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luciomusacchio
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La visione base è che senza una visione integrata e continuata delle politiche di sviluppo territoriale e la sua necessaria analisi SWOT, non ci può avere l'efficacia e l'efficienza delle stesse. L'analisi e la valutazione dei risultati deve essere attuata dal cittadino digitale, attraverso gli strumenti del Web 2.0, e deve essere continuata nel tempo.
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Il Piano di sviluppo integrato
di un territorio
A cura di:
Analizzare, pianificare, attuare e comunicare
in maniera integrata, continuata e tempestiva
per uno sviluppo ecocompatibile di un territorio
(Dicembre 2005)
Premessa
Questo documento è stato redatto come proposta per un piano di sviluppo di un territorio di un entelocale, nel dicembre del 2005.Se allora poteva essere considerata una bozza, allo stato attuale dell'affermazione del Web 2.0, dellepossibilità offerte dalla tecnologia del Web semantico, e dallo sviluppo di paradigmi architetturali etecnologie come la WebSOA da parte di corporate quali l'IBM, il modello stesso deve essereampiamente riformulato nella sua struttura, con una miglior possibilità di essere applicato grazie allosviluppo di tutte queste nuove conoscenze.
In ogni caso, la struttura portante dello stesso, ovvero la metodologia e la necessità di integrare le variabili chiave dello sviluppo (analisi, decisione, azione, comunicazione) a diversi enti decisionali dello stesso, di misurare i risultati attraverso la valutazione dei cittadini digitali (costruire degli indicatori), e di tenere sempre aggiornata l'analisi (conoscere per governare), rimane valida.
CAP I: L’approccio proposto
ECONOMICITA’
Analisi socio-economica del territorio
Analisi SWOT
Piano di sviluppo socio-economico
Piano di comunicazione
1.1 Quadro d’insieme
EFFICACIA
COMPITI
VINCOLI
EFFICIENZA
TEMPESTIVITA’
Necessità metodologica di svilupparei compiti in maniera unitaria, con
finalità e obiettivi strategici chiaramente definiti all’inizio
Analisi Socio-economica
Piano di sviluppo Socio-economico
Piano di
Comunicazione
CONTINUITA’
PIANO di SVILUPPO INTEGRATO
Necessità di continuità nelle politiche di sviluppo nel
lungo periodo
Codificare uno schemametodologico che possa
essere migliorato ed utilizzato nel lungo
periodo.
Analisi SWOT
1.2 Il Piano di Sviluppo Integrato
Rappresenta metodologicamente la sintesi dialettica dell’analisi socio-economica e dell’analisi SWOT che si sostanzia con le azioni strategiche di sviluppo socio-economico e con le azioni di promozione delle stesse verso i target della comunicazione individuati. Si compone, quindi, dell’analisi socio-economica, dell’analisi SWOT, del piano di sviluppo socio-economico e del piano di comunicazione.
Che cos’è
PerchèHa la finalità strategica ed operativa di essere uno strumento elastico (facilmente migliorato ed adattato nel tempo), largamente condiviso dai pubblici di riferimento, e risponde alle necessità della continuità delle politiche di sviluppo, dell’economicità della spesa, di tempestività nelle azioni di sviluppo e comunicazione e, in ultimo, di massima efficacia comunicativa ai pubblici interni ed
esterni.
Chi lo redigeViene redatto da un gruppo di lavoro in cui sono responsabili i professionisti che curano il progetto con l’ausilio di “stagisti” universitari, con la supervisione degli amministratori dell’Ente e di (eventualmente) di rappresentanti del mondo economico e sociale.
Viene redatto in maniera articolata con l’obiettivo dirispondere ai seguenti requisiti:Chiarezza metodologica,Rispetto della visione politica (che implica la dialettica)Efficacia ed efficienza Condivisione con gli stakeholders (portatori d’interesse) del territorio Formazione “sul campo” degli studenti dell’Università del territorio
Come viene redatto
CAP II: Metodologia operativa
ANALISIdelle TENDENZE
e deiBENCHMARK
2.1 Schema Metodologico per la redazione del Piano Integrato Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le
finalità delle stesse
Dialettica con gli amministratorie membri della Burocrazia;consultazione di documenti
Definizione delle finalità e degli obiettivi delle azioni, e indentificazione
delle strategie.
Definizione quanti-qualitativa del Quadro
socio-economico delTerritorio
Definizione e primaanalisi degliStakeholders
Pubblici di riferimento
Definizione e prima analisi
degli Influenzatori della domanda
Influenzatori della domanda
Confronto con gli amministratoricirca la teoria di sviluppoeconomico a cui far riferimento
TENDENZEECONOMIA INTERNAZIONALE
ECONOMIA delTERRITORIO
BENCHMARKING sulle POLITICHE di SVILUPPO
POLITICHE di SVILUPPOENTI LOCALI
POLITICHEdi SVILUPPO UE e ITALIA
FORUMAltri Strumenti: Gruppi di studio universitari Sito internet
PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO“CONDIVISO”
PIANO DI SVILUPPO INTEGRATO “RETTIFICATO”
Valutazione dei Risultati di breve periodo
Analisi Socio-economica Finale
Linee guida per unnuovo Piano di sviluppo
Socio-economico
Analisi SWOTFinale
RELAZIONEFINALE
Analisi deipubblici interni
Ufficio diRelazione coni Media;Ufficio di PR
Analisi dei gusti deipubblici esterni
Eventuale rettifica all’analisi dei pubblicie degli influenzatori
Analisi Socio-economica
Piano di sviluppo Socio-economico
Piano di
Comunicazione
PIANO di SVILUPPO INTEGRATO“POLITICO”
Analisi SWOT
Fase I: Definizione della “visione” politica
Fase II: Verificadella “visione” politica
Fase III: Condivisione del Piano Integratocon gliStakeholders
Fase IV: Attuazione delleazioni del PianoIntegrato
Analisi SWOT
Analisi Socio- economica
TENDENZEMERCATO
INTERNAZIONALEAnalisi delle principali variabili macroeconomiche
Analisi del mercato delle biotecnologie, dell’economia digitale, della robotica, delle nanotecnologie e dell’industria aerospaziale
Nuove tecnologie energetiche
Tecnologie e procedure per la gestione dei rifiuti
Cambiamenti climatici
Tecnologie e gestione dell’acqua potabile
ECONOMIANAZIONALE
Trasferimenti alle Regioni
Dati macroeconomici
Politiche di sviluppo nazionali
Cambiamenti legislativi “sensibili”
ECONOMIA Territoriale
FormazioneTurismo
Settori e aziende innovative
Statodell’Ambiente
Risorse Umane
Attrazione degli investimenti
Agricoltura
PA
Benchmarkingsulle
Politiche di Sviluppo
Agricoltura
Recuperosettoriin Crisi
Turismo Incentivazione R&S
Attrazione di investimenti
Efficacia ed Efficienza PA
Formazionee Talenti
Sponsorship
Internazionalizzazione
Adozione Nuove Tecnologie
Immigrazione
Comunicazione
POLITICHEdi SVILUPPO
UE
6PQ
Turismo
Fondi Strutturali
Internazionalizzazione
Ambiente
Agricoltura e Agroalimentare
Formazione
Politiche di sviluppo
Adozione Nuove Tecnologie
Piano di comunicazione
Politiche di sviluppo Territori “Partner”
ANALISI degli INFLUENZATORI
Nuove TV(Cavo e Satellitare) TV
Carta Stampata
Internet
Lobby
Fonti finanziarie
Fonti finanziarie
Analisi deiPubblici
ComunitàLocale Burocrazia
Talenti e RisorseUmane
Molisani nel Mondo
Mondo Produttivo locale Politica
Turisti
Imprese extraregionali
Paesi emergenti e nuova Geopolitica
Piano di sviluppo Socio-economico
Analisi deiTarget
Talenti e Risorse Umaneextraregionali
Molisani nel Mondo
Mercati Nazionali,Comunitari, extracomunitari
Turisti regionali, nazionali, internazionali
Imprese extraregionali
2.2 Una specificazione delle variabili chiave da analizzare
POLITICHEdi SVILUPPOENTI LOCALI
MOLISANI
R&STurismo
Cultura
Internazionalizzazione
Ambiente
Agricoltura
Formazione
Artigianato Industria
………..
Finanza
CAP III: L’Analisi socio-economica
1. Realismo Una realistica analisi socio economica del territorio è condizione necessaria perogni politica di sviluppo
VINCOLI
Implicazioni
Tattiche
Strumenti
3.1 L’Analisi socio-economica: quadro d’insieme
2. IntelligibilitàIl realismo deve essere conciliato con lanon complessità, e quindi si deve per forzacontenere il tutto in un “modello”
3. ContinuitàL’analisi socio-economica deve esserefacilmente utilizzata (aggiornata) nellungo periodo
Come visto l’approccio integrato proposto ha la finalità di perseguire l’efficacia e l’efficienza delle politiche di sviluppo, andando ad agire su tre variabili chiave: continuità e tempestività che incidono sull’efficacia, ed economicità della spesa che qualifica l’efficienza. In relazione all’efficacia un’analisi socio-economica realistica e veritiera è una precondizione imprescindibile . Questo implica che in relazione all’economicità possono essere utilizzate tattiche e strategie ad-hoc per diminuire il costo, ma senza andare a compromettere il risultato. Si è detto che le politiche devono essere continue e tempestive per essere efficaci, e quindi un’analisi socio-economica che possa essere utilizzata negli anni a venire, con l’aggiornamento veloce e “tempestivo” dei dati e degli indicatori è anch’essa una precondizione per l’efficacia delle politiche. E questo certamente incide sull’economicità, nel senso che nel lungo periodo si raggiunge l’efficienza. Quindi ciò che si propone è una metodologia che puntualmente schematizzata deve non solo dare un quadro realistico e veritiero del territorio, ma dovrebbe essere facilmente utilizzato e migliorato nel tempo, grazie appunto alla specificazione puntuale della metodologia.
4. TempestivitàL’analisi socio-economica deve esserevelocemente e agevolmente aggiornata
5. EconomicitàNon bisogna dimenticare il criterio dell’efficienzaanche per un’analisi così importante qual’è quellasocio-economica.
Bisognerebbe avere un’ottica di lungo periodoper valutare adeguatamente l’efficienza.
Utilizzo dei dati statistici ISTAT e della CCIAAArticoli di giornali, siti internetQuestionari ad-hocIntervisteDocumenti d’analisi redatti in precedenzaForum
ForumUtilizzo degli studenti delle Università EventiConcorsi
Codificare una metodologia e unmodello che sia rappresentativo delTerritorio (realismo) e che in piùsoddisfi i requisiti di intelligibilità,continuità e tempestività
Implicazioni
Implicazioni
Necessità
Metodologia
L’Analisi socio-economica: metodologia e questioni circa la codificazione di un Modello
1. Scomposizione in macrosettoriL’aspetto economicistico (economia, politica, cultura e società) del territorio vienescomposto in categorie generali omogenee, che sono esaustive per l’analisi in oggetto
2. Individuazione delle categorie intermedie e sempliciOgni macrosettore viene visto come aggregazione di un numero di categorie intermedie,e , andando in profondità, di una serie di categorie semplici
3. Raccolta datiIn relazione allo scopo (obiettivi strategici ed operativi) a cui è indirizzata l’analisisocio-economica si vanno a quantificare e qualificare solo quelle categoriesemplici che sono significative per il perseguimento degli obiettivi
4. Organizzazione e trattamento statistico dei dati Alcuni dati vengono organizzati e trattati con tecniche statistiche per ottenere una serie di indicatori qualitativi e qualitativi rappresentativi delle variabilieconomicistiche significative per lo scopo che si è prefisso.Altri dati vengono acquisiti per come sono e, se possibile, messi in serie storiche
Codificare un modello che sia rappresentativo delTerritorio (realismo) e che inpiù soddisfi i requisiti di intelligibilità, continuità e tempestività
?MODELLO
AnalisiSocio-economica
IndicatoriSocio-economici
Serie storiche
Dati “tal-quale”
La codifica delle relazioni dicausa effetto fra tutte lecategorie (semplici ecomplesse) configura ilmodello, che potrebbeassumere carattere
econometrico.
3.2
Sfera economicistica
3.2.1 Metodologia: la scomposizione in macrosettoriL’analisi socio-economica di un territorio ha un livello di complessità legato alle dimensioni del territorio e dalla natura stessa di un’analisi del genere, che deve rendere intellegibile una serie infinita di relazioni e caratteristiche.In base alle “caratteristiche” ci si riferisce a quelli che in letteratura economica vengono definite “economicistiche”, e che contengono non solo gli aspetti economici, ma anche tutto ciò che ha un’influenza sullo sviluppo economico: la politica, la macchina amministrativa, il panorama legislativo, le radici storiche, la cultura, gli aspetti sociali, il sistema formativo, ecc.Di seguito viene riportata la partizione in macrocategorie che a questo stadio di sviluppo del modello (che è dinamico, quindi oggetto di miglioramento continuo) sembra il più soddisfacente.
Società
Cultura
Sicurezza
Localizzazione
EconomiaPrivata
“Governance”
Storia
Ambiente
FormazioneSalute
Circolazione Fattori demografici Ecologia
L’agevole circolazione delle persone, delle merci e delle informazioni è un aspetto spesso “critico” che bisogna considerare accuratamenteCircolazione
Gli aspetti della localizzazione (es.: distanza da grossi centri urbani o industriali) presenti o futuri sono determinanti per l’analisi delle tendenze (opportunità e rischi)
Localizzazione
Tutto ciò che caratterizza l’ecologia del territorio e la sua gestione (architettura del paesaggio)Ecologia
Tutto ciò che caratterizza l’ambiente di un territorio e la sua gestioneAmbiente
Tutto ciò che incide sulla sicurezza del cittadino e del sistema imprenditorialeSicurezza
Tutta l’offerta formativa (scolastica e professionale) che viene erogata da strutture private e dalle scuole e università statali e private. Eventuali enti di formazione di enti locali viene compresa nel macrosettore “Governance”
Formazione
E’ il macrosettore che và ad analizzare lo stato di salute del cittadino, intesa come aspetto gestionale ed organizzativo Salute
Questa categoria complessa poteva essere compresa nel macrosettore “Cultura”, ma per l’importanza che ha sulle politiche di sviluppo turistico si è preferito elevarla a categoria principale. Vengono comprese le testimonianze materiali e immateriali che caratterizzano un territorio
Storia
Sono compresi tre livelli: 1) sociale-storica (il retaggio culturale), i2) stituzionale (quella legata allo sviluppo culturale che le politiche del passato hanno determinato), 3) soggettiva (la cultura del cittadino medio)
Cultura
Vengono specificate le classi di età della popolazione (bambini, adolescenti,giovani, ecc) con la specificazione degli aspetti sociali relativi ad ognuno, e i Fattori demografici.
Società
In questo macrosettore è compresa la sfera politica, legislativa, la macchina amministrativa (burocrazia), ed anche quelle forme giuridiche che producono PIL a controllo pubblico
Governance
Viene compreso in questo macrosettore tutto ciò che produce PIL (prodotto Interno Lordo) con assetto proprietario interamente controllato da soggetti giuridici privati
Economia Privata
3.2.2 Metodologia: Individuazione delle categorie intermedie e semplici
ECONOMIA
PRIVATA
Agricoltura
Industria
Agroalimentare
Artigianato artistico
Ricettività
Ristorazione
Tempo libero
Edilizia
Servizi
Zootecnia
Cearicoltura
Ag. biologica
Colture innovative
Latte fresco Caseificazione
Carni trasformate Carni fresche
Enologia Olivificio (?)
Ortaggi e frutta Prodotti del bosco
Legno Ferro
Ceramica Pietra
Acciaio ……
Muratori Idraulici
Elettricisti Grandi lavori
……………..
Meccanica
Energia
Molitoria
……………..
Hotel Camping
Agriturismo Turismo rurale
B&B e Affittacamere
Ristoranti Pizzerie
Agriturismi Taverne
“Fast food”: pizzerie al taglio, alimentari, ecc
Informazione ICT
Fisco Managerialità
R&S Logistica
Turismo Legali
Assicurazioni
Bar Gelaterie/pasticcerie
Impianti e centri sportivi
Baby-parking
Wine-bar Internet point e sale giochi
………….
Frutticoltura
Az. familiari (miste- autoconsumo)
Fattorie didatticheOlivo Viticoltura
Artigianato
Commercio
Centri commerciali
……
……
Artigianato artistico
Edilizia e “fai da te”
…………….
Agroalimentare
Latte fresco Caseificazione
Carni trasformate Carni fresche
Enologia Olivificio (?)
Ortaggi e frutta Prodotti del bosco
Paste secche
………….
Specializzati
Non Specializzati
Agroalimentare
Prodotti informatici e telefonici
Aree sosta x Camper
Banche
Internazionalizzazione
……..
Discoteche
Birrerie
Gelaterie/pasticcerie
Cinema
Cultura
Società
Testimonianze Storiche
ItalicaRomana
Medioevale Moderna
Civiltà contadina
Archeologia industriale
Musei
Tradizioni
Biblioteche
Sapienza popolare
Gastronomia popolare
Conoscenza lingue straniereUso di internet
Tendenza all’imprenditorialità
Attenzione alla modernità
…….
Sagre Eventi e festival
Medicina popolare
Apertura al diverso
Assistenza agli anziani
Cura dei bimbi
Tassi di separazione-divorzi
Integrazione
Rispetto per l’ambiente
Tassi di suicidio
Pratica sportiva Alcolismo
Associazionismo
Avvenimenti particolari
Testimonianze storiche materiali
Testimonianze storiche immateriali
Paleontologia
Tratturi ……
Libri, trattati, studi ……
Cultura istituzionale
Cultura sociale-storica
Cultura soggettiva
………
……
Ludoteche Internet Point Pubblici
Competenze informatiche
Cultura cosmopolitica
Anziani
Bambini
Giovani
Adolescenti
Donne
Diversamente abili
Coppie
Uomini Single
Ludoteche Pratiche sportive ……..
Droga
Tendenza a delinquere
Abbattimento barriere architettoniche
……..
Centri di aggregazione Sessualità
Partecipazione alla vita pubblica
Gay
Potere del Clero
Religiosità
Accettazione/non accettazione
Fiducia v/s la politica
Indipendenza
ImmigratiPaesi d’origine Grado di integrazione …………………
Teatri Cinema
Cittadinanza
Reati minori
Reati minorili
Criminalità organizzata
Omicidi
Sicurezza
Tassi di natalità
Tassi di mortalità
Saldi migratori
Comunità d’immigrati
Ecc. ecc. Fattoridemografici
Università
Scuole primarie
Asili e scuole d’infanzia
Scuole di specializzazione
Scuole private
Architettura del paesaggio
Sentieristica
Flora e fauna
Riserve naturali
Micologia
Orografia
Distanza da grossi centri regionali
Distanza da grossi centri nazionali
Idrogeologia
Clima
Sismicità
Geologia
Inquinamento dell’aria, acque, suolo
Ambiente
Ecologia
Formazione Scuole secondarie
Localizzazione Distanza da poli di sviluppo industriali
Distanza da poli di sviluppo turistico
Gestione dei rifiuti
Utilizzo “Finanza Etica”
Presenza di aree di insediamento industriale (Aree PIP)
Superficie boscosa
Cure specialistiche
Medicina di base
Ospedali
Farmacie
Laboratori privati
Spesa sanitaria Pro-capite
Gestione delle emergenze
Salute
Spesa farmaceutica Pro-capite
Governance
Capacità
Clientelismo
Capacità manageriale
E-goverment
Interessi privati
Enti di Sviluppo
Enti di Ricerca
Burocrazia
Politica
Economia Pubblica
Sistema legislativo
Formazione
Efficienza
Conoscenze informatiche
Dialettica con l’opposizione
Collaborazione con enti di sviluppo nazionali (es. Formez, IPI)
Managerialità Capacità di comunicare ai target
Efficacia ed efficienza
Dialogo con i pubblici
Numero e settore d’azione
Utilizzo dei fondi comunitari
Partecipazione delle donne Ricerca Partner nazionali e comunitari Ambizione
Grado di relazioni con altri enti regionali, extraregionali e nazionali
Valori ed Etica
Attenzione alla modernità
Cultura cosmopolita
Numero e tipo di programmi attivati
Trasparenza
Risultati raggiunti
Scambi con l’estero
Utilizzo dei fondi comunitari
Esistenza e validità di un piano della formazione
Aziende a partecipazione pubblica
Comunicazione alla “clientela” Cura della “Customer Satisfaction”
“Green procurement” Gestione documentale informatizzata
Frequenza a corsi di specializzazione(es. Forum PA a Roma)
Razionalizzazione Norme procedurali
Spinta alla formazione della Burocrazia (es. con “Cantieri”)
Sviluppo di politiche interne di “Customere Satisfaction”
“Sponsorship” pubblica
Capacità di Autocritica
Paura dell’innovazione
Sistema stradale
Ferrovia
Autobus
Aeroporti e/o distanza da:
Indicazioni stradaliCircolazioneNeve Frane
Leadership: stabilità, legittimità
PotereLobby Trasparenza Professionalità Grado di integrazione con l’interesse pubblico
Razionalizzazione delle speseFinanzaPubblica
…… Tassazione diretta ed indiretta
Utilizzo dei fondi comunitari
“Car-sharing”
Utilizzo dei programmiinformatici “open source”
Sviluppo “Banda Larga” (Internet)
Trasferimenti da enti “superiori”
Gestione dei rifiuti
Gestione dell’acquaIlluminazione pubblica
Gestione forestale
3.2.3 Metodologia: La raccolta dei dati
Questione
Come rendere i dati significativi
Necessità di riferirsi aduna teoria di sviluppo
economico
?
Teoria dello sviluppo
Quantificazione e qualificazione delle categorie semplici
significative
Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le
finalità delle stesse
Linee politichedi sviluppo
In relazione allo scopo (obiettivi strategici ed operativi) a cui è indirizzata l’analisi socioeconomica si vanno a quantificare e qualificare solo quelle categorie semplici che sonosignificative per il perseguimento degli obiettivi
Come visto la lista delle possibili categorie semplici (che sono statiche) comprende un insieme molto numeroso.Quello che è necessario fare è “dinamizzare” la scomposizione in categorie semplici, nel senso che bisogna andare ad individuare quelle che sono significative per il compito assegnato. Questo vuol dire che se si vuole fare un quadro generale, allora saranno importanti tutte. Se però l’analisi socio-economica è diretta a stabilire quali politiche di sviluppo applicare per ridurre i rischi e valorizzare le opportunità, allora bisogna per forza di cose riferirsi ad una teoria generale di sviluppo economico e, in secondo grado, avere un quadro generale circa le finalità che i decisori delle politiche hanno.Il primo aspetto (la teoria di sviluppo economico a cui si fa riferimento) assegna una priorità sull’indagine circa alcune variabili (es. l’adozione delle tecnologie informatiche nel territorio), che vengono considerate determinanti nel lungo periodo. D’altro canto le finalità delle politiche da attuare che i decisori politici si sono prefissate determinano il raggio d’azione dell’analisi: è chiaro che se le politiche sono ad ampio raggio per forza di cose l’analisi dovrà tenere in considerazione tutti gli aspetti economicistici individuati come determinanti. In forma schematizzata:
3.2.3.a: Un esempio di raccolta dei dati
?Tendenze storiche
Età media dei conduttoriRicambio generazionaleGrado di integrazione con l’agroalimentareDimensione e frammentazione fondiariaGrado di conoscenza della realtà delle Fattorie DidatticheUtilizzo delle tecniche dell’agricoltura biologica/biodinamica/permocultura/lotta integrata
ECONOMIA
PRIVATA
Agricoltura
Industria
Ricettività
Ristorazione
Tempo libero
Edilizia
Servizi
Artigianato
Commercio
? Tendenze storiche
DimensioneIndipendenzaMercati di sboccoFornitori regionali/nazionali/internazionaliQualità dei prodottiUso delle moderne tecnologie Presenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-businessAccesso al credito Immagine e comunicazioneGrado di innovatività nei prodotti e processi
?Tendenze storiche
Dimensione e numero per tipologiaFornitori regionali/nazionali/internazionaliPresenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-business
?Tendenze storiche
? Tendenze storiche
?Tendenze storiche
?Tendenze storiche
Difficoltà a reperire forza lavoro specializzata e non Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàConoscenza della BioarchitetturaConoscenza della Domotica
Dimensione e numero per tipologiaFornitori regionali/nazionali/internazionaliPolitica dei prezziPresenza su internetImmagine e comunicazioneDifficoltà a reperire forza lavoro Accesso al credito
Dimensione e numero per tipologiaPresenza su internetUtilizzo dell’e-commerce e dell’e-businessImmagine e comunicazioneDifficoltà a reperire risorse umane professionali Certificazioni ambientali, qualitàPolitiche di “Customere Care”
Dimensione e numero per tipologiaQualità del servizioPresenza su internetImmagine e comunicazione
Difficoltà a reperire forza lavoro Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitari
Utilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàClientela (provenienza, reddito, cultura)Presenza sulle guideOrdine e puliziaCollegamento con Tour OperatorAppartenenza a Consorzi
Immagine e comunicazioneDifficoltà a reperire forza lavoro Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualità
Attenzione all’AmbienteDifficoltà a reperire forza lavoro (specializzata e non)Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariGrado di conoscenza di strumenti di finanza innovativaCertificazioni ambientali, qualità, etiche, sicurezzaRintracciabilità dei prodottiNumero di aziende in settori maturi/in declinoAziende Leader sui mercati internazionaliAppartenenza a Consorzi o Reti informali
Difficoltà a reperire forza lavoro specializzata e non Accesso al creditoUtilizzo dei fondi comunitariCertificazioni ambientali, qualitàConoscenza della BioarchitetturaConoscenza della Domotica
I dati raccolti (utilizzando quanto più possibile strumenti diretti: questionari ad-hoc ed interviste) devono essere trasformati ininformazioni.Per questo devono essere organizzati e:se non è possibile fare dei confronti con il passato divengono subito delle informazioni (es. percentuale di aziende che hanno un sito
internet); se si hanno dati simili del passato si costruiscono delle serie storiche;gli stessi e/o altri vengono elaborati con l’uso di tecniche statistiche e trasformati in indicatori numerici o grafici. La ricerca dei
migliori indicatori dovrebbe essere oggetto di un’analisi di benchmarking.
DATI
Benchmarking sui“migliori” indicatori
Utilizzo deiDati “tal quale”
Indicatorieconomicistici
Informazionisemplici
Si hanno dati simili per
gli anni passati?
Metodologia: Organizzazione e trattamento statistico dei dati
Organizzazione dei dati
SINO
Elaborazionedei dati
3.2.4:
Seriestoriche
3.3 La teoria di sviluppo economico a cui ci si riferisceCome rendere i dati
significativiNecessità di
riferirsi aduna teoria di sviluppo
economico
?
Teoria delle “3T+1”
Analisi Socio- economica (I° Livello)
La Teoria delle 3TNelle letteratura economica attuale và per la maggiore la “Teoria delle 3T” (Tecnologia, Talento, Tolleranza), che elaborata da Richard Florida, docente all’Università di Pittsburgh (USA), sostiene che innovazione e sviluppo si producono nei Territori che sanno integrare i tre aspetti. Nello specifico il primo fattore è la capacità di sviluppare la tecnologia, cercando l’eccellenza nelle scuole, nelle università, nei centri di ricerca. Lo sviluppo della tecnologica viene visto anche come ampiezza e qualità delle relazioni fra nodi dello sviluppo, in accordo allo spirito della Net-economy: un parallelo lo si ha nello sviluppo del GRID da parte dell’IBM e altre aziende o centri di ricerca, che con il collegamento in rete di diversi computer ottengono la potenza dei “supercomputer”.Il Talento risiede nelle persone competenti, molto preparate, con una grande base di conoscenza e un altissimo potenziale creativo: questi "talenti" nascono e crescono in ambienti dove le strutture gerarchiche non sono burocratizzate, dove i codici esistono ma sono più informali.La Tolleranza è intesa come apertura mentale e culturale: raggiunge il suo apice dove c’è la maggiore accettazione del diverso, dove le idee nuove non spaventano, dove gli altri sono accettati per quello che portano di veramente creativo e non catalogati per sesso, razza, religione.
La Teoria delle 3T+1La teoria delle 3 T descrive bene la dinamica economica attuale, che sottolinea come per competere efficacemente sul mercato mondiale è necessario investire in tecnologia in una logica sistemica, in formazione creativa altamente professionale e continua, e nella tutela della diversità e dell’ambiente. Ciò che non considera è la risposta da dare alla crescente concorrenza fra Stati, sistemi industriali, singole aziende, territori. Una politica di sviluppo può avere successo solo se viene realizzata nei “tempi giusti”, come ad es. nella ricerca farmaceutica conta scoprire una molecola, ma bisogna farlo anche prima della concorrenza. Ecco che allora il Tempo diviene una risorsa scarsa, forse la più scarsa, e la Tempestività dell’azione diviene fattore strategico di sviluppo economico e sociale.
Necessità di definire le linee strategiche delle azioni e le
finalità delle stesse
Linee politichedi sviluppo
A lato viene riproposto lo schema del par. 2.1.3 dove viene inserita e specificata la teoria di sviluppo economico a cui si fa riferimento.
Infatti la Governance per la sua natura intrinseca di essere il centro decisionale è per forza di cosa il macrosettore centrale del modello . Al suo interno è cruciale analizzare il grado di potere e la legittimità della Leadership, in relazione alla politica regionale/provinciale/comunale, alle relazioni con i centri di potere esterni, e anche in relazione alla gestione degli interessi corporativi centrifughi (delle lobby e della burocrazia).
Da questo l’assunto di base:Condizione necessaria di una politica di sviluppo efficace è la qualità, la legittimità e stabilità della Leadership e la relativa determinazione di attuarla; meno determinante, ma a volte indispensabile, è la capacità di avere una buona capacità nelle Relazioni Pubbliche, in rapporto ai diversi pubblici di riferimento.
3.4 La costruzione del Modello: un punto centrale
Cultura
Economia Privata
Governance
SocietàStoria
Salute
FormazioneLocalizzazione
Sicurezza
AmbienteEcologia
Circolazione
Leadership
Cultura
Economia Privata
Governance
SocietàStoria
Salute
Formazione Localizzazione
Sicurezza
AmbienteEcologia
Circolazione
Politica
Come visto prima di andare sul campo a fare l’analisi socio-economica è necessario riferirsi alle direttrici delle finalità e degli obiettivi dell’azione di sviluppo. La conseguenza logica è che il macrosettore “Governance” deve essere considerato centrale nelle relazioni fra macrosettori, con la “Politica” come elemento strategico decisionale.