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Curricoli per la creativitàLaboratori e discipline
performative
Ornella CastellanoIL FARO A NORD-EST.
Nuove rotte per la didattica
Quanto l’innovazione metodologica richiede il pensiero creativo? E poi: perché dobbiamo creare innovazione?
LEGGE 13 luglio 2015, n. 107 129. [omissis]
b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; [omissis]
Quanto serve la creatività nella azione didattica?
“Un individuo creativo è un uomo libero e sano, un individuo capace di giocare con i propri limiti, un essere umano realizzato e probabilmente molto felice” (D.W. Winnicott).
Perché non siamo ripetitori di saperi ma ricercatori riflessivi
Costruttori di didattiche
E poi…
Come valuti le tue competenze creative?
Nulle. Ho bisogno di aiuto. Mi sento sicuro solo se replico fedelmente un itinerario
didattico consolidato
Minime. Difficilmente riesco a creare un’azione didattica innovativa.
Buone. Ma preferisco lavorare in equipe; sono efficace negli aspetti operativi.
Ottime. In genere sono io che invento.
SAPPIAMO CHE IMPARIAMO IL…
10% di ciò che leggiamo
20% di ciò che ascoltiamo
30% di ciò che vediamo
50% di ciò che vediamo e sentiamo
70% di ciò che discutiamo con gli altri
80% di ciò che abbiamo esperienza diretta
95% di ciò che spieghiamo ad altri
Pratiche laboratoriali
Ateliers didattici
Compiti di realtà
Alternanza Scuola-Lavoro
Visite Territorio
Cooperative learning
The jigsaw classroom
Peer to peer
Ecc. (crea tu…)
Costruzione delle hard skill e delle soft skill
Percorsi disciplinari Percorsi di Cittadinanza
Saperi Tecnica Saperi Strumenti
Questo celebre quiz è stato sviluppato dalla Anderesen Consulting –ora Accenture- e vi aiuterà a comprendere meglio il vostro stile di pensiero. Le domande non sono difficili: provate a pensarci un attimo prima di rispondere.
Risposta corretta: nuotate per attraversare il fiume, tanto tuttigli alligatori stanno partecipando all'assemblea. (Questa domandavaluta se siete capaci di imparare velocemente dai vostri errori)
Come fare a mettere una giraffa nel frigorifero?
Risposta corretta: aprite il frigorifero, metteteci dentro la giraffa, chiudete il frigorifero. (Questa domanda serve a capire se cercate di rendere complicata una cosa semplice)
Come fare per mettere un elefante nel frigorifero?
Risposta sbagliata: aprite il frigorifero, mettete l'elefante dentro, chiudete il frigorifero.
Risposta corretta: aprite il frigorifero, togliete la giraffa, mettete l'elefante nel frigorifero, chiudete il frigorifero. (Questa domanda valuta l'abilità nel considerare le implicazioni delle vostre precedenti azioni)
Il Re Leone ha organizzato un'assemblea con gli animali: tutti gli animali sono presenti tranne uno. Quale?
Risposta corretta: L'elefante. L'elefante è infatti nel frigorifero. (Questa domanda valuta la vostra memoria. Anche se non avete risposto correttamente alle prime tre domande, potete sicuramente rispondere alla prossima)
Dovete superare un fiume, ma è popolato di alligatori. Che cosa intendete fare?
Secondo i risultati dell'Andersen Consulting Worldwide, il 90% dei manager che si sono sottoposti a questo test hanno sbagliato tutte le domande. Al contrario molti bambini sotto i sei anni hanno risposto correttamente ad alcune di esse.
Ellis Paul Torrance 1. La fluidità che si misura in base al numero di risposte che una persona è capace di dare.2. La flessibilità che misura l’elasticità mentale, ossia il numero di categorie nelle quali è possibile classificare le idee prodotte.3. L’originalità che è il fattore più relativo in quanto dipende dal contesto nel quale l’idea è prodotta.4. L’elaborazione valuta il grado di precisione, la ricchezza dei dettagli, secondo il quale le idee sono descritte.
Andersen Consulting afferma che questo risultato è la dimostrazione che molti top managers hanno lo stesso cervello di un bambino di quattro anni!
La creatività si impara La creatività si insegna
…come Mowgli…
Tra presente e futuroRotta verso il FUTUROPer una didattica ecologicaAMBIENTE CITTADINANZA PARTECIPAZIONE
Come insegnare tecnica e creatività: ISOLARE I SAPERI FONDANTI DELLE DISCIPLINECOSTRUIRE SETTING DIDATTICI MULTIDISENSORIALI ATTRAVERSO LE DISCIPLINE PERFORMATIVE
ARTE MUSICA MOTORIA
Proposta scansione oraria attività didattica :
•5 min. = presentazione stimolo (decondizionamento attività precedente)
•15-20 min = gioco stimolo (apprendimento in situazione – Assimilazione)
•20-25 min = debriefing (apprendimento per deduzione)
Nulla è più flessibile di una buona
programmazione…
In EDUCAZIONE PER UN NUOVO MONDO pag 65IL METODO MULTISENSORIALEL’insegnamento multisensoriale consiste nell’utilizzo simultaneo della visione, dell’udito, e del tatto per migliorare la memoria e l’apprendimento.
Esempi
LABORATORIO TERSICORE:
PERCUSSIONI
CORO
DANZA
Per i nostri ragazzi leggere, ascoltare, documentarsi, studiare, cercare materiali, costruire gli strumenti, impegnarsi, provare-provare-provare, aveva un senso: dovevano esibirsi e raccontare agli altri la propria storia di gruppo.
ECO BAND SCHOOL FESTIVAL 4° edizione
DIDATTICA ECOLOGICA
ECO BAND
CITTADINANZA ATTIVA
CREATIVITA’
RITMI
SUONIINCLUSIONE
CONTAMINAZIONI MUSICALI
RECUPERO TRADIZIONI POPOLARI
MANIPOLAZIONEE
MOTRICITA’ FINECOMPETENZE PRO-SOCIALI
IDENTITA’
RUBRICHE I VALUTAZIONE Con indicatori di conoscenza-abilità tecnico-disciplinari (DISCIPLINE hard skills) e socio-relazionali (CITTADINANZA soft skills)
La cultura tradizionale italiana ha visto, dalla riforma gentiliana in poi, un predominio delle discipline umanistiche su quelle scientifiche; la concezione, storicamente consolidata, le considerava insostituibili e solo integrabili con saperi considerati tecnici, come se le menti, quelle delle classi dirigenti in particolare, potessero formarsi solo con lo studio del latino, del greco e della filosofia.
Il retaggio gentiliano, diventato valore socialmente condiviso, ha aumentato il ritardo dellascuola italiana rispetto all’evoluzione tecnologica, in quanto ha prodotto una sorta di stereotipo secondo il quale il vero sapere è quello dei nostri padri e dei nostri nonni.
Si avverte un nostalgico condizionamento che vorrebbe i nostri figli attori di una società di ieri
Si vorrebbe che imparassero a leggere e a scrivere come noi e solo in seguito acquisissero la competenza informatica, come qualcosa di staccato, di extra.
Da ciòsi avverte la inadeguatezza di buona parte degli adulti rispetto ai nuovi saperi ed ai nuovi strumenti del sapere.
• Si avverte un nostalgico condizionamento che vorrebbe i nostri figli attori di una società di ieri
• Si avverte un nostalgico condizionamento che vorrebbe i nostri figli attori di una società di ieri
Cambiare i paradigmi dell'educazioneKEN ROBINSON
Luca Gervasutti
Compiti per le vacanze
Curricoli per la creativitàLaboratori e discipline
performative
Ornella CastellanoIL FARO A NORD-EST.
Nuove rotte per la didattica
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