4 aprile 2013

Come se già non bastas-sero le tasse statali e comu-nali, è in arrivo una nuovastangata fiscale per i contri-buenti piemontesi.

La Regione sta infatt ipensando ad un aumentodell’addizionale Irpef cheoscillerebbe tra lo 0,1 e lo0,5% a seconda delle fascedi reddito, per turare il “buco”di 900 milioni di euro cheriguarda la Sanità.

Secondo le ipotesi checircolano in questi giorni, l’in-cremento – pur considerandol’eventualità di un innalza-mento della fascia di esenzio-

ne che fino a ieri riguardava iredditi fino a 15 mila euro –potrebbe arrivare al 35%rispetto al tetto attuale.

Ciò significa – per fareun esempio – che se con unreddito da 30 mila euro sipagano oggi 519 euro all’an-no, si arriverà a pagarne finoa 700.

Ma questa non è l’unicanovità di questa difficile pri-mavera.

Se pare al momentoaccantonato il possibile rial-zo dell’Irap, l’imposta cheriguarda le aziende, vieneinvece dato ormai per certo il

rincaro delle tariffe del tra-sporto pubblico, voce cheandrà ad incidere prevalen-temente sui pendolari, lavo-ratori e studenti, categorieche già quotidianamentesono alle prese con i ritardi ei disagi delle ferrovie.

In più, pende sulla testadei cittadini l ’arrivo dellaTares, l’imposta comunaleche rimodulerà la tassa rifiuticomprendendo altri servizimunicipali, la cui entrata invigore è prevista per luglio.

I sindaci del Cuneesehanno incontrato a Bra alcu-ni deputati e senatori, chie-

dendo loro di perorare insede parlamentare una revi-sione o quanto meno un rin-vio del nuovo balzello.

Ma il mancato varo di unnuovo governo ad oltre unmese dalle elezioni e l’incer-ta fase politica che attraver-sa il Paese rendono compli-cato avere un interlocutorecol quale confrontarsi.

A Savigliano i l “nodoTares” verrà affrontato mar-tedì prossimo, 9 aprile, nelcorso della riunione dellaConsulta delle Attività Pro-duttive.

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La Regione sta definendo gli aumenti sull’addizionale Irpef per far fronte al buco della Sanità, che si aggira sui 900 milioni di euro

Arriva il salasso fiscale di primavera Rincari in vista anche sui trasporti pubblici. Comuni alle prese con il nodo Tares

Genola passa la palla alla Provincia. A Savigliano Soave ipotizza una convenzione con l’azienda

Pirogassificatore: dubbi e timoriSAVIGLIANO – Decine di

firme raccolte in poche ore. Martedì mattina, il comi-

tato “Aria Pulita” ha allestitoun banchetto sotto i portici dipiazza Santarosa per infor-mare i cittadini sul progettodel pirogassificatore di viaAlba e raccogliere l’adesioneal movimento che chiede alComune di bloccare la realiz-zazione dell’impianto.

Secondo il comitato, cheassieme ad altr i gruppiambientalisti e tanti cittadiniha partecipato all’incontroorganizzato dalla Consultaecologica la scorsa settima-na, «ci sono ancora troppidubbi per affermare che l’im-pianto non è dannoso».

Per queste ragioni,«l’Amministrazione deve farequanto in suo potere perbloccare la costruzione delpirogassificatore».

Intanto, mentre il Comu-

ne di Savigliano ha chiestoall’Arpa e all’Asl un parereche l’azienda è intenzionataad aspettare prima d’iniziarecon i lavori, a Genola il pro-getto per la realizzazione didue impianti simili è stato riti-rato: le carte depositateinmunicipio sono state strac-ciate e verranno ripresentate,con alcune modifiche, agliuffici della Provincia.

Se per qualcuno la noti-zia suona come una vittoria,per altri il rischio è che laquestione si “allontani” trop-po dalla città, con conse-guenti maggiori difficoltà per icittadini contrari alla centralea biomasse di far sentire lapropria voce.

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L’affollata riunione della Consulta ecologica in municipio e, a destra, i banchetti per la raccolta delle firme

SaviglianoGavatortaguideràil Cai

a pag.3Gianluca Gavatorta

a pag. 9

SaviglianoMercatini delle pulci a rischio

a pag. 22

RacconigiIncendiati 5 cassonettinella notte di Pasquetta

L’orario ferroviariodalla stazione di Savigliano

Politica

Senza coraggio

di Corrado Galletto

Sembra che sia ritornatotutto come prima. Dopo leelezioni che hanno cambiatoquasi completamente i depu-tati e i senatori, dopo losconvolgimento delle forze incampo con un nuovo partito,quello “Cinquestelle”, che hapreso un terzo dei voti e deiparlamentari, dopo un mesedi colloqui e di trattative inu-tili, siamo qui a chiederci seci potrà essere un Governoche prenda qualche decisio-ne.

Sembra sia ritornato tuttocome prima e anche peggio,tanto da far rimpiangere ilcoraggio che avevano avuto iMoro, gli Andreotti e i Ber-linguer quarant’anni fa nelsuperare gli steccati ideologi-ci e trovare gli accordi neces-sari per fare andare avantiquesto nostro Paese.

Dal loro punto di vista itre partiti maggiori hannoragione nelle posizioni chetengono. Il Partito Democra-tico non può cercare unaccordo con Berlusconi per-ché questo provocherebbeuna scissione interna; ilPopolo delle Libertà devecercare di non essere emargi-nato dai posti di potere per-ché rischia di scomparire; ilMovimento Cinquestelle nonpuò trovare accordi con nes-suno perché ha impostatotutta la sua campagna eletto-rale con lo slogan “mandia-moli tutti a casa”. Così rima-ne il nulla. E fanno quasiridere (o piangere) le frasi:“Lavoriamo per il bene delPaese”, oppure “Occorre ungoverno forte per il lavoro ela ripresa dell’economia”,quando i conti li fanno solosulle strategie di partito enon sulle decisioni da pren-dere. Stanno criticando anchel’ultima pensata del presiden-te Napolitano di incaricaredegli “esterni” a studiare iprincipali problemi da affron-tare per trovare qualchepunto di intesa che possaessere condiviso.

Forse quello che manca èproprio il coraggio e lo spiri-to di mettersi in discussione edi avere la voglia di superarela logica del proprio schiera-mento per guardare a quelloche bisogna fare per tutti.

Perché intanto che discu-tono, si scontrano e continua-no nella politica del nulla, leaziende continuano a chiude-re, aumentano le tasse comu-nali e regionali perché nessu-no ha più un soldo in cassa,diminuiscono i servizi ancheessenziali e i debiti aumenta-no.

Qualche giorno fa, in unatrasmissione televisiva, diquelle dove si parla di politi-ca con la retorica, le parolevuote, e gli scambi di accusedi sempre, l’intermezzo di unservizio giornalistico chiede-va a dei giovani quale sareb-be stato per loro la personache avrebbero visto benecome capo di un nuovoGoverno. Quasi tutti hannorisposto: il Papa.

MurelloSi voteràa fine maggioper sindacoe Consiglio

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SaviglianoAvevanorapinatodue coetaneisul treno:arrestati4 ragazzimagrebiniIl fatto è successosulla lineaFossano-Savigliano