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L PRODUZIONE DI MASSA ed Organizzazione Scientifica del Lavoro slides Lezione 28-29.04.2010. LA PRODUZIONE DI MASSA * PERIODO: 1870-1900 (ma anche prima…) * MODALITA’: nuovi processi produttivi a ciclo continuo, o per grandi lotti logistica elevata intensità nell’uso di energia - PowerPoint PPT Presentation
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PRODUZIONEPRODUZIONEDI MASSADI MASSA
ed Organizzazione Scientificaed Organizzazione Scientificadel Lavorodel Lavoro
slides Lezione 28-29.04.2010slides Lezione 28-29.04.2010
LA PRODUZIONE DI MASSA
* PERIODO: 1870-1900 (ma anche prima…)
* MODALITA’: nuovi processi produttivi a ciclo
continuo, o per grandi lotti logistica elevata intensità nell’uso di energia ingenti investimenti in capitale fisso organizzazione scientifica del lavoro
* PRIMI SETTORI COINVOLTI:
macinazione cereali
inscatolamento dei cibi e del latte
produzione sigarette, sapone e materiale sensibile
raffinazione e distillazione
Il più elevato potenziale di crescitacostante nella velocità e nel volume di produzione si hanelle seguenti lavorazioni:
fusione e prima lavorazione dei metalli metallurgia di seconda fusione nell’industria meccanica
* i processi produttivi in meccanica e siderurgia rendevano possibile una divisione del lavoro molto maggiore di quella conseguibile in altre produzioni, ma ponevano la necessità di più stringenti controlli sulla forza-lavoro.
* da qui l’esigenza di un rapporto numerico tra dirigenti ed operai più elevato…
* elevata parcellizzazione delle lavorazioni nelle imprese che producevano su
grande scala macchinari ed altri prodotti mediante la fabbricazione ed il montaggio a parti intercambiabili
(ad es. armi da fuoco, serrature, orologi, macchine per cucire, macchine per scrivere, registratori di cassa, trebbiatrici ed altri macchinari agricoli complessi, pompe ecc.)
* In tale tipo di imprese si ha
un numero di materiali grezzi e/o di
semilavorati superiore a quello di
ogni altro tipo di industria
manifatturiera
PRIMA FASE:(anni ‘50-‘70 Ottocento)
i dirigenti si dedicano al miglioramento dei macchinari e dell’impianto degli stabilimenti
SECONDA FASE:(anni Ottanta, depressione)
- I dirigenti affrontano il tema del contenimento dei costi, e quindi i problemi del sistema organizzativo.
- Si ricercano nuovi metodi (sistematici, o “scientifici”) di gestione aziendale.
L’OrganizzazioneScientifica del Lavoro
* ruolo della A.S.M.E., una delle prime associazioni professionali statunitensi, fondata nel 1880.
* 1886, Henry R. Towne ( il capo della Yale and Towne Lock Co., più semplicemente conosciuta come “Yale”) elabora il concetto dell’ingegnere inteso come “economista” d’impresa.
«Nella nozione di “gestione di reparto” –
affermava Towne – sono compresi i
problemi attinenti all’organizzazione,
alla responsabilità, ai rapporti, ai sistemi
di contratto, connessi tutti alla direzione
esecutiva degli stabilimenti, degli opifici e
delle fabbriche».
«Nella nozione di “contabilità di reparto”
sono compresi i problemi attinenti ai
sistemi di calcolo dei tempi e di
remunerazione, alla determinazione dei
costi, alla scelta tra lavoro a cottimo o a
giornata, ai metodi di contabilizzazione…
…sono compresi altresì i problemi che riguardano la distribuzione dei diversi conti delle spese, e la verifica dei profitti: elementi tutti del sistema di contabilità attinenti ai dipartimenti produttivi di un’impresa, e alla determinazione e registrazione dei risultati da essa ottenuti».
Nasceva così la “contabilitàindustriale” delle moderne aziende
manifatturiere
DEL “TAYLORISMO”:alcune osservazioni
Uno dei cardini delle riflessioni diFrederick W. Taylor riguarda la “fluidificazione” dei materiali all’internodelle imprese e l’incrementodella produttività del lavoratore.Furono queste le prime acquisizioni concettuali del cosiddetto movimento per la direzione scientifica delle imprese.
Taylor fu, in realtà, solo uno dei tanti
ingegneri (anche se tra i più abili), che
si applicarono a tali tematiche.
Egli tuttavia definì i suoi interventi razionalizzatori come integranti quella chechiamò “organizzazione scientifica dellavoro”, poi nota in Europa con la sigla“o.s.d.l.”, o più semplicemente cometaylorismo.
Se il movimento per la direzione scientificadelle imprese, sviluppatosi soprattutto tra la fine dell’800 e i primi due decenni del ‘900,emerge netta la tendenza alla definizione di leggi scientifiche (e in quanto tali ritenute neutrali) idonee a risolvere i problemi di efficienza aziendale, e quindi dei singoli comportamenti del lavoratore, il taylorismo ne è in un certo sensola sua fase preliminare, e per certi versi“rozza”, anche se senz’altro la più nota.
Con grossi limiti impliciti nella concezione
che Taylor aveva dell’uomo come essere
esclusivamente “economico” e soggetto
pertanto alla sola molla degli incentivi
monetari: e quindi egli prestò scarsa
attenzione agli aspetti psicologici che
costituiranno l’intuizione più
interessante del movimento per la
direzione scientifica delle imprese.
Taylor è comunque stato il primo a
lasciare una testimonianza
sistematizzata delle procedure da
lui sviluppate.
Nei saggi
- Direzione d’officina
- Principi di organizzazione scientifica del lavoro
Taylor riassunse un trentennio di esperienze, tutte vissute nella straordinaria trasformazione che l’economia americana conobbe con l’avvento della produzione di massa.
Si tratta però di due scritti “d’occasione”, dato il carattere prevalentemente empiricodi Taylor.
“Principi di organizzazione scientifica del lavoro” costituisce una appassionata difesada parte di Taylor dei metodi dell’o.s.d.l.
Egli affronta esplicitamente le conseguenze di tale metodo sul piano sociale, contestando le accuse che ad esso (ed a lui stesso) rivolgevano le organizzazioni dei lavoratori.
Taylor sostiene in quel saggio che i sistemi di valutazione da lui e da altri sviluppati erano di per sé neutrali, ma che potevano essere facilmente stravolti.
Egli si riferiva in particolare al tema della attribuzione dei benefici degli incrementi di produttività ottenuti attraverso una utilizzazione sistematica dell’o.s.d.l., che Taylor prevedeva dovessero essere equamente ripartiti tra imprese e lavoratori, ma che più spesso venivano totalmente incamerati dalle prime.
«Riconoscimento della necessità di una sempre maggiore produttività; riconoscimento della necessità di scoprire con metodi scientifici le leggi che governano il risparmio delle energie umane e materiali, nel conseguimento della maggiore produttività; accordi fra direzione e lavoratori per conferire efficacia a queste leggi; e pazienza, sempre più pazienza»…
Questo era ciò che Taylor considerava le pietre angolari dell’autentica organizzazione
scientificadel lavoro.
un primo approccio alle differenze tra
TAYLORISMOe
FORDISMO
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