I Sentieri Della Memoria Trekking a Cavallo PDF

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I SENTIERI DELLA MEMORIA

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L'Associazione Sportiva Dilettantistica "Cavalieris de Nuradha"

In collaborazione con l'associazione "Pro Loco" e il Comune di Nurallao

Presenta il progetto:

“I sentieri della memoria”trekking a cavallo,

tra natura, cultura e storia.

itinerario turistico e culturale

“Sa cracina e s’argidda”

L'itinerario ad anello ripercorre i vecchi sentieri dei pastori nelle transumanze e va a toccare i luoghi più suggestivi

dal punto di vista naturalistico e storico. puo' essere suddiviso in tappe da 3-4-6 e 8 ore di

marcia

Alla riscoperta degli antichi lavori che hanno reso Nurallao per anni centro artigianale dinamico e attivo nella lavorazione delle argille

e la produzione della calce.

DENOMINAZIONE:

Ippovia "Sa cracina e s'argidda"

DESCRIZIONE:

Un itinerario alla riscoperta delle attività' artigianali che si svolgevano fra i boschi del nostro stupendo territorio, in

un viaggio appassionante nel tempo per rivivere quei mestieri ormai perduti che hanno reso Nurallao centro

riconosciuto per la produzione della calce.Fra queste strutture che disseminate fra i boschi del paese

ricordano quella che fu gia dal XIX secolo una attivita' economica importante che divenne negli anni cinquanta e

sessanta una delle maggiori fonti di reddito della comunita', e l'estrazione delle argille nelle cave da cui si

estraeva il "caolino" l'argilla "smectica" e l'argilla "refrattaria". percorrendo a cavallo i sentieri attraverso

luoghi di una bellezza incontaminata fra i boschi e lungo il fiume " Rio Mannu" che discendendo a valle compie dei

salti spettacolari nelle cascate di" funtana "Is Arinus".

DIFFICOLTÀ' :

Percorso medio

LUNGHEZZA:

Km. 27.5 ad anello

CONFORMAZIONE OROGRAFICA:

10% Pianura, 90% Collina.

Il trenino verde che e' possibile ammirare al passaggio presso la vecchia stazione

PENDENZA MASSIMA: 27%

TIPO DI VEGETAZIONE: terreno coltivato 15%, macchia meditteranea 45%, bosco 40%.

DURATA DEL PERCORSO:

8 ore circa (compreso soste).

PARTENZA: Campo base nel vecchio campo sportivo ore 8,00

Cascate "Funtana Is Arinus" sul Rio Mannu

TAPPE INTERMEDIE:

Ristorante Is Arinus, con visita alle cascate omonime, Bar "Sa caffettera" presso vecchia stazione ferroviaria, Agriturismo

Floris, Agriturismo Sionis.

ARRIVO: Campo base nel vecchio campo sportivo ore 16,00

ELEMENTI DI RICHIAMO:

I vecchi forni di calce sparsi fra i boschi, le meravigliose cascate lungo il fiume Rio Mannu, il forno delle tegole di "Funtana e

susu" con la mostra fotografica permanente, i sentieri magici fra i lecci de "Su Taccu" I vari nuraghi, e Tomba megalitica.

Passaggio presso il Nuraghe"Is Faas"

I partecipanti al Trekking possono essere ospitati nelle seguenti strutture presenti a Nurallao:

Agriturismo: “IS CAMMINANTIS” Tel. 3387415741

“FURFULLANU” Tel. 3478837643

Bed & Breakfast:Loddo Giovanni Tel. 0782/815252

Mura Ennio Tel. 0782/815357 Salerno Luciana Tel. 0782/815150

Ristoranti e Pizzerie: Ristorante Pizzeria “Da Mario” Tel. 0782/815301 Ristorante Pizzeria “IS ARINUS” Tel. 0782815004

Servizi per i cavalli:

I cavalli possono essere gestiti all'interno del campo base presso il vecchio campo sportivodove vi sono dei

recinti...

Nell'itinerario viene garantito il servizio guida e accompagnamento.

con Fuoristrada attrezzati

"S'uturu de su filixi"

Motivazioni opportunità e obbiettivi.

Pozzo Sacro di "Nieddiu"

Le motivazioni

In Italia Sono sempre di più gli appassionati del turismo equestre, (circa 100.000 persone) che praticano un turismo eco compatibile nelle strutture Fitetrec-Ante (l’associazione del settore). Un numero in crescita a cui vanno aggiunti giovani e famiglie che si avvicinano alla vacanza a cavallo in maniera saltuaria. In totale sono circa un milione di persone, che manifestano interesse per questa modalità di viaggio, affascinante e dinamico. E in Europa gli appassionati salgono a oltre 12 milioni, privilegiano itinerari diversi rispetto alle mete tradizionali del turismo di massa e chiedono offerte all’altezza dei loro interessi.Un ruolo importante in questa direzione lo sta avendo il settore agrituristico.

Panorama di Nurallao da "Su Nuraxi is Faas"

Dall'ultimo rapporto di Agritursit, si deduce che il 20% delle aziende agrituristiche italiane offre ai propri ospiti la possibilità di imparare a montare e di effettuare trekking a cavallo, lungo itinerari anche di più giorni. Un fattore importante è poi il clima (sono favorite le regioni con basse escursioni termiche e poche piogge) e di grande rilievo è la possibilità di tenere un cavallo al pascolo.L'identikit dell'appassionato e' un uomo per lo più 'over' 40, con un istruzione superiore e classe di reddito sopra i 30.000 euro, interessato alla natura, ad usi e costumi, al cibo, che ama fare una moderata attività sportiva e tende a coinvolgere i propri familiari in questa pratica di turismo alternativo; mentre le amazzoni sono il 30%.

La creazione delle ippovie ha incrementato ulteriormente tale attività sportiva, con i percorsi nazionali ed internazionali, in un viaggio attraverso la storia le molteplici tradizioni locali ricche di usi e costumi, le tipicità dei territori, il folclore e gli autentici sapori, attraverso svariate attività collegate, passeggiate a cavallo, escursioni che durano anche diversi giorni, itinerari che fanno tappa in agriturismi, zone archeologiche e naturalistiche.Quindi un settore in forte espansione, ma sono ancora tanti i margini di ulteriore crescita, basti pensare che il 25% del territorio nazionale copre il 63% dell'attività di turismo equestre. Ne deriva che ci sono immense possibilità di sviluppo, soprattutto nel Sud Italia. Le regioni in cui il turismo equestre è oggi maggiormente diffuso, sono le regioni centrali: la Toscana, l'Umbria, l'Abruzzo, il Lazio e L'Emilia Romagna.

Passaggio a "Su Taccu"

"S'uturu de su filixi"

Il turismo balneare è in calo e si sta cercando di valorizzare quello dell'entroterra. Ecco perché' Un iniziativa di questo genere anche a Nurallao, oltre che soddisfare le esigenze di appassionati del settore, che vi farebbero tappa, attiverebbe un indotto relativo alla valorizzazione delle strutture ricettive (agriturismi, alberghi, ristoranti e bed and brekfast) la nascita di un ipponoleggio, con guida ed assistenza tecnica di supporto al trekking, nonché un maneggio attrezzato. La Sardegna sta puntando fortemente a questo settore e si scopre avere una sensibilità particolare per i percorsi turistici a cavallo, ma anche per motivi legati al clima, al patrimonio equino, a quello culturale legato al cavallo, e per gli ampi spazi liberi facilmente percorribili dove si può fare turismo equestre 12 mesi l’anno.

In "Su Corte Lunas"

La vecchia fornace

Il tutto poi ben suffragato dalle varie fiere Nazionali ed internazionali che svolgono un grande lavoro di informazione su quelle che sono le strutture operanti in Italia.

La "Fiera cavalli International Horse Festival", in particolare che si svolge nel mese di novembre a Verona ha confermato l'ennesimo successo, con presenze da record, ha offerto la possibilità a Enti, Comuni e Regioni di presentare i loro “patrimoni geografici”, le loro offerte turistiche e le esperienze ludico-ricreative realizzate sul territorio.

Stradello a "Bau Medau"

Nurallao da "Funtana e susu"

Obbiettivi ed opportunità':

Condividere la passione per il mondo equestre,inteso in particolare come valorizzazione del rapporto uomo/cavallo.Un amico che ha accompagnato l’uomo nel corso della storia, prima come mezzo di trasporto e di lavoro, poi come semplice compagno di divertimento.Che ha destato l’attenzione dei maestri dell’arte e ne è stato fonte di ispirazione.Con lui in un appassionante viaggio a contatto con la natura, alla riscoperta del nostro territorio e patrimonio culturale.In un ’avventura eco sostenibile, lontana dall’inquinamento della vita cittadina.

Forno di calce

Un'altro degli innumerevoli forni sparsi lungo tutto l'itinerario

Uno stile di vita, che rispetta le risorse naturali e le biodiversità, e trova nel cavallo un compagno fidato con cui viaggiare, esplorando la natura in modo rispettoso dell'ambiente, e con i suoi tempi lenti permette di cogliere le particolari meraviglie del nostro ambiente circostante.

L'idea nasce da un gruppo di amici con la passione del cavallo e consiste consiste nel rendere fruibile una rete di sentieri già esistenti che si snodano nel territorio Comunale di Nurallao, un territorio variegato e ricco di testimonianze storiche (vedi i nuraghi sparsi nelle campagne, la tomba dei giganti di Aiodda e i resti di alcune case nella città' vecchia di "Sa Bidda Beccia), di testimonianze socio/culturali vedi il lavoro duro nelle cave di argilla e nei forni di calce, e di risorse ambientali naturalistiche di una bellezza ancora incontaminata, tra cui le splendide cascate lungo il fiume Rio Mannu. che nasce proprio in quella zona.

E consiste in particolare, nella sistemazione di alcune vie che anticamente venivano percorse a piedi e a cavallo e dai pastori con il bestiame che dalle zone del gennargentu passavano per Nurallao lungo le vie della transumanza (Sa bia de is camminantis) per portare le loro greggi a svernare nel piu' mite clima campidanese.

Il progetto intende valorizzare ulteriormente il prodotto turistico, integrandolo con le già esistenti strutture esistenti quali agriturismi, ristoranti e bed and breakfast favorendo lo sviluppo Turistico integrato del territorio attraversato da questo itinerario In un avventura eco sostenibile nel cuore del Sarcidano, dove Natura, Cultura, storia e tradizioni si fondono in unico inscindibile mistero.

Altra cascatella lungo il percorso

Presso il Nuraghe "Is Faas"

Si esplicita nella realizzazione di una struttura ricettiva di partenza per i cavalli nel vecchio campo sportivo che si presta agevolmente quale punto di ritrovo e di partenza del trekking. La pulizia di alcuni sentieri, la dotazione lungo il tracciato di adeguata segnaletica in legno che indichi i sentieri e le varie zone di interesse storico/ culturale ed economico.

La realizzazione di cartine guida e materiale informativo presupponendo un utilizzo che possa coinvolgere non solo gli appassionati di turismo equestre, ma anche gli appassionati di trekking, di mountain bike e di coloro che più in generale desiderano passare una vacanza a contatto con le bellezze naturali , assaporando i piatti tipici del posto, ma anche con una forte valenza storico-culturale.

Passaggio lunghe le vecchie cave di argilla de"Su Tuvu"

Lungo i sentieri delle transumanze alt. mt. 600

"Sa binti" (cantoniera n. 20)

In definitiva una ippovia che unisce alla scoperta del territorio con la sua storia economica/sociale e le sue bellezze naturalistiche, la degustazione dei nostri prodotti enogastronomici.

Ma sopratutto con caratteristiche che rendono assolutamente divertente ed avventuroso il percosrso, in compagnia di un animale così bello e fiero quale e' il cavallo.

Passaggio a livello sulla cantoniera n. 20

Passaggio a livello sulla cantoniera n. 20

Sintesi della Proposta di Progetto

Il progetto intende evidenziare la ricchezza culturale, agropastorale, archeologica e gastronomica del nostro paese, aprendola ai circuiti turistici internazionali.Le richieste turistiche internazionali si rivolgono infatti a quelle realta' capaci di coniugare l’identità dei luoghi con l’autenticità delle persone che questi luoghi vivono e che questi paesaggi hanno contribuito a creare e a conservare.In questo contesto il progetto intende muoversi per creare occasioni sostenibili di crescita economica per la nostra comunita', con un interscambio di valori e cultura tra la nostra' realta' e coloro i quali verranno a farci visita alla scoperta dei nostri tesori.

Panorama da "Funtana majori"

Vista Nurallao da "Su Tuvu"

Un obbiettivo comune che unisca le forze in campo in un'azione congiunta di animazioni culturali, iniziative economiche e imprenditoriali, capaci di trainare il paese verso una capacita' di accoglienza che partendo dalla conoscenza del proprio paese con le tante meraviglie distribuite nel suo territtorio sappia coniugare relazioni sociali positive prima all'interno della comunita' Nurallaese per poi rivolgerla verso il mercato turistico.Il percorso che in parte ripercorre i vecchi sentieri delle transumanze prevede la creazione di strumenti che consentano la valorizzazione del patrimonio dei pastori che dalla montagna si spostavano verso il mare, ma soprattutto del grande patrimonio culturale e storico del paese che va dall' estrazione delle argille nelle miniere, ai forni della calce che disseminati nel territtorio lo contraddistinguono in maniera evidente, ai carbonai che segnarono un epoca nel XIX secolo, fino alla lavorazione delle argille per la fabricazione di brocche e tegole che, resero famosa Nurallao nel secolo scorso.

Vista Nurallao da "Su Tuvu"

Ponticello tra la cantoniera n. 20 e n. 21

Il progetto intende contribuire al miglioramento e alla diversificazione dell'offerta turistica esistente, unendo al turismo sportivo, (trekking a cavallo, in bici e a piedi) e la valorizzazione delle risorse naturali, culturali, storico artistiche e della tradizione locale.

Questo al fine di favorire nuove iniziative che contribuirebbero allo sviluppo economico e sociale, collegate all’incremento della domanda di ricettività turistica ed alla creazione di una nuova domanda di servizi e prodotti connessi all’attività turistica (Guida turistica, ipponoleggio, maneggio, affitto biciclette).

Stradello vicino la cantoniera n. 21

Si tratta in concreto di realizzare e rendere permanente per la gestione e l'utilizzo un Itinerario ad anello attorno al centro di Nurallao di circa 30 km. che ripercorre le antiche vie nuragiche, romane, quelle piu' recenti dei nostri padri o nonni che svolgevano i lavori di minatori, carbonai o artigianali nei forni di calce e quelle vie usate dai pastori barbaricini per discendere passando da Nurallao verso il campidano dove portavano a svernare le loro greggi, in una continua transumanza. La maggior parte delle strade possono essere rese agibili con una semplice azione di manutenzione e pulizia e possono essere nuovamente utilizzate per essere percorse a piedi, a cavallo e in bici. alcune di queste oggi sono state riconquistate dalla vegetazione spontanea, e tutte passano in luoghi di una rara bellezza paesaggistica e naturalistica.

"Sa bintunu"

Lungo il percorso sono disseminati monumenti storici quali: Nuraghi, un pozzo sacro, la tomba dei giganti, i resti di un piccolo villaggio Romano, antiche fontane da ripristinare. L'itinerario inoltre attraversa le miniere dove veniva estratta l'argilla, e in particolare i resti dei forni della calce che biancheggiano fra i verdi boschi di lecci. Una specifica attenzione viene posta per la creazione di sentieristica idonea ai disabili .

Fascia antincendio

Alla realizazione del percorso, completato dalla sistemazione dei siti di maggiore interesse, andranno affiancati adeguati servizi attinenti sia all’ospitalità degli uomini e degli animali, sia all’informazione, alla logistica ed alla reperibilità in loco delle necessarie attrezzature. La realizzazione, la promozione con materiale informativo e lo sviluppo, di questo intervento, potrà conferire al territorio di Nurallao una maggiore valenza turistica con particolare attenzione al trekking a cavallo, in bici e alle passeggiate naturalistiche, contribuendo efficacemente al rafforzamento dell’immagine turistica del centro con conseguente incremento dei flussi turistici e con tutto ciò che questo potrà comportare in termini di crescita economica.

Fra i lecci de "Su Taccu"

Passaggio a "Brabaxiaxa"

Fra gli spuntoni rocciosi della cave dismesse de "Su Tuvu"

Altra cascatella sul "Rio Mannu"

Lungo il canale de "Su Tuvu"

"Il cavallo"Un amico che ha accompagnato l’uomo nel corso della storia,prima come mezzo di trasporto e di lavoro, poi come semplice compagno di divertimento.Ha destato l’attenzione dei maestri dell’arte,ne è stato fonte di ispirazione.

Con lui in un appassionante viaggio a contatto con la natura,alla riscoperta del nostro territorio e patrimonio culturale,in un ’avventura ecosostenibile,lontana dall’inquinamento della vita cittadina.

Fermata "Cignoni"

Uno stile di vita, che rispetta le risorse naturali e le biodiversità, e trova nel cavallo un compagno fidato con cui viaggiare, esplorando la natura in modo rispettoso dell'ambiente, e con i suoi tempi lenti, che permettono di cogliere i tanti motivi di interesse che offre la campagna".

Passaggio a "Su Raccu"

Costeggiando il "Rio Mannu"

Altra vista della Tomba Megalittica di "Aiodda"

Pozzo sacro di "Nieddiu "

Stradello presso "Bau Medau"

Ferrovia presso "Corte Lunas"

Archeologia:

I nuraghi disseminati nelle campagne sono: Nuraxi Pardu, Nuraxi de Frumiga, Nuraxi de Olia, Nuraxi de Enna, Nuraxi de Nieddiu, Nuraxi de Sa Cungiadura, Nuraxi de Trammalizzu, Nuraxi de Puiollu, Nuraxi de Su Pranu de is Faas, Nuraxi de Sarcidanu, Nuraxi de Su Pranu de sa Cotti, Nuraxi de su Lau. Di grande importanza sono poi i Menhirs e in particolare la Tomba dei Giganti in localita' "Aiodda"Sono inoltre presenti tracce diinsediamenti Punici e Romani in località "Sa Bidda Beccia" dove si possono osservare i resti di abitazioni, strade, pozzi ecc.

Cenni storici su NurallaoPiccolo Comune del Sarcidano, risulta spartiacque tra la piana del Campidano e il territtorio dell'interno Sardegna, situato alle pendici di tre colline "Cruccuriga, Taccu e Pranu is sceas, si trova ad un altitudine che varia tra i 330 e 410 metri slm, il territtorio si estende per circa 3500 ettari di cui 1000 ettari superfice agraria, 1500 quella boschiva, 150 ettari a pascolo cespugliato e 50 ettari quella interessata da attività estrattive ora dismesse.Le originiI primi dati riferiti al nostro paese risalgono al 1206, si trattava di un atto notarile siglato tra Guglielmo di Massa giudice di Cagliari e Ugo di Basso, giudice di Arborea, dove venivano stabiliti i confini territtoriali tra i due Giudicati e tra i vari nomi dei paesi compare il nome "Nuradei". Nel 1938 poi, fu firmato un atto di pace tra Eleonora D'Arbore e Giovanni I° D'Aragona, e a rappresentare Nurallao tra i vari membri dei vari villaggi che aderirono al trattato compare il nome di Gunnario Porcu "Majore ville de Nuraddau" con altri notabili del luogo.

Quando l'isola fu conquistata dagli Aragonesi fu suddivisa in Feudi ripartiti tra quei sudditi che si distinsero nelle operazioni belliche.Il Feudo di Nurallao passato da un primo Feudatario di cui non si conosce il nome, il 6 febbraio del 1423 Nurallao si e' devoluto al Regio Patrimonio in quanto il Feudatario "Pedro Dejanar morì senza successione. Nel 1425 il feudo fu attribuito a Luigi D'aragoll e da costui alla famiglia Castelvi e in seguito agli Aymerich Marchesi di Laconi i quali posedettero il Feudo di Nurallao fino al 1848 data in cui il paese dopo la dissoluzione dei Feudi diviene un Comune libero amministrato da rappresentanti eletti dal Popolo.Come le altre ville infeudate della Sardegna il primo embrione del municipio di Nurallao sorse nel 1771, quando in tutta l'isola furono istituiti i Consigli Comunitativi. Nel 1848, in base alla legge n. 295 del 7 ottobre, venne strutturato amministrativamente come comune autonomo. In seguito alla legge regionale n. 9 del 2001 non fa più parte della provincia di Nuoro, ma della provincia di Cagliari, modifica che ha assunto piena operatività a partire dal maggio 2005.

Nella "storia documentata della popolazione della Sardegna" del Corridore, il paese risultava avere 725 abitanti nel 1678, nel 1751 vi fu una discesa a 459 unita' , un forte calo a 198 unita' nel 1848 per poi salire a 925 solo 24 anni dopo. Attualmente i residenti sono 1...

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