View
376
Download
0
Category
Preview:
DESCRIPTION
La lotta ai cambiamenti climatici parte dal basso.A cura di Piero Pelizzaro
Citation preview
Quali Energie per il Futuro?La sfida delle rinnovabili
Legnano – 20 Maggio 2011
Piccoli comuni,per grandi cambiamenti.
La lotta ai cambiamenti climatici parte dal basso
Piero Pelizzaro
CHI SONO….
Formazione:
Master MEUM “Multiutilities, Ambiente & Energia” – B.I.P. Business Integrations Partners e Master Team Milano
Laurea Magistrale in Economia e Politica dell’Integrazione Europea presso Università degli Studi Bologna Facolta di Scienze Politiche “R.Ruffilli” Sede di Forlì
Laurea Triennale in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso Università degli Studi Bologna Facoltà di Scienze Politiche “R.Ruffilli” Sede di Forlì
Tallinn Summer School – Edizioni 2008 e 2009
Esperienze Professionali:
Kyoto Club – Junior Expert Politiche di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, Responsabili Progetti Internazionali
Sinistra Ecologia e Libertà – Junior Editor
Stockholm Environment Institute Tallinn Office – Project Assistant Economic Environmental Accounting
Piero Pelizzaro, nato a Vicenza il 31 Maggio 1982
Dicono di noi…
Le città, direttamente o indirettamente, sono responsabili del 50% delle emissioni derivanti da uso dell’energia nelle attività umane
Molte azioni di intervento ricadono nelle competenze dei governi locali
I Governi regionali e locali devono condividere insieme ai Governi Nazionali la responsabilità nella lotta ai cambiamenti climatici
Città e Cambiamenti Climatici….
Esistono oggi 200mila impianti da fonti rinnovabili di piccola e grande taglia su tutto il territorio italiano
Comuni Italiani: su 8.092 Comuni – 7.661 hanno almeno un impianto – 94 % del totale
Comuni solari 7.273 – di cui 108 riescono a coprire interamente il loro fabbisogno di energia elettrica ( il più virtuoso San Bellino in provincia di Rovigo con 58,4 MW/1000ab
Solare Termico: ad oggi 56 comuni hanno superato il parametro europeo di 264mq/1000ab
I Comuni e le Energie Rinnovabili….
Eolico: presente in 374 comuni con una potenza installata a 5785 MW ed un produzione di 8374 GWh che può soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di 3,5 milioni di famiglie
Minidroelettrico: presente in 964 comuni con una potenza installata pari a 988 MW (impianti fino a 3MW) con una produzione di 3952 GWh che soddisfa il fabbisogno di energia elettrica di 1,5 milioni di famiglie
Geotermia: presente in 290 comuni per una potenza complessiva di 868 MW e 67,9 termici per una produzione totale di 5.031 GWh che soddisfa il fabbisogno di circa 2 milioni di famiglie.
I Comuni e le Energie Rinnovabili….
Nel Gennaio 2008 la Commissione in occasione della settimana per l’Energia Sostenibile (EUSEW 2008) ha lanciato il “Patto dei Sindaci”, un’iniziativa mirata a coinvolgere le città europee in un percorso virtuoso di sostenibilità energetica ed ambientale. Nell’ambito della Campagna SEE “Energia Sostenibile per l’Europa” il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare coordina, per l’Italia, le azioni per il coinvolgimento e sostegno delle città L’iniziativa, su base volontaria,impegna le città a ridurre del 20% le proprie emissioni di CO2 attraverso politiche e azioni condotte a livello locale che incrementino la produzione di energia da fonti rinnovabili e il risparmio energetico
Totale Comuni Aderenti al Patto dei Sindaci:
EUROPA: 2653ITALIA: 1153CITTA’ SOSPESE: 17 su 32 totali
Aggiornato a Maggio2011
Il patto dei Sindaci…
Il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) illustra le modalità con cui l’amministrazione intende rispettare gli impegni presi firmando il Patto dei Sindaci
Gli impegni riguardano l’intera area geografica dell’Ente facendo riferimento al settore pubblico e privato
Il PAES definisce concrete misure di riduzione da attuarsi in un determinato intervallo di tempo traducendo in azioni obiettivi strategici di lungo termine
IL PAES oltre ad uno strumento di pianificazione può essere considerato un moderno strumento di contabilità ambientale
PAES…
Il PAES è un documento chiave, basato su un inventario delle emissioni (BEI), che mostra come il Comune intende raggiungere gli obiettivi di riduzione definendo attività e misure
SEAP submission
1 year after the
signature
Implementation report
3 years after the
signature
PAES…
Creazione di adeguate strutture amministrative Creazione di un team management all’interno del Comune e forte impegno politico
per l’elaborazione del SEAP; la sua implementazione richiede risorse finanziarie ed umane.
Le autorità locali possono adottare differenti modalità di approccio:• Utilizzare risorse interne: integrando i compiti all’interno degli assessorati o uffici
tecnici che già si occupano delle materie energetiche ed ambientali• Organizzare una nuova struttura all’interno dell’Amministrazione• Affidare in Outsourcing (e.g., società di consulenza, università …)• Condividere un coordinatore dell’iniziativa insieme ad altre Amministrazioni (nel
caso di piccoli Comuni)• Ricevere supporto dalle Agenzie Regionali o le Strutture di Supporto (individuate
dall’iniziativa)Le risorse che dovranno essere allocate per le attività indicate dal Patto dei Sindaci
dovranno possedere competenze sia in campo finanziario che energetico oltre alla conoscenza della lingua inglese al fine di individuare l’accesso alle varie forme di finanziamento che verranno pubblicate da parte della Commissione Europea per progetti relativi alle energie rinnovabili ed efficienza energetica
Costruire forme di supporto dagli Stakeholders
Tutti i membri della società a qualsiasi livello hanno un ruolo chiave nella sfida ai cambiamenti climatici e nella possibilità di definire una visione comune per il futuro.
Il coinvolgimento degli stakeholders è fondamentale al fine di permettere un cambiamento degli stili di vita e al fine di rendere accessibili le decisioni strategiche da inserire nel SAEP anche da un punto di vista tecnico.
Importante è conoscere precedentemente il punto dei visto dei cittadini circa le azioni da porre in essere. Per questo i cittadini devono essere coinvolti nel processo di elaborazione del SEAP. La partecipazione degli stakeholders consente:
• Una decisione più democratica e trasparente• Una decisione con una ampia competenza e conoscenza• Decisione condivisa aumenta l’accettabilità, la qualità e l’efficacia e legittima le
azioni del Piano• Senso di partecipazione aumenta l’interesse e il coinvolgimento• Il SEAP può ottenere supporto tecnico e finanziario da parte di stakeholders
Costruire forme di supporto dagli Stakeholders
La partecipazione degli stakeholders può essere ottenuta attraverso varie metodologie:
Grado di coinvolgimento Strumenti
Informazione ed educazione Volantini, newsletter, visite a siti di interesse, esibizioni
Informazioni e registrazione feedback
Distribuzione questionari, sezione dedicata sul sito
Coinvolgimento e consultazioni Workshops, forums, dibattiti
La comunicazione è fondamentale per mantenere stakeholders aggiornati e motivati. L’adozione di una adeguata campagna di comunicazione dovrebbe essere integrata nel SEAP
FASE Attività
Attivazione
Impegno politico e firma del Patto
Adattamento struttura amministrativa
Coinvolgimento stakeholders
Pianificazione
Valutazione della situazione attuale
Definizione della visione di lungo periodo
Redazione e approvazione del Piano
Implementazione Attuazione delle azioni inserite nel Piano
Monitoraggio e reporting
Monitoraggio
Invio del report sul livello di attuazione
Revisione e aggiustamento del Piano
Un processo a tappe…
L’approccio bottom-up, quando e se possibile, rappresenta la scelta ideale nella realizzazione di un inventario perché permette di ottenere informazioni estremamente dettagliate e precise relativamente al territorio in esame.
Permette di ottenere informazioni dettagliate e precise
Parte dalla fonte specifica di emissione per giungere al dato complessivo
Fornisce stime più accurate
Tuttavia…
Richiede risorse ingenti (tempi, costi) per reperire informazioni specifiche sul territorio
Approccio bottom-up
Lettura bollette, questionari ai gestori o ai cittadini, sopralluoghi:
• Quantità di combustibile utilizzato
Algoritmi specifici funzione di opportune variabili:
• Km percorsi in funzione della tipologia dei veicoli (settore trasporti)
• Fabbisogno degli edifici in funzione delle caratteristiche e tipologia (settore civile)
Dati Diretti
Dati Indiretti
Una volta ricavato, attraverso le metodologie sopra descritte, il dato relativo ai consumi dei settori coinvolti si procederà al calcolo delle emissioni utilizzando la formula descritta in precedenza e ricorrendo ad opportuni fattori di emissione.
Approccio bottom-up
Esempio raccolta dati diretti
Edifici Pubblici e Illuminazione Pubblica
tramite gli uffici comunali competenti , lettura bollette
combustibile utilizzato, energia elettrica
sopralluoghi effettuati dai tecnici
lettura contatori
Produzione di Energia incontri e invio di questionari ai gestori dei servizi energetici
kWh prodotti dagli impianti localizzati nel territorio comunale e consumati all’interno del territorio locale
privato (edifici ad uso residenziale e terziario, trasporti, ….)
questionari agli stakeholders e strutture scolastiche e direttamente gli studenti per la raccolta delle informazioni.
consumi domestici di elettricità, di combustibile, i consumi e la tipologia di combustibile per la mobilità
Esempio raccolta dati indiretti
Edifici residenziale e terziario
Algoritmi, questionari, dati ISTAT
Caratteristiche edifici (altezza, tipologia costruttiva, sup. disperdente, volume riscaldato
Anno di costruzione
Tipologia di combustibile
Caratteristiche climatiche
Settore dei trasporti Studi ACI, questionari
Parco veicoli
Km percorsi
Tipologia di veicoli
Categoria
Agricoltura ISTAT, questionari cittadini e commercianti
Superficie agricola coltivata
Quantità fertilizzante utilizzato
Piscina + Bocciodromo Via A.Morino anno di costruzione del complesso1997
Caratteristiche costruttive degli edifici
struttura perimetrale in calcestruzzo, solai in laterocemento, serramenti pvc + doppio vetro
Volume totale 16.400 m3
Tetto a falde inclinate separate in legno con pacchetto ventilato
Superficie del tetto 2.320 m2
N° di utenze la struttura è aperta tutto l'anno, tutti i giorni, ed è maggiormente frequentata la sera
Impianto di riscaldamento scambiatore di calore alimentato dalla rete di teleriscaldamento
Potenza impianto riscaldamento 700 kWSistema di regolazione pompe di circolazione dedicate
Terminali ventilconvettori zona piscina, radiatori zona spogliatoi
Impianto di illuminazione suddivisione in 4 zone con lampade e plafoniere a incandescenza
Consumi di energia termica annuali 301.100 kWht
Consumi elettrici annuali* 253.918 kWhSpese annuali per riscaldamento € 28.394Spese annuali per acquisto EE* € 61.523 * i consumi sono relativi all'anno 2009 e riguardano tutto il centro sportivo ( Piscina, Bocciodromo e Campo da tennis )
CRITICITA’: impossibilità di scindere i consumi dei 3 edifici (piscina,bocciodromo e campo da tennis) per poterne valutare i singoli aspetti critici.
EDIFICI PUBBLICI – Centro sportivo-Piscina e Bocciodromo
Fonte: elaborazioni di AzzeroCO2 su dati forniti dal Comune di Edolo e Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2007 ARPA
La tipologia di lampada più presente nell’Illuminazione Pubblica di Edolo è quella al sodio a bassa pressione, con circa il 45%sul totale.Nel mese di gennaio 2010 in via Valeriana e Via Treboschi è entrato in funzione un impianto a LED da 1,7 kW
Numero di Punti Luce
Tipologia LampadePotenza installata
totale (W)
501 Sodio bassa pressione 53600
154 Sodio alta pressione 15400
21 Vapori di mercurio 3000
425 Artistiche Sodio 46750
17 LED 1700
1118 Totale 120450
Illuminazione pubblica
Fonte: elaborazioni di AzzeroCO2 su dati forniti dal Comune di Edolo e Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2007 ARPA
ILLUMINAZIONE PUBBLICA Consumi elettrici annuali 606.528 kWhSpese annuali per acquisto EE 97.044 €dati relativi all'anno 2008
Confronto con la situazione italiana:
ILLUMINAZIONE PUBBLICAConsumi medi per abitante
Edolo 135,51 kWh
Media Italiana 100,94 kWh
Nei centri urbani 77,29 kWh
Zone interne e montane 84,00 kWh*Fonte: FIRE
Il livello dei consumi per abitante del Comune di Edolo è molto al di sopra della media italiana e il 60% in più rispetto alle zone interne e montane.
Illuminazione pubblica
Fonte: elaborazioni di AzzeroCO2 su dati forniti dal Comune di Edolo e Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2007 ARPA
Il parco circolante di Edolo è costituito in maggioranza da autovetture (71%) e da motocicli (14%), cioè da mezzi di trasporto privati.
CRITICITA’: Edolo presenta un tasso di motorizzazione più elevato rispetto ai comuni italiani ed europei.
Elaborazioni su dati ACI anno 2008
Totale Veicoli circolanti 3.795
Autovetture 2.702
Autobus 1
Motocicli 532
Autocarri, motocarri e quadricicli trasporto merci 420
Altri veicoli -
n.autoveicoli privati a Edolo 3.234 n. di abitanti a Edolo 4.476
Tasso di motorizzazione per 100 abitanti n.autoItalia 59Europa 46Edolo 72
Mobilita’
Fonte: elaborazioni di AzzeroCO2 su dati forniti dal Comune di Edolo e Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2007 ARPA
Fonte: elaborazioni di AzzeroCO2 su dati forniti dal Comune di Edolo e Rapporto sullo stato dell’Ambiente 2007 ARPA
TOTALE RACCOLTA RIFIUTI - 2008
Totale differenziata 1009,512 38%
Totale indifferenziata 1659,090 62%
Totale 2668,602 100%
Es. Il comune di Edolo svolge già un’attività di raccolta differenziata sul suo territorio.
Gestione dei rifiuti
Impegno sociale degli ENTI LOCALI di promozione e diffusione di maggiore responsabilità verso cittadini
Iniziative in ambito internazionale ed europeo per il raggiungimento obiettivi di riduzione delle emissioni iniziativa Patto dei Sindaci
Portare il Comune ad un abbattimento delle emissioni compreso tra il 20% e il 50% al 2020
Fornire input al Comune nell’implementazione dei Piani di Azione per l'Energia Sostenibile (PEAS)
Per vincere la sfida dei cambiamenti climatici è sufficiente ridurre le emissioni di CO2 grazie alle fonti rinnovabili o serve altro?
MitigazioneFER - EEFF
ADATTAMENTOAcqua, Consumo del Suolo, ITC, Dissesto
Idrogeologico
Resilienza per i CC
Cosa dobbiamo fare?
1. Sensibilizzare i cittadini all’adattamento
2. Definire la strategia nazionale per l’adattamenti ai cambiamenti climatici così come richiesto dalla Commissione Europea
3. Supportare i Comuni nella definizione dei piani d’azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici
4. Fornire strumenti di analisi alle imprese per adattare i propri sistemi produttivi
5. Coinvolgere i cittadini nei processi decisionali
6. Definire l’adattamento sociale al cambiamento climatico
7. Sviluppare le tecnologie necessarie per intervenire
Si ringraziano per l’utilizzo dei dati e delle immagini:
Piero Pelizzaro
p.pelizzaro@kyotoclub.org
Tel. +39 06 48 55 39
Daniele Mascagna
daniele.mascagna@azzeroco2.it
+39 06 48 90 65 65
Recommended