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13/04/23PUNTI DI RIFLESSIONE SU
HEGEL1
HegelIntroduzione generale
di Massimo PIERMARINIDocente di Filosofia e Storia
Liceo scientifico “Galilei”
Annoscolastico 2001-2002
Ad maiorem Dei gloriam
Annoscolastico 2001-2002
Ad maiorem Dei gloriam
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HEGEL2
Apparenza e realtà
«Associando curiosamente allo starnuto e alla tosse l'invenzione umana dei miti, Giuliano ci lascia intendere che ci sono sempre stati e sempre ci saranno dei miti sulla terra. Ma perché gli uomini sempre e ovunque inventano delle storie false, prendendole talvolta per storie vere?». (A. Kojéve)
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Introduzione
Programma di lavoro per la classe quinta
Comprendere lo Hegel giovane: L’emergenza dei concetti costitutivi
della filosofia hegeliana nel periodo giovanile
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Argomenti della trattazione
Il problema del Giudaismo, del Cristianesimo e della scissione dell’umano
La Totalità e la dialettica a Francoforte
La Fenomenologia dello spirito come Propedeutica filosofica:
Il concetto di scienza filosofica come sistema
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HEGEL5
Il vero è l’Intiero: la Prefazione alla Fenomenologia Critica all’Assoluto di Schelling Critica dello Spinozismo e suo superamento: L’Assoluto deve diventare Soggetto «Che la Sostanza sia essenzialmente
Soggetto, ciò è espresso in quella rappresentazione che enuncia l'Assoluto
come Spirito» [Hegel, Fenomenologia] Gnoseologia o psicologia trascendentale e storia La dialettica della certezza sensibile La dialettica Servo –Padrone (Kojève) La Ragione e l’idealismo Sapere assoluto e Metafisica (Chatelet)
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Entriamo nel laboratoriodella Fenomenologia
La Fenomenologia viene identificata nei suoi problemi nell’Introduzione all’opera:
Problema della conoscenza o psicologia trascendentale
Conoscenza dell’Assoluto perché “l’Assoluto è il vero o il vero solo è assoluto” [De Negri,p.67]
Problema della Bildung, la Fenomenologia come descrizione dello sviluppo della coscienza naturale sino alla scienza o al sapere assoluto
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HEGEL7
La Fenomenologia come scienza filosofica a sé La tecnica dello sviluppo
fenomenologico va oltre i limiti della costruzione architettonica del sistema
L’in sé, il per sé, l’in sé e per sé e il “per noi”
Problema dell’inizio della filosofia.
logico o fenomenologico?
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Giustificazione della ricerca di Hegel
Non si può partire dal sapere assoluto,occorre iniziare dalla coscienza e
studiare quel sapere in cui c’è opposizione soggetto/oggetto
L’Assoluto non è più “al di sopra” di ogni sapere Il sapere fenomenologico è il progressivo sapere che
l’Assoluto ha di se stesso “Assoluto e riflessione non saranno più staccati, ma la
riflessione sarà un momento dell’Assoluto” (J.Hyppolite, Gen. Str. della F.d.S. di Hegel, p.12
L’Assoluto non sarà più soltanto Sostanza, ma Soggetto o Autocoscienza e l’idealismo di Schelling sarà possibile non a partire dalla Natura, ma dalla coscienza,dall’Io.
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Conclusione provvisoria
Riassunto dei concetti fondamentali: La Fenomenologia è la fondazione del
sistema La Fenomenologia è il luogo della
scoperta dell’esperienza umana, cioè della storia
La Fenomenologia articola il movimento della coscienza secondo i momenti della dialettica
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Fasi successive
Riassumere i compiti assegnati agli spettatori, da intraprendere personalmente e con abilità…
Illustriamo brevemente i punti di riflessione ulteriori sul sistema e le categorie tipiche della speculazione di Hegel
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Contraddizioni in Hegel
Il sistema di Hegel è spiritualistico -in senso monistico
La struttura del sistema si scandisce in apparenza secondo la triade :
meccanicismo
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La dialettica, prima di tutto…
La dialettica articola attraverso il suo ritmo le costruzioni più geniali della filosofia hegeliana
La dialettica è la forma generale del movimento, ma l’universalità della contraddizione deve corrispondere al contenuto di cui la dialettica è il movimento interno – l’automovimento della realtà e sua razionalità come Idea e Pensiero
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La questione del Tèlos
Il Teologismo è sempre presente in Hegel come in Aristotele e in Kant (Critica del Giudizio)
Ogni scissione, es. quella della Coscienza infelice nella Fenomenologia si sviluppa teleologicamente verso la sua soluzione
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Dialettica e umanesimo
Le indagini di Hegel sulla negatività dell’esperienza storica sono umanistiche (Hyppolite, Koirè, Kojéve, Wahl)
La dialettica è però anche erede del razionalismo illuministico e un ritorno al teologismo (Leibniz) criticato da Kant nella Critica della ragion pura
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Dialettica e Romantik La dialettica è in rapporto diretto
con la visione romantica della Natura (panteistica)
L’opera letteraria di riferimento per è quella di Goethe, di Schiller e di Hoelderlin
Il Romanticismo viene superato con il rifiuto dell’intuizione intellettuale schellinghiana
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il sistemaLogica Natura Spirito Essere (qualità grandezza misura)
Meccanica (spazio e tempo - materia e movimento - meccanica assoluta )
Soggettivo (antropologia,fenomenologia, psicologia)
Essenza (riflessione in se stessa- fenomeno - realtà effettuale)
Fisica (individualità universale, particolare - totale)
Oggettivo (diritto,moralità, eticità)
Concetto (soggettività oggettività Idea)
Organica (geologica - vegetale –
animale)
Assoluto (arte, religione, filosofia)
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HEGEL17
L’Enciclopedia
Problema della specificità e universalità della filosofia
Le tre posizioni del pensiero rispetto all’oggettività
Tripartizione della scienza [§18] Preliminari alla logica
[sostituiscono nell’enciclopedia il compito della fenomenologia dello spirito come preambolo al sistema]
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Riforma della logica
Lo sviluppo della Logica riforma integralmente lo statuto di questa disciplina rispetto ai precedenti kantiani o aristotelici
La Logica coincide con l’Ontologia identità di Pensare ed Essere
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HEGEL19
Logica e Ontologia Per l’identità di Pensiero ed Essere la Logica è
anche Metafisica od Ontologia (legge del pensiero e della realtà)
Il concetto della logica e i momenti della logicità
Dialettica in Hegel e Platone (Parmenide e Sofista)
Partizioni della Logica
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HEGEL20
Hegel Saggio e profeta intellettuale inviato da Dio
Kojève, importante interprete di Hegel nel Novecento, rimase impressionato quando Hegel dice che la sua Logica è
“il pensiero di Dio prima della creazione del mondo e di un essere finito [l’uomo]” (Scienza della Logica)
La sua Logica era dunque il “pensiero di Dio”!!! dopo tale posizione la Filosofia assume il ruolo della
Religione come base dell’ultima coerenza della nostra vita
basata sulla Ragione piuttosto che sulla Rivelazione, la Filosofia sarebbe superiore alla Religione, perché concludente con necessità e universale
Nello Spirito Assoluto la Filosofia supera la Religione l’Ateismo è fondato filosoficamente
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Il Concetto
Essere, essenza e concetto come ricapitolazione riflessa della storia della logica nella filosofia occidentale
Il Concetto in Hegel è l’equivalente dell’Io trascendentale di Kant
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La Natura, il “fuori” dell’Idea
L’estraniazione dell’Idea o Ragione infinita, risultato della Logica del concetto dà luogo alla Natura
La Natura è in relazione pratica con l’uomo (origine del marxismo)
La Natura esiste soltanto in funzione dell’attività dell’uomo e dello sviluppo ulteriore dello Spirito
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Lo spirito di Hegel e degli idealisti deriva da una interpretazione della dottrina cristiana dello spirito santo?
Molte cose lasciano pensarlo, leggendo l’Enciclopedia delle scienze filosofiche di Hegel
La definizione dello Spirito, la cui essenza è la libertà [§382 dell Enciclopedia] suona molto vicina a quella del IV Vangelo giovanneo e di S. Paolo
Ad es. i §§ 381-383 dell’Enciclopedia confrontandoli con i § § 567-569 Lo spirito è libertà,sopporta la negazione e il dolore, è manifestazione,
“rivelazione stessa”, cioè “negatività assoluta nel concetto come identità con sé” il che implica che può sopportare nella sua immediatezza individuale il dolore infinito[come Gesù], restando in tale negatività identico con sé (§381)
La concezione dello Spirito come manifestazione trova riscontro nella Trinità, cioè la potenza sostanziale (il padre, “creatore del cielo e della terra” “produce se stesso come suo figlio,col quale resta in identità originaria e tale distinzione viene superata nello spirito,con cui la prima sostanza “è essenzialmente individualità concreta e soggettività- è lo spirito” (§567)
Certo Hegel dialettizza pensandola, la Trinità, cosa che i teologi non gli hanno mai perdonato.
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Facciamo un po’ i teologi anche noi… Per l’dealista bisogna impegnarsi nel mondo,
sporcarsi le mani con la materia storica, non essere puri e separati dal mondo come gli Gnostici
Unire dialetticamente se stessi e il mondo
La Kenosi è un simbolo del combattimento nel mondo il testo della Lettera di Paolo ai Filippesi contiene l'inno che descrive la Kenosi (spoliazione, abbassamento) di Cristo Gesù (cfr. 2, 6-11)
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Spoliazione di Gesù Leggiamo in II Filippesi cap. 2:6-9 “Gesù Cristo, il quale sussistendo in natura di Dio
non considera questa sua uguaglianza con Dio come una rapina, ma svuotò se stesso,assumendo la natura di schiavo e facendosi simile all’uomo, e in tutto il suo esteriore atteggiamento riconosciuto come un uomo,umiliò se stesso, fattosi ubbidiente sino alla morte e alla morte di croce. Perciò Iddio lo esaltò, e gli diede il nome che è sopra ogni nome”
La natura dello spirito: negare la sua uguaglianza con se stesso, alterarsi, perdersi per trovarsi ed essere esaltato, esperire il dolore e la morte per vincerle.
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La vita dello Spirito sopporta la morte e in essa si mantiene L’Assoluto Hegel, nella «Prefazione», lo designa anche
come « vita dello Spirito», «che
sopporta la morte e in essa si mantiene»: quasi una kenosi dello spirito, che dunque diviene
fenomenalità finita, e che «nell'assoluta devastazione» sa «ritrovare sé» guadagnando «la sua verità», volgendo
«il negativo nell'essere»
Pertanto il fatto che muoia lo spirito che si è finitizzato, non pone alcun problema ad Hegel, perché tale è la condizione (attraverso il superamento) della manifestazione assoluta dello spirito come
identità della sostanza e del soggetto, dell'in sé e del per sé, dell'identità e della differenza
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Un altro punto di vista: Hegel ateo e filosofo della finitezza e della morte dell’uomo secondo Kojéve
l'interpretazione di Kojève del testo hegeliano, che si può chiamare "umanista" e "antropologica “va ad inciampare sulla morte o sul problema della finitezza, trasformandosi in
un hegelismo della pura libertà-negatività; del resto sull'identificazione tra libertà e morte,
Kojève è molto chiaro:
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«La filosofia "dialettica" o antropologica di Hegel è, in ultima analisi, una filosofia della morte (o, che poi è lo stesso, dell'ateismo)» , e
«non c'è libertà senza morte, [...] solo un essere mortale può essere libero. Si può anzi dire che la morte è la "manifestazione" ultima e autentica della libertà» .
da: A. Kojéve, Introduzione alla lettura di Hegel, Adelphi, Milano, 1996
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Lo Spirito è l’uomo che muore
In Hegel è lo spirito che si finitizza e soffre la propria morte per meglio rivelarsi a se stesso, ma, se noi intendiamo e proponiamo di tradurre questo "spirito" con "uomo", otteniamo l’interpretazione ”umanistica” di Kojève;
infatti nel commentare il primo capoverso di pagina 19 (ed. ital. De Negri) della «Prefazione» alla Fenomenologia, Kojéve scrive:
«E' questo il senso del passo della Prefazione alla PhG sopra citato. Interpretato sul piano ontologico, il passo significa che la Totalità (infinita) dell'Essere (o dell'Uno-che-è) non si rivela da sé a se stessa, ma è rivelata da una delle sue parti (limitate), la quale rivela anche se stessa. Metafisicamente parlando, il passo significa che lo Spirito, cioè l'Essere il quale si rivela da sé a se stesso, non è Dio, ma l'Uomo-nel-Mondo». (Kojéve)
Se l‘Assoluto hegeliano fosse identico all'uomo, si otterrebbe una riappropriazione da parte dell'uomo della sua essenza infinita, assegnata fino ad allora a Dio. E questa, come già sappiamo, è la tesi della sinistra hegeliana, che risulta per Kojéve già presente in Hegel.
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HEGEL30
Lo Spirito è Tempo umano, cioè storia
Il filone umanistico della lettura di Hegel umanizza persino la Filosofia della Natura interpretando la sua nozione più importante, quella del Tempo, come sinonimo di struttura che appartiene completamente all'autocoscienza umana, cioè come tempo storico prodotto dall'azione negatrice dell'uomo. In tal modo si realizza un'interpretazione in cui :
lo Spirito viene completamente antropologizzato e coincide completamente con la Storia
l'uomo è l'artefice della storia perchè titolare della negatività, motore della dialettica, in quanto essere destinato alla morte, essere finito e mortale che realizza valori eterni, separandosi completamente dal regno ontico della mera Vita.
L'uomo,insomma, non è mai nuda vita, natura, ma, sempre Negazione, Morte e come approssimazione alla Morte Desiderio, Passione, Erotismo (Bataille)
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Una Teologia razionalizzata ? «In via generale, l'antropologia hegeliana è una
teologia cristiana laicizzata. E Hegel se ne rende conto perfettamente.
A più riprese, egli ripete che tutto quanto la teologia cristiana dice è assolutamente vero, a condizione che non venga applicato a un immaginario Dio trascendente, bensì all'Uomo reale che vive nel mondo.
Il teologo fa dell'antropologia senza rendersene conto». (A. Kojéve,Introd. alla lettura di Hegel, Adelphi, Milano, 1996)
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Idealismo e Cristianesimo Gli interpreti hanno rilevato molti caratteri cristiani,
luterani nel pensiero di Hegel [anche nella maturità] L’insieme dell’idealismo da sempre si sposa con la
religione, il giovane Hegel con la mistica di Bhoeme In particolare il Cristianesimo che è la religione dello
spirito e della mediazione fra Dio e l’uomo, l’infinito e il finito è “idealista”
Resta l’impianto monistico, di derivazione spinoziana, del pensiero idealistico tedesco,che lo colloca in una religiosità panteistica.
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L’uomo e Dio (o l’Assoluto) L’analisi di Kojéve si basa esclusivamente sulla dialettica
tra signoria e servitù,, una lotta tra uomini. Ma Hegel ha “voluto fondare e delineare una dialettica
dell'assoluto (della quale l'uomo, e soprattutto il singolo, l'individuo, non è che un momento” e ha “descritto questa dialettica come una dialettica dell'estraneazione o alienazione dell'assoluto, che così si particolarizza, si determina;
e che il ritorno in sé della condizione estraniata sia una riconquista che l‘Assoluto compie in sé stesso: di tutto questo Kojève non tiene alcun conto. Per lui il soggetto della dialettica è l'uomo, e in questa sezione, non l'autocoscienza come momento dell'assoluto, ma l'autocoscienza in quanto essa significa che... l'uomo…differisce dalla bestia» (P.Rossi)
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Filosofia dello Spirito La Filosofia dello Spirito ha lo scopo di
comprendere lo svolgimento dialettico della realtà, cioè’ la Storia
Spirito soggettivo (antropologia, fenomenologia,psicologia) e oggettivo (diritto, moralità, eticità) trova la sua mediazione nello spirito assoluto (arte, religione, filosofia)
Hegel raggiunge il massimo dello storicismo (nello spirito oggettivo), per poi porre un sovramondo nelle forme dello Spirito assoluto
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HEGEL35
Riforme della dialettica hegeliana Nella riforma gentiliana viene espunta la Filosofia della
Natura (inattuale e dunque impensabile) e sono identificate fenomenologia, logica e filosofia dello spirito. La filosofia non coincide soltanto con la sua storia ma con tutta la storia, teofania del divino nel mondo, brunianamente e vichianamente immanente.
La Logica non è più un astratto mondo di categorie ma coincide con la teoria del conoscere e con l’atto del pensare o atto puro. Fenomenologia e logica coincidono e la stessa Fenomenologia viene destrutturata secondo l’esperienza pura e concreta del pensare.
Gentile dunque immanentizza Hegel e lo rigorizza.
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Filosofia e storia
Croce invece ricava dall’identità di filosofia e storia il concetto di filosofia come metodologia della storia,cioè storiografia,
ma il conflitto tra idealismo e storicismo, evidenziato in Hegel, resta anche in Croce (cfr. la sua Logica e la critica di Antoni, il Saggio sullo Hegel, la Teoria e storia della storiografia)
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La filosofia arte di vivere
Come lo Stoicismo,la filosofia hegeliana si propone come arte di vivere, una morale quotidiana della sovranità (Bataille)
Conflitti e fede laica nella Provvidenza: Provvidenzialismo storicistico: il corso della storia
è il giudizio del mondo
Contraddizioni tra idealismo e storicismo in Hegel e Croce)
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HEGEL38
In movimento…
Il sistema è il progetto di un’Enciclopedia in movimento,con relazione delle parti al tutto
Critica dell’intellettualismo illuminista e sua giustificazione dal punto di vista ella ragione
Rapporto ambiguo (di amore-odio) col Romanticismo
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HEGEL39
Lo Sturm
“Come tutti i tedeschi del suo tempo, egli covava uno Sturm nel proprio animo (G. De Ruggiero)
La fenomenologia documenta questo travaglio romantico ed è l’equivalente filosofico del Meister di Goethe, un BildungRoman
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HEGEL40
Un’altra ragione….che renda l’uomo sovrano di sé
L’arte di vivere nasce dalla consapevolezza di un’altra ragione, quella che assume il negativo dentro di sé
La contraddizione e l’errore sono un momento dell’esperienza dialettica dell’uomo
La realtà e la razionalità sono uno sulla base dell’azione critica e progressiva della Ragione
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HEGEL41
Il § 6 dell’Enciclopedia
Hegel rifiuta il giustificazionismo del fatto compiuto, lo storicismo di bassa lega, distingue tra reale e accidentale (esistente di fatto)
Il suo approccio è anti-positivista, di critica all’esistente di fatto (cfr. Marcuse, Ragione e rivoluzione)
Momento negativo, rivoluzionario della dialettica
13/04/23PUNTI DI RIFLESSIONE SU
HEGEL42
Panlogismo
La sintesi di razionalismo e romanticismo: il panlogismo
Tutto è governato dal Logos Il Logos, però, incarna il tragos,
per cui viene drammatizzato, diventa per Hegel pantragismo e assume toni esistenzialistici,soprattutto negli scritti giovanili
13/04/23PUNTI DI RIFLESSIONE SU
HEGEL43
Un tragico vissuto o soltanto “pensato”? Alcuni interpreti ‘esistenzialisti’ di Hegel
hanno presentato la disperazione giovanile di Hegel come elemento centrale del suo pensiero (Jean Wahl, L’infelicità della coscienza nella filosofia di Hegel )
Alexandre Koirè, un interprete di Hegel della corrente ‘umanistica’ ha criticato questa tendenza a ridurre Hegel a Kierkegaard e all’esistenzialismo.
Leggiamo il testo del suo appunto a Wahl:
13/04/23PUNTI DI RIFLESSIONE SU
HEGEL44
Un punto di vista “olimpico”
«Devo confessare che, malgrado il libro di Wahl, non credo molto alla disperazione vissuta di Hegel; e il suo [...] è un tragico pensato, non un tragico vissuto.
Certo, Hegel sa di aver bisogno di lotta, di opposizioni e
di sofferenze per nutrire il movimento dello spirito; ma il tragico, che è reale per l'uomo, non lo è affatto per Dio.
Per Dio -come per Hegel- la tragedia è già superata»
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HEGEL45
Tesi di fondo Hegel è il filosofo del futuro, la sua
filosofia è vera perché non si è ancora compiutamente realizzata (Alexandre Kojève)
Hegel è un momento della teoria critica marxiana (Scuola di Francoforte: Adorno, Horkheimer, Marcuse, Benjamin)
13/04/23PUNTI DI RIFLESSIONE SU
HEGEL46
UNA FILOSOFIA DEL FUTURO
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