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Umanesimo e Rinascimento

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L’Umanesimo (‘400)

L’UMANESIMO è un movimento culturale che fiorisce nelle città italiane del Quattrocento

Tale movimento è anticipato nel Trecento da Petrarca e Boccaccio perché nelle loro opere prestano maggiore attenzione alla vita concreta dell’uomo

Gli umanisti valorizzano l’UOMO, posto al centro del mondo (antropocentrismo): L’uomo è artefice del proprio

destino

Gli umanisti mostrano vivo interesse per gli antichi autori greci e latini, considerati come modelli da imitare

Il termine Umanesimo deriva da HUMANAE LITTERAE, cioè lo studio delle discipline umanistiche ( filosofia, grammatica, storia, letteratura, politica). Con gli umanisti nasce la filologia, una disciplina che studia i testi antichi con lo scopo di verificarne l’autenticità

Gli umanisti promuovono una cultura laica, autonoma dalla religione: la Bibbia contiene le verità attinenti

alla sfera religiosa la conoscenza delle cose terrene

non va ricercata nella Bibbia ma attraverso l’osservazione diretta della natura

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Il Rinascimento (‘500)

Gli umanisti giudicavano il Medioevo come un’età oscura, dominata dalla barbarie e dall’ignoranza, e consideravano gli autori classici greci e latini come modelli cui ispirarsi per far rinascere le arti. Per questo chiamarono la loro epoca Rinascimento.

Il Rinascimento è dunque la naturale prosecuzione dell’Umanesimo. Durante il Rinascimento ci furono progressi e innovazioni in tutti i settori del pensiero umano: arte, letteratura, scienza, tecnica, politica.

L’Italia fu la “culla” del Rinascimento Principi e papi, divennero i maggiori mecenati finanziando opere d’arte e sostenendo studiosi e letterati per dare prestigio alla propria corte.

Dall’Italia la cultura rinascimentale si diffuse rapidamente in tutta

Europa.

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Firenze e la Toscana furono la culla del Rinascimento.

Dal 1492, con la morte di Lorenzo il Magnifico, Roma divenne la capitale del Rinascimento trionfante.

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La rinascita delle arti

L’ideale etico-estetico che permea la cultura e le arti umanistico-rinascimentali è quello dell’armonia e della compostezza classica. Anche nelle opere architettoniche e figurative tale ideale si traduce in una costante ricerca dell’equilibrio armonico e lineare delle forme. Tra XV e XVI secolo i più illustri architetti e artisti furono chiamati ad abbellire le corti di principi e papi, le città, le residenze delle grandi famiglie. La pittura venne profondamente rinnovata

con l’introduzione della prospettiva ad opera di Filippo Brunelleschi. La prospettiva si basa su un sistema di regole geometriche che consentono di rappresentare su una superficie piana un’immagine a tre dimensioni .

I personaggi sacri vennero umanizzati Nei quadri non sono raffigurati solo soggetti

sacri (Cristo, Madonna, Santi…) ma anche paesaggi

Piero della Francesca, «La flagellazione di Cristo»

Donato Bramante, «Cristo alla colonna»

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Filippo Brunelleschi (1377-1446): dà inizio all’architettura rinascimentale completando la costruzione dell’immensa cupola di S. Maria del Fiore a Firenze, sospesa dalla fine del Duecento per l’impossibilità di risolvere problemi di ordine tecnico

Michelangelo Buonarroti (1475-1564): cupola di S. Pietro a Roma

La rinascita delle arti

In ARCHITETTURA • ricerca delle proporzioni tra altezza,

larghezza, profondità

Raffaello Sanzio (1483-1520): affreschi nelle Stanze Vaticane

Leonardo da Vinci (1452-1519): «La Gioconda», «La Vergine delle rocce»

Michelangelo (1508-1580): «Storie della Genesi» e «Giudizio Universale» nella Cappella Sistina

Donatello (1386-1466) Michelangelo: «David» a Firenze, «Pietà»

nella Basilica di S. Pietro a Roma

Nella PITTURA • naturalezza dei movimenti e intensità

espressiva dei volti

Nella SCULTURA • interesse per l’uomo e per le forme del

corpo • ricerca di verosimiglianza, eleganza e

armonia

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Il progresso delle scienze

L’interesse per l’uomo e per la natura, l’abbandono di una visione esclusivamente religiosa del sapere consentirono nuove acquisizioni in tutte le scienze.

In campo medico la Chiesa autorizzò la dissezione dei cadaveri. Ciò consentì di studiare il funzionamento dei vari organi del corpo umano

LA TEORIA COPERNICANA o ELIOCENTRICA

Nel 1543 lo scienziato polacco Nicolò Copernico pubblicò Le rivoluzioni dei corpi celesti in cui affermò che la Terra

girava intorno al Sole. Tale teoria si opponeva a quella diffusa all’epoca, ovvero la TEORIA TOLEMAICA o GEOCENTRICA

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Leonardo: un genio universale

Genio irrequieto, incarnò la figura del perfetto umanista e la sua aspirazione a una conoscenza universale.

Fu non solo un rinomato pittore ma anche uno scienziato, , uno scultore e un inventore

Chiamato nelle principali corti italiane ed europee, realizzò sistemi di sfruttamento delle acque, progettò macchine da guerra e sistemi difensivi.

Osservando gli uccelli, studiò la possibilità di far volare l’uomo

«La Vergine delle Rocce»

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Uomo vitruviano

L'uomo vitruviano è un disegno a

penna e inchiostro su carta di Leonardo

da Vinci. Celeberrima rappresentazione

delle proporzioni ideali del corpo

umano, dimostra come esso possa

essere armoniosamente inscritto nelle

due figure "perfette" del cerchio, che

rappresenta il Cielo, la perfezione

divina, e del quadrato, che simboleggia

la Terra. Con tale disegno Leonardo

vuole affermare la scientificità della

pittura. Leonardo voleva infatti fornire

una base matematicamente misurabile

della rappresentazione artistica.

Immaginando di sdraiare un uomo sul

dorso e di puntare un compasso nel

suo ombelico, Leonardo descrive un

cerchio che tange la punta delle mani e

i piedi allargati.

L’uomo vitruviano è diventato il

simbolo del Rinascimento in quanto

rappresenta la centralità dell'uomo che

caratterizza la cultura umanistico-

rinascimentale

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Machiavelli: il fondatore della scienza politica

L’attenzione alle attività umane e la formazione degli Stati regionali stimolò particolarmente la riflessione sulla storia e sulla politica.

Fondamentale fu l’opera Il Principe del fiorentino Niccolò Machiavelli (1469-1527).

Machiavelli affermava che la religione e la politica devono essere indipendenti perché si occupano di due campi distinti.

il Principe deve governare senza essere condizionato da norme morali o religiose (celebre è la frase “il fine giustifica i mezzi”)

la politica, cioè l’arte di governare, ha come unico obiettivo la sicurezza e il benessere dei sudditi.

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Il nuovo volto delle città In campo urbanistico il volto delle città medievali viene

drasticamente mutato con la realizzazione di spazi aperti, di

piazze e di giardini. Le tipiche torri medievali vengono

abbattute e al loro posto i principi fanno costruire palazzi

signorili dalle forme eleganti e armoniose. I principi

mecenati ospitano nei loro palazzi artisti e letterati. Tra XV e

XVI secolo i più illustri architetti e artisti furono chiamati ad

abbellire le corti di principi e papi, le città, le residenze delle

grandi famiglie. Per esempio, a Michelangelo Buonarroti si

devono il disegno della cupola di San Pietro, la statua di

Mosè e gli splendidi affreschi della Cappella Sistina

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Stesura dell’inchiostro sui caratteri e stampa della pagina appoggiando un foglio bianco sottoposto a una pressatura meccanica.

L’invenzione della stampa a caratteri mobili

Composizione di una pagina allineando cubetti di metallo su ciascuno dei quali era modellata a rilievo e alla rovescia una lettera dell’alfabeto.

Nel 1455 Johann Gutenberg, orafo tedesco di Magonza, inventò la stampa a caratteri mobili. Il primo libro stampato per intero fu la Bibbia.

La sua invenzione favorì la diffusione della cultura.

IL PROCEDIMENTO

Con la stampa a caratteri mobili divenne possibile

riprodurre tutte le copie volute della stessa pagina. I tempi e i costi per la realizzazione dei libri si ridussero

notevolmente rispetto alla copiatura a mano.

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La tipografia L’ambiente di lavoro dello stampatore era ben diverso dal silenzioso studiolo degli

amanuensi. La mano e la penna dei copisti furono sostituite dal torchio a vite. Il tipografo veneziano Aldo Manuzio fu l’ideatore del libro tascabile, ossia un libro

economico e di piccole dimensioni alla portata di tutti e tale da poter seguire il lettore in ogni suo spostamento

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o Medioevo e Rinascimento a confronto

Medioevo Rinascimento

VISIONE TEOCENTRICA Dio è al centro del mondo e motore di tutto

VISIONE ANTROPOCENTRICA Senza disconoscere l’importanza di Dio, viene affermata la centralità dell’uomo che è protagonista e artefice del proprio destino

Si esalta la vita contemplativa interamente dedicata alla preghiera. L’ideale è il monaco che ha abbandonato il mondo.

Si esalta il valore della vita attiva e l’autonomia delle cose terrene. L’uomo può raggiungere la salvezza eterna anche impegnandosi nel mondo.

La conoscenza è interamente contenuta nella Bibbia.

La conoscenza è frutto dell’osservazione diretta della natura.

La cultura è subordinata alla religione e controllata dalla Chiesa. Gli ecclesiastici sono praticamente i soli a saper leggere e scrivere.

La cultura si svincola dall’autorità della Chiesa. La sua diffusione passa per le università, le accademie e le corti. L’intellettuale cessa di essere un ecclesiastico.

TEORIA TOLEMAICA o GEOCENTRICA La Terra è immobile e il Sole gira intorno ad essa

TEORIA COPERNICANA o ELIOCENTRICA La Terra ruota intorno al Sole

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Paolucci, Signorini La storia in tasca. Dal Mille alla metà del Seicento © Zanichelli

editore 2013

Poco cambia nella vita quotidiana delle donne

• Ancora poche sono le donne istruite ma la ricchezza e la nobiltà del loro rango talvolta permette loro l’accesso all’istruzione. Nel Cinquecento ci sono donne poetesse e studiose dei classici.

Il lavoro domestico defilato e di cucito è quello prevalente fra le

classi medio alte, l’istruzione è vista come strumento di

insubordinazione. La morale riservata alle donne prescrive

prudenza e riservatezza, castità e contegno. La dote è necessaria al

matrimonio e costituisce una vera e propria merce di scambio: mai è

di proprietà della sposa ma passa dalla famiglia di provenienza al

marito.

- Date le scarse conoscenze scientifiche, la mortalità infantile resta

alta.

- Si intensifica la caccia alle streghe che prevede torture,

imprigionamento e persino sentenza di morte nei confronti di

guaritrici, eretiche ma anche per semplici trasgressione della morale

vigente.

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