View
3
Download
0
Category
Preview:
Citation preview
29/04/2017
1
1
Prof. F. Sivilli
Corso di Informatica
Ida Di Gennaro – Michela Leone
Gianluca Rutolo
INTOSSICAZIONE DIGITALE 2
PIRAMIDE dei BISOGNI di MASLOW ‐ 1954
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 3
PIRAMIDE dei BISOGNI di MASLOW ‐ 1954
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 4
VIVIAMO e CONDIVIDIAMO attraverso gli smartphone le esperienze più
importanti della nostra vita
29/04/2017
2
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 5 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 6
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 7
I social sono diventati il nuovo modo di comunicare. Nello sport e non solo…
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 8
…la FOTO ha fatto il giro del mondo sotto forma di NOTIZIA !!!
29/04/2017
3
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 9
…e sta succedendo in ogni ambiente…
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 10
…il MONDO è CAMBIATO e sta CAMBIANDO…
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 11
“ viviamo in tempi strani, lachiamano
era dell’informazione ma sotto certi
aspetti si potrebbe chiamareera della distrazione ”
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 12
Leo Babauta ‐ Scrittore
29/04/2017
4
Multitasking
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 13
“Spinti dal desiderio di essereautonomi diventiamo pian
piano automi”
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 14
Pascal Chabot ‐ Filosofo
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 15 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 16
29/04/2017
5
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 17 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 18
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 19 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 20
29/04/2017
6
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 21 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 22
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 23 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 24
29/04/2017
7
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 25 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 26
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 27
FOMOFear Of Missing Out
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 28
Da quando i social network hanno preso il sopravvento sulla nostra vita, è nata una nuova forma di ansia sociale:
29/04/2017
8
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 29
L'acronimo è stato coniato qualcheanno fa per descrivere un disordinepsicologico causato dall'uso troppofrequente della tecnologia.
Lo scienziato sociale Andrew Przybylskidell'università di Oxford è stato il primo,insieme a ricercatori dell'Università dellaCalifornia, di Rochester e di Essex a dareuna definizione completa della FOMO.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 30
La FOMO è la paura di essere tagliati fuori. È la malattia delnostro secolo ossessionato dalle comunicazioni: il pensierocostante che gli altri stiano facendo qualcosa di piùinteressante di quello che stiamo facendo noi. E che cistiamo perdendo qualcosa.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 31
Hai controllato Facebook negli ultimi cinque minuti?Sicuramente avrai notato che tutti (a parte te) si stannodivertendo alla grande.
Il tuo migliore amico pubblica le foto della sua vacanza.
Mentre ti scorrono davanti foto di cibi filtrate daInstagram, i tuoi amici scrivono post su quanto si sonodivertiti "quella sera". La stessa in cui eri a casa, incollatoallo schermo.
Tutte queste informazioni (e tutte insieme) generano la cosiddetta FOMO
la paura di non vivere "al meglio", come gli altri !!!
Sei appena stato invitato ad un evento al quale sai già di non poter partecipare.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 32
I livelli di FOMO sono più alti nelle persone giovanie in particolare negli individui di sesso maschile
I livelli di FOMO sono influenzati dalle circostanze sociali. Bassi livelli di considerazione della propria vita coincidono con alti livelli di FOMO
La FOMO è legata ad un rapporto ambiguo con i social media
La FOMO è più alta in chi è spesso distratto
29/04/2017
9
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 33
La FOMO è sempre esistita. Ma l'avvento dei social network ha peggiorato questa paura. Gli utenti possono essere letteralmente consumati dal bisogno ossessivo di controllare ciò che gli altri fanno.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 34
Un bisogno talvolta ingiustificato ma che, se non viene soddisfatto, può causare una vera e propria
"crisi di astinenza"
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 35
Collettivamente, in un giorno qualsiasi, trascorriamo l’equivalente di 39mila anni su Facebook, visto e
considerato che 1,23 miliardi di persone passano in media 17 minuti al giorno sulle sue pagine.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 36
il 15% degli americani non è mai offline
Pew Research
29/04/2017
10
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 37
un utente medio guarda lo smartphonecirca 150 volte al giorno, una volta ogni 6 minuti
Centro di studio americano Kleiner Perkins Caufield & Byers's
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 38
In aumento anche il numero di coloro che controllano la postaelettronica e i propri profili social molto presto al mattino,presumibilmente appena aprono gli occhi.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 39
il 28% degli utenti di Twitter legge il feed sullo smartphone ancora prima di alzarsi dal letto.
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 40
Una smania di essere connessi che rischia di penalizzare non solo la nostra vita sociale ma anche il nostro rendimento sul lavoro.
29/04/2017
11
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 41
“Il risultato dell’iperconnettività è che temiamo il silenzio, la solitudine, uno spazio vuoto e tendiamo a riempire questi momenti immergendoci nel nostro smartphone”
Michael Harris, giornalista canadese e autore di “The end of absence”,
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 42
“Il problema è che, invece di vivere il momento, le persone si proccupano di trasmetterlo sotto forma di una foto, un messaggio, un video o un tweet”
David Greenfield, psichiatra e fondatore del Center for Internet and Technology Addiction del Connecticut
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 43
QualiBISOGNI
andiamo a soddisfare utilizzando i social ?
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 44
CERTEZZASe postiamo, abbiamo la certezza che
qualcuno ci risponderà
INCERTEZZA/VARIETA’Catturerò l’attenzione di…?
Commento, ad un nostro post, diverso da ciò che ci aspettiamo
CONTRIBUIREIl bisogno di contribuire supera i bisogni
materiali
CONNETTIVITA’Bisogno di Amare e creare continue
connessioni (Tanti amici social)
SENTIRSI IMPORTANTICambio foto profilo su Facebook
CRESCITAIl digitale ci permette di avere più contatti per
migliorare e migliorarci
29/04/2017
12
Sindrome
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 45
NOMOFOBIAPaura incontrollata di rimaneresconnessi dal contatto della Rete
la percentuale dei LEADER
che afferma di sentirsi vittima delBURNOUT si attesta a una cifra
spaventosa: il
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 46
Harvard Medical School Research
96%
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 47
Quali conseguenze ?
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 48
29/04/2017
13
Conseguenze piano fisico
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 49
“Text claw” o artiglio del’SMS, che causal’infiammazione dei tendini ed il tunnel carpale
Il collo da SMS. L’84% dei giovani del Regno Unitoaccusano dolori di schiena causati dall’eccessivacurvatura in basso del collo per utilizzare glistrumenti digitali
Conseguenze piano fisico
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 50
Apnea da mail
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 51 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 52
“Per Linda Stone le possibili spiegazioni sul motivo per cui una persona va in apnea da mail sono due, entrambe dettate dal senso comune più che dalla scienza: una di carattere fisico, ovvero legata alla cattiva postura che impedisce di respirare in maniera ottimale e corretta; e l’altra di tipo emotivo, perché le mail e in genere tutte le attività al computer vengono percepite come stressanti e si sa che quando siamo stressati non respiriamo bene”.
Linda StoneScrittrice e ConsulenteApple 1986‐1993Microsoft 1993‐2002
29/04/2017
14
Conseguenze piano fisico
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 53
“Sindrome della vibrazione fantasma”si verifica ogni volta in cui, erroneamente, controlli iltuo telefonino credendo che stia vibrando.
L’89% degli studenti universitari dell’IndianaUniversity accusa questa sindrome.”
RINGXIETY
Conseguenze piano fisico
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 54
La generazione più giovane mostra stati di ansiamedio‐forti se non può controllare il propriotelefonino tutte le volte che desidera
Insonnia, in quanto le luci LCD degli strumentidigitali sopprimono la produzione naturale dimelatonina fino al 22%.
Conseguenze piano fisico
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 55
Coloro che sono a contatto con il mondo digitaleper più di due ore al giorno hanno una probabilitàdel 150% superiore alla media di essere depressi
Esiste una relazione diretta tra l’utilizzo assiduodegli strumenti digitali e l’aumento del senso dipaura, ansietà, solitudine e gelosia.
Conseguenze piano relazionale
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 56
In Italia, Whatsapp, compare nel 40% delle cause
di separazione e divorzio
Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani
29/04/2017
15
Conseguenze piano lavorativo
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 57
Ci vogliono 120 minuti al giorno
per recuperare iltempo dalle distrazioni digitali
mentre si lavora
Boot Frances su Felicemente Sconness
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 58
Una ricerca ha dimostrato come in ambitolavorativo vieni interrotto ogni 180 secondi danuove email, telefonate in arrivo, notifiche dei
social network e altro ancora
Conseguenze piano lavorativo
University of California di Irvine
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 59
Conseguenze piano lavorativo
Gli studenti interrotti da strumenti digitali durante ilcorso degli esami, diminuiscono la loroperformance del 20%
McKinsey Global Institute
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 60
Uno studio effettuato nel 2013 ha rivelato che illavoratore digitale medio dedica il 28% del suotempo a gestire la sua posta elettronica: più di 11 ore a settimana
Conseguenze piano lavorativo
McKinsey Global Institute
29/04/2017
16
Lavoro
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 61
il 69% delle persone percepisce il lavoro come fonte di stress
il 41% è ansioso e stressato durante la giornataAmerican Psychological Association
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 62
Costi “sociali”
Definizione
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 63
DIGITAL DETOX
È un metodo di gestione permigliorare la qualità del tempo
LAVORATIVO PERSONALE INTERPERSONALEAumentando la produttività
Riducendo lo stress
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 64
DIGITAL DETOX e’ un percorso diconsapevolezza
La corretta gestione del mondo digitaleavviene tramite la propria consapevolezzadelle strategie di soddisfazione dei nostri
bisogni
29/04/2017
17
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 65
Accenture, azienda leader nel mondo, con un utile di 3 miliardi di dollari, porta nella savana
i suoi migliori manager a disintossicarsi dal digitale
Costi “sociali”
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 66
Per ogni dollaro speso dalle aziende neiprogrammi di benessere aziendale, è statodimostrato che se ne risparmiano ben 3,27
Harvard University
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 67 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 68
29/04/2017
18
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 69 Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 70
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 71
La prima cosa da fare è capire la situazione. Un conto,
infatti, è avere la sensazione di passare troppo tempo connessi, un altro
è vedere nero su bianco il monte ore dedicato alle varie attività sui
diversi schermi. Applicazioni come “Rescue Time” per Mac, “Moment”,
per iPhone o “Phone Addict” per Android, permettono di “tracciare”
l’effettiva fruizione dei media digitali, evidenziando le attività più e
meno produttive. Il risultato, nella maggior parte dei casi, è uno stimolo
a riorganizzare il proprio rapporto con la rete.
Fate il punto
1
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 72
Decidete quali parti del consumo di media digitali
sentite il bisogno di ridimensionare e stabilite degli obiettivi. Possono
essere cose molto semplici, tipo: nessun collegamento dopo le 21 o un’ora
prima di andare a letto. Oppure dimezzare il tempo trascorso a leggere
news o evitare di compulsare lo smartphone in presenza dei figli. Gli
esperti suggeriscono, inoltre, di stilare un diario per valutare i progressi e
tenere alta la motivazione. Il rischio, infatti, è che passato l’entusiasmo
iniziale, si torni al punto di partenza.
Definite le regole
2
29/04/2017
19
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 73
Cominciate accumulando successi che
supportino la vostra fiducia nella capacità di affrontare un digital detox.
Per esempio: sfuttate il fine settimana o le vacanze per staccarvi da
smartphone e laptop. Organizzate delle attività che non prevedano
l’accesso alla rete: un corso di cucina, una nuotata in piscina, uno
spettacolo teatrale. E scollegate il vostro smartphone dal wifi per usarlo
solo come cellulare. Se possibile, allenatevi e cercate di fare del no‐
tecnology day un appuntamento (almeno per qualche ora) settimanale.
Pianificate lo switch off
3
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 74
Stabilite delle zone franche in casa dove la
tecnologia non è ammessa. Laptop, tablet e smartphone dovrebbero
essere banditi dalla camera da letto e dalla tavola. Si tratta di una
decisione che, per essere efficace, dovrebbe coinvolgere l’intera famiglia,
ma che spesso richiede un vero e proprio distacco fisico dall’oggetto per
interrompere la tentazione di controllarlo.
Create delle “free zone”
4
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 75
da polso Invece di consultare
l’ora sullo smartphone, utilizzate un orologio da polso che vi eviterà
di controllare contestualmente mail e messaggi. La stessa cosa vale
per la sveglia al mattino: riesumate una comune sveglia che ha il plus
di proteggervi dalle funzioni avanzate di uno smartphone.
Utilizzate una sveglia e un orologio
5
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 76
Ogni interruzione (e la posta elettronica lo è) richiede almeno 20 minuti di
tempo per ripristinare la concentrazione e, dunque, contribuisce ad allungare il
tempo che si dedica al web. La prima mossa è silenziare il campanello delle
notifiche e allungare i tempi fra un controllo di posta e l’altro. Potete scegliere di
scaricare la posta tre volte al giorno: alle 9, alle 13 alle 16. Inoltre, suddividete i
messaggi in due categorie: quelli che richiedono un’azione e quelli che
richiedono una risposta. Gestite i primi in base all’urgenza relativa e rispondete
ai secondi in una finestra di tempo dedicata e separata dal resto del vostro
lavoro.
Riorganizzate la gestione della posta elettronica
6
29/04/2017
20
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 77
, ovvero tutte quelle
volte in cui, come fanno notare gli analisti di Google che hanno coniato
l’etichetta, vogliamo soddisfare una curiosità in tempo reale: comprare un paio
di scarpe, scoprire che fine ha fatto un amico, leggere la trama di un film, cercare
un albergo in una certa città. Per allenarsi a tenere sotto controllo questi
momenti e ridurre il tempo dedicato al browsing, si può differire la soddifazione
della curiosità. In pratica, a mano a mano che le idee si affacciano alla mente, le
si annota su un foglio di carta. Questo eviterà le distrazioni, velocizzerà il lavoro e
renderà meno pressante l’interesse.
Prendete appunti Attenzione ai “micro‐moments”
7
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 78
Scegliete di fare una sola cosa alla volta. Silenziate le
applicazioni sul vostro smartphone (ricordate che i campanelli funzionano come
un rinforzo) oppure utilizzate suonerie diverse per messaggi che riguardano la
sfera della socialità e quella professionale. Oltre a essere causa di distrazione,
utilizzare più dispositivi contemporaneamente impatta sul totale del tempo
trascorso in compagnia della tecnologia.
Evitate il multitasking
8
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 79
In base a un sondaggio condotto da Gallup lo
scorso anno, le persone che fanno un ampio uso degli smartphone sono quelle che
sperimentano un più alto livello di stress. In particolare, quasi il il 50% di chi
controlla la posta dell’ufficio fuori dagli orari di lavoro si definisce “molto stressato
per gran parte della giornata”. Dunque, se avete degli orari di lavoro, cercate di
rispettarli limitando le distrazioni (fra il 60 e l’80% del tempo trascorso online
durante l’orario di lavoro non ha a che fare con il lavoro) e non accedete alla posta
dell’ufficio fuori dagli orari di lavoro. Se non avete orari, è arrivato il momento di
stabilirli.
Rispettate gli orari di lavoro
9
Università "G.d'Annunzio" ‐ Chieti 20 Maggio 2016 80
Invece di controllare il vostro smartphone prima diandare a letto e appena alzati, tenete un diario sul comodino. Al mattino,annotate tre cose per cui vi sentite grati appena aprite gli occhi e, alla sera,scrivete tre cose degne di nota accadute nella giornata. Esprimere sentimentipositivi migliora l’umore e avere un rituale alternativo per iniziare e finire lagiornata evita di prendere immediatamente in mano l’onnipresente smartphone.
Cambiate la routine
10
Recommended