono e dirigono la sanità. Cogliamo questa occasione per

pronunciarci chiaramente a favoredi un’unica struttura ospedaliera cheserva tutto il territorio e che sia unluogo a misura d’uomo, centrato sul-la persona e sulle sue esigenze, sul-la sua accoglienza e sulla sua sicu-rezza. Un ospedale multifattoriale,multispecialistico, polidisciplinare,ad alta tecnologia che incrementi ilnumero e lo standard dei servizi esi-stenti e che rappresenti un nodofondamentale in una rete di sistemisanitari integrati con pari dignità eattenzioni e che possano risponde-re adeguatamente alla domanda disalute e di cure della popolazione.»

Nei giorni scorsi, come è noto,l’assessore regionale alla sanità in-sieme agli ispettori del ministerodella sanità ha concluso nel SulcisIglesiente un giro tra gli ospedalidella Sardegna. La conclusione an-ticipata di questo lavoro porta alladeterminazione di eliminare in tuttala regione i “doppioni” dei serviziospedalieri, cosa che riguarda mol-to da vicino gli ospedali del SulcisIglesiente esattamente secondo le pro-poste già avanzate dal commissa-rio dott. Calamida nel piano di rior-ganizzazione della sanità nella Asl7, bocciate in modo improvvido, co-me già detto prima, dalla conferen-za sanitaria provinciale ma piena-mente in linea con l’analisi e le pro-poste, compreso l’ospedale unico,

contenute nella lettera aperta dei ca-pi dipartimento Asl 7.

C’è ancora spazio e tempo per-ché i sindaci, a partire da quanti noncondividendo le accuse e la boccia-tura del piano della Asl 7 non han-no partecipato alle iniziative di con-testazione e alla conferenza provin-ciale sanitaria, si propongano senzapregiudizio, con responsabilità e giu-sta considerazione, nel rispetto deiruoli dei soggetti in campo e ascol-tando quanti conoscono e dirigonoil pianeta sanità, per riaprire il con-fronto e la riflessione perché questaè, in ogni caso, l’ora delle scelte perla sanità del Sulcis Iglesiente.

Peppino La RosaCoordinatore Riformatori Sardi

di Carbonia

Sanità del Sulcis: l’ora delle sceltedalla pagina 4

IL NUMERO 226 5-12:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 09.24 Pagina 2

Page 6: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

6 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Un’ottava nota da aggiun-gere alle sette già cono-sciute. è la proposta cheGiancarlo Dalmonte, mu-

sicista autodidatta, ha inserito in unlibro di 216 pagine, un saggio di teo-ria musicale, depositato nella se-zione delle opere inedite (OLAF)della SIAE, nella quale è stato regi-strato per cinque anni.

Giancarlo Dalmonte, 70 anni, hasuonato il contrabbasso, il bassoelettrico e la chitarra bassa per quin-dici anni, dal 1958 al 1972, nel cam-po della musica leggera. Ha insegna-to musica in una scuola pubblica eprivatamente per una decina d’an-ni. Da pensionato, dopo 40 anni diinsegnamento e giornalismo, si èdedicato allo studio della teoria mu-sicale, approfondendo particolar-mente il microtonalismo. Da questistudi è nato il libro, che dall’ideaoriginaria fino alla stesura definiti-va, lo ha impegnato per circa diecianni.

La proposta, suggerita nel titolo(L’ottava nota), è quella della lette-ra NU, denominata così perché sitratta delle prime due lettere dellaparola NUOVA, inserita nella scalatra il Sol e il La, nel seguente ordine:Do, Re, Mi, fa, Sol, Nu, La, Si, (Do).

La posizione nella quale Gian-carlo Dalmonte pone il nuovo suonoè decisa dal fatto che ai nomi ita-liani delle note corrisponde la se-guente scala internazionale: A, B,C, D, E, F, G. Alla nuova nota NU,dunque, dovrà corrispondere la let-tera H, per cui la nuova scala inter-nazionale farà così: A, B, C, D, E,F, G, H. Questa sarà la corrispon-denza tra le due scale: Do/C, Re/D,

Mi/E, Fa/F, Sol/G, Nu/H, La/A,Si/B, (Do/C).

«Il sistema tonale (12tET) - spie-ga Giancarlo Dalmonte - è in fasedi esaurimento. Il grande musicistaEnnio Morricone, intervistato piùvolte in casi di plagio, ha detto: “Lecombinazioni possibili con le settenote sono finite”.»

Giancarlo Dalmonte aggiungealtre sei critiche all’attuale sistemamusicale. E la prima riguarda il fat-to che il sistema tonale mette a di-sposizione dei musicisti solo 120suoni, mentre le nostre potenzialitàuditive possono farcene sentire finoa 960. Il sistema tonale ha ormai324 anni.

«Il numero di combinazioni pos-sibili non è infinito (semmai è inde-terminato). Le combinazioni sonoredevono essere artisticamente signi-ficative e ciò significa che alcune traesse vanno scartate in quanto inuti-li, riducendo il numero delle combi-nazioni artisticamente possibili.

Stanno aumentando i casi di pla-gio (soprattutto nel campo della mu-sica leggera). E infine, la composi-zione di opere liriche non sta pro-cedendo con la stessa fluidità deisecoli scorsi. Per questo nei teatrisi assiste sempre alle stesse rap-presentazioni.»

«è tempo, dunque, di ampliareil sistema tonale - sottolinea anco-ra Giancarlo Dalmonte - anche per-ché mette a disposizione dei musici-sti solo 120 suoni di base. Propon-go il passaggio ad una scala quar-titonale a otto note distanti tra loro3/4 di tono, cioè 150 centesimi (Ale-xander John Ellis).»

«Scale quartitonali a sette note ne

esistono già, di scale a otto note nesono state già elaborate anche inpassato. Resta comunque vero cheil sistema tonale, sette note e dodicisuoni, è ancora oggi anacronisti-camente in posizione dominante intutto il mondo occidentale. La miascala quartitonale a otto note (24tET):

- mette a disposizione dei musi-cisti 240 suoni di base;

- genera un sistema musicale lacui gestione è meno complessa diquella quartitonale a sette note. Ilcoefficiente di difficoltà, infatti,scende dal 76% al 57%;

- propone i quarti di tono, noncome alterazioni di un singolo suo-no nel pentagramma, ma come in-tegrazioni di sistema con le settenote e i dodici semitoni, per cui de-termina un enorme ampliamento del-le combinazioni sonore possibili;

- salvaguarda inoltre tutto il pa-trimonio musicale accumulato finqui nei 324 anni di esistenza delsistema tonale».

«Tra i molti simboli quartitona-li regolarmente usati dai musicistimicrotonalisti - conclude Giancar-lo Dalmonte - ho scelto il ^ (sù) edil v (giù). Insieme all’adozione del-la scala propongo anche alcune mo-difiche al rigo musicale, tra le qua-li l’eliminazione del Setticlavio edil La nel primo rigo».

Essendo perfettamente consa-pevole del fatto che la sua propostaè soltanto una tra quelle possibili,Giancarlo Dalmonte ha aperto unsito internet (www.ottavanota.info),in modo da poter ricevere critiche esuggerimenti dai visitatori inter-nauti.

Giampaolo Cirronis

Giancarlo Dalmonte, musicista autodidatta, ha scritto un saggio di teoria musicale che presenta una proposta molto interessante

Un’ottava nota da aggiungere alle sette conosciuteL’iniziativa trae spunto dalla constatazione che ormai “le combinazioni possibili con le sette note sono finite” (Ennio Morricone).

Ilavori di ristrutturazione del-la basilica di Sant’AntiocoMartire sono a rischio. Il co-mune antiochense non ha i

soldi per contribuire al cofinan-ziamento del 50% per i lavori pre-visti e così si affaccia il rischioconcreto di perdere anche i 277mila euro già stanziati dalla Cei.è una storia che si trascina dal 2007,quando la Curia ed il comune pre-sentarono un progetto di ristruttu-razione dell’edifico sacro del IVsecolo, oggi elevato a basilica mi-nore. Il costo dell’intervento èstato stimato in 550mila euro, im-porto finanziato a metà dalla Cei,la Conferenza episcopale italiana,che ha approvato il progetto e ametà a carico del comune. Nelfrattempo il tempo è trascorso tan-to che si rischia che la Cei si ripren-da la sua quota.

«Il comune di Sant’Antioco nonha mai messo in bilancio la suaquota parte - spiega don Giam-piero Garau, responsabile dell’uf-ficio diocesano dei beni culturalie dell’arte sacra - nonostante lesollecitazioni telefoniche ancheda parte del Vescovo ad oggi non

c’è la possibilità di appaltare ilavori.»

La Curia di Iglesias per nonperdere il finanziamento ed in at-tesa dell’intervento comunale, hachiesto alla Cei una dilazione deitempi.

«La richiesta è stata accolta

nel 2009 - aggiunge don Garau -ma siamo, putroppo, sempre al pun-to di partenza».

«Se avessimo i soldi li mette-remmo subito in bilancio - spiegail sindaco, Mario Corongiu -, ab-biamo chiesto più volte alla Re-

gione di stanziare il finanziamen-to della nostra quota parte ma si-nora non abbiamo ottenuto nien-te. La ristrutturazione della basi-lica è un lavoro importante chesaremmo ben felici di contribuirea realizzare.»

Fin qui l’ufficialità ma “radiopaese” racconta che l’autorità ec-clesiastica locale non sarebbe fa-vorevole alla chiusura del tempioper il periodo dei lavori.

«Anche gli edifici sacri si de-teriorano ed hanno bisogno di in-terventi - conclude don Giampie-ro Garau - non è la prima voltache si celebra messa in altri luo-ghi.»

I lavori intreressano per lo piùla zona prebisteriale della basili-ca. è prevista la costruzione di unnuovo altare basilicale e unamaestosa nicchia, dove trovereb-bero posto le reliquie del Santopatrono della Sardegna e persinola cosiddetta epigrafe del Vesco-vo Pietro, la lastra di marmo chericopriva le spoglie del santo, oracustodita nella cattedrale di Igle-sias.

Tito Siddi

Il comune di Sant’Antioco non ha i fondi per la ristrutturazione

Basilica, i lavori sono a rischio

Dal 22 al 25 settembrela Provincia di Carbo-nia Iglesias è statapresente a Barcellona

per proporsi agli amici catalanicome destinazione turistica emer-gente dell’anno 2010, nell’am-bito di un’iniziativa promozio-nale coordinata dalla Camera diCommercio all’interno del notocentro commerciale El Triangle.L’occasione è stata offerta dal-l’apertura della nuova rotta di-retta Cagliari-Barcellona di Rya-nair, che accorcia le distanze trala metropoli spagnola e le me-raviglie del Sud Sardegna conpoco più di un’ora di volo low-cost.

«La promozione del nostroterritorio all’interno di un’ini-ziativa dedicata al consumato-re finale - commenta l’assesso-re provinciale al Turismo, Ma-rinella Grosso, sottolineando lastrategicità dell’operazione dico-marketing con la Camera diCommercio - è un ottimo vola-no per diffondere il messaggiodel Sulcis Iglesiente in occasio-ne del nuovo collegamento ae-reo, al fine di intensificare an-cor più i flussi turistici prove-nienti dalla Spagna.»

Già meta amata dal mercatospagnolo, se si considerano gliincrementi da record registratinel 2009 (+ 143% degli arrivi e+ 225% delle presenze rispettoal 2008), il Sulcis Iglesiente puntaad instaurare un rapporto ancorapiù fruttuoso con la Spagna, invirtù della nuova rotta che ren-de sempre più facile ed econo-mico il collegamento con l’ae-roporto di Cagliari, facilitando edincentivando l’accesso alle loca-lità limitrofe, prima fra tutte ilSulcis Iglesiente, che ha tutte lechance per chiudere il 2010 condati ancora più interessanti.

Il messaggio che il SulcisIglesiente vuole portare ai suoi

potenziali turisti, è quello di unadestinazione caleidoscopica chesa regalare ancora esperienzeautentiche: dai ritmi lenti dellanatura, rigenerante e totalizzan-te, in cui è facile perdersi nella

contemplazione della sua bel-lezza, alle innumerevoli possi-bilità di avventura racchiuse nel-le infinite proposte per la vacan-za sportiva. E ancora, dalle sug-gestive evocazioni storiche diriti che si tramandano da secoli,alla ricchezza culturale e mine-

raria custodita in siti di indi-scussa bellezza patrimonio del-l’UNESCO.

Il Sulcis Iglesiente si propo-ne come una terra che sa amma-liare, invitando a riscoprire i

piccoli ma irrinunciabili piaceridella vita, tra i profumi e i sapo-ri di una tradizione enogastro-nomica ricca di leccornie e spe-cialità autoctone e il caldo ab-braccio di una ospitalità atten-ta e cordiale che saprà conqui-stare il cuore dei suoi ospiti.

Le bellezze del Sulcis Iglesiente in vetrina a Barcellona

La Provincia di Carbonia Iglesiaspromuove il territorio in Spagna

In questo tempo di emergenzaeducativa, conclamata e larga-mente diffusa, è doveroso chequesta situazione di crisi si af-

fronti con risposte di verità e disenso per il bene di tutti.

A tutti voi che accompagnate iragazzi alla scoperta dei tesori delnostro patrimonio, auguro che lavostra professionalità e competen-za, ma anche le vostre fatiche, pos-sano essere ben ripagate non solodal profitto scolastico, ma anche daquei risultati efficaci, che sono spec-chio della totalità della formazionedi chi vi è stato affidato.

Di fronte a questa precarietà edu-cativa è importante ricercare mo-dalità interdisciplinari per un’edu-cazione che tocchi ogni ambito del-la formazione, in modo da non tra-scurare di coltivare una genuina sen-sibilità religiosa, rispettosa di ognitradizione culturale che è fatta an-che di segni e di festività. è oppor-tuno anche facilitare ogni compren-sione e condivisione di fraternità euguaglianza tramite la cultura, spe-cie cristiana, che si fonda in Dio mi-sericordioso Creatore e Redentoredi tutti, perché si possa compren-

dere che ogni diversità è concreta-mente una risorsa per il bene di tutti.Con dedizione si aiutino gli allievia crescere nella vita affettiva e direlazione, facendo apprezzare beneil valore dell’impegno e del sacri-ficio.

La famiglia, la scuola, le asso-ciazioni cattoliche e non, gli am-bienti sportivi e religiosi devonocollaborare insieme ed offrire il va-lore completo della verità sulla per-sona e sul senso della vita senzatralasciare quella dimensione re-sponsabile e oblativa dell’amore,ricca di rispetto per ogni cultura,etnia e fede, di chiara lealtà versole istituzioni, orientata significati-vamente verso chi è più debole oindifeso.

Invoco la protezione del Signo-re su voi tutti, specie su chi è rivol-ta la cura educativa: vivete e fatevivere la bellissima realtà che si èrispettati in quanto persone e pernessuna ragione per ciò che si pos-siede. Amate la vostra vita e quel-la degli altri. Non chiudete il cuorea Dio e agli ultimi. Sappiate daretempo per voi stessi, per la forma-zione, per le relazioni, per l’espe-

rienza religiosa e per il volontaria-to. Convincetevi che senza valorisoffrirete e farete soffrire.

Un pensiero speciale per voigenitori che seguite i figli con at-tenzione e chiara preoccupazione:vi chiedo di trovare il tempo peruna concreta collaborazione con lascuola, gli ambienti religiosi, spor-tivi e ricreativi, perché i figli senta-no la loro famiglia coinvolta nellaprogettualità integrale della lorocrescita. Accanto alla dimensioneculturale, sociale, sportiva, preoc-cupatevi di quella etica e morale,di quella spirituale e religiosa, inmodo da non trascurare mai nes-suno dei doveri che vi legano ver-so i figli.

Possa questo nuovo anno sco-lastico 2010/2011 sviluppare in cia-scuno di voi quel tempo di crescita“in sapienza, età e grazia davantia Dio e agli uomini” (Lc 2,52;).

Vi porto tutti nel cuore: Dio vibenedica.

Con stima sincera, da parte diuna persona amica, per qualcunosconsciuta, che è parroco, ma so-prattutto amico sacerdote.

Don Amilcare

Appello a docenti e genitori all’inizio del nuovo anno scolastico

Formazione culturale ed etica

La basilica di Sant’Antioco.

Le sabbie bianche di Teulada.

Il Pan di Zucchero.

Scala quartitonale nuova.

Scala a otto note.Giancarlo Dalmonte.

IL NUMERO 226 6-11:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 12.58 Pagina 1

Page 7: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

7La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

La Sardegna punta da temposul turismo per creare unnuovo modello di sviluppoteso a valorizzare il proprio

straordinario patrimonio naturale maha ancora grossi limiti, soprattutto inalcune aree, tra le quali il Sulcis Igle-siente, nel settore infrastrutturale e deiservizi. La Giunta regionale, consa-pevole di ciò, ha deciso di stanziareventi milioni di euro per sostenereinterventi creditizi a favore dell’in-dustria alberghiera.

Gli interventi, previsti da un ban-do dell’assessorato del turismo, ar-tigianato e commercio, sono finaliz-zati al raggiungimento dei seguentiobiettivi:

a) riqualificare e valorizzare lestrutture ricettive presenti nel territo-rio regionale;

b) valorizzare e rendere fruibile aivisitatori il patrimonio culturale del-la Sardegna all’interno dell’offertaturistica regionale;

c) rafforzare l’offerta turistica mi-gliorando il livello di competitività del-le singole imprese con l’adozione diinnovazioni tecnologiche nel rispet-to di standard predefiniti di qualità;

d) favorire la creazione e l’attra-zione di nuove iniziative imprendi-toriali nel settore turistico funzionalialla valorizzazione del patrimonio cul-turale regionale;

e) favorire l’accessibilità e la frui-

bilità delle strutture e dei servizi aisoggetti portatori di bisogni speciali.

Potranno beneficiare delle age-volazioni le piccole e medie impreseprivate singole o consorziate che rea-lizzano programmi di investimento

in strutture ricettive ed annessi servi-zi turistici ubicate in Sardegna.

Sarà possibile realizzare:a) nuove strutture ricettive classifi-

cabili ai sensi della legge regionale14 maggio 1984 n. 22 (norme per la

classificazione delle aziende ricettive);b) ammodernamento, ampliamen-

to, ristrutturazione, completamento e riat-tivazione di strutture ricettive esistenti;

c) riconversione di strutture esisten-ti in strutture ricettive classificabili ai

sensi della L.R. 14 maggio 1984 n. 22;d) adeguamento delle strutture ri-

cettive alle vigenti normative in mate-ria di sicurezza;

e) dotazione e rinnovo delle attrez-zature e degli arredi delle strutture ricet-

tive, con esclusione degli interventi diordinaria manutenzione;

f) realizzazione di servizi annes-si; l’agevolazione consiste nell’ero-gazione di un contributo in conto inte-ressi nella misura del 60% del tasso

di riferimento nominale determinatodal ministero del tesoro per le opera-zioni di credito fondiario edilizio, neilimiti del 75% della spesa ammissibi-le (massimo 200mila euro).

La durata massima delle agevo-

lazioni è prevista in:a) otto anni, comprensivi di un pe-

riodo di utilizzo e preammortamentonon superiore a due anni, per inve-stimenti relativi esclusivamente al-l’acquisto di arredi ed attrezzature;

b) venti anni, comprensivi di unperiodo di utilizzo e preammortamen-to non superiore a quattro anni, pertutte le altre categorie di intervento.

L’istruttoria per la concessionedelle agevolazioni, le verifiche e i con-trolli, l’erogazione delle agevolazioni,nonché l’eventuale recupero del cre-dito, verranno svolti dalla SFIRS.

La domanda di agevolazione, inregola con l’imposta di bollo, com-pleta della documentazione richiestae redatta utilizzando la modulisticaappositamente predisposta, deve es-sere inviata entro il 9 novembre 2010,a mezzo raccomandata, posta celere,o corriere espresso con avviso di ri-cevimento con le seguenti modalità:

- in originale, anche in supportoinformatico (CD o DVD), al soggettoattuatore;

- in copia fotostatica all’assesso-rato del turismo, artigianato e com-mercio - servizio turismo.

Le informazioni e gli eventualichiarimenti di carattere tecnico-ammi-nistrativo potranno essere richieste al-l’ufficio relazioni con il pubblico del-l’assessorato del turismo, artigianato ecommercio.

Pubblicato lo scorso 10 settembre il bando dell’assessorato del turismo per la riqualificazione delle strutture alberghiere

La Regione sostiene le imprese turisticheI 20 milioni di stanziamento regionale complessivo dovrebbero produrre investimenti complessivi per 130 milioni di euro.

Carloforte. Sant’Antioco.

CacciaPesca

Acquariofiliae tutto pergli animali

Marche:ItalcannaBad Bass

StonfoCamorPenn

OkumaTica

OlympusSakaiAsso

Via Principe di Piemonte 119 - Giba

Tel. 0781 964532www.cipeciop.net - [email protected]

Esca

viva

tutto

l’anno

AUTOCARROZZEAUTOCARROZZERIARIAMMaass cc ii aa AA ll ee ss ss aa nndd rr oo

SISTEMA DI MISURAZIONE ELETTRONICA DELLA SCOCCA

VIA LOGUDORO, 30 - CARBONIA - Tel. 0781 670645Cell. 392 4353219 - 347 0947377 - E-mail: [email protected]

IL NUMERO 226 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 08.19 Pagina 2

Page 8: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

8 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Si è concluso due settimane fal’insediamento delle Com-missioni consiliari perma-nenti della Provincia.

Sono otto le Commissioni costi-tuite con delibera del Consiglio:

Affari generali e istituzionali -bilancio e finanze: presidente Mar-co Cau; vice Giuseppe Madeddu;componenti: Emanuele Cani, BrunoUgo Piano, Achille Ignazio Rombi,Attilio Stera, Antonio Vigo.

Politiche ambientali e protezio-ne civile - assetto del territorio: pre-sidente Giovanni Tocco; vice Atti-lio Stera; componenti: Marco Cau,Angelo Cremone, Rossano Loddo,Ignazio Locci, Gianluigi Rubiu.

Pianificazione territoriale, urba-nistica e trasporti: presidente Ros-sano Loddo; vice Ignazio Locci; com-ponenti: Emanuele Cani, AchilleIgnazio Rombi, Giovanni Tocco, At-tilio Stera, Antonio Vigo.

Lavori pubblici e servizi tecnolo-gici: presidente Ugo Piano; vice An-tonio Vigo; componenti: Pier Gior-gio Lenzu, Emanuele Madeddu,

Salvatore Luigi Massa, Pier PaoloAcca, Eleonora Spiga.

Politiche sociali e sanitarie - po-litiche giovanili: presidente MaraRubbiani; vice Luigi Perseu; com-ponenti: Pier Giorgio Lenzu, LorianaPitzalis, Giuseppe Madeddu, MariaRosaria Montisci, Livia Crobu.

Politiche del lavoro, industria, arti-gianato, agricoltura, commercio epesca: presidente Angelo Cremone;vice Pier Paolo Acca; componenti:Emanuele Cani, Rossano Loddo,Emanuele Madeddu, Luigi Perseu,Gianluigi Rubiu.

Pubblica istruzione e formazio-ne professionale: presidente LiviaCrobu; vice Teresa Pintus; compo-nenti: Marco Cau, Giovanni Tocco,Pier Giorgio Lenzu, Pier Paolo Acca,Eleonora Spiga.

Turismo, cultura, sport e spetta-colo - promozione del territorio: pre-sidente Loriana Pitzalis; vice MariaRosaria Montisci; componenti:Emanuele Madeddu, Salvatore Lui-gi Massa, Mara Rubbiani, TeresaPintus, Eleonora Spiga.

Il Consiglio della Provincia di Carbonia Iglesias ha completato due settimane fa l’insediamento con l’elezione dei presidenti

Le commissioni consiliari permanenti provincialiLe presidenze sono state così distribuite tra i partiti della maggioranza: quattro al PD, una a testa a PSI, SEL, Lista civica e Italia dei Valori.

Circa tre mesi fa nel comunedi Narcao si è manifestatoun piccolo smottamento inlocalità Monte Narboni,

avente comeuna lunghezza di trentametri ed una larghezza di venticin-que metri.

Questo fenomeno ci ha fatto ri-vivere il problema del dissesto idro-geologico nei nostri comuni. Cerche-rò qui di descrivere i fenomeni più im-portanti di mia conoscenza. I comu-ni interessati sono: Villamassargia,Narcao, Nuxis, Sant’Anna Arresi eCarbonia.

Una ventina d’anni fa lungo lastrada provinciale che collega Ter-raseo con Villamassargia, in prossi-mità di Monte Arrari, vicino all’in-crocio per Iglesias, si è formata unafrana abbastanza consistente che dalversante Est della montagna è scivo-lata sulla strada provinciale allora infase di realizzazione. Questo fatto hareso necessario l’intervento dei tec-nici della provincia di Cagliari, affin-ché monitorassero la frana e la met-tessero in sicurezza con la posa inopera di gabbionature a valle, evitan-do così la spinta dell’amaso rocciosoverso il basso.

A Narcao, Rio Murtas e Acqua-cadda (comune di Nuxis), sono av-venuti cedimenti che si sono protrat-ti fino al 1995. La loro forma è va-riabile, da sub-circolare a ellittica,guardando la stratigrafia di questi siè visto che hanno ceduto le volte dialcune cavità carsiche presenti nelsottosuolo. I motivi sono dovuti al-l’eccessivo emungimento della fal-

da acquifera, questa si è abbassata(anche di venti metri), quindi è venu-ta a mancare la spinta idrostatica daparte dell’acqua verso il suolo e icalcari carsificati e fratturati, per talemotivo queste strutture naturali han-no ceduto.

A Narcao questi collassamenti sisono iniziati a manifestare in modoblando nel 1975, il motivo è che intale data si è iniziato l’emungimen-to dell’acqua della miniera di baritedi Mont’Ega, lo scopo era quello diabbassare il livello della falda a - 80metri, questo per consentire i lavoridella miniera; il massimo delle edu-zioni si è avuto nel 1987 con 3.900litri al secondo e da tale periodo que-sti fenomeni si sono manifestati inmodo spinto. Un altro apice si è avu-to dopo il 1989 a causa dell’iniziodell’emungimento dai pozzi ESAF,per approvvigionare dal punto di vi-sta idrico i comuni sulcitani, tale fe-nomeno è stato amplificato anche dalunghi periodi di siccità manifestati-si in quegli anni, quindi la concomi-tanza di stagioni aride e delle edu-zioni non ha permesso la compensa-zione ed il riequilibrio della faldaidrica.

Lo stesso fenomeno è avvenutoa Rio Murtas, causato sempre dal-l’ingente attingimento dai pozzi del-l’ESAF. Qui la situazione potevaessere molto più grave, perché alcu-ni fenomeni si sono manifestati vi-cino al centro abitato, tanto è veroche sono intervenuti i vigili del fuo-co, onde verificare la stabilità di al-cuni edifici, tra i quali la chiesa.

I primi cedimenti ad Acquacaddasono avvenuti in modo eclatante conil cedimento di una porzione dellastrada provinciale. Su questo ha in-fluito l’attingimento di acqua dallaminiera di Sa Marchesa, qui oltreche i cedimenti sono avvenuti anchefenomeni di esaurimento di alcunesorgenti tra le quali una termale, lasorgente di “Perdu Manca”, abba-stanza studiata da ricercatori del di-

partimento di Geochimica e Mine-ralogia dell’Università degli studi diCagliari.

Per la maggior parte dei casi, ta-li voragini sono state poi colmatecon materiale inerte dovuto princi-palmente a demolizioni e scavi, siada parte delle Amministrazioni co-munali interessate, che da singoliprivati, ma questo non ha risolto ilproblema, poiché con l’avvento dei

successivi eventi atmosferici, l’ac-qua scorrendo in sotterraneo, ha di-lavato il materiale più fine e quellogrossolano ha ceduto nuovamente,riaprendo le vecchie ferite del terri-torio.

A Villamassargia è avvenuto lostesso fenomeno, nei pressi dell’a-rea di Caput Acquas, dove l’ESAFha continuato a tirare sino a quandonon si è creata una subsidenza del

terreno con manifestazioni del tipoindicato.

Tra Sant’Anna Arresi e Teulada,in località “Gutturu Saidu”, questifenomeni si sono manifestati con fat-tori combinati, cioè oltre che l’edu-zione da pozzi, anche l’ingente pio-vosità, che ha permesso il forte ru-scellamento in sotterraneo, dilavandole parti fini e lasciando le particellegrossolane senza aggregante, favo-

rendo così il collassamento di partedella strada che collega i comuni diTeulada e Sant’Anna Arresi, tanto èvero che si è dovuto intervenire perdeviare la strada e trovare dei siti piùstabili.

A Carbonia, in località “Cannas”,si sono registrati una dozzina di ce-dimenti, anche questi dovuti al forteattingimento dai pozzi, anche qui lafalda non ha fatto in tempo a ripri-stinarsi e, quindi, è avvenuto il cedi-mento. In questo caso, l’abbassamen-to inizialmente ha influenzato i vuo-ti causati da attività di estrazione mi-neraria ed ha avuto maggiore consi-stenza quando è stata installata unastazione di pompaggio funzionanteper quasi tutte le ore del giorno.

Storicamente, nelle montagne diNuxis sono avvenute della frane (“Suscorareddu de Giradroxiu”, “Sa linade Xiupaisi”, ecc.), la più importan-te è quella che si trova nel comune diAssemini, in vicinanza del comunedi Nuxis, ai piedi di Monte Latias, inlocalità “Su scorau de s’ega de samina”, lungo la valle di Trunconi,questa è una frana per scivolamentorotazionale, verificatasi per scolla-mento della massa rocciosa lungo unasuperficie strutturale, di materiali po-co coesivi, ha una forma concava dineoformazione, per la forma vienedetta rotazionale. Il nome dato dallepopolazioni indigene è sicuramentedovuto al rumore che questa nellasua evoluzione ha prodotto, asso-ciandolo al brillamento di caricheesplosive tipo mina da foro.

Anche le frane di Villamassargia e

di Narcao (Monte Narboni) sono diquesto tipo. Per la formazione di que-ste sono molto importanti, la litologiasu cui si è formata e la presenza o me-no di vegetazione.

I fenomeni trattati si sono forma-ti su litologie differenti:

• le frane di Narcao e Villamas-sargia su arenarie e scisti;

• i cedimenti o sinkole su calcaricarsificati e fratturati;

• la frana di Assemini su granitoarenizzato.

Per quanto riguarda le cause dicedimenti, se ne è parlato in modoesauriente, mentre per le frane si trat-ta di scollamenti di masse rocciosescivolate su livelli argillosi causati dafenomeni chimico-fisici quali idroli-si dei silicati, ma incide in modo nonindifferente l’assenza totale o par-ziale della vegetazione che ha versole gocce di pioggia un’azione “pol-verizzante”, inoltre con la mancan-za di radici delle piante non si ha piùl’effetto collante tra suolo e roccia.

Nelle nostre zone, questo è dovutoprincipalmente agli incendi boschi-vi ed al taglio di diradazione del le-gnatico indiscriminato.

Per evitare i problemi di dissestoidrogeologico, quindi, bisognerebbestudiare bene il suolo ed il tipo di in-terventi che si intende effettuare, fa-re un taglio razionale ed evitare di ap-piccare incendi. Per quanto riguardai cedimenti, prima di attingere biso-gnerebbe monitorare i siti e capiregli eventuali problemi di subsidenzadel suolo.

Roberto Curreli

Un inadeguato studio dei suoli ed i numerosi incendi sono tra le principali cause di subsidenza e dissesto idrogeologico

I dissesti idrogeologici verificatisi nel territorio del Sulcis Iglesiente

La frana di Monte Masonis (Rio Murtas - Narcao).

Marco Cau (PSI). Giovanni Tocco (PD). Rossano Loddo (Lista Civica). Ugo Piano (PD).

Livia Crobu (PD).Angelo Cremone (IDV).Mara Rubbiani (PD). Loriana Pitzalis (SEL).

Il Centro Fisioterapeutico di San-t’Antioco, l’unico del Basso Sul-cis, rischia di chiudere, privan-do tutta l’utenza (8 comuni per

circa 35.000 abitanti), di un impor-tante punto di riferimento sanitario.Già oggitutte le prenotazioni del Cen-tro terapeutico di Sant’Antioco (chepartivano dal mese di febbraio u.s.)hanno dovuto essere disdette, e il ti-tolare del Centro si trova con un di-savanzo cui non sa come far fronte esarà quindi probabilmente costretto achiudere, con un’ulteriore perdita diposti di lavoro.

Il problema vero è che la ASL 7vede i pazienti non come pazienti macome utenti: perché è vero che esi-stono altri due Centri fisioterapeutici,ma si trovano a Carbonia e la mag-gior parte dei pazienti, pensionati alminimo, cassintegrati o disoccupati,non ha i mezzi, per raggiungerli.

Spieghiamo meglio: coloro che

usufruiscono del servizio offerto daun Centro terapeutico sono personeche hanno gravi problemi di salutee non si possono permettere di pa-gare una struttura privata, che nonhanno mezzi di trasporto a propriadisposizione e sono quindi costretteo a usare i mezzi pubblici che quasimai sono collegati agli orari delleprestazioni e, quindi, li costringonoa stare fuori di casa e lontani dal do-micilio per tutta una mattina o unpomeriggio, oppure a procurarsi apagamento (un altro!) un mezzo ditrasporto privato, visto che quasi maii comuni sono in grado di fornire que-sto servizio; inoltre coloro che af-frontano il servizio di un Centro te-rapeutico sono persone fisicamentehandicappate che nel 90% dei casidovrebbero sostenere la terapia conun adeguato periodo di rilassamen-to e non certo con un viaggio di unao due ore di pullman!

L’Auser di Calasetta, un’asso-ciazione di persone anziane che han-no a cuore la promozione della tutelae del benessere dei propri soci e ditutta la cittadinanza in genere di cuiè espressione, si trova al centro di unaprotesta generalizzata dei propri so-ci e non, per quanto sta accadendo esi fa promotrice di una lettera apertaagli organismi competenti, affiancan-do e sostenendo l’azione già in attodei sindaci dei centri interessati.

L’Auser di Calasetta chiede chela ASL 7 e l’Assessorato regionale ri-meditino e riformulino l’assegnazionee la suddivisione dal budget econo-mico per maggiormente adeguarlo al-le reali necessità dell’utenza, che ol-tre alla grave crisi economica e la-vorativa da cui è già tristemente gra-vata, si troverebbe privata dell’indi-spensabile sostegno sanitario.

Auser Calasetta

Sezione Agostino Cincotti

Lettera aperta dell’Auser di Calasetta al commissario della ASL 7

Il centro fisioterapeutico rischia la chiusura

L’Auser Calasetta vuole ren-dersi “tramite” verso i gio-vani, già assillati da tantis-simi problemi quali l’occu-

pazione e la crisi economica, utiliz-zando il tempo libero dei propri iscrit-ti che saranno poi i vettori di trasmis-sione delle nozioni acquisite verso ipropri figli e i nipoti.

Ed è così che martedì 21 settem-bre, presso la sede dell’Associazio-ne Auser Volontariato Calasetta, si ètenuto il primo mini convegno sul-l’Energia, con relatore il professorAndrea Fresi, docente di fisica in pen-sione ed iscritto della sede Ausercittadina.

Il tema trattato, scottante ed at-tuale, ha interessato e coinvolto gliiscritti presenti ed anche alcuni sim-patizzanti che hanno raccolto l’invito,ed hanno partecipato attivamentealla discussione che si è sviluppatadurante le quasi due ore di “chiac-

chierata”, letteralmente volate via,anche grazie all’impostazione datadal prof. Fresi.

L’attenzione iniziale è stata cat-turata dalla presentazione di alcunimodellini funzionanti ad energia so-lare (grazie all’ausilio di una sem-plice lampada da tavolo), costruitidallo stesso professore.

La discussione si è poi riversatasui consumi energetici nazionali esulle risorse, con particolare atten-zione per le centrali nucleari e le fontialternative di energia.

La parte coinvolgente della di-scussione, è stato proprio il “ruoloattivo” dei partecipanti, che hannostuzzicato e arricchito il tema trat-tato, ponendo domande e portandoesempi concreti, che hanno inte-ressato ancor più la piccola assem-blea.

Un primo passo si è fatto, vuoiper trovare un modo interessante di

aggregazione, che sicuramente aiu-terà a colmare il periodo invernaleabbastanza “piatto e vuoto” dellanostra cittadina, ma anche per dareun “senso” maggiore alla funzione di“cittadinanza attiva” che gli anzianidi oggi sentono propria.

Con i prossimi incontri ci si ad-dentrerà su temi specifici, secondole richieste dei partecipanti, ini-ziando dai problemi collegati all’e-nergia “domestica”, che è il tastodolente di maggior interesse, di-battendo sulle possibilità di ridurreil consumo energetico di un’abitazio-ne e, soprattutto, la produzione inproprio di energia elettrica, affron-tando sia la parte tecnica che quel-la burocratica, che tanto spaventaspecie per carenza informativa oscarsa preparazione di chi proponetali soluzioni.

Toni Cirronis Mercenaro

[email protected]

I nonni in prima linea nel Sulcis alla ricerca di “risparmio energetico”

L’Auser di Calasetta dibatte sull’energia...

L’assessore all’ambiente ealla protezione civile delcomune di Domusnovas,Gianfranco Tolu, ha inol-

trato all’assessore provinciale al-l’ambiente e per conoscenza al Con-sorzio di Bonifica del Cixerri edalla Protezione Civile regionale, unarichiesta di intervento per la puli-zia del fiume che dalle Grotte SanGiovanni si immette nel Cixerri.

In previsione delle prossimepiogge autunnali, è necessario av-viare la pulizia di tutto il corso delfiume, completamente invaso daalberi che in certi punti superanoi sette metri, arbusti, rovi ed erbac-ce varie e da rifiuti ingombranti.

La richiesta è stata corredatada un dettagliato dossier fotogra-fico che illustra l’emergenza.

Domusnovas:Rio San Giovanni,

è emergenza

IL NUMERO 226 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 11.56 Pagina 1

Page 9: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

9La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Un modello per l’Europa.Una delegazione bulgaraha visitato il Basso Sulcisper studiare lo sviluppo ru-

rale avviato dal Gal del Sulcis Igle-siente, Capoterra e Campidano diCagliari. Gli ospiti hanno scelto la so-cietà consortile, presieduta da Cri-stoforo Luciano Piras, fra i trediciGal della Sardegna, perché è quellache nel corso degli anni ha raggiuntoi traguardi più significativi proprionella gestione dei programmi Lea-der, finanziati dalla Comunità Euro-pea. I Bulgari, promotori di una co-stituenda società consortile, hannocosì realizzato un’importante espe-rienza organizzativa e gestionale. Ilgruppo era proveniente da Kostin-brod, un grosso centro urbano a 20chilometri da Sofia.

Due le realtà produttive rurali og-getto della visita. La prima a SantaMargherita di Pula, sede della Coo-perativa “Terra e Sole”, la qualeproduce prodotti ortofrutticoli (so-prattutto pomodori) esportati in tuttoil mondo. è uno dei partner storicidel Gal. La sua esperienza nelle pro-duzioni agricole è iniziata nel 1995.L’attività si avvale di moderne strut-ture e di tecniche agronomiche al-l’avanguardia. La seconda tappa diquesto viaggio di studio ha riguar-dato la Cantina Santadi. La delega-zione bulgara era composta da: GeorgiVutev, presidente del Gal di Kostin-brod; Silvia Ivanova, coordinatrice;Zosi Staneva, esperta del Ministerobulgaro dell’agricoltura; Rossen Va-silev, esperto di biodiversità; ZayaYordanova, rappresentante del co-mune di Kostinbrod; Temenuga Pau-nova, partner Agenzia per lo Svilup-po Economico. A ricevere gli ospitisono stati Antonello Pilloni, presi-dente della Cantina e Raffaele Cani,direttore amministrativo. Per i Bul-gari s’è trattato di una full immersionin una realtà economica e sociale

straordinaria. La Cantina Santadi, in-fatti, è uno dei soci più importantidel Gruppo di Azione Locale, quellochiamato a realizzare i programmipiù innovativi. Un aspetto messo inrisalto dal presidente del Gal, Lu-ciano Piras, il quale ha ringraziato idirigenti della Cantina per il grande

contributo dato a tutte le iniziativedi sviluppo rurale già realizzate ed aquelle in programma con il prossimoLeader.

Alla fine della visita, più che sod-disfatti i commenti della delegazione

straniera. «Abbiamo osservato congrande curiosità ed attenzione que-ste vostre esperienze - ha detto Sil-via Ivanova - riteniamo possano es-sere molto utili per le iniziative chedi qui a poco andremo ad avviare. Ilvostro esempio ci servirà per elabo-rare delle strategie consortili efficaci

soprattutto nel settore agroalimen-tare che è quello che caratterizza lenostre realtà economiche locali. IlGal sarà attivo entro quest’anno.»

Enrico Cambedda

[email protected]

Una delegazione bulgara ha visitato il Basso Sulcis per studiare lo sviluppo rurale avviato dal Gal del Sulcis Iglesiente

Dal Basso Sulcis un modello per l’EuropaLe realtà produttive rurali visitate sono state due: la cooperativa “Terra e Sole” di Santa Margherita di Pula e la Cantina Santadi.

Nel conturbante scenario delmitico tempio di Antas, irappresentanti di quattroassociazioni sportive del-

la Provincia di Modena hanno ono-rato gli sforzi di promozione cultura-le e sportiva del Consorzio TuristicoL’Altra Sardegna, giungendo in bi-cicletta al luogo convenuto per ce-lebrare l’equinozio d’autunno. Ap-preso in due parole il significato de-gli antichi riti agrari, i ciclisti hannoripreso a pedalare fino a Capo Pe-cora. Poi, attraversando Buggerru,visitando Cala Domestica, Masua eNebida, sono rientrati all’hotel Pun-ta Giara di Sant’Anna Arresi: cam-po base per le loro performance di150 chilometri in bici, ogni giorno.Nel corso della loro vacanza superattiva hanno visitato: S’Ortu Mannu(Villamassargia), borgo medioevaledi Tratalias, chiesa bizantina di Nuxis,Grutti Acqua di Sant’Antioco, sco-gliera Maccari (Calasetta), GrottaSan Giovanni (Domusnovas), Mon-te Sirai (Carbonia), Grande Minieradi Serbariu, Mont’Essu (Villape-ruccio), Grotte is Zuddas (Santadi),Grotte Su Mannau (Fluminimag-giore), centro storico d’Iglesias, Por-to Flavia. Oltre agli exploit ciclisti-ci, c’è stato il tempo di fare bagni aPorto Pino, Plagemesu, Cala Dome-stica, Sa Tuerredda, acquistare vinialla Cantina di Santadi e formaggi aSirai. Molto interesse per la mostradel bisso a Sant’Antioco, al mercatodi San Benedetto e Quartiere Castel-lo di Cagliari.

Il raid nel Sud ovest sardo, oltre checulturale e sportivo è stato occasionedi soddisfazione eno-gastronomicae a prescindere dall’ottima cucina,semplice e genuina dell’hotel PuntaGiara, si sono distinti i ristoranti:Locanda La Rosa (Pauli Arbarei),

Perd’e Cerbu (Domusnovas), Ittitu-rismo (Sant’Antioco), Letizia (Nu-xis). Anche la ruralità di Is Imbarrus(Villaperuccio) ha concorso nelleeccellenze gastronomiche. L’aroma-terapia ha avuto modo d’essere esplo-rata e conseguentemente pure gli en-demismi botanici hanno destato cu-riosità. Un aspetto fondamentale, ri-levato da tutti i componenti è stata lasimpatia della gente ospitante. Nonsono mancate le “chicche”, in altreparole la considerazione del popolosulcitano per chi viene a visitare il SudOvest in periodo non estivo. Tra letante, due da raccontare. In piazza

del municipio, a Calasetta, una gio-vane sposa, appena terminata la ce-rimonia del matrimonio, ha volutofarsi fotografare in bicicletta, attor-niata dai modenesi in maglietta. Ilsindaco di Villaperuccio AntonelloPirosu, ha voluto conoscere i parte-cipanti, nello scenario del parco ar-cheologico di Mont’Essu. Curiositàdi spicco tra i componenti dell’af-fiatatissimo gruppo emiliano: il ci-mento di mamme in bici con “pro-le” trentenne in costante contattotelefonico, il settantatreesimo com-pleanno di un aitante pedalatore, il co-stante allenamento di Carmine Moc-

cia (anni 58), frequentatore del-l’Eroica, in Toscana, con bicicletta edattrezzatura d’epoca e assiduo nellegare dilettanti del massiccio france-se, comprendenti il Mont Ventoux(la salita più lunga che ci sia). Dopoi 150 chilometri assieme al gruppo haproseguito ogni giorno per ulteriorisessanta - settanta chilometri onderispettare la tabella d’allenamentoche si è imposto. Prossimo obietti-vo di Moccia la Brest-Parigi-Brest:1.200 km da compiersi in 48 ore.

Il coordinatore del raid sulcitanoè stato Andrea Baldazzini aiutato dal-la consorte Maurella Cuccu (origi-

naria di San Giovanni Suergiu); i dueconiugi, mentre i componenti delgruppo erano in visita a Iglesias ePorto Flavia, ne hanno approfittatoper compiere alcune vie alpinistiche,essendo appassionati di freeclim-bing. Il Baldazzini, socio della SA-DO, dit-a artigiana di macchinari perla raccolta e pulitura della frutta, haideato un programma di diffusionequinquennale del sud ovest sardo,facendo confezionare apposita-mente una maglietta con la foto delPan di Zucchero e la pubblicità alsito www.sardegnanimamia.it.

G.P.C.

Quattro associazioni sportive modenesi in visita nel territorio

In bicicletta alla scoperta del Sud Ovest

La visita nei locali della Cantina Santadi.

La delegazione bulgara con i dirigenti del GAL e quelli della Cantina Santadi.

Foto di gruppo in un momento di pausa al Tempio di Antas.

IL NUMERO 226 8-9:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 11.56 Pagina 2

Page 10: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

10 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

NOSTRA PRODUZIONE - PUNTI VENDITA CARBONIAVia Sardegna, 7 - ✆ 0781 62848 - Via Santa Caterina, 153 - ✆ 0781 64333

Via della Vittoria, 105 - ✆ 0781 64723 - Mercato Civico - Box n° 62

NUOVO PUNTO VENDITA

PANETTERIA - SALUMERIA

FORMAGGI - DOLCI

Via Nuoro, 32 - CARBONIA

✆ 0781 674337

La fotoepilazioneprogessivamente definitiva in tempi brevi.Risultati in totale sicurezza.

Manicure - Pedicure - SolariumEpilazione - Ricostruzione unghie

Trattamenti Viso - CorpoTrucco - Luce Pulsata

è gradito l’appuntamento

lo trovi solonei centri specializzati

Risolvi lo spinoso

problema

dei peli superflui

con l’epilazione

permanente

Via Santa Maria, 38 - Villamassargia - Tel. 0781 74567

Il fotoringiovanimentoDiventa tuo alleato per cancellarei segni del tempo.

Per la tua pubblicità su La Provincia del Sulcis Iglesiente:328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533

Aumenta giorno dopogiorno l’angoscia deiRom di poter essererimpatriati indiscrimi-

natamente.«è giusto che mandino via co-

loro che delinquono, ma non sipuò dire che siamo tutti così. Sidovrebbe dare a tutti gli individuiche si comportano correttamen-te un’opportunità di integrarsi,di lavorare e di votare, senza di-stinzioni etniche. Le espulsionidovrebbero essere individuali,non di massa, come sta facendoSarkozy. Per questo abbiamopaura!». Questo è il coro cheunisce i circa cento nomadi diCarbonia.

Il primo a parlare è il capofa-miglia Brzani Ahmetovic, com-merciante trentacinquenne di lon-tane origini bosniache, che risie-de a Carbonia insieme ai suoi cin-que fratelli e rispettive famiglie,

le quali hanno vissuto per circaventicinque anni in una bidon-ville dietro la stazione ferrovia-ria, senza luce né acqua.

Dal 2009 invece risiedono inun campo nomadi attrezzato, vo-luto dal Comune di Carbonia edalla Regione Sardegna, insiemealla Caritas ed altre associazionidi volontari.

Il signor Ahmetovic ci tiene aringraziare tutti per le possibilitàche hanno dato loro. «Ci sentia-mo integrati e finalmente dispo-niamo di acqua ed elettricità chepaghiamo regolarmente. Anche inostri bambini si trovano benis-simo a scuola».

Qualche difficoltà di inseri-mento l’ha avuta invece Zlata Mi-lanovic, quarantacinquenne diorigini serbe, a Carbonia datrent’anni, dove vive ancora trabaracche fatiscenti. «Discrimi-nazioni ne subiamo tuttora ovun-

que. Però c’è anche tanta genteche si fida di noi e che ci rispet-ta. Vorremmo solo che ci venissedata l’opportunità di farci cono-scere e di lavorare».

Dal canto suo, il vice sindacodi Carbonia Maria Marongiu ras-sicura: «Teniamo molto all’in-tegrazione di tutti gli stranierinella nostra comunità. I nostriprogetti sono stati elaborati an-che in presenza dei capifamigliaRom e speriamo di poterne rea-lizzare altri. Certamente devonorispettare le regole che tutti i cit-tadini osservano. Ma posso direche sono cittadini che vivono de-corosamente e che delinquonopoco».

Rassicurazioni che si sperapossano arrivare anche da partedel presidente di quella Repub-blica Francese, il cui motto reci-ta: Libertè, Egalitè, Fraternitè.

Alessandro Calabrò

Dopo il sostegno dato da Berlusconi a Sarkozy, ora i Rom temono che l’Italia possa seguire l’onda xenofoba di Parigi

Residenti con la paura di essere espulsiI residenti a Carbonia concordano sull’espulsione di chi delinque ma rivendicano il rispetto di quanti vivono nella legalità.

DiscoPubPizzeria

Lungomare Cristoforo Colombo - PortoscusoPer prenotazioni: 0781 507293 - 339 3027331 • [email protected]

Buffet a prezzo fisso:antipasti vari, piatti freddi,

pizza e contorni

Serate e menù a temacon musica dal vivo

C’era anche il vicesinda-co di Carbonia, MariaMarongiu, lo scorso 10settembre, a Barbusi,

per festeggiare nonna Giuseppi-na Ligas, giunta al significativotraguardo del 104° anno di vita.Nonostante qualche acciacco,inevitabile, che la costringe a let-to, nonna Peppina è apparsa lu-cida e per niente scossa dalla pre-senza di tanti parenti e amici chenon hanno voluto farle mancareuna manifestazione di affetto.Con loro ha mangiato la torta edha scambiato diverse chiacchieree ricordato i tempi passati. Inparticolare si è intrattenuta con i

diversi figliocci, rimarcando diaver fatto il primo battesimo, comemadrina, nella Parrochia di SanPonziano.

Alla festa hanno partecipatoanche il presidente della circo-scrizione, Lorenzo Congia, e ilparroco, don Amilcare.

Giuseppina Ligas, nata setti-mina il 10 settembre 1906, perqualche giorno venne posta nel-l’incubatrice che allora era rica-vata tra i “mattoni caldi”! Oggivive con il figlio Franco IgnazioPiras (altri due figli, Nino e Gian-ni, non ci sono più), circondatadall’affetto di dieci nipoti e dodi-ci pronipoti.

Lo scorso 10 settembre ha festeggiato i suoi 104 anni

Barbusi in festa con nonna Peppina Ligas

Il vicesindaco festeggia nonna Peppina.

Si è svolta lo scorso 25 set-tembre nella zona indu-striale “Sa Stoia” di Igle-sias, nelle strutture ubi-

cate di fronte alla Sulcis Zinco,l’inaugurazione del nuovo campodi agility dog, free-style, educa-zione di base, realizzato dall’as-sociazione Passion Dog A.S.D..

Quello inaugurato nella cittàmineraria è il primo campo diagility dog del Sulcis Iglesiente.Nella Provincia di Cagliari sonogià operative tre scuole, tra lequali l’Antonio’s Agility School,dalla quale provengono le pro-motrici della nuova iniziativa:Daniela Pisci di Carbonia e Bea-

trice Piras di Iglesias.«Da ben sette anni pratichia-

mo questa disciplina - spieganoDaniela Pisci e Beatrice Piras -ed oggi i nostri principali obiet-tivi sono: far conoscere questosport anche nel Sulcis, sensibi-lizzare l’opinione pubblica e so-prattutto i giovani, contro l’ab-bandono dei cani, portare avantila lotta al randagismo, praticaretutti gli sport cinofili anche conbambini e persone speciali.»

Il nuovo campo di agility dogsi pone come un preziosissimopunto di riferimento per tutti ipossessori di cani della Provinciadi Carbonia Iglesias.

è stato inaugurato a Iglesias il nuovo campo di agility dog

Agility dog, freestyle, educazione di base

Dieci anni fa denunciai al-le autorità competenti chela strada provinciale Tra-talias-Perdaxius, in località

Bau Perdaxius-San Leonardo, a cau-sa di gravi incidenti stradali, era adalto rischio per gli automobilisti, inquanto incrocio anomalo con sensiunici invertiti e strisce continue cheimpedivano la svolta alla frazioneBau Perdaxius. Dopo l’ennesimo in-cidente, per cercare di smuovere unasituazione stagnante, presi l’iniziati-va e informai tutte le forze dell’or-dine, denunciando che su quellastrada passavano due pulmini dellascuola di Perdaxius che riportavanoi bambini a casa e, purtroppo, ri-schiavano la vita, nonostante la

grande professionalità degli autisti.Eppure in quell’incrocio passavanoanche senatori, deputati, sindaci edaltre autorità.

Il 19 ottobre del 2000 ricevetti laprima lettera della Provincia di Ca-gliari che annunciava che appena

fossero stati reperiti i finanziamenti,lo svincolo sarebbe stato migliorato.

Il 13 marzo venne modificata lasegnaletica e nel luglio 2002 partì ilprogetto per la costruzione del pri-mo spartitraffico. Da allora non sisono più verificati incidenti.

Alla luce di quanto è successo,sono convinto che molte opere sipossano svolgere, basta volerle. Lamia più grande gioia è stata non so-lo aver contribuito a far realizzareun nuovo incrocio, ma soprattutto atutelare la vita di quei bambini in-nocenti che viaggiavano sui pulmi-ni della scuola che ogni giorno ri-schiavano la vita in quell’incrocio ascorrimento veloce.

Raffaele Loddi

La conclusione dei lavori ha risolto un problema annoso

Traffico più sicuro sulla Tratalias-Perdaxius

Lo spartitraffico tra le S.P. 77 e 78.

IL NUMERO 226 7-10:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 08.19 Pagina 1

Page 11: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

11La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Il colonnello Giovanni Rossittoè il nuovo comandante del Pri-mo Reggimento Corazzato. So-stituisce il colonnello Giorgio

Rainò chiamato ad un alto incarico aRoma, nell’ambito dello Stato Mag-giore dell’Esercito (era arrivato a Teu-lada il 12 settembre 2008 per sosti-tuire il colonnello Giovanni MariaCappai). Il nuovo comandante delpoligono militare più grande d’Eu-ropa, 47 anni, originario della Sicilia,ha frequentato il 165° corso dell’Ac-cademia Militare di Modena. Pro-viene dal Quartiere Generale dellaNato, a Bruxelles, Staff Militare In-ternazionale, dove ha ricoperto l’in-carico di staff officer per la trasfor-mazione nella divisione “Plans andPolicy”. La scelta di un ufficiale digrande prestigio dimostra la volontàdelle Forze Armate di mantenereinalterate le funzioni del poligono equelle del Primo Reggimento, il qua-le, pur ridimensionato come organi-co, continuerà a svolgere un ruolodi primo piano nelle attività adde-strative nazionali ed internazionali.

Attualmente la caserma Pisano,sede tradizionale del Primo Reggi-mento, accoglie anche il Terzo Reg-gimento Bersaglieri, trasferito qualchemese fa da Milano in Sardegna. Ilsuccessore del colonnello Rainò, in-tanto, è chiamato a continuare il lavo-ro svolto negli ultimi anni dall’eser-

cito a favore del territorio. Un’apertu-ra che ha portato ad importanti for-me di collaborazione e a favorire undialogo costante fra la comunità ci-vile e quella con le stellette. Sono staticonfermati tutti gli accordi per il cou-so di aree del poligono nei periodi di

inattività addestrativa, come l’utiliz-zo di alcuni arenili: Sabbie Bianche eSpiaggia degli Americani. Rinnova-to anche l’accordo con i pastori perl’accesso delle greggi nelle ore not-turne. L’apertura verso il territorio s’èconcretizzata, infine, col sostegno didiverse iniziative di carattere socia-le ed umanitario e di solidarietà.

Alla cerimonia di passaggio del-le consegne fra il colonnello Rainòed il colonnello Rossitto erano pre-senti il comandante del ComandoMilitare Autonomo della Sardegna,generale Sandro Santoni, i sindacidel territorio con i gonfaloni dei loro

comuni, le più importanti autoritàcivili e militari e, soprattutto, tantisemplici cittadini che hanno volutoringraziare il comandante uscenteper il grande lavoro svolto ed acco-gliere il colonnello Giovanni Ros-sitto come nuovo cittadino del Bas-so Sulcis.

Enrico Cambedda

Si è svolta nella caserma Pisano di Teulada la cerimonia del passaggio di consegne al vertice del 1° Reggimento Corazzato

Il nuovo comandante è il col. Giovanni RossittoIl col. Giorgio Rainò ha lasciato Teulada dopo soli due anni ed è ora atteso da un alto incarico nello Stato Maggiore dell’Esercito.

Qualchem e s efa’ miincari-

cò di una parti-colare indagine,proprio qui aCarbonia, il dott.Luciano Santin,un istriano origi-

nario di Pola e noto giornalista diTrieste, già componente del direttivoAssostampa del Friuli Venezia Giu-lia e di quello nazionale dell’Agim(Associazione italiana giornalista dimontagna). Luciano Santin è paren-te del famoso arcivescovo di Triestee Capodistria, Antonio Santin, un eroeche si batté a favore della sua gentenella Venezia Giulia e in Istria. Anchemettendo a repentaglio la propriaincolumità fisica, nel 1938 si batté infavore degli ebrei e delle popolazio-ni slave della diocesi che la politicafascista vessava nelle più svariate ma-niere, cercando tra l’altro d’impedi-re le prediche in sloveno. Cosa que-sta che mons. Santin cercò ostinata-mente di combattere, applicando ilprincipio che la predicazione doves-se avvenire nella lingua parlata daifedeli. Dal 3 settembre 1938 si feceropesantemente sentire anche in Italiale leggi razziali, Mussolini fu in visi-ta ufficiale a Trieste e si recò nellacattedrale di San Giusto; qui trovò ilVescovo Santin che chiese ragionedelle parole offensive verso il ponte-fice Pio XI che aveva deplorato lepersecuzioni razziali. Si recò, succes-sivamente, da Mussolini e ottenneudienza per deplorare l’invadenza aTrieste degli organi politici in cam-po ecclesiastico, per parlare del pro-blema slavo e di quello razziale ebrai-co, ma il regime continuò nella suapolitica. Nel 1941, alla vigilia dellainvasione della Jugoslavia, rifiutò la

richiesta del questore di Trieste che,su mandato del prefetto, chiese l’abo-lizione in tutta la diocesi delle predi-che e dei canti in lingua slava. Nel1943, a Trieste, nell’Istria e sul Carsosotto occupazione dei nazisti, furonoall’ordine del giorno arresti e inter-namenti, l’arcivescovo Santin nellasolennità di San Giusto chiese a tuttoil suo popolo di trasgredire le leggirazziali. Svolse, inoltre, un delicatoruolo di raccordo tra tedeschi, parti-giani, ed alleati nei convulsi avveni-menti del periodo aprile-maggio del1945 sia a Trieste che nell’Istria ovepiù volte rischiò di venire ucciso oradall’una ora dall’altra parte. Visse conanimo indomito e mai rassegnato ilperiodo della occupazione titina diTrieste, subendo a Capodistria nel giu-gno del 1947 un’intimidatoria aggres-sione comunista, avente lo scopo difrenare la sua opera in favore dei suoitormentati conterranei istriani. Ag-gressione che lo lasciò pesto e san-guinante ma non per questo menocombattivo nello svolgere il suo do-vere pastorale. Come fu un difenso-re delle genti slave vessate dal fasci-smo, arrivò a salvare personalmentedei partigiani slavi, così lo fu degliitaliani dell’Istria quando, precipita-ti gli eventi della guerra, la regionegiuliana fu invasa dai comunisti diTito. Visse il dramma dell’esodo istria-no, in prima persona, accorrendo ovun-que il suo popolo avesse bisogno delsuo ministero pastorale. Si recò, per-tanto, a Pola, prima che venisse con-segnata ai titini, per confortare l’in-felice popolazione, che abbandonòprogressivamente la città che videsvuotarsi.

Luciano Santin è un collaborato-re di varie testate locali e nazionali(Meridiano, Messaggero Veneto, Pa-norama, l’Espresso, l’Europeo, Fa-miglia Cristiana), sin dagli anni ‘90

ha curato per Telequattro (una tv pri-vata regionale di Trieste che trasmet-te in tutto il Friuli Venezia Giulia, unaspecie di Videolina) una serie di ap-profondimenti giornalistici e di tra-smissioni settimanali. Si occupò dellastoria degli impianti estrattivi del-l’Arsa e in particolare della tragediadel 28 febbraio 1940, questa fu la piùgrande sciagura mineraria occorsasul suolo italiano e per numero diitaliani con 186 morti, superiore allatragedia di Marcinelle, dove perirono262 vittime, 136 delle quali italiane.Senonché le vicende del nostro con-fine orientale hanno fatto sì che que-sti caduti siano stati considerati croatidagli italiani; mentre, i croati, vice-versa, li hanno visti semplicementecome fascisti. Esiste una pubblica-zione (donata alla delegazione di Car-bonia per il gemellaggio)  Arsia - 28febbraio 1940, edita in italiano perconto del circolo di cultura Istro-Veneta “Istria” a Trieste nel 2007, eRaše - 28 veljače 1940, in croato perconto di “Arsia Art” dal comune diArsia nel 2009, curata anche dall’a-mico, prof. Tullio Vorano - Direttoredel museo civico e popolare di Albo-na, con l’elenco dei minatori caduti inquella tragedia (per fortuna nessunsardo perì), dove è indicato ArrigoGrassi (matricola 7126), nato a Trie-ste il 3 aprile 1912, figlio di fu Marioe Marconi Luigia. Un po’ tutti hannodimenticato il nome e la storia diArrigo Grassi, citata solo dal sito delQuirinale, infatti, chi digita “Presi-denza della Repubblica” assieme a“Grassi”, su un motore di ricerca,trova la lista delle medaglie d’oro alvalore civile, il nome del macchini-sta di miniera originario di Trieste, ela motivazione, che così recita: «Inoccasione del grave scoppio avve-nuto nelle miniere carbonifere del-l’Arsa, che causò la morte di molti

operai, penetrava ripetutamente,sprovvisto di maschera, nelle galle-rie invase dal gas letale e con tenaceazione riusciva a salvare dieci mi-natori. Accortosi, infine, che un suocompagno mancava all’appello, scen-deva di nuovo nella zona pericolosa,ma trovava la morte accanto a coluiche voleva salvare. Esempio mirabi-le di generoso, indomito ardire».

Se le guerre hanno popolato que-ste terre contese di eroi e martiri va-riamente discussi, Grassi è un esem-pio di solidarietà e abnegazione veroe inconfutabile, cui tutti, destra e si-nistra, italiani e croati, non possononon inchinarsi. Ma non essendo uneroe “di parte”, nessuna lapide, nes-suna via, nessuna istituzione ne tieneviva la memoria (né quella di Giu-seppe Nascini, sorvegliante di miniera,e di Matteo Viscovich, minatore, en-trambi medaglie d’argento, né quella diFurio Barontini perito minerario). Perun periodo, dal ‘41 al ‘45, ad ArrigoGrassi fu intitolato l’istituto minerariodi Albona, oggi non più esistente.

Le nostre indagini hanno dato que-sti risultati, secondo le diverse testi-monianze ricevute (da Carbonia, daCagliari e da Albona), in particolarequelle sempre preziose della signoraLina Radioni o Radovich, originariadi Càrpano (comune di Arsia), che sisposò con un toscano, Dino Fierli,originario delle zone minerarie delGrossetano, un altro oscuro eroe in-sieme al padre Giuliano, non ancorariconosciuti e ancora dimenticati perle loro attività di soccorso: sia primanel bacino carbonifero del Sulcis, siadopo in quello dell’Arsa, dove vivetuttora l’anziana sorella della signo-ra Lina, Pierina Radović. Arrigo Gras-si aveva salvato dieci persone e morìinsieme all’ultima persona che deci-se di salvare andando nelle galleriedella miniera di Arsia. Per questo mo-

tivo gli fu conferita la medaglia d’o-ro al valor civile e si trova nell’elen-co fra i benemeriti come eroi e mar-tiri segnalati sul sito web della Pre-sidenza della Repubblica Italiana.Inoltre, ad Albona fu dedicata ad Ar-rigo Grassi la scuola media inferioredi avviamento professionale per mi-natori. La direzione mineraria del-l’A.Ca.I. (Azienda Carboni Italiani)decise, inoltre, di assumere i parentidelle vittime di quella sciagura av-venuta nel bacino dell’Arsa il 28 feb-braio 1940. La moglie di Arrigo Grassi(di cui non si conosce il nome e i datianagrafici), non accettò l’assunzio-ne nelle miniere carbonifere e andòcon suo figlio a Venezia. Mentre, lasorella di Arrigo, Nora (nata a Triestenel 1908), accettò l’assunzione pro-posta dall’A.Ca.I. per necessità, es-sendo ragazza madre con figlio, inseguito ad una fallita relazione sen-timentale con un capitano di marinadi Pola. Nora Grassi, quindi, non sisposò con il capitano di marina, e sitrasferì, pertanto, a Carbonia in que-gli anni. Nora Grassi ebbe la residen-za a Carbonia e inizialmente abitò consuo figlio e sua madre (Luigia Mar-coni erroneamente trascritta in ana-grafe come Luisa Manconi) proprioin viale Arsia (accanto all’ex edificiodella mensa aziendale per gli impiega-ti della Carbosarda), per lavorare co-me impiegata negli uffici amministra-tivi dell’A.Ca.I. del Palazzo Ceva.Lì conobbe un suo collega, un certorag. Leonida Sabaddini (originario diIglesias), che fu follemente innamo-rato di un’istriana (probabilmente diorigine slava) che si chiamava ZoraMocorovich (alla croata Mohorović),la quale non ricambiò lo stesso amo-re per lui. Zora Mohorović provieneda una famiglia benestante di Albo-na e si sposò abbastanza tardi con unguardiaboschi dell’interno, Kovačić

(all’italiana Covacich) ebbe una fi-glia (Caterina, sposata con un capitanodi bordo albonese, morto giovane) evive ad Albona nuova (o Piedalbo-na) in una villa campestre cinque-centesca degli Scampicchio, nobilefamiglia albonese. Nora Grassi s’in-namorò del rag. Sabaddini, tanto checon corteggiamento assiduo riuscì afarsi sposare ed abitò poi con lui invico I Nuoro. Da questo matrimonioebbe un altro figlio, nato a Carbonianel 1950, che studiò nella nostra cittàe poi a Cagliari quando i suoi geni-tori si trasferirono per lavorare negliuffici dell’Enel. Poi, i coniugi Sa-baddini - Grassi si trasferirono a Ge-nova dove morì il rag. Leonida a cau-sa di una grave malattia. Anche que-sta piccola vicenda locale testimoniadegli stretti rapporti (anche interper-sonali) fra gli abitanti del bacino car-bonifero del Sulcis e della zona del-l’Arsa. Nomi di sardi, oppure di “con-tinentali” provenienti da Carbonia edal bacino carbonifero del Sulcis,che lavorarono nelle zone minerariedell’Arsa, o in altri territori dell’Istria odella Venezia Giulia, sono spessofrequenti nei documenti soprattuttonel periodo tra il 1940 e tutto il 1943.Con il pieno recupero delle struttureminerarie dell’Arsa (uno dei punti dicollaborazione nell’accordo di gemel-laggio fra Carbonia e i due comuniistriani) e degli archivi di queste mi-niere, se ne saprà di più recuperandodocumenti. Non sarebbe male invia-re in quelle zone del’Istria alcune bra-ve e capaci ragazze della Cooperati-va Lilith, che gestiscono in modoegregio il nostro archivio storico cit-tadino e minerario, per collaborarecon ricercatori istriani e sardi nella ca-talogazione e conservazione di questidocumenti ancora dispersi che atten-dono urgentemente una sistemazione.  

Mauro Pistis

Raccontiamo la storia della signora Nora Grassi, sorella di Arrigo, il minatore minerario che salvo la vita a dieci minatori

C’è un grande legame tra i minatori del Sulcis e quelli dell’Arsa

Mauro Pistis.

Il passaggio delle consegne tra il col. Giorgio Rainò e il col. Giovanni Rossitto.

Il dragaggio del porto di San-t’Antioco riparte dall’anali-si delle sabbie dei fondali.La Regione ha, infatti, deci-

so di commissionare un altro cam-pionamento e ulteriori analisi,necessarie per appurare l’even-tuale presenza di inquinanti nel-la sabbia dei fondali e per deci-dere in che maniera potranno es-sere smaltite. La gara rivolta alleaziende per la manifestazione diinteresse per l’affidamento deilavori di “prelievo di un campio-ne di 500 litri di sedimenti limosidel fondo marino ed il loro tra-sporto presso l’impianto dimo-strativo di pirolisi che si trova aDonori” è scaduta due settimanefa. Il costo è contenuto, neppurediecimila euro, compresi gli oneriper la sicurezza relativi alla rico-gnizione dei fondali per l’indivi-duazione di eventuali ordignibellici inesplosi e la segnalazio-ne alle autorità competenti. I ca-rotaggi dei sedimenti del portogià eseguiti tempo addietro dallaProgemisa, hanno evidenziatotracce di idrocarburi e persino me-talli pesanti, il che comporterebbecosti enormi per lo smaltimentodelle sabbie. Così la Regione, pri-ma di spendere valanghe di quat-trini, ha pensato di approfondirele analisi, nel tentativo di indivi-duare sistemi più economici perripulire le sabbie ed eventualmenterenderle riutilizzabili.

«Riteniamo che sia meglio ap-profondire le situazioni prima dispendere quattrini - spiega Rodol-fo Contù, il dirigente dell’asses-sorato ai lavori pubblici a cui èstato affidato il procedimento -confidiamo con queste analisi ditrovare altri metodi di smalti-mento che ci consentano di evi-

tare lo spreco di risorse».La ditta che si aggiudicherà

l’appalto avrà cinque giorni ditempo per effettuare i prelievi.Poi dovranno essere eseguite leanalisi e messi a punto gli even-tuali sistemi per sterilizzare lesabbie. Insomma altri mesi.

«Ci auguriamo che questa siala volta buona per procedere al-

l’appalto definitivo dei lavori -afferma il presidente di Italia No-stra Graziano Bullegas - il portodi Sant’Antioco, il secondo sca-lo commerciale del Sulcis, vieneutilizzato a metà da quando unaduna di sabbia ne blocca l’ingres-so, impedendo l’accesso alle navipiù grandi. Eppure è dagli inizi

degli anni ‘90 che sono stati stan-ziati dalla Regione Sardegna cir-ca sei milioni di euro per il dra-gaggio dei fondali. Ma incredibililungaggini burocratiche hannobloccato di fatto l’avvio dei la-vori e, ora, il finanziamento del-la Regione rischia perfino di es-sere insufficiente.»

Tito Siddi

La Regione ha disposto un prelievo di sabbia e nuove analisi

Il dragaggio per rilanciareil porto di Sant’Antioco

Il porto di Sant’Antioco.

Un piano operativo da at-tuare entro massimo cin-que mesi per il dimez-zamento delle autovet-

ture in uso agli organi politici. èquesto il contenuto della deliberadi indirizzo adottata il 15 settem-bre scorso dalla Giunta Regionale.

«Abbiamo iniziato il taglio deirami secchi - ha commentato ilpresidente Cappellacci - per dareun messaggio chiaro, la raziona-lizzazione e la semplificazione delsistema, che comprenderà la ridu-zione delle agenzie e delle parteci-pazioni regionali, inizia proprio

dall’Esecutivo». La delibera approvata dalla

Giunta regionale prevede anche lapredisposizione di un piano per laottimizzazione dell’uso dei mezziresidui, al fine di procedere in tem-pi relativamente brevi ad ulterioririduzioni.

La Giunta regionale ha deliberato nella seduta del 15 settembre

Dimezzate le auto blu della Regione

IL NUMERO 226 6-11:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 12.58 Pagina 2

Page 12: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

12 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Un telaio offerto in voto alladivinità e un torciere in bron-zo fenicio cipriota sono lepiù importanti scoperte ef-

fettuate dagli archeologi nell’area delCronicario, a Sant’Antioco, durantel’ultima campagna di ricerca appenaconclusa. Reperti inediti per il conte-sto in cui sono stati trovati e che oggipongono gli studiosi di fronte ad unanuova interpretazione sulla frequen-tazione del sito fenicio punico. La ri-cerca rientra nei programmi di scavoannuali a cura dell’università di Sas-sari, nell’ambito della “Summer school”e in collaborazione con l’Ammini-strazione comunale di Sant’Antioco.

«Il ritrovamento di un telaio e delcorredo per la tessitura, per il mo-mento l’unico trovato in Sardegna -spiega l’archeologa Elisa Pompianuche dirige gli scavi a Sant’Antioco -dà nuove indicazioni sul luogo di cultogià individuato nelle precedenti cam-pagne di scavo».

Gli scavi quest’anno hanno inte-ressato l’area contigua al santuario.Scavato negli anni scorsi, dedicato aduna dea femminile che si ritiene siaDemetra, venerata anche come tau-maturga. Un luogo in cui è stata rin-venuta un’officina artigiana, con irelativi stampi e punzoni, dove si rea-lizzavano gli ex voto offerti alla dea.

«Abbiamo individuato una stan-za, con tutta probabilità usata per con-sumo di pasti votivi - aggiunge l’ar-cheologa - dove insieme al telaio ediversi ex voto costituiti da masche-rine fittili, statuette femminili e partianatomiche, abbiamo trovato anchedel pentolame, resti di pasto e ogget-ti da mensa».

Gli oggetti, contenuti in vari armadi,

sono stati rinvenuti sparsi sul pavi-mento della stanza a piano terra. Eranoprecipitati qui per il cedimento delsoffitto dove erano stati conservati. Illavoro degli archeologi adesso saràquello di scoprire i motivi della pre-senza, tra gli ex voto, del telaio e cor-redo di una tessitrice a tombolo.

«Potrebbe essere il dono fatto al-la divinità da una fanciulla che, spo-sandosi, ha cambiato il suo stato so-ciale - spiega Piero Bartoloni, docentedell’università di Sassari e coordina-

tore degli scavi estivi di Sant’Antio-co e Monte Sirai a Carbonia - o do-nato alla divinità dai parenti a segui-to della morte della donna».

Gli scavi al Cronicario hanno an-che confermato l’ipotesi degli archeo-logi che il santuario potesse avere an-che un culto più antico di quello rela-tivo al tardo punico dell’età repub-blicana e imperiale romana. La con-ferma si è avuta con il rinvenimentodi una statuetta col disco al petto. Manon solo. Nell’ultimo giorno di scavi

Laura Mallica, che insieme ad Anto-nella Unali ed Elisa Pompianu faparte del team di archeologi coordi-nati da Piero Bartoloni, ha rinvenutoun torciere in bronzo. L’oggetto dilusso di tipo fenicio-cipriota, proba-bilente risalente al settimo secoloavanti Cristo, è stato la prova prova-ta di quanto ritenuto dagli archeolo-gi. Da anni l’area chiamata “Croni-cario”, che si trova in pieno centrostorico di Sant’Antioco, si sta rive-lando importantissima per la risco-

perta della storia dell’area antica diSulky. I primi scavi hanno documen-tato la presenza fenicia a Sant’Antio-co. Quelli di questi ultimi anni inve-ce stanno sollevando il velo sull’e-poca che va dall’età repubblicana aquella del tardo impero romano. C’èancora molto da scavare in un sitoche ogni anno regala sorprese e oc-casioni di nuove discussioni tra glistudiosi sull’interpretazione dellastratificazione.

Tito Siddi

Nuove importanti scoperte nell’area del Cronicario, a Sant’Antioco, nel corso dell’ultima campagna di scavi appena conclusa

Alla scoperta dei tanti tesori dell’antica SulkiI reperti inediti rinvenuti dagli archeologi nell’Isola sono un telaio in dono alla divinità ed un torciere in bronzo fenicio cipriota.

La dottoressa Valentina Cor-da è la consigliera di paritàeffettiva della Provincia diCarbonia Iglesias (la con-

sigliera supplente è la dottoressaRita Canu).

Entrambe fanno parte, insiemealle altre consigliere provinciali eregionali, della rete nazionale delleconsigliere di parità (attualmente laconsigliera nazionale è la dottores-sa Alessandra Servidori e la consi-gliera della Regione Sardegna è ladottoressa Luisa Marilotti).

L’ufficio della consigliera di pa-rità è attivo presso la sede istituzio-nale di via Fertilia 40 a Carbonia.

Le consigliere e i consiglieri diparità provinciali (effettivi e sup-plenti), figure previste dal decretolegislativo 198/2006 e successivemodificazioni (decreto legislativo25 gennaio 2010), sono designatedall’organismo provinciale e nomi-nate con decreto del Ministro delLavoro e delle Politiche Sociali, diconcerto con il Ministro per le Pari

Opportunità e restano in carica perquattro anni (mandato rinnovabile pernon più di due volte).

Le consigliere e i consiglieri diparità, nell’esercizio delle funzioniloro attribuite, sono pubblici ufficialie hanno l’obbligo di segnalazioneall’autorità giudiziaria dei reati di cuivengono a conoscenza per ragionedel loro ufficio.

Le consigliere svolgono funzio-ni di promozione e di controllo del-l’attuazione dei principi di parità, diuguaglianza e di non discrimina-zione nel lavoro per donne e uomi-ni: nello specifico, si fanno garantidel principio di non discriminazio-ne nell’accesso al lavoro, nella pro-mozione e nella formazione profes-sionale, nella progressione profes-sionale e di carriera e, infine, nellecondizioni di lavoro compresa laretribuzione.

Partecipano di diritto alla com-missione centrale per l’impiego, aitavoli di partenariato locale e ai co-mitati di sorveglianza; sono com-

ponenti di diritto delle commissionidi parità della Provincia di Carbo-nia Iglesias. Svolgono anche attivi-tà di informazione e sensibilizza-zione capillare per sostenere politi-che concrete di pari opportunità.

La consigliera interviene per eli-minare l’esistenza di discriminazioniin ragione del genere di apparte-nenza, al fine di promuovere azionicorrettive contro le discriminazio-ni, nelle controversie di lavoro, sumandato della singola lavoratrice odel singolo lavoratore che metta inevidenza una discriminazione. Leconsigliere possono, prima di ri-correre al Giudice del Lavoro, pro-muovere il tentativo di conciliazio-ne davanti all’Ufficio Provinciale delLavoro.

La consigliera di parità riceveper appuntamento nel suo ufficio,al primo piano della sede della Pro-vincia di Carbonia Iglesias, in viaFertilia 40, a Carbonia, il lunedì,mercoledì e giovedì dalle 11.00 alle13.00.

L’ufficio è attivo presso la sede della Provincia di via Fertilia

Valentina Corda è la consigliera di paritàdella Provincia di Carbonia Iglesias

Il Circolo del Partito della Ri-fondazione Comunista appren-de con allarme la notizia ripor-tata dai principali quotidiani lo-

cali, secondo la quale AREA ha de-ciso di sfrattare un numero ingentedi famiglie da case occupate abusi-vamente. Sebbene si possano condi-videre le necessità di riportare nellalegalità sia gli alloggi, sia i compo-nenti dei nuclei familiari che vi ri-siedono, riteniamo il provvedimentopreso da AREA estremamente gra-ve ed inopportuno.

Fatta eccezione per gli alloggiche l’Amministrazione comunale diCarbonia sta realizzando in via G.M.Angioy e in altre aree della città equelli già realizzati in via Costituente,vogliamo ricordare che l’edilizia pub-blica, nel territorio comunale è triste-mente ferma: sono bloccati da anni,infatti, i lavori nei cantieri di ediliziapopolare che AREA ha aperto in va-rie zone della città e che dovrebberoalleviare le problematiche abitativedelle famiglie più disagiate, come adesempio i 60 alloggi di via Roux.

Vogliamo ricordare che intere areecittadine di proprietà di AREA vi-vono situazioni di disagio dovute al-la negligenza dell’Azienda, come di-mostrano le recenti proteste degli abi-tanti della zona di via Sanzio.

Pensiamo che non possa esisteremomento più inadatto di questo perapplicare questa rigida politica disfratti coatti. In un territorio che stavivendo una crisi occupazionale sen-za precedenti ed in cui non si scor-gono, nell’immediato futuro, segna-li di miglioramento, lo sfratto di cir-ca 60 famiglie dalle proprie abitazio-ni comporterebbe un ulteriore col-

po alle già disperate condizioni divita dei nuclei in maggior difficoltàeconomica. Riteniamo che AREA,prima di procedere agli sfratti delleabitazioni occupate abusivamente,debba impegnarsi a concludere i la-vori nei vari cantieri sparsi per ilterritorio comunale e debba portarea compimento i lavori di ristruttura-zione, iniziati e mai finiti, della zo-na di via Sanzio.

Troviamo profondamente ingiu-sto che mentre la città lentamente sista spopolando ed aumenta il nu-mero delle case sfitte, non vi sianogli spazi per dare alloggio alle fa-miglie che versano in gravi condi-zioni economiche e che addiritturale si sbatta dall’oggi al domani inmezzo alla strada, non curandosineanche se nel nucleo familiare sia

presente o meno un minore. Ricordando che il diritto alla ca-

sa è inviolabile, chiediamo che AREAproceda immediatamente alla rea-lizzazione di alloggi di edilizia po-polare, affinché nessun nucleo fami-liare si ritrovi senza un tetto.

Fabio DesogusSegretario del Circolo

di Carbonia del Partitodella Rifondazione Comunista

Il Circolo del PRC interviene sugli sfratti avviati da AREA

«Giusto riportare uno stato di legalitàma il diritto alla casa resta inviolabile»

Gli scavi estivi nel Cronicario di Sant’Antioco coordinati dal prof. Piero Bartoloni.

Carbonia.

Sei gli interventi finanziatidalla Provincia di Carbo-nia Iglesias, con un contri-buto che copre al 100% le

spese, per la bonifica dall’amianto.Oltre alla bonifica di 500 mq di

eternit della copertura dell’anticaTonnara di Portoscuso in località SuPranu (monumentale complessodi archeologia industriale del XVIsecolo), risultano finanziate cinquedomande già escluse dal finanzia-mento del precedente bando 2008a causa dell’esaurimento dei fondi

disponibili: due presentate dal co-mune di Calasetta, due dal comu-ne di San Giovanni Suergiu e unadal comune di Perdaxius.

Al fine di impegnare le risorseresidue avanzate dalla pubblicazionedel bando, la Provincia ha riaper-to i termini, per cui è ancora possi-bile presentare domanda di finan-ziamento entro il 30 novembre 2010.

Villaperuccio è il primo comuneche ha concluso un intervento dibonifica e smaltimento dell’amian-to in un edificio pubblico, utiliz-

zando i finanziamenti messi a di-sposizione dala Provincia che han-no coperto interamente (100% ivainclusa) le spese sostenute, per unimporto complessivo di circa 18.000euro, consentendo di smaltire circa140 mq di amianto, equivalenti aquasi 2.000 kg di amianto smaltito.

Si tratta del fabbricato destina-to a spogliatoi nel complesso spor-tivo comunale, a servizio non solodei campi di calcio, calcetto e ten-nis e atletica leggera, ma utilizzatoanche dalle scuole.

La graduatoria per le bonifiche dall’amianto degli edifici pubblici

Amianto: la Provincia finanzia sei interventi

di Tiziana Frongia

Ho partecipato il 26 settembrealla manifestazione contro la vivi-sezione approvata dall’Unione Eu-ropea nella giornata dell’armistizioin Italia (8 settembre).

Giorno infausto per gli esseri vi-venti che si chiamano animali e checome noi hanno anima, cervello epensieri di gioia e sofferenza.

Ci amano, ci fanno compagnia,ci proteggono, spesso ci mostranosegnali di civilismo che non vedia-mo negli umani. Ma la ricerca far-maceutica ed universitaria ha deci-so che il frutto delle loro menti deb-ba avere bisogno degli animali pertrovare conferme o negazioni.

In realtà la ricerca dovrebbe av-venire in un altro modo, eliminandola chimica completamente ed utiliz-zando sistemi di copia incolla contutto quello già presente nell’uomoe nella natura.

Si inseguono invece strade con-

torte che portano a spendere per gua-dagnare di più ed a cambiare il pro-gramma della natura per rendere gliumani sempre più manipolati e bi-sognosi di assumere qualcosa che èstato programmato per renderli di-pendenti ed incatenati in un percor-so di bisogno.

Sono ormai trent’anni che si èpromesso il vaccino anti-aids e nonsi visto perché gli antivirali promet-tono più guadagno! Sono decenni chesi acclama la fine dei tumori ma sipuò guadagnare estendendo la pre-venzione al controllo di massa deisoggetti sani!

La ricerca oggi costituisce quantodi più pericoloso esista perché spessonon è finalizzata al vero bene ma ne-cessaria alla speculazione e perché,adoperando la manipolazione di vi-rus e batteri non si conosce il puntodi arrivo!

La vera ricerca deve partire dallaconoscenza del corpo umano e devesperimentarsi con sostanze simili enon dissimili. La vera ricerca sta den-tro l’uomo e non fuori dell’uomo ed iltest sugli animali non può essere de-terminante per dire quella sostanzasi è comportata così nell’animale e,quindi, lo sarà anche nell’uomo!

Per quanto l’uomo sia simile adun animale, stiamo parlando di es-seri con reattività diversa!

Le lobby farmaceutiche hanno in

mano il controllo della sanità in tuttoil mondo! Il loro potere ormai si èesteso nella nostra mente e ha condi-zionato i comportamenti. Tutto è sta-to manipolato per produrre profitto.

Gli animali allevati e i vegetalisono alterati ed ormai per vivere han-no bisogno di farmaci e sostanze dicrescita. La ricerca deve riportarcialla natura a ricreare tutto quello cheabbiamo perso.

Non si può ingannare i giovanimanipolando il sapore e l’odore deicibi ed aggiungendo sostanze checreano dipendenza.

La ricerca deve studiare altro!Forse se i cacciatori non avesse-

ro sterminato la selvaggina, oggi al-leveremmo carne pulita nel cortile dicasa nostra e se ai pulcini non aves-sero distrutto il DNA con i vacciniantivirali forse oggi troveremmo alsupermercato ancora pollo ruspantesaporito. Anche la ricerca sulle cel-lule staminali costituisce un rischio,perché non si impongono limiti dietica e mancano severi controlli sul-la riproduzione umana.

Alla fine della manifestazione sontornata a casa pensando che la pros-sima l’avrei organizzata io… semprecol principio di difendere i più de-boli… i nostri cuccioli si chiamanobambini e la ricerca sta guadagnan-do su di loro miliardi di dollari…fermiamo le vaccinazioni!

Riflessioni amiche

Tiziana Frongia.

Si effettuano consegne a domicilio • Chiuso il mercoledì

IL NUMERO 226 5-12:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 09.24 Pagina 1

Page 13: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

13La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Carbonia, città delle “roton-de”. L’Amministraziomecomunale ha scelto ormai daqualche anno questa strada

per cercare di migliorare la circola-zione stradale, migliorando lo scorri-mento del traffico e diminuendo ipericoli, sia per gli automobilisti, siaper i pedoni (soprattutto nel centro ur-bano). Dopo aver praticamente ulti-mato gli interventi sulle arterie urba-ne, l’assessorato ai lavori pubblici haavviato un vasto progetto che prevedeben otto interventi sulla statale 126,dove pure sono state già realizzate larotonda all’ingresso della città a ri-dosso della miniera di Serbariu (è statala prima in assoluto) e quella all’al-tezza di Is Meis.

L’appalto per la realizzazione del-le otto rotonde è stato aggiudicato conun ribasso del 36% sull’importo a ba-se d’asta di 3 milioni e 100.000 eu-ro. Il primo lotto riguarda le rotondea Is Gannaus, Area PIP e Flumente-pido svincolo per Portoscuso (i lavo-ri sono già iniziati); il secondo pre-vede altri tre interventi all’altezza diMedau Desogus, Cortoghiana e alprimo ingresso di Bacu Abis (PozzoNuovo); il terzo, infine, completeràil progetto con le rotonde all’altezzadel cimitero di Cortoghiana e al se-condo ingresso di Bacu Abis (Pozzo

Castoldi). Gli interventi dovrebberoessere ultimati alla fine del prossimoanno. I primi cantieri sono stati apertinel mese di luglio ed il contratto pre-vede la consegna entro dodici mesima saranno necessari alcuni mesi inpiù per la realizzazione dei lavori deisottoservizi.

Sono in pieno svolgimento, intan-to, i lavori per il completamento della

bretella di collegamento tra la SS 126e la nuova area PIP.

«Il contenzioso che bloccava ilavori è stato superato - spiega BrunoAngioni, assessore dei lavori pubbli-ci - e stiamo preparando il piano diasfalto. A breve appalteremo anche ilavori per la realizzazione della pic-

cola bretella per il collegamento al-l’attuale area PIP, mentre è già in ap-palto il completamento del nuovo PIP.»

La presenza delle tre rotonde di ac-cesso all’ospedale Sirai e quella pros-sima all’altezza dell’area PIP, rendeauspicabile il loro collegamento diret-to attraverso una bretella con caval-cavia ferroviario. L’assessorato ci stapensando.

«Abbiamo avviato una verifica difattibilità e avviato l’iter preliminare- conclude Bruno Angioni - occorro-no 1.300.000 che non abbiamo ma ciattiveremo per renderli disponibili erealizzare il progetto, importantissi-mo per accorciare i tempi di colle-gamento con l’ospedale Sirai.»

«Abbiamo già disposto una veri-fica di fattibilità e avviato l’iter preli-minare - conclude Bruno Angioni -occorrono 1.300.000 euro che ogginon abbiamo ma sarà sicuramenteuno dei prossimi intervbenti da rea-lizzare.».

Il comune di Carbonia ha avviato gli interventi per la realizzazione di nuove “rotonde” destinate a migliorare la viabilità

Tante “rotonde” per far “quadrare” il trafficoI lavori riguardano gli incroci presenti sulla S.S. 126, a Is Gannaus, via Nazionale, Sirai, Flumentepido, Cortoghiana e Bacu Abis.

Non tutti i cittadini sono alcorrente del fatto che lecircoscrizioni dei comunicon meno di 250mila abi-

tanti rischieranno di essere soppres-se secondo il comma 176 della leggefinanziaria 2010.

È quello che accadrà pertanto an-che alle circoscrizioni di Cortoghia-na e Bacu Abis, frazioni del comunedi Carbonia, se la regione non inter-verrà legislativamente per attuareun’alternativa alla politica di de-centramento attuale, col rischio dilasciare circa 5.000 abitanti privi diun punto di riferimento locale.

Per questo motivo, il 9 settembreuna delegazione di circa cinquantacittadini di entrambe le frazioni coni rispettivi presidenti di circoscri-zione, Sandro Soddu (Cortoghiana)e Gianfranco Fantinel (Bacu Abis),hanno organizzato un sit-davanti al-la sede del consiglio regionale di viaRoma a Cagliari.

«Siamo qui - hanno spiegato i duepresidenti - per porre alla RegioneSarda la rivendicazione del diritto al-l’autoderminazione, cioè la possi-bilità di decidere sul posto ed avere

quindi uno strumento che rappre-senti queste comunità. Questi orga-nismi - hanno aggiunto - devono es-sere elettivi ma gratuiti, perché vo-gliamo dare un segnale, nel sensoche è giusto e doveroso che la poli-

tica guardi i costi, anche se a dir laverità non spetterebbe a noi guar-dare i costi dal momento che le cir-coscrizioni sono una spesa irrisoriaper la politica.»

Ciò che auspicano i cittadini di

Bacu Abis e Cortoghiana, centri nonproprio piccoli, e lontani rispettiva-mente 6 e 8 km da Carbonia, e chepertanto necessitano di una, seppurminima, organizzazione interna, èla difesa del decentramento comu-

nale, strumento utile per la democra-zia e per la gestione del territorio.

Il sit-in si è concluso dopo un in-contro con alcuni consiglieri regionali.

Cinzia Firinu [email protected]

Il 9 settembre una delegazione ha manifestato a Cagliari

«Vogliamo salvare le circoscrizioni»

Sono Daniela, ho 39 anni edal 2001 faccio parte comevolontaria del centro disalute mentale di Carbonia

e di Villarios e sono un’attrice delgruppo teatro Albeschida fin dallasua nascita, nel 2001. Ho iniziato afrequentare il centro perché in quelperiodo mi sentivo abbastanza solae un’amica che lo frequentava me neaveva parlato molto bene, come diun luogo dove persone di tutte le età,con problemi mentali e non, anda-vano per svolgere attività di variogenere, come la cura dell’orto e de-gli animali, la ceramica, la prepara-zione del pranzo, ecc.. Così è stato;ho instaurato dei bellissimi rappor-ti di amicizia e le varie attività nonfacevano altro che farci sentire piùuniti e utili l’uno per l’altro.

In questo contesto è nato il la-boratorio teatrale; importante sot-tolineare che il gruppo teatro è natocome modulo integrato Csm-volon-tariato in un rapporto di reciprocacollaborazione e coinvolge un po’tutti: volontari, pazienti, operatori echiunque ne voglia far parte; nostracaratteristica peculiare è l’accoglien-za; cardine del nostro lavoro è ilconcetto del prendersi cura; pren-dersi cura inteso come amore reci-proco, come capacità di ascoltarsi edi ascoltare l’altro da sé, come pa-zienza di fronte alle difficoltà al-trui, come condivisione di esperien-ze importanti, teatrali e non.

Abbiamo iniziato quest’avven-tura quasi per gioco, con una paro-dia di Giulietta e Romeo, rappre-sentata inizialmente al centro, poiin vari oratori e scuole medie. Poidiciamo che il gioco ci ha un po’

preso la mano ed è cominciato adiventare una cosa seria; in questoperiodo è nato “Il sogno di Edipo”,spettacolo diretto dal regista Giam-pietro Orrù della compagnia Fued-du e Gestu di Villasor e che ci haportato a Trento in occasione delconvegno “Le parole ritrovate” edue volte a Roma. È seguito Ne-mus, Eros e Psiche, Faust seguitodal regista Corrado Licheri e cheabbiamo rappresentato a Trieste incollaborazione con il gruppo teatroCagipota e, infine, il Marat.

Forti del nostro successo e del-l’impatto emotivo che avevamo sulpubblico, abbiamo pensato di or-ganizzare qualcosa di importanteche coinvolgesse le scuole: è natacosì la rassegna “Un ponte sullaScena” che aveva come pubblicoproprio il mondo delle scuole su-periori e i vari laboratori teatrali incui i ragazzi delle scuole sono di-ventati loro stessi attori rappresen-tando in teatro delle piccole perfor-mance insieme a noi del gruppo.

Perché questa decisione di col-laborare con le scuole? Sicuramenteperché è molto importante abbatte-re lo stigma del disturbo mentaleproprio nell’adolescenza, periododi formazione dell’uomo e qualeoccasione migliore per farci cono-scere direttamente dai ragazzi e di-mostrare che anche delle personecon disturbo mentale più o menograve sono capaci comunque di vi-vere una vita normale, relazionarsi alprossimo e compiere con coscienza,amore e responsabilità anche delleattività difficili come il teatro? I ra-gazzi delle scuole hanno capito inpieno il messaggio che noi voleva-

mo dare, hanno collaborato con gran-de entusiasmo e si sono integrati inpieno; da questa collaborazione so-no nati anche dei rapporti di amicizia.Importante dire che il nostro grup-po, anche se nato all’interno di unCsm, si comporta come una veracompagnia teatrale, curando per-sonalmente gli aspetti della forma-zione e dello spettacolo, collaboran-do con le istituzioni quali i comuni,con i quali ci assumiamo delle re-sponsabilità. Ultima nostra conqui-sta è la gestione del teatro di BacuAbis dove attualmente facciamo leprove e dove spesso ci esibiamo.

Che dire, infine? Potrei parlareun po’ di me. Anche se fortunata-mente ora sto bene, ho avuto an-ch’io per lungo tempo un disturbo,ma devo dire che il teatro mi haaiutato moltissimo a venirne fuori.Quando ho iniziato ero una personatimida ed insicura, che mai avreb-be pensato di esibirsi in pubblico edi parlare pubblicamente dei pro-pri problemi; ricordo che avevo unavergogna terribile ad esibirmi nellamia città. Poi, pian piano, grazie pro-prio al teatro e all’amore dei mieicompagni d’avventura, che si sonopresi cura di me come io mi sonopresa cura di loro, in uno scambioreciproco, la mia insicurezza si ètrasformata, ora mi sento molto piùsicura di me e delle mie capacità,collaboro attivamente alle varie at-tività teatrali scrivendo le relazioniman mano che si tengono le provee i laboratori. Per concludere, po-trei dire che sento una grande vo-glia di emozionarmi ed emoziona-re, nel teatro come nella vita.

Daniela Cugurra

L’esperienza di una giovane volontaria del gruppo Albeschida

Il teatro per ritrovare le emozioni

Colgo lospuntoda unainter-

vista rilasciatada un sindacali-sta, risalente allaprima settimanadi settembre, làdove s’è disser-

tato attorno al polo industriale diPortovesme con annessi e connessi.

Non oso pensare che l’intervista-to possa essere in qualche misurafavorevole all’installazione di unacentrale nucleare dalle nostre parti,perché tale dubbio mi è sorto, so-prattutto quando ha descritto le ca-ratteristiche del territorio e le ha elen-cate, a cominciare che là dove sonole industrie di Portovesme esiste unporto, e poi il mare, e le miniere chenelle loro viscere possono contenerele micidiali scorie delle lavorazionidel nucleare, e la Sardegna asismi-ca... Mi auguro fermamente di averpreso una, come si dice, “cantona-ta”, e passo a quello che è il miopensiero.

La nostra Isola, stupenda a direpoco, ha da sempre pagato il pro-prio obolo in termini di “colonizza-zione”: da mezzo secolo le servitùmilitari sono presenti ed imperanoper ogni dove.

Ritengo si debba esprimere unsonoro basta a progetti di qualunquealtro genere si vogliano affacciare,soprattutto qui dalle nostre parti, ilSulcis. Guardiamo a Teulada e din-torni! Un Paradiso unico, da svaria-ti decenni preda delle servitù mili-tari che tutto hanno stravolto e stra-volgono.

Il nostro territorio non ha paga-to ogni oltre limite? Ha sì o no con-tribuito, costretto a questo, al carico

di presenze militari d’ogni genere perla Nazione Italiana? E nel nostroterritorio e nell’intera Sardegna?Ecco perché a mio avviso non biso-gna neanche sfiorare argomentoalcuno intorno a presunti disegni scel-lerati di installazione di una centralenucleare: né quì, né nell’intera Iso-la. Desidero ribadire, io che poterenon ho se non quello di scrivere in-torno a questo argomento, che laSardegna ha abbondantemente pa-

gato il suo carico per quanto concer-ne le servitù e, quindi, il carico dicolonizzazione: mi si indichi un’al-tra Regione italiana che ha dovutosubire almeno una parte di tali cari-chi! Ma sono contrario anche che leeventuali centrali nucleari le si in-stalli altrove. Se è vero che non ser-ve proprio produrre più energia, inspecie qui in Sardegna, non servedavvero e non è il caso di costruirealcuna centrale nucleare neanche del-l’ultima generazione giacché, tral’altro, darebbe scarsissima manod’opera, una volta realizzata.

Ritengo sia arrivata l’ora, per noiindigeni sardi, di aprire finalmentegli occhi, dopo aver per benino aper-te le orecchie e farci sentire: tutti ilmilione e seicentomila, se i nostrigovernanti (?) si rivelassero mollie, soprattutto, interessati ad accetta-re catastrofici disegni di nucleare,se tali disegni si dovessero malau-guratamente solo affacciare, quanti“attributi” metteremmo fuori, per-ché è da tempo ora di finirla di guar-dare alla Sardegna come ad una co-lonia infinita, perchè quest’Isola ènata splendida al centro del Medi-terraneo, votata sopra ogni altra co-sa al turismo, sì, al turismo, per tutti ifortunati di questo pianeta che nevogliano godere. Chi arriva in Sar-degna vive spesso un sogno e noi,la maggior parte di noi, forse soloora si sta rendendo conto di qualiricchezze possediamo!

Rendiamoci conto allora che, pertornare al nostro disastrato territorio,siamo di fronte all’inevitabile tra-monto del polo industriale di Porto-vesme: ciò non s’è voluto affrontarenel corso di questi ultimi trent’anni,con caparbia e menefreghismo in-sieme, trascurando di programmarealtro oltre le industrie medesime, spe-culando quanto più possibile... esiamo più o meno tutti responsabilidi tale stato di cose, ci siamo culla-ti su allori che non erano però infi-niti. Queste industrie devono ov-viamente continuare ad essere pre-senti e sino a che non si farà partirealtro, questo è il punto. Ci si siedadavvero “attorno ad un tavolo”(che definizione!) di “concertazio-ne” (!) e si programmi il futuro pertutto il territorio, noi per il SulcisIglesiente, i responsabili delle altreProvince per il loro.

Rinaldo Tocco

Considerazioni sullo sviluppo futuro del territorio del Sulcis

«Non vogliamo le centrali nucleari»

I lavori in corso per la realizzazione della rotonda in via Nazionale (S.S. 126).

La Provincia del Sulcis IglesienteQuindicinale di informazione politica, economica e sociale

Iscrizione Registro Stampa Tribunale di Cagliari n° 32/95 del 7/11/95N° di iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione): 9294

Direttore Responsabile: Giampaolo Cirronis

Loc. Medadeddu, 121 - Carbonia - Tel. e Fax 0781 670155 - Cell. 333 [email protected] - [email protected]

Pubblicità: 328 1457305 - 349 7114191 - 333 9698533Computer, Grafica e Stampa: Cooperativa Tipografica Editoriale

Loc. Sa Stoia - Zona Industriale - Iglesias - Tel. 0781 21086

Rinaldo Tocco.

Tuerredda.

La manifestazione davanti al Palazzo del Consiglio regionale.

La struttura sta cadendo a pezzi, l’ambiente cir-costante, abbandonato da anni, presenta evi-denti problemi di igiene pubblica ma nessunointerviene. È quanto sta accadendo in pieno

centro, a Carbonia, lungo la via Fosse Ardeatine, intor-no al vecchio Hotel Centrale.

Tutti i tentativi di alienazione della struttura com-piuti da Area, il soggetto proprietario dell’Hotel, si sonofinora rivelati vani ma questo non giustifica lo stato dicompleto abbandono e di pericolo in cui la stessa versae lo squallore del vecchio ingresso, nel quale circolanoindisturbati i topi. I cittadini che risiedono negli edificicircostanti hanno più volte denunciato la gravità dellasituazione, senza alcun risultato. Chi deve intervenire?

Tutti i tentativi di vendita della struttura sono finora falliti

Problemi di igiene pubblica nell’hotel cadente

Il vecchio Hotel Centrale sta cadendo a pezzi.

IL NUMERO 226 4-13:IL NUMERO 181 4/9 30/09/10 08.58 Pagina 2

Page 14: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

14 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Av e r em e n odi tren-t’anni,

un curriculum ditutto rispetto etanta voglia dimettere in prati-ca nella propriaterra ciò che si è

appreso nelle migliori scuole dellapenisola. è il ritratto di molti giova-ni sardi, preparati, attivi ed ancora spe-ranzosi, nonostante il presente lavo-rativo nell’isola sia poco edificante.Luca Murgia è uno di loro: crede ca-parbiamente in ciò che fa e quest’e-state ne ha dato prova, organizzan-do con successo la manifestazioneculturale “Liberando”.

Un mese di cultura, di educazio-ne alla lettura, farcito di musica, ci-nema e teatro: è questa la formulavincente che ha decretato il succes-so del festival da lei organizzato?

«Letteratura, musica e danza Wa-gner, il grande musicista tedesco, leimmaginava come tre sorelle siamesi,indissolubili nella felice creazionedell’opera d’arte. La presenza di Giu-liana Sgrena, Vladimir Luxuria eCosimo Damiano Damato ha datovalenza nazionale alla manifesta-zione, a simboleggiare una Sarde-gna che valorizzando se stessa nonsi chiude ma si apre al confronto edalla contaminazione culturale; conaltrettanza qualità artistica ed intel-lettuale il programma è stato com-pletato e perfezionato dalla presen-za di artisti ed intellettuali isolani.Per questo ho pensato di arricchireil programma del festival, già di persé multidisciplinare, della costantepresenza di Ignazio Pepicelli, auto-re teatrale e cantautore, nell’inno-vativa veste - non accademica - dimoderatore “artistico” dei singoliavvenimenti della manifestazione;ad offrire una multivalenza anchelinguistica le sue ballate in italiano,

in sardo campidanese ed in napole-tano. Pepicelli è stato alternativa-mente accompagnato nelle perfor-mances artistiche dalla lettrice Da-niela Atza, dalle ballerine Laura Zam-piglia e Angela Tibosini e dalla poe-tessa Anna Rosa Zedda, autrice dela “Dea bianca”. Emblematica, inquest’ottica, la chiusura stessa dellamanifestazione, interamente affidataall’esuberanza ed all’espressività com-positiva, testuale e canora di Rossel-la Faa, appena insignita del presti-gioso premio Maria Carta 2010.»

Il primo ospite della manifesta-zione è stato il regista trentasettenneCosimo Damiano Damato che ha pre-senziato e commentato la proiezio-ne del suo film - in prima visione

nazionale - “Alda Merini: una don-na sul palcoscenico”. Un altro gio-vane caparbio, stavolta pugliese?

«Ebbene sì, a dispetto della gio-vane età, Cosimo Damiano Damatosi è dimostrato un consumato pro-fessionista ed è riuscito nell’intentodi nascondere, idealmente, la tele-camera e fare sentire la Merini “acasa sua”. Ha ritratto la grande poe-tessa del Novecento, recentementescomparsa, senza schermature ideo-logiche e condizionamenti di circo-stanza, nella sua intimità più profon-da, come pure nella teatralità piùostentata. Ricordiamo tra le pecu-

liarità del film, evento speciale della66° Mostra del Cinema di Venezia, lavoce recitante di Mariangela Melato.»

Il secondo appuntamento di “Li-berando” ha visto come protagoni-sta il giornalismo d’autore attraver-so il racconto di Giuliana Sgrena. Lagiornalista de “Il Manifesto” dopocinque anni è tornata in Iraq, terra cheera stata teatro del suo rapimento edella morte di Nicola Calipari, il fun-zionario del SISMI ucciso dall’eser-cito americano durante la sua libera-zione. Che valore ha assunto la te-stimonianza di questa donna corag-giosa, grande professionista?

«Giuliana Sgrena ha raccontatoil ritorno in Iraq ed il ritorno in sestessa con quel suo sorriso semplice

e sincero, accolta dal lungo applausodi chi crede nella libertà e nella ve-rità. Non si è sottratta all’abbrac-cio della terra sarda, che ben cono-sce l’umiliazione e la sopraffazionedella dominazione e del rapimento.Con grande sensibilità umana egiornalistica Giuliana Sgrena hapresentato il libro “Il ritorno”, editoda Feltrinelli: la sua narrativa nonha voluto però solamente racconta-re, ma partecipare, vivere e riviverela quotidianità di un popolo che lascrittrice sente vicino, a dispetto deldramma vissuto. Giuliana Sgrena haraccontato la sua incredibile espe-

rienza per quasi due ore ininterrot-te di silenzio assoluto della platea,come ipnotizzata dal racconto dellascrittrice, sereno nella sua dram-maticità. Oggi la vita irachena, no-nostante lo stillicidio degli attenta-ti, sembra riprendere i ritmi delladittatura di Saddam Hussein che,seppur sanguinaria, racchiudeva insé i connotati culturali della societàlaica. La popolazione ritorna così amangiare sulle rive del Tigri, le don-ne riconquistano visibilità sociale epolitica riabbandonando con corag-gio e decisione il velo, momentanea-mente imposto dal tentativo di isla-mizzazione fondamentalista del pae-se da parte dell’Iran e di Al Qaeda.»

Sono rimasta personalmente col-pita dall’incontro con il giornalistae sociologo Giacomo Mameli. Dueore affollate di ricordi, di dignitàsarda, di letture commoventi durantele quali l’autore, noto per i numero-si saggi e per le inchieste giornali-stiche, ha presentato il suo primoromanzo, “La ghianda è una ciliegia”(Cuec, Cagliari).

«Giacomo Mameli ci ha traspor-tati nella piccola e remota comuni-tà di Pèrdasdefogu, nel centro del-la Sardegna; di questa realtà, ca-denzata in ritmi lenti e scolpiti nellastoria, ha raccontato quattordici sto-rie realmente accadute negli annisenza futuro della seconda guerramondiale. Sono pagine di vita vis-suta perché rivelate in prima perso-na dai sopravvissuti alla fame, alladisperazione, ai bombardamenti, aicampi di prigionia: è la storia di unmicrocosmo sperduto che si fa vocedi una nazione, urlo di un’umanitàsfinita. Una comunità isolata, ai limi-ti della favola, racchiude in sé l’u-niverso drammatico e sconvolgentedella guerra, le piccole storie di uo-mini che diventano la grande Sto-ria dell’uomo. Gli eroi di Mameli so-no tutti pastori e contadini, condu-cono una vita di stenti - per semi-

nare il grano dissotterrano pietre -nel disperato sforzo di vivere che èperò sempre dignitoso, senza strug-gimento, senza autocompatimento.Alle pagine crude lo scrittore alter-na sapientemente la quotidianità diun paese appena sfiorato dal tem-po, la tradizione radicata nelle sueusanze, nei suoi costumi, nella suavariante linguistica, nei suoi nomi-gnoli.»

Dulcis in fundo Vladimir Luxu-ria ed il suo “Le favole non dette”(Bompiani): pubblico delle grandioccasioni, settecentocinquanta perso-ne ad affollare la piazza antistante ilcomune di Sant’Anna Arresi. Sa-rebbe scontato domandarle perchétutti questi “amanti della lettura”

non fossero presenti anche ai prece-denti appuntamenti e non lo farò.Le domando invece quanto è neces-saria oggi quella ‘libertà liberata’sognata dai personaggi delle sei fa-vole scritte da Luxuria e da ciascu-no di noi?

Le “Favole non dette” sono uninno alla libertà, a quella “libertàliberata” che è l’unico antidoto pos-sibile al veleno letale del pregiudi-zio, razziale, sociale o sessuale. Nonparlo di libertà del corpo, non soloquella, perlomeno; parlo di una li-bertà più profonda, pregnante, cheè quella dello spirito, della mente e

del cuore, tanto più vera quanto piùsofferta. Luxuria scrive con la sen-sibilità e con la fierezza di chi, pa-gandone il conto, non ha ceduto alricatto pretestuoso e arrogante delperbenismo puritano e benpen-sante.»

Tempi duri per la cultura, ne so-no prova gli scandalosi tagli al tea-tro ed alla ricerca. “Liberando” ver-rà riproposto il prossimo anno?

«La Regione Sarda ha finanzia-to quest’anno, variamente distribuitinel vasto territorio isolano e isola-to, ben 13 festival letterari - sia pu-re in modeste erogazioni - a dimo-strazione di una mutata attenzionedelle istituzioni verso la cultura, vei-colo indispensabile alla definitivaemancipazione di una terra che an-cora vive il mare quale ostacolo in-sormontabile e non come ponte idea-le di comunicazione. Mi sia peròconsentito far notare che, fra tutti ifestival letterari, “Liberando” (San-t’Anna Arresi, 6 agosto - 6 settem-bre) annovera il merito di aver lot-tato contro l’isolamento sociale eculturale e di aver portato oltre sei-mila amatori in una zona geogra-fica della Sardegna (il Basso Sul-cis) a bassissima densità di popo-lazione e scarsa potenza del reddi-to, comunità sempre più abitate davecchi e fortemente isolate da unageografia che neppure la giovaneProvincia di Carbonia Iglesias èriuscita ad amalgamare. Un festi-val di successo nonostante l’esigui-tà del finanziamento, che seppuremeritevole nelle intenzioni non puòsoddisfare le esigenze economichedi festival letterario di respiro na-zionale. Si ripeterà, certo, lo stes-so sindaco di Sant’Anna Arresi si èpositivamente pronunciato a ri-guardo, ma la nube dei tagli - ine-vitabili e non - incombe purtroppotemporalesca su ogni intrapresa cul-turale sarda.»

Cinzia Crobu

Cinzia Crobu.

Luca Murgia e Giuliana Sgrena. Vladimir Luxuria.

Si è chiusa venerdì 17 set-tembre, negli ampi spazidella Grande Miniera diSerbariu, la mostra delle

opere di Ermanno Leinardi. L’e-sposizione delle opere era stataaperta ill 17 luglio grazie alla pas-sione degli eredi e l’interesse del-l’ex sindaco di Carbonia Salvato-re Cherchi che avrebbe voluto rea-lizzarla alcuni anni fa. La mostraè una sinfonia didattica della tra-smissione di pensieri grafici, al-cuni sublimi, fonte d’ispirazionecontinua per un ricercatore nato,quale Ermanno Leinardi.

L’artista ha iniziato il cimentoespositivo negli anni ‘60, abbrac-ciando una corrente di pensierostraordinariamente difficile qualel’arte del design, ovvero l’equili-brio pragmatico dei segni.

L’acrilico su tela denominatoTs21 realizzato nel 1973 alza ilsipario su una vasta esposizioneartistica dedicata al dilemma deisegni, trasformati in essenze quasi

numeriche, e affrancati dal sug-gello dell’elisse. Leinardi ha af-frontato le mitiche fatiche di Sisi-fo per estrapolare dai propri con-cetti estetici l’essenziale dei segni

assurti alla perfezione e trasfor-marli in linguaggio. Il “Senza ti-tolo” del 1970 e la “Costruzionetransazionale” del 1982 fanno par-

te delle espressioni d’una mentemetodica alla ricerca del perfettosemplificato.

Le opere: “Ts5, Spazio ambi-guo” del 1973, il “Pendolo conrilievo bianco e bianco” del 1972,unitamente all’acrilico su tela“Ineffabile invisibile” (del 1974),esprimono la ricerca continua del-la sintesi nella sintesi. Poi altreopere che rimangono nella mentecome geometrie mnemoniche,orchestrate dai suoni primevi delvento e del gorgoglio dell’acquapiovana, nei panorami soavi diun’anima alla scoperta del nitoredel libero pensiero.

Decisamente una gran bella mo-stra, condizionata dalla non feli-ce scelta dei giorni di caldo op-primente in periodo di vacanzieribalneari. Ne sono uscito quasi ae-reo, veleggiando ad alcuni centi-metri dal suolo, trasportato dalleali filosofiche della geometria uni-versale.

Caterno Cesare Bettini

La Miniera di Serbariu ha ospitato le opere di Ermanno Leinardi

“Equilibri grafici da vertigini”

Ermanno Leinardi.

Nelle scorse settimane Sant’Anna Arresi ha ospitato numerosi eventi letterari e siti attrezzati per il book crossing

Liberando: bilancio di una manifestazione riuscitaIncontro con il direttore artistico Luca Murgia al termine della prima edizione del festival letterario finanziata dalla Regione.

Continua a crescere la rasse-gna musicale “Voci nuovedel rock”, organizzata dal-l’associazione culturale

Janas di Giba con la partecipazionedi giovani gruppi emergenti isolani.

La rassegna, alla 7ª edizione, èstata resa possibile dal contributodella Regione Sardegna ed ha avu-to il patrocinio del Comune di Gi-ba. Sul palco allestito nel piccolocomune del Basso Sulcis, si sonoesibiti “I Seguaci”, gruppo forma-to da Daniele Maccioni, Alessan-dro Canè, Dario Fadda e MicheleUccheddu che si è classificato alprimo posto nella speciale gradua-toria stilata per l’assegnazione di al-cuni premi posti in palio dagli orga-nizzatori; e i gruppi The Outsiders;The Troopers; Corporal Blast e TeamWork (band di Arborea compostada sole donne).

La rassegna è stata arricchita daaltre iniziative particolarmente ap-prezzate, come la serata a tema cheha visto l’esibizione di altri gruppimusicali e di artisti operanti nei set-tori della moda, della fotografia edella pittura.

Grande successo a Giba per la VII edizione del Festival Rock

I gruppi rock isolani crescono

AVVISO DI GARA PER PUBBLICO INCANTO

La IGEA SpA rende notoche in data 14 ottobre 2010 alle ore 09,30 negli uffici Amministrativi di Iglesias, località Campo Pisano, è indetto pubblico incantoper l’appalto relativo al “Servizio triennale di portineria, controllo e vigilanza delle proprietà IGEA di Campo Pisano, Monteponi,Monte Agruxau, San Giovanni e Masua nel territorio del Comune di Iglesias”.

Saranno ammessi alla gara tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/06.La gara è divisa in n° 3 lotti i cui importi a base d’asta, al netto degli oneri di sicurezza, sono i seguenti: 1° lotto: Euro

153.000,00; 2° lotto: Euro 121.000,00; 3° lotto: Euro 104.000,00. è consentita la partecipazione a un singolo lotto o a più lotti.Procedura di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso.La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire entro le ore 15,00 del 13.10.2010 presso la Segreteria dell’IGEA

negli uffici di Campo Pisano - Iglesias (CI).La documentazione relativa alla gara è disponibile sul sito internet www.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile

sul sito www.regione.sardegna.it della Regione Sardegna e sul sito www.serviziocontrattipubblici.it del Ministero delle Infrastrutture.Responsabile del Procedimento: Ing. Gianfranco Consoni (fax: 0781-491411).Data di trasmissione del bando alla GUCE: 04.08.2010.

Il PresidenteF.to Giovanni Battista Zurru

Uno dei gruppi protagonisti della rassegna.

Un altro dei gruppi che si sono esibiti sul palco di Giba.

AVVISO DI GARA PER PUBBLICO INCANTO

La IGEA SpA rende notoche in data 21 ottobre 2010 alle ore 09,30 negli uffici Amministrativi di Iglesias, località Campo Pisano, è indetto pubblico incanto perl’appalto relativo al “Servizio biennale di pulizia dei locali dei fabbricati IGEA nelle località di Campo Pisano, Monteponi, MonteAgruxau, San Giovanni e Masua nel territorio del Comune di Iglesias”.Saranno ammessi alla gara tutti i soggetti indicati negli art. 34 e seguenti del D.Lgs. n. 163/06.La gara è divisa in n° 3 lotti i cui importi a base d’asta, al netto degli oneri di sicurezza, sono i seguenti: 1° lotto: Euro 175.580,00;2° lotto: Euro 80.340,00; 3° lotto: Euro 44.080,00. è consentita la partecipazione a un singolo lotto o a più lotti.Procedura di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso.La richiesta di partecipazione alla gara dovrà pervenire entro le ore 15,00 del 20.10.2010 presso la Segreteria dell’IGEA negli uffici diCampo Pisano - Iglesias (CI).La documentazione relativa alla gara è disponibile sul sito internet www.igeaspa.it sezione “Bandi”. Il solo bando è disponibile sulsito www.regione.sardegna.it della Regione Sardegna e sul sito www.serviziocontrattipubblici.it del Ministero delle Infrastrutture.

Responsabile del Procedimento: Ing. Gianfranco Consoni (fax: 0781-491411).Data di trasmissione del bando alla GUCE: 10.08.2010.

Il PresidenteF.to Giovanni Battista Zurru

IL NUMERO 226 3-14:IL NUMERO 181 3/10 01/10/10 09.21 Pagina 1

Page 15: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

La posizione di classifica nonè brillantissima ma il bilan-cio del Carbonia nelle primecinque giornate del campio-

nato di Eccellenza regionale, è tut-t’altro che da buttar via. Una vittoria,tre pareggi ed una sconfitta, sei puntiin classifica che valgono alla squa-dra di Graziano Mannu il nono postoin in compagnia di altre quattro squa-dre, tra le quali la Torres, partita conben altre ambizioni e già arrivata alla

sostituzione del tecnico.La squadra biancoblù ha esordito

con due pareggi senza goal, in casacon il Tortolì e sul campo del San-t’Elena, per poi incappare in quella cheresta l’unica vera delusione di questoprimo scorcio di stagione, la sconfittainterna con il Samassi. E dopo quellapartita la società ha dovuto far fronteall’indisponibilità per infortunio delportiere titolare Daniele Bove, tesse-rando lo svincolato Marco Cinus,

tornato in biancoblù a distanza di po-co più di un anno.

L’atteso e per certi versi temutoderby con la Torres è giunto alla quar-ta giornata, in uno stadio “Vanni San-na” deserto per la squalifica del cam-po per due giornate seguita ai fatti ve-rificatisi a Muravera all’esordio sta-gionale. La squadra, scesa in campoassai determinata, ha giocato moltobene, riuscendo a rimontare un goaldi svantaggio subito nel primo scor-

cio della ripresa e a passare quindi invantaggio con un micidiale uno-duedei giovani Sabiu e Cicu, ma dopoaver fallito il colpo del ko con Ca-schili, ha finito col farsi raggiungeresul 2 a 2 in pieno recupero.

I segnali di crescita, comunque,sono apparsi evidenti e non ha sor-preso nessuno la prima vittoria sta-gionale, maturata sette giorni dopo alComunale, contro il Villacidro del-l’ex Federico Trogu, con un goal su

punizione di Gianmarco Giandon,uno dei più brillanti protagonisti del-le prime cinque giornate, così comela qualificazione al secondo turnodella Coppa Italia, raggiunta con lo 0a 0 sul campo dell’Atletico Elmasdopo la vittoria iniziale sul ProgettoSant’Elia (2 a 1).

Considerate le ambizioni inizialitese ad una salvezza tranquilla, il nuo-vo Carbonia fa ben sperare. La squa-dra si sta formando bene, con un giu-

sto mix tra giocatori esperti e giovanialle prime esperienze nel campiona-to di Eccellenza. Al momento nonsembrano esserci squadre irresistibi-li e con il passare delle giornate saràinteressante verificare come cresce-ranno quelle che sono partite con di-chiarate ambizioni. Il Carbonia, parti-to a fari spenti, se riuscisse a crescerein fretta, potrebbe anche recitare unruolo da protagonista, dietro le grandi.

Giampaolo Cirronis

15La Provincia del Sulcis IglesienteAnno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Un discreto avvio di stagione (una vittoria e tre pareggi nelle prime cinque giornate) induce ad un moderato ottimismo

Eccellenza, il Carbonia può essere protagonistaL’obiettivo era e resta la salvezza ma il pari di Sassari (2 a 2 della Torres al 92’) e la qualificazione in Coppa Italia inducono all’ottimismo.

L’Msp Italia (Movimento Sportivo Popolare)comunica che sono aperte le iscrizioni per icampionati provinciali di calcio A5 Open eOver 38 o 40.

Per informazioni ed iscrizioni ci si può rivolgerealla sede Msp Comitato Provinciale Carbonia Iglesiasvia Dalmazia 61 a Carbonia tel. 0781/62854, mail:[email protected], www.mspcarboniaiglesias.it.

Le iscrizioni per il calcio a cinque scadono il pros-simo 3 ottobre.

AUTOSCUOLA AMICAAUTOSCUOLA AMICA di Oscar Laidi Oscar Lai

Per chi non si accontenta di un semplice documentoper guidare e crede che la sicurezza sia un bene alquale non si può rinunciare.Rivolta a chi chiede un servizio serio, professionalee corretto, garantito da una comprovata esperienza.In una NUOVA AUTOSCUOLA, il nostro propositoè quello di lavorare per dare la massima assistenzadurante la fase di preparazione degli esami.

Autoscuola Amica di Oscar Lai - Via Trieste, 71 - Carbonia - Tel. 0781 660565Autoscuola Amica di Oscar Lai - Via Trieste, 71 - Carbonia - Tel. 0781 660565

«Contribuisci A rea-lizzare un nuovosogno» è lo sloganscelto dalla VBA

Olimpia Sant’Antioco per presen-tare la squadra che sta preparandola nuova stagione che la vedrà pro-tagonista del campionato di B1, gi-rone B, che scatterà sabato 16 otto-bre.

La presentazione si è tenuta gio-vedì 23 settembre nei locali delleCantine Sardus Pater, a Sant’An-tioco, nel corso di una serata cheprevedeva anche la degustazionedel vino “NUR” carignano del Sul-cis e uno spettacolo con Cossu &Zara, DSP Blues Band, MarcoCamboni (La Pola), Francesca Mur-gia, GBO Orchestra e FrancescoGhiani (La Pola).

La squadra, affidata anche que-st’anno al tecnico Giuseppe Lai chesi avvarrà della collaborazione diMario Della Pia, è stata profonda-mente rinnovata e si presenterà alvia del campionato con maggioriambizioni rispetto alle ultime sta-gioni, nelle quali ha sempre lottatoper raggiungere il traguardo dellasalvezza. La società intende getta-re le basi per costruire nel medioperiodo (tre anni) un nuovo ciclovincente, per riportare Sant’Antio-co al vertice della pallavolo sarda.

Va ricordato che l’Olimpia Sant’An-tioco è stata la prima squadra sardaa conquistare la promozione alcampionato di serie A1 ed è stataprotagonista di un decennio di suc-cessi straordinari, dalla fine deglianni ‘80 alla fine degli anni ‘90.

L’organico a disposizione di

Giuseppe Lai e Mario Della Pia ècomposto da 13 giocatori. Palleg-giatori Eugenio Dolfo, 23 anni,196 cm, proveniente dall’EdilesseCavriago, A2; Andrea Caddeo, 26anni, 187 cm. Opposti: AntonelloDi Fino, 26 anni, 200 cm, prove-niente dalla Geotec Katay Isernia,A2; Nicola Cabras, 38 anni, 194 cm.

Schiacciatori Riccardo Paci, 25anni, 190 cm, proveniente dal Cit-tà di Castello, A2; Jerry Rinoldo,33 anni, 196 cm, cresciuto nell’O-limpia, capitano, proveniente dal-l’Heraclea Volley Gela, B1; LucaGenna, 21 anni, 194 cm, e ChristianPala, 16 anni, 187 cm. Centrali: Ales-sandro La Forgia, 27 anni, 200 cm;Giacomo Scilì, 34 anni, 200 cm,proveniente dal Sir Safety Bastia,B1, ma ex Olimpia; Renato Ber-nardi, 27 anni, 202 cm. Liberi: Ni-cola Fadda, 24 anni, 180 cm, pro-venmiente dall’Augusta Cagliari,B1; Enrico Pintus, 20 anni, 180 cm.

Il nuovo campionato di B1, gi-rone B, vedrà al via 14 squadre: Au-gusta Ass. CA, Universal Carpi MO,Stadium Mirandola MO, Pall. Mon-terotondo RM, Meridiana Olbia,Inox Bim Romagna Est RM, InnoCostruzioni Ostia RM, Golden PlastMC, Foris Index RA, Dolciaria Ro-velli RN, Cortona Volley AR, Ci-typoste San Benedetto AP, C.S.C.srl Correggio RE, VBA OlimpiaSant’Antioco.

La VBA Olimpia esordirà sa-bato 16 ottobre, alle ore 19.00, alpalazzetto dello sport di Sant’An-tioco, nell’incontro casalingo conla squadra toscana del CortonaVolley.

G.P.C.

La VBA Olimpia prepara la nuova stagione in B1 con un sogno

Sant’Antioco vuole ritornare in A2 in 3 anni

Il coach Giuseppe Lai.

Nuovi brillanti risultati del-le giovani ginnaste dellasocietà Aurora di Car-bonia nelle finali nazio-

nali di ginnastica che si sono svoltedal 25 giugno al 7 luglio scorsi aPesaro.

Le allieve di Sergio Puddu e Li-liana Sanna hanno conquistato al-cuni brillantissimi primi posti e nu-merosi secondi e terzi posti.

1° classificato “Trampolino” 1ªfascia: Gabriele Cara;

2° “Suolo” Gabriele Cara;1° “Suolo” 4ª fascia: Omar Car-

dia; 1° “Trave” 2ª fascia Barbara

Baghino;3° classificato assoluto 2ª fascia

Simone Medda;2° classificato “Volteggio” 1ª

fascia Sonia Puddu;2° “Volteggio” 2ª fascia Gian-

carlo Meloni;3° “Trampolino” 2ª fascia Sara

Venturi;

3° “Suolo” 2ª fascia MonicaMannu.

L’Aurora ha conquistato il titolodi CAMPIONI D’ITALIA nel

“Trofeo Ragazzi” a squadre: Gia-da Esu, Arianna Fimiani, GabrieleCara, Tatiana Porcu, Sara Scanu,Denise Olianas e Matteo Tedde.

Nella COPPA ITALIA femmi-nile mista 1ª fascia, essendosi clas-sificate nelle prime dieci squadre agliattrezzi, (precisamente al settimo eal terzo posto) le ginnaste dell’Au-rora hanno acquisito il diritto a parte-cipare alla SUPERFINALE.

Nella COPPA ITALIA mista di2ª fascia si è classificata all’8° po-sto (al terzo posto nella classificaagli attrezzi).

Molti altri atleti si sono classifi-cati nei primi dieci d’Italia.

«Complessivamente - spieganoSergio Puddu e Liliana Sanna - cisiamo sempre classificati, in tutte legare che ci hanno visto protagoni-sti, nelle prime quindici squadre diItalia, compresa la SERIE D e, con-siderato che in tutte le gare media-mente erano presenti sempre dallesettanta alle cento squadre, questirisultati sono motivo di grande ori-goglio e ci ripagano dei grandissi-mi sacrifici fatti nella fase di prepa-razione.»

Nuovi brillanti risultati delle ginnaste della società Aurora di Carbonia

Giovani ginnasti aspiranti campioncini

Liliana Sanna.

Nicola Cossu.Sebastian Mendez. Alessandro Basciu.

CANALE 40IN ONDA IL FUTURO

Tel. 0781 672155

[email protected]

Da alcune settimane i promotori di un comi-tato spontaneo stanno raccogliendo le firmeper intitolare lo stadio comunale di Car-bonia a Carlo Zoboli, la bandiera del cal-

cio biancoblù scomparsa di recente. L’iniziativa erastata motivo di discussione già alcuni anni fa, quan-do Carlo Zoboli era ancora in vita, grazie all’asso-ciazione “Storia e radici della città di Carbonia”che coinvolse anche il sindaco Salvatore Cherchi chela sposò in pieno. In quest’ottica, l’iniziativa popo-lare di questi giorni, alla quale tanti sportivi e non del-la città di Carbonia, hanno aderito spontaneamente,ponendo le loro firme, è tesa a chiedere all’Ammi-nistrazione comunale la nuova denominazione dellostadio.

Tramite “La Provincia del Sulcis Iglesiente” sol-lecitiamo chi non l’avesse ancora fatto, a firmare ifogli di richiesta che molti dei promotori stanno fa-cendo circolare in città. L’auspicio mio personale ecredo di interpretare anche il pensiero di tanti tifosi,sportivi e semplici cittadini, è quello di vedere undomani prossimo lo stadio intitolato a Carlo Zoboli.

Conoscendo la sensibilità che ha sempre contrad-distinto l’Amministrazione comunale sulle tematichesportive, sociali e culturali della città di Carbonia,

riteniamo non potrà fare diversamente, anche perchéormai “Carlino” Zoboli è entrato di diritto nella sto-

ria della squadra biancoblà e della città di Carbonia.Franco Reina

Iniziativa di un comitato di sportivi per ricordare la bandiera biancoblù

Lo stadio verrà intitolato a Carlo Zoboli

Le iscrizioni scadono il 3 ottobre

Il campionato MSP

La cronoscalata Iglesias-Sant’Angelo non mo-rirà. Il presidente regionale dell’ACI, GiorgioLadu, lo ha assicurato al presidente della Pro-vincia, Tore Cherchi, che gli aveva sollecita-

to ogni utile azione affinché la cronoscalata venisseconfermata anche per la stagione in corso. Ladu haspiegato a Cherchi che per quest’anno i tempi sonoscaduti ma dal 2011 la corsa tornerà anche grazie aicontributi della Provincia e delle altre Istituzioni loca-li, assicurati dallo stesso Cherchi all’ACI e alla CSAI.

Interviene il presidente Cherchi

Iglesias - S. Angelo

Carlo Zoboli.

IL NUMERO 226 2-15:IL NUMERO 181 2/11 30/09/10 08.05 Pagina 2

Page 16: La provincia del sulcis iglesiente n° 226 sant antioco inaugurazione circolo

16 La Provincia del Sulcis Iglesiente Anno XV • N° 226 • 30 Settembre 2010

Visite Guidate ai siti minerariPorto Flavia - Masua Grotta S. Barbara - Miniera S.Giovanni

Galleria Henry - Buggerru

Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni

Galleria Villamarina - Monteponi

Galleria Anglosarda - Montevecchio

Museo delle macchine - Masua

I siti minerari sono visitabili su prenotazione chiamando i numeri:0781 491300 - 348 1549556 - 349 5503147; oppure contattandoci via fax

al n° 0781 491395 o tramite e-mail [email protected] le scolaresche e i gruppi organizzati sono previste particolari condizioni economiche.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul nostro sito www.igeaminiere.it.

Comune di DomusnovasProvincia di Carbonia Iglesias

P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368

Le grotte di San Giovanni

SindacoAngelo DeiddaVicesindacoMarco CuccuAssessori

Luigi Bacchis, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Attilio Stera, Gianfranco ToluPresidente del Consiglio comunale

Erizio PrantedduConsiglieri

Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu,Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau,

Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Attilio Stera, Gianfranco Tolu,Silvana Usai, Massimiliano Ventura

IL NUMERO 226 1-16:IL NUMERO 181 4/9 02/10/10 21.12 Pagina 1