Communication Course I^ parte - (comunicazione verbale, paraverbale, non verbale)

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13 marzo 2016

COMMUNICATIONCOURSE

È UN CORSO CHE FA PER TE?

A domanda Rispondi

Che cosa è la comunicazione? definizione

Quanti tipi di comunicazione conosci? tipologie

Quali sono gli elementi fondamentali della comunicazione? elenco

Che cosa è la prossemica? definizione

OBIETTIVO DEL CORSO

• Fornire tecniche, strumenti per aumentare la capacità di comunicare in maniera efficiente

• Ridurre lo stress, gli errori e le incomprensioni, e di conseguenza, ottenere una maggiore produttività

• Acquisire tecniche e segreti per migliorare la propria comunicazione e di conseguenza quella dell'intera azienda.

OBIETTIVO DELLA GIORNATA

Acquisire competenze e abilità per migliorare la comunicazione come base fondamentale per lo stabilire e mantenere buone e proficue relazioni interpersonali.

PRIMA PARTE

• Che cosa è la comunicazione?

• Gli assiomi della comunicazione

SECONDAPARTE

• Le tecniche di comunicazione

• Viaggio attraverso il corpo

• Workshop

PRIMA PARTE

CHE COSA E’ LACOMUNICAZIONE?

Dal latino communicare, der. di communis «comune»

RENDERE COMUNE, INTERAGIRE, METTERE IN RELAZIONE.

Comunicare non significa «mandare messaggi», ma va intesa come atto sociale e reciproco di partecipazione

CHE COSA È LA COMUNICAZIONE?

COMUNICAZIONE VS INFORMAZIONE

soggetto A soggetto B

soggetto A soggetto B

CHE COSA È LA COMUNICAZIONE?

Elementi universali della comunicazione:

• emittente• ricevente• messaggio• contesto• codice• canale

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

In epistemologia, un assioma è una proposizione o un principio che viene assunto come vero perché evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento.

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Non si può non comunicare. Ogni comportamento umano comunica qualcosa, indipendentemente dalla volontà e dalla consapevolezza della persona di stare comunicando.

1° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione. Gli aspetti di contenuto sono le informazioni che vengono trasferite (il «cosa» è comunicato), mentre gli aspetti di relazione sono il modo in cui vengono veicolati i contenuti (il «come» comunicato).

2° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE2° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

vieni qui

ordine preghiera domanda invito minaccianotizia

relazione

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

La natura delle relazioni dipende anche dalle interruzioni.Per capire una comunicazione provvediamo a punteggiarla, ovvero ad evidenziarne alcune parti, al fine di definire una gerarchia di informazioni utili nel dare significato alla comunicazione stessa.

3° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Le comunicazioni possono essere di due tipi:analogiche e digitali.La comunicazione analogica è forse quella di più facile comprensione, e riguarda tutto ciò che afferisce alla  sfera del non-verbale.La comunicazione digitale ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia.

4° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE

Le relazioni possono essere simmetriche o complementari.Le relazioni simmetriche (paritarie) si fondano su un rispecchiarsi, ovvero sull’uguaglianza e sulla minimizzazione della differenza

Le relazioni complementari si fondano su un completarsi, ovvero sulla differenza e sull’accentuazione.

5° ASSIOMA DELLA COMUNICAZIONE

SECONDAPARTE

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Che cosa determina la comprensione di un messaggio

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

La comunicazione avviene su tre livelli:

VERBALEè tutto ciò che può essere dattiloscritto

PARAVERBALEè quanto può essere prodotto e/o variato con l’apporto vocale, cioè il tono, il timbro, il ritmo

NON VERBALEè quanto può essere prodotto e/o variato con i movimenti del corpo

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Di cosa è fatto il paraverbale?

• Volumeintensità sonora della voce

• Tonoacuto/grave, monotono/vario

• Tempo ritmo, velocità, pause

• Timbroinnato, poco modificabile. Suono vocale distintivo

• Dizioneil modo in cui pronunciamo e scandiamo le parole

• Intercalariripetizioni, «versi»

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Volume• Deve essere sufficiente a raggiungere tutti i partecipanti

• Troppo basso trasmette insicurezza, troppo alto aggressività

• Va modulato per sottolineare certe parole o concetti

• Da non confondere con il tono

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Tono• Se costante è definito mono-tòno, che somiglia molto a monotono

• Può essere usato per dare un «accento» specifico alle parole: ironico, sarcastico, di comando

• Va variato nel corso dell’interazione per sottolineare i concetti e per rendere piacevole la conversazione

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Tempo• velocità: non sempre è una nostra scelta, ma può essere variata e

tarata all’occorrenza. Se eccessiva oltre al rischio che non si capiscono bene le parole può trasmettere ansia

• Pause: sono utili per enfatizzare, sottolineare i concetti e le parole chiave. Un eccesso di pause oltre a rallentare la comunicazione può avere un effetto soporifero

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

TimbroÈ il suono specifico che ha la nostra voce e solo pochissimi riescono a modificarlo

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

DizioneVocali più o meno aperte, doppie che scompaiono o diventano triple, accenti più o meno marcati: le inflessioni dialettali caratterizzano il nostro linguaggio

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

IntercalariAllora, diciamo, praticamente, come dire, ecc.

Presenti e consueti in situazioni di ansia, sono piuttosto disturbanti quando troppo frequenti. Basta riascoltarsi e fare un po’ di esercizio per ridurli, rendendo così la comunicazione piacevole ed efficace

“”

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Non esistono parole più chiare del linguaggio del corpo, una volta che si è imparato a leggerlo.

Alexander Lowen

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

La comunicazione non verbale:• Sostituisce la comunicazione verbale ove necessario• Mezzo principale per esprimere e comunicare le emozioni• Sostiene e completa la comunicazione verbale

LE TECNICHE DI COMUNICAZIONE

Comunicazione verbale• Consapevole e intenzionale

• È arbitraria

• Fornisce informazioni sugli

argomenti espressi

• È idonea a veicolare

descrizioni, argomentazioni

Comunicazione non verbale• È inconsapevole e non è controllabile

• È ambigua

• Fornisce informazioni sul soggetto che la

esprime

• È idonea ad esprimere sentimenti

VIAGGIO ATTRAVERSO IL CORPO

Le posizioni di chiusura corporea denotano chiusura psicologica o timore.

Le posizioni di apertura corporea indicano apertura psicologica, cordialità, sicurezza.

VIAGGIO ATTRAVERSO IL CORPO

La posizione seduta• Se è simmetrica e rigida è indice di soggezione, e di mancata spontaneità• Se asimmetrica, obliqua e rilassata, indica disinvoltura (la persona è a suo agio)

VIAGGIO ATTRAVERSOIL CORPO

Come siede un uomo• A cavalcioni: coraggio e protezione, vuole dominare

• Sul bracciolo: finta disinvoltura, insicurezza

• Gambe larghe: mostra virilità, desiderio di dominio

• Gambe a 4: disapprovazione, pronto ad attaccare

• Caviglie incrociate: difesa, nervosismo e paura

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Come siede una donna• Caviglie incrociate: sfiducia in se stessa, non approva ma non ha

il coraggio di reagire

• Punte in fuori: carattere istintivo e spontaneo, attiva e dinamica

• Punte in dentro: posizione alla «brava ragazza», difficile da

convincere, pignola e precisa

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Un piede per bussola• Tenere i piedi molto vicini, stretti, è sintomo di insicurezza• Tenere i piedi larghi, ben piantati, con le gambe divaricate indica sicurezza,

addirittura aggressività

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Le gambe• Tenerle incrociate in maniera stretta, forzata, indica chiusura e nervosismo• Se la stessa posizione è morbida e rilassata, è semplicemente defaticante

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Da seduti• Essere seduti di fronte indica rivalità e distacco• Mettersi fianco a fianco favorisce la collaborazione

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

La distanza interpersonale e i rapporti spaziali tra le persone e l’ambiente giocano un ruolo fondamentale nel sentirsi a proprio agio o a disagioin una certa situazione…

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

A BRACCIA APERTE• Quando più incroci le braccia quanto più manifesti ostilità• Se usi le braccia per aumentare il volume del torace manifesti aggressività

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Non sempre incrociare le braccia è sintomo di ostilità!Se le incroci sul petto con un gesto morbido, indichi semplicemente uno stato di riposo.Il tuo atteggiamento è disteso, sereno, tranquillo

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Le spalle• Chi ha le spalle curve è più depresso di chi le ha diritte, chi le ha larghe è

più sicuro di chi le ha strette

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

La mano della verità• Mostrare il palmo della mano indica due cose positive: intenzioni

amichevoli, sincerità• Nascondere la mano significa celare qualcosa• Esibire il dorso della mano suscita sensazioni di chiusura

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Il linguaggio delle dita• L’indice, se viene puntato, conferisce alla comunicazione tono impositivo• Il pollice ostentato segnala superiorità

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Come mostrare interesse• Portare indice e medio alla tempia, o alla fronte, come se volessimo far

entrare nel cervello le parole udite• Accarezzarsi il mento rivela interesse e concentrazione

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

La stretta di mano• Deve durare dai 3 ai 5 secondi• Le strette fiacche lasciano la sensazione di disinteresse oppure timidezza

o scarsa grinta• Deve essere sufficientemente energica per far trasparire il nostro piacere

all’incontro

VIAGGIOATTRAVERSO IL CORPO

La stretta dominante• Con il palmo all’ingiù • La usano le persone importanti oppure le persone arroganti che

tendono ad imporsi• Usata da chi assume un atteggiamento paternalistico o di protezione

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

La stretta sottomessa• Con il palmo all’insù• Chi si pone volontariamente in condizione di inferiorità• Chi è cedevole pone la mano in questo modo

VIAGGIOATTRAVERSO IL CORPO

IL POTERE DELLO SGUARDOSe voglio arrivare all’anima dell’altro, capire cosa pensa e comunicargli in modo chiaro e leale, devo guardarlo negli occhi.

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Se l’incontro è di lavoro guarderò il mio interlocutore nel triangolo compreso tra gli occhi e la punta del naso

Se si tratta di un incontro per socializzare il triangolo scende fino alla punta del mento

VIAGGIOATTRAVERSO IL CORPO

CHI MENTE È TRADITONon guardiamo negli occhi, ma perlopiù in basso (appunto perché i nostri occhi potrebbero far trasparire il disagio)

Compiamo qualche movimento nervoso, come tormentarci le mani, o i capelli, o grattarci il viso

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Parliamo con un volume più basso del solito e scandendo le parole meno del solito. È facile anche incespicare sulle parole o cadere nel lapsus.

Gli individui particolarmente emotivi possono anche sudare, arrossire, sbiancare o balbettare soprattutto quando temono di venire scoperti.

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Chi simula interesse nei tuoi confronti comincia a fingere dal sorriso.

Il sorriso sincero si riconosce perché contrae i muscoli attorno agli occhi. Si formano così delle piccole piaghe sotto i bulbi oculari.

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

Applica le regole della buona comunicazione soprattutto all’inizio di un incontro con qualcuno che ancora non conosci.

LA PRIMA IMPRESSIONE È QUELLA CHE CONTA di più e si imprime nella mente nei primi 4 minuti e ancora di più nei primi 30 secondi.

VIAGGIOATTRAVERSOIL CORPO

UNA POSTURA DA VINCITORE• Sta' ben eretto• Non contrarre le spalle: devono essere rilassate e alla loro massima ampiezza• Il baricentro del corpo deve essere teso in avanti per farci camminare in modo sciolto e sicuro allo stesso tempo• Quando ti siedi scegli una sedia nella quale tu possa comunicare bene con il linguaggio del corpo• Impariamo a muoverci con studiata lentezza

Grazie per l’attenzione

FINE

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