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Corso di Interazione Uomo Macchina del Prof.R.Polillo - Università di Milano Bicocca - DISCO - AA. 2010-2011
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Corso di Interazione Uomo MacchinaAA 2010-2011
Roberto Polillo
Corso di laurea in InformaticaUniversità di Milano BicoccaDipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione
USABILITÀ1
Edizione 2
010-11
R.Polillo - Ottobre 2010
Un modello dell’interazione:il ciclo di feedback
3
R.Polillo - Ottobre 2010
Il modello di Norman4
R.Polillo - Ottobre 2010
Edizione italiana:Donald Norman,“La caffettiera del masochista”Editore: Giunti
Donald A.Norman
VIVAMENTE CONSIGLIATO
5
R.Polillo - Ottobre 2010
Esempio6
Come alzare lo schermo?
R.Polillo - Ottobre 2010
8 R.Polillo - Ottobre 2010
a)- b)-
9
R.Polillo - Ottobre 2010
FAN LIGHT
Quale pomello accende la luce e quale il ventilatore?
R.Polillo - Ottobre 201010
Come progettare per la usabilità
R.Polillo - Ottobre 2010
11
Il progettista deve fare ogni sforzo per:
1. Ridurre l’ampiezza del golfo dell’esecuzione
2. Facilitare l’esecuzione delle “azioni”
3. Ridurre l’ampiezza del golfo della valautazione
(fare in modo che le azioni possibili corrispondano in modo
evidente alle intenzioni)
(fare in modo che lo stato fisico del sistema sia interpretabile in modo univoco e immediato)
“affordance”
“feedback”
Affordance
R.Polillo - Ottobre 2010
12
La proprietà di un oggetto d’influenzare, attraverso la sua apparenza visiva, il modo in cui deve essere usato
Un oggetto che possiede una buona affordance “invita” chi lo guarda a utilizzarlo nel modo per cui è stato concepito.
Il compito del progettista è progettare oggetti con buona affordance, per ridurre l’ampiezza del golfo della esecuzione
(Termine introdotto dallo psicologo James J.Gibson nel 1966, e ripreso poi da D.Norman)
Affordance: esempi13
R.Polillo - Ottobre 2010
14 R.Polillo - Ottobre 2010
15 R.Polillo - Ottobre 2010
Affordance ambigua:
suggerisce possibili usi alternativi
16 R.Polillo - Ottobre 2010
Pessima affordance17 R.Polillo - Ottobre 2010
R.Polillo - Ottobre 2010
18
19
R.Polillo - Ottobre 2010
Apparecchio radio: esempio 120 R.Polillo - Ottobre 2010
Apparecchio radio: esempio 221 R.Polillo - Ottobre 2010
22 R.Polillo - Ottobre 2010
Bottoni23
R.Polillo - Ottobre 2010
Sliders24
MAC OS 8R.Polillo - Ottobre 2010
?25 R.Polillo - Ottobre 2010
BOTTONI O TITOLI?
26
R.Polillo - Ottobre 2010
Buona affordance: i pezzi si incastrano solo nel modo corretto
27
R.Polillo - Ottobre 2010
Feedback28
La risposta che otteniamo a seguito delle nostre azioni (in italiano: “retroazione”)
Il progettista deve progettare oggetti che ci diano feedback facilmente percepibili ed interpretabili alle azioni che compiamo su di essi, per ridurre l’ampiezza del golfo della valutazione
R.Polillo - Ottobre 2010
“Big Silly Rubber Button”29
Amy Stone, 1997
http://www.mowa.org/work/buttons/bttns5.htmlR.Polillo - Ottobre 2010
Da: SQL Windows
Esempio: feedback facilmente interpretabile?
30
R.Polillo - Ottobre 2010
Una definizione di “Usabilità”
31
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
Una definizione di “Usabilità”
32
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
Una definizione di “Usabilità”
33
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
Una definizione di “Usabilità”
34
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
“Usabilità” è un concetto relativo35
Ambienti d’uso
Obbiettivi
Utenti
Tre variabili indipendenti:
R.Polillo - Ottobre 2010
“Usabilità”36
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
“Usabilità”37
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
l’accuratezza e completezza con cui raggiungo l’obbiettivo
ISO 9241
R.Polillo - Ottobre 2010
ISO 9241
“Usabilità”38
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
le risorse spese per ottenere tale risultato
R.Polillo - Ottobre 2010
ISO 9241
“Usabilità”39
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
il comfort e la accettabilità del sistema
R.Polillo - Ottobre 2010
ISO 9241
“Usabilità”40
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso Possiamo definire
delle metriche per“misurare” la usabilità
R.Polillo - Ottobre 2010
Un esempio41
R.Polillo - Ottobre 2010
LE TRE VARIABILI INDIPENDENTIefficacia
efficienza
soddisfazione
usabilità
Le tre dimensioni della usabilità42
R.Polillo - Ottobre 2010
Esempio: la sveglia di iPhone
43
R.Polillo - Ottobre 2010
Esempio: metriche per la usabilità della manopola della doccia:
44
1.efficacia - capacità di regolazione fine (es. Δlitri al sec per ogni giro completo)
2. efficienza – momento torcente
3. efficienza - max numero di giri
4. soddisfazione - gradimento soggettivo (es.voto da 0 a10)
R.Polillo - Ottobre 2010
Approfondiamo la definizione
45
La efficacia, efficienza e soddisfazione con cui determinati utenti possono raggiungere determinati obbiettivi in determinati ambienti d’uso
…ma quando?La prima volta che uso il sistema, o dopo che l’ho utilizzato a lungo?
R.Polillo - Ottobre 2010
Novizio
Principiante
Competente
Esperto
L’evoluzione dell’utente46
R.Polillo - Ottobre 2010
Due concetti importanti47
“Learnability” (“apprendibilità”)facile da imparare (per utenti novizi)
“Memorability” (“memorizzabilità”)facile da ricordare (per utenti occasionali)
R.Polillo - Ottobre 2010
A
B
tempo
usab
ilità
Focus sull’utente novizio
Focus sull’utente esperto
Profilo di apprendimento49
R.Polillo - Ottobre 2010
Memorability50
E’ particolarmente importante per sistemi che vengono utilizzati di rado, ma che richiedono all’utente sicurezza ed efficienza nell’uso
Esempio: sistemi di allarme(l’allarme si verifica di rado, ma quando si verifica devo reagire in fretta, e non ho tempo di consultare manuali)
R.Polillo - Ottobre 2010
Sui manuali d’uso51
I manuali d’uso non vengono “mai” letti prima … ma quando conosciamo già il sistema, per risolvere problemi specifici
Quindi, progettiamo le cose in modo da poterne fare a meno …almeno nelle fasi iniziali dell’uso
Domanda: chi ha letto il manuale d’uso del proprio cellulare prima di fare le prime telefonate?
R.Polillo - Ottobre 2010
52
“Ho una regola semplice per individuare il cattivo design.
Tutte le volte che trovo indicazioni su come usare qualcosa, si tratta di un oggetto progettato male”
Donald Norman
R.Polillo - Ottobre 2010
Perché i manuali d’uso non vengono letti
R.Polillo - Ottobre 2010
53
“Adesso non ho tempo, me la cavo lo stesso senza”
“Non troverò mai il tempo – se dovessi leggerli tutti…”
“Quando mi serve, non ce l’ho mai a portata di mano”
“Non trovo mai l’informazione che mi serve”
“E’ scritto in modo incomprensibile”
Learnability e memorability: le sfide54
Ogni sistema dovrebbe permettere all’utente principiante di imparare ad utilizzarne almeno le funzioni base senza necessità di addestramento o di manuali d’uso
Ogni sistema dovrebbe essere facile da ricordare, in modo che l’utente occasionale possa tornare a usarlo dopo qualche tempo senza bisogno consultare il manuale
R.Polillo - Ottobre 2010
Queste slides…
… si basano sul libro “Facile da usare”, dell’autore, dove si trovano tutte le necessarie spiegazioni. Vedi www.rpolillo.it
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