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Avv. Silvano Donato Lorusso Avv. Alessandro Benedetti 1

Smau Milano 2016 - BLB Studio legale

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Avv. Silvano Donato Lorusso Avv. Alessandro Benedetti

1  

La crescita del PIL rimane

comunque la più bassa degli

ultimi 25 anni.  

“la Stampa”  

16/04/2016

Lieve calo rispetto a quello

del 2015  

la Stampa”

16/04/2016  

Cina: la crescita del Pil al 6,7% su base annua nel secondo trimestre del 2016

“Sole24ore”   15/07/2016

Anno   %  

2010   10,60  

2011      9,50  

2012      7,74  

2013      7,68  

2014      7,351  

2015      6,9  

   2016*  

 Crescita  del  PIL  reale  cinese,  2010-­‐2016  

La Cina si è inceppata.  

Mai così male dal 2009.  

“Il Giornale”  19/10/2015

2  

3  

4  

•  La “One Belt and One Road" è una delle iniziative politiche più interessanti di Xi Jinping: si riferisce al rilancio della Via della Seta, terrestre e marittima;

•  prevede la realizzazione di corridoi economici dalla Cina all’Europa con il coinvolgimento dei Paesi centro-asiatici via terra e di quelli del sud-est asiatico via mare;

•  il Piano, ribattezzato come “Piano Marshall cinese” prevede ingenti investimenti per realizzare infrastrutture e favorire percorsi turistici adeguati, con l’obiettivo di accrescere l’integrazione economica regionale fra le Province cinesi e i paesi confinanti;

•  la Nuova Via della Seta è una opportunità per l’Europa di stabilire un rapporto privilegiato con la Cina, bilanciando lo spostamento dell’asse di politica estera mondiale dall’Atlantico al Pacifico.

•  Lo scorso 17 ottobre il Ministero del Commercio Cinese ha diffuso i seguenti dati: Grazie alla “One Belt, One Road” sono state perfezionate operazioni di acquisizione per un ammontare di $17.9 miliardi di dollari in 56 zone di cooperazione economica e commerciale presenti in circa 20 Paesi all’interno del “Belt and Road”, che hanno contribuito alla creazione di oltre 163,000 posti di lavoro per i residenti delle zone interessate.

5  

Unctad* 2016: “la Cina rimane il destinatario più grande del mondo di IDE”.

Dopo il salto in alto di valori registrati nel 2015, gli afflussi di IDE sono tenuti a tornare al precedente livello del 2014. Nonostante il calo dei flussi

in uscita in via di sviluppo in Asia del 17 % a $ 332 miliardi., rimangono il terzo più alto registrato nella regione.

*United Nations Conference on Trade and Development 6  

7   Fonte:”UNCTAD 2016 (United Nations Conference on Trade and Development)”

IMPRESE a CAPITALE ITALIANO in CINA

                                               INIZIATIVE  ITALIANE  

Cina     Hong  Kong     Totale  

Imprese italiane partecipate

1.600   400    2.000  

Dipendenti  150.000   7.000    157.000  

Fatturato (milioni di €)

 15.200   1.800    17.000  

Fonte:  “s7me  su  da7  Istat  e  banca  da7  Reprint,  R&P-­‐Politecnico  di  Milano”  

8  

Nel  PASSATO…   OGGI…    

Attività  manifatturiera     Settore  terziario  

Food  &  Fashion    

Consulenza  legale  e  imprenditoriale  

Logistica    

Settore  7inanziario  e  assicurativo  

Luxury  goods  

9  

10  

•  Maturità del mercato •  Flessibilità

•  Dinamismo •  Rapida innovazione del prodotto

•  Distribuzione efficiente •  Riduzione costo del lavoro

11  

•  Management capace •  Eccellenza dal punto di vista operativo  •  Spostamento in Cina degli headquarter  •  Parametri decisionali corretti •  Produzione e rete distributiva a basso

costo •  “Go–West policy”  •  Marketing e branding efficaci;  •  Riduzione costo del lavoro   (giusto mix tra tecnologia e forza lavoro).

12  

DOVE investire? “ ”

Perchè?

1) Crescita costi operativi nelle aree costiere

2) Crescente infrastrutturazione aree centrali

13  

della Cina •  Eliminare la povertà nelle province occidentali.  •  Ridurre il divario di sviluppo tra l’est e l’ovest della Cina.  

Come?  

•  Investimenti in infrastrutture, risorse idriche, trasporti, energia;  •  arresto del degrado ambientale, prevenzione dell’inquinamento;  •  miglioramento della competitività dei prodotti agricoli, del turismo,

delle industrie high tech;  •  aumento del livello di istruzione e miglioramento delle risorse umane;  •  aumento del volume degli investimenti esteri;  •  agevolazioni fiscali: imposta sul reddito ridotta del 15% per i primi tre

anni.

14  

•  Nel 2014 il tasso di URBANIZZAZIONE in Cina ha raggiunto il Secondo  l’Accademia  cinese  di  scienze  sociali  raggiungerà  il  60%  entro  il  

2018.

•  La Cina possiede 6 “mega città” (popolazione sopra i 10 milioni di abitanti) e 10 grandi città (con popolazione tra i 5 e i 10 milioni di

abitanti);  

•  entro il 2030 avrà 7 città sopra i 10 milioni e 16 città tra i 5 e i 10 milioni di abitanti;  

•  Attualmente la Cina ha circa 100 città con popolazione superiore  ad  un  milione  di  persone,  l’Europa  35,    

gli  Sta7  Uni7  solo  9.  

15  

16  

SHANGHAI

PECHINO

HONG KONG

CHONGQUING

TIENTSIN

CANTON

SHENYANG

WUHAN

NANJING

CHENGDU

DONGGUAN

SHENZHEN

GUANGZHON

HARBIN

FOSHAN

Uf#icio  di  Rappresentanza                                    (RO)    

Joint  Venture  

WFOE  

17  

Come iniziare a conoscere il mercato cinese?

18  

•  Consente il collegamento con le imprese, clienti o fornitori locali in nome e per conto della società madre, e può svolgere attività di promozione delle vendite, marketing, ricerche di mercato, organizzazione dei controlli qualità e monitoraggio delle vendite.  

•  Non è un ente giuridico, non può svolgere direttamente attività commerciali, non può firmare contratti di compravendita, non può ricevere pagamenti, emettere fatture e rimpatriare utili.  

Eccezione: RO studi legali, tributari, di consulenza,   contabili, commerciali.  

•  Non richiede un capitale minimo per la sua costituzione, ma la società madre deve essere stata costituita da almeno 2 anni.

19  

APERTURA di un RO:

• Modulo di domanda • Visura della società madre • Lettera di referenze sulla affidabilità finanziaria della società madre rilasciata da una banca • Lettera di nomina del rappresentante legale • Documenti che contengono dettagli azionisti e direttori, atto di costituzione della società • Verbale dell’assemblea che ha deliberato la crezione del RO • Ultimo bilancio approvato

Questi documenti per essere validi in Cina devono essere LEGALIZZATI in Italia

20  

(forma mista)

EJV   (EQUITY JOINT

VENTURE)

CJV  (COOPERATIVE

JOINT VENTURE)

21  

•  Sul tipo della società a responsabilità limitata.  •  Uno o più soggetti cinesi ed uno o più soggetti stranieri,

costituiscono insieme una nuova società di diritto cinese, contribuendo alla sua capitalizzazione.  

•  La ripartizione degli utili e delle perdite e la gestione, avviene in base alla quota di partecipazione al capitale.  

•  Socio straniero: almeno 25% del capitale.  •  Socio cinese: no limite minimo.  •  I contributi delle parti possono essere sia in denaro che

in natura.  •  No apporti consistenti in prestazione d’opera o di

servizi.

22  

•  È un accordo di collaborazione tra partner stranieri e cinesi che può dar vita ad una società e in tal caso la responsabilità dei partner è limitata alla quota conferita; oppure essere nella forma dell’accordo di collaborazione e in tal caso la responsabilità dei partner è illimitata.

•  No requisito minimo di capitale straniero.

•  I contributi non devono essere espressi in un valore monetario e possono consistere anche in conferimenti di lavoro o servizi (vs EJV).

23  

JV

①  La parte cinese sottopone all’amministrazione un progetto di collaborazione e un preliminare studio di fattibilità;  

②  Procedura di archiviazione (vd. sub slide 32) ;  ③  Stesura del contratto di JV;

Deve essere approvato dall’autorità ed è spesso oggetto di negoziazione tra l’autorità e gli investitori.

24  

•  Indipendenza e libertà in ordine all’attuazione delle strategie della società madre, senza dover considerare il coinvolgimento del partner cinese (vs JV).

•  Capacità di svolgere formalmente le proprie attività commerciali (vs RO).

•  Costi operativi più bassi. •  Capacità di emettere fatture e ottenere ricavi (vs RO). •  Maggiore efficienza nelle operazioni e nella gestione. •  Maggiore tutela del know-how, marchi, brevetti,

proprietà intellettuale. •  Pieno controllo delle risorse umane.

25  

WFOE:

•  Ostilità delle autorità: i dirigenti statali preferiscono sempre che nella società sia presente un partner cinese.  

•  Assenza di un partner locale che tuteli la società dalle insidie della burocrazia.  

•  NO possibilità di essere quotate in borsa (vs JV).  •  Requisiti per l’export più rigorosi (vs JV): una WFOE

deve esportare tra il 50/70% della sua produzione).

26  

( Wholly foreign-owned enterprise)

•  Società di capitali nella quale la totalità delle quote è detenuta da investitori stranieri, quindi non è necessaria la presenza di alcun investitore cinese.

•  È un’entità giuridica indipendente ed è una società a responsabilità limitata in cui gli azionisti rispondono limitatamente alla quota sottoscritta.

•  Oggetto del conferimento: denaro, beni materiali, diritti di proprietà intellettuale, diritti d’uso sui terreni.

•  No conferimenti di prestazioni d’opera o di servizi.

27  

La società deve incaricare uno o più commercialisti cinesi, iscritti all’albo pubblico, di verificare le dichiarazioni contabili, i documenti di liquidazione e i rendiconti annuali.

Le dichiarazioni relative all’attivo e al passivo e ai profitti e alle perdite devono essere annualmente sottoposte all’agenzia delle entrate, al Ministero dell’Economia, all’AIC (Local Adiministration for Industry and Commerce).

28  

della WFOE

N.B.: In alcuni settori non è consentito alle imprese straniere di investire in forma di WFOE.

Prima di decidere la forma dell’investimento occorre verificare il Catalogue for the Guidance of Foreign Investment Industries 2015, che contiene l’elenco dei settori industriali in cui gli investimenti stranieri sono incoraggiati, ristretti, proibiti. In alcuni casi è consentito investire nella sola forma della Joint Venture (stampa di pubblicazioni, costruzione e gestione di teatri e di cinema, costruzione e gestione di parchi a tema, prestazioni di intermediazione, svolgimento di indagini di mercato) in cui la parte cinese è socio di maggioranza.

29  

30  

•  La AIC (Local Administration for Industry and Commerce) è incaricata di fornire la preventiva

approvazione per il nome della società.

•  Tale approvazione è notificata alla società e il nome in tal modo autorizzato ha una validità di

6 mesi.

31  

•  A partire dal 1 ottobre 2016, le società di diritto cinese a partecipazione estera dopo la pre-approvazione del nome

della società, dovranno perfezionare una procedura di archiviazione presso il Ministero del Commercio.

•  L'archiviazione presso il Ministero del Commercio potrà essere effettuata per via telematica e non sarà più necessario

fornire il contratto di joint venture e lo studio di fattibilità. Entro tre giorni dalla richiesta di archiviazione verrà rilasciata una Filing Receipt (Ricevuta di Archiviazione), che sostituisce il Certificato di Approvazione previsto dal precedente regime. •  L'attuale regime, molto più snello e veloce, sostituisce il vecchio regime che prevedeva l'approvazione della società

caso per caso.

32  

•  Entro 30 giorni dall’emissione della Filing Receipt, l’investitore straniero deve proporre istanza di

registrazione alla AIC, allo scopo di ottenere la licenza commerciale.  

•  In caso di mancato rispetto dei termini, il certificato di approvazione decade e diviene invalido con effetto

immediato.

33  

•  Dopo il rilascio della licenza commerciale, al fine di intraprendere validamente la propria attività, la società deve registrarsi presso:  

✓  La locale agenzia delle entrate;  ✓  L’ufficio doganale;  ✓  L’ufficio del lavoro e della previdenza sociale;  ✓  L’ufficio di pubblica sicurezza;

34  

•  No capitale sociale minimo per WFOE con ambito di attività di consulenza commerciale, trading, commercio al

dettaglio,   tecnologie dell’informazione;  

•  Capitale sociale minimo per alcuni settori industriali in Cina (Beijing, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen, Ningbo &

Hangzhou):

100.000<RMB<1.000.000      

35  

36  

•  Il governo richiede solo 1.730 HKD per la registrazione della società e 2.250 HKD all’anno per il certificato per il business.  

•  Chiunque può aprire una società a patto di utilizzare una agenzia.  

•  Il capitale sociale richiesto è inferiore a quello della maggior parte dei paesi: solo 10.000 HKD, ovvero meno di 1.000€ al cambio attuale.

37  

•  Hong Kong è un luogo privilegiato per fare business con la Cina: il Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA) fornisce alle società con base ad Hong Kong un accesso esclusivo al mercato cinese.

•  Hong Kong appartiene politicamente alla Cina, ma nel suo sistema legale prevalgono le leggi britanniche (il motivo è che Hong Kong è stata colonia britannica per più di un secolo).

38  

39  

Il sistema d’imposte cinese che grava sulle società straniere è alquanto complesso. Tuttavia è possibile identificare alcune tipologie di imposta:

CIT

VAT

BT

40  

1)  (Imposta sul reddito delle società):  

È applicata sugli utili della società; unifica la disciplina in materia di trattamento del reddito aziendale delle imprese nazionali cinesi e

delle imprese straniere e ad investimento straniero; sostituisce dal 1°gennaio 2008 la EIT (Enterprise

Income Tax) e la FEIT (Foreign Enterprise Income Tax).

41  

2)  (Imposta sul Valore Aggiunto):

È pagata da tutte le imprese manifatturiere e commerciali. È la tassa sui consumi, calcolata sul

valore aggiunto nel corso della produzione di merci, vendita e fornitura di servizi tassabili.

42  

Grava sulle imprese di servizi ed è una tassa indiretta complementare alla VAT.

Si applica a quei servizi esclusi dal pagamento della VAT, ai trasferimenti di proprietà immobiliare e alla

vendita di immobilizzazioni immateriali.

43  

ALIQUOTE FISCALI BASE IMPONIBILE

CIT (Corporate Income

Tax)

25% “Taxable Profits”

VAT (Value Added Tax)

17% “Value Added”

BT (Business Tax)

5% “Capital Gain”

Fonte:  “Doing  Business  2016-­‐Economic  Profile  2016-­‐China”  

44  

•   Le società pagano il 16,5% di tasse su ogni profitto generato nel territorio di Hong Kong e nessuna tassa sui profitti generati al di fuori.

•  NO applicazione VAT (Value Added Tax) o tasse su beni e servizi.

45  

•  Ad Hong Kong l’accordo si applica all’imposta sugli utili, sui salari, sulla proprietà.

•  In Italia l’accordo trova applicazione con riferimento all’IRPEF, IRES e IRAP.

46  

DIVIETO DI DOPPIE IMPOSIZIONI �

16 LUGLIO 2015: data di ratifica dell’accordo 10 AGOSTO 2015: entrata in vigore dell’accordo

1° GENNAIO 2016: produzione di effetti

•  In Italia deve essere riconosciuto un credito sulla tassa pagata ad Hong Kong: una persona non può essere tassata due volte per lo stesso reddito;  

•  Applicazione di una ritenuta che non può eccedere:  ◇  Il 10% per i dividendi ◇  Il 12,5% per gli interessi ◇  Il 15% per le royalties  

Pertanto le imprese residenti in Hong Kong con riferimento ai passive income di fonte italiana, beneficiano delle aliquote di favore previste

dall’accordo, in luogo delle più onerose aliquote  previste dalla legislazione italiana.  

47  

La Cina offre incentivi fiscali con l’intento di attirare investitori stranieri in certi settori considerati di

interesse strategico.    

•  Protezione ambientale. •  Sviluppo dell’agricoltura.

•  Conservazione delle risorse idriche. •  Alta tecnologia.  

48  

Stabilita nel e in espansione, è una importante zona di libero scambio nella Cina continentale.

Il il governo cinese ha approvato tre nuove aree a libero scambio istituite in

Guangdong, Fujian e Tianjin.  

La realizzazione di FTZ in Cina costituisce il utilizzato per modellare la realtà economica cinese

sull’esempio di Hong Kong.

49  

•  facilitazioni nella costituzione di società, eliminando numerosi requisiti, incluso il

capitale minimo di registrazione.

•  Apertura di numerosi settori commerciali agli investimenti stranieri, come il

manifatturiero, l’immobiliare, il finanziario, la ricerca scientifica e tecnologica, la

cultura e l’intrattenimento.

50  

① Nuova “NEGATIVE LIST”.

② Nuovo sistema di ARBITRATO.

51  

Strumento esclusivo della FTZ che garantisce agli investitori stranieri di

godere dello stesso trattamento riservato agli operatori cinesi.

La revisione della lista ha portato il numero di settori vietati ai capitali stranieri a 100,

rispetto ai precedenti 135.

52  

•  Giugno 2014: introduzione delle ADR (Alternative Dispute Resolution).

OBIETTIVO:  creare misure che facilitino gli investimenti esteri e favoriscano tutte le attività commerciali

condotte in Cina con un particolare occhio di riguardo per le piccole e medie imprese.

•  La procedura più rapida e flessibile, è gradita a tutti gli operatori stranieri che non vogliono interfacciarsi con le lungaggini e le incertezze di battaglie legali in sede di contenzioso.

53  

54  

•  4   zone  di   sviluppo:  Porto  di   Shenzhen  Yan7an  FTZ,   Shenzhen  Fu7an   Free   Trade   Zone,   Shenzhen   Fu7an   FTZ,   Shenzhen  Shatoujiao  FTZ,  Porto  logis7co  di  Shenzhen  Yan7an;  

•  O_ma   rete   di   infrastruaure:   por7,   stazioni   ferroviarie,  aeropor7;  

•  Valore   delle   esportazioni   a   Shenzhen   è   stato   superiore   a   US$271.37  billion  nel  2012,  pari  al  13,2%  del   tot.  della  Cina  e  al  47,3%  del  Guangdong;  

•  Maggiori   inves7tori:   es.   Sony,   Samsung,   Thomson,   Philips,  Lenovo,  Wal-­‐Mart  etc.  

•  Seaori   di   inves7mento   incoraggia7:   magazzino,   logis7ca,  commercio,  export.  

55  

•  Fondi speciali a sostegno dello sviluppo dell’industria software a Shenzhen;

•  fondi per la scienza e la tecnologia; •  sussidi a favore del personale che ritorna a

Shenzhen; •  incoraggiamento a Università e Istituti per la

ricerca a stabilire basi operative a Shenzhen.

56  

57  

Visto D  

Residenza permanente

Visto F  

Visita non commerciale

Visto M  

Visita commerciale

Visto J1,J2  

Attività giornalistica

Visto L  

Turismo Visto Z  

Lavoro

Visto X1,X2  

Studio

Visto G  

Transito

58  

•  Viene rilasciato a chi si reca in Cina per attività commerciali.  

•  Ha una durata massima di un anno e può essere esteso per ulteriori 180 giorni in Cina.  

Dove puoi richiedere il visto M?  In Italia al CVASC (Chinese Visa Application Service Center)  

di Roma o di Milano;  i residenti di Toscana e Umbria possono inoltre richiedere il

visto al consolato di Firenze.

59  

per ottenere un visto M:

•  passaporto originale con almeno 6 mesi di validità; •  due fotografie; •  lettera d’invito da parte di una fiera commerciale o

da parte di un’azienda cinese; •  copia della licenza commerciale dell’azienda

cinese; •  business card con il nome dell’azienda italiana e i

dati per essere contattati.

60  

•  Necessario per soggiorni di durata superiore a quella consentita con il visto M.

MODALITÀ di RICHIESTA La domanda va inoltrata ad uno dei CVASC di

Roma e Milano, o al consolato di Firenze.

61  

per la richiesta del visto Z: •  passaporto valido almeno 6 mesi;  •  due foto tessera;  •  modulo di richiesta del visto;  •  uno dei seguenti documenti a seconda del lavoro da

svolgere in Cina:  ➢ per esperti, insegnanti, manager,dirigenti aziendali:permesso di

lavoro per esperti stranieri rilasciato dal Dipartimento nazionale degli esperti stranieri (è il datore di lavoro a richiederlo);  

➢ per coloro che sono a capo di uffici di rappresentanza di aziende straniere: certificato di registrazione dell’ufficio di rappresentanza emesso dal dipartimento competente;  

➢ per tutti gli altri: permesso di lavoro per stranieri rilasciato dal ministero per le risorse umane ( è il datore di lavoro a richiederlo).

62  

•  Il visto Z può essere utilizzato nei 3 mesi successivi all’emissione e non indica la durata del soggiorno.

•  Colui che ha richiesto ed ottenuto il visto deve sottoporsi ad una serie di esami medici. Ottenuto il certificato di buona salute,deve recarsi presso una stazione di polizia o un ufficio immigrazione per convertire il visto Z in un permesso di soggiorno temporaneo della durata del contratto di lavoro.

•  Tempo di rilascio: 4 giorni.

63  

•  non è richiesto ai cittadini italiani che si recano ad Hong Kong per turismo o per

affari per un max di 90 giorni;

•  Per motivi di studio, lavoro o per fare un investimento, la richiesta di apposito visto va fatta presso uno dei consolati cinesi in

Italia;

64  

Visto di lavoro ad Hong Kong

•  passaporto valido almeno 6 mesi; •  due foto tessera;

•  Modulo di richiesta del visto; •  Modulo compilato dal datore di lavoro;

•  CV e ogni altro documento comprovante il percorso di studi e professionale del

richiedente;

65  

Visto per investimenti ad Hong Kong

•  passaporto valido almeno 6 mesi;  •  due foto tessera;  

•  modulo di richiesta del visto;  •  modulo compilato da un residente di Hong Kong o

da una ditta di Hong Kong che è stata scelta come sponsor dal richiedente;  

•  CV e ogni documento comprovante il percorso di studi e professionale del richiedente;  

•  piano di investimento per I prossimi due anni.

66  

Ringraziamo per l’attenzione

67  

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