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Il ripristino del cls in facciata- parte seconda
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! ! 12 FACCIATE M&T settembre·dicembre 2005
REAL IZZAZ ION I
L’ANCORAGGIO DELLE RINGHIERE A PARAPETTO
N e ll’ed ilizia storica in presenza d i bal-concini con un modesto aggetto (fino a
m 1,20), normalmente le ringhiere in fer-ro battuto sono ancorate alla muratura
p er imetra le un icamente at traverso i lcorrimano o con traverse orizzontali. In questi casi è consig liab ile cercare d imantenere questo tipo d’ancoragg io inmodo da evitare ulteriori fori inutili, che
potrebbero rappresentare punti favore-voli alle infiltrazioni d’acqua sul p iano d icalpestio: basterà semp licemente appog-g iare la ringhiera alla soletta de i balconimed iante alcuni d istanziatori, che verran-no d isposti tra l’ultima traversa inferiore
e la pavimentazione . Secondo la stessa log ica, cioè que lla d ievitare per quanto possib ile punti d’infil-trazione d’acqua, è bene mantenere an-che i trad izionali montanti verticali a tut-
TECNICHE DI RICOSTRUZIONE E PROTEZIONE. ANCORAGGIO
DELLE RINGHIERE ALLA STRUTTURA DELLE SOLETTE
L’intervento di ripristinodel CALCESTRUZZO (parte seconda)
t’altezza, che spesso ne ll’ed ilizia storica
venivano saldati o bullonati al corrimano
de lla ringhiera ed ancorati alle pareti ver-ticali de ll'ed ificio sopra le portafinestre .Lo scopo d i questi montanti era essen-zialmente que llo d i contribuire alla rig id i-tà e alla stab ilità de lle ringhiere quando
avevano svilupp i lineari magg iori d i 2 me-tri. Il loro mantenimento contribuirebbe
al recupero de lla memoria storica d i alcu-ni e lementi de lla trad izione ed ilizia. Pen-siamo ad esemp io alle case “d i ringhiera”
tip iche de l novecento: troppo spesso incaso d i ristrutturazione questi montanti,considerati antiestetici, vengono e limina-ti in nome d i una linearità “pulita” de llaringhiera e sostituiti con nuovi montantiverticali, che forano i trad izionali ballatoid i beola.Quando invece ci troviamo d i fronte a
balconi con aggetti superiori a m 1,2 e d inotevole lunghezza dobb iamo necessa-riamente ancorare la ringhiera alla solet-ta, e ciò può avvenire secondo tre moda-lità:
! ancoragg io all’estradosso
de lla soletta;
! ancoragg io all’intradosso
de lla soletta;
! ancoragg io al frontalino
de lla soletta.
Ancoraggio all’estradosso della soletta.In questo caso il fissagg io avviene me-d iante saldatura de lle p iantane de lle rin-ghiere ai ferri d i armatura de lla soletta. Se ne lle nuove costruzioni si possono
pred isporre de i profili metallici d iretta-
" UN ESEMPIO DIDETERIORAMENTODELLA SOLETTADEL BALCONE,CAUSATO DALLEINFILTRAZIONI SUIMONTANTI DELLARINGHIERA, IN ASSENZA DI PROTEZIONESUPERIORE
FACCIATE M&T settembre·dicembre 2005 13 ! !
mente ne l getto de lle solette , ciò non è
sempre possib ile per i cantieri d i recupe-ro, dove questo tipo d i ancoragg io è in-d icato soprattutto se si ha in programma
anche il rifacimento de lla pavimentazione
de l balcone . In questo caso il progetto comp lessivo
de ll’ancoragg io de lla ringhiera non pro-duce cond izioni d i vulnerab ilità alle infil-trazioni d’acqua e rende possib ile mante-nere intatta la tenuta de llo strato imper-meab ilizzante in prossimita de lle p ianta-ne , in corrispondenza de lle quali spesso
si eseguono forature e tag li de lle p ia-stre lle o de lle lastre d i marmo d i contor-no al bordo. Quando il te laio de l parapetto presenta
de lle barre d i p iede che entrano ne lla so-letta o ne i davanzali de i balconi, si pro-ducono sempre degrad i vistosi, dovutiag li effetti de ll’ossidazione .
Ancoraggio all’intradosso della soletta.È senza dubb io la soluzione p iù affidab ileperché non crea alcun punto critico sulp iano d i calpestio, ma fornisce un vincolomolto resistente e permette il posiziona-mento d i p iantane d istanziate tra loro (fi-no a m 2,50). Questa soluzione va accompagnata dallacreazione d i punti d i tenuta secondari,ottenib ili tasse llando superiormente lep iantane . L’unico punto debole è que llode lla d ifficoltà esecutiva e de lla ragg iun-
g ib ilità non agevole de i punti d i aggancioper la period ica manutenzione .
Ancoraggio al frontalino della soletta.È l’operazione p iù perseguita ne i recupe-ri d i facciata. Forse perché normalmente
il frontalino è degradato e deve essere
integrato volumetricamente agendo an-che sui ferri affioranti, pertanto questo ti-po d i ancoragg io risulta un’operazione
facile . Questa soluzione permette d i ottenere
una d iscreta rig id ità de lle ringhiere ed in-terassi intermed i (mt.1,00-1,50) ne lla d is-posizione de lle p iantane verticali d i anco-ragg io, ma la sua attuazione richiede al-cuni accorg imenti. È consig liab ile , posizionare , anche in que-sto caso, sul bordo superiore de lla solet-ta de i punti d i tenuta supp lementari. Dove lo spessore de lle solette è troppo
esiguo b isognerebbe evitare d i adottare
questa soluzione poiché si potrebbero
verificare fessurazioni o rotture per lesollecitazioni trasmesse alla ringhiera. N e lla creazione de lla staffa metallica d iancoragg io è necessario mettere in atto
a lcun i accorg i-menti tecnici utiliad imped ire a l-l ’acqua d i rag-g iungere il punto
d i ancoragg io (ta-g liagoccia).
" ESEMPI DI DEGRADOAVANZATOCAUSATO DALLE PIANTANEIN FERROINSERITE NELLOSPESSORE DELLASOLETTA IN CLS
! ! 14 FACCIATE M&T settembre·dicembre 2005
Un ult imo importante accorg imento da
seguire è que llo d i non posizionare maile nuove p iantane d irettamente sug li an-go li de lle so lette , bensì almeno ad una
d istanza d i cm 20 per lato , per scong iu-rare ogni possib ile d istacco de l calce-struzzo .
PARAPETTI PIENI IN MURATURA N ormalmente quando il parapetto d i un
balcone è “p ieno” , cioè realizzato trami-te pareti verticali, dotate o meno d i partivuote , esso può essere costituito da d if-ferenti materiali, come ad esemp io in clsarmato in opera, in mattoni p ieni o de l ti-po forato, in panne lli prefabbricati, ecc.Molto spesso, a causa de lla loro vulnera-b ilità ag li agenti atmosferici, il degrado
magg iore è riscontrab ile sui parapettiformati da mattoni forati ed intonacati,ma in genere tutti i tip i d i parapetti p ienihanno caratteristiche tecniche che ne ltempo acce lerano il processo de l loro de-terioramento. Il primo fattore d i degrado è l’acqua che
defluisce attraverso doccioni, p iù o meno
localizzat i in posizioni idonee e d i mate-riali d ifferent i. Spesso il doccione non
c’è , ma esiste un’apertura d irettamente
ne l parapetto dove d i sovente ci si ac-corge , quando si procede al suo rifaci-mento , che manca totalmente o è imper-fetta la tenuta all’acqua de l manto im-permeab ilizzante . O ppure quando esi-ste , il doccione presenta un insufficiente
aggetto , in modo tale da far perco lare
l’acqua sporca sul paramento . Per non
parlare de i frequent i errori che si riscon-trano ne lla realizzazione de i co lli perime-trali, quando esistono , de llo strato im-permeab ilizzante . Molto spesso, fessurazioni in corrispon-denza de i punti d i contatto con la mura-tura perimetrale ci segnalano possib ili er-rori d i progettazione , come que llo d i aver
creato de i vincoli troppo rig id i, mentre
sarebbe ausp icab ile fissare il parapetto
unicamente alla soletta.A ltre fessurazioni, come que lle in corri-spondenza de i frontalini o de ll’intradosso
de lle solette , ci segnalano
REAL IZZAZ ION I
COMMITTENTE CONDOMINIO VIA PISACANE 55 - MILANO
C /O AMM.NE NASCIMBENE
APPALTO EURO 400.000
IMPRESA GRUPPO S.I.M.E. SPA
D.L. 494 ING. MARCO PEDRAZZINI
segue a pag . 19
1.a 1.b
2.a
3
2.b
Scheda dei lavori ANNO 2005
VIA PISACANE 55 - MILANO
" INTERVENTO DI RECUPERO DELLESUPERFICI INTONACATE E DEI BALCONI
FACCIATE M&T settembre·dicembre 2005 19 ! !
possib ili so llecitazioni incorrispondenza deg li ancoragg i de llestaffe , soprattutto ne l caso de i panne lliprefabbricati. Ad ogni modo un pre liminare esame de l-le caratterist iche de lle fessurazioni pre-sent i deve guidare l’operatore all’ind ivi-duazione de lle prob lemat iche present ine i parapett i p ieni che , se trascurate ,possono portare perico losamente a si-tuazioni crit iche con rischi d i ribaltamen-to . Un altro aspetto importante , da non sot-tovalutare , è rappresentato dalla prote-zione superiore de lle pareti de l parapet-to p ieno in muratura. La protezione de llatesta de l muro è ind ispensab ile per evita-re sia le possib ili infiltrazioni d’acqua p io-vana che i dannosi percolamenti verticali.Questi e lementi protettivi possono esse-re realizzati in p ietra o cotto oppure in la-miera zincata, acciaio inox o rame (scos-saline). La soluzione in materiale metallico è ov-viamente la p iù economica e presenta al-cuni punti deboli: innanzitutto g li effettide l surriscaldamento che , oltre a creareprob lemi al contatto, inducono importan-ti variazioni d i lunghezza, a cui si rimed iacon g iunti d i scorrimento opportunata-mente d istanziati; inoltre , non va interrot-ta la continuità de lla protezione con fora-ture per l’ancoragg io. I punti d i fissagg io devono essere ese-guiti sulle parti verticali. La protezionecon e lementi in p ietra, marmo o altro ne-cessita invece l’osservanza d i importantiaccorg imenti, tra i quali: non posizionareg li e lementi a filo muro e dotarli d i ade-guato gocciolatoio verso l’esterno, pred i-sporre g li e lementi con g iunto a battutaoppure sig illare attentamente i g iunti, ri-spettare un minimo d i pendenza ne l loroposizionamento.
PARAPETTI IN PROFILI METALLICI E PANNELLATURE DI VETRO
Con questo tipo d i parapetti, il magg iornumero deg li interventi riguarda il rifaci-mento de lle panne llature d i vetro, spessotroppo grand i, senza fermavetri, e d i ca-
ratterist iche non conformi ag li attualistandard d i sicurezza.L’intervento va accompagnato con un’a-deguata sistemazione e trattamento de-g li e lementi de lla ringhiera. Frequente-mente cap ita anche d i risolvere il prob le-ma de ll’altezza, che deve essere anch’es-sa conforme ai regolamenti vigenti, ag-g iungendo e lementi orizzontali d i pari se-zione o add irittura innalzando l’intero si-stema de l parapetto. Il ferro può g iocare una parte determi-
COMMITTENTE CONDOMINIO VIA VALDISOLE 7 C /O AMM.NE OSCAR BOSÉ
APPALTO EURO 150.000IMPRESA GRUPPO S.I.M.E. SPA
D.L. 494 ARCH. ANTONIO PELLEGRINI
segue da pag . 14
" ESEMPIO DI NUOVIANCORAGGI DELLERINGHIERE ESEGUITIMEDIANTESTAFFAGGIO SULFRONTALE DELLESOLETTE DEI BALCONI
1
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Scheda dei lavori ANNO 2003
VIA VALDISOLE 7 - MILANO
! ! 20 FACCIATE M&T settembre·dicembre 2005
nante quando forma te laio per i vetri re-tinati o de i vetri in genere , posti all’ester-no deg li ed ifici: ad esemp io la mancatainterposizione de lla guarnizione e lasticatra vetro e ferro provoca l’inevitab ile rot-tura d i quest’ultimo alla prima deforma-zione importante de l te laio.Quando, invece , il processo d i deteriora-mento de l parapetto è troppo avanzatosi propongono de i nuovi parapetti in pro-fili leggeri d i alluminio e vetro antisfon-damento, secondo le caratteristiche este-tiche de ll’ed ificio.Concludendo, anche ne l cantiere d i recu-pero devono necessariamente entrare abuon d iritto tutte le regole de lla correttaprogettazione e la conoscenza de lle tec-niche de l “buon costruire” sia per ricer-care le mig liori soluzioni ad ogni prob le-ma che per ind ividuare eventuali d ifetti oerrori costruttivi neg li e lementi che com-pongono la facciata. Uno sguardo all’ed ilizia storica, infine , èsempre consig liab ile perché , se si sannoleggere , si ritrovano suggerimenti impor-tanti. Per esemp io ne lla costruzione de lleringhiere trad izionali sono rari g li e le-menti orizzontali, perché su d i essi per-mane p iù lungo l’acqua, la brina, la nevee la polvere permettendo p iù facilmentela formazione d i rugg ine . È utile ricordarse lo se si dovranno rifarele ringhiere .
ALTRI ELEMENTI DI FACCIATA IN CEMENTO G li elementi marcapiano andranno rico-struiti con malte antiritiro o a base epossi-dica e successivamente protetti con ido-nea pitturazione, previa rimozione delleparti incoerenti o disaggregate e accuratapulizia. Qualora la sporgenza dal filo difacciata sia tale da rendere l’elementoparticolarmente esposto al dilavamentoed al rischio di un eventuale ristagno sulpiano orizzontale superiore, occorre pren-dere in considerazione un’eventuale pro-tezione estradossale attraverso imper-meabilizzazione, una copertura con scos-saline metalliche, la creazione di piani in-clinati con prodotti resi idrorepellenti.Le cornici intermedie o quelle delle aper-ture di facciata in cls saranno ricostruiteallo stesso modo, valutando l’opportunitàdi introdurre dei perni metallici in ferrozincato in relazione alle dimensioni ed allaparticolare conformazione dei manufatti. Le copertine in cemento disaggregate osgretolate dovranno essere ripristinatecurando la loro riadesione al supporto im-piegando malte antiritiro epossidiche e si-gillando accuratamente le fessurazioni .Rimosse le parti incoerenti e ripulite conspazzolatura tutte le superfici si procede-rà al trattamento eventuale delle armatu-re se esistenti e scoperte ricostruendo leparti mancanti. Seguirà un trattamento diconsolidamento e di protezione con pro-dotti specifici impermeabilizzanti acrilsili-conici. I davanzali saranno anch’essi con-solidati e protetti superiormente con pro-dotti impermeabilizzanti, ad esempio conidrorepellenti, previa rimozione delle por-zioni inaffidabili, pulizia e ricostruzionedove necessario. L’assenza del gocciola-toio provoca lo scorrimento dell’acquameteorica sulla parete perciò richiederàche questo venga realizzato mediante fre-satura del manufatto o mediante l’appli-cazione di profili metallici opportunamen-te sagomati. !
La prima parte d i questo articolo è statapubb licata su “Facciate , materiali & tec-nolog ie” n. 2/2005.
REAL IZZAZ ION I
" LE PIANTANE E LE RINGHIERESONO SPESSO LA CAUSAPRINCIPALEDEL DEGRADODELLE SOLETTEAGGETTANTI IN CLS