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CAL
CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Rapporto mensile dell’Attività legislativa
del Consiglio regionale del Lazio
X Legislatura
- MAGGIO 2017 -
2
Presidente
Nicola Marini
Vicepresidenti Salvatore Ladaga Claudio Crocetta
Consiglieri segretari
Lucia Catanesi Tommaso Ciccone Bruno Manzi
Struttura di Supporto:
Direttore: Avv. Cinzia Felci Responsabile ad interim: Avv. Michele Gerace Curatore del Rapporto: Dott. Andrea Camponi Giovanna Fracasso Tel. 06 65932183 mail: gfracasso@regione.lazio.it Diego Barone tel. 06 65932067 mail: dbarone@regione.lazio.it Andrea Camponi tel. 06 65937618 mail: andrea.camponi@regione.lazio.it Liviana Gargiulli tel. 06 65937312 mail: lgargiulli@regione.lazio.it Luca Lepori tel. 06 65937681 mail: l.lepori-cons@regione.lazio.it Patrizia Rotilio tel. 06 65932601 mail: protilio@regione.lazio.it Laura Toni tel. 06 65932647 mail: ltoni@regione.lazio.it
Sito web: http://cal.regione.lazio.it/ E-Mail: cal@regione.lazio.it PEC: cal@cert.consreglazio.it
3
INDICE
CONSIGLIO REGIONALE pag. 67
----------------------------------------------------------------------------------------
II - COMMISSIONE - Affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i popoli e tutela dei consumatori pag. 4 --------------------------------------------------------------------------------------------------------
IV – COMMISSIONE - Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria pag. 10 ----------------------------------------------------------------------------------------
V - COMMISSIONE - Cultura, diritto allo studio, istruzione, pari opportunità, politiche giovanili, spettacolo, sport e turismo pag. 18
----------------------------------------------------------------------------------------
VI COMMISSIONE - Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica pag. 30 ----------------------------------------------------------------------------------------
4
VII COMMISSIONE - Politiche Sociali e della Salute pag. 49 ---------------------------------------------------------------------------------------
VIII COMMISSIONE - Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico pag. 52 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale Sulle Infiltrazioni Mafiose e sulla Criminalità Organizzata nel territorio regionale pag. 60 ----------------------------------------------------------------------------------------
Commissione Speciale sul Terremoto pag. 63 ----------------------------------------------------------------------------------------
Cal – Consiglio Autonome Locali pag. 65 ----------------------------------------------------------------------------------------- INDICE DEI NOMI pag. 84
5
II – COMMISSIONE - AFFARI COMUNITARI E INTERNAZIONALI, COOPERAZIONE TRA I POPOLI E TUTELA DEI CONSUMATORI
Presidente: Piero Petrassi (Centro Democratico)
Audizione n. 18 del 23/05/2017
Odg: Audizione dell'assessore regionale Guido Fabiani e Rosanna Bellotti dell'Autorità gestione fondi POR FESR
in merito alla situazione fondi FESR Programmazione 2007/2013, allo stato di attuazione della programmazione 2014/2020 nonché per informazioni
sulla cooperazione territoriale europea. All'audizione interverrà il dirigente dell'Area programmazione
economica, Giorgio Francesco Giuseppe Pugliese per riferire in merito alla rete di sportelli dell'Ufficio Europa sul territorio regionale.
SINTESI Con il Programma Operativo cofinanziato dal FESR la
Regione Lazio descrive la strategia e definisce gli
strumenti per contribuire alla realizzazione della
Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente,
sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della
coesione economica, sociale e territoriale.
La scelta degli obiettivi tematici e delle priorità di
investimento per il FESR nel periodo 2014-2020 è
articolata come segue:
Asse 1 - Ricerca e innovazione (180.000.000)
Asse 2 - Lazio Digitale (154.270.000)
Asse 3 - Competitività (276.400.000)
Asse 4 - Sostenibilità energetica e mobilità 176.000.000)
Asse 5 - Prevenzione del rischio idrogeologico
6
(90.000.000)
Assistenza Tecnica (36.395.194)
La dotazione finanziaria totale del POR FESR Lazio
2014-2020 ammonta a 913.065.194 euro.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
FONDI COMUNITARI, IL PUNTO SULLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020
23/05/2017 - Sono state finalizzate risorse pubbliche
per 530,44 milioni di euro, pari al 58,05% del totale
della dotazione finanziaria del programma d’investimenti
cofinanziati dall’Unione europea 2014-2020. Questi i
numeri dell’audizione con la direttrice dell’Autorità di
gestione del Por Fesr Lazio, Rosanna Bellotti, ascoltata
oggi dalla seconda commissione consiliare permanente,
Affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i
popoli e tutela dei consumatori, presieduta da Pietro
Petrassi. All'audizione è intervenuto anche il dirigente
dell'Area programmazione economica, Giorgio Francesco
Giuseppe Pugliese, per riferire in merito alla rete di
sportelli dell'Ufficio Europa, volti a garantire ai
potenziali beneficiari un servizio di orientamento,
informazione e supporto alla partecipazione ai bandi.
Con una dotazione complessiva di 913 milioni di euro, il
Por Fesr Lazio 2014-2020 è stato approvato dalla
Commissione europea, insieme ai primi 11 programmi,
il 12 febbraio 2015. Il totale delle risorse finalizzate
attraverso bandi, delibere, accordi al 31/3/2017
ammonta a 530,44 milioni di euro. Le risorse sono
stanziate per il 50% dalla Ue attraverso il Fondo europeo
di sviluppo regionale (Fesr), per il restante 50% dal
7
cofinanziamento nazionale (Stato e Regione). Il
programma si articola su cinque assi, più l’asse
Assistenza tecnica, per ciascuno dei quali sono state
allocate le seguenti risorse.
Asse 1 – Ricerca e innovazione: 180 milioni di euro
(19,7% del totale risorse). Risorse impegnate al
31/3/2017: 59 milioni di euro. Al 30/11/2015 erano
state presentate 173 proposte da oltre 1000 soggetti
(imprese, centri di ricerca, università, associazioni
imprenditoriali), la valutazione si è conclusa nei primi
mesi del 2016.
Asse 2 – Agenda digitale: 154,3 milioni di euro (16,9%
del totale risorse). Risorse impegnate 117 milioni di euro
circa. La Regione ha approvato l’Agenda digitale
regionale (giugno 2015). Tra gli interventi in
quest’ambito è stata sottoscritta la convenzione
operativa per lo sviluppo della banda ultra larga tra il
ministero dello Sviluppo economico e la Regione Lazio
(1/8/2016) ed è stato approvato lo studio di fattibilità
per la realizzazione di una piattaforma unica telematica
con un sistema di standardizzazione dei procedimenti e
della modulistica su tutto il territorio regionale da
mettere a disposizione dei comuni singoli o associati che
gestiscono lo Sportello unico per le attività produttive
(Suap).
Asse 3 – Competitività dei sistemi produttivi: 276,4
milioni di euro (30,3% del totale risorse). Risorse
impegnate: 119 milioni di euro. Nel corso del 2015 sono
stati approvati e pubblicati tre avvisi, tra i quali l’avviso
8
relativo all’attrazione delle produzioni cinematografiche
e alle azioni di sistema attraverso il sostegno delle Pmi
che ha l’obiettivo di aumentare la competitività delle
imprese di produzione cinematografica e il relativo
indotto, sostenendo gli investimenti in produzioni
audiovisive e la loro distribuzione anche internazionale
(stanziamento 10 milioni di euro). Nel 2016 il bando è
stato riproposto. E’ stata inoltre attivato l'invito a
presentare proposte (“call for proposal”), per
l’acquisizione di idee di sviluppo e proposte di
riposizionamento competitivo di sistemi produttivi,
filiere, ambiti tematici e/o territoriali (40 milioni di euro)
con possibile attivazione di ulteriori azioni per 30 milioni
di euro che concorrono al processo di
rigenerazione/reindustrializzazione del territorio. Sono
pervenute 173 proposte presentate da circa 1000
soggetti in forma associata.
Asse 4 – Energia sostenibile e qualità della vita: 176
milioni di euro (19,3% del totale risorse). Risorse
impegnate: 115,2 milioni di euro. Si interviene in due
ambiti prioritari: mobilità sostenibile e promozione
dell’efficienza energetica e uso dell'energia rinnovabile
nelle imprese e negli edifici pubblici. Nel 2015 è stata
attivata una “call for proposal” rivolta a comuni e
province per l’efficientamento energetico degli edifici
pubblici. Per le imprese sono previsti finanziamenti per
la riduzione dei costi energetici. In materia di mobilità
sostenibile, nel 2015 è stato avviato il confronto tra i
diversi attori coinvolti a livello regionale e metropolitano,
al fine di definire il ruolo di ciascun soggetto e pervenire
alla definizione di un sistema integrato di interventi per
9
l’area della Città metropolitana, per favorire
all’incremento della mobilità collettiva e la riduzione
dell’inquinamento attraverso il potenziamento dei diversi
nodi di interscambio, la sostituzione di una parte degli
autobus urbani e l’acquisito di nuovi treni, insieme alle
azioni di implementazione degli strumenti per la
gestione delle reti di trasporto (semafori intelligenti,
espansione della zona a traffico limitato, misure
restrittive del traffico privato, pedaggi, tariffazione della
sosta). La definizione e attuazione degli interventi è stata
oggetto di un “Accordo di programma per la mobilità
sostenibile integrata” tra la Regione e Roma Capitale,
sottoscritto tra le parti il 26/9/2016.
Asse 5 – Clima e rischi ambientali: 90 milioni di euro
(9,9% del totale risorse). Impegni per 90 milioni di euro.
L’asse sostiene interventi di messa in sicurezza e
aumento della resilienza dei territori più esposti a
rischio idrogeologico ed erosione costiera, interventi
infrastrutturali per il consolidamento di versanti
caratterizzati da fenomeni gravitativi di massa,
superficiali e profondi, di difesa idraulica e di
rigenerazione dei bacini idrografici e delle aree fluviali,
in coerenza con quanto previsto negli strumenti di
pianificazione regionale e con il “National risk
assessment” del Dipartimento per la protezione civile
della Presidenza del consiglio dei ministri.
A questi assi si aggiunge l’asse Assistenza tecnica, per
un ammontare di 36,4 milioni di euro (4% del totale
risorse). Gli impegni di quest’asse al 31/3/2017
ammontano a 27 milioni di euro.
10
IV – COMMISSIONE - BILANCIO,
PARTECIPAZIONE, DEMANIO E PATRIMONIO,
PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA
Presidente: Simone Lupi (Pd)
Seduta n°: 107 del 09/05/2017 Odg:
1) S.D. n. 202 - R.U. REG.LAZIO 0182680 (Proposta n. 4996 del 17.03.2017) - decisione n. 10/2017
concemente: "Attuazione dell'art.6 della Legge regionale 24 dicembre 2010, n. 8, rubricato: "lncasso crediti vantati dalla Regione", così come integrato dall'art. 3,
comma 3, della Legge regionale 10 agosto 2016. n.12, e dell'art. 3, comma 56. della Legge regionale 31 dicembre 2016, n.17, Modalità per l'applicazione dell'istituto della
compensazione"; 2) S.D. n. 203 - R.U. REG.LAZIO 0182697 (Proposta n.
5856 del 30.03.2017) - decisione n. 11/2017 concernente: "Partecipazione dei Comuni laziali all'attività di accertamento dei tributi regionali -
attuazione delle previsioni di cui al comma 4, articolo 3, della Legge regionale 31 dicembre 2016 n. 17";
3) S.D. n. 205 - R.U. REG. LAZIO 0185334 (Proposta n. 5746 del 26.03.2017) - decisione n. 12/2017 concernente: "Attuazione delle disposizioni di cui al
comma 9, articolo 3, della Legge regionale 31 dicembre 2016. n. 17. Modalità di ammissione al pagamento in misura del tributo speciale per il deposito in discarica
dei rifiuti solidi"; 4) P.L. n. 376 del 10 aprile 2017 concernente:
"Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73, comma l, lettera A), del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive
modifiche. concernente: "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009. n. 42";
5) P.L. n. 377 del 10 aprile 2017 concernente: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera E) del Decreto
11
Legislativo 23 giugno 201 1, n. 118 e successive modifiche, concemente: ''Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organisrni, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5
Maggio 2009. n. 42"; 6) P.L. n. 381 del 24 aprile 2017 concernente: "Disposizioni concernenti misure integrative. correttive e
di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale".
SINTESI
Lo S.D. n. 202 disciplina le modalità per applicare la
compensazione delle somme tra debiti e crediti - , certe,
liquide, ed esigibili, iscritte nel bilancio regionale e
risultanti nella contabilità della Regione, come pure i
fondi regionali la cui gestione è affidata a società
controllate dalla Regione Lazio - di un medesimo
soggetto nei confronti della Regione.
Lo S.D. n. 203 prevede la partecipazione dei Comuni
laziali all'attività di accertamento dei tributi regionali
attraverso una convenzione da stipularsi tra Regione
Lazio e Associazione regionale dei comuni laziali (Anci
Lazio).
Lo S.D. n. 205 indica le modalità di ammissione al
pagamento in misura del tributo speciale per il deposito
in discarica dei rifiuti solidi.
Con la pdl n. 376 la Regione riconosce la legittimità dei
(dlgs 118/2011) debiti fuori bilancio derivanti da
sentenze della magistratura, per un ammontare di circa
19 milioni di euro. Stessa cosa per la pdl n. 377 che
però interessa il riconoscimento di debiti derivanti dagli
acquisti di beni e servizi effettuati in assenza di un
12
impegno di spesa, per un ammontare pari a 15 milioni
di euro.
La proposta di legge n. 381 riguarda fondi per prevenire
il dissesto dei Comuni (legge Bilancio 2011) per il
triennio 2017/19, modifica la composizione della
commissione incaricata di valutare le relative domande
di concessione (sarà composta da personale regionale) e
disciplina i criteri per l’acquisto, da parte di persone
fisiche o giuridiche private, di determinate tipologie di
beni pubblici.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE BILANCIO: NORME IN ARRIVO A FAVORE DELLE CASSE DEI COMUNI
09/05/2017 - I comuni del Lazio potranno presto
partecipare all’attività di accertamento dei tributi
regionali, ottenendo una quota percentuale pari al 60
per cento delle somme recuperate. E per quei comuni in
stato di dissesto finanziario è previsto uno stanziamento
di un milione e duecentomila euro nel triennio 2017-
2019. Questi i contenuti dei provvedimenti a favore delle
amministrazioni comunali, all’esame della quarta
commissione consiliare permanente, Bilancio,
partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione
economico-finanziaria, presieduta da Simone Lupi.
L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore ha illustrato
tre schemi di deliberazione di Giunta, concernenti
l’attuazione di alcune disposizioni contenute nella legge
di stabilità 2017, e tre proposte di legge regionale in
materia di contabilità regionale. Gli schemi di
13
deliberazione riguardano: le modalità per l'applicazione
dell'istituto della compensazione tra debiti e crediti nei
confronti della Regione (schema di deliberazione n. 202);
la partecipazione dei Comuni laziali all'attività di
accertamento dei tributi regionali (sd n. 203); le
modalità di ammissione al pagamento in misura del
tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti
solidi (sd n. 205).
Potranno essere oggetto di compensazione le somme a
credito e a debito che l’amministrazione regionale ha nei
confronti del medesimo soggetto, certe, liquide, ed
esigibili, iscritte nel bilancio regionale e risultanti nella
contabilità della Regione, come pure i fondi regionali la
cui gestione è affidata a società controllate dalla Regione
Lazio. Attraverso una convenzione da stipularsi tra
Regione Lazio e Associazione regionale dei comuni laziali
(Anci Lazio), i comuni potranno partecipare all’azione di
contrasto all’evasione fiscale dei tributi regionali,
“trasmettendo all’Agenzia delle entrate segnalazioni
qualificate di atti, fatti e negozi che manifestino
immediatamente e oggettivamente, senza la necessità di
ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed
elusivi da parte di soggetti passivi di tributi regionali”,
come si legge nell’allegato A dello sd 203.
Con le proposte di legge n. 376 e 377 del 10 aprile 2017,
la Regione Lazio intende riconoscere la legittimità dei
debiti fuori bilancio, così come previsto dal dlgs 118/
2011 (e successive modificazioni) in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro
14
organismi, che prevede che tali tipologie di obbligazioni
siano appunto riconosciute con apposite leggi regionali.
La pl 376 riguarda debiti fuori bilancio derivanti da
sentenze della magistratura, per un ammontare di circa
19 milioni di euro. La pl 377 riguarda invece il
riconoscimento di debiti derivanti dagli acquisti di beni e
servizi effettuati in assenza di un impegno di spesa, per
un ammontare pari a 15 milioni di euro.
La proposta di legge 381, “Disposizioni concernenti
misure integrative correttive e di coordinamento in
materia di finanza pubblica regionale”, prevede uno
stanziamento di 200 mila euro per la parte corrente e
200 mila euro in conto capitale, per ciascuna annualità
del triennio 2017-2019, per il “Fondo per prevenire il
dissesto finanziario dei comuni” istituito con
l’assestamento di Bilancio del 2011. La stessa proposta
di legge modifica la composizione della commissione
incaricata di valutare le relative domande di
concessione, che dovrebbe così essere composta
soltanto da personale interno all’amministrazione
regionale. Sempre la pl 381 disciplina i criteri per
l’acquisto di determinate tipologie di beni pubblici (case
cantoniere, caselli idraulici, alloggi appartenuti alle
aziende ospedaliere, chiese ecc.) da parte di persone
fisiche o giuridiche private, estendendo la possibilità di
esercitare il diritto di opzione agli occupanti anche in
assenza di un titolo giuridico riconosciuto dalla Regione,
sempreché vi abbiano la residenza da almeno dieci anni.
15
Seduta - Audizione n. 107 del 15/05/2017 Odg: Audizione dell’ Assessore Alessandra Sartore, Politiche del Bilancio, Patrimonio e Demanio sulla
Riforma e riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica. A seguire, alle ore 12.30, riprenderanno i lavori della
Commissione, con l’esame degli argomenti già posti all’ordine del giorno della seduta n. 107 del 09 maggio 2017:
1) S.D. n. 202 - R.U. REG.LAZIO 0182680 (Proposta n. 4996 del 17.03.2017) - decisione n. 10/2017
concemente: "Attuazione dell'art.6 della Legge regionale 24 dicembre 2010, n. 8, rubricato: "lncasso crediti
vantati dalla Regione", così come integrato dall'art. 3, comma 3, della Legge regionale 10 agosto 2016. n.12, e dell'art. 3, comma 56. detla Legge regionale 31 dicembre
2016, n.17, Modalità per l'applicazione dell'istituto della compensazione";
2) S.D. n. 203 - R.U. REG.LAZIO 0182697 (Proposta n. 5856 del 30.03.2017) - decisione n. 11/2017 concernente: "Partecipazione dei Comuni laziali
all'attività di accertamento dei tributi regionali - attuazione delle previsioni di cui al comma 4, articolo 3, della Legge regionale 31 dicembre 2016 n. 17";
3) S.D. n. 205 - R.U. REG. LAZIO 0185334 (Proposta n. 5746 del 26.03.2017) - decisione n. 12/2017
concernente: "Attuazione delle disposizioni di cui al comma 9, articolo 3, della Legge regionale 31 dicembre 2016. n. 17. Modalità di ammissione al pagamento in
misura del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi"; 4) P.L. n. 376 del 10 aprile 2017 concernente:
"Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell'articolo 73, comma l, lettera A), del Decreto
Legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche. concernente: "Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5
maggio 2009. n. 42"; 5) P.L. n. 377 del 10 aprile 2017 concernente: "Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio
ai sensi dell'articolo 73, comma 1, lettera E) del Decreto Legislativo 23 giugno 201 1, n. 118 e successive modifiche, concemente: ''Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro
16
organisrni, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 Maggio 2009. n. 42"; 6) P.L. n. 381 del 24 aprile 2017 concernente:
"Disposizioni concernenti misure integrative. correttive e di coordinamento in materia di finanza pubblica
regionale".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO AUDIZIONE SUI CONSORZI DI BONIFICA: A CHE
PUNTO È LA RIFORMA?
15/05/2017 - I consorzi di bonifica esigono dai
proprietari dei terreni il pagamento di alcuni contributi
a fronte di presupposti che però sarebbero venuti meno
nel tempo. E’ questo il tema che si è imposto
all’audizione sulla riforma dei consorzi di bonifica che si
è svolta oggi in quarta commissione consiliare
permanente, Bilancio, partecipazione, demanio e
patrimonio, programmazione economico-finanziaria,
presieduta da Simone Lupi. A illustrare i termini della
questione è intervenuto un rappresentante del comitato
di zona Borgo San Martino, nel comune di Cerveteri: i
consorzi di bonifica non svolgono più i compiti che
svolgevano una volta, per la sistemazione idraulica dei
canali per le acque piovane e irrigue, per le strade e i
sentieri, ma continuano a esigere quelli che appaiono ai
proprietari dei veri e propri balzelli.
La riforma e riorganizzazione dei consorzi di bonifica,
introdotta dal collegato della scorsa estate (art. 11, legge
12/2016) prevede la riduzione dei consorzi da dieci a
quattro. Ancora non sarebbero state effettuate le nomine
dei due sub-commissari per consorzio, come pure non
17
sarebbero ancora pervenute le relazioni dei commissari
contenenti le ricognizioni della situazione giuridica,
finanziaria e patrimoniale per ciascun consorzio di
bonifica, così come prevede il collegato. A tale proposito,
l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, si è
impegnata a sollecitare in Giunta la piena attuazione
della riforma dei consorzi di bonifica e a emanare un
atto d’indirizzo sulla materia, specificatamente sul
contributo consortile.
Conclusa l’audizione, la commissione è passata
all’esame delle osservazioni agli schemi di deliberazione
riguardanti le modalità per l'applicazione dell'istituto
della compensazione tra debiti e crediti nei confronti
della Regione (schema di deliberazione n. 202), la
partecipazione dei Comuni laziali all'attività di
accertamento dei tributi regionali (sd n. 203); le
modalità di ammissione al pagamento in misura ridotta
del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti
solidi (sd n. 205). Tutti e tre gli schemi hanno ottenuto il
parere favorevole della commissione. Diverse
osservazioni presentate dalle opposizioni sono state
accolte.
Lo schema di deliberazione 202 regola la previsione di
quella norma della legge di stabilità regionale che
consente la compensazione tra somme a credito e a
debito che l’amministrazione regionale ha nei confronti
del medesimo soggetto, certe, liquide, ed esigibili, iscritte
nel bilancio regionale e risultanti nella contabilità della
Regione, come pure i fondi regionali la cui gestione è
affidata a società controllate dalla Regione Lazio. Lo sd
18
203 riguarda invece la convenzione da stipularsi tra
Regione Lazio e Associazione regionale dei comuni laziali
(Anci Lazio), in forza della quale i comuni potranno
partecipare all’azione di contrasto all’evasione fiscale dei
tributi regionali, “trasmettendo all’Agenzia delle entrate
segnalazioni qualificate di atti, fatti e negozi che
manifestino immediatamente e oggettivamente, senza la
necessità di ulteriori elaborazioni logiche,
comportamenti evasivi ed elusivi da parte di soggetti
passivi di tributi regionali”. Infine, lo schema di
deliberazione 205 impone ai gestori delle discariche di
rifiuti solidi una nuova procedura per l’ammissione al
pagamento in forma ridotta del tributo speciale per il
deposito.
Seduta - Audizione n. 108 del 29/05/2017 Odg: P.L. n. 376 del 10 aprile 2017 concernente:
“Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’Articolo 73, comma 1, lettera A), del Decreto
Legislativo 23 giugno 2011, n.118 e successive modifiche, concernente: “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di
bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5 maggio 2009, n.42”;
P.L. n. 377 del 10 aprile 2017 concernente: “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio
ai sensi dell’Articolo 73, comma 1, lettera E), del Decreto Legislativo 23 giugno 2011, n.118 e successive modifiche, concernente: “Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della Legge 5
Maggio 2009, n.42”;
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
19
COMMISSIONE V - CULTURA, DIRITTO ALLO STUDIO, ISTRUZIONE, PARI OPPORTUNITÀ, POLITICHE GIOVANILI, SPETTACOLO, SPORT E TURISMO
Presidente: Cristian Carrara (Pd)
Audizione n. 43 del 04/05/2017 Odg: Audizione su DGR n. 112 del 22.03.2016, avente ad
oggetto: "Approvazione regolamento regionale concernente 'Criteri per la partecipazione,
l'assegnazione, l'erogazione e procedure per il monitoraggio e per la rendicontazione in materia di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere sul fondo
unico regionale per lo spettacolo dal vivo di cui alla legge regionale n. 15 del 29 dicembre 2014'".
Invitati: Accademia italiana del flauto - Stefano Cioffi
Ass. culturale I concerti nel parco - Teresa Azzaro Coop la Fabbrica dell'Attore - Marco Ciuti IUC (Istituzione universitaria dei concerti) - Francesca
Fortuna Scuola popolare di musica di Donna Olimpia -
Francesco Galteri
SINTESI La DGR n. 112 indica le somme per il Fondo unico
regionale per lo spettacolo dal vivo e quello per la
promozione delle attività culturali. Ad essere finanziati
saranno i progetti inerenti il “sostegno a progetti annuali
in attuazione del regolamento 6/2016” e quelli
concernenti il “sostegno a progetti pluriennali”. Previsti
altri ambiti di intervento e finanziamenti a Fondazioni e
associazioni di rilevanza statale e regionale.
20
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO PROGRAMMA INTERVENTI 2017 SPETTACOLO DAL
VIVO PRESENTATO IN COMMISSIONE
04/05/2017 - Presentato oggi dall’assessore alla
Cultura, in commissione quinta del Consiglio regionale,
il programma operativo annuale degli interventi 2017,
previsto dalla legge regionale 15/2014, “Sistema cultura
Lazio: disposizioni in materia di spettacolo dal vivo e
promozione culturale”. La relazione dell’assessore si è
incentrata in particolare sulla prima parte del
programma, in cui si precisano gli stanziamenti e i
relativi criteri. Nella prossima seduta si passerà ad
esaminare le osservazioni sul testo.
Un milione e mezzo di euro le risorse per il Fondo unico
regionale per lo spettacolo dal vivo. Nello specifico, al
“sostegno a progetti annuali in attuazione del
regolamento 6/2016” vanno complessivi 1.328 mila
euro, suddivisi in quattro ambiti di applicazione
(produzione, festival e rassegne, sostegno allo spettacolo
dal vivo e progetti che favoriscono la formazione,
l’educazione e la partecipazione del pubblico). Il
“sostegno a progetti pluriennali”, poi, prevede euro 72
mila per le residenze di spettacolo dal vivo e 100 mila
per le officine culturali e di teatro sociale.
I 450 mila euro del Fondo unico regionale per la
promozione delle attività culturali (articolo 24 della
legge) sono ripartiti tra quattro ambiti di intervento:
iniziative nei comuni dell’area del “cratere del terremoto”
(80 mila euro per il 2017); le iniziative riguardanti le
città d’Etruria, le ville di Tivoli, le città di fondazione, i
21
cammini di spiritualità, il sistema di Ostia antica e
Fiumicino e quello della via Appia antica (220 mila
euro); progetto itinerante “Opera camion” (50 mila euro
per il Teatro dell’Opera); iniziative realizzate da Musica
per Roma a Tivoli, Cerveteri, Tarquinia ed eventuali altri
siti (100 mila euro per il 2017).
Per quanto riguarda invece la partecipazione a
Fondazioni e associazioni di rilevanza statale e
regionale, le somme, alcune delle quali già assegnate,
sono di 595 mila euro per l’Accademia di S. Cecilia,
1.785 mila euro per il Teatro dell’Opera di Roma, 1.190
mila euro ciascuna per la Fondazione Musica per Roma
e l’Associazione Teatro di Roma, 980 mila euro per
l’Associazione teatrale dei Comuni del Lazio e 300 mila
euro per la fondazione Romaeuropa arte e cultura.
Proprio sulle somme e la loro ripartizione si sono
concentrati gli interventi dei consiglieri presenti. Le
opposizioni hanno parlato di interventi scoordinati: le
modalità di applicazione della legge hanno peggiorato lo
stato dello spettacolo dal vivo - è stato detto - tra
richieste di documentazione esorbitanti e termini di
presentazione delle domande troppo angusti. Da altre
voci di opposizione, si è sottolineato come il problema
delle fondazioni non sia stato risolto: esse fruiscono di
ingenti sovvenzioni, non effettuano rendicontazione e
producono spettacolo di esclusiva fruizione
altoborghese; anche i luoghi delle attività sono sempre
gli stessi. Sistema non equo, nel suo complesso, e
fortemente burocratizzato, è stato definito.
22
Da parte della maggioranza, si è parlato invece di un
programma ricco, pur nell’esiguità dei fondi. Ritenuto
inevitabile concentrare le risorse su attori di primaria
importanza, che possono garantire un reale sviluppo
culturale. Sono emerse però anche alcune riserve: pochi
dati complessivi, insufficienti a effettuare una
comparazione; necessità di un responsabilizzare sul loro
ruolo gli enti che godono di maggiori stanziamenti.
Denunciati, da altre voci di maggioranza, i problemi
inerenti la presentazione delle domande, in cui le
modalità informatica (non soddisfacente) e tradizionale
si sovrappongono. Necessario anche, inoltre, includere
all’interno di questo sistema iniziative che attualmente
non vi trovano posto, creando un filo logico che ad oggi
manca.
Audizione n. 44 del 15/05/2017 Odg: Audizione sulla deliberazione di Giunta regionale
n. 112 del 22 marzo 2016 avente ad oggetto: "Approvazione regolamento regionale concernente:
'Criteri per la partecipazione, l'assegnazione, l'erogazione e procedure per il monitoraggio e per la rendicontazione in materia di contributi allo spettacolo dal vivo, a valere
sul fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo di cui alla legge regionale 29 dicembre 2014, n. 15".
Invitati:
Accademia italiana del flauto - Stefano Cioffi
Associazione culturale "I concerti nel parco" -
Teresa Azzaro
Coop "La fabbrica dell'attore" - Marco Ciuti
Istituzione universitaria dei concerti - Francesca Fortuna
Scuola popolare di musica di Donna Olimpia - Francesco Galteri
Associazione "Roma Sinfonietta" - Luigi Lanzillotta
Fondazione Adkins Chiti: Donne in musica -
Patricia Adkins Chiti
Centro ricerche musicali - Laura Bianchini
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Feditart
Associazione nuova consonanza - Patrizia
Francescon Sbordoni
Concerti Accademia sfaccendati - Giovanna Manci
Associazione Roma Tre orchestra - Valerio Vicari
AGIS - Valerio Toniolo e Domenico Barbuto
Lazioinnova - Antonietta Piccaro.
SINTESI (vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO SPETTACOLO DAL VIVO, ANNUNCIATO TAVOLO SUL
REGOLAMENTO PER I CONTRIBUTI
15/05/2017 - A poco più di un anno dall’approvazione
della delibera di Giunta che ha stabilito i criteri per la
partecipazione, l’assegnazione, l’erogazione e le
procedure per il monitoraggio e per la rendicontazione in
materia di contributi allo spettacolo dal vivo, il
regolamento regionale torna sotto i riflettori della
commissione Cultura del Consiglio regionale del Lazio.
Le associazioni e le fondazioni del settore, infatti, sono
state ricevute oggi in audizione – insieme all’assessore
regionale alla Cultura e alla società Lazio Innova – per
portare all’attenzione della commissione una serie di
criticità emerse durante questo primo anno di
attuazione del regolamento previsto dalla legge 29
dicembre 2014 n. 15 ma anche per protestare contro la
riduzione delle risorse del fondo unico regionale per lo
spettacolo dal vivo e contro la modifica alla legge 15 del
2014, introdotta recentemente, che ha fissato al 30
giugno di quest’anno il termine entro cui presentare le
domande per partecipare ai contributi stanziati per
l’annualità 2018. Le proposte di modifica al regolamento
24
sono state illustrate da Teresa Azzaro, Valerio Vicari,
Francesco Galteri e Marco Ciuti, in rappresentanza delle
12 associazioni partecipanti all’audizione.
Al termine della seduta, preso atto anche della
disponibilità dell’assessorato e di Lazio Innova (partner
della Regione nella gestione dei bandi), il presidente
della commissione ha annunciato che presto sarà
istituito un tavolo presso lo stesso assessorato con tutti
i soggetti interessati al fine di trovare soluzioni alle
criticità emerse nell’attuazione del regolamento
approvato un anno fa, soprattutto con riferimento alle
difficoltà e ai costi derivanti dalle operazioni di
rendicontazione previste dal regolamento.
La commissione non ha preso impegni invece circa la
possibilità di modificare la data di scadenza del 30
giugno, per la quale occorrerebbe un intervento
legislativo in Consiglio regionale. Infine, per quanto
riguarda la riduzione del fondo unico regionale per lo
spettacolo dal vivo, l’assessore Lidia Ravera ha risposto
che sono previste risorse da altre fonti che andrebbero a
bilanciare quel taglio.
Seduta n°: 90 del 22/05/2017
Odg: Schema di deliberazione n. 204 - R.U. Reg. Lazio 0182863 (proposta n. 5913 del 31.03.2017). Decisione n. 13/2017, Rif. Prot. n. 173/2017 concernente "Legge
regionale 29 dicembre 2014, n. 15 - Approvazione programma operativo annuale degli interventi 2017"
SINTESI
Con lo S.D. n. 204 si approvano il Programma Operativo
annuale degli Interventi 2017 e lo stanziamento per
25
attuarlo. La L.R. 15/2014 prevede che il Documento
d’Indirizzo venga attuato annualmente attraverso il
suddetto programma.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SPETTACOLO DAL VIVO, OK IN COMMISSIONE CULTURA A PROGRAMMA OPERATIVO 2017
22/05/2017 - Parere favorevole a maggioranza e con
osservazioni oggi, in commissione quinta del Consiglio
regionale, al programma operativo annuale degli
interventi 2017, previsto dalla legge regionale 15/2014,
“Sistema cultura Lazio: disposizioni in materia di
spettacolo dal vivo e promozione culturale”. Era
presente l’assessore alla Cultura della Regione.
Quattro le osservazioni approvate, di cui la prima chiede
che vengano inseriti progetti volti a favorire formazione,
educazione e partecipazione del pubblico, nella parte del
documento dedicata a fondazioni lirico-sinfoniche, enti
partecipati e circuito dei teatri comunali del Lazio. Una
seconda osservazione approvata in commissione, invece,
serve a garantire una coerenza nella destinazione dei
fondi a favore delle iniziative riguardanti i cammini di
spiritualità e il sistema della via Appia antica, che sono
stati al centro della regolamentazione apportata da una
recente legge regionale, onde evitare che si crei una
situazione di finanziamenti sparsi e si operi il più
possibile in una logica di sistema.
Approvata solo una delle tre osservazioni che avevano
come oggetto il problema dei finanziamenti aggiuntivi
per progetti specifici a favore di alcune associazioni e
26
fondazioni che sono già finanziate a regime. Essa chiede
che sia verificata la compatibilità dei finanziamenti a
questi interventi con le previsioni di legge e di
regolamento. In particolare, si tratta del Teatro
dell’Opera e della Fondazione Musica per Roma, al
centro di due interventi di sostegno alla promozione
culturale: stigmatizzata dalle opposizioni la situazione di
doppio finanziamento che si creerebbe a favore di questi
enti. Altre voci hanno aggiunto di ritenerla penalizzante
per altre realtà in sofferenza, tra cui sono stati citati ad
esempio i teatri di Roma.
Altro punto di convergenza, non solo delle opposizioni, e
argomento di un’ultima osservazione approvata, il fatto
che i fondi ripartiti vengano ritenuti nel complesso
insufficienti, situazione di cui l’assessore si è detta
consapevole, ma che è imposta dai vincoli di bilancio.
Infine, anche l’affidamento dei fondi a Lazio innova per
la loro erogazione è stato oggetto di critiche. Le criticità
esposte hanno influito sulle dichiarazioni di voto finali,
al cui esito si sono registrati, oltre ai cinque voti
favorevoli, tre contrari e tre astensioni.
Le cifre del documento ammontano a un milione e
mezzo di euro per il Fondo unico regionale per lo
spettacolo dal vivo e 450 mila euro per il Fondo unico
regionale per la promozione delle attività culturali. Nel
primo fondo, rientra il “sostegno a progetti annuali in
attuazione del regolamento 6/2016” e il “sostegno a
progetti pluriennali”. Il secondo fondo è ripartito tra
quattro ambiti di intervento: iniziative nei comuni
dell’area del “cratere del terremoto”; le iniziative
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riguardanti le città d’Etruria, le ville di Tivoli, le città di
fondazione, i cammini di spiritualità, il sistema di Ostia
antica e Fiumicino e quello della via Appia antica;
progetto itinerante “Opera camion”; iniziative realizzate
da Musica per Roma a Tivoli, Cerveteri, Tarquinia ed
eventuali altri siti. La partecipazione a Fondazioni e
associazioni di rilevanza statale e regionale, prevede
invece le somme di 595 mila euro per l’Accademia di
S.Cecilia, 1.785 mila euro per il Teatro dell’Opera di
Roma, 1.190 mila euro ciascuna per la Fondazione
Musica per Roma e l’Associazione Teatro di Roma, 980
mila euro per l’Associazione teatrale dei Comuni del
Lazio e 300 mila euro per la fondazione Romaeuropa
arte e cultura.
Seduta n°: 91 del 25/05/2017 Odg: Schema di deliberazione n. 197 - R.U. Reg. Lazio 0094416 (proposta n. 2112 del 08.02.2017). Decisione n. 6/2017, Rif. Prot. n. 62/2017 concernente "Adozione
del regolamento di attuazione della legge regionale 28 maggio 2015, n. 6, contenente le disposizioni per l'attuazione degli interventi di cui all'art. 2, i criteri di
ripartizione degli stanziamenti previsti ed i metodi di verifica dell'attuazione della stessa legge"
SINTESI Con la L.R. 28 maggio 2015, n. 6, la Regione
predispone specifiche iniziative ed azioni atte a
realizzare l’accesso delle persone sorde alla
comunicazione e all’informazione in condizioni di parità
con gli altri cittadini e, comunque, nel rispetto del
principio di progettazione universale, inteso, ai fini della
presente legge, come la progettazione e la realizzazione
di prodotti, ambienti, programmi e servizi utilizzabili da
28
tutte le persone indifferentemente dalla loro età e
caratteristiche fisiche. Con lo S.D. n. 197 si approva il
regolamento di attuazione.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
PRESENTATO IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE SULLA LINGUA DEI SEGNI
25/05/2017 - Presentato in commissione Cultura il
regolamento, tra i primi in Italia, che dà attuazione alla
legge regionale approvata nel 2015 dal Consiglio
regionale del Lazio per il riconoscimento della lingua dei
segni italiana (Lis) e per la piena accessibilità delle
persone sorde alla vita collettiva.
Lo schema di delibera, sul quale si è svolta oggi soltanto
la discussione generale, in particolare disciplina gli
interventi che la Regione è chiamata a favorire e
sostenere. Nei sette articoli di cui è composto il
regolamento si disciplina l’elenco regionale dei
professionisti per fornitura del servizio di interpretariato
– argomento che è stato oggetto oggi di diverse richieste
di chiarimento dai banchi di minoranza – quello degli
operatori per i servizi utili alla piena accessibilità delle
persone sorde alla vita collettiva e i criteri di ripartizione
degli stanziamenti e le modalità di adozione del piano
annuale di programmazione degli interventi. Le
disposizioni, stando a quanto riferito dall’assessorato
alle politiche sociali, sono state precedute – già come a
suo tempo la legge – anche da un confronto con le
associazioni delle persone sorde.
L’articolo centrale del regolamento è quello che definisce
29
ambiti di intervento e disposizioni attuative. In esso si
prevedono misure per la formazione del personale dei
servizi educativi per la prima infanzia, aggiornamento
professionale del corpo docente, per i servizi di
assistenza alla comunicazione e per il diritto allo studio
degli studenti sordi. E ancora, tra le varie disposizioni
quelle di dettaglio sull’uso della Lis e delle nuove
tecnologie nell’offerta formativa professionale,
sull’accessibilità ai servizi delle amministrazioni
pubbliche locali e sulla fruibilità della comunicazione
istituzionale alle persone sorde. Previsti un monitoraggio
permanente su Lis e sottotitoli nei programmi di
interesse generale e intese con emittenti pubbliche e
private per sottotitolazione o uso della lingua italiana dei
segni. Altre disposizioni riguardano eventi e
manifestazioni culturali a misura di persone sorde e le
campagne di informazione e sensibilizzazione.
La seduta è stata sospesa dal presidente Cristian
Carrara in modo da discutere le eventuali osservazioni
in occasione di una prossima riunione. Solo dopo il
parere della commissione il regolamento tornerà in
Giunta per l’approvazione definitiva.
30
VI - COMMISSIONE AMBIENTE, LAVORI PUBBLICI, MOBILITÀ, POLITICHE DELLA CASA E URBANISTICA
Presidente: Enrico Panunzi (Pd)
Seduta n°: 65 del 09/05/2017 Odg: Schema di deliberazione n. 207 del 18-4-17 concernente comma 27 dell'art. 2 della L.R. n. 17 del
30-12-2014 "Legge di stabilità regionale 2015". Revisione delle agevolazioni tariffarie concesse sui servizi di trasporto pubblico locale. Anno 2017;
Proposta di legge n. 365 del 2-2-17 concernente "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio".
Testo base nell'esame abbinato alla P.L. n. 359.
SINTESI
I dati 2016 relativi alle richieste di agevolazione tariffaria
per il tpl, e le spese imiegate per sostenerle, rendono
possibile un’implementazione (del 10% per abbonamenti
ulteriori al primo) delle stesse agevolazioni per il 2017, a
favore delle famiglie, senza limiti di reddito, che
acquistano più abbonamenti nell’ambito dello stesso
nucleo familiare. Lo S.D. n. 207 stabilisce le
applicazioni.
La pdl n. 365 (d’iniziativa della giunta regionale) punta
ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio
edilizio esistente e promuovere, attraverso agevolazioni,
la riqualificazione di aree urbane degradate. Previsti
interventi su edifici a destinazione non residenziali
dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare.
31
Anche la pdl n. 359 (d’iniziativa del consigliere Sbardella
(GM)) intende recuperare gli spazi abbandonati dai
processi riproduttivi e restituire qualità ambientale,
economica e sociale con la realizzazione di alloggi a
canone calmierato, attraverso gli interveti di sostituzione
edilizia.
Stessi propositi per la proposta di legge n. 324
(d’iniziativa della consigliera Bonafoni (Sel) ed altri) che
intende rendere efficace la pianificazione urbanistica e
territoriale attraverso la partecipazione di cittadini volta
al recupero dell’esistente, alla rigenerazione urbana
contrastando il consumo del suolo.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
AGEVOLAZIONI TRASPORTO PUBBLICO, PARERE FAVOREVOLE IN SESTA COMMISSIONE
09/05/2017 - Via libera, con osservazioni, dalla sesta
commissione del Consiglio regionale del Lazio alle
agevolazioni tariffarie 2017 sui servizi di trasporto
pubblico locale (Tpl) contenute in uno schema di
delibera che ora torna in Giunta per l’approvazione
definitiva. Il provvedimento, che ha ottenuto il parere
favorevole della commissione a maggioranza, punta a
confermare per il 2017 le agevolazioni tariffarie per il Tpl
in vigore dal 2016. Previsto lo stanziamento in totale di
11 milioni e 135 mila euro. La principale novità è
costituita dall’introduzione di un ulteriore sconto, senza
limiti di reddito, per le famiglie con più abbonamenti:
chi ne avrà sottoscritto uno annuale a prezzo intero,
potrà usufruire di una riduzione del 10 per cento per i
32
successivi, validi per un numero di zone superiore a
due.
Proseguirà, come lo scorso anno, l’incentivazione per
l’acquisto di biciclette pieghevoli di dimensioni adatte
per esser prese a bordo dei mezzi pubblici per oltre 364
mila euro. A tal proposito è stata approvata dalla
commissione un’osservazione che propone alla Giunta di
valutare se estendere l’incentivo a tutti i possessori di
un abbonamento annuale, ma senza distinzione di
reddito Isee. Chi poi ha un reddito Isee fino a 25 mila
euro, secondo la delibera, potrà usufruire di uno sconto
pari al 50 per cento del costo annuale per “Bici in
treno”.
Secondo il nuovo schema di delibera, tutti gli utenti con
un reddito Isee fino a 25 mila euro – come già stabilito
nel 2016 – potranno godere di un’agevolazione tariffaria
pari al 30 per cento del costo degli abbonamenti
Metrebus, dell’intera rete del servizio Tpl regionale e
delle linee interregionali rientranti tra quelle con cui la
Regione concorre in termini finanziari. Ulteriori
incrementi di sconto sono previsti per gli utenti con
identico reddito Isee e che fanno parte dello stesso
nucleo familiare che voglia acquistare più abbonamenti
(10 per cento per il secondo, 20 per il terzo e 30 per
cento dal quarto in poi). Uno sconto aggiuntivo (20 per
cento) potrà esser riservato agli utenti in particolari
condizioni familiari o di disagio. A questo proposito
un’osservazione che ha ottenuto oggi il via libera della
sesta commissione chiede alla Giunta di valutare se
introdurre – innovando così rispetto al passato – un 10
33
per cento ulteriore nel caso in cui l’Isee sia inferiore a 15
mila euro e, insieme, vi siano disabili nel nucleo
familiare del richiedente.
La seduta della commissione, competente anche in
materia di ambiente, è stata preceduta da una serie di
interventi dai quali è scaturita una richiesta
all’assessore ad Ambiente e Rifiuti Mauro Buschini di
dare, domani mattina in Consiglio, un’informativa a
proposito dell’emergenza rifiuti nella Capitale e
dell’incendio di Pomezia. All’ordine del giorno della
commissione di oggi c’era anche l’avvio dell’esame della
proposta di legge in materia di rigenerazione urbana che
è slittato alla prossima seduta. Depositato intanto un
emendamento bipartisan in materia di rischio sismico
proveniente dalla commissione speciale Terremoto
tenutasi questa mattina.
Seduta n°: 65 del 11/05/2017 Odg: Schema di deliberazione n. 207 del 18-4-17 concernente comma 27 dell'art. 2 della L.R. n. 17 del
30-12-2014 "Legge di stabilità regionale 2015". Revisione delle agevolazioni tariffarie concesse sui servizi di trasporto pubblico locale. Anno 2017;
Proposta di legge n. 365 del 2-2-17 concernente "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio". Testo base nell'esame abbinato alla P.L. n. 359.
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
RIGENERAZIONE URBANA, AVVIATO L'ESAME
DELL'ARTICOLATO DELLA PROPOSTA DI LEGGE
34
11/05/2017 - È iniziato questa mattina l’esame da
parte della sesta commissione del Consiglio regionale del
Lazio dell’articolato della proposta di legge sulla
rigenerazione urbana e il recupero edilizio. Sull’iniziativa
di Giunta (n. 365, testo base in esame abbinato alla pl
n. 359) pendono 395 proposte di emendamento. Il lavoro
della commissione - competente in materia di ambiente,
lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e
urbanistica - ha riguardato l’articolo 1 che definisce
finalità e ambito di applicazione.
Esaminati gli emendamenti fino al numero 67, dei 95 su
questa prima norma di carattere generale, che inquadra
gli obiettivi e gli ambiti di applicazione della legge. La
normativa nel suo complesso – stando alla relazione di
accompagnamento – punterà a favorire interventi che,
oltre a un generalizzato miglioramento del patrimonio
edilizio esistente, “contribuiscano alla riqualificazione
della città pubblica, alla realizzazione delle
infrastrutture e delle attrezzature nelle aree degradate e
alla integrazione dei servizi nelle aree urbane”.
I lavori odierni si sono conclusi con la commissione
impegnata a verificare, per la prossima seduta di
martedì 16 maggio, la possibilità di sciogliere in maniera
condivisa uno dei nodi tra quelli emersi, tra l’altro,
anche nel ciclo di audizioni che ha preceduto l’esame del
testo. Vale a dire la questione dell’applicabilità o meno
delle future disposizioni sulla rigenerazione anche alle
aree agricole, che al momento sono escluse dalla
proposta di legge.
35
Tra gli argomenti trattati oggi – inclusi nei nove
emendamenti all’articolo 1 approvati in commissione
stamattina – figurano, tra gli altri, l’adeguamento
sismico del patrimonio edilizio; la tutela delle attività
agricole, del paesaggio e dell’ambiente; il potenziamento
della mobilità sostenibile, in particolare su ferro e una
serie di precisazioni al testo originario. La commissione
“Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa
e urbanistica” è stata convocata dal presidente Enrico
Panunzi, oltre che per il 16 maggio prossimo, alle 15,
anche per giovedì 18 maggio alle 10,30, sempre sul tema
della rigenerazione urbana.
Seduta n°: 66 del 16/05/2017 Odg: Esame della proposta di legge n. 365 "Norme per la
rigenerazione urbana e per il recupero edilizio". Testo base nell'esame abbinato con la proposta di legge
n. 359 "Interventi di rigenerazione urbana"
SINTESI (vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO RIGENERAZIONE URBANA, ALLA RICERCA DI UN
ACCORDO SULLE ZONE RURALI
16/05/2017 - Continua l'iter in commissione Ambiente,
lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e
urbanistica del Consiglio regionale della proposta di
legge su rigenerazione urbana e recupero edilizio. Nel
corso della seduta di questo pomeriggio sono stati
approvati altri cinque emendamenti all'articolo 1, quello
che definisce finalità e ambito di applicazione della
normativa.
36
Il nodo da sciogliere resta ancora quello
dell'applicabilità, e in quale forma, delle future
disposizioni sulla rigenerazione alle aree agricole. In
attesa di trovare un accordo tra le parti politiche, la cui
ricerca oggi ha provocato una sospensione dei lavori di
oltre mezz'ora per una riunione a margine dei lavori,
una decina di emendamenti sull'argomento sono stati
aggiunti alle altre proposte di modifica accantonate per
essere discusse prima del voto finale sull'articolo 1. Il
presidente Enrico Panunzi ha annunciato - a proposito
proprio della prosecuzione dei lavori - l'intenzione di
proporre all'ufficio di presidenza della sesta
commissione un calendario per le sedute sulla proposta
di legge, che porta il numero 365 (esame abbinato con
con la proposta di legge n. 359), con sedute lunedì,
martedì e giovedì della prossima settimana.
Le modifiche all'articolo 1 che oggi hanno ottenuto il
voto favorevole della commissione hanno riguardato le
aree naturali protette, che sono escluse dalla
rigenerazione fatto però salvo quanto eventualmente
consentito dal piano dell'area naturale protetta e - come
aggiunto dall'emendamento approvato oggi - dalle
"Norme in materia di aree naturali protette regionali"
(legge regionale 29/1997). Sempre grazie a un altro
emendamento di minoranza sono uscite dagli ambiti
"esclusi" - ampliando in questo modo lo spettro di
applicazione della legge - le aree con destinazioni
urbanistiche relative ad aspetti strategici o al sistema
della mobilità, delle infrastrutture e dei servizi pubblici
generali nonché agli standard previsti dal decreto
ministeriale 1444 del 1968. Specificato, inoltre, che per
37
gli interventi in zone sottoposte a vincolo paesaggistico è
necessaria sì l'autorizzazione prevista dall'articolo 146
del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto
legislativo 42/2004), tranne però che per i casi previsti
dall'articolo 149 dello stesso codice ("Interventi non
soggetti ad autorizzazione").
Due gli emendamenti di maggioranza che hanno
ottenuto il via libera. Un primo qualifica le aree gli
interventi di rigenerazione urbana come prioritari per
l'attribuzione dei fondi strutturali europei a sostegno
delle attività economiche e sociali e prevede, inoltre,
specifici interventi per le attività sociale ed economiche a
favore del recupero della residenzialità, delle attività
artigianali, della riutilizzazione della piccola
distribuzione commerciale delle aree di mercato
inutilizzate, di nuove attività produttive nelle aree
industriali dismesse. Prevista, sempre dallo stesso
emendamento, la promozione da parte della Regione di
programmi di rigenerazione urbana nelle aree di edilizia
residenziale pubblica, con particolar riguardo alle
periferie e alle aree di maggior disagio sociale. Infine un
ultimo emendamento - sempre proposto da consiglieri di
maggioranza - ha introdotto le definizioni di "territorio
urbanizzato" e, allo scopo di individuare in forma
omogenea e progressiva il territorio regionale, la
pubblicazione sul portale cartografico della Regione la
Carta d'uso del suolo aggiornata ogni tre anni.
Seduta n°: 66 del 22/05/2017 Odg: Esame della proposta di legge n. 365 "Norme per la
rigenerazione urbana e per il recupero edilizio". Testo base nell'esame abbinato con la proposta di legge
n. 359 "Interventi di rigenerazione urbana"
38
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO RIGENERAZIONE URBANA, VIA LIBERA IN
COMMISSIONE AI PRIMI DUE ARTICOLI
22/05/2017 - Sciolto il nodo, a maggioranza, circa le
modalità di applicazione alle zone rurali e alle aree
naturali protette, la sesta commissione del Consiglio
regionale del Lazio ha approvato nel pomeriggio di oggi i
primi due dei nove articoli della proposta di legge sulla
rigenerazione urbana e il recupero edilizio (pl
365/2017). Si tratta della disposizioni che definiscono,
rispettivamente, finalità e ambiti di applicazione della
legge e disciplinano i programmi di rigenerazione
urbana. L’iter, che ha segnato dunque un passo in
avanti, proseguirà con le sedute programmate dal
presidente Enrico Panunzi alle 10,30 di domani mattina
e giovedì 25 maggio allo stesso orario.
Le parti del territorio regionale destinate ad usi agricoli,
in base alle modifiche introdotte oggi alla proposta
originaria di iniziativa di Giunta, restano escluse dagli
ambiti in cui saranno consentiti gli interventi previsti
dalla legge. Ma con alcune eccezioni: le zone individuate
dal piano territoriale paesistico regionale (PTPR) come
“paesaggio degli insediamenti urbani” e “paesaggio degli
insediamenti in evoluzione”, fatto salvo quanto previsto
in materia dalla legge regionale “Norme in materia di
programmi integrati di intervento per la riqualificazione
39
urbanistica, edilizia e ambientale del territorio della
regione” (art. 2, comma 4, legge regionale 22/1997). In
base sempre all’emendamento votato oggi a
maggioranza, nelle zone rurali saranno consentiti gli
“interventi diretti” previsti dall’articolo 5 della proposta
di legge (per i quali sono previste, nella stesura attuale,
premialità in volumetria o superficie lorda esistente fino
al 20 per cento). Una norma, questa dell’articolo 5, che
deve essere ancora discussa e votata dalla commissione
della Pisana.
Confermato che le aree naturali protette sono escluse
dagli interventi previsti dalla proposta di legge per la
rigenerazione urbana e per il recupero edilizio. Anche in
questo caso però, in forza di un secondo emendamento
all’articolo 1 approvato oggi, fanno eccezione le zone
individuate come “paesaggio degli insediamenti urbani”
dal PTPR. È fatto poi salvo quanto consentito dal piano
dell’area naturale protetta e dalla legge regionale
29/1997 (Norme in materia di aree protette regionali).
Nella stessa seduta è stato approvato l’articolo 2
“Programmi di rigenerazione urbana”, che definisce – tra
l’altro – il ruolo dei comuni nella definizione degli ambiti
territoriali per interventi complessi per riqualificare il
contesto urbano e dotarlo di opere pubbliche (esclusi gli
insediamenti urbani storici) e riconosce premialità fino
al 35 per cento della superficie lorda esistente
(incrementabili di un ulteriore 5 per cento a particolari
condizioni), cambi di destinazione d’uso e
delocalizzazioni.
40
Con l’articolo 2 hanno ottenuto via libera dalla
commissione 24 emendamenti, su iniziativa tanto della
maggioranza che della minoranza. Tra di essi
disposizioni che alle finalità di miglioramento delle
condizioni abitative, sociali, economiche, ambientali,
culturali e paesaggistiche e agli interventi volti a favorire
l’insediamento di attività di agricoltura urbana
perseguiti dalla rigenerazione urbana, previsti dalla
stesura originaria dell’articolo 2, hanno aggiunto il
potenziamento della mobilità sostenibile e il
conseguimento dell’autonomia energetica. E ancora, tra
le varie modifiche, sono stati approvati emendamenti per
il riuso dei materiali derivanti dalle demolizioni, per
un’adeguata valorizzazione dell’interesse generale, per
applicare le norme su architettura sostenibile bioedilizia
e protocollo Itaca e per inserire la “promozione sociale”
tra i criteri per la definizione da parte dei comuni delle
aree da riqualificare. Comuni che dovranno indicare – in
virtù di un emendamento che ha sostituito l’intera
lettera f) dell’articolo 2 della pl 365 – “la quota di alloggi
da destinare a edilizia residenziale pubblica e sociale”.
Altre indicazioni aggiunte oggi riguardano le politiche
pubbliche, il programma di iniziative di partecipazione
civica, i soggetti che si intendono coinvolgere e una
relazione di fattibilità. Scompaiono – per effetto di altri
emendamenti – i riferimenti al contributo straordinario
di urbanizzazione, cui erano stata assoggettati gli
interventi nella proposta originaria. La realizzazione dei
programmi di rigenerazione sarà comunque subordinata
all’esistenza, adeguamento o realizzazione delle opere di
urbanizzazione primaria (art. 16, dpr 380/2001) e alla
41
dotazione o integrazione degli standard urbanistici (d.m.
1444/1968).
Seduta n°: 67 del 23/05/2017
Odg: Esame della proposta di legge n. 365 : "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio". Testo base nell'esame abbinato con la proposta di legge n.
359: "Interventi di rigenerazione urbana".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO RIGENERAZIONE URBANA, ACCELERA L'ITER IN
COMMISSIONE: RESTANO TRE ARTICOLI
23/05/2017 - Accelera l’iter della proposta di legge per
la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio. La
sesta commissione questa mattina ha approvato cinque
articoli, più uno aggiuntivo al testo originario dedicato al
miglioramento sismico e all’efficientamento energetico
degli edifici. Riscritte le disposizioni sugli ambiti
territoriali di riqualificazione e recupero edilizio
contenute nell’articolo 3. Sostituito, per iniziativa
consiliare, l’articolo 5 sugli “interventi diretti”, lasciando
comunque invariate le possibilità di incremento fino a
un massimo del 20 per cento della volumetria o della
superficie lorda, ad eccezione degli edifici produttivi per i
quali la premialità non potrà superare il 10 per cento
della superficie coperta. La disposizione, nella nuova
formulazione, comprende ora anche gli interventi di
potenziamento e ristrutturazione delle sale
cinematografiche e dei centri culturali polifunzionali.
42
Gli altri articoli approvati oggi, ciascuno con
emendamenti, riguardano le disposizioni per il cambio
di destinazione d’uso degli edifici (articolo 4), gli
interventi da attuarsi con il permesso di costruire
convenzionato (articolo 6) e le dotazioni territoriali e le
disposizioni comuni (articolo 7). Restano da esaminare
tre articoli: uno sulle aree demaniali marine (7 bis), un
altro sulle abrogazioni (art. 8) più quello sulle
disposizioni finali (art.9). La commissione è stata
convocata dal presidente Enrico Panunzi per le ore
10,30 di giovedì 25 giugno. Numerose le proposte di
emendamento presentate dai consiglieri dei vari gruppi
che sono state ritirate per essere ripresentate in Aula
con una diversa formulazione.
Toccherà ai comuni, anche su proposta dei privati,
individuare gli ambiti territoriali di riqualificazione
urbana e recupero edilizio nei quali saranno consentiti –
acquisito il titolo abilitativo o il permesso di costruire
convenzionato – interventi di ristrutturazione edilizia o
di demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti con il
riconoscimento di una volumetria o di una superficie
lorda aggiuntive al massimo del 30 per cento. Consentiti
i mutamenti di destinazione d’uso previsti dagli
strumenti urbanistici generali vigenti o compatibili e
complementari all’interno di specifiche categorie
funzionali (vietati i mutamenti finalizzati all’apertura di
grandi strutture di vendita). Consentite, a particolari
condizioni dettate dalla futura legge, le delocalizzazioni
delle ricostruzioni in aree trasformabili all’interno
dell’ambito territoriale. Introdotto, sempre nella nuova
formulazione dell’articolo 3 votata stamattina, un
43
incremento delle premialità del 5 per cento nel caso in
cui gli interventi siano realizzate attraverso concorsi di
progettazione.
Tra gli emendamenti all’articolo 4 – quello sui cambi di
destinazione d’uso degli edifici – una delle novità è stata
l’aggiunta di un comma che prevede una disciplina
transitoria da applicarsi nelle more dell’approvazione
dell’apposita deliberazione da parte dei consigli
comunali e comunque non oltre 12 mesi dall’entrata in
vigore della nuova legge. Una nuova formulazione è
stata votata dalla commissione, per effetto di un paio di
emendamenti di maggioranza, circa gli interventi da
attuarsi con il permesso di costruire convenzionato. Più
complesso l’insieme delle modifiche approvate
sull’articolo 7 “Dotazioni territoriali e disposizioni
comuni”, una disposizione che tra l’altro consente la
monetizzazione degli standard urbanistici in caso di
impossibilità di cessione delle aree e per dotazioni
inferiori a mille metri quadrati e prevede le modalità di
computo parametrato sul contributo di costruzione. Tra
le varie novità introdotte oggi quelle per la disciplina
degli aspetti relativi alle proposte di progetto di
riqualificazione dello spazio pubblico; al mantenimento
delle distanze e alle deroghe alle densità fondiarie e alle
altezze massime per la ricostruzione di edifici demoliti;
ai computi della consistenza edilizia; al divieto di
ripetizione e cumulo delle premialità, agli indici
energetici e ai controlli; agli impianti e all’aggiornamento
cartografico quinquennale degli strumenti urbanistici
vigenti nei singoli comuni interessati dagli interventi
previsti dalla nuova legge.
44
Seduta n°: 67 del 29/05/2017 Odg: Esame della proposta di legge n. 365 : "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio". Testo
base nell'esame abbinato con la proposta di legge n. 359: "Interventi di rigenerazione urbana".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO COMMISSIONE APPROVA LA PROSPOSTA DI LEGGE
PER LA RIGENERAZIONE URBANA
29/05/2017 - Con il parere favorevole votato oggi a
maggioranza dalla sesta commissione del Consiglio
regionale del Lazio le norme per la rigenerazione urbana
e per il recupero edilizio sono pronte per essere
esaminate dall’Aula della Pisana. La proposta di legge n.
365, di iniziativa di Giunta, vuol favorire interventi che –
oltre a un generalizzato miglioramento del patrimonio
edilizio esistente – contribuiscano alla riqualificazione
della città pubblica, alla realizzazione delle
infrastrutture e delle attrezzature nelle aree degradate e
alla integrazione dei servizi nelle aree urbane, inclusa la
mobilità, in particolare su ferro. Attenzione viene
riservata anche a bioedilizia e architettura sostenibile. Il
testo rappresenta, in un certo senso, il dopo “piano
casa”, in scadenza il primo giugno.
Nella versione licenziata oggi sono previste premialità
con incremento di volumi o superfici, delocalizzazioni e
cambi di destinazione d’uso. Ai comuni è affidato un
ruolo centrale nella scelta e nella valutazione degli
interventi di rigenerazione urbana o di recupero edilizio.
45
Tra gli obiettivi della legge anche quello europeo di
consumo di suolo zero per il 2050 (citato nella relazione
illustrativa) e quello introdotto dalla commissione di
riuso dei materiali frutto delle demolizioni. Inserite
anche disposizioni in materia di terremoto.
Gli interventi previsti dalla futura legge potranno essere
eseguiti solo sulle porzioni territorio urbanizzate e su
edifici legittimamente realizzati o sanati. Tra le zone
escluse: quelle con vincolo di inedificabilità assoluta, le
aree protette (seppure con alcune eccezioni), le zone a
rischio idrogeologico “molto elevato” ed “elevato” e –
argomento che ha monopolizzato parecchie sedute di
commissione – nelle aree agricole, tranne che in alcune
circostanze, legate alla presenza di insediamenti
riconosciuti dal piano territoriale paesistico (Ptpr).
In particolare la proposta disciplina i programmi di
rigenerazione urbana, gli “ambiti territoriali di
riqualificazione e recupero edilizio”, gli interventi per il
miglioramento sismico e l’efficienza energetica, nonché i
cosiddetti interventi diretti. Dettate anche norme
particolari per il “riordino funzionale” degli stabilimenti
balneare nel rispetto della disciplina paesistica e
ambientale allo scopo di dare certezze ai Comuni.
I PUNTI PRINCIPALI
Nel caso di programmi di rigenerazione le premialità per
il rinnovo del patrimonio edilizio esistente, per le opere
pubbliche e per le cessioni di aree aggiuntive potrà
essere portata dai Comuni fino al 35 per cento della
46
superficie lorda esistente (fino al 40 nel caso in cui la
superficie esistente sia ridotta almeno del 10 per cento a
favore della superficie permeabile). Nei programmi andrà
indicata dai Comuni anche la quota di alloggi da
destinare a edilizia residenziale pubblica e sociale. Sono
esclusi dai programmi di rigenerazione gli insediamenti
urbani storici individuati come tali dal Ptpr.
I Comuni, inoltre, potranno individuare – anche su
proposta di privati – “ambiti territoriali di
riqualificazione e recupero edilizio” nei quali consentire
interventi di ristrutturazione edilizia o di demolizione e
ricostruzione con una volumetria o una superficie lorda
aggiuntiva nella misura massima del 30 per cento.
Anche in questo caso sono possibili – sempre a
particolari condizioni – cambi di destinazione d’uso e
delocalizzazioni. Come pure per i programmi di
rigenerazione, sono previste premialità aggiuntive del 5
per cento se gli interventi saranno realizzati con
concorsi di progettazione.
C’è poi il capitolo degli “interventi diretti”. La proposta di
legge consente sempre – ma nel quadro delle finalità
della legge – interventi di ristrutturazione edilizia o di
demolizione e ricostruzione con un incremento fino al
massimo del 20 per cento della volumetria o della
superficie lorda esistente (ad eccezione degli edifici
produttivi: fino al 10 per cento della superficie coperta).
La norma è stata estesa dalla commissione al
potenziamento e alla ristrutturazione delle sale
cinematografiche e dei centri culturali polifunzionali. Le
disposizioni relative agli interventi diretti potranno
47
essere sfruttate una tantum e mai nelle zone individuate
come insediamenti urbani storici ai sensi del Ptpr.
Quanto infine all’efficienza energetica e al miglioramento
sismico del patrimonio edilizio esistente la commissione
ha introdotto un nuovo articolo. I consigli comunali
potranno inserire negli strumenti urbanistici generali
vigenti ampliamenti, a questi scopi, del 20 per cento
della volumetria o della superficie utile esistente degli
edifici a destinazione residenziale, per un incremento
massimo di 70 metri quadrati. I comuni potranno
accordare sconti sugli oneri di urbanizzazione se gli
interventi riguarderanno la prima casa. Nelle zone
colpite dal terremoto gli ampliamenti, con realizzazione
di un corpo edilizio separato, potranno essere autorizzati
anche in un altro lotto dello stesso comune, ma
comunque non in zona agricola. Altre disposizioni in
materia di terremoto sono state previste per la
riformulazione degli strumenti urbanistici dei comuni
del cratere e una serie di misure per prevenzione e
riduzione del rischio affidate a un regolamento di
Giunta.
ZONE AGRICOLE E AREE NATURALI PROTETTE
Il giro di boa dell’iter della proposta di legge è arrivato la
scorsa settimana, quando è stato trovato un accordo tra
maggioranza parte dell’opposizione sulle condizioni di
applicabilità della futura disciplina alle aree agricole, in
origine totalmente escluse dalla proposta iniziale. La
legge si applicherà, in base all’emendamento poi
approvato dalla commissione, alle zone agricole che
siano state individuate dal Ptpr come “paesaggio degli
48
insediamenti urbani” e “paesaggio degli insediamenti in
evoluzione”, fatto salvo quanto previsto in materia dalla
legge regionale “Norme in materia di programmi integrati
di intervento per la riqualificazione urbanistica, edilizia
e ambientale del territorio della regione” (art. 2, comma
4, legge regionale 22/1997). La nuova formulazione
consente inoltre che siano comunque consentiti gli
“interventi diretti” nelle zone agricole.
Anche per le aree naturali protette un emendamento
approvato lunedì scorso ha consentito l’applicazione
della legge alle sole zone individuate come “paesaggio
degli insediamenti urbani” dal Ptpr. È comunque fatto
salvo quanto consentito dai piani di ciascuna area
naturale e dalla legge regionale 29/1997 (le “Norme in
materia di aree protette regionali”).
49
COMMISSIONE VII- POLITICHE SOCIALI E DELLA SALUTE
Presidente: Rodolfo Lena (Pd)
Seduta n°: 83 del 30/05/2017 Odg: proposta di deliberazione n. 77 dell'8 maggio 2017: "Approvazione del piano sociale regionale denominato
'Prendersi cura, un bene comune'", adottata dalla Giunta regionale con decisione n. 17 del 4 maggio 2017.
SINTESI La legge regionale 10 agosto 2016, n. 11 impone alla
Regione di dotarsi di un Piano regionale degli interventi
e dei servizi sociali, denominato “Piano sociale regionale”
integrato con la programmazione in ambito sanitario ed
in materia educativa e formativa, del lavoro, culturale,
sportiva ed abitativa. Con la pdc n. 77 si approva il
suddetto Piano.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE ILLUSTRATO IN COMMISSIONE
30/05/2017 - Illustrato in commissione Politiche sociali
e salute il Piano sociale regionale 2017-2019,
documento previsto dalla riforma del welfare approvata
nel luglio dello scorso anno dall’Aula.
“Si tratta di un’esigenza operativa indispensabile ed
improrogabile, connessa al miglior esercizio delle
funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo
50
degli interventi sociali nonché di verifica della rispettiva
attuazione a livello territoriale”, ha spiegato in apertura
di seduta l’assessore al ramo, Rita Visini.
Per la redazione del Piano la Giunta si è avvalsa del
supporto tecnico ed operativo di un organismo
scientifico esterno, invitando ad una specifica gara ad
evidenza pubblica otto università del Lazio. È stato
l’ateneo di Roma Tor Vergata, in associazione
temporanea con il Forum del terzo settore e
l’associazione Oasi, ad aggiudicarsi l’appalto.
Parallelamente, si è intrapreso un percorso ad alto
grado di partecipazione e trasparenza, durato sette
mesi, in grado di coinvolgere tutti gli attori sociali e di
acquisirne i contributi.
Il Piano all’esame della commissione introduce un nuovo
modello di governance delle politiche sociali fondato
sulla centralità della persona, sulla partecipazione e
sulla integrazione. Tra gli obiettivi specifici : superare la
soglia delle povertà, rinforzare le reti aumentando la
coesione delle comunità locali, ridurre l’isolamento e la
solitudine delle persone a maggior rischio di esclusione
sociale, assicurare servizi di qualità in tutti i territori in
modo omogeneo, agevolare i percorsi di accesso e di
presa in carico integrata, aumentare l’appropriatezza
degli interventi in una logica di welfare generativo volto
a superare forme di dipendenza, migliorare l’efficienza
del sistema, migliorare la conoscenza degli stati di
bisogni per una più rispondente ed efficace
programmazione e gestione del sistema integrato dei
servizi sociali e sociosanitari.
51
Per la piena realizzazione degli obiettivi sopra elencati,
saranno utilizzate le risorse finanziarie già stanziate
dalle leggi regionali e dagli atti amministrativi relativi al
bilancio regionale per il triennio 2017-2019, per un
totale di 423 milioni di euro, dei quali circa duecento
sono risorse statali. In aggiunta, si attingerà anche i
fondi provenienti dal Por Fse 2014-2010 (132 milioni di
euro), ulteriori risorse statali erogate per l’attuazione
della legge 112/2016 “Dopo di noi”, le risorse concesse
al Lazio per il finanziamento di programmi distrettuali
per la vita indipendente delle persone con disabilità,
relative ai bandi ministeriali 2014-2015-2016 la cui
attuazione va a regime nel 2017.
Il Piano individua infine degli obiettivi minimi di servizio
da garantire su tutto il territorio regionale e chiamati
Livelli essenziali delle prestazioni. "Intendiamo così - ha
spiegato l'assessore Visini - superare gli squilibri finora
esistenti, ispirandoci a valori di universalità e
omogeneità degli interventi".
52
COMMISSIONE VIII - AGRICOLTURA, ARTIGIANATO, COMMERCIO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, INNOVAZIONE, LAVORO, PICCOLA E MEDIA IMPRESA, RICERCA E SVILUPPO ECONOMICO
Presidente: Presidente Daniele Fichera (Psi)
Seduta n°: 78 del 08/05/2017 Odg:
1 - Proposta di delibera consiliare n. 76 del 19 dicembre 2016: Legge regionale n. 20 del 21 luglio 2003 - art. 4
"Piano triennale per la cooperazione". Approvazione Piano triennale annualità 2016/2018.
Audizione n°: 53 del 08/05/2017 Odg:
2 - Audizione sul tema "Situazione ARA Lazio - licenziamenti collettivi". Invitati Cia Lazio, Ara Lazio, Fai
Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Confederdia, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio.
SINTESI
1 - Ai sensi dell’articolo 4 della L.R. n. 20/2003 la
Giunta, sentita la Consulta regionale per la
Cooperazione, sottopone al Consiglio la proposta di
Piano Triennale per la Cooperazione, con la quale
vengono fissati gli obiettivi strategici che la Regione
intende perseguire e le relative risorse. Con la pdc n. 76
si approva il suddetto Piano.
2 - La situazione dei lavoratori di Ara Lazio è diventata
preoccupante: dopo mesi di mancati stipendi arriva la
53
procedura di licenziamento collettivo di tutto il
personale. Un atto che rischia di mettere in ginocchio
non solo i dipendenti ma anche tutto il Sistema degli
allevatori del Lazio che potrebbe sparire definitivamente.
COMUNICATI UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
COOPERAZIONE, PRIMO OK AL PIANO CHE ORA PASSA ALLA COMMISSIONE BILANCIO
08/05/2017 - La proposta di deliberazione consiliare
sul piano triennale (2016-2018) per la cooperazione ha
ricevuto il via libera a maggioranza da parte dell'ottava
commissione e ora è pronta per il passaggio in
commissione Bilancio, dove il testo originario approderà
con le modifiche apportate da undici emendamenti
approvati nel corso della seduta odierna.
Si tratta di un documento programmatico che indica gli
obiettivi strategici che la Regione intende perseguire nel
settore e le risorse finanziarie stanziate per l’attuazione.
Si punta all'attivazione di un’azione sistemica di
promozione e diffusione del modello di impresa
cooperativa; all'incentivazione dei processi di
aggregazione; al sostegno e impulso al sistema
cooperativo regionale ai fini del suo consolidamento
attraverso due strumenti finanziari, dal valore di
seicentomila euro: l'indennizzo delle spese di tutoraggio
delle nuove cooperative in fase di start up, da un lato;
un fondo per il piccolo credito, dall'altro.
Un milione e duecentomila euro, invece, andranno alla
promozione della cultura cooperativa. Questa azione
sarà attivata dalla Regione, tramite le organizzazioni del
54
movimento cooperativo (Legacoop, Confcooperativem
Agci, Unicoop, Unci, UeCoop) attraverso: la realizzazione
di convegni, seminari, eventi, siti internet e campagne
mediatiche; il miglioramento della formazione
manageriale; il miglioramento della conoscenza del
sistema cooperativo laziale attraverso la realizzazione di
banche dati integrate e specifici studi di settore; la
misurazione dell'impatto sociale.
La linea di intervento prevede la concessione di
contributi a fondo perduto, in regime di “de minimis”
per un massimo dell’80 per cento delle spese
ammissibili.
Il piano triennale 2016 -2018 ha dunque una dotazione
complessiva di 1,8 milioni di euro di risorse regionali, e,
come spiegato oggi dall'assessore proponente Guido
Fabiani, va letto in stretta correlazione con la scelta di
puntare su una misura di fondo rotativo per il piccolo
credito con una dotazione di tre milioni di euro da
dedicare alle imprese cooperative, che prevede la
concessione di prestiti a tasso agevolato. Obiettivo del
fondo è quello di contribuire a ridurre il fallimento del
mercato del credito nel Lazio. Il fondo è infatti volto a
fornire una tempestiva risposta alle piccole e medie
imprese con esigenze finanziarie di minore importo,
minimizzando i costi, i tempi, la complessità del
processo di istruttoria e di erogazione.
CRISI ARA LAZIO, AUDIZIONE SUI 41 LICENZIAMENTI ANNUNCIATI
08/05/2017 - La commissione Agricoltura ha tenuto
un'audizione sulla situazione dell'associazione di
55
allevatori "Ara Lazio", la struttura indipendente che
svolge i controlli funzionali su latte e carni, la
certificazione dei premi e la tenuta dei libri genealogici
di equini, ovini e bovini. Annunciati, infatti,
licenziamenti collettivi per i 41 dipendenti nella attuale
fase commissariale di liquidazione a fronte di una forte
esposizione debitoria.
Presenti all'incontro, chiesto da sindacati e parti
datoriali, l'assessore Carlo Hausmann e rappresentanti
dei lavoratori.
Le sigle sindacali Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil,
Confederdia hanno rivendicato l'importanza della
attività svolta dalla struttura, specialmente a tutela del
consumatore, chiedendo l'istituzione di un tavolo per
costruire, insieme alle associazioni datoriali, una nuova
Ara che nasca senza debiti, con una diversa governance,
e che sia capace di assicurare i servizi agli allevatori
garantendo le professionalità esistenti. Intanto, le
aziende agricole del Lazio denunciano forti difficoltà sul
tema dei controlli delle materie prime, come ribadito da
Coldiretti e Confagricoltura.
I dipendenti di Ara hanno ripercorso le tappe che, dal
2014, hanno portato alla crisi che ha determinato dal
dicembre 2016 il blocco degli stipendi e di rimborsi per
le ispezioni svolte con mezzi propri. Lo sciopero ad
oltranza è dunque figlio di questa situazione e della
volontà di non voler pagare da soli responsabilità altrui
nella cattiva gestione dell'associazione.
56
La Regione, deputata al controllo e non alla gestione di
Ara, ha chiesto secondo la ricostruzione dell'assessore
Hausmann, già da aprile, un confronto urgente con i
vertici nazionali dell'associazione (Aia). Una prima
interlocuzione è avvenuta lo scorso 4 maggio, in vista di
incontro ufficiale previsto per mercoledì prossimo. I
consiglieri presenti hanno auspicato una soluzione
ponte che tenga conto delle professionalità acquisite e
che miri a un piano industriale finora assente, fissando
una nuova audizione in commissione il prossimo 29
maggio.
La crisi del settore non riguarda solo il Lazio. A marzo,
l'associazione regionale allevatori della Sicilia (Aras) ha
chiuso i battenti, dopo che il Tribunale di Palermo ne ha
decretato il fallimento. Fino al 2010 le contribuzioni
pubbliche al settore ammontavano a circa 60 milioni di
euro l'anno su scala nazionale. Aiuti di Stato dimezzati
nel corso degli ultimi anni, con una conseguente
profonda revisione della struttura associativa degli
allevatori. Una dopo l'altra sono state infatti chiuse le
associazioni provinciali (Apa), con la progressiva
riduzione del numero degli addetti.
Seduta n°: 79 del 25/05/2017 Odg: Esame dello schema di delibera di Giunta regionale
n. 201: "Attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 3, comma 11, della legge regionale 31 dicembre 2016, n.17"
Lo S.D. n. 201 stabilisce che l’importo dovuto alla
Regione da parte degli stabilimenti che imbottigliano le
acque minerali e di sorgente è ridotto del 10% per quelli
che nell’anno abbiano destinato all’imbottigliamento
57
almeno l’85% del totale dell’acqua emunta nel medesimo
anno, mentre è aumentato del 10% per coloro che nella
stessa temporalità abbiano destinato
all’imbottigliamento meno dell’80%.
Audizione n°: 54 del 29/05/2017 Odg: aggiornamento situazione Ara - licenziamenti
collettivi; attuazione bandi Psr. Invitati: Cia Lazio, Ara Lazio, Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil,
Confederdia, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio e Copagri Lazio.
A seguire: aggiornamento danni maltempo e incendio Pomezia.
SINTESI (Vedi pagine precedenti) COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
29/05/2017 - La commissione Agricoltura ha tenuto
una nuova audizione sulla vicenda che vede
protagonista l'associazione di allevatori "Ara Lazio",
struttura indipendente che svolge i controlli funzionali
su latte e carni, la certificazione dei premi e la tenuta
dei libri genealogici di equini, ovini e bovini. L'incontro
segue quello dell'8 maggio scorso, convocato in virtù dei
licenziamenti collettivi annunciati per i 41 dipendenti,
determinati dalla fase commissariale di liquidazione
partita il 3 novembre 2016 a fronte di una forte
esposizione debitoria. Da allora, oltre allo spettro della
mobilità, i lavoratori sono alle prese con la mancata
erogazione degli stipendi.
Presente all'audizione, insieme a sindacati e parti
datoriali, l'assessore Carlo Hausmann, che ha riferito
58
del recente incontro avuto con i vertici nazionali
dell'associazione allevatori Aia, dal quale però non è
scaturita alcuna novità di rilievo, se non l'impegno a
garantire il ripristino dei controlli sul territorio regionale
a partire da giugno.
Il liquidatore di Ara Lazio, invece, ha annunciato ai
presenti che depositerà oggi stesso al tribunale l'istanza
di sblocco di fondi pari a 169 mila euro per poter pagare
perlomeno un acconto degli arretrati accumulati da
dicembre in favore del personale.
Restano forti incognite, tuttavia, sul futuro della
struttura.
Il primo giugno è previsto un ulteriore confronto con i
sindacati in vista della vertenza presso l'assessorato al
Lavoro riguardante i licenziamenti collettivi annunciati.
Sullo sfondo, denunciano i dipendenti, lo spettro di uno
smantellamento delle Ara regionali (come già accaduto
con quelle provinciali), per creare delle organizzazioni
interregionali di maggiori dimensioni ma con minori
oneri dal punto di vista occupazionale. L'assessore
Hausmann ha anche riferito della tendenza, in alcune
aree del Nord Italia, di cancellare del tutto l'esperienza
delle Ara, laddove in Campania si sta perseguendo
un'innovativa strategia di rilancio del settore dei
controlli funzionali, mediante il coinvolgimento di
università e istituto zooprofilattico.
L'esponente di giunta, a margine dell'audizione, ha poi
relazionato sui danni da gelo registrati ad aprile
59
nell'area a cavallo tra le province di Roma e di Latina. Il
problema principale, a suo dire, resta quello delle polizze
agricole, che, prevedendo franchigie troppo alte, rendono
non conveniente per molti agricoltori pagare i premi.
Sul piano di sviluppo rurale (Psr), Hausmann ha
comunicato che le richieste di partecipazione ai bandi
pervenute vanno dal doppio a quasi 4 volte l’importo
previsto dai singoli bandi: pertanto, con delibera di
giunta è stato realizzato un overbooking del
finanziamento ammontante a 89 milioni di euro, 21 dei
quali destinati alle richieste relative al progetto per i
giovani, con i quali queste dovrebbero essere quasi
integralmente soddisfatte, assegnare con il rimanente
qualcosa in più anche per gli altri bandi. Prima di fine
consiliatura, si intende emanare ulteriori bandi per 65
milioni circa, operazione all’esito della quale si saranno
impiegati circa la metà dei fondi Psr.
Rimandato invece ad un ulteriore incontro la
comunicazione di aggiornamenti sulla riperimetrazione
della "cintura di sicurezza" attorno al luogo dell'incendio
nello stabilimento Eco-X sulla Pontina. In giornata,
infatti, è prevista una riunione tra Asl e istituto
zooprofilattico proprio su questo argomento, sulla base
degli incoraggianti esiti dei primi rilievi effettuati nel
raggio di cinque chilometri su verdura e derrate
alimentari.
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COMMISSIONE SPECIALE SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE E SULLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NEL TERRITORIO REGIONALE
Presidente: Baldassarre Favara (Pd)
Audizione n°: 27 del 05/05/2017
Odg: ore 10:30 - Audizioni in merito alla situazione della
sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla eventuale presenza di organizzazioni criminali nel
territorio comunale. Ore 10,30: Carlo Maria D'Alessandro, Sindaco Comune di Cassino.
Ore 11,30: Mario Scarnati, Sindaco Comune di Fabrica di Roma.
SINTESI
Continuano le audizioni per affrontare il problema della
sicurezza e criminalità nei municipi di Roma, nell’area
metropolitana e altre province laziali. Nel 2015,
all’interno del territorio metropolitano di Roma sono
stati registrati 278.255 delitti (reati per i quali è
prevista la pena della reclusione o una multa con pene
accessorie), circa 20.000 in più rispetto all’area
metropolitana di Milano. L’indice di delittuosità per
l’intera area è pari a 642,4. Quindi, benché prima fra le
città metropolitane per numero assoluto di delitti
compiuti, la città metropolitana romana è quarta nel
rapporto tra numero di delitti e popolazione, preceduta
da Milano, Bologna e Torino. Sono infatti 703,9 i delitti
per 10.000 abitanti commessi a Roma, mentre sono
384,3 quelli commessi nell’hinterland.
61
Audizione n°: 28 del 11/05/2017
Odg: Audizioni in merito alla situazione della sicurezza pubblica, con particolare riferimento alla eventuale
presenza di organizzazioni criminali nel territorio comunale.
Invitati: Fabio Fucci, Sindaco Comune di Pomezia. Antonio Cozzolino, Sindaco Comune di Civitavecchia.
SINTESI
(Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
I SINDACI DI CASSINO E FABRICA DI ROMA IN
AUDIZIONE ALLA PISANA SU SICUREZZA TERRITORIO
05/05/2017 - La commissione consiliare speciale sulle
infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel
territorio regionale ha effettuato altre due audizioni
dedicate alla sicurezza nei comuni del Lazio, con
particolare riferimento alle eventuali infiltrazioni delle
organizzazioni criminali. Oggi sono stati sentiti Carlo
Maria D’Alessandro, sindaco di Cassino (Fr) e Mario
Scarnati, sindaco di Fabrica di Roma (Vt), entrambi
eletti nel 2016.
Dalle audizioni sono emerse due situazioni molto
differenti tra loro, dovute soprattutto alle diverse
caratteristiche dei due comuni: Cassino ha oltre 36mila
abitanti contro i circa 8.400 di Fabrica, ha un territorio
di circa 83 km quadrati contro i 34 del secondo e, in
più, è stato detto, la vicinanza territoriale del comune
frusinate con la provincia casertana potrebbe essere
causa di possibili tentativi di infiltrazioni da parte delle
organizzazioni criminali della Campania.
62
Partendo da questa ultima considerazione, il sindaco di
Cassino ha centrato il suo intervento sull’importanza
della presenza delle forze dell’ordine sul territorio da lui
amministrato. D’Alessandro, infatti, dopo averne
pubblicamente elogiato l’operato per quanto riguarda il
successo dell’operazione denominata “la storia infinita” –
che ha consentito di smantellare una banda di
spacciatori che operava nella piazza centrale della città –
ha chiesto alla commissione di farsi portavoce presso
tutte le istituzioni affinché possa essere aumentato la
dotazione di uomini e mezzi delle forze di polizia
operanti nel vasto territorio del Cassinate e nei comuni
limitrofi. In tal senso, il sindaco ha lamentato la recente
chiusura del distaccamento di polizia stradale di
Cassino. In conclusione di audizione, D’Alessandro ha
rivendicato il ruolo importante che svolge la cosiddetta
società civile nel suo territorio, determinata a fare di
Cassino un “presidio, un vero e proprio baluardo di
legalità” in un contesto comunque difficile.
Nulla da segnalare, invece, da parte del sindaco di
Fabrica di Roma, Mario Scarnati, fatta eccezione per
alcuni beni immobili confiscati dalle autorità a
personaggi che sembrerebbero legati ad organizzazioni
criminali.
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COMMISSIONE SPECIALE SUL TERREMOTO
Presidente: Pietro Di Paolantonio (Di Paolo)
Seduta n°: 5 del 02/05/2017
Odg: Discussione per l'elaborazione di un piano per la
sicurezza e la prevenzione da rischio sismico negli istituti scolastici di primo e secondo grado del Lazio; Analisi delle disposizioni previste nella proposta di legge
n. 365 del 2 febbraio 2017, "Norme per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio".
SINTESI La pdl n. 365 (d’iniziativa della giunta regionale) punta
ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio
edilizio esistente e promuovere, attraverso agevolazioni,
la riqualificazione di aree urbane degradate. Previsti
interventi su edifici a destinazione non residenziali
dismessi o in via di dismissione o da rilocalizzare.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO DISCUSSIONE IN COMMISSIONE TERREMOTO SU
SCUOLE E RIGENERAZIONE URBANA
02/05/2017 - Scuole e proposta di legge sulla
rigenerazione urbana sono state al centro della
discussione della commissione speciale sul terremoto
del Consiglio regionale del Lazio tenutasi questo
pomeriggio alla Pisana. Quanto al primo argomento - un
piano per la sicurezza e la prevenzione da rischio
sismico negli istituti scolastici di primo e secondo grado
del Lazio - si è discusso dell'eventualità di elaborare,
64
come commissione, un atto di indirizzo da sottoporre
all'Aula e, per quanto di competenza della Regione, una
norma o una proposta di legge in materia. L'obiettivo
temporale è quello di arrivare attrezzati all'avvio del
prossimo anno scolastico.
Quanto invece al provvedimento in discussione in
commissione Urbanistica sulla rigenerazione e destinato
a sostituire il piano casa l'ipotesi è quella di sollecitare,
magari con la sottoscrizione congiunta di richieste di
modifica o subemendamento, una maggior concretezza e
incisività nell'adeguamento antisismico degli edifici.
Annunciata a termine della seduta anche un prossimo
nuovo sopralluogo dell'Ufficio di presidenza della
commissione speciale della Pisana ad Amatrice e
Accumoli.
65
CAL – CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI
Presidente: Nicola Marini
Odg:
1 - P.L. n. 381 del 24 aprile 2017 concernente: "Disposizioni concernenti misure integrative. correttive e
di coordinamento in materia di finanza pubblica regionale".
2 - Proposta di parere obbligatorio ex art. 11, comma 2, lettera c) della L.R. 1/2007, e ss.mm., in ordine alla
proposta di articolato per l’attuazione delle intese regionali 2017
SINTESI 1 - La proposta di legge n. 381 riguarda fondi per
prevenire il dissesto dei Comuni (legge Bilancio 2011)
per il triennio 2017/19, modifica la composizione della
commissione incaricata di valutare le relative domande
di concessione (sarà composta da personale regionale) e
disciplina i criteri per l’acquisto, da parte di persone
fisiche o giuridiche
2 - Le intese regionali normano le operazioni di
investimento realizzate attraverso indebitamento o
utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi
precedenti delle Regioni e degli enti locali. Qualora si
ritenga di non utilizzare gli spazi a disposizione, Regione
ed enti locali potranno cederli ad altri enti che pur
avendo maggiori risorse hanno minori spazi. Le
domande di cessione e acquisizione degli spazi finanziari
per il 2017, devono essere presentate entro il 30 aprile,
66
mentre la distribuzione degli spazi finanziari e la
comunicazione agli enti interessati si concluderà entro il
31 luglio.
IL CAL HA ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE
67
CONSIGLIO REGIONALE
Presidente
Daniele Leodori (Pd)
Vice presidenti
Mario Ciarla (Pd) Francesco Storace (Mns)
Seduta n. 74 del 3 maggio 2017
Odg: question time; prosecuzione dell'esame della proposta di legge regionale n. 161 del 18 aprile 2014: "Istituzione del servizio civile
regionale".
SINTESI
La pdl n. 161 (d’iniziativa della consigliera Avenali (Pd)
ed altri) istituisce il Servizio Civile regionale puntando a
favorire la formazione dei giovani – in età compresa tra i
diciotto e ventotto anni, mentre è compresa tra i diciotto
e i trentacinque per i diversamente abili - ai valori di
giustizia e solidarietà, promuovendo al tempo stesso la
partecipazione sociale e l’educazione alla cittadinanza
attiva e solidale. I settori d’intervento sano: tutela dei
diritti sociali e di cittadinanza delle persone, servizi alla
persona, educazione e promozione culturale,
salvaguardia e fruizione del patrimonio ambientale,
stoico e artistico, protezione civile, legalità. Prevista,
68
quale organo di consultazione, l’istituzione della
Consulta regionale per il servizio civile ed un fondo
dedicato al servizio.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SERVIZIO CIVILE REGIONALE, OK A NORME SU FINALITÀ E AMBITI DI INTERVENTO
03/05/2017 - L'Aula del Consiglio regionale del Lazio ha
approvato oggi le norme sulle finalità, ambiti di impiego
e funzioni della Regione a proposito del futuro servizio
civile regionale. La seduta è stata aggiornata a mercoledì
10 maggio prossimo alle ore 10. Restano da esaminare
15 articoli della proposta di legge.
Per quanto riguarda le finalità la normativa in
discussione intende favorire la formazione e
l'acquisizione di competenze professionali dei giovani per
agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, tra
gli obiettivi della legge votati oggi ci sono: la promozione
del senso di appartenenza alla comunità locale e
nazionale; la promozione della valorizzazione e del
contributo alla salvaguardia del patrimonio storico
artistico, monumentale, culturale e ambientale del
Lazio; il sostegno dei valori di solidarietà, dialogo, inter-
cultura e la promozione del rispetto della legalità.
I giovani potranno prestare servizio in una serie di
settori di intervento. Tra di essi: servizi alla persona,
educazione alla salute, promozione culturale,
educazione ambientale, protezione civile, cooperazione e
partenariati internazionali, agricoltura sociale e
promozione dello sport. Alla Regione - sempre in base
alle norme approvate oggi - spetteranno funzioni di
programmazione e indirizzo. La discussione riprenderà
69
con l'esame dell'articolo 5.
Seduta Straordinaria del 4 maggio 2017
Odg: Seduta straordinaria sul tema del rientro del deficit sanitario della Regione Lazio.
SINTESI
Per la prima volta in 10 anni, la Regione Lazio ha chiuso
il bilancio 2016 registrando un margine operativo nel
settore sanitario (cioè la differenza tra ricavi e costi, al
netto delle partite finanziarie) con il segno positivo: +137
milioni. Il disavanzo (che comprende anche la spesa per
interessi) è dimezzato rispetto al 2015, passando da 333
a 164 milioni, con una tendenza che dovrebbe portare il
deficit a 55 milioni nel 2017 e al pareggio di bilancio nel
2018. Prima dell’inizio del piano, il deficit annuale
raggiungeva circa 2 miliardi di euro.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
ZINGARETTI ALL'AULA: "LA SANITÀ DEL LAZIO È FUORI DAL TUNNEL"
04/05/2017 - “La sanità del Lazio non produce più un
euro di disavanzo”. E’ quanto ha annunciato il
presidente della Regione Lazio, nonché commissario ad
acta per il piano di rientro dal deficit sanitario, Nicola
Zingaretti, ascoltato dal Consiglio regionale, all’uopo
convocato in seduta straordinaria su richiesta di alcuni
consiglieri di opposizione.
Dai quasi due miliardi di euro di disavanzo del 2007-
400 euro sulla testa di ogni cittadino del Lazio con
un’offerta di cure giudicata dal governo insufficiente -, si
70
è passati ai 164 milioni del 2016, la metà dell’anno
precedente (333 milioni di disavanzo nel 2015), ma con
un margine operativo positivo: il rapporto ricavi-costi è
di più 137 milioni di euro, al netto delle partite
finanziarie. Insomma, secondo il commissario i conti
sono a posto e presto si dovrà pensare a una nuova
governance della sanità, fuori dal regime commissariale.
“Dopo un’approfondita valutazione sui numeri e sui dati
dell’erogazione dei servizi dei livelli essenziali di
assistenza, il ministero dell’Economia e il ministero della
Salute hanno certificato che la sanità del Lazio è
finalmente uscita dal tunnel e si apre una fase nuova",
ha dichiarato Zingaretti, riferendosi all’esito dell’ultimo
tavolo tecnico di verifica del piano di rientro e di
controllo del piano di rientro dal deficit che si è svolto lo
scorso 29 marzo. “A raggiungere questo traguardo di
oggi - ha proseguito Zingaretti - hanno contribuito tutte
le amministrazioni precedenti a questa, di centrodestra
e di centrosinistra, e nel corso di questi quattro anni le
forze politiche delle opposizioni”.
Oltre al controllo dell’andamento della spesa a ripianare
il disavanzo ha contribuito l’aumento delle entrate,
dovuto all’adeguamento dei fondi destinati alla
popolazione assistita in virtù del riconoscimento della
crescita demografica avvenuta negli ultimi anni, e una
dinamica di diminuzione della spesa sanitaria. Nel
periodo 2010-2015 c’è stato un trend di diminuzione
pari almeno al 3,5 per cento. Nello stesso periodo lo
stesso trend a livello nazionale è stato del meno 1,2 per
cento. Per il terzo anno consecutivo il disavanzo del
71
Lazio è dunque al di sotto del 5 per cento del totale del
fondo sanitario regionale: è questa una delle condizioni
poste dal Piano di rientro, per aprire la fase di uscita.
“Siamo dunque nelle condizioni che dovrebbero portare
a una prospettiva di alleggerimento della pressione
fiscale - ha dichiarato Zingaretti -, un processo questo
iniziato con alcuni tagli dell'addizionale regionale Irpef
previsti dalla legge di stabilità 2017 e con l’abolizione del
ticket aggiuntivo regionale, a partire dal primo gennaio
di quest’anno”.
Tra gli altri risultati riferiti da Zingaretti all’Aula: il
punteggio dei livelli essenziali di assistenza è passato
dai 152 punti del 2013 ai 169 previsti per il 2015 (la
soglia minima prevista a livello nazionale per essere
adempienti è fissata a 160 punti); il tasso di
ospedalizzazione è passato da 164,2 del 2013 a 149,2
del 2014; è aumentato il numero dei trapianti, dai 267
del 2014 ai 321 del 2016; ogni anno, a partire dal 2013,
la quantità degli inviti per gli screening è aumentata
progressivamente, arrivando a raggiungere un numero
sempre più alto di popolazione; i parti cesarei sono
passati dal 31,4 per cento del 2012 al 27,7 per cento del
2015.
Zingaretti ha parlato anche dello sblocco del turnover,
con l’ingresso nel biennio 2017-2018 di 2.800 unità di
personale, di cui un terzo di nuove assunzioni e due
terzi di stabilizzazione dei precari. Nel campo dell’edilizia
sanitaria, ha annunciato lo sblocco di 264 milioni di
euro di finanziamenti nazionali, che si sommano ad altri
176 milioni stanziati sul Policlinico, ai quali si
aggiungono altri 109 milioni di euro, concessi dal
72
governo nazionale. Zingaretti ha inoltre annunciato che
la Regione si è candidata a utilizzare i fondi Inail previsti
dall’ultima finanziaria nazionale, per realizzare opere
come il nuovo ospedale a Sora, completamente
antisismico. Resta da lavorare per diminuire le liste
d'attesa, estendendo gli orari di strutture e laboratori,
coinvolgendo i medici di base nelle prenotazioni delle
visite specialistiche e ponendo limiti all’attività
intramoenia in quelle aziende sanitarie in cui i tempi di
attesa per le attività istituzionali saranno inferiori a
quelli previsti. Zingaretti ha ringraziato i due sub
commissari Renato Botti e Giovanni Bissoni.
Quest’ultimo ha accolto l’invito di Zingaretti a rimanere
almeno fino al prossimo tavolo di confronto con i
ministeri, previsto a giugno.
All’intervento del commissario ad acta è seguito il
dibattito. In più di un intervento le opposizioni hanno
voluto sottolineare che se è vero che il disavanzo è
decresciuto, è altrettanto vero che ciò è avvenuto
soprattutto grazie all’aumento dei fondi nazionali dovuto
al riconoscimento della crescita demografica del Lazio.
La relazione del presidente della Regione ha risposto
solo a criteri di marketing politico da campagna
elettorale. Secondo le opposizioni inoltre i cittadini del
Lazio sono costretti a subire una politica scriteriata di
tagli a tutti i livelli - reparti, posti letto, prestazioni e
personale -, incontrando disagi e disservizi di ogni tipo,
come i lunghi tempi delle liste d’attesa e il blocco delle
ambulanze. Sono stati affrontati anche i temi delle
assunzioni di medici non obiettori di coscienza al San
Camillo, per l’applicazione della legge 194 in materia di
73
interruzione della gravidanza, e del ritardo nei
pagamenti ai fornitori del sistema sanitario regionale.
Sono state mosse critiche al ruolo della commissione
Salute, ritenuta poco incisiva rispetto alle decisioni
assunte da Giunta e struttura commissariale. Dai
banchi della maggioranza, è stata invece giudicata
realistica l’analisi offerta da Zingaretti, evidenziando il
valore della risalita nel Lazio nel punteggio sulla corretta
applicazione dei livelli essenziali di assistenza.
Dopo la replica di Zingaretti sono stati discussi e
approvati sette ordini del giorno dei 13 presentati. Tra i
temi affrontati: la digitalizzazione delle ricette cartacee
per l’acquisto di prodotti senza glutine a favore dei
cittadini affetti da celiachia; la predisposizione di un
piano per la riorganizzazione della fisica sanitaria;
interventi regolatori dell’attività intramoenia; misure
volte a garantire la piena funzionalità del centro
trasfusionale di Anzio; gli iter amministrativi di
accreditamento delle strutture sanitarie private; i poteri
del Consiglio regionale in materia di politiche sanitarie.
La relazione introduttiva del commissario ad acta è stata
sostenuta con un apposito ordine del giorno approvato a
maggioranza.
Seduta n. 74 del 10 maggio 2017
Odg: Comunicazioni della Giunta sulla politica dei rifiuti
SINTESI
Secondo una recente dichiarazione del ministro Galletti,
il piano per la gestione dei rifiuti recentemente
74
approvato dalla Giunta capitolina, pur prefiggendosi
obiettivi ambiziosi in tema di raccolta differenziata e di
recupero, non fornisce soluzioni concrete per la gestione
sostenibile del ciclo dei rifiuti in questa fase e nel
transitorio fino al raggiungimento di tali obiettivi. Nodo
cruciale è il persistere di problematiche come la carenza
impiantistica». Roma fa percentuali di raccolta
differenziata di poco superiori al 40% e avvia a
smaltimento circa 500.000 t/anno, contribuendo a
saturare le volumetrie di discarica delle altre province
regionali o extraregionali, data la mancanza di una
discarica di servizio. Nel Lazio sono operativi soltanto 2
impianti di termovalorizzazione, San Vittore e Colleferro.
Attualmente Roma invia circa 110-120 t/giorno dei
propri rifiuti in impianti austriaci, un quantitativo che
presumibilmente verrà raddoppiato per sopperire alle
attuali problematiche di raccolta. La seduta di oggi serve
a far luce sulla situazione.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
IL CASO RIFIUTI ROMA APPRODA IN CONSIGLIO
REGIONALE
10/05/2017 - Il Consiglio regionale del Lazio di oggi è
stato aperto dalle comunicazioni dell’assessore regionale
all’ambiente e ai rifiuti Mauro Buschini a proposito
dell’emergenza rifiuti della Capitale. A seguire si è svolto
un ampio dibattito, che ha toccato numerosi aspetti del
problema.
La posizione della giunta regionale è che i rifiuti urbani
residui di Roma debbano essere smaltiti nel territorio
metropolitano, il più vasto d’Italia. L’autosufficienza è
75
stata indicata come un dovere imposto a livello
comunitario sin dal 1991, un’autonomia nel ciclo dei
rifiuti di cui godono Parigi, Berlino e Londra. È stato
ribadito che la solidarietà di comuni e province, che
stanno aiutando la Capitale a evitare l’abisso, non può
essere eterna.
È necessario pertanto, secondo la Regione, che il
Campidoglio avvii una programmazione per chiudere il
ciclo nel territorio comunale, come previsto dalla legge.
Ma non sono ancora arrivate alla Regione le risposte,
attese da tempo, di Roma e della Città metropolitana sui
siti idonei per collocare i rifiuti non riciclabili e non
combustibili. La Regione, per legge, non può decidere da
sola dove posizionare le discariche di servizio. Né
risultano all’assessorato presentate le annunciate
richieste del Campidoglio per ottenere l’autorizzazione a
tre nuovi impianti per il compostaggio.
In compenso, ieri, è arrivata in Regione la richiesta di
attivare, spostandolo a Ostia, il tritovagliatore mobile,
proprietà di Ama che si trova attualmente a Rocca
Cencia. Una misura pensata per affrontare la crisi di
questi giorni. La Regione si è impegnata, a tal proposito,
a dare il via libera nel più breve tempo possibile, poiché
per gli impianti mobili le procedure sono più semplici.
A Roma la Regione chiede una doppia programmazione.
Una a più lungo respiro, e condivisa dal governo
regionale, per portare la differenziata al 70 per cento nel
2021. L’altra una rete impiantistica che sia in grado di
far uscire Roma dai rischi di emergenza.
76
L’assetto impiantisco della Capitale è stato definito
fragile. La capacità di trattamento corrisponde, infatti,
esattamente alla produzione di rifiuti. La crisi degli
ultimi giorni, ad esempio, sarebbe conseguita proprio a
un rallentamento, legato a una serie di vicende
giudiziarie, della quantità accettata dagli impianti di
trattamento meccanico biologico (Tmb) di Colari a
Malagrotta. Il che avrebbe costretto Ama a stressare i
Tmb di Rocca Cencia e Salario, ai quali si è sommata la
chiusura dell’inceneritore di Colleferro, bisognoso di
un’urgente ristrutturazione.
Il piano rifiuti regionale esistente, secondo la relazione
di questa mattina, va aggiornato al nuovo fabbisogno.
Fabbisogno la cui redazione si trova oggi sotto
procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) e
che, una volta completato l’iter, tornerà in commissione
e Consiglio. Serve però conoscere dalle Province le aree
dove si potranno posizionare gli impianti, risposte –
come è stato ribadito più volte – che non sono arrivate
da tutti.
Diverse le posizioni emerse nel dibattito che è seguito
alla relazione dell’assessore. Parte dell’opposizione ha
puntato l’indice sui ritardi del governo regionale, proprio
per il piano rifiuti, e sull’aver scaricato, in questa
vicenda, le responsabilità solo a Roma Capitale, anziché
prospettare soluzioni. Chiesto, a questo proposito, che
la Regione prenda l’iniziativa, convocando un tavolo (che
l’assessore, nella replica, ha precisato esistere già) o una
conferenza dei servizi per affrontare l’emergenza.
77
L’indicazione dei siti, è stato detto, andrebbe preceduta
da criteri definiti a livello regionale. Se pure poi
l’amministrazione comunale capitolina individuasse gli
impianti, i tempi di realizzazione – tre anni – la
costringerebbero, secondo altri, a rivolgersi ai privati.
Per non dire di discariche di servizio che rischierebbero
di trovarsi a 500 metri dagli abitati, finendo per esser
bloccate paradossalmente dalla stessa Regione. Se si
puntasse poi a collocare gli impianti di smaltimento dei
rifiuti in provincia c’è chi, in Aula, ha preannunciato
iniziative di “resistenza fisica”. Né è mancato chi ha
proposto uno smaltimento su base regionale, con un
“trattamento” a livello provinciale, e chi ha suggerito
impianti di proprietà pubblica e raccolta affidata alla
concorrenza. Frattanto, è stato comunicato all’Aula che
il testo unificato della proposta di legge sugli ambiti
territoriali ottimali è stato trasmesso alla commissione
Ambiente. Il testo prevede un ambito unico regionale,
dei bacini autosufficienti e un’autorità d’ambito.
Quanto al Campidoglio è stato sottolineato, da alcuni
consiglieri, che esiste un piano rifiuti comunale (con i
tre impianti di compostaggio), che punta a portare la
differenziata al 70 per cento. A questo proposito è stato
chiesto alla Regione di sostenerlo. Si è osservato, inoltre,
che anche altre province non hanno autosufficienza,
come Rieti che smaltisce a Viterbo al pari di alcuni
comuni romani. Di fronte infine alle polemiche di questi
giorni non è mancato chi ha ipotizzato che o
l’amministrazione capitolina o la stessa Regione puntino
al commissariamento per evitare di affrontare il
78
problema.
La seduta si è conclusa con la bocciatura con 34 voti
contrari e quattro a favore di una mozione di censura
presentata da una parte dell’opposizione nei confronti
dell’assessore Buschini. I lavori del Consiglio, che hanno
all’ordine del giorno la proposta di legge per l’istituzione
del servizio civile regionale, sono stati aggiornati a
mercoledì 17 alle ore 10.
Seduta ordinaria n. 74 del 17 maggio 2017
Odg:
question time; prosecuzione dell'esame della proposta di legge regionale n. 161 del 18 aprile 2014: "Istituzione del servizio civile
regionale".
SINTESI (Vedi pagine precedenti)
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
NASCE IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE, IL CONSIGLIO APPROVA LA LEGGE
17/05/2017 - Via libera all'unanimità, dal Consiglio
regionale del Lazio, con 38 voti a favore, alla proposta di
legge che istituisce il servizio civile regionale. Previsto
uno stanziamento complessivo di circa 1,6 milioni di
euro per il triennio 2017-2019. Potranno svolgere il
servizio civile regionale i ragazzi di età compresa tra i 18
e i 29 anni (35 anni per le persone con disabilità). Gli
studenti tra i 16 e i 18 anni potranno svolgere
esperienze integrate nei percorsi di istruzione o
formazione professionale, in accordo con l’Ufficio
scolastico regionale del Lazio. I progetti potranno durare
79
tra i 9 e i 12 mesi per un impegno settimanale tra le 25
e le 30 ore. Prevista anche la possibilità di svolgere
servizio all’estero.
Il servizio potrà essere prestato nell’ambito di progetti di
enti e organizzazioni pubblici e privati, iscritti in un albo
istituito dalla nuova legge. I settori nei quali sarà
possibile presentare progetti sono quelli dei servizi alla
persona, dell’educazione alla salute, dell’educazione e
promozione culturale, dell’educazione ambientale, della
valorizzazione e salvaguardia del patrimonio, della
protezione civile, dell’educazione al rispetto della
legalità, della cooperazione internazionale,
dell’educazione al consumo consapevole e alla
valorizzazione del commercio equo e solidale, della
promozione dello sport, della riqualificazione urbana e
della educazione alla pace.
La legge approvata oggi intende favorire la formazione
dei giovani ai valori di giustizia e solidarietà, oltre che
promuovere la partecipazione sociale e l’educazione alla
cittadinanza attiva e solidale. Il testo punta, tra l’altro,
all’acquisizione di competenze professionali dei giovani
per agevolarne l’ingresso nel mondo del lavoro,
favorendo la tutela dei diritti umani e la cultura del
volontariato. Si mira poi a promuovere la cooperazione e
il rispetto della legalità, nonché a sostenere le realtà
locali del terzo settore.
La Regione potrà stipulare accordi con università ed
istituti di formazione e ricerca finalizzati al
riconoscimento di crediti formativi e organizzare
80
campagne informative all’interno di scuole, università ed
enti del terzo settore, anche attraverso la produzione e
distribuzione di materiale informativo cartaceo e
multimediale. Istituita, infine, la Consulta regionale per
il servizio civile, quale organismo permanente di
consultazione, confronto e raccordo della Regione con
enti locale e con rappresentanti, enti e associazioni
iscritti nell’albo regionale.
Approvati dall’Aula, in conclusione di seduta, due ordini
del giorno. Il primo impegna il presidente della Giunta
Nicola Zingaretti a promuovere azioni e attività volte a
favorire la conservazione e l’integrità del patrimonio
storico-artistico nell’ambito delle finalità e degli
interventi previsti dalla nuova legge. Il secondo riguarda
invece il sostegno della Regione alle campagne
informative e promozionali di enti pubblici e privati
senza scopo di lucro attraverso la carta giovani e la rete
degli Informagiovani.
Seduta n. 76 del 24 maggio 2017
Odg:
Question time; Pdl n. 68 “Disposizioni per la semplificazione normativa e procedimentale e abrogazione espressa di leggi
regionali”.
SINTESI Con la pdl n. 68 (d’iniziativa della giunta regionale) si
intendono avviare iniziative di semplificazione normativa
nell’ambito delle competenze regionali previste dall’art.
117 della Costituzione e dell’art. 36 dello Statuto
regionale. In tal modo, si attuano anche gli accordi
81
stipulati in sede di Conferenza unificata tra Stato,
Regioni ed Enti locali, in materia di semplificazione e
miglioramento della qualità della regolamentazione.
COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL CONSIGLIO
SEMPLIFICAZIONE, IL CONSIGLIO APPROVA IL "TAGLIALEGGI" REGIONALE
24/05/2017 - Il Consiglio regionale del Lazio ha
approvato all’unanimità la proposta di legge n. 68
“Disposizioni per la semplificazione normativa e
procedimentale e abrogazione espressa di leggi
regionali”, di iniziativa della Giunta regionale. Sono 446
i testi normativi regionali cancellati da quello che può
essere considerato il “taglia leggi” del Lazio. Il
provvedimento, infatti, si inserisce nel percorso già
avviato da alcuni anni a livello europeo e nazionale che
intende semplificare e migliorare la qualità della
produzione normativa. In particolare, si fa riferimento
all’articolo 14 della legge n. 246 del 2005, che ha
introdotto a livello nazionale lo strumento del cosiddetto
“taglia leggi”, per la riduzione appunto del numero delle
leggi presenti nell’ordinamento.
Tre le fasi: la prima di ricognizione delle norme in vigore;
la seconda, volta all’abrogazione delle leggi “inutili”; la
terza, infine, tesa a razionalizzare e riordinare tutte le
norme esistenti, attraverso l’accorpamento per materia
in testi unici. In tal senso, quindi, la proposta di legge n.
68 interviene sulle norme relative alle materie di
competenza regionale ai sensi dell’articolo 117 della
Costituzione.
82
Il provvedimento si compone di quattro articoli e undici
allegati. Il primo articolo disciplina l’azione di
ricognizione annuale delle disposizioni regionali da
abrogare, affidata alla Giunta regionale che poi dovrà
presentare al Consiglio regionale un’apposita legge con
l’elenco delle disposizioni sulle quali intervenire. Nel
procedimento avrà un ruolo attivo anche il “Comitato
per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi e la
valutazione degli effetti delle politiche regionali” (istituito
l’8 giugno dell’anno scorso), sia in fase di ricognizione
sia nella fase successiva, tramite un parere da
trasmettere alla commissione competente prima di
iniziare l’esame della proposta di legge.
L’articolo due fa riferimento alla terza fase dell’attività
della semplificazione, prevedendo l’adozione di testi
unici volti a organizzare in modo coerente e facilmente
consultabile le disposizioni relative alla
regolamentazione di ciascun settore, anche attraverso la
semplificazione del linguaggio normativo. Il terzo articolo
riguarda la semplificazione procedimentale, con
particolare riferimento ai principi ai quali devono
attenersi i regolamenti della Giunta regionale emanati
per semplificare i procedimenti amministrativi,
autorizzati da apposite leggi regionali. Si tratta di una
serie di principi già individuati dalla legge n. 59 del
1997 (cosiddetta Bassanini 2), in materia di
conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli enti
locali, di riforma della pubblica amministrazione e di
semplificazione amministrativa.
L’articolo quattro, infine, con i suoi 11 allegati, contiene
83
l’elenco dei 446 testi normativi regionali coinvolti nel
procedimento di abrogazione e semplificazione, suddivisi
per materie: leggi in materia di attività istituzionali (6 da
abrogare); agricoltura, caccia e pesca (99); ambiente e
rifiuti (15); infrastrutture, politiche abitative ed enti
locali (31); politiche del territorio e mobilità (86);
sviluppo economico e attività produttive (81); lavoro,
pari opportunità e personale (13); politiche sociali,
sicurezza e sport (17); salute (33); formazione, ricerca,
scuola, università e turismo (45) e cultura e politiche
giovanili (20).
Seduta aperta da un minuto di raccoglimento per
commemorare le vittime dell’attentato di Manchester.
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INDICE DEI NOMI
Adkins Chiti, Patricia, 22
Avenali, Cristiana, 67
Azzaro, Teresa, 19, 22, 24
Barbuto, Domenico, 23
Bianchini, Laura, 22
Bissoni, Giovanni, 72
Bonafoni, Marta, 31
Botti, Renato, 72
Buschini, Mauro, 33, 74, 78
Carrara, Cristian, 19, 29
Ciarla, Mario, 67
Cioffi, Stefano, 19, 22
Ciuti, Marco, 19, 22, 24
Cozzolino, Antonio, 61
D’Alessandro, Carlo Maria, 60-62
Di Paolantonio, Pietro, 63
Fabiani, Guido, 5, 54
Favara, Baldassarre, 60
Fortuna, Francesca, 19, 22
Francescon Sbordoni, Patrizia, 23
Fucci, Fabio, 61
Galteri, Francesco, 19, 22, 24
Hausmann, Carlo, 55-59
Lanzillotta, Luigi, 22
Lena, Rodolfo, 49
Leodori, Daniele, 67
Lupi, Simone, 10, 12, 16
Manci, Giovanna, 23
Panunzi, Enrico, 30, 35, 36, 38, 42
Petrassi, Piero, 5, 6
Piccaro, Antonietta, 23
Pugliese, Giorgio Francesco Giuseppe, 5, 6
Ravera, Lidia, 24
Sartore, Alessandra, 12, 15, 17
Sbardella, Pietro, 31
Scarnati, Mario, 60, 61, 62
Storace, Francesco, 67
Toniolo, Valerio, 23
Vicari, Valerio, 23, 24
Visini, Rita, 50, 51
Zingaretti, Nicola, 69-73, 80
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