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Gli atti di indirizzo e coordinamento
Roma, 5 giugno 2006
f@rm-in
Il ….primo indirizzo
Le leggi sono atti di indirizzo politico
In genere le norme costituzionali non sono formulate in modo tale da indicare obbiettivi direttamente perseguibili dalle amministrazioni.
Per la realizzazione degli obiettivi costituzionali sono necessarie prescrizioni più specifiche ordinariamente dettate dalle leggi e che saranno successivamente attuate dalle amministrazioni
Gli indirizzi sub costituzionali
Gli indirizzi politici sub-costituzionali, anche se costituiscono attuazione dell’indirizzo politico costituzionale non si risolvono in un’attività meramente esecutiva, ma richiedono scelte (politiche) tra gli interessi attuali.
Le leggi definiscono completamente il rapporto tra amministrazione e cittadino
Le leggi lasciano spazi per scelte successive
Gli atti conseguenti alle leggi di indirizzo
Quando le leggi lasciano spazi per scelte successive
Regolamenti (atti-fonte)
Programmi, direttive ed atti simili
NON SONO ATTI-FONTE
Cos’è l’indirizzo
“In teoria generale si intende per indirizzo la determinazione della regola d’azione dell’attività libera”
Massimo Severo Giannini,
Lo spazio
Il sistema delle regole può essere stringente
esiste sempre un margine d‘azione rimesso alla discrezionalità dell’operatore
L’atto di indirizzo
Se l’ampiezza dell’azione è considerevole, è possibile stabilire una regola d’orientamento per lo svolgimento dell’azione.
L’atto d’indirizzo è ammissibile quando l’attività libera abbia i caratteri dell’ampiezza, della continuità, così da poter essere sottoposta ad una regola generale. L’emanazione della regola stessa è un atto libero
Le figure soggettive
Mentre in passato l’atto di indirizzo si considerava appartenere al giuridicamente irrilevante, attualmente, si considera funzione necessaria, principalmente a causa dell’elaborazione della nozione di indirizzo politico dello Stato.
la funzione di indirizzo politico
politico-amministrativo
amministrativo
relativamente alla natura della figura soggettiva che emana l’atto
La funzione di indirizzo del Presidente del Consiglio
Fra le attribuzioni del presidente del Consiglio vi è anche l’adozione delle “direttive per assicurare l’imparzialità, il buon andamento e l’efficienza degli uffici pubblici”
Direttiva sulla qualità dei servizi pubblici
Direttiva sul benessere organizzativo
Direttiva sull’applicazione del d.lgs n. 196/2003
Direttiva “Frattini” sulla formazione del personale delle PPAA
Figura soggettiva:Ministero
Funzione di indirizzo amministrativo
Direttiva annuale sull’azione amministrativa e la gestione
Registrata alla corte dei conti
La direttiva amministrativa
La direttiva amministrativa costituisce manifestazione del potere di coordinamento
I destinatari della direttiva sono soggetti sottordinati, ma dotati di un certo ambito di discrezionalità
l'autorità amministrativa indica taluni indirizzi comportamentali, diversi dai cd. "ordini" (espressivi, invece, di potere gerarchico) ; a queste regole comportamentali, fissate nell'ambito di potestà autorganizzativa, gli organi e uffici destinatari dovranno attenersi e, in caso di scostamento, adeguatamente motivare, onde evitare la possibile declaratoria di illegittimità dell'atto cosiddetto "difforme"
La direttiva amministrativa
La direttiva è uno strumento flessibile e adatto allagestione di una società complessa
Nella direttiva vengono indicati gli obiettivi edeventualmente altri elementi che possono guidare
l’azione
La direttiva lascia al destinatario dell’attola discrezionalità sull’organizzazione delle
modalità realizzative.
Il destinatario della direttiva puòdisattendere le indicazioni contenute
nella direttiva motivando il suo dissenso
Se il superiore gerarchico riscontra un erratoadempimento da parte del sottoposto, può
emanare un ordine gerarchico che lo vincola in modo diretto
La violazione di una direttiva, secondo unaparte della dottrina, comporta l’addebito dell’eccesso di potere al destinatario della
direttiva che la disattende senza motivare ilsuo comportamento
…..e nella scuola? Nella scuola il potere di direttiva si manifesta
secondo l’espressione del potere della figura soggettiva
Ministro
Capo Dipartimento
Direttore usr
Dirigente scolastico
Direttiva annuale sull’azione amministrativa
Direttive amministrativeDirettive dipartimentali
Direttive direttoriali
Direttive dirigenziali
Il modello organizzativo dell’istruzione
Le Direttive del Ministro si muovono all’interno di un rapporto di sopraordinazione
I soggetti destinatari devono, attraverso autonomi atti amministrativi, darvi adempimento. Possono discostarsene motivando l’atto difforme
Il modello organizzativo dell’istruzione
Lo stesso modello si riscontra relativamente alle direttive del Direttore dell’USR
Nei confronti delle istituzioni scolastiche
Nei confronti dei dirigenti scolastici
Il modello organizzativo dell’istruzione
Il dirigente scolastico si trova ad essere nel contempo
Destinatario di indirizzi
Autore di indirizziagli oo.cc
al dsga
Il Dirigente destinatario di indirizzi
USR
Consiglio di istituto
Direttive am
min
istrative
Ind
irizzi politici
Attività gestionale
Il Dirigente autore di indirizzi
Atti di indirizzo nei confronti degli organi collegiali
Direttive nei confronti del dsga
Non vincolanti
Esercizio del potere di coordinamento
Vincolanti
Esercizio del potere gerarchico funzionale
Atti di indirizzo nei confronti degli organi collegiali
Nelle relazioni di equiordinazione, nessun organo ha poteri di supremazia nei confronti degli altri e nessuno si trova nella posizione di soggezione nei confronti degli altri.
Nasce il problema del coordinamento, affinchè l’agire di ciascuna struttura equiordinata possa essere condotto in maniera non slegata dall’agire delle altre, e seguire gli obiettivi e gli indirizzi dell’organizzazione della quale tutte fanno parte
Atti di indirizzo nei confronti degli organi collegiali
L’attività di coordinamento è caratterizzata da un alto indice di discrezionalità, essendo svolta quasi sempre dal vertice dell’istituzione
Il coordinamento si pone accanto alla gerarchia e al controllo come rapporto tipico tra diverse figure soggettive della Pubblica Amministrazione
Il direttore sga destinatario delle direttive dirigenziali
Il coordinamento si configura anche all’interno del rapporto gerarchico.
In questo caso la potestà ordinatoria ricomprende in sé la potestà di coordinamento che si realizza attraverso l’uso di direttive
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