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IL GENOCIDIO CAMBOGIANO
1975-1978
La storia che raccontiamo oggi accade in Cambogia, Stato del
sudest asiatico, centro, nel periodo corrispondente al
medioevo europeo, dell’Impero Khmer.
ANGKOR
Dopo il 1850 viene inglobata nell’Indocina francese
Nel 1953 la Cambogia ottiene, per via pacifica e diplomatica, a differenza di altri Stati compresi
nell’Indocina francese, l’indipendenza. Al potere va il principe Sihanouk, designato monarca
proprio dai francesi. La sua politica estera è incentrata, inizialmente, sul principio di neutralità
rispetto ai due blocchi USA-URSS
Alla fine degli anni ‘60 il principe concede basi militari ai cinesi
e ai vietcong, suscitando il malcontento degli Stati Uniti
Il regime di Sihanouk venne quindi deposto da un golpe
militare di destra, appoggiato dagli USA. Il generale Lon Nol
prese il potere ed istituì la Repubblica Khmer
Il nuovo governo dovette fronteggiare da un lato le incursioni
dei vietcong, i vietnamiti del nord comunisti, dall’altro la
nascente guerriglia comunista interna, guidata da giovani
khmer cresciuti intellettualmente in Francia, tra i quali spicca
il leader Saloth Sar
Nel 1975 i guerriglieri marxisti, detti khmer rossi, prendono il
potere e formano un governo di coalizione con l’ex premier
Sihanouk, ma già l’anno seguente il loro leader Saloth Sar, che
prende il nome di Pol Pot, prende il potere da solo e dà il via
ad una stagione di repressione che sfocia in un vero
genocidio.
Sin da subito il nuovo regime è improntato ad un rigido
totalitarismo di stampo stalinista. Vengono evacuati
forzatamente molti abitanti della città nelle campagne.
Vengono istituiti numerosi gulag (campi di lavoro forzato e di
sterminio)
Vennero sterminate in pochi anni, dal 1976 al 1979, un
milione e mezzo circa di persone, con metodi brutali. Furono
giustiziati politici, burocrati, persone legate col vecchio
potere, chiunque avesse un’istruzione senza essere legato al
Partito Comunista della Cambogia.
In nome della «Novità» si cercò di eliminare ogni forma di
pensiero tradizionale. Vennero sterminati buddisti, cristiani,
islamici, le minoranze etniche in nome di una purezza Khmer
Nel 1979 il Vietnam invase la Cambogia e Pol Pot venne
deposto. I Khmer rossi guidarono una lunga guerriglia contro il
nuovo governo fantoccio filo-vietnamita. Pol Pot rimase a
capo del Partito Comunista di Cambogia e morì nel 1998 di
infarto.
TUOL SENG S-21. Ieri lager, oggi
museo della memoria.
DUCH: il Rudolph Hoss cambogiano.
• 1. Devi rispondere attenendoti alla mia domanda. Non tergiversare.
• 2. Non cercare di occultare i fatti adducendo pretesti vari, ti è severamente vietato contestarmi.
• 3. Non fare il finto tonto, perché sei un controrivoluzionario.
• 4. Devi rispondere immediatamente alle mie domande senza sprecare tempo a riflettere.
• 5. Non parlarmi delle tue piccole azioni immorali o dell'essenza della rivoluzione.
• 6. Non devi assolutamente piangere mentre ricevi l'elettroshock o le frustate.
• 7. Non fare nulla, siediti e attendi i miei ordini. Se non ci sono ordini, rimani in silenzio. Quando ti chiedo di fare qualcosa, devi eseguire immediatamente senza protestare.
• 8. Non inventare scuse sulla Kampuchea Krom per nascondere i tuoi segreti da traditore.
• 9. Se non segui tutte le regole succitate, riceverai moltissime frustate con il cavo elettrico.
• 10. Se disubbidirai ad una sola delle mie regole riceverai dieci frustate o cinque scosse elettriche.
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