21
Il Piano di sviluppo integrato di un territorio A cura di: Analizzare, pianificare, attuare e comunicare in maniera integrata, continuata e tempestiva per uno sviluppo ecocompatibile di un territorio (Dicembre 2005)

Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Embed Size (px)

DESCRIPTION

La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.

Citation preview

Page 1: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Il Piano di sviluppo integrato

di un territorio

A cura di:

Analizzare, pianificare, attuare e comunicare

in maniera integrata, continuata e tempestiva

per uno sviluppo ecocompatibile di un territorio

(Dicembre 2005)

Page 2: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Premessa

Questo documento è stato redatto come proposta per un piano di sviluppo di un territorio di un entelocale, nel dicembre del 2005.Se allora poteva essere considerata una bozza, allo stato attuale dell'affermazione del Web 2.0, dellepossibilità offerte dalla tecnologia del Web semantico, e dallo sviluppo di paradigmi architetturali etecnologie come la WebSOA da parte di corporate quali l'IBM, il modello stesso deve essereampiamente riformulato nella sua struttura, con una miglior possibilità di essere applicato grazie allosviluppo di tutte queste nuove conoscenze.

In ogni caso, la struttura portante dello stesso, ovvero la metodologia e la necessità di integrare le variabili chiave dello sviluppo (analisi, decisione, azione, comunicazione) a diversi enti decisionali dello stesso, di misurare i risultati attraverso la valutazione dei cittadini digitali (costruire degli indicatori), e di tenere sempre aggiornata l'analisi (conoscere per governare), rimane valida.

Page 3: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

CAP I: L’approccio proposto

Page 4: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

ECONOMICITA’

Analisi socio-economica del territorio

Analisi SWOT

Piano di sviluppo socio-economico

Piano di comunicazione

1.1 Quadro d’insieme

EFFICACIA

COMPITI

VINCOLI

EFFICIENZA

TEMPESTIVITA’

Necessità metodologica di svilupparei compiti in maniera unitaria, con

finalità e obiettivi strategici chiaramente definiti all’inizio

Analisi Socio-economica

Piano di sviluppo Socio-economico

Piano di

Comunicazione

CONTINUITA’

PIANO di SVILUPPO INTEGRATO

Necessità di continuità nelle politiche di sviluppo nel

lungo periodo

Codificare uno schemametodologico che possa

essere migliorato ed utilizzato nel lungo

periodo.

Analisi SWOT

Page 5: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

1.2 Il Piano di Sviluppo Integrato

Rappresenta metodologicamente la sintesi dialettica dell’analisi socio-economica e dell’analisi SWOT che si sostanzia con le azioni strategiche di sviluppo socio-economico e con le azioni di promozione delle stesse verso i target della comunicazione individuati. Si compone, quindi, dell’analisi socio-economica, dell’analisi SWOT, del piano di sviluppo socio-economico e del piano di comunicazione.

Che cos’è

PerchèHa la finalità strategica ed operativa di essere uno strumento elastico (facilmente migliorato ed adattato nel tempo), largamente condiviso dai pubblici di riferimento, e risponde alle necessità della continuità delle politiche di sviluppo, dell’economicità della spesa, di tempestività nelle azioni di sviluppo e comunicazione e, in ultimo, di massima efficacia comunicativa ai pubblici interni ed

esterni.

Chi lo redigeViene redatto da un gruppo di lavoro in cui sono responsabili i professionisti che curano il progetto con l’ausilio di “stagisti” universitari, con la supervisione degli amministratori dell’Ente e di (eventualmente) di rappresentanti del mondo economico e sociale.

Viene redatto in maniera articolata con l’obiettivo dirispondere ai seguenti requisiti:Chiarezza metodologica,Rispetto della visione politica (che implica la dialettica)Efficacia ed efficienza Condivisione con gli stakeholders (portatori d’interesse) del territorio Formazione “sul campo” degli studenti dell’Università del territorio

Come viene redatto

Page 6: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

CAP II: Metodologia operativa

Page 7: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

ANALISIdelle TENDENZE

e deiBENCHMARK

2.1 Schema Metodologico per la redazione del Piano Integrato Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le

finalità delle stesse

Dialettica con gli amministratorie membri della Burocrazia;consultazione di documenti

Definizione delle finalità e degli obiettivi delle azioni, e indentificazione

delle strategie.

Definizione quanti-qualitativa del Quadro

socio-economico delTerritorio

Definizione e primaanalisi degliStakeholders

Pubblici di riferimento

Definizione e prima analisi

degli Influenzatori della domanda

Influenzatori della domanda

Confronto con gli amministratoricirca la teoria di sviluppoeconomico a cui far riferimento

TENDENZEECONOMIA INTERNAZIONALE

ECONOMIA delTERRITORIO

BENCHMARKING sulle POLITICHE di SVILUPPO

POLITICHE di SVILUPPOENTI LOCALI

POLITICHEdi SVILUPPO UE e ITALIA

FORUMAltri Strumenti: Gruppi di studio universitari Sito internet

PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO“CONDIVISO”

PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO “RETTIFICATO”

Valutazione dei Risultati di breve periodo

Analisi Socio-economica Finale

Linee guida per unnuovo Piano di sviluppo

Socio-economico

Analisi SWOTFinale

RELAZIONEFINALE

Analisi deipubblici interni

Ufficio diRelazione coni Media;Ufficio di PR

Analisi dei gusti deipubblici esterni

Eventuale rettifica all’analisi dei pubblicie degli influenzatori

Analisi Socio-economica

Piano di sviluppo Socio-economico

Piano di

Comunicazione

PIANO di SVILUPPO INTEGRATO“POLITICO”

Analisi SWOT

Fase I: Definizione della “visione” politica

Fase II: Verificadella “visione” politica

Fase III: Condivisione del Piano Integratocon gliStakeholders

Fase IV: Attuazione delleazioni del PianoIntegrato

Page 8: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Analisi SWOT

Analisi Socio- economica

TENDENZEMERCATO

INTERNAZIONALEAnalisi delle principali variabili macroeconomiche

Analisi del mercato delle biotecnologie, dell’economia digitale, della robotica, delle nanotecnologie e dell’industria aerospaziale

Nuove tecnologie energetiche

Tecnologie e procedure per la gestione dei rifiuti

Cambiamenti climatici

Tecnologie e gestione dell’acqua potabile

ECONOMIANAZIONALE

Trasferimenti alle Regioni

Dati macroeconomici

Politiche di sviluppo nazionali

Cambiamenti legislativi “sensibili”

ECONOMIA Territoriale

FormazioneTurismo

Settori e aziende innovative

Statodell’Ambiente

Risorse Umane

Attrazione degli investimenti

Agricoltura

PA

Benchmarkingsulle

Politiche di Sviluppo

Agricoltura

Recuperosettoriin Crisi

Turismo Incentivazione R&S

Attrazione di investimenti

Efficacia ed Efficienza PA

Formazionee Talenti

Sponsorship

Internazionalizzazione

Adozione Nuove Tecnologie

Immigrazione

Comunicazione

POLITICHEdi SVILUPPO

UE

6PQ

Turismo

Fondi Strutturali

Internazionalizzazione

Ambiente

Agricoltura e Agroalimentare

Formazione

Politiche di sviluppo

Adozione Nuove Tecnologie

Piano di comunicazione

Politiche di sviluppo Territori “Partner”

ANALISI degli INFLUENZATORI

Nuove TV(Cavo e Satellitare) TV

Carta Stampata

Internet

Lobby

Fonti finanziarie

Fonti finanziarie

Analisi deiPubblici

ComunitàLocale Burocrazia

Talenti e RisorseUmane

Molisani nel Mondo

Mondo Produttivo locale Politica

Turisti

Imprese extraregionali

Paesi emergenti e nuova Geopolitica

Piano di sviluppo Socio-economico

Analisi deiTarget

Talenti e Risorse Umaneextraregionali

Molisani nel Mondo

Mercati Nazionali,Comunitari, extracomunitari

Turisti regionali, nazionali, internazionali

Imprese extraregionali

2.2 Una specificazione delle variabili chiave da analizzare

POLITICHEdi SVILUPPOENTI LOCALI

MOLISANI

R&STurismo

Cultura

Internazionalizzazione

Ambiente

Agricoltura

Formazione

Artigianato Industria

………..

Finanza

Page 9: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

CAP III: L’Analisi socio-economica

Page 10: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

1. Realismo Una realistica analisi socio economica del territorio è condizione necessaria perogni politica di sviluppo

VINCOLI

Implicazioni

Tattiche

Strumenti

3.1 L’Analisi socio-economica: quadro d’insieme

2. IntelligibilitàIl realismo deve essere conciliato con lanon complessità, e quindi si deve per forzacontenere il tutto in un “modello”

3. ContinuitàL’analisi socio-economica deve esserefacilmente utilizzata (aggiornata) nellungo periodo

Come visto l’approccio integrato proposto ha la finalità di perseguire l’efficacia e l’efficienza delle politiche di sviluppo, andando ad agire su tre variabili chiave: continuità e tempestività che incidono sull’efficacia, ed economicità della spesa che qualifica l’efficienza. In relazione all’efficacia un’analisi socio-economica realistica e veritiera è una precondizione imprescindibile . Questo implica che in relazione all’economicità possono essere utilizzate tattiche e strategie ad-hoc per diminuire il costo, ma senza andare a compromettere il risultato. Si è detto che le politiche devono essere continue e tempestive per essere efficaci, e quindi un’analisi socio-economica che possa essere utilizzata negli anni a venire, con l’aggiornamento veloce e “tempestivo” dei dati e degli indicatori è anch’essa una precondizione per l’efficacia delle politiche. E questo certamente incide sull’economicità, nel senso che nel lungo periodo si raggiunge l’efficienza. Quindi ciò che si propone è una metodologia che puntualmente schematizzata deve non solo dare un quadro realistico e veritiero del territorio, ma dovrebbe essere facilmente utilizzato e migliorato nel tempo, grazie appunto alla specificazione puntuale della metodologia.

4. TempestivitàL’analisi socio-economica deve esserevelocemente e agevolmente aggiornata

5. EconomicitàNon bisogna dimenticare il criterio dell’efficienzaanche per un’analisi così importante qual’è quellasocio-economica.

Bisognerebbe avere un’ottica di lungo periodoper valutare adeguatamente l’efficienza.

Utilizzo dei dati statistici ISTAT e della CCIAAArticoli di giornali, siti internetQuestionari ad-hocIntervisteDocumenti d’analisi redatti in precedenzaForum

ForumUtilizzo degli studenti delle Università EventiConcorsi

Codificare una metodologia e unmodello che sia rappresentativo delTerritorio (realismo) e che in piùsoddisfi i requisiti di intelligibilità,continuità e tempestività

Implicazioni

Implicazioni

Page 11: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Necessità

Metodologia

L’Analisi socio-economica: metodologia e questioni circa la codificazione di un Modello

1. Scomposizione in macrosettoriL’aspetto economicistico (economia, politica, cultura e società) del territorio vienescomposto in categorie generali omogenee, che sono esaustive per l’analisi in oggetto

2. Individuazione delle categorie intermedie e sempliciOgni macrosettore viene visto come aggregazione di un numero di categorie intermedie,e , andando in profondità, di una serie di categorie semplici

3. Raccolta datiIn relazione allo scopo (obiettivi strategici ed operativi) a cui è indirizzata l’analisisocio-economica si vanno a quantificare e qualificare solo quelle categoriesemplici che sono significative per il perseguimento degli obiettivi

4. Organizzazione e trattamento statistico dei dati Alcuni dati vengono organizzati e trattati con tecniche statistiche per ottenere una serie di indicatori qualitativi e qualitativi rappresentativi delle variabilieconomicistiche significative per lo scopo che si è prefisso.Altri dati vengono acquisiti per come sono e, se possibile, messi in serie storiche

Codificare un modello che sia rappresentativo delTerritorio (realismo) e che inpiù soddisfi i requisiti di intelligibilità, continuità e tempestività

?MODELLO

AnalisiSocio-economica

IndicatoriSocio-economici

Serie storiche

Dati “tal-quale”

La codifica delle relazioni dicausa effetto fra tutte lecategorie (semplici ecomplesse) configura ilmodello, che potrebbeassumere carattere

econometrico.

3.2

Page 12: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Sfera economicistica

3.2.1 Metodologia: la scomposizione in macrosettoriL’analisi socio-economica di un territorio ha un livello di complessità legato alle dimensioni del territorio e dalla natura stessa di un’analisi del genere, che deve rendere intellegibile una serie infinita di relazioni e caratteristiche.In base alle “caratteristiche” ci si riferisce a quelli che in letteratura economica vengono definite “economicistiche”, e che contengono non solo gli aspetti economici, ma anche tutto ciò che ha un’influenza sullo sviluppo economico: la politica, la macchina amministrativa, il panorama legislativo, le radici storiche, la cultura, gli aspetti sociali, il sistema formativo, ecc.Di seguito viene riportata la partizione in macrocategorie che a questo stadio di sviluppo del modello (che è dinamico, quindi oggetto di miglioramento continuo) sembra il più soddisfacente.

Società

Cultura

Sicurezza

Localizzazione

EconomiaPrivata

“Governance”

Storia

Ambiente

FormazioneSalute

Circolazione Fattori demografici Ecologia

L’agevole circolazione delle persone, delle merci e delle informazioni è un aspetto spesso “critico” che bisogna considerare accuratamenteCircolazione

Gli aspetti della localizzazione (es.: distanza da grossi centri urbani o industriali) presenti o futuri sono determinanti per l’analisi delle tendenze (opportunità e rischi)

Localizzazione

Tutto ciò che caratterizza l’ecologia del territorio e la sua gestione (architettura del paesaggio)Ecologia

Tutto ciò che caratterizza l’ambiente di un territorio e la sua gestioneAmbiente

Tutto ciò che incide sulla sicurezza del cittadino e del sistema imprenditorialeSicurezza

Tutta l’offerta formativa (scolastica e professionale) che viene erogata da strutture private e dalle scuole e università statali e private. Eventuali enti di formazione di enti locali viene compresa nel macrosettore “Governance”

Formazione

E’ il macrosettore che và ad analizzare lo stato di salute del cittadino, intesa come aspetto gestionale ed organizzativo Salute

Questa categoria complessa poteva essere compresa nel macrosettore “Cultura”, ma per l’importanza che ha sulle politiche di sviluppo turistico si è preferito elevarla a categoria principale. Vengono comprese le testimonianze materiali e immateriali che caratterizzano un territorio

Storia

Sono compresi tre livelli: 1) sociale-storica (il retaggio culturale), i2) stituzionale (quella legata allo sviluppo culturale che le politiche del passato hanno determinato), 3) soggettiva (la cultura del cittadino medio)

Cultura

Vengono specificate le classi di età della popolazione (bambini, adolescenti,giovani, ecc) con la specificazione degli aspetti sociali relativi ad ognuno, e i Fattori demografici.

Società

In questo macrosettore è compresa la sfera politica, legislativa, la macchina amministrativa (burocrazia), ed anche quelle forme giuridiche che producono PIL a controllo pubblico

Governance

Viene compreso in questo macrosettore tutto ciò che produce PIL (prodotto Interno Lordo) con assetto proprietario interamente controllato da soggetti giuridici privati

Economia Privata

Page 13: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

3.2.2 Metodologia: Individuazione delle categorie intermedie e semplici

ECONOMIA

PRIVATA

Agricoltura

Industria

Agroalimentare

Artigianato artistico

Ricettività

Ristorazione

Tempo libero

Edilizia

Servizi

Zootecnia

Cearicoltura

Ag. biologica

Colture innovative

Latte fresco Caseificazione

Carni trasformate Carni fresche

Enologia Olivificio (?)

Ortaggi e frutta Prodotti del bosco

Legno Ferro

Ceramica Pietra

Acciaio ……

Muratori Idraulici

Elettricisti Grandi lavori

……………..

Meccanica

Energia

Molitoria

……………..

Hotel Camping

Agriturismo Turismo rurale

B&B e Affittacamere

Ristoranti Pizzerie

Agriturismi Taverne

“Fast food”: pizzerie al taglio, alimentari, ecc

Informazione ICT

Fisco Managerialità

R&S Logistica

Turismo Legali

Assicurazioni

Bar Gelaterie/pasticcerie

Impianti e centri sportivi

Baby-parking

Wine-bar Internet point e sale giochi

………….

Frutticoltura

Az. familiari (miste- autoconsumo)

Fattorie didatticheOlivo Viticoltura

Artigianato

Commercio

Centri commerciali

……

……

Artigianato artistico

Edilizia e “fai da te”

…………….

Agroalimentare

Latte fresco Caseificazione

Carni trasformate Carni fresche

Enologia Olivificio (?)

Ortaggi e frutta Prodotti del bosco

Paste secche

………….

Specializzati

Non Specializzati

Agroalimentare

Prodotti informatici e telefonici

Aree sosta x Camper

Banche

Internazionalizzazione

……..

Discoteche

Birrerie

Gelaterie/pasticcerie

Cinema

Page 14: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Cultura

Società

Testimonianze Storiche

ItalicaRomana

Medioevale Moderna

Civiltà contadina

Archeologia industriale

Musei

Tradizioni

Biblioteche

Sapienza popolare

Gastronomia popolare

Conoscenza lingue straniereUso di internet

Tendenza all’imprenditorialità

Attenzione alla modernità

…….

Sagre Eventi e festival

Medicina popolare

Apertura al diverso

Assistenza agli anziani

Cura dei bimbi

Tassi di separazione-divorzi

Integrazione

Rispetto per l’ambiente

Tassi di suicidio

Pratica sportiva Alcolismo

Associazionismo

Avvenimenti particolari

Testimonianze storiche materiali

Testimonianze storiche immateriali

Paleontologia

Tratturi ……

Libri, trattati, studi ……

Cultura istituzionale

Cultura sociale-storica

Cultura soggettiva

………

……

Ludoteche Internet Point Pubblici

Competenze informatiche

Cultura cosmopolitica

Anziani

Bambini

Giovani

Adolescenti

Donne

Diversamente abili

Coppie

Uomini Single

Ludoteche Pratiche sportive ……..

Droga

Tendenza a delinquere

Abbattimento barriere architettoniche

……..

Centri di aggregazione Sessualità

Partecipazione alla vita pubblica

Gay

Potere del Clero

Religiosità

Accettazione/non accettazione

Fiducia v/s la politica

Indipendenza

ImmigratiPaesi d’origine Grado di integrazione …………………

Teatri Cinema

Cittadinanza

Reati minori

Reati minorili

Criminalità organizzata

Omicidi

Sicurezza

Tassi di natalità

Tassi di mortalità

Saldi migratori

Comunità d’immigrati

Ecc. ecc. Fattoridemografici

Page 15: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Università

Scuole primarie

Asili e scuole d’infanzia

Scuole di specializzazione

Scuole private

Architettura del paesaggio

Sentieristica

Flora e fauna

Riserve naturali

Micologia

Orografia

Distanza da grossi centri regionali

Distanza da grossi centri nazionali

Idrogeologia

Clima

Sismicità

Geologia

Inquinamento dell’aria, acque, suolo

Ambiente

Ecologia

Formazione Scuole secondarie

Localizzazione Distanza da poli di sviluppo industriali

Distanza da poli di sviluppo turistico

Gestione dei rifiuti

Utilizzo “Finanza Etica”

Presenza di aree di insediamento industriale (Aree PIP)

Superficie boscosa

Cure specialistiche

Medicina di base

Ospedali

Farmacie

Laboratori privati

Spesa sanitaria Pro-capite

Gestione delle emergenze

Salute

Spesa farmaceutica Pro-capite

Page 16: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Governance

Capacità

Clientelismo

Capacità manageriale

E-goverment

Interessi privati

Enti di Sviluppo

Enti di Ricerca

Burocrazia

Politica

Economia Pubblica

Sistema legislativo

Formazione

Efficienza

Conoscenze informatiche

Dialettica con l’opposizione

Collaborazione con enti di sviluppo nazionali (es. Formez, IPI)

Managerialità Capacità di comunicare ai target

Efficacia ed efficienza

Dialogo con i pubblici

Numero e settore d’azione

Utilizzo dei fondi comunitari

Partecipazione delle donne Ricerca Partner nazionali e comunitari Ambizione

Grado di relazioni con altri enti regionali, extraregionali e nazionali

Valori ed Etica

Attenzione alla modernità

Cultura cosmopolita

Numero e tipo di programmi attivati

Trasparenza

Risultati raggiunti

Scambi con l’estero

Utilizzo dei fondi comunitari

Esistenza e validità di un piano della formazione

Aziende a partecipazione pubblica

Comunicazione alla “clientela” Cura della “Customer Satisfaction”

“Green procurement” Gestione documentale informatizzata

Frequenza a corsi di specializzazione(es. Forum PA a Roma)

Razionalizzazione Norme procedurali

Spinta alla formazione della Burocrazia (es. con “Cantieri”)

Sviluppo di politiche interne di “Customere Satisfaction”

“Sponsorship” pubblica

Capacità di Autocritica

Paura dell’innovazione

Sistema stradale

Ferrovia

Autobus

Aeroporti e/o distanza da:

Indicazioni stradaliCircolazioneNeve Frane

Leadership: stabilità, legittimità

PotereLobby Trasparenza Professionalità Grado di integrazione con l’interesse pubblico

Razionalizzazione delle speseFinanzaPubblica

…… Tassazione diretta ed indiretta

Utilizzo dei fondi comunitari

“Car-sharing”

Utilizzo dei programmiinformatici “open source”

Sviluppo “Banda Larga” (Internet)

Trasferimenti da enti “superiori”

Gestione dei rifiuti

Gestione dell’acquaIlluminazione pubblica

Gestione forestale

Page 17: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

3.2.3 Metodologia: La raccolta dei dati

Questione

Come rendere i dati significativi

Necessità di riferirsi aduna teoria di sviluppo

economico

?

Teoria dello sviluppo

Quantificazione e qualificazione delle categorie semplici

significative

Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le

finalità delle stesse

Linee politichedi sviluppo

In relazione allo scopo (obiettivi strategici ed operativi) a cui è indirizzata l’analisi socioeconomica si vanno a quantificare e qualificare solo quelle categorie semplici che sonosignificative per il perseguimento degli obiettivi

Come visto la lista delle possibili categorie semplici (che sono statiche) comprende un insieme molto numeroso.Quello che è necessario fare è “dinamizzare” la scomposizione in categorie semplici, nel senso che bisogna andare ad individuare quelle che sono significative per il compito assegnato. Questo vuol dire che se si vuole fare un quadro generale, allora saranno importanti tutte. Se però l’analisi socio-economica è diretta a stabilire quali politiche di sviluppo applicare per ridurre i rischi e valorizzare le opportunità, allora bisogna per forza di cose riferirsi ad una teoria generale di sviluppo economico e, in secondo grado, avere un quadro generale circa le finalità che i decisori delle politiche hanno.Il primo aspetto (la teoria di sviluppo economico a cui si fa riferimento) assegna una priorità sull’indagine circa alcune variabili (es. l’adozione delle tecnologie informatiche nel territorio), che vengono considerate determinanti nel lungo periodo. D’altro canto le finalità delle politiche da attuare che i decisori politici si sono prefissate determinano il raggio d’azione dell’analisi: è chiaro che se le politiche sono ad ampio raggio per forza di cose l’analisi dovrà tenere in considerazione tutti gli aspetti economicistici individuati come determinanti. In forma schematizzata:

Page 18: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

3.2.3.a: Un esempio di raccolta dei dati

?Tendenze storiche

Età media dei conduttoriRicambio generazionaleGrado di integrazione con l’agroalimentareDimensione e frammentazione fondiariaGrado di conoscenza della realtà delle Fattorie DidatticheUtilizzo delle tecniche dell’agricoltura biologica/biodinamica/permocultura/lotta integrata

ECONOMIA

PRIVATA

Agricoltura

Industria

Ricettività

Ristorazione

Tempo libero

Edilizia

Servizi

Artigianato

Commercio

? Tendenze storiche

DimensioneIndipendenzaMercati di sboccoFornitori regionali/nazionali/internazionaliQualità dei prodottiUso delle moderne tecnologie Presenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-businessAccesso al credito Immagine e comunicazioneGrado di innovatività nei prodotti e processi

?Tendenze storiche

Dimensione e numero per tipologiaFornitori regionali/nazionali/internazionaliPresenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-business

?Tendenze storiche

? Tendenze storiche

?Tendenze storiche

?Tendenze storiche

Difficoltà a reperire forza lavoro specializzata e non Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàConoscenza della BioarchitetturaConoscenza della Domotica

Dimensione e numero per tipologiaFornitori regionali/nazionali/internazionaliPolitica dei prezziPresenza su internetImmagine e comunicazioneDifficoltà a reperire forza lavoro Accesso al credito

Dimensione e numero per tipologiaPresenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-businessImmagine e comunicazioneDifficoltà a reperire risorse umane professionali Certificazioni ambientali, qualitàPolitiche di “Customere Care”

Dimensione e numero per tipologiaQualità del servizioPresenza su internetImmagine e comunicazione

Difficoltà a reperire forza lavoro Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitari

Utilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàClientela (provenienza, reddito, cultura)Presenza sulle guideOrdine e puliziaCollegamento con Tour OperatorAppartenenza a Consorzi

Immagine e comunicazioneDifficoltà a reperire forza lavoro Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualità

Attenzione all’AmbienteDifficoltà a reperire forza lavoro (specializzata e non)Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariGrado di conoscenza di strumenti di finanza innovativaCertificazioni ambientali, qualità, etiche, sicurezzaRintracciabilità dei prodottiNumero di aziende in settori maturi/in declinoAziende Leader sui mercati internazionaliAppartenenza a Consorzi o Reti informali

Difficoltà a reperire forza lavoro specializzata e non Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàConoscenza della BioarchitetturaConoscenza della Domotica

Page 19: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

I dati raccolti (utilizzando quanto più possibile strumenti diretti: questionari ad-hoc ed interviste) devono essere trasformati ininformazioni.Per questo devono essere organizzati e:se non è possibile fare dei confronti con il passato divengono subito delle informazioni (es. percentuale di aziende che hanno un sito

internet); se si hanno dati simili del passato si costruiscono delle serie storiche;gli stessi e/o altri vengono elaborati con l’uso di tecniche statistiche e trasformati in indicatori numerici o grafici. La ricerca dei

migliori indicatori dovrebbe essere oggetto di un’analisi di benchmarking.

DATI

Benchmarking sui“migliori” indicatori

Utilizzo deiDati “tal quale”

Indicatorieconomicistici

Informazionisemplici

Si hanno dati simili per

gli anni passati?

Metodologia: Organizzazione e trattamento statistico dei dati

Organizzazione dei dati

SINO

Elaborazionedei dati

3.2.4:

Seriestoriche

Page 20: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

3.3 La teoria di sviluppo economico a cui ci si riferisceCome rendere i dati

significativiNecessità di

riferirsi aduna teoria di sviluppo

economico

?

Teoria delle “3T+1”

Analisi Socio- economica (I° Livello)

La Teoria delle 3TNelle letteratura economica attuale và per la maggiore la “Teoria delle 3T” (Tecnologia, Talento, Tolleranza), che elaborata da Richard Florida, docente all’Università di Pittsburgh (USA), sostiene che innovazione e sviluppo si producono nei Territori che sanno integrare i tre aspetti. Nello specifico il primo fattore è la capacità di sviluppare la tecnologia, cercando l’eccellenza nelle scuole, nelle università, nei centri di ricerca. Lo sviluppo della tecnologica viene visto anche come ampiezza e qualità delle relazioni fra nodi dello sviluppo, in accordo allo spirito della Net-economy: un parallelo lo si ha nello sviluppo del GRID da parte dell’IBM e altre aziende o centri di ricerca, che con il collegamento in rete di diversi computer ottengono la potenza dei “supercomputer”.Il Talento risiede nelle persone competenti, molto preparate, con una grande base di conoscenza e un altissimo potenziale creativo: questi "talenti" nascono e crescono in ambienti dove le strutture gerarchiche non sono burocratizzate, dove i codici esistono ma sono più informali.La Tolleranza è intesa come apertura mentale e culturale: raggiunge il suo apice dove c’è la maggiore accettazione del diverso, dove le idee nuove non spaventano, dove gli altri sono accettati per quello che portano di veramente creativo e non catalogati per sesso, razza, religione.

La Teoria delle 3T+1La teoria delle 3 T descrive bene la dinamica economica attuale, che sottolinea come per competere efficacemente sul mercato mondiale è necessario investire in tecnologia in una logica sistemica, in formazione creativa altamente professionale e continua, e nella tutela della diversità e dell’ambiente. Ciò che non considera è la risposta da dare alla crescente concorrenza fra Stati, sistemi industriali, singole aziende, territori. Una politica di sviluppo può avere successo solo se viene realizzata nei “tempi giusti”, come ad es. nella ricerca farmaceutica conta scoprire una molecola, ma bisogna farlo anche prima della concorrenza. Ecco che allora il Tempo diviene una risorsa scarsa, forse la più scarsa, e la Tempestività dell’azione diviene fattore strategico di sviluppo economico e sociale.

Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le

finalità delle stesse

Linee politichedi sviluppo

A lato viene riproposto lo schema del par. 2.1.3 dove viene inserita e specificata la teoria di sviluppo economico a cui si fa riferimento.

Page 21: Bozza di Modello Economicistico di Sviluppo Territoriale

Infatti la Governance per la sua natura intrinseca di essere il centro decisionale è per forza di cosa il macrosettore centrale del modello . Al suo interno è cruciale analizzare il grado di potere e la legittimità della Leadership, in relazione alla politica regionale/provinciale/comunale, alle relazioni con i centri di potere esterni, e anche in relazione alla gestione degli interessi corporativi centrifughi (delle lobby e della burocrazia).

Da questo l’assunto di base:Condizione necessaria di una politica di sviluppo efficace è la qualità, la legittimità e stabilità della Leadership e la relativa determinazione di attuarla; meno determinante, ma a volte indispensabile, è la capacità di avere una buona capacità nelle Relazioni Pubbliche, in rapporto ai diversi pubblici di riferimento.

3.4 La costruzione del Modello: un punto centrale

Cultura

Economia Privata

Governance

SocietàStoria

Salute

FormazioneLocalizzazione

Sicurezza

AmbienteEcologia

Circolazione

Leadership

Cultura

Economia Privata

Governance

SocietàStoria

Salute

Formazione Localizzazione

Sicurezza

AmbienteEcologia

Circolazione

Politica

Come visto prima di andare sul campo a fare l’analisi socio-economica è necessario riferirsi alle direttrici delle finalità e degli obiettivi dell’azione di sviluppo. La conseguenza logica è che il macrosettore “Governance” deve essere considerato centrale nelle relazioni fra macrosettori, con la “Politica” come elemento strategico decisionale.