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STRATEGIE DI DIDATTICA INCLUSIVA (rigorosamente in caratteri ad alta leggibilità pt. 14 senza giustificazione ai margini....) Gli insegnanti neo-immessi in ruolo del Valdarno della scuola Secondaria di primo e secondo grado, al termine del laboratorio per quanto riguarda la tematica dei BES, hanno individuato un breve” decalogo+1” contenente strategie di didattica inclusiva che desiderano fare proprie per il miglioramento della didattica e di conseguenza anche dei risultati di apprendimento degli alunni. Le strategie sono state messe a punto all’interno di un progetto di lezione per una classe che era stata proposta dall’insegnante esperto ma è stato notato e concluso che per la loro genericità possono diventare criteri validi e applicabili per tutte le materie/discipline. Al decalogo seguono i progetti di lezione dei vari gruppi. 1- strategia/LABORATORIO Questa modalità di lavoro è stata sperimentata direttamente dai corsisti che hanno così capito che “laboratorio” non è solo quello di scienze o di informatica, ma appartiene a tutte le materie quando ci “lavoriamo su”, “operiamo su” direttamente a scuola (non importa con quale mezzo). 2- strategia/GRUPPI Anche questa modalità di lavorare e di apprendere è stata sperimentata direttamente dai corsisti che hanno constatato che con il gruppo è possibile svolgere compiti

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STRATEGIE DI DIDATTICA INCLUSIVA

(rigorosamente in caratteri ad alta leggibilità pt. 14 senza giustificazione ai margini....)

Gli insegnanti neo-immessi in ruolo del Valdarno della scuola Secondaria di primo e secondo grado, al termine del laboratorio per quanto riguarda la tematica dei BES, hanno individuato un breve” decalogo+1” contenente strategie di didattica inclusiva che desiderano fare proprie per il miglioramento della didattica e di conseguenza anche dei risultati di apprendimento degli alunni.

Le strategie sono state messe a punto all’interno di un progetto di lezione per una classe che era stata proposta dall’insegnante esperto ma è stato notato e concluso che per la loro genericità possono diventare criteri validi e applicabili per tutte le materie/discipline.

Al decalogo seguono i progetti di lezione dei vari gruppi.

1- strategia/LABORATORIO

Questa modalità di lavoro è stata sperimentata direttamente dai corsisti che hanno così capito che “laboratorio” non è solo quello di scienze o di informatica, ma appartiene a tutte le materie quando ci “lavoriamo su”, “operiamo su” direttamente a scuola (non importa con quale mezzo).

2- strategia/GRUPPI

Anche questa modalità di lavorare e di apprendere è stata sperimentata direttamente dai corsisti che hanno constatato che con il gruppo è possibile svolgere compiti anche molto complessi in modo appropriato e in un tempo piuttosto breve

3- strategia/DIRE IL PROGRAMMA DELLA LEZIONE

E’ quella che l’insegnante esperto ha usato con i corsisti per sperimentarne l’utilità. Annunciando all’inizio della lezione come si sarebbe svolta, ha responsabiizzato i presenti per cui il rispetto dei tempi e dei modi è stato condiviso, “contrattualizzato”. Tutti hanno tenuto viva l’attenzione perchè tutti inconsciamente avevano programmato “per quanto” e tutti sono stati partecipi del processo di apprendimento.

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5- strategia/MODELLIZZARE

Questa strategia è quella esposta e suggerita nelle slides dall’insegnante del corso. I ragazzi hanno bisogno di modelli da seguire per crescere; analogamente hanno bisogno di modelli da seguire per imparare i linguaggi dell’ apprendere e delle varie materie. Gli insegnanti che forniscono modelli procedurali da seguire rendono l’apprendimento più semplice e sicuro. Saranno i ragazzi stessi, poi, a modificare le varie procedure e/o a cambiarle, ma a quel punto saranno consapevoli di ciò che fanno.

6- strategia/LEGGERE LA REALTÀ ATTRAVERSO COOPERAZIONE E AUTOVALUTAZIONE

I ragazzi per fare propri i concetti hanno bisogno di non essere abbandanati a se stessi, per cui uno strumento compensativo importante può essere un compagno, non a casa, ma a scuola all’interno di un processo di apprendimento intenzionale, organizzato. Lo scambio con un pari favorisce anche l’apprendimento delle competenze, in quanto insieme possono “ripercorrere il processo di esecuzione” e cogliere gli errori. Apprendere dall’errore è la strada che apre i ragazzi al processo di miglioramento.

7- strategia/COLORARE

Il codice colore è senz’altro un mezzo valido a tutte le età per compensare la memoria a breve e lungo termine di tutti, ragazzi e adulti, ma anche per organizzarla. Si pensi, ad esempio, all’uso di pagine colorate per distinguere una materia dall’altra, all’uso di segnalibri colorati per contrassegnare le pagine di un libro, di un quaderno, di uno schedario.....

8- strategia/Più MEZZI PER Più “STILI”

Non si può pensare di usare sempre lo stesso mezzo e lo stesso metodo, perchè nel processo di apprendimento non c’è solo lo stile cognitivo privilegiato dell’insegnante, ma anche quello dei ragazzi (indipendentemente dal fatto che siano o meno BES) con le loro intelligenze multiple, per cui qualcuno preferisce l’approccio visivo-verbale, altri visivo non verbale, altri uditivo, altri cinestetico. A questo si aggiunga che i ragazzi con più problemi scolastici sono quelli che preferiscono approcci non troppo “tradizionali” allo studio.

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9- strategia/GIOCARE=MOTIVARE

Giocare appartiene a tutti gli animali e anche all’uomo di tutte le età e rende alcuni momenti indimenticabili. Anche nella pratica didattica deve entrare il gioco per cui non rimane altro che affermare che si può e si deve avere il coraggio di giocare anche con le cose più difficili e più serie per renderle piacevoli e indimenticabili.

10- strategia/PRAGMATIZZARE I CONCETTI

S’impara facendo ormai è diventato un detto popolare, ma è ancora più vero alla luce della ricerca sui neuroni specchio secondo i quali tutto lo sviluppo cognitivo (e affettivo!), si apprende “a specchio”, per imitazione. Questo tipo di apprendimento è innato, per cui anche apprendere i concetti più difficili, se portati alla realtà e fatti diventare esperienza concreta, diventa semplice e naturale,ma, sempre alla luce delle nuove scoperte, non solo per chi fa l’ esperinza, ma anche per chi la guarda.

10+1-strategia/RAPPRESENTAZIONE

Dopo la scoperta dei neuroni specchio, il nuovo detto potrebbe essere: “s’impara facendo e guardando”, per cui la rappresentazione pratica dei concetti diventa fondamentale per l’apprendimento, non solo per i ragazzi BES, ma per tutti.

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Laboratorio 1

INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEI DISABILI E CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Piano di Formazione del personale docente neoassunto per l’a.s. 2014-2015”

Laboratorio Secondaria di primo e secondo grado Valdarno 

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE PER LO STUDIO DELLA DIDATTICA INCLUSIVA

Nella classe 3° A sono iscritti 23 alunni: 16 maschi e 7 femmine.

Due alunni Martina e Davide, italiani, usufruiscono della L.104/92 in quanto hanno un Q.I inferiore alla media. Seguono un programma semplificato e l’insegnante di sostegno è presente in classe per 22 ore la settimana. Il Lunedì e il giovedì l’insegnante di sostegno non copre le mie ore per intero. I genitori di Martina hanno espresso la volontà che la figlia non venga assolutamente allontanata dal gruppo-classe durante le lezioni.

Tre alunni, usufruiscono della L. 170. Tra questi, Tommaso, soffre di mutismo selettivo (per la scuola), con tratti di DOP . Le insegnanti stanno chiedendo al neuropsichiatra di riferimento di convertire la L.170 in 104, ma la richiesta è sempre stata negata.

Un alunno ha un PDP/BES su relazione della USL. Q.I 103 e probabile ADHD (in corso di valutazione)

Una alunna, Kaur, è arrivata dall’India un anno fa. E’ molto volenterosa ed ha appreso l’Italiano abbastanza facilmente, ma ancora per lei è difficoltosa la lingua dello studio. Non le è mai stato fatto un PDP/BES, ma lo scorso anno scolastico ha frequentato, in orario scolastico un corso di Italiano L2 che ha

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abbondantemente integrato le poche lezioni offerte da Oxfam di alfabetizzazione culturale.

Tre alunne e due alunni sono nati in Italia ma parlano l’Italiano come L2. Un alunno è di origine Moldava, l’altro è cinese. Dopo aver frequentato i primi 2 anni di scuola materna in Italia, è tornato in Cina. Dall’anno scorso è stato re-inserito nella scuola italiana. In seguito a questo passaggio, tra paesi diversi, dopo le verifiche iniziali da parte della Commissione Intercultura, e d’accordo con i genitori, è stato inserito un anno indietro rispetto alla propria età anagrafica; 2 alunne sono di origine indiana (Panjabi) e una viene dal Bangladesh. Una sola di loro ha nazionalità italiana.

Due alunni sono gemelli. La famiglia preferisce fargli frequentare la stessa classe perchè il maschio anche alla scuola dell’Infanzia ha manifestato atteggiamenti piuttosto pesanti e la sorella è sempre riuscita a placarlo. Non hanno nessuna certificazione, probabilmente la famiglia si è rivolta a qualche specialista, ma per ora ha preferito tenere la scuola all’oscuro dei risultati. Secondo le insegnanti, per quanto riguarda l’apprendimento, la bambina è borderline.

Dalle verifiche iniziali la classe si attesta in una fascia media.

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Titolo: Alimentazione e abitudini alimentari

Parola chiave: RAPPRESENTAZIONE

• Disciplina/discipline coinvolte: Geografia, Scienze

• Classe/i coinvolte: Classi Seconde Scuola Secondaria di Primo grado

• Docenti coinvolti: Lordo, Reggio, Lorenzini, Cenni, Sbranti

• Tempi: 6 ore

• spazi: aula, laboratorio informatica, aula video

• Obiettivi cognitivi: Conoscere cosa mangiamo; conoscere il nostro fabbisogno calorico giornaliero; divenire consapevoli delle diversità di dieta tipo di paesi diversi; conoscere i principi nutritivi.

• Mezzi: Libri di testo, Lim, pc, risorse online, fillmati, mappe geografiche, materiale di cancelleria, schede e fotocopie fornite dagli insegnanti

• Metodi: Brain-storming iniziale con eventuale somministrazione di questionario che mira ad individuare l’alimentazione abituale e i cibi preferiti; elenco alla lavagna degli alimenti favoriti; individuazione del paese di provenienza dei vari cibi su una carta geografica; gioco di gruppo: gli alunni scrivono il nome dei piatti tipici del loro paese di origine su foglietti che verranno poi estratti e letti da alunni diversi organizzati in coppie; esame a coppie del piatto estratto con compilazione di una tabella nutrizionale (esempio: nome del piatto, ingredienti, calorie, ….)

• Valutazione: realizzazione di un grafico (sempre a coppie) che metta in evidenza le caratteristiche del piatto scelto; confronto tra i grafici e discussione finale per valutare la diversità e migliorare le proprie abitudini alimentari.

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Didattica inclusiva: leggere la realtà attraverso cooperazione e autovalutazione

Docenti: Falucca Valentina (Informatica), Galantini Tiziana (Scienze Motorie), Zucchini Ilaria (Sostegno)

Ambiente organizzativo:

L’unità di apprendimento si svolgerà in palestra e nei laboratori di informatica.

L’articolazione delle fasi dell’attività didattica indicando contenuti, tempi, strategie metodologiche e strumenti

Ecco le azioni delle insegnati(Informatica, Scienze Motorie e sostegno) prima della lezione.

1. Formazione dei gruppi

Si selezioneranno i componenti dei gruppi tenendo conto dell’andamento scolastico, dell’analisi della classe e dell’aspetto affettivo relazionale che caratterizza la classe. La scelta dei componenti del gruppo dipenderà dal test sociometrico posto agli studenti prima di intraprendere questo percorso.

Se si dovesse organizzare un torneo, chi sceglieresti tra i tuoi compagni per giocare insieme a te?

Se si dovesse organizzare un torneo, chi non sceglieresti tra i tuoi compagni per giocare insieme a te?

Chi sceglieresti tra i tuoi compagni per effettuare un compito di scuola? Chi non sceglieresti? Tra i tuoi compagni, chi pensi ti abbia scelto alla 1° domanda per giocare

insieme? Tra i tuoi compagni, chi pensi ti abbia indicato alla 2° domanda per non

giocare insieme?

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Tramite queste domande, potrebbero emergere non solo relazioni affettive ma anche considerazioni degli studenti riguardanti le capacità intellettive dei compagni.

La scelta dei gruppi si baserà anche sulle capacità condizionali e coordinative valutate dall’insegnante di scienze motorie e dall’insegnante di sostegno.

2. Selezione del materiale.Il lavoro di gruppo consisterà nell’analisi di un problema proposto.

Attivià di partenza: Circuit Training.

I ragazzi effettueranno in palestra un percorso stabilito dalle 6 alle 10 stazioni. Il circuito verrà diviso interessando gli addominali, i dorsali, gli arti inferiori e superiori.

I ragazzi si alterneranno nella raccolta dei dati (cronometraggio dei ragazzi stessi).

I suddetti tempi verranno utilizzati in laboratorio di informatica per introdurre lo studio dello switch tra vettori.

3. Criteri di VerificaLa verifica verrà effettuata in due fasi (vedi griglie):

Valutazione in base al tempo e alla qualità dell’esecuzione dell’esercizio in palestra.

Valutazione del lavoro di gruppo in laboratorio di informatica assegnando punteggi seguendo una apposita griglia di valutazione.

Verifica individuale, per la materia informatica, attraverso schede di lavoro simili a quelle utilizzate nell’attività di gruppo

Valutazione della capacità da parte dei singoli alunni di utilizzare strategie cooperative nella risoluzione delle difficoltà. Tale valutazione verrà effettuata contestualmente da tutte e tre le insegnanti.

L’insegnante dovrà ben specificare cosa si aspetta da ogni gruppo.

In particolare:

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1. discussione comune sulle soluzioni trovate (brainstorming) 2. elaborazione della soluzione in gruppo 3. verifica che tutti abbiano compreso le motivazioni della soluzione 4. preparazione del report finale 5. autovalutazione e valutazione dell’insegnante6. presentazione dei lavori 7. Raccolta delle soluzioni di ciascun gruppo8. Discussione finale con tutta la classe.

Le attività del docente durante lo svolgimento dei compiti dei gruppi di lavoro consisteranno nel

1. Controllare l’esecuzione del compito assegnato ai vari gruppi 2. Registrare i comportamenti nella griglia di osservazione 3. Intervenire su richiesta degli studenti o sul fallimento delle competenze

sociali 4. Valutare il lavoro finale

4. Organizzazione di tempi e spazi e delle fasi didattiche.L’attività si svolferà in:

1 ora in palestra 2 ore in laboratorio di informatica

Successivamente ciascun gruppo dovrà esporre il risultato del proprio lavoro a tutta la classe.

5. Preparazione del materiale per i vari gruppi.Per ogni gruppo l’insegnante creerà una scheda di lavoro simile alla seguente:

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Scheda 1: Educazione fisica

Titolo: Circuit-Training

Tempo: 60 minuti

Consegne:

1) Dividetevi i ruoli di:

Controllo del tempo

Valutatore

Raccolta dei dati

2) Stabilire delle regole comportamentali per far intervenire tutti

3) Svolgere la consegna: lavoro a stazioni nel quale l’atleta passa da una stazione

all’altra secondo un ordine prestabilito portando a compimento una serie di esercizi

che solleciteranno in successione le principali masse muscolari. Prendere la

pagina 211 del libro del libro di testo

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Scheda 3

Attività 1.

Osserva le immagini e rispondi alle domande.

Immagine 1

Immagine 2

Che cosa rappresentano le due immagini secondo te?

Fai un esempio di una situazione reale che potrebbe essere rappresentata da queste strutture dati.

Che problematiche presentano le due immagini?

Scrivi il codice che permetta di ottenere l’output ottenuto per la figura 1.

Scrivi il codice che permetta di ottenere l’output ottenuto per la figura 2.

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Scheda 4

Attività 2

Osserva le immagini e rispondi alle domande.

Immagine 3

Immagine 4

Che cosa rappresentano le due immagini secondo te?

Fai un esempio di una situazione reale che potrebbe essere rappresentata da queste strutture dati.

Che problematiche presentano le due immagini?

Scrivi il codice che permetta di ottenere l’output ottenuto per la figura 3.

Scrivi il codice che permetta di ottenere l’output ottenuto per la figura 4.

Analizza la lezione 13 del libro di testo (pagina 163)

Confronta le tue considerazioni con quelle del libro, sottolinea le parti contenenti le definizioni principali.

Se hai effettuato degli errori o hai effettuato errate considerazioni completa il Vademecum allegato.

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Scheda 6

Osservazioni sul circuito e miglioramenti individuali

Completa la seguente tabella

Data dell’esercizio Tempo impiegato Osservazioni personali (condizioni psicofisiche, alimentazione, scioltezza articolare)

Osservazioni personali sulle ripetute in velocità del circuito

Miglioramenti da eseguire individualmente:

Trova delle strategie per migliorarti:

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Osservazioni sugli errori più frequenti in informatica.

Contenuto del vettore v(0)

Contenuto del vettore v(1)

Contenuto del vettore v(2)

Contenuto del vettore v(3)

Contenuto del vettore v(4)

Contenuto del vettore v(5)

Contenuto del vettore v(6)

Contenuto del vettore v(7)

Contenuto del vettore v(8)

Contenuto del vettore v(9)

Contenuto del vettore v(10)

L’indice del vettore è indicato dal numero tra parentesi tonde e si indica con i.

Quindi i=

Il contenuto del vettore di posizione 0 si indica con v(0)

Il contenuto del vettore di posizione 1 si indica con v(….)

Il contenuto del vettore di posizione …. si indica con v(…)

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

Il contenuto del vettore di posizione ……………………..

La dimensione del vettore è n=__________ e coincide con________________

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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DELLE ATTIVITA’ DI GRUPPO (condivisa da tutti i docenti).

GRUPPO N° ……………. CLASSE …………………

COMPITO ……………………………………………………………………………………………………………………… DATA …………………...

NOMI DEL

1) Coordinatore ………………………………………

3) Controllore tempo ………………………………………

2) Verbalizzatore …………………………………………..

4) Valutatore …………………………………………

Chi? Che cosa?

1. Relazioni all’interno del gruppo:

Rispetta le idee degli altri

Aiuta gli altri

Di fronte alle difficoltà non si arrende

Sottolinea gli errori altrui

E’ un elemento di disturbo e di distrazione

2. Comportamento durante la progettazione:

Propone soluzioni

Esprime la sua opinione

Ascolta gli altri

Discute con gli altri

Si isola

3. Comportamento

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Ti presento il decimetro cubo... più o meno

PRAGMATIZZARE I CONCETTI

Cennini, Siragusa, Valdambrini e Vichi

Discipline coinvolte

• Matematica

• Tecnologia

• Scienze

Classe 1°A

Tempi : 4 ore ( 2 ore per la realizzazione dei cubi e 2 ore di rielaborazione dati)

Spazi: Aula di Scienze

Mezzi: cartoncino di vari colori, scotch, colla, contenitore graduato da un litro, acqua, sale

Obiettivi cognitivi:

• Comprendere l’equivalenza tra un valore volumetrico ed uno di capacità.

• Potenziare la manualità

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• Stimolare il processo di rielaborazione dall’esperienza pratica al concetto teorico.

Attivare un processo di visione positiva e concreta verso le discipline interessate

Metodi:

• Lavoro di gruppo in cooperative learning

• Osservazione dell’insegnante durante la dimostrazione

• Riproduzione a gruppi dell’esperimento

• Brain storming

• Rielaborazione a gruppi tramite relazione dell’esperienza vissuta

• Valutazione

• Osservazione diretta degli alunni nella progettazione e realizzazione dei modellini

• Osservazione della capacità di lavorare in team dei singoli alunni

• Valutazione del lavoro pratico prodotto

• Valutazione della relazione finale

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COSTITUZIONE… INSIEME!!!!

PAROLA SINTESI: GIOCARE = MOTIVARE.

DOCENTI AUTORI DEL PROGETTO: DECEMBRI LUCA, SENESI BEATRICE, DRAGONI GIOVANNA.

DISCIPLINE COINVOLTE:

lettere, diritto. Progetto interdisciplinare “cittadinanza e costituzione”

CLASSE COINVOLTA:

Classe I di un istituto secondario di II grado (istituto tecnico). In questa classe sono iscritti 23 alunni, 16 maschi e 7 femmine. La classe comprende due alunni che usufruiscono della legge 104/92,

Tre alunni usufruiscono della legge 170. Uno di loro soffre di mutismo selettivo fin dalla scuola primaria, con tratti di DOP e intenzioni suicide. I professori hanno chiesto più volte di convertire la legge 170 in 104, ma senza esito.

Un alunno ha un PDP/BES su relazione della USL con Q.I. 103 e probabile ADHD

DOCENTI COINVOLTI:

docente di materie letterarie (A050) docente di diritto (A019) docenti di sostegno impegnati nella classe.

TEMPI:

due settimane (5 lezioni complessive, per un totale di 7 ore: 2 lezioni da 2 ore, 3 lezioni da 1 ora).

SPAZI:

aula della classe; laboratorio d’informatica; utilizzo del corridoio dell’Istituto dove poter esporre i lavori terminati e mostrarli alle altre classi, con

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spiegazione da parte degli studenti che illustreranno le varie fasi del progetto, fino a presentare i singoli articoli della Costituzione Italiana.

MEZZI

Cartoncini bristol colorati, fogli, materiale di cancelleria, testo di diritto che includa i primi 12 articoli della Costituzione Italiana.

Penne dotate di un filo di spago e legate a coppie di due (propedeutiche al lavoro di coppia, in quanto se un alunno strattona o non agisce in coordinazione con il compagno, impossibilita se stesso e l’altro a lavorare)

Utilizzo dell’aula informatica con PC con accesso a Internet per consultare e stampare materiali inerenti all’argomento trattato

OBIETTIVI COGNITIVI

l’apprendimento dei principi fondamentali della Costituzione italiana nei suoi primi 12 articoli (programma trattato nel programma di diritto e nel programma di letteratura nel corso dell’a.s.)

- l’approfondimento, nel campo della letteratura, tramite lettura di racconti di Italo Calvino (tratti da Ultimo viene il corvo) per introdurre il percorso storico della nascita della Costituzione.

Le nuove tecnologie, gli strumenti compensativi e appropriate metodologie didattiche possono offrire una concreta possibilità ai ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) per diventare autonomi nello svolgimento dei compiti scolastici e nello studio e di svolgerli.

L’attività è' utile a tutti gli alunni per sviluppare le abilità sociali e cognitive;  per gli alunni DSA risulta motivante, favorisce l'attenzione, l'autocontrollo, la metacognizione ed è in grado di attivare abilità cognitive fondamentali; tra le finalità di questa attività, oltre alla conoscenza della materia, vi è anche quella di insegnare la cooperazione tra studenti.

METODI

Laboratorio

Lavoro laboratoriale in gruppi predisposti dai docenti; in ciascun gruppo saranno distribuiti in maniera equanime gli alunni BES, di modo che possano lavorare fianco a fianco con i loro compagni.

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Learning by doing

Lavorare alla scrittura su cartelloni degli articoli della Costituzione, sistemandoli in cornici realizzate in bristol, dà agli studenti che le realizzano un senso di appagamento e realizzazione.

Visual memory

Ogni articolo sarà accompagnato da una documentazione fotografica sulla nascita della Costituzione e sugli argomenti che i singoli articoli trattano (lavoro, rispetto delle diversità, etc.) che aiuterà i ragazzi a memorizzare gli argomenti

Cooperative learning

Consiste nell'utilizzare una diversa modalità di insegnamento, che mette al centro l'alunno e affida all'insegnante il ruolo di facilitatore dell'apprendimento.

VALUTAZIONE:

Viene adottata una griglia compensativa per la valutazione degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento.

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TANTE MATTONELLE, UN SOLO MOSAICO...OVVERO...PIU’ MEZZI PER PIU’ STILI

Il presente lavoro si propone di realizzare esempi di pavimentazione artistica formata dalla composizione di più figure geometriche.

DISCIPLINA: MATEMATICA – STORIA DELL'ARTE

CLASSE COINVOLTA: 1 A

TEMPI:DALL'INZIO DEL SECONDO QUADRIMESTRE ALLA FINE DELL'ANNO SCOLASTICO. (Gli insegnanti conoscono già gli alunni e possono individuare al meglio le coppie)

DOCENTI COINVOLTI: INSEGNANTE DI MATEMATICA, INSEGNANTE DI STORIA DELL'ARTE E INSEGNANTI DI SOSTEGNO

SPAZI: AULA – LABORATORIO DI INFORMATICA – LABORATORIO D'ARTE

OBIETTIVI COGNITIVI:• COSTRUZIONE DI UNA FIGURA GEOMETRICA• ANALISI DELLE PROPRIETA'• APPRENDIMENTO DELL'USO DEL SOFTWARE GEOGEBRA• PERFOZIONAMENTO DELLA COORDINAZIONE OCULO- MANUALE• SVILUPPO DELLE MANUALITA' FINE• CONOSCENZA DEGLI ANGOLI INTERNI DI UN POLIGONO• CONOSCENZA DEI CONTRASTI CROMATICI PRIMARI E SECONDARI• CONOSCENZA DELLE PROPORZIONI• APPROFONDIMENTO INTERCULTURALI

OBIETTIVI EDUCATIVI:• FAVORIRE LA SOCIALIZZAZIONE• POTENZIARE L'AUTOSTIMA• FAVORIRE LA COLLABORAZIONE• MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE VERBALE• VALORIZZARE LE SINGOLE POTENZIALITA'

MEZZI:- LIBRI DI TESTO

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- CANCELLERIA VARIA (SQUADRE, COLORI, CARTONCINI COLORATI)- COMPUTER- LIM- SOFTWARE GEOGEBRA- MEZZI AUTOPRODOTTI:- COSTRUZIONE DI UNA SCHEDA DI ANALISI DELLE FIGURE- COSTRUIZONE STRISCIA DI BORTOLATO FORMATA DALLE FIGURE GEOMETRICHE E DALLE LORO PROPRIETA')

METODI:- LEZIONI LABORATORIALI- INIZIALMENTE LAVORI A COPPIE (OGNI COPPIA E' FORMATA DA UN ALUNNO SENZA PROBLEMATICHE E UN ALUNNO BES) PER FAVORIRE L'APPRENDIMENTO DELLA LINGUA PER LO STUDIO.- SUCCESSIVAMENTE COPERATIVE LEARINING , POICHE' I GRUPPI A DUE SI ALLARGHERANNO PER CREARE LA COMPOSIZIONE DEL PAVIMENTO.- PRESENTAZIONE ALLA LIM DEL LAVORO SVOLTO E DEI RISUTALTI DELLE RICERCHE INTERCULTURALI.- INDIVIDUARE DEI RUOLI SPECIFICI PER GLI ALUNNI CON PIU' PROBLEMI PER FAVORIRE LA MOTIVAZIONE

VALUTAZIONE:- prova semistrutturata per valutare le competenze- autovalutazione tramite questionario di gradimento

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COLORARE

Discipline: SOSTEGNO, ITALIANO, MUSICA, ARTE E INGLESE

Classi coinvolte: Classe 1° A

Docenti coinvolti: SOSTEGNO Carmela Lucia Amico, ITALIANO Cecilia

Costantini, ARTE E IMMAGINE Claudia Perugi, INGLESE Lisa Banchelli

Tempi: 6 ore, 2 di Italiano, 1 di Inglese, 1 di Musica e 2 di Arte

Spazi: Aula della classe, Aula informatica, Aula di musica, Aula d’arte

Obiettivi cognitivi: Saper suddividere le parole in sillabe, Riconoscere

accenti fonici e grafici, Saper individuare parole tronche, piane, sdrucciole,

bisdrucciole, Saper riconoscere un dittongo e uno iato, Saper identificare i

colori in lingua inglese, Saperli utilizzarli in lingua inglese, Rielaborare

graficamente un testo musicale attraverso immagini, Saper attribuire al colore

un significato simbolico.

Mezzi: LIM per ascoltare la canzone, visualizzare le parole e gli accenti,

mostrare delle immagini e video della canzone, LIBRO DI TESTO,

DISPENSE, CARTONCINI, MATITE E TEMPERE.

Metodi: Colorare può essere un metodo di codifica del testo, di studio e

memorizzazione perché così le parole si trasformano in un immagine. La

memoria iconica è più accessibile per tutti soprattutto in classi eterogenee

che presentano casi di: Q.I. inferiori alla media, DSA, stranieri con difficoltà

nella lingua, ecc.

Esempio. Partendo dalla canzone di Modugno “Volare, il lavoro viene

suddiviso in gruppi per quanto riguarda tutte le attività in modo da supportare

gli alunni con difficoltà speciali attraverso la collaborazione tra pari. In ogni

gruppo viene individuato un portavoce che si occupa della sillabazione ad

Page 24: neoassunti.usrtoscana.itneoassunti.usrtoscana.it/aric834004/wp-content/uploads/... · Web viewNon le è mai stato fatto un PDP/BES, ma lo scorso anno scolastico ha frequentato, in

alta voce, mentre alcuni compagni trascrivono le parole del testo della

canzone scelta evidenziando con colori differenti le sillabe su cui ricade

l’accento. Alla fine della trascrizione gli alunni non italofoni pronunciano ad

alta voce le parole evidenziate. Durante questo lavoro l’alunno con mutismo

viene stimolato attraverso la musica al canto e all’interpretazione del testo.

Durante la lezione di arte partendo dalla simbologia tradizionale dei colori

nella storia dell’arte e attraverso l’ascolto della canzone ogni alunno rielabora

in un immagine il testo usando delle tempere. Durante la lezione di lingua

inglese mostrando gli elaborati grafici degli alunni si procede ad identificare i

colori e a trascriverne il corretto spelling. Quindi, gli alunni si pongono delle

domande a vicenda per utilizzare i termini appresi.

Valutazione: è FORMATIVA e verrà differenziata a seconda dei livelli di

apprendimento e considerando il punto di partenza di ognuno.