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L’economia non osservata nei conti nazionali: innovazioni nei metodi di misurazione ed elementi di analisi del fenomeno
Le stime dell’input di lavoro irregolare e della
remunerazione dei dipendenti irregolari
Federica Battellini e Francesca Tartamella
Istat – Istituto Nazionale di Statistica
Dipartimento per la Produzione Statistica
Direzione Centrale per la Contabilità Nazionale
Roma 13 settembre 2016
Istat, Aula Magna
Finalità e definizione delle stime sull’input di lavoro non regolare
Metodo di stima dell’input di lavoro e alcuni risultati
Metodo di stima della remunerazione degli irregolari e alcuni risultati
Input di lavoro non regolare:
Finalità delle stime
Rispondere ai requisiti di esaustività delle stime propri di tutti gli aggregati dei
conti nazionali
Mettere in luce le caratteristiche dell’input di lavoro e del suo contributo al
funzionamento dell’economia
Quantificare una parte rilevante del valore aggiunto sommerso e dei redditi da
lavoro dipendente pagati ai lavoratori irregolari
Definizione di regolari e non regolari
Tutte le prestazioni di lavoro che concorrono alla realizzazione della produzione
sono classificate come:
regolari se registrate dalle autorità fiscali-contributive, quindi direttamente
osservabili a fini statistici;
non regolari se svolte
in attività produttive legali ma violando la normativa in materia fiscale-
contributiva
nell’ambito di attività produttive illegali
pertanto non registrate dalle autorità fiscali-contributive e non direttamente
osservabili a fini statistici
Input di lavoro non regolare
Dettaglio per settore di attività economica
Ula irregolari - Anno 2013
Dipendenti Indipendenti Totale
ula irregolari (migliaia) 2441.2 1050.6 3491.8
tassi irregolarità (%) 15.3 14.5 15.0
Settore di attività economicaula irregolari
totali (migliaia)
distribuzione
per settore
(%)
tassi
irregolarità
(%)
Agricoltura, silvicoltura e pesca 209.8 6.0 17.6
Industria 286.8 8.2 7.8
Costruzioni 241.3 6.9 15.4
Servizi 2753.9 78.9 16.4
Commercio, trasporti, alberghi e pubblici esercizi 907.2 26.0 15.7
Servizi alle imprese 353.9 10.1 9.0
Altri servizi 1492.8 42.8 21.0
Totale 3491.8 100.0 15.0
Entità dell’input di lavoro non regolare
Nuovo metodo di stima dell’input di lavoro (1/4)
La metodologia di stima si basa su
• integrazione di un più ricco set di microdati (indagini statistiche,
registri statistici, archivi amministrativi)
• utilizzo di un approccio statistico al trattamento dei dati
La misurazione del lavoro non regolare è ottenuta prevalentemente
sfruttando la base di microdati integrati ed in parte effettuando stime
aggregate
La metodologia qui presentata è replicabile nel tempo e consente di
rilasciare la stima dell’anno t-2 a settembre dell’anno t
Nuovo metodo di stima dell’input di lavoro (2/4)
Occupati
regolari
base micro su
“lavoratori”
Posizioni Lavorative
non regolari
Ore lavorate
Unità di lavoro a tempo pieno
base micro su
“datori di lavoro”
Integra-zioni
Le due basi dati registrano segmenti di occupazione differenti e solo in parte
sovrapposte
Le due misure della componente regolare stimate in maniera indipendente sono
statisticamente coerenti
APPROCCIO DI TIPO ADDITIVO
Nuovo metodo di stima dell’input di lavoro (3/4)
base dati su “datori di lavoro”:
registra solo le posizioni lavorative
regolari (senza distinguere posizioni
principali e secondarie)
base dati su “lavoratori”:
registra e individua sia le posizioni
lavorative regolari che quelle non
regolari e distingue le posizioni
principali (che rappresentano gli
occupati) e le posizioni secondarie
base dati datori
posizioni regolari
base dati lavoratori
posizioni non regolari
Residenti
Forze Lavoro (Rcfl)
+ Admin
Non residenti
in convivenze
in famiglie
Censimento Popolazione
+ Admin
con titolo a soggiornare
senza titolo a soggiornare
Permessi Soggiorno Anagrafe Tributaria LAC + Admin
Stock + flussi
Varie fonti
La base dati su lavoratori
integrazioni
Nuovo metodo di stima dell’input di lavoro (4/4)
base di microdati stime aggregate
Metodi indiretti di stima
lavoro non
regolare in specifiche attività
+
Input di lavoro connesso ad attività produttive illegali
La base dati integrata Rcfl-Admin (1/3)
Microlinkage Forze di lavoro (Rcfl) e dati amministrativi (Admin)
Processo statistico di validazione
della copertura amministrativa
Identificazione delle posizioni lavorative
e classificazione regolari/non regolari
Fornitore Fonte
INPS EMENS, DMAG, ex-INPDAP, ex-ENPALS
Archivio lavoratori domestici
Voucher
Collaboratori e professionisti
Autonomi Agricoli
INPGI
INAIL Parasubordinati e interinali
PAT
DNA
MIUR Archivio del personale docente e non docente delle università
ISTAT DB_occupazione sui lavoratori indipendenti (SILO_I)
modello di regressione logistico
validazione dei segnali amministrativi
= annullamento dei segnali amministrativi deboli
La base dati integrata Rcfl-Admin (2/3)
Identificazione delle posizioni lavorative e classificazione regolari/irregolari
stima per ciascun intervistato la condizione di occupato attraverso uso
congiunto di condizione lavorativa in Rcfl e segnali amministrativi validi
identifica tutte le posizioni lavorative ricoperte nella settimana di
riferimento da ciascun occupato
qualifica ciascuna posizione come regolare o non regolare a seconda della
presenza o assenza di versamenti contributivi (copertura amministrativa
valida)
quantifica per ciascuna posizione lavorativa le ore lavorate a partire da
quelle rilevate dall’indagine
La base dati integrata RCFL-ADMIN (3/3)
Regolari
85,1%
Fonti A
mm
inis
trative
Forze Lavoro
Occupati Non Occupati
Presente e validata
Non validata
o assente
Regolari
4,4%
non regolari
9,9%
non regolari
0,6%
Il processo di microlinkage e validazione dei segnali amministrativi riclassifica
come «occupati» una quota di «non occupati» Rcfl
• con copertura amministrativa (approccio deterministico)
• senza copertura amministrativa (approccio probabilistico)
Non residenti con titolo a soggiornare
1. Permessi di soggiorno (PdS)
Titolari di permesso di soggiorno valido nel corso dell’anno, per qualsiasi
motivo (lavoro, studio, familiare), non presenti nelle liste anagrafiche
comunali (LAC): circa 900 mila codici fiscali di extra-comunitari
2. Anagrafe Tributaria (AT)
Persone fisiche straniere titolari di un codice fiscale in anagrafe tributaria
non presente nelle liste anagrafiche comunali e nelle liste dei titolari di
permessi di soggiorno: circa 5 milioni di codici fiscali di comunitari e extra-
comunitari
Input di lavoro dei non residenti (1/3)
Input di lavoro dei non residenti (2/3)
Fase 1- Stima della componente regolare
attraverso l’aggancio degli individui appartenenti alla popolazione di riferimento
con gli archivi amministrativi per l’individuazione delle posizioni lavorative regolari
(cioè con copertura contributiva).
Fase 2 - Stima della componente non regolare
Ipotesi:
questa tipologia di stranieri è presente in modo LEGALE sul territorio. Di
conseguenza si assume che possa avere lo stesso comportamento lavorativo (in
termini di regolarità/irregolarità) degli stranieri residenti.
Metodo di stima:
Il livello degli occupati e delle posizioni irregolari è ottenuto applicando ai regolari di
questa stessa sottopopolazione un rapporto di coesistenza fra posizioni regolari e
non regolari calcolato per la popolazione straniera residente (base dati
RCFL_ADMIN)
jirrpds-at = (jirrrcfl/jregrcfl) * jregpds-at
j= strato definito sulla base di 5 variabili: tipo posizione, cittadinanza, sesso, classe di età,
ripartizione territoriale di svolgimento dell’attività lavorativa
Input di lavoro dei non residenti (3/3)
Fonti: Provvedimenti normativi (regolarizzazioni, decreti flussi ecc.), Informazioni sui
flussi in entrata e in uscita (sbarchi, espulsioni, ecc.), Permessi di soggiorno scaduti e
non rinnovati per cittadinanza e tipologia, Dati sui richiedenti Asilo - banca dati
UNHCR, Studi e ricerche ad hoc (Dossier Immigrazione Caritas-IDOS, Rapporto
sull’immigrazione ISMU)
Stima pop. straniera
irregolarmente
presente sul territorio
anno t-1
flusso in
ingresso (+)
Flusso in
uscita (-)
Stima pop. straniera
irregolarmente
presente sul
territorio
anno t
tasso
occup.
(fam
.)
Stima
occupati
Non residenti senza titolo a soggiornare (clandestini)
1. Posizioni lavorative non regolari nel settore domestici • un quesito ad hoc del modulo «aspetti della vita quotidiana» dell’indagine
multiscopo consente di misurare il volume complessivo di posizioni
lavorative ricoperte da collaboratori familiari presso le famiglie intervistate
• la parte di posizioni lavorative misurata dalla Multiscopo (riportata in
media annua) eccedente le stime dirette di posizioni lavorative regolari e
non regolari viene registrata come componente di lavoro non regolare
2. Alberghi e pubblici esercizi • l’input di lavoro non regolare è stimato al fine di colmare parte
dell’eccesso di domanda che si registra in questi settori
• la stima è ottenuta in maniera indiretta a partire dalla produzione del
settore e utilizzando valori medi di produzione per posizione di lavoro non
regolare
Altre tipologie di lavoratori non regolari (1/2)
3. Trasporto merci su strada e trasporto passeggeri • l’archivio ACI sui mezzi circolanti consente di stimare indirettamente un
numero di posizioni lavorative potenziali commisurate al numero di
specifiche tipologie di mezzi adibiti al trasporto su strada di merci e
passeggeri
• le posizioni irregolari da integrare sono quelle che eccedono le posizioni
lavorative regolari e irregolari stimate in maniera diretta
4. Posizioni lavorative connesse ad attività produttive illegali • stima indiretta ottenuta rapportando il valore aggiunto delle attività illegali
ad un pro capite medio di VA
• le attività illegali sono classificate nel commercio all’ingrosso e al dettaglio
(per le sostanze stupefacenti ed il contrabbando), ed alle altre attività di
servizi alla persona (per la prostituzione)
• gli operatori coinvolti in attività illegali sono considerati tutti indipendenti
Altre tipologie di lavoratori non regolari (2/2)
Tipologie di lavoratori non regolari per fonte di stima composizione % - Anno 2013
• L’entità dell’integrazione di input di lavoro irregolare da metodi indiretti e in
specifici settori è molto rilevante in termini di posizioni lavorative e meno in
termini di occupati
• Si tratta infatti principalmente di posizioni relative ad attività di secondo
lavoro con un basso contenuto di ore lavorate
• Quasi la metà delle posizioni lavorative integrate si riferisce a collaboratori
domestici
OccupatiPosizioni
lavorative
Rcfl_Admin 71.8 60.4
PdS_AT + clandestini 10.2 8.0
Integrazioni (incluso illegale) 18.0 31.6
Totale 100.0 100.0
Posizioni regolari CN
Posizioni non regolari CN
Ore lavorate dichiarate
Ore lavorate dichiarate
e non dichiarate
Ore per posizione regolare
FRAME/SBS Conto Annuale PA INPS (Cig) CCNL
Rcfl-Admin
Stima delle ore lavorate (1/3)
Ore per posizione non
regolare
Ore lavorate
ULA
• La stima delle ore lavorate dalle posizioni non regolari (Hi) è ottenuta
moltiplicando, per strato, le posizioni lavorative irregolari (Pi) per il numero di
ore lavorate mediamente nell’anno da ciascuna posizione lavorativa
irregolare (hi)
Hi = ∑a (Pia * hia)
• Il numero medio di ore lavorate da posizioni irregolari è ricavato dalla base
dati integrata Rcfl_Admin
• Dalla stima delle ore lavorate deriva quella delle ula ottenute rapportando il
monte ore lavorate al numero medio di ore lavorate da una posizione a tempo
pieno (il calcolo è effettuato per strato)
Variabili di stratificazione:
• posizione nella professione (dipendenti, indipendenti)
• settore di attività economica (fino a un massimo di 98 branche)
• tipo di occupazione (posizioni principali e secondarie)
• settore istituzionale (PA, Istituzioni private, società e famiglie)
Ore lavorate (2/3)
Ore lavorate (3/3)
L’analisi sulla base dati Rcfl_Admin ha consentito di ridurre la sovra-stima delle ore lavorate rilevate da indagine attraverso:
correzione effetto intervista proxy
Stima di un coefficiente di correzione per dominio (rapporto ore interviste dirette /ore proxy) domini: genere, cittadinanza, età, posizione professione, settore, ripartizione…
correzione effetto memoria – ferie, festività: quesito ad hoc da I-13 -> coefficienti di
correzione – malattie: base dati RCFL-Emens per correzione malattie lunghe e
estensione della correzione alle malattie brevi
Ore lavorate per posizione regolari e non regolari
Anno 2013
Sia per dipendenti che per indipendenti le ore lavorate in media da una
posizione regolare superano sempre quelle lavorate da una posizione
irregolare, ad eccezione degli indipendenti in agricoltura (effetto del
numero consistente di posizioni relative a produzione per autoconsumo
tra i regolari)
Indipendenti Dipendenti
Retribuzione oraria delle posizioni regolari
Rcfl-Admin
Stima delle retribuzioni delle posizioni dipendenti
irregolari
Retribuzione oraria delle posizioni non
regolari
Retribuzione oraria regolare CN
Retribuzioni regolari CN - FRAME/SBS
- Dati amministrativi
Ore lavorate regolari CN
Ore lavorate non regolari CN
Redditi non regolari
Retribuzione oraria non
regolare CN
Differenziali retributivi
Stima dei differenziali retributivi (1/3)
• Identificazione dei lavoratori regolari e degli irregolari su
Rcfl_Admin
• Imputazione dei redditi per tenere conto della correzione status
occupazionale su Rcfl_Admin (gli occupati imputati non hanno
reddito). Il metodo di correzione per selezione è basato sulla
procedura parametrica a due stadi di Heckman, che tiene conto
del fatto che la distribuzione degli occupati imputati non è
uniforme per caratteristiche del lavoratore
• Per ogni strato, calcolo dei differenziali (d): retribuzione oraria
irregolari / retribuzione oraria regolari
Stima dei differenziali retributivi (2/3)
• I lavoratori irregolari percepiscono una minore retribuzione netta rispetto
ai lavoratori regolari, a parità di branca, classe, salvo che nei servizi alla
persona. La distanza rispetto ai regolari è maggiore in agricoltura.
• N.B. nel grafico i settori includono solo le attività economiche e le classi
dimensionali in cui sono presenti i lavoratori irregolari
0,80
0,85
0,90
0,95
1,00
1,05
1,10
Agricoltura Industria
senso
stretto
Costruzioni Servizi Commercio,
trasporti,
alberghi e
pubblici
esercizi
Servizi alle
imprese
Altri servizi Totale
economia
Analisi preliminari:
• costruzione di una base dati Eusilc_Admin e calcolo dei
differenziali
• analisi comparata con differenziali calcolati da Rcfl_Admin
A parità di risultati, l’utilizzo di Rcfl-Admin per il calcolo dei differenziali
presenta i seguenti vantaggi rispetto all’indagine Eusilc_Admin:
coerenza con i dati relativi alle stime dell’input di lavoro nei CN
maggiore numerosità del campione, che consente un’analisi più
fine (a livello di settore di attività economica)
possibilità di calcolare e utilizzare le retribuzioni orarie anziché i
valori per posizione lavorativa (che risentono del diverso numero
di ore lavorate da regolari e irregolari)
maggiore tempestività dei dati
Stima dei differenziali retributivi (3/3)
1. Stima delle retribuzioni nette orarie delle posizioni regolari a livello di strato
2. Calcolo della retribuzione oraria degli irregolari applicando alla retribuzione
oraria dei regolari i differenziali stimati dalla base dati Rcfl_Admin
3. Stima del totale redditi dei dipendenti irregolari ottenuta moltiplicando la
stima del monte ore lavorate dalle posizioni irregolari per la retribuzione oraria
(e assenza di oneri sociali)
lo strato è identificato dal settore di attività economica e la classe dimensionale
Stima delle retribuzioni irregolari
Redditi da lavoro dipendente, settore privato Anno 2013 (euro)
• La variabilità del costo orario del lavoro irregolare tra i diversi settori è meno
accentuata rispetto a quello regolare. Di conseguenza i differenziali orari sono
più ampi nei settori in cui il costo orario regolare è più elevato (industria,
servizi alle imprese), più contenuto nei settori in cui il costo orario regolare è
più basso (altri servizi, agricoltura)
• Il minore costo per posizione lavorativa dei lavoratori irregolari (a parità di
altre condizioni) dipende anche dal minore numero di ore lavorate
mediamente rispetto al lavoratore regolare
0
5
10
15
20
25
Per ora lavorata Regolari
(imprese
market)
Irregolari
media
regolari
media
irregolari
Distribuzione settoriale del non regolare:
dipendenti e redditi da lavoro - Anno 2013 (valori %)
La distribuzione settoriale delle ula dipendenti irregolari e del relativo
costo è molto simile: le differenze danno conto dei diversi livelli di salario
orario pagati nei settori
Ula dipendenti Costo del lavoro
Incidenza del non regolare: dipendenti e costo del lavoro
• I tassi di irregolarità delle ula dipendenti e l’incidenza del costo del lavoro
irregolare presentano lo stesso profilo settoriale
• L’incidenza del costo del lavoro irregolare sul totale del costo del lavoro è
sempre inferiore ai tassi di irregolarità delle ula in quanto il costo del lavoro
non regolare è inferiore a quello regolare in tutti i settori
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