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LA LEGGE UNIVERSALE
Sayyid Qutb
(rahīmahullāh)
Estratto da “Ma’alim fi’l-Tarīq”
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
1
L’Islām costruisce il suo fondamento del credo e
dell’azione sul principio della totale sottomissione ad
Allāh solo. Le sue credenze, forme di adorazione e
regole di vita sono uniformemente un’espressione di
questa sottomissione e un’interpretazione pratica
della dichiarazione che non vi è divinità all’infuori di
Allāh. I dettagli della vita derivano dalla pratica del
Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘alayhi wa sallam) e
sono una conseguenza pratica della dichiarazione che
Muhammad è il Messaggero di Allāh.
L’Islām costruisce la sua intera struttura in modo che
queste due parti della dichiarazione determinino il suo
sistema e le sue caratteristiche. Quando l’Islām
costruisce la sua struttura in questo modo, dandogli
una posizione distinta e unica rispetto a tutti gli altri
sistemi conosciuti dall’uomo, allora esso è davvero in
armonia con la legge universale, che è all’opera non
solo nell’esistenza umana, ma anche in tutto l’intero
universo.
2
Secondo la concezione Islamica, l’intero universo è
stato creato da Allah. L’universo ha iniziato ad esistere
quando Allāh ha voluto, poi Egli ha ordinato alcune
leggi naturali che lo seguono e secondo le quali tutte le
sue varie parti funzionano armoniosamente:
فيكون كن ه ل نقول أن أردناه إذا لشيء قولنا إنما
“Quando vogliamo una cosa, Ci basta dire
«Sii!» ed essa è.” [An-Naĥl, 40]
ره شيء كل وخلق تقديرا فقد
“Che ha creato ogni cosa e le ha dato giusta
misura.” [Al-Furqān, 2]
Dietro quest’universo c’è una Volontà che lo
amministra, una Forza che lo muove, una Legge che lo
regola. Questa Forza mantiene un equilibrio tra le
varie parti dell’universo e controlla i loro movimenti,
così esse non si scontrano tra loro, non c’è alcun
disordine nel loro sistema, i loro movimenti regolari
non si arrestano all’improvviso, né diventano
disorganizzate. Questo continuerà fino a quando la
Volontà divina vorrà che continui. L’intero universo
obbedisce alla Volontà di Allāh, alla Sua Forza e alla
3
Sua Autorità: non gli è possibile disobbedire alla
Volontà divina e alla sua legge ordinata nemmeno per
un solo istante. A causa di quest’obbedienza e
sottomissione, l’universo continua ad andare avanti in
un modo armonioso, e nessuna distruzione,
dispersione o disturbo può entrare in esso senza che
Allāh lo voglia.
ربكم إن على استوى ثم أيام ستة في والرض السماوات خلق الذي للا
رات والنجوم والقمر والشمس حثيثا يطلبه النهار الليل يغشي العرش مسخ
تبارك والمر الخلق له أل بأمره العالمين رب للا
“Allāh è il vostro Signore, Colui che in sei
giorni ha creato i cieli e la terra e poi si è
innalzato sul Trono. Egli ha coperto il giorno
con la notte ed essi si susseguono
instancabilmente. Il sole e la luna e le stelle
sono sottomesse ai Suoi comandi. Non è a
Lui che appartengono la creazione e l’ordine?
La lode [appartiene] ad Allāh Signore dei
mondi!” [Al-‘A`rāf, 54]
L’uomo è una parte dell’universo: le leggi che
governano la natura umana non sono diverse dalle
leggi che regolano l’universo. Allāh è il Creatore
dell’universo come dell’uomo. Il corpo dell’uomo è
4
fatto di materiale terrestre ma Allāh gli ha concesso
alcune caratteristiche che lo rendono diverso dalla
terra con la quale è stato creato, e Allāh lo sostenta
secondo misura. L’uomo nelle sue funzioni corporee
segue involontariamente le stesse leggi della natura
come le altre creature. La sua creazione è secondo la
Volontà di Allāh piuttosto che quella di suo padre e
di sua madre. Il padre e la madre sono capaci di
accoppiarsi, eppure non sono in grado di
trasformare uno spermatozoo in un essere umano.
L’uomo è nato secondo il metodo di sviluppo e
nascita che Allāh ha prescritto per lui: respira l’aria
di Allāh in una quantità e in una maniera prescritta
da Allāh, possiede sentimenti e comprensione, sente
dolore, prova fame e sete, mangia e beve - in breve,
deve vivere secondo le leggi di Allāh e non ha scelta
in materia. In questo senso non c’è differenza tra lui
e gli altri oggetti inanimati o animati dell’universo.
Tutti incondizionatamente sono sottomessi alla
Volontà di Allāh e alle leggi della Sua creazione.
Colui che ha creato l’universo e l’uomo, e Che ha reso
l’uomo obbediente alle leggi che pure governano
l’universo, ha anche prescritto una Sharī’ah per le
sue azioni volontarie. Se l’uomo segue questa legge,
allora la sua vita è in armonia con la propria natura.
5
Da questo punto di vista, questa Sharī’ah è anche
una parte di quella legge universale che governa
l’intero universo, inclusi gli aspetti fisici e biologici
dell’uomo.
Ogni parola di Allāh, che si tratti di un’ingiunzione o
di una proibizione, di una promessa o di un
ammonimento, di una norma o di un consiglio, è una
parte della legge universale ed è così accurata e vera
come ognuna delle leggi note come “leggi della
natura”, le leggi divinamente ordinate per l’universo,
che la troviamo essere all’opera in ogni momento, in
base a ciò che Allāh ha prescritto fin dagli albori
della creazione.
In questo modo la Sharī’ah che Allāh ha dato
all’uomo per organizzare la sua vita è anche una
legge universale, in quanto è legata alla legge
generale dell’universo ed è in armonia con essa.
Questa obbedienza alla Sharī’ah diventa per gli
esseri umani una necessità, così che la loro vita
possa diventare armoniosa e in sintonia con il resto
dell’universo: non solo questo, ma l’unico modo in
cui l’armonia può essere portata tra le leggi fisiche
che sono all’opera nella vita biologica di un uomo e
le leggi morali che governano le sue azioni volontarie
è soltanto attraverso l’obbedienza alla Sharī’ah. Solo
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in questo modo la personalità dell’uomo, interiore ed
esteriore, diviene integrata.
L’uomo non può comprendere tutte le leggi
dell’universo, né l’unità di questo sistema: egli non
riesce nemmeno a comprendere le leggi che
governano la sua stessa persona, dalle quali non può
discostarsi di un pelo. Così è incapace di fare leggi
per un sistema di vita che possano essere in
completa armonia con l’universo o che possano
armonizzare anche i suoi bisogni fisici con il suo
comportamento esteriore. Questa capacità
appartiene soltanto al Creatore dell’universo e degli
uomini, Che non solo controlla l’universo, ma anche
le vicende umane, e Che attua una legge uniforme
secondo la Sua volontà.
Questa obbedienza alla Sharī’ah di Allāh è necessaria
per il bene di quest’armonia, ancor più necessaria
dello stabilimento del credo Islamico, in quanto
nessun individuo o gruppo d’individui può essere
davvero Musulmano fin quando non si sottomette
totalmente ad Allāh e soltanto nella maniera
insegnata dal Messaggero di Allāh (sallAllāhu ‘alayhi
wa sallam), attestando in tal modo con le azioni che
non vi è divinità all’infuori di Allāh e che
Muhammad è il Messaggero di Allāh.
7
La totale armonia tra la vita umana e la legge
dell’universo è completamente benefica per gli esseri
umani, in quanto è l’unica garanzia contro qualsiasi
tipo di discordia nella vita. Solo in questo stato essi
saranno in pace con sé stessi e con l’universo,
vivendo in accordo con le sue leggi e i suoi
movimenti. Allo stesso modo, troveranno la pace
della mente e nel contempo le loro azioni saranno in
accordo con le loro vere esigenze naturali, senza
alcun conflitto tra le due. Infatti, la Sharī’ah di Allāh
armonizza il comportamento esteriore dell’uomo con
la sua natura interiore in un modo semplice. Quando
un uomo è in accordo con la propria natura, seguono
automaticamente pace e cooperazione tra individui,
così tutti vivono insieme sotto un unico sistema, che
è una parte del sistema generale dell’universo. In tal
modo, le benedizioni scendono su tutta l’umanità,
perché questa via conduce in una maniera agevole
alla conoscenza dei segreti della natura, delle sue
forze nascoste, e dei tesori celati nelle estensioni
dell’universo. L’uomo utilizza tutto ciò per il bene
dell’intera umanità, sotto la guida della Sharī’ah di
Allāh, senza alcun conflitto o competizione.
In contrasto con la Sharī’ah di Allāh ci sono i capricci
degli uomini:
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والرض السماوات لفسدت أهواءهم الحق اتبع ولو
“Se la verità fosse consona alle loro passioni
certamente si sarebbero corrotti i cieli e la
terra.” [Al-Mu’uminūna, 71]
Da ciò veniamo a conoscenza che la verità è una e
non molte. E’ il fondamento di questa religione: i
cieli e la terra sono basati su di essa, tutti gli affari di
questo mondo e del prossimo sono regolati da essa,
l’uomo sarà responsabile di fronte ad Allāh sulla
base di essa, coloro che si discostano dalla verità
sono puniti con essa, e la gente sarà giudicata da
Allāh in base ad essa. La verità è indivisibile, ed è il
nome di quella legge generale che Allāh ha ordinato
per tutte le cose, e tutto ciò che esiste o la segue o
viene punito con essa.
كانت ريةق ن م مناص ق وكم - لون ق تع أفل ذكركم ه يف كتابا إليكم ازلن نأ د ق ل
هان م هم اذ إ ابأسن اأحسو ام فل - رين خ آ وماق بعدها شأنانأ و المةظ
تسألون لعلكم ومساكنكم ه يف رفتم أت ام إلى اورجع او اوض ترك ل - ون ض يرك
ا يدص ح جعلناهم حتى اهم دعو تلك الت ز فما - المين ظ ان ك اإن اويلن يا االوق -
ن أ ادن ر أ لو - لعبين بينهما وما ض ر ال و ء اسمال ناق ل خ وما - امدين خ
ل الباط على ق الح ب ذف ق ن بل - فاعلين ان ك ن إ الدن ن م اه ذنخ لت الهو ذ خ نت
ن م ه ول - فون ص ت ام م ل الوي ولكم قاه ز هو اذ فإ ه غ دم في
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ول ه دت عبا ن ع ون يستكبر ل ده ن ع ن وم ض ر ال و ات وسماال في
ون يفتر ل ر اهن الو ل ي ل ال ون يسب ح - ون يستحسر
“In verità abbiamo fatto scendere su di voi un
Libro contenente il Monito per voi. Non
comprenderete? Quante ingiuste città
distruggemmo per suscitare poi un altro
popolo! Quando avvertirono la Nostra
severità fuggirono precipitosamente. «Non
fuggite, ritornate nel lusso e nelle vostre
case! Forse ve ne sarà chiesto conto».
Dissero: «Guai a noi! Invero siamo stati
ingiusti!». Non smisero di gridarlo, finché ne
facemmo messi falciate, senza vita. Non è per
gioco che creammo il cielo e la terra e quel
che vi è frammezzo. Se avessimo voluto
divertirci, lo avremmo fatto presso Noi
stessi, se mai avessimo voluto farlo. E invece
no, scagliamo la verità sulla menzogna, che le
schiacci la testa, ed ecco che essa scompare.
Siate maledetti per quello che affermate!
Solo a Lui appartengono tutti quelli che sono
nei cieli e sulla terra! Coloro che sono presso
di Lui non disdegnano di adorarLo e non se
ne stancano. Lo glorificano notte e giorno,
ininterrottamente…” [Al-‘Anbiyā’, 10-20]
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La natura umana nelle sue profondità ha piena
consapevolezza di questa verità. La forma e il corpo
dell’uomo e l’organizzazione del vasto universo
intorno a lui, gli ricordano che quest’universo è
basato sulla verità e che la verità è la sua essenza, e
che essa è collegata a una legge principale che la
sostiene. Pertanto, in essa non c’è confusione, né
conflitto tra le sue parti: non si muove a caso, né
dipende dal caso, né è priva di un disegno globale;
non è nemmeno un gioco nelle mani degli umani
capricci, ma corre agevolmente in una precisa,
dettagliata e prescritta corsa. Il conflitto nasce
quando l’uomo devia dalla verità che è nascosta nel
profondo della propria natura, sotto l’influenza dei
suoi desideri, e quando segue le leggi sulla base delle
proprie opinioni invece di seguire i comandamenti di
Allāh. Invece di sottomettersi al suo vero Padrone
insieme al resto dell’universo, egli si ribella e si
rivolta.
Quando questo conflitto tra l’uomo e la sua stessa
natura, e tra l’uomo e l’universo, si estende ai gruppi
umani, alle nazioni e alle razze, allora tutte le forze e
le risorse dell’universo sono utilizzate non a
beneficio di tutta l’umanità, ma per la sua
distruzione e per la violenza contro gli altri.
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Diventa chiaro dalla discussione precedente che lo
scopo dello stabilimento della legge di Allāh sulla
terra non è solo per la causa dell’altro mondo.
Questo mondo e l’altro mondo non sono due entità
separate, ma sono fasi complementari tra loro. La
legge data da Allāh non solo armonizza queste due
fasi, ma armonizza anche la vita umana con la legge
generale dell’universo. Così, quando l’armonia tra la
vita umana e l’universo emerge, i suoi risultati non
sono rinviati all’altro mondo, ma sono all’opera
anche in questo mondo. Comunque, essi
raggiungeranno la loro perfezione nell’Aldilà.
Questo dunque, è il fondamento del concetto
Islamico dell’universo e della vita umana come una
parte di quest’universo. Per sua stessa natura, tale
concetto è diverso da tutti gli altri concetti conosciuti
dal genere umano. Ecco perché questo concetto
implica alcune responsabilità e obblighi che non si
trovano in altre concezioni della vita.
Secondo questo concetto, l’obbedienza alla Sharī’ah
di Allāh è in realtà una conseguenza della necessità
di armonizzare la vita umana con quella legge che è
all’opera all’interno dell’uomo stesso e nel resto
dell’universo. Questa necessità esige che la legge che
governa gli affari sociali degli esseri umani debba
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essere in conformità con la legge generale
dell’universo: essa esige che l’uomo si sottometta ad
Allāh solo, con il resto dell’universo, e che nessun
uomo dovrebbe rivendicare la Signoria per altri.
Una traccia di questo bisogno di armonia di cui
abbiamo parlato si trova nella conversazione tra
‘Ibrāhīm (‘alayhis salām), il padre della Comunità
Musulmana, e Nimrod. Quest’uomo era un tiranno e
rivendicava la sovranità assoluta sui suoi sudditi:
nonostante ciò egli non rivendicava la sovranità sui
cieli, i pianeti e le stelle. Quando il Profeta Ibrāhīm
(‘alayhis salām) argomentò che Colui che ha autorità
su tutto l’universo è l’Unico ad avere autorità anche
sugli esseri umani, egli rimase senza parole:
ذ إ الملك ه الل اه آت ن أ رب ه في م ياهر إب اج ح الذي إلى ر ت ألم
م ياهر إب ال ق ت يأمو أحيي اأن ال ق ت يويم يحيي الذي رب ي م ياهر إب ال ق
الذي فبهت رب غ الم من بها فأت ق ر المش من شمس الب يأتي ه الل فإن
و ر كف المين ظ ال وم ق ال يهدي ل للا
“Non hai visto colui che per il fatto che Allāh
lo aveva fatto re, discuteva con ‘Ibrāhīm a
proposito del suo Signore? Quando ‘Ibrāhīm
disse: «Il mio Signore è Colui che dà la vita e
la morte», [l’altro] rispose: «Sono io che do la
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vita e la morte!». E ‘Ibrāhīm: «Allāh fa
sorgere il sole da Oriente, fallo nascere da
Occidente». Restò confuso il miscredente:
Allāh non guida i popoli che prevaricano.”
[Al-Baqarah, 258]
ض ر ال و ات وسماال في ن م أسلم ~ وله ون غ ب ي ه الل ن يد ر ي غ أف
يرجعون ه ي إل و وكرها وعاط
“Desiderano altro che la religione di Allāh,
quando, per amore o per forza tutto ciò che è
nei cieli e sulla terra si sottomette a Lui e
verso di Lui [tutti gli esseri] saranno
ricondotti?” [‘Āli `Imrān, 83]