View
11
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIASEZIONE CALABRIA
Analisi dei dati del 1999
VIII REPORT DEL REGISTRO CALABRESE
DI UREMIA, DIALISI E TRAPIANTO
Comitato di Registro: Il consiglio direttivo della Sezione Calabria della Società Italiana di Nefrologia
(Presidente Dr. Giuseppe Curatola
Consiglieri: Dr. Salvatore Carpentieri, Dr. Gregorio Mazzitello, Dr. Michele Milei, Dr. Vincenzo Rondanini)
Manager: M. PostorinoProgrammatore: D. RaffaData handling: C. Marino, G.MarinoChairman: C. Zoccali
A cura del Centro di Fisiologia Clinica C.N.R. di Reggio Calabriawww.cfc.cs.cnr.it
INDICE
STATISTICHE GENERALI …………………………………………………………………...…..3
I TRATTAMENTI EMODIALITICI.......................................................................................10
L'OSPEDALIZZAZIONE.....................................................................................................11
ACCESSO VASCOLARE...................................................................................................13
ERITROPOIETINA ED EMATOCRITO..............................................................................14
PAZIENTI IN TRATTAMENTO …….………………………………………………………..….16
CENTRI DIALISI IN CALABRIA ………………………………………………...………………18
ATTIVITA' SCIENTIFICA DEL REGISTRO …………………………….……………..……...20
1
Nei primi mesi del 2001 il registro Calabrese sta attraversando una fase estremamente delicata per il passaggio da Registro informatico a Registro On line. Grazie infatti al supporto fornito dal Progetto Telcal tutti i centri sono stati dotati di uno o più personal computer, di una connessione ad Internet e dei programmi necessari ad archiviare i dati e trasmetterli al server centrale situato presso il Centro Servizi Telcal. Inoltre ogni centro è stato dotato di una casella di posta elettronica e questo consente uno scambio di dati semplice ed immediato. Questo sistema ci ha consentito di inserire in questo report alcuni dati aggiornarti a maggio 2001 (quelli relativi alla struttura dei centri). Il sito Internet del Registro è aggiornato sulle risorse nefrologiche e dialitiche calabresi al maggio 2001.Tuttavia in questa fase di crescita, è necessario un impegno da parte di tutti i fruitori. Referenti del Registro, collaboratori, Responsabili, devono acquisire la conoscenza di tecnologie (Utilizzo della rete Internet, della posta elettronica) che ormai stanno entrando nella nostra quotidianità non solo come strumento di lavoro ma come fondamentale strumento di comunicazione. E' in questa ottica che chiediamo a tutti di proseguire nell'impegno sull'utilizzo della tecnologia a nostra disposizione.La nefrologia calabrese ha realizzato nel registro un elemento di grande coesione professionale e il nostro registro occupa una posizione di prima linea tra i registri di dialisi italiani. Assieme alla regione Lombardia, siamo l'unica regione italiana con una presentazione orale accettata all'EDTA di Vienna. Questo è un successo comune da vivere come stimolo a far sempre meglio e a costituire un modello per le regioni del Sud animate dalla positiva determinazione di cimentarsi a livelli più alti finalmente senza alcun sentimento psicologico di inferiorità.Ormai siamo un Società di Nefrologia tutta votata alla comunicazione elettronica. Anche per questo, il report del 1999 è distribuito ai Centri in formato WORD, in un dischetto. Abbiamo pensato che questa soluzione possa essere particolarmente utile ai responsabili dei Centri che devono preparare relazioni per le Direzioni Sanitarie e per i Direttori Generali, in quanto con il “taglia e incolla“ potranno agevolmente riportare le cifre e i commenti di registro in qualunque documento vorranno includerli. Il report è anche “downloadabile“ dal sito Internet del Registro ospitato dal Centro di Fisiologia Clinica CNR di Ceggio Calabria (www.cfc.cs.cnr.it)
Carmine Zoccali Maurizio Postorino
2
STATISTICHE GENERALI
I dati analizzati in questo report riflettono la situazione della popolazione dialitica calabrese al 31.12.99. In quell'anno hanno fornito risposte complete 29 centri calabresi su 32 (91%).
Centri DialisiLa tabella 1 riporta il numero di medici ed infermieri in servizio nelle diverse unità operative aggiornati al 5/2001 ed il numero di pazienti in trattamento al 31.12.2000. In quest'anno il numero di centri è aumentato di 2 unità e pertanto, considerata una popolazione residente in Calabria di circa 2,060 milioni, i Centri Dialisi sono 17 per milione di abitanti. Questo assetto fa della Calabria una delle regioni a più alta densità di centri dialisi.
DATI SEGNALATI DAI CENTRI NEL 2000-2001UNITA’
OPERATIVECENTRI
AFFERENTIPOSTI LETTO NEFROLOGIA
POSTIDIALISI
PAZIENTI CAPD
PAZIENTIED
MEDICIDialisi
INFERMIERIDialisi
Reggio Cal. 24 26 31 70 6 21di cui CAL 15 4
Cosenza 15 29 22 112 6 33di cui in CAL 8 32 7
Rossano 12 13 4 51 8 16Trebisacce - 12 - 31 4 11Cariati 8 - np 3 8Castrovillari - 13 3 40 4 12Lungro - 10 - 28 3 9S.M.Argentano 0 8 5 23 4 7Catanzaro 12 15 8 59 5 16Crotone 18 17 39 69 4 18Palmi 7 13 11 46 4 12Taurianova - 14 - 57 4 12Locri - 19 - 79 7 25Vibo 8 12 6 42 4 11Nicotera - 6 - 14 2 6Lamezia 10 16 2 50 5 14Soveria M. - 9 - 9 * 3Paola - 9 - 26 4 9Amantea - 5 - 7 2 4Soverato - 11 5 35 4 7
di cui in CAL 3 4 2Cz lido - 5 - 15 2 5Melito - 9 - 31 5 10Scilla - 8 - 14 2 4Praia a M. - 8 - 30 4 8Serra S.B. - 7 - 22 2 5Soriano - 4 - 10 2 3S. Giov.Fiore - 9 - 16 2 8Chiaravalle - 7 - 16 3 3Cetraro - 8 13 21 3 7Acri - 8 - 21 3 8Tropea - 13 2 23 4 9Nefrodial - 9 - 26 3 4Catanzaro Pol. - 8 np npCosenza ASL 4 - 8 - 26 3 9
Np=dato non pervenuto * l'organico è in comune con il centro di Lamezia Tab. 1
3
Pazienti in Registro
Il numero di pazienti dializzati in Calabria negli anni 72-98 è riportato nella (Fig.1).L'incremento nell'ultimo anno è difficile da computare per la mancata risposta di alcuni centri (Vedi note alla Tab.2). I dati 2000 fanno tuttavia osservare che l'incremento rispetto al 1998 stato di 34 unità circa. Se questi dati fossero confermati negli anni futuri il ritmo di crescita della popolazione dialitica sembrerebbe in questi ultimi anni rallentato rispetto ai precedenti.
Pazienti in dialisi in Calabria
Dati al 31.12 di ogni anno Fig.1 Il numero di pazienti in trattamento negli ultimi anni presso i centri Calabresi è riportato nella tabella a pag. 16.
4
Anni
Dinamica della popolazione dialitica negli anni 1993 - 2000Tab. 2
* Da questi dati mancano circa 120 pazienti dializzati presso i Centri di Rossano, Cariati e Nefrodial che non hanno risposto al censimento** Da questi dati mancano circa 35 pazienti dializzati presso il Centro di Cariati che non ha risposto al censimento*** Proiezioni su dati ISTAT
La prevalenza dei pazienti in dialisi cresce nel tempo a un ritmo del 4%/anno in media (Fig.2) L'aumento della prevalenza e' lineare nel lungo periodo. L'ultimo dato censito dal Registro Nazionale è del 1995. Allora la prevalenza in Calabria era 537 pazienti per milione di abitanti (ppm), inferiore alla media nazionale (588 ppm). Nel 2000 la prevalenza in Calabria è aumentata a circa 639 ppm. Mancano dati di confronto a livello nazionale, tuttavia l'aumento medio di oltre 20 ppm per anno è superiore a quello del Veneto (10 ppm) e paragonabile a quello delle Marche (17 ppm) e del Lazio (23) , gli unici registri che riportano tali dati.
Prevalenza dei pazienti in dialisi in Calabria
Fig.2*La prevalenza è calcolata ritenendo stabile rispetto al 1998 il numero di pazienti trattati presso i Centri che non hanno risposto.
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000
Numero pazienti in trattamento
ED
CAPD
842
160
914
190
963
154
1060
144
1069
171
1119
159
1007*
137*
1126
151Popolazione residente (milioni di abitanti)
2.075 2.079 2.077 2.074 2.071 2.069 2.058*** 2.052***
5
N. paz. per milione di ab.
**
La tab.2 bis riporta il numero di pazienti i cui dati sono inseriti nel registro. Da questa e dalle analisi successive sono stati esclusi i centri che hanno inviato solo i dati aggregati senza fornire il dettaglio dei singoli pazienti.
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999
Nuovi ingressiED
CAPD
144
48
140
53
172
35
194
37
143
63
201
37
172
23
DecedutiED
CAPD
81
18
80
25
102
43
87
26
129
25
147
36
134
29Trapiantati 39 34 29 36 46 48 42Di cui trapiantati presso i centri calabresi
- - - 15 14 12 19
Numero pazienti in registro
ED
CAPD
842
160
914
190
963
154
1060
144
881
157
937
150
1006
137 Tab.2bis
La tabella 3 da’ un riepilogo dei pazienti in Registro in rapporto al sesso ed al tipo di trattamento
1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999M% F% M% F% M% M% M% F% F% F% M% F% M% F%
Emodializzati 58 42 58 42 58 56 44 42 57 43 56 44 56 44CAPD 54 46 57 43 55 58 42 45 60 40 57 43 54 46Trapiantati 67 33 63 37 61 65 35 39 64 36 66 34 66 34Uremici 57 43 54 46 55 59 41 45 54 46 59 41 60 40
Tab 3
Dialisi peritoneale
Il numero di pazienti che hanno iniziato dialisi in un programma di CAPD nel 1999 si è ulteriormente ridotto rispetto all'anno precedente passando dal 15% del 1998 al 12%. Questo dato conferma la tendenza alla riduzione percentuale della CAPD come trattamento di prima scelta. Inoltre vi è una riduzione percentuale dei pazienti in trattamento dialitico peritoneale dal 14% del 1998 al 12% del 1999. Il numero dei Centri che hanno un programma di dialisi peritoneale è lievemente aumentato: 14 nel 1998, 16 nel 1999. Tuttavia rimane estremamente basso (solo 4) il numero dei Centri calabresi che trattano oltre 10 pazienti in CAPD. Mancano dati di confronto a livello nazionale. Indubbiamente l'utilizzo di questa metodica è molto variabile nelle diverse regioni. Infatti nel 1995 la percentuale di pazienti in CAPD in Italia nel 1995 era circa 12%, mentre nello stesso anno in Lombardia era del 19%. I dati più aggiornati (1998) riportavano una percentuale di pazienti trattati con CAPD di circa il 16% in Veneto e Marche, superiore a quella riportata in Calabria (14%). L'ulteriore riduzione di tale percentuale fa pensare che nel 1999 la percentuale di pazienti in CAPD in Calabria sia pari o addirittura inferiore alla media nazionale. Il dato è da considerare come una tendenza preoccupante per il futuro della metodica nella nostra regione, soprattutto alla luce del fatto che circa il 33% dei pazienti in dialisi peritoneale sono trattati in un unico centro (RC).
6
Trapianto
Il numero di pazienti calabresi trapiantati è pressoché stabile negli ultimi 3 anni. Tuttavia l'incremento progressivo dei pazienti trapiantati presso i Centri Trapianto della nostra regione sottolinea l'importanza del programma regionale di Trapianti che contribuisce in percentuale sempre crescente al totale dei pazienti calabresi trapiantati. Tale programma di trapianto è ulteriormente cresciuto nel 2000 e i pazienti trapiantati in quest'anno sono 26 comprendendo fra questi anche i 4 trapiantati da donatore vivente. E' tuttavia grosso modo stabile nel tempo il numero dei pazienti in lista d'attesa (270 di cui 74 temporaneamente non idonei) di questi 15 hanno chiesto di essere inserirti in tale lista pur provenendo da altre Regioni. (Dati forniti dal Centro di Riferimento Calabrese per i Trapianti di Rene, Dott. V. Misefari, Dott.ssa P. Pizzini).
Uremici
Il numero di pazienti uremici in registro (n=236) è identico all'anno precedente e rimane elevato (oltre il 49%) il numero di pazienti che hanno iniziato dialisi nel 1999 e non erano segnalati nell’anno precedente fra i pazienti uremici. Ciò fa pensare che ancora molti pazienti vengono riferiti ai centri dialisi calabresi solo in fase di uremia terminale .Questo è un dato molto debole del programma di nefrologia in Calabria in quanto è proprio qui che può essere frenata “l'epidemia di dialisi“. Il ruolo del Nefrologo è fondamentale per ritardare l’evoluzione verso la fase terminale dell'insufficienza renale ed è ormai tempo che si stabiliscano programmi in stretta collaborazione con i medici di medicina generale per avviare una concreta prevenzione secondaria e terziaria.
7
Età media della popolazione dialitica.
La tabella 4 riporta l’età media dei pazienti in trattamento sostitutivo e dei pazienti che hanno iniziato o terminato il trattamento (per decesso o trapianto ) negli anni di attività del registro.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999Emodialisi* 54.6 54.8 56.6 57.4 58.3 58.9 59.8 60.4Dialisi peritoneale* 59.9 59.7 60.8 59.3 61.7 61.7 60.9 59.7Trapiantati* 40.3 40.7 42.2 42.4 42.5 42.1 43.1 42.8Uremici* 61.2 62.6 63.4 63.4 62.1 64.6 62.3 65.6Deceduti in ED** 64.7 63.3 65.2 65.9 67.4 66.7 65.7 68.2Deceduti in CAPD** 68.5 72.5 68.1 70.8 71.0 69.9 68.1 71.7Nuovi ingressi ED* 56.7 57.7 57.4 60.2 59.4 61.2 62.9 60.7Nuovi ingressi in CAPD* 60.7 60.6 60.2 61.9 65.1 62.6 63.5 57.0
* età media al 31.12 dei pazienti in trattamento a quella data ** età media al decesso Tab.4
Si conferma il progressivo incremento dell'età media della popolazione dialitica che tuttavia appare in questi ultimi anni più lento rispetto ai precedenti. Inoltre considerato che l'età dei pazienti in CAPD è rimasta pressochè costante in tutti gli anni di registro, non vi è più alcuna differenza per età tra tali pazienti e quelli in trattamento extracorporeo. L'età media al decesso ha subito un incremento notevole, mentre si è consistentemente ridotta l'età dei nuovi ingressi soprattutto per quanto riguarda i pazienti in CAPD. Quest'ultimo dato fa pensare che il trattamento peritoneale venga adesso considerato un trattamento di prima scelta anche nei pazienti più giovani. La figura 3 riporta la distribuzione della popolazione in dialisi (emodialisi e CAPD) nelle diverse classi di età negli ultimi tre anni.
Fig. 3
Il dato più evidente è la riduzione dei pazienti di età compresa fra 60 e 70 anni con un incremento dei pazienti di oltre 70 anni .
8
1996 1997 1998 1999
Mortalità
La figura 4 riporta la percentuale di pazienti deceduti ogni anno fra quelli che al momento del decesso praticavano emodialisi e CAPD. Tale percentuale in emodialisi è rimasta pressochè stabile dal 1993 al 1996 fra l’8 ed il 10% per aumentare poi progressivamente stabilizzandosi quindi su valori intorno al 12-14%. Questa percentuale non si discosta ormai molto da quella rilevata in CAPD che si mantiene fra valori del 14-19% (17% quest'anno). La progressiva riduzione della differenza dell'età media dei pazienti in emodialisi e CAPD e forse la diversa selezione dei pazienti inseriti in trattamento peritoneale può giustificare il progressivo ridursi del divario fra la mortalità nei due trattamenti.
Percentuale pazienti deceduti negli anni in ED e CAPD
Cause di decessoLa causa di decesso era disponibile in 100/134 (90%) pazienti in emodialisi e 20/29 (69%) dei pazienti in CAPD. Come si può notare in fig. 5 è molto elevata la percentuale di pazienti con causa di decesso "non nota" ( 20% in CAPD e 18% in ED). E' da notare che nel registro Italiano del 1995 solo il 5% delle cause di decesso erano "non note " e ciò deve richiamare l'attenzione sulla necessità di ottenere maggiori dettagli circa le cause di decesso. Nei pazienti in dialisi la discrepanza più importante fra i dati Calabresi del 1999 e quelli del Registro Nazionale del 1995 (che tuttavia comprende anche i pazienti trapiantati) è nei decessi per cachessia tripli nella popolazione calabrese (20% in CAPD 9% in ED) rispetto al dato nazionale (5%). E' importante concertare al più presto una standardizzazione diagnostica delle cause di morte per dare maggiore solidità interpretativa a queste rilevazioni così fondamentali.
Fig. 5
9
Fig. 4
non det cardiaca vascolare infettiva gastroint cachessia neopl altro
I TRATTAMENTI EMODIALITICI
Tipo di trattamento
Dati sul tipo di trattamento extracorporeo praticato erano disponibili in 848 pazienti (84% dei pazienti in registro). Ancora 18 pazienti praticano emodialisi con acetato verosimilmente per motivi tecnici. Il trattamento con bicarbonato rimane quello più comune mentre circa 100 pazienti praticano emofiltrazione ed altri trattamenti extracorporei ad alta efficienza.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999% % % % % % % %
Emodialisi con acetato 17 12 8 7 4 3 3 2Emodialisi con bicarbonato 62 67 71 75 80 78 88 87Emodiafiltrazione 15 15 17 15 15 8 8 10Altri trattamenti extracorporei 6 6 4 3 1 12 1 2Totale pazienti analizzati (numero)
758 821 843 887 925 878 782 848
Tab.5
Tipo di membrana
I dati delle membrane (fig. 6) erano disponibili in 933 pazienti (85%) nel 1996, in 806 (75%) pazienti nel 1997 e in 923 (92%) pazienti nel 1999.
Fig. 6
Si conferma il dato rilevato l'anno scorso, cioè che il Polisulfone è la membrana in assoluto più utilizzata (18% dei pazienti). Questo è dovuto anche ad una progressiva riduzione dell'uso del Cuprophan la cui percentuale di utilizzo si è dimezzata negli ultimi 4 anni (dal 27 al 14%). Ciò comporta anche che la percentuale di pazienti che utilizzano membrane a bassa biocompatibilità e biocompatibili a costo basso è ormai meno del 50% del totale.
10
Bassa biocomp. Membrane
bioc. a costo relativamente
basso
Membrane biocomp. a costo elevato
L’OSPEDALIZZAZIONE
Numero di ricoveri
La tabella 6 riporta i dati sull’ospedalizzazione dei pazienti in trattamento conservativo e sostitutivo ed il confronto fra la percentuale dei ricoverati nei due ultimi anni.
Pazienti analizzati Pazienti ricoverati nel 1999
Variazione rispetto al 1998
N. %* N. % %Emodialisi con bicarbonato 481 66 238 49 + 5Emodiafiltrazione/altri trattam. 66 80 24 36 + 9Emodialisi 592 59 290 49 + 5CAPD/IPD 81 59 61 75 - 2Trapiantati 117 34 21 18 -18Uremici 114 48 58 51 - 8 Tab. 6*Percentuale dei pazienti in trattamento al 31.12.1999, inseriti in registro, con dati relativi alla degenza
La percentuale di riposta al quesito è stata paragonabile a quella degli anni precedenti. Considerando i gruppi più cospicui di pazienti, ed in particolare i pazienti in emodialisi, ed osservando il trend storico (Tab. 7) la percentuale di pazienti ricoverati negli anni è rimasta pressoché invariata. Il dato della flessione dei ricoveri dei pazienti in CAPD nel 1997 non ha trovato conferma negli anni successivi.E’ invece difficile trarre conclusioni negli altri gruppi di pazienti (ad esempio nei trapiantati) in quanto la bassa numerosità dei campioni fa si che pochi ricoveri determinino ampie oscillazioni nella percentuale di pazienti ricoverati. E’ tuttavia evidente che i pazienti in CAPD vengono ospedalizzati con maggiore frequenza rispetto a quelli in emodialisi.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999Emodialisi 43 51 48 51 51 43 45 49CAPD 78 74 77 82 80 58 77 75Trapiantati -- 23 22 32 24 27 36 18Uremici -- 49 56 61 55 43 59 51 Tab. 7
11
Durata della degenza
La variazione del numero di giorni di degenza dei pazienti (tab. 8) in registro nel 1999 rispetto all'anno precedente è molto contenuta, a conferma della validità dei dati.
Paz. Analizzati Degenza media nel 1999 (range)
Variazione rispetto al 1998
N. Giorni GiorniEmodialisi con bicarbonato 229 16 (1-160) 0Emodiafiltrazione/altri trattam. 23 11 (1-50) +2Emodialisi 280 15 (1-160) - 1CAPD/IPD 57 19 (2-62) + 5Trapiantati 19 17 (4-88) - 2Uremici 58 14 (2-65) 0Totale 414 16 (1-160) + 1
Tab. 8
Il trend storico (Tab. 9) fa rilevare una generalizzata riduzione della durata delle degenze più facilmente rilevabile nel grafico in figura 7 che riporta i dati dei pazienti in ED e CAPD.
1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999Emodialisi 21 20 19 17 19 15 16 15CAPD 26 25 23 16 23 17 14 19Trapiantati -- 25 21 15 18 12 19 17Uremici -- 16 15 16 14 17 14 14
Tab. 9
Fig. 7
12
ACCESSO VASCOLARE
La figura 8 riporta il tipo di accesso vascolare rilevato nei pazienti che al 31.12 di ogni anno praticavano emodialisi, rispettivamente nei censimenti del 1996 (dati su 933 pazienti), 1997 (dati su 826 pazienti) e 1998 (dati su 906 pazienti) e 1999 (dati su 919, 91% dei pazienti in emodialisi). Anche se la percentuale dei pazienti portatori di cannula per oltre 6 mesi appare bassa, tradotta in cifre significa che oltre 70 pazienti dializzano per lungo tempo con questo tipo di accesso vascolare che abitualmente viene considerato “temporaneo“
Fig. 8
La figura 8 bis riporta il numero di infezioni rilevate durante il 1999 nei pazienti in dialisi secondo il tipo di accesso vascolare.
Fig. 8 bis
53 pazienti (6% dei dializzati con dati circa l'accesso vascolare e il numero di infezioni) presentavano una o più infezioni dell'accesso vascolare. La frequenza di questo tipo di complicanza è estremamente alta, come atteso, nei pazienti con cannula, tuttavia essa è molto frequente anche nei pazienti portatori di protesi vascolare.
13
%
%
ERITROPOIETINA ED EMATOCRITO
La figura 9 riporta la media dell’ematocrito dei pazienti in trattamento sostitutivo negli ultimi quattro anni. I dati sono rilevati su 1070 pazienti nel 1996, 954 nel 1997, 1036 nel 1998 e 1031 nel 1999.E' confermata la tendenza ad un più efficace controllo dell’anemia e il valore medio dell'ematocrito dei pazienti in emodialisi è adesso identico a quello nei pazienti in CAPD.Il miglior controllo dell'anemia è verosimilmente dovuto a un più estensivo uso dell'eritropoietina che adesso è utilizzata anche in un gran numero di pazienti in CAPD (fig. 9 bis).
Fig. 8
Percentuale di pazienti trattati con Eritropoietina
Fig. 9 bis
14
Ht %
%
C'è qui enorme spazio di miglioramento perché un ematocrito medio del 32.5% vuol dire che oltre il 55% dei pazienti in trattamento in Calabria non raggiungono il target nonostante il fatto che ormai oltre il 70% (CAPD) e l'87% (HD) dei pazienti siano in trattamento con tale farmaco.
15
0
50
100
150
200
16 20 24 28 32 36 40 44 48
Ematocrito
Media: 32.5
Pazienti con ematocrito minore di 33
N.Pazienti
PAZIENTI IN TRATTAMENTO IN CALABRIA DAL 1995 AL 2000(dati al 31.12 di ogni anno)
I dati al 31.12.2000 sono ancora incompleti e sono da considerarsi preliminariEMODIALISI CAPD TRAPIANTATI UREMICI
'95 '96 '97 '98 '99 '00 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '95 '96 '97 '98 '99 '00 '95 '96 '97 '98 '99 '00REGGIO CAL. 75 74 69 73 75 70 43 45 53 42 32 31 65 73 7 75 83 92 48 29 42 46 36 78COSENZA 91 86 84 97 115 112 19 14 22 25 25 22 53 51 60 63 81 79 21 18 31 28 47CATANZARO 78 74 62 56 57 59 14 12 - - 2 8 28 32 37 48 51 54 45 38 37 27 30 20CROTONE 70 74 75 72 68 69 19 23 31 32 34 39 15 14 14 19 23 30 21 17 19 16 8 10LOCRI 62 62 68 64 68 79 - 1 1 3 2 - 9 11 19 21 20 21 12 20 10 18 14 35PALMI 35 41 43 42 48 46 17 14 13 10 9 11 - - - 1 3 5 3 1 6 5 14 13ROSSANO* 45 51 59 54 n.p. 51 11 14 13 9 n.p. 4 17 17 18 n.p. n.p. 16 4 5 5 n.p. n.p. 9VIBO VALENTIA 39 42 38 40 39 42 7 6 7 4 3 6 4 4 8 7 7 10 13 11 7 8 5 4LAMEZIA 46 48 46 43 49 50 5 2 5 6 5 2 16 20 21 24 27 28 11 16 11 5 9 9CASTROVILLARI 42 43 42 46 40 40 1 2 3 3 3 3 4 8 8 7 7 10 8 8 11 14 14 1MELITO P.S. 29 30 24 26 33 31 6 4 3 3 2 - 7 10 15 10 10 10 3 3 4 1 2 6PAOLA 31 29 36 35 30 26 - - - - - - 5 5 7 7 - 1 11 7 5 6 3 3SOVERATO 27 31 26 28 32 35 - 1 5 9 7 5 2 3 4 4 4 4 2 3 2 1 1 0S.MARCO ARG. 23 23 24 29 22 23 5 3 8 6 5 5 2 2 1 2 2 2 1 - 8 6 5 2TAURIANOVA 28 34 40 46 48 57 - - - - - - 1 1 1 2 2 7 6 7 9 6 3 7TREBISACCE 29 35* 35* 32* 30 31 - - - - - - - - 1 n.p. 2 2 - - 1 n.p. 2 2NICOTERA 13 12 12 13 14 14 1 1 1 1 - - - - - - - - - - - - - -ACRI* 16 23 26 28 20 21 1 - - - - - - - - - 2 4 1 5 n.p. n.p. - -CARIATI* 19 23 26 34 n.p. n.p. - - 1 - - - - - 1 n.p. n.p. - - - - - - -LUNGRO 24 29 33 37 33 28 - - - - - - - - 2 2 4 7 1 1 7 9 13 11SERRA S.B. 15 16 13 12 19 22 1 1 - 1 - - 1 1 - 1 1 2 - 9 16 11 6 6CETRARO 19 22 23 29 22 21 1 1 4 5 5 13 1 - - - - 2 - 1 1 1 - 2CATANZARO L. 19 23 20 19 18 15 - - - - 2 - - 2 2 1 1 1 - 1 - - - -S.GIOVANNI IN F. 18 22 22 24 17 16 - - - - - - 5 7 5 5 5 6 - - - - - -CHIARAVALLE 18 20 21 19 17 16 - - - - - - 1 2 1 4 4 2 - - - - - -PRAIA A MARE 21 25 25 30 31 30 - - - - - - - 1 1 3 4 6 2 6 6 4 6 1TROPEA 17 15 16 19 21 23 1 - - - 1 2 - 2 4 4 3 3 4 6 - 6 8 -
EMODIALISI CAPD TRAPIANTATI UREMICI
16
SCILLA 7 12 8 11 14 14 2 - - - - - - - - - - - - - 1 - - 1SOVERIA MANN. 5 9 12 11 10 9 - - 1 - - - - - 1 1 - - 2 - 1 1 - -SORIANO 3 6 5 8 10 10 - - - - - - - - - - - 1 - 11 13 12 6 2NEFRODIAL* n.a. 19 29 34 n.p. 26 n.a. - - - - - n.a. - - - - 3 n.a. - - - - -AMANTEA n.a. 7 7 8 7 7 n.a. - - - - - n.a. - - - - - n.a. - - 3 4 1CATANZARO POLICLINICO
n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 8 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 1 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. -
COSENZA TERRTITORIO n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 26 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. - n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. 1 n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. -TOTALE 964 1060 1069 1119 1007 1126 154 144 171 159 137 151 236 266 305 311 346 403 217 222 254 235 236 279
n.a.= non attivo n.p.= dato non pervenuto * dati inviati senza il dettaglio dei singoli pazienti Dei pazienti su riportati il 31.12 2000 dializzavano in CAL:
Centro Dipende dal Centro N° pazientiReggio Calabria Reggio Calabria 15Cosenza Mariano Santo Cosenza 32Squillace Soverato 4
17
17
Centri Dialisi operativi in Calabria al 6.2.2001
CENTRO COD REFERENTE PRIMARIO/RESPONSABILE TELEFONO/FAX INDIRIZZO E-MAIL
LUNGRO 10 MAIMONEIGINA
MAIMONEIGINA
0981/947172-947221fax 947383
Servizio DialisiC/da San Leonardo 87010 Lungro (CS)
dialisilungro@tiscalinet.it Igina Maimone
i.maimone@telcal.it
CASTROVILLARI 11 MINELLAMARIA
SCARPINOLORENZO
0981/485245-485272fax 491527
Servizio Dialisi Ospedale Ferrari Viale del Lavoro,
87012 Castrovillari CS
Dialisi@freemail.it
ROSSANO 13 FIGOLI CICCHETTITERESA
0983/517276-217-339 PRIM 267
fax 515055
Div. Nefrologia e Dialisi Ospedale Giannettasio
Salita Ospedale, 87067 Rossano CS
Teresa Cicchetti T.cicchetti@telcal.it
Dialisi@mediterranea-net.itFrancesco Mollica imavi@katamail.it
S. MARCO ARG. 14 SAPIOCARLO
GALLOGIANCARLO
0984/510233fax 510233
Servizio DialisiVia Belvedere
87018 San Marco Argentano (CS)
Giovanni Gallo GI.GALLO@Telcal.it
giovgal@tin.it
ACRI 15MINISCI
ANTONIO FRANCESCO
MUSACCHIOROMANO
0984/9131-913256fax 893362-913240
Servizio DialisiVia Viola 6,
87041 Acri (CS)
Romano Musacchio Romano.musacchio@tin.it
Rita Roberti rita.roberti@tin.itMinisci Antonio
a.minisci@telcal.it
PAOLA 16 PITITTOROBERTO
ROVITOMARCELLO
0982/583585fax 582793
Serv. Nefrologia e Dial. Osp. S. Franc. da Paola
Via Primontesta 97027 Paola CS
Dario Montera dario.montera@tin.it
Marcello Rovito m.rovito@telcal.it
COSENZA 17 MARTIREVINCENZO
DE NAPOLINICOLA
0984/681512-506-417-399-480
fax 73156
Div. Nefrologia e Dial. Osp. "dell'Annunziata"
Via F. Migliori 14, 87100 Cosenza
Vincenzo Martire Nefrodialcosenza@libero.it
vimartire@libero.it
PRAIA A MARE 38 FRANCOFABIANO
PIZZINIMARIO
0985/7041 - 704205fax 704241
Servizio Dialisi Presidio OspedalieroVia Santo Stefano,
87028 Praia a Mare CS
Mario Pizzini, Franco Fabiano
m.pizzini@telcal.it
S. GIOV. IN FIORE 18 NICOLETTIANTONIO
RIZZUTOGIUSEPPE
0984/9790-979204 - 979295fax 979240
Servizio Dialisi Ospedale Civile
Via Gramsci, 87055 S.G. in Fiore CS
Giuseppe Rizzutog.rizzuto@telcal.itgrizzuto@myline.it
CETRARO 19 AMENDOLAGIOVANNI
AMENDOLAGIOVANNI
0982/977200 -201fax 977200
Servizio DialisiContrada Testa,
87022 Cetraro (CS)
A.SellaroARCKR@libero.it
CARIATI 35 GRECOGAETANO
CICCHETTITERESA
0983/9411-941257-941259fax 941241 - 517267
Servizio DialisiVia Nazionale,
87062 Cariati (CS)
N. Lucà, Scura, Giulianon.luca@telcal.it
TREBISACCE 36 DE GAUDIOMAR IA
MILEIMICHELE
0981/509309-509213fax 509324/281
Servizio DialisiVia Nazionale,
87075 Trabisacce (CS)
Antonio RaimondiRaimondi8@supereva.it
Michele Mileim.milei@telcal.it
CROTONE 20 SANTOROOFELIA
CUZZOCREAGIOVANNI
0962/20829-924348fax 924346
Div. Nefrol.ogia e Dial. Osp. S. Giovanni di Dio
Via XXV Aprile, 88074 Crotone
Giovanni CuzzocreaCuzzocrea@krol.it
CATANZARO 21 MERANDO GIANFRANCO
LOMBARDILUIGI
0961/883417-883280-3065-3039
fax 727424
Div Nefrologia e Dialisi Ospedale Pugliese
Viale Pio X, 88100 Catanzaro
G.Merandogmerand@tin.itLuigi Lombardi
l.lombardi@telcal.itS. Chiarella
salvatore.chiarella5@tin.itL.Coppolino, P.Presta
GPPCPP@libero.it
SOVERATO 22 GRANDINETTIFRANCESCO
MAZZITELLOGREGORIO
0967/539294-539288fax 539267
Div. Nefrol e Dialisi Ospedale Civile
Via De Cardonai, 88068 Soverato
Francesco Grandinettif.grandinetti@telcal.it
LAMEZIA
23 D'AGOSTINOFRANCESCO
CANTAFIOSALVATORE
0968/208522-208514fax - 461123
Servizio Nefr. e Dial. Ospedale CivileVia Ospedale 2, 88046 Lamezia
Francesco D'Agostino, Salvatore Cantafios.cantafio@telcal.it
CENTRO COD REFERENTE PRIMARIO/RESPONSABILE TELEFONO/FAX INDIRIZZO E-MAIL
CHIARAVALLE 24 MELLACE LOIACONO 0967/999151-92494 Servizio Nefrol. e Dial. Agazio Mellace
18
AGAZIO FRANCESCO fax 999152-999195Osp. Zonale
Via Ceravolo, 88064 Chiaravalle CZ
agaziomellace@libero.itFrancesco Loiaconof.loiacono@telcal.it
VIBO VAL. 25 ASCOLIGIUSEPPE
CASUSCELLIANTONIO
0963/962258-962260fax 962367-962398
Servizio Nefrol. e Dial. Ospedale Jazzolino
Piazza Fleming, 88018 Vibo Valentia
Antonio Casuscellia.casuscelli@telcal.it
NICOTERA 27 FORNACIARICESARE v. VIBO 0963/81668-82191
fax 82191
Servizio DialisiVia Nuovo Liceo, 88034
Nicotera (VV)
Cesare FornaciariDrforna@libero.it
c.fornaciari@telcal.it
SERRA S. B. 28 GALATI DOMENICO
REGIORAFFAELE
0963/71354fax 70347
Servizio Dialisi Ospedale CivileVia A. Scrivo
88029 Serra S. B. (CZ)
Domenico Galatidomgalati@libero.it
TAURIANOVA 30 BRUZZESEVINCENZO
CANDITOCARMELO
0966/613111 -613217fax 613216 (dir. san.)-
611901
Servizio DialisiOsp. Principe di
PiemonteVia Alighieri 46,
89029 Taurianova RC
Vincenzo Bruzzese v.bruzzese@tiscalinet.it
PALMI 31 PLUTINO DOMENICO
RONDANINIVINCENZO
0966/45471/418274-1fax 46283
Servizio Nefr. e Dialisi Ospedale Pentimalli
Via B. Buozzi, 89015 Palmi (RC)
V.Rondanini,Pugliesi,Martinop.rondan@i-2000net.it
Domenico PlutinoPludom@tin.it
LOCRI 32 FRANCOCORRADO
IERACIGIANNI
0964/21391-399393fax 20086
Servizio Dialisi Ospedale Zonale
C/da Verga, 89044 Locri (RC)
Non utilizza la posta elettronica
REGGIO CAL. 33 POSTORINOMAURIZIO
ZOCCALICARMINE
0965/397002fax 593341-56005
Unità Operativa di Nefrologia e DialisiVia Sbarre Inf. 39, 89100 Regglo Cal.
Unità Operativa Nefrologia Reggio Calabria
MELITO P.S. 34 CANDELAVINCENZO
LABATECARLO
0965/774120-774125 - amb.771527fax 774125
Serv. Nefrologia e Dial.. Ospedale EvoliVia Garibaldi,
89063 Melito P.S.
Vincenzo Candelacedef@tin.it
v.candela@telcal.it
SCILLA 39 MARZOLLAONOFRIO v. MELITO
0965/7909210-79091-7909252-259
fax 7909208-790492
Servizio Dialisi P.O. Scilla
Via Tripi Sup., 89058 Scilla (RC)
Giuseppe BattagliaGiusbattaglia@tiscalinet.it
Onofrio Marzolla o.marzolla@telcal.it
SORIANO 29 PUGLIESEANTONIO
PUGLIESEANTONIO
0963/351433-248fax 352287
Servizio DialisiVia Ospedale
88017 Soriano (CZ)
Antonio Pugliesea.pugliese@tin.it
TROPEA 26 PUGLIESECAMILLO
GIOFRE'FRANCESCO
0963/61522-215fax 61690 INTERNO 209
Servizio Dialisi Ospedale TropeaVia Provinciale,
88038 Tropea (CZ)
Francesco Giofrèf.giofre@telcal.it
dialtrop@tiscalinet.it
SOVERIA MANN. 37 GUIDOAGAZIO v.LAMEZIA 0968/662171- 210
fax 666168
Servizio Dialisi Ospedale CivicoViale dei Pini,
88049 Soveria M. (CZ)
Maurizio Gullom.gullo@telcal.it
CATANZARO LIDO 40 PILEGGI VITTORIO v. SOVERATO 0961/33825fax 330825
Servizio DialisiVia Cosenza
88063 Catanzaro Lido
Non utilizza la posta elettronica
VILLA SANT'ANNA(NEFRODIAL) 41 BOVINO
MARGHERITABOVA
CARMELO0961/701507-743274
fax 743274
Centro Dialisi Villa S. Anna
Viale Pio X, 105 - 88100 Catanzaro
Margherita Bovinombovino@yahoo.it
AMANTEA 42 PITITTOROBERTO v.PAOLA 0982/491220
fax 425006
Servizio DialisiVia S. Maria
87032 Amantea
Dott. A. Reinaa.reina@telcal.it
CATANZARO(POLICLINICO) 43 MAZZA
GIUSEPPEFUIANOGIORGIO 0961/712459
Servizio Dialisi Policl. "Mater Domini"
Via T. Campanella - 88100 Catanzaro
Alfredo CagliotiAlfredo.Caglioti@tin.it
COSENZA (CENTRO DIALISI ASL 4) 44 ROBERTI
RITAMUSACCHIO
ROMANO0984/893363-4
Fax 74661
Centro Dialisi Territoriale
Piazza Amendola 1 - 87100 Cosenza
Rita Robertir.roberti@telcal.it
19
ATTIVITÀ SCIENTIFICA DEL REGISTRO
I dati contenuti nel registro, integrati con altri richiesti ai Centri, hanno consentito di produrre tre abstract, uno presentato al XXXVIII congresso dell'EDTA (pag. 21) e due presentati al XXXII Congresso della Società Italiana di Nefrologia (pag. 22 e 23).
20
A COMPREHENSIVE RENAL DISEASE SEVERITY INDEX PREDICTS MORTALITY AND HOSPITALIZATION IN DIALYSIS PATIENTS
The Working Group of the Calabrian Registry of Dialysis and TransplantationCNR, Centro di Fisiologia Clinica, Reggio Cal, ITALY
Scoring, briefly and objectively, the physical severity of illnesses common in chronic uraemia is useful to compare patient samples, to assess quality of care and to investigate factors which determine the clinical course of patients with ESRD. We tested the prediction power for survival and hospitalisation of a modified version of a Renal Disease Severity Index (RDSI) (Psychological Medicine 21, 237-243, 1991)which we had preliminarily validated in the Calabrian Dialysis Registry (Nephrology, Dialysis and Transplantation, 10; 1021, 1995). This severity score, which ranges from 0 to 110, is based on 11 analog scales focused on the main uraemic complications (cardiovascular, osteo-articular, respiratory, neurological, vascular or peritoneal access) and it can be easily be completed in 3-5 min. The RDSI was computed in 1002 patients that were being dialysed as 01/01/1994 or that started treatment in the same year. The study cohort represented the 91 % of the entire Calabrian dialysis population. Three hundred forty eight patients died during the following 5 years and the cause of death was cardiovascular in over a half of cases. The prediction power of the RDSI for survival was tested in a multivariate Cox’s model including age, sex, duration of dialysis treatment, as well as an indicator of familial and social support. In this model the RDSI ranked as the strongest predictor of survival (P<0.0001). For each unit of (RDSI) increase there was a 4.8 % rise in the risk of death (HR: 1.048, 95%CI: 1.041-1.056). Further analysis of the components of the RDSI showed that the analog scales quantifying the severity of cardiovascular disease were the RDSI components showing the strongest link with survival.By the same token the RDSI was a strong and independent predictor of hospitalisation, the risk of hospital admission being 3.4 (95%CI 2.6-4.4) higher in patients in the top RDSI tertile than in those in the reference tertile (1st tertile).The modified Renal Disease Severity Index proved to be a strong predictor of death and hospitalisation in a large dialysis cohort. This index, which can be easily computed and which has an adequate inter-observer reliability and test-retest reliability appears particularly well suited to be applied for risk stratification in the dialysis population.
21
L’INDICE DI SEVERITA’ DELL’UREMIA PREDICE LA MORTALITA’ E L’OSPEDALZZAZIONE DEI PAZIENTI IN DIALISI
Registro calabrese di Uremia Dialisi e TrapiantoCNR, Centro di Fisiologia Clinica, Reggio Cal, ITALY
Valutare rapidamente e obiettivamente la gravita' dei sintomi e delle complicanze piu' frequenti nei pazienti uremici e’ indispensabile per poter confrontare gruppi di pazienti, valutare la qualita’ dell’assistenza e definire i fattori che determinano l'evoluzione della malattia nei pazienti con insufficienza renale cronica terminale. Noi abbiamo valutato il potere predittivo per la sopravvivenza e l'ospedalizzazione di una versione modificata di un indice di severita' dell'uremia: Renal Disease Severity Index (RDSI) (Psychological Medicine 21, 237-243, 1991). L'indice era stato preliminarmente validato nei pazienti inclusi nel Registro Calabrese di Uremia Dialisi e Trapianto. (Nephrology, Dialysis and Transplantation, 10; 1021, 1995).L'Indice di severita' , viene valutato su una scala con punteggio da 0 a 110 basata sulla somma dei punteggi assegnati, su scala analogica, a 11 fra le piu' frequenti complicanze dell'uremia (cardiovascolari, osteo-articolari, respiratorie, neurologiche, vascolari periferiche, relative all'accesso vascolare o al catetere peritoneale etc.) . Il suo computo e' semplice e richiede 3-5 minuti. Il RDSI e' stato valutato in 1002 pazienti in dialisi al 01/01/1994 o che avevano iniziato il trattamento nello stesso anno. La coorte in studio rappresentava il 91% del totale dei pazienti in dialisi in Calabria. 384 pazienti sono deceduti (per cause cardiovascolari in oltre il 50%) durante i successivi 5 anni,. Il potere predittivo della sopravvivenza del RDSI e' stato valutato con il test di Cox in un
modello di analisi multivariata che comprendeva, l'eta', il sesso, la durata del trattamento dialitico e un indicatore del supporto sociale e familiare. In questo modello il RDSI costituiva il piu' importante predittore della sopravvivenza (P<0.0001). Per ogni unita' di RDSI vi era un incremento del 4.8% del rischio di morte (HR: 1.048, 95%CI: 1.041-1.056). Un'ulteriore analisi dei componenti del RDSI ha evidenziato che la scala analogica che quantificava la gravita' delle patologie cardiovascolari era la componente del RDSI che dimostrava la piu' forte associazione con la sopravvivenza .Inoltre il RDSI era anche un forte predittore indipendente dell'ospedalizzazione. Infatti il
rischio di ospedalizzazione era 3.4 (95%CI 2.6-4.4) volte elevato alto nei pazienti nel tetrtile alto di RDSI rispetto a quelli nel tertile basso.L'indice di severita' dell'uremia e' un forte predittore di mortalita' e di ospedalizzazione in un
ampio gruppo di pazienti in dialisi. Questo indice puo' essere calcolato agevolemente e dimostra una adeguata riproducibilita' sia quando calcolato da osservatori indipendenti, sia se calcolato dallo stesso osservatore piu' volte. Esso e' particolarmente utile per l'uso finalizzato alla stratificazione del rischio nei pazienti in dialisi.
22
IL REGISTRO CALABRESE DI NEFROLOGIA DIALISI E TRAPIANTO: DA REGISTRO INFORMATICO A REGISTRO ON LINE
Registro Calabrese di Nefrologia Dialisi e TrapiantoCNR, Centro di Fisiologia Clinica, Reggio Calabria
I registri di dialisi e trapianto renale sono un importante strumento di ricerca epidemiologica e un indispensabile base conoscitiva per la programmazione sanitaria in nefrologia. L’aggiornamento dei registri viene in genere effettuato a scadenze annuali e i centri di nefrologia e dialisi ricevono un feed-back sui principali indicatori di registro dell’anno precedente al survey. Gli indicatori di registro costituiscono importanti elementi per stabilire “benchmarkings” in programmi di miglioramento continuo della qualità. Perché questa potenzialità possa realizzarsi è necessario un aggiornamento più frequente (idealmente in tempo reale) delle misure sulla tendenza centrale degli indicatori di registro.Il Registro Calabrese di Uremia Dialisi e Trapianto, stabilito nel 1992 come registro elettronico costruito sui dati inviati al centro di raccolta ed elaborazione dati in forma di floppy disk, è ora evoluto in un Data-Base centrale gestito con un INTRANET regionale che include tutti i 35 centri di nefrologia e/o dialisi della regione Calabria. Il Registro ha due principali metodi di input/raccolta dati: 1) una articolata cartella clinica elettronica che consente la gestione dei nefropatici sia nella fase pre-dialitica che in quella dialitica. Questa cartella clinica è installata nei 16 centri maggiori e consente di alimentare in maniera automatica il registro di dialisi e trapianto centrale. 2) un Registry Form elettronico che include tutti gli indicatori del Registro Italiano di Dialisi e Trapianto e di quello dell’EDTA che viene utilizzato dai centri regionali di dimensioni medio-piccole.Quotidianamente con procedura automatica i dati vengono inviati ad un server centrale situato presso il centro servizi Telcal e riuniti su una base dati comune. Periodicamente il centro di elaborazione dati (CNR Centro di Fisiologia Clinica di Reggio Calabria) opera un controllo di qualità dei dati. I dati sono consultabili, in forma aggregata, da ogni Centro della regione utilizzando un programma server del tutto simile a quello usato per immettere i dati di registro. Ogni centro ha la possibilità di attivare procedure automatiche di analisi sul data-base centrale sugli indicatori che possono costituire elementi di miglioramento della qualità (per esempio, l’emoglobina, il tasso di mortalità del registro, la frequenza dell’ipotensione, etc.).L’esperienza iniziale indica che l’evoluzione verso forme di gestione telematica è un potente strumento per migliorare la gestione e la qualità dei programmi di nefrologia e dialisi.
23
INDICE
STATISTICHE GENERALI …………………………………………………………………...…..3
I TRATTAMENTI EMODIALITICI.......................................................................................10
L'OSPEDALIZZAZIONE.....................................................................................................11
ACCESSO VASCOLARE...................................................................................................13
ERITROPOIETINA ED EMATOCRITO..............................................................................14
PAZIENTI IN TRATTAMENTO …….………………………………………………………..….16
CENTRI DIALISI IN CALABRIA …………………………………………………...……………18
ATTIVITA' SCIENTIFICA DEL REGISTRO …………………………….……………..……...20
24
Recommended