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Studio Professionale: Innovazione, Creatività, Estetica Firenze, 16 aprile 2010 Con il patrocinio di A cura di Massimo Casagrande “Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo” “Se restiamo attaccati al passato non possiamo imparare nulla di nuovo”

Innovazione, creatività, estetica (Massimo Casagrande)

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Studio Professionale:

Innovazione, Creatività, Estetica

Firenze, 16 aprile 2010

Con il patrocinio di A cura di Massimo Casagrande

“Il modo migliore per predire il futuro èinventarlo”

“Se restiamo attaccati al passato non possiamo imparare nulla di nuovo”

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Come una Come una SinfoniaSinfonia

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EsteticaEstetica

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Comunicazione Legge 248/2006Oggetto: IVA - OBBLIGO TELEMATICO DI PRESENTAZIONE D ELL’ELENCO CLIENTI E FORNITORI

Già con riferimento al periodo d’imposta 2006, tutti i soggetti titolari di partita Iva dovranno inviar e obbligatoriamente in via telematica all’Agenzia delle Entrate l’elenco d ei soggetti nei confronti dei quali sono state emes se fatture (clienti) e l’elenco dei soggetti dai quali sono stati effettua ti acquisti (fornitori). Tale obbligo verrà meno sol o a seguito della introduzione della fatturazione informatica.La cade nza dell’invio è annuale e dovrà essere effettuata en tro il 29 aprile di ciascun anno con riferimento alle fatture emesse e ricevute nell’anno d’imposta precedente (quindi, pe r l’anno 2006, entro il prossimo 29 aprile 2007 ).

Le sanzioni amministrative previste per la mancata presentazione degli elenchi, nonché per l’invio degli stessi con dati falsi o incompleti, vanno da un minimo di 258 ad un massimo di 2.065 euro. In proposito è stato chi arito che è possibile applicare il cosiddetto istituto del “ravvedimento operoso” e, quindi, sarà possibile reinviare tali ele nchi al fine di correggere eventuali errori od omissioni, con il pa gamento di sanzioni ridotte.

L’aspetto più delicato del nuovo obbligo riguarda il contenuto dei dati che dovranno essere inseriti neg li elenchi clienti e fornitori. Con riferimento alle fatture e messe (elenco clienti) il provvedimento istitutivo d ell’obbligo prevede:per l’anno d’imposta 2006 la sola indicazione dei clien ti titolari di partita Iva nei cui confronti è stata emessa fattura;dall’anno d’imposta 2007 l’indicazione di t utti i clienti (sia titolari di partita Iva che pri vati) nei cui confronti èstata emessa fattura. Questa previsione, ovviamente , semplifica la raccolta dei dati relativi all’anno in corso (2006) che non dovrà riguardare i clienti non titolari di partita I va. Si ricorda, tuttavia, che in relazione alle fatture emesse a partire dal prossimo 1 ° gennaio 2007 , dovranno essere recuperati i dati relativi a tutt i i soggetti (anche privati) nei cui confronti verrà emessa fattura.

Con riferimento ai fornitori, invece, è prevista la indicazione dei soli soggetti titolari di partita I va da cui sono stati effettuati acquisti rilevanti ai fini Iva. No n rilevano, quindi, gli acquisiti di beni e servizi esclusi dal campo di applicazione dell’Iva. Negli elenchi clienti e forn itori andranno indicati:il codice fiscalel’importo complessivo delle operazioni effettuate, tenendo conto delle variazio ni in aumento e in diminuzione (evidenziando l’impon ibile, l’imposta, le operazioni non imponibili e quelle esenti).

Con riferimento alla richiesta del codice fiscale sia dei fornitori che dei clienti si forniscono le seguenti utili indicazioni:per l’anno 2006 tale dato riguarda solo soggetti titolari di partita Iva;dal 1 ° gennaio 2007 tale dato riguarderàanche i soggetti non titolari di partita Iva nei cu i confronti vengono emesse fatture (cioè i clienti); con riferimento ai soggetti diversi dalle persone fisiche (società, st udi associati, enti non commerciali) si osserva che non sempre (anche se ciò accade in moltissimi casi) il numero di partita coi ncide con il codice fiscale. Ad esempio:per i sogge tti costituiti prima del 01.01.2002, lo spostamento del domicilio fiscale in altra provincia determinava la modifica della part ita Iva rispetto al codice fiscale. per gli enti non commerciali l’aper tura della partita Iva in un momento successivo ri spetto alla loro costituzione determina l’attribuzione di un numero di partita Iva diverso da quello del codice fiscale .

Si raccomanda, pertanto, sia in relazione alle fatt ure emesse che a quelle ricevute, di reperire corre ttamente il dato del codice fiscale al fine di poter assolvere corre ttamente all’obbligo di trasmissione dell’elenco cl ienti e fornitori, senza incorrere in sanzioni ;

Per quanto riguarda il reperimento del codice fiscale delle persone fisiche (per il 2006 solo dei clienti e fornitori titolari di partita Iva e dal 2007 anche con riferi mento ai clienti non titolari di partita Iva) va se gnalata la necessità di ottenere oltre al numero di codice fiscale anche gl i elementi che consentono di calcolarlo (nome, cogn ome, luogo e data di nascita); ciò al fine di evitare errori nella compi lazione degli elenchi clienti e fornitori.

E’ previso, infine, l’emanazione di uno specifico pr ovvedimento da parte del Direttore dell’Agenzia dell e entrate al fine di:individuare gli elementi informativi da ind icare nei predetti elenchi;stabilire la possibilità di un differimento del termine di presentazione degli elenchi per determin ate categorie di contribuenti.

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