View
221
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
Giulio Tagliavini – Massimo Regalli
CorsoCorso di Economiadi Economia degli Intermediaridegli Intermediari
FinanziariFinanziari
Ruolo dei mercati e degli intermediari nel sistema finanziario
Perché vi sono gli intermediari
I fattori che condizionano, limitano o impediscono lo scambio diretto sono riconducibili a :
1. Asimmetria informativa e comportamento opportunistico;
2. Divergenza nella preferenze;3. Razionalità limitata;4. Costi di transazione.
1. Asimmetria informativa
In generale: Gli scambi finanziari si caratterizzano per
due prestazioni monetarie distanti nel tempo;
L’estensione temporale dello scambio genera incertezza;
Questa incertezza non è la medesima per datore di fondi e prenditore di fondi. L’incertezza può essere esterna, dipendente dal
“comportamento” del prenditore; L’incertezza può anche essere interna al
contratto, ad esempio per alcune clausole. Un ruolo fondamentale è quindi svolto dalla
disponibilità di informazioni.
1. Asimmetria informativa
Datore e prenditore di fondi (scambisti potenziali) dispongono di informazione limitata o incompleta;
In particolare, ne è colpito il datore di risorse: difficile e costoso ottenere informazioni; la principale fonte delle informazioni è il prenditore; gli interessi sono contrapposti.
Il prenditore ha maggiori e migliori informazioni del datore.
1. Asimmetria informativa
Il prenditore può inoltre utilizzare a proprio favore le migliori informazioni (moral hazard);
Il rapporto è quindi caratterizzato da una situazione di asimmetria informativa ex ante.
In certe situazioni è quindi preferibile per il datore di risorse astersi dallo scambio.
1. Asimmetria informativa
Vi è inoltre un problema ex post, dopo la stipulazione del contratto;
Il prenditore mantiene infatti una condizione di superiorità informativa sull’evoluzione della situazione;
Il creditore possiede strumenti per “agire”, ma sono condizionati alla conoscenza di ciò che accade;
Anche questa si presenta come un rischio in grado di ridurre il ricorso allo scambio.
1. Asimmetria informativa
Per le medesime ragioni, e come conseguenza della mancanza di condizioni economiche adeguate, anche il prenditore di risorse può ritirarsi dallo scambio;
Si può giungere per selezione avversa alla scomparsa del mercato.
2. La divergenza nelle preferenze
Lo scambio è certamente condizionato dalle preferenze degli attori che intervengono;
Le preferenze di questi possono essere sintetizzate secondo due parametri: Propensione al rischio; Propensione alla liquidità.
Solo in presenza di coincidenza fra le preferenze dei datori e prenditori può avvenire lo scambio.
2. La divergenza nelle preferenze
Si deve inoltre tenere presente che:
I datori di fondo hanno generalmente una propensione al rischio MINORE e una propensione alla liquidità MAGGIORE
di quella dei prenditori di fondi
E’ quindi facile immaginare che ci siano agenti insoddisfatti.
3. La razionalità limitata
Perché i mercati siano perfettamente efficienti occorre che vi agiscano operatori perfettamente razionali;
Siamo sicuri che i loro comportamenti lo siano ?
La completa razionalità può essere ottenuta solo in presenza di: Modelli decisionali complessi e completi; Condizioni personali di un certo tipo.
E’ poi evidente che nessun approccio può essere completamente razionale in assenza (anche parziale) di informazione.
4. I costi di transazione
Si tratta dell’insieme dei costi da sostenere per portare a termine lo scambio;
L’assenza di costi di transazione è coerente solo in ipotesi di mercati perfetti, con attori completamente razionali e pienamente informati;
Negli altri casi due fattori riducono l’incidenza dei costi: Il volume delle risorse scambiate; La ripetitività dello scambio.
La loro esistenza riduce la convenienza dello scambio e di conseguenza il volume di scambi effettuati sul mercato
Relazione tra mercati e intermediari(asimmetria informativa)
Perché l’esistenza di questi “problemi” giustifica la presenza di intermediari ?
Con riguardo all’Asimmetria Informativa: L’intermediario produce informazione sia
come input (per sé) che come output (verso terzi).
L’intermediario infatti identifica, raccoglie, elabora e “giudica” le informazioni disponibili.
Intermediario creditizio
Relazione tra mercati e intermediari(asimmetria informativa)
L’intermediario creditizio: acquisisce in proprietà e gestisce le attività
finanziarie; ne assume i rischi; produce passività con un livello di rischio
inferiore.
In tal modo l’intermediario “facendosi” garante, riduce l’esigenza informativa del datore di fondi.
Relazione tra mercati e intermediari(divergenza nelle preferenze)
Per quanto riguarda la durata: Gli intermediari negoziano nello stesso tempo con
i prenditori ed i datori di fondi su scadenze differenti:
La durata media dei primi è in genere superiore a quella dei secondi.
Viene quindi svolta una f. di trasformazione delle scadenze;
Da cosa deriva questa capacità ? Dal fatto che negoziando continuamente crediti e debiti riesce a stabilizzare le dinamiche di incasso e pagamento.
Relazione tra mercati e intermediari(divergenza nelle preferenze)
Per quanto riguarda il rischio: Gli intermediari riescono a ridurre il rischio:
Grazie alla raccolta ed elaborazione dell’informazione da parte di personale specializzato;
Grazie all’applicazione di tecniche di risk pooling che riducono il rischio a parità di rendimento.
Viene quindi svolta una f. di trasformazione dei rischi;
La trasformazione dei rischi e delle scadenze consente di proporre passività (per l’intermediario) con rischio ridotto o nullo e liquidabilità molto alta.
Relazione tra mercati e intermediari(costi di transazione)
Gli intermediari: Operano su elevati volumi; Con tecnologie avanzate; In condizioni di mercato competitivo
Il livello dei costi di transazione (differenza tra ricavi e costi finanziari dell’intermediario) è generalmente (a livello unitario): Basso; Decrescente;
E i mercati…come “reagiscono”… (1)
I circuiti diretti sono quindi condannati ad essere soggetti ai problemi denunciati e ad andare incontro al fallimento ed alla selezione avversa ?
L’esperienza dimostra invece un’evoluzione / miglioramento dei mercati sotto i diversi profili analizzati.
E i mercati…come “reagiscono”… (2)(asimmetria informativa)
Attraverso l’organizzazione del mercato si aumenta l’informazione disponibile, sia in termini qualitativi che quantitativi;
Operano istituzioni dedicate alla produzione di informazione;
Si introducono norme tese a ridurre comportamenti opportunistici;
La necessità di ricorrere continuamente al mercato tende inoltra a ridurre autonomamente la presenza di comportamenti opportunistici.
E i mercati…come “reagiscono”… (3)(divergenza delle preferenze)
I progressi del mercato hanno portato alla progressiva diversificazione / specializzazione degli strumenti finanziari;
L’efficienza risulta aumentata dalla progressiva: Standardizzazione; Trasferibilità; Divisibilità; Scomponibilità.
La varietà degli strumenti disponibili consente di adattarsi alle esigenze dei prenditori in termini di: Rischio; Scadenza.
Degli strumenti finanziari
E i mercati…come “reagiscono”… (4)(razionalità limitata)
La crescente efficienza dei mercati si traduce in prezzi molto attendibili ed indicati del “vero” valore dei titoli sottostanti;
Aumenta il contenuto informativo ed il valore segnaletico dei prezzi;
E i mercati…come “reagiscono”… (5)(costi di transazione)
Al miglioramento dell’efficienza Abbassamento dei costi dei transazione.
Motivi: Accentramento delle negoziazioni; Perfezionamento tecnologico e normativo dei
meccanismi di formazione dei prezzi e di scambio; Sviluppo delle f. di market making; Aumento della quantità e della qualità delle
informazioni; La produzione di informazione.
I mercati imperfetti e gli intermediari finanziari
Diverse cause quindi riducono i fattori di imperfezione del mercato;
I miglioramenti non sono però generalizzati;
Una certa “quota” di asimmetria informativa risulta inoltre fisiologica.
I mercati imperfetti e gli intermediari finanziari
Negli ultimi anni l’orientamento al mercato è aumentato;
Trova quindi conferma la teoria che con il perfezionamento del mercato tenderanno a sparire gli spazi a disposizione degli intermediari ?
In realtà è maggiormente prevedibile una evoluzione degli intermediari.
Tra mercati ed intermediari le relazioni sono competitive, ma anche collaborative.
Recommended