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TRATTAMENTO CON FATTORI DI CRESCITA DERIVATI DAL PLASMA RICCO IN PIASTRINE O BIOSTIMOLAZIONE CON FATTORI DI CRESCITA AUTOGENI Dr. Fabiano Svolacchia M.D. , Anzio ( RM ) INTRODUZIONE La medicina antinvecchiamento ha avuto negli ultimi dieci anni un impulso notevole nella diagnostica , nella prevenzione e nella terapia . Questa branca della medicina deve mirare a migliorare la qualità della vita durante il processo di invecchiamento fisiologico, in considerazione di tutti i parametri , anche e compreso quello puramente estetico. L’OMS stessa è intervenuta sulla definizione di invecchiamento , con l’obiettivo di dare indicazioni per ampliare ed ottimizzare l’aspettativa di vita . La nostra immagine dunque deve incardinare il fondamento sull’ottimizzazione e personalizzazione per legarlo alla bellezza . La tecnologia e le strumentazioni oggi in possesso al medico estetico , hanno allontanato , per così dire , il medico dalla medicina personalizzata al paziente . E’ possibile attualmente riproporre una personalizzazione con il trattamento con Plasma ricco in Piastrine ed i Fattori di Crescita da queste ultime rilasciati. Il PRP è stato per la prima volta utilizzato in odontoiatria , ma molti sono gli studi che lo vedono protagonista in ortopedia ma anche in oculistica ed in neurologia per riparare i tessuti danneggiati . E’ noto che l’invecchiamento cutaneo è causato dalla degradazione cellulare , dalla diminuzione e disfunzione vascolare sottocutanea , dall’atrofia del grasso , dal

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TRATTAMENTO CON FATTORI DI CRESCITA DERIVATI DAL PLASMA RICCO IN PIASTRINE O BIOSTIMOLAZIONE CON FATTORI DI CRESCITA

AUTOGENI

Dr. Fabiano Svolacchia M.D. , Anzio ( RM )

INTRODUZIONE

La medicina antinvecchiamento ha avuto negli ultimi dieci anni un impulso notevole nella diagnostica , nella prevenzione e nella terapia . Questa branca della medicina deve mirare a migliorare la qualità della vita durante il processo di invecchiamento fisiologico, in considerazione di tutti i parametri , anche e compreso quello puramente estetico. L’OMS stessa è intervenuta sulla definizione di invecchiamento , con l’obiettivo di dare indicazioni per ampliare ed ottimizzare l’aspettativa di vita . La nostra immagine dunque deve incardinare il fondamento sull’ottimizzazione e personalizzazione per legarlo alla bellezza .La tecnologia e le strumentazioni oggi in possesso al medico estetico , hanno allontanato , per così dire , il medico dalla medicina personalizzata al paziente . E’ possibile attualmente riproporre una personalizzazione con il trattamento con Plasma ricco in Piastrine ed i Fattori di Crescita da queste ultime rilasciati. Il PRP è stato per la prima volta utilizzato in odontoiatria , ma molti sono gli studi che lo vedono protagonista in ortopedia ma anche in oculistica ed in neurologia per riparare i tessuti danneggiati .E’ noto che l’invecchiamento cutaneo è causato dalla degradazione cellulare , dalla diminuzione e disfunzione vascolare sottocutanea , dall’atrofia del grasso , dal rilassamento muscolare e dalla ripetuta contrazione di alcuni muscoli del volto ( mimica ) . Esistono fattori principali e concausali di invecchiamento. Lo scorrere del tempo e la genetica sono i fattori principali , invece , l’esposizione al sole , lo stato ormonale , le abitudini alimentari e cosmetiche possono essere modificate . I segni più evidenti dell’invecchiamento si presentano come rughe , discromie e ptosi . Quelle meno evidenti sono la consistenza al tatto della pelle , il colore e la luminosità. In questa sede si vuole illustrare un trattamento di restituzione attraverso un insieme di procedure atte a ripristinare il metabolismo e la funzionalità della pelle definito biostimolazione. Questa metodica può essere attuata con alcuni preparati in commercio oppure con fattori di crescita autologhi attraverso il plasma arricchito in piastrine.Per farlo dobbiamo ricordare che la cute è costituita da due strati con caratteristiche completamente differenti e che sono saldamente uniti tra di loro: l’epidermide , lo strato più superficiale ed il derma , lo strato più profondo, di tessuto connettivo. Lo spessore dei due strati varia da 0,5 a 4mm. L’epidermide può essere formata anche

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da cinque strati sovrapposti ; il derma risulta essere formato da due strati non nettamente separati , il papillare ed il reticolare , quest’ultimo oggetto della nostra attenzione in quanto sede dei fibroblasti .Il plasma arricchito in piastrine o PRP in medicina estetica viene utilizzato dunque prevalentemente per biostimolazione ( anche se non solamente ed in un’altra discussione potremmo illustrarne le metodiche ) e che rappresenta una delle procedure utilizzate al fine di attivare le funzioni anabolizzanti sui fibroblasti .Il Prof. Victor Garcia , dell’università di Barcellona , ha dimostrato con studi istologici che introducendo plasma ricco in piastrine nel derma viene indotta la neoformazione di collagene di tipo III , reticolare . L’impulso in Italia a questa metodica appartiene al Prof. Maurizio Ceccarelli. Il PRP contiene una concentrazione di piastrine 3 o 4 volte più alta della basale e nelle piastrine il costituente più importante è rappresentato da proteine , circa il 13% della sua struttura ( una quindicina ), tra cui il PDGF ( o fattore di crescita derivato dalle piastrine ) , che ha la capacità di stimolare le mitosi dei fibroblasti e delle cellule muscolari lisce . Si tratta del fattore di crescita più importante presente nel sangue che viene liberato nel siero in seguito al processo di coagulazione . E’ prodotto appunto dalle piastrine e si accumula nei granuli alfa. Il PDGF è uno dei più potenti mitogeni esistenti .I fattori di crescita , FC , sono dei piccoli frammenti proteici che appartengono al gruppo delle citochine come sopra ricordato . Queste hanno la capacità di legarsi ai recettori di membrana per attivare od inibire le funzioni cellulari e possono essere prodotti da numerose cellule e tessuti oltre che dalle piastrine. L’iniezione di PRP , ha dimostrato un aumento di proliferazione dei fibroblasti e la sintesi di collagene di tipo III , indicando una stimolazione del processo fisiologico di rigenerazione cutanea , cioè tessuto identico a quello originale e funzionale .La scelta del PDGF , tra i fattori di crescita , ovvero il fattore di accrescimento piastrinico , è dovuto alla facilità di reperimento ( un semplice prelievo di sangue venoso ) e dalla elevata affinità che esso possiede di attivare la proliferazione dei fibroblasti e della matrice dermica.

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MATERIALI E METODI

Si esegue utilizzando piccoli volumi di sangue del paziente stesso , l’equivalente di un prelievo per comuni esami ematici ( 20 – 30 ml ) , si aggiunge citrato di sodio in rapporto di 1 a 10 che inibendo gli ioni calcio impedisce la coagulazione attraverso la non attivazione della protrombina ed il conseguente intrappolamento nel coagulo delle piastrine con successiva degranulazione , permettendo quindi all’operatore di mantenere fluido il plasma ottenuto , non altera i recettori di membrana e non risulta essere tossico per l’organismo in quanto viene rimosso successivamente dall’organismo e trasformato in glucosio da parte del fegato . Si procede poi alla centrifugazione a 1500 rpm per 8 minuti . Si puo’ , in questo modo , aumentare le concentrazioni basali di 3 o 4 volte delle piastrine , si garantisce la vitalità delle piastrine stesse , ma deve essere riproducibile nelle sue caratteristiche cercando di eliminare tutte le variabili umane coinvolte . Utilizzando i medical device brevettati e dedicati alla metodica , si ottimizzano queste caratteristiche e si risulta essere tutelati per eventuali problematiche medico-legali permettendo anche di estrarre la massima quantità di piastrine dal prelievo effettuato ( alcune aziende garantiscono il 95% +- 5% di piastrine ). Una volta centrifugato il sangue venoso , si procede alla estrazione del plasma dalla provetta che contiene vari gradienti di piastrine ( la concentrazione di piastrine sarà più alta nell’area accanto ai globuli rossi ).Ottenuto il PRP è necessario ottenere il rilascio dei FC dalle piastrine per realizzare il processo naturale noto come degranulazione , che avviene spontaneamente in caso di lesioni dell’endotelio vasale. Si aggiunge , per questo motivo al plasma ottenuto dalla centrifugazione , il cloruro di calcio in rapporto 1/10 per innescarne processo . La necessità di aggiungere il cloruro di calcio , risulta essere non utile da alcuni , poiché si è potuto constatare che l’attivazione avviene ugualmente in quanto le piastrine , venendo a contatto con componenti diversi dalle cellule endoteliali , ovvero i tessuti extravasali vi aderiscono e danno inizio ad una serie di reazioni tra cui anche la degranulazione .

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TRATTAMENTO

A questo punto siamo pronti per iniettarlo nel nostro paziente con le tecniche classiche ( micropomfi , tunnellizzazione , ventaglio , strati sovrapposti ) . Il trattamento completo con PRP ci impegna per circa 30-45 minuti e le iniezioni possono essere fatte sia intradermiche che ipodermiche ( ricordarsi la localizzazione dei fibroblasti ) . Con più accuratezza è necessario intervenire quando si trattano zone in vicinanza delle palpebre , poichè l’epidermide , il derma e l’ipoderma hanno in alcuni punti uno spessore nella sua completezza di 0,5 mm circa .Possono essere trattati tutti i distretti del viso compresi solchi nasolabiali ( evitando un sottodosaggio ma cercando una ipercorrezione ) e le labbra , il collo e le mani per ottenere un ringiovanimento dermico per proliferazione dei fibroblasti ed i risultati ottenuti indicano una rigenerazione , ovvero un tessuto nuovo identico a quello originale e funzionale , e non di riparazione ovvero lo sviluppo di tessuto cicatriziale .

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Anche altri distretti del corpo possono essere trattati come le braccia il torace e l’addome . Può essere utilizzato per migliorare l’aspetto delle cicatrici atrofiche e le smagliature . Entro 7 giorni dal trattamento si avrà il massimo dell’angiogenesi, entro 30 giorni avremo il massimo dei fibroblasti attivati ed entro 60 giorni la neocollagenogenesi .

Un secondo trattamento , con il medesimo procedimento senza l’aggiunta dell’anticoagulante, ma di piccole percentuali di antifibrinolitico , può essere necessario soprattutto nei punti dove le rughe sono maggiormente evidenti, al fine di ottenere una rete di fibrina ed una invasione dei fibroblasti localmente con la trasformazione successiva in tessuto connettivale nel periodo in cui vi siano il massimo dei fibroblasti attivati ( ovvero tra i venti ed i trenta giorni dalla prima seduta ) Per la calvizie possono essere ottenuti risultati dal 1° al 4° grado della scala Hamilton e/o 1° e 2° grado della scala LudWig . Le controindicazioni , che si ritiene essere , allo stato , più teoriche che pratiche si ricercano nelle alterazioni della funzionalità piastrinica , trombocitopenia , iperfibrinogenemia , instabilità emodinamica , sepsi , infezioni acute o croniche , terapie anticoagulanti e con antiaggreganti . Eventuali complicanze possono essere ricondotte ad una iniezione

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intravascolare , trauma di strutture nervose , ematomi ed infezioni. Si potrà apprezzare uno sbiancamento nel sito di iniezione con maggiore dolorabilità transitoria rispetto ad un filler ( dovuta a volumi superiori di prodotto iniettato e quindi maggior distensione ) che si risolve in tempi brevissimi , sensazione fugace di bruciore ( dovuta alla presenza di leucociti ) ed una colorazione violacea , che non risultano essere ecchimosi ma presenza di piastrine . E’ necessario evitare l’assunzione di FANS e cortisonici prima del trattamento ed applicare creme idratanti con un leggero massaggio favorendo così anche una migliore distribuzione del PRP iniettato . La sicurezza del prodotto è evidente : è autologo , non allergenico e dalla facilità di preparazione ed utilizzo.Il viso delle pazienti acquisisce luminosità , turgore e migliora la granitura cutanea dopo un solo trattamento , che potrà essere ripetuto a distanza di sei nove mesi . La foto a sinistra prima della biostimolazione con PRP e la seconda a distanza di quarantacinque giorni

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