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Esistono risultati elet-
torali che assumono
rilevanza politica,
altri che fanno storia.
Livorno, la città che
nel 1921 ha dato il
battesimi al Pci, ha
scelto, dopo quasi
settanta anni, di volta-
re pagina e di affidare
il timone dell'ammini-
strazione a un esponente del Movimen-
to5Stelle, Filippo Nogarin. La prova tangibi-
le, in una città stremata dalla crisi economica
e dalla disoccupazione, dell’incapacità di un
partito di farsi portavoce delle istanze dei
cittadini, chiuso a riccio in una concezione
della politica come pura gestione del potere,
con conseguenze disastrose per la collettività.
Un partito, in sostanza, che di “rosso” non ha
più nulla, giustamente punito da un elettorato
È nato il gruppo
Europeo EFDD
L’incontro con Renzi sulla legge elettorale è un atto dovuto verso i cittadini che hanno votato la nostra proposta
Ci sottraiamo solo ai tavoli in cui si spartiscono le risorse che appartengono ai cittadini
In una governava da sempre la sinistra e nell’altra ci sono solo debiti
che, invece, è animato
ancora da ideali di
progresso e da voglia
di cambiamento. Ana-
loga capacità di incar-
nare le istanze di rin-
novamento si è avuta
a Bagheria, ove si è
votato in seguito allo
stato di dissesto fi-
nanziario: all’ultima
conta i debiti fuori bilancio del comune han-
no raggiunto quota 43 milioni di euro, enne-
simo “capolavoro” della politica fatta di spre-
chi e ruberie. I cittadini hanno affidato le loro
speranze al ventottenne Patrizio Cinque.
Quindi due risultati che smentiscono in radi-
ce l’idea di un Movimento solo protestatario,
e che testimoniano la credibilità di una forza
politica di farsi proposta di governo e antido-
to contro la malapolitica. Mario Di Masi
Di recente si è molto parlato dell’iniziativa
del M5S di incontrare il PD per confrontarsi
sulla legge elettorale. A molti è sembrata una
piacevole novità, ad altri un deciso cambio di
passo, per alcuni anche –per onestà bisogna
darne conto- una contaminazione di una pre-
sunta precedente “purezza”. In ogni caso l’e-
vento è stato per lo più letto come un atto di
rottura rispetto al passato. E siamo diventati
agli occhi esterni improvvisamente
“dialoganti”. Ma interpretare il dialogo come
elemento eccezionale della nostra politica è
una lettura ingenerosa della nostra natura che
offende la verità storica. Il M5S nasce esatta-
mente dalla volontà di dialogo con le istitu-
zioni, ancor prima di volersi fare forza parla-
mentare. Cos’altro è stata ad esempio la leg-
ge popolare “Parlamento pulito” depositata
dai meetup (il M5S vero e proprio nascerà
solo nel 2009) nel lontano 2007, e mai presa
in considerazione dal Parlamento, se non un
tentativo -inascoltato- di dialogo con le istitu-
zioni? E come si crede che si possano ottene-
re oggi i mille piccoli e grandi successi che il
Movimento consegue quotidianamente nelle
Commissioni –in assenza di maggioranza lì
come in Parlamento- senza una certosina,
tenace e instancabile volontà di dialogo con
le altre parti politiche? Comprendiamo che
l’equivoco nasca dall’esserci sottratti in pas-
sato a un processo di cosiddetta “alleanza”, e
forse il M5S ha la responsabilità di non aver
spiegato adeguatamente quel passaggio. E
cioè che non possiamo sederci ai tavoli che
presuppongono il prendere parte alla sparti-
zione di risorse che appartengono di diritto
solo ai cittadini. Non siamo nati per diventare
complici di sistemi che intendiamo riformare.
Ma tutto, nelle ragioni della nostra nascita, e
nei gesti quotidiani della nostra azione politi-
ca, ci predispone a riconoscere e ad accoglie-
re il momento dell’utilità per il paese. Come
ha detto opportunamente il vicepresidente Di
Maio durante l’incontro del 25 giugno
“siamo qui perché sentiamo una grande re-
sponsabilità verso i cittadini” e “il nostro
obiettivo è raggiungere risultati per i cittadini
italiani”. Silvana Giannuzzi
Nuove città simbolo Livorno e Bagheria
Oltre al danno la beffa. Non bastavano la crisi, la stretta del credito, il peso paralizzan-te del fisco e della burocrazia, i limiti di un sistema Paese poco competitivo. Le imprese, soprattutto medie e piccole (cosiddette PMI), che in passato hanno assunto lavoratori iscrit-ti alle liste (presso i Centri per l'impiego) della cosiddetta "piccola mobilità", ora si vedono costrette a restituire quegli sgravi contributivi (dal 30 al 10%) su cui hanno fatto affidamento per il 2013. Stiamo parlan-do di centinaia di migliaia di lavoratori, oltre 50mila solo in Veneto. E per ogni addetto si stima un contributo di circa 4mila euro l'an-no. Il M5S ha denunciato il mancato rifinan-ziamento di uno strumento che risale a una legge di oltre 20 anni fa (la 236/93) e che ha garantito un buon impatto occupazionale. L'ex ministro Fornero aveva già depennato l'agevolazione per gli assunti nel 2013. Tutta-via gli imprenditori si sentivano tranquilli sugli sgravi per le assunzioni e le stabilizza-zioni degli anni precedenti. Poi, inopinata-mente, una circolare Inps ha precisato che i soldi mancano anche per il 2012. Morale? Le imprese dovrebbero restituire gli incentivi già incassati e in tal caso si tratterà di una mazzata retroattiva che offende la dignità di ogni cittadino contribuente e sfregia un testo già più volte oltraggiato dallo Stato come lo Statuto del contribuente. Il M5S stigmatizza la schizofrenia delle regole che cambiano di continuo. E un'incertezza che finisce per fru-strare ogni voglia e tentativo di lotta contro la crisi da parte delle Pmi. In tal senso abbiamo presentato alla Camera una interpellanza al governo, a prima firma Rostellato, per chie-dere che si esca da questa situazione di inde-terminatezza, che le imprese non siano co-strette a restituire i soldi degli sgravi e che l'incentivo venga ripristinato. Il M5S conti-nua a difendere chi produce e crea lavoro.
Camera M5S
Le elezioni amministrative appena trascorse,
hanno dato un ottimo segnale in tutti i comu-
ni italiani: molte nuove liste a 5 stelle si sono
formate che testimoniano di un attivismo
sempre crescente. Colpiscono tantissimo i
dati dei comuni del Sud Italia, nei quali la
vecchia politica ha radicato logiche clientela-
ri e familistiche, più che in altre parti della
penisola. Ebbene proprio qui sono stati vera-
mente tanti i comuni dove il Movimento 5
Stelle è riuscito ad andare in doppia cifra
portando numerosi cittadini all’interno dei
consigli comunali. Al proposito è utile ripor-
tare alcuni dati per capire la crescita inces-
sante di un Movimento nato da meno di 5
anni, che fa politica senza soldi e senza sedi
sul territorio. In Campania il comune di San
Gennaro Vesuviano riesce ad ottenere ben il
18.47% dei voti facendo eleggere così due
consiglieri. In Basilicata nel comune di Ve-
ottimo risultato anche a Bari, ma il risultato
più eclatante lo si vede in Sicilia, specifica-
mente nel comune di Bagheria. Questo co-
mune arrivava ad elezioni dopo essere stato
sciolto per mafia, e vedeva contrapposti il
candidato sindaco di appena 28 anni, Patrizio
Cinque, del Movimento 5 stelle, al candidato
del PD Daniele Vella: la vittoria del candida-
to pentastellato è stata schiacciante, infatti è
stato eletto con il 69% delle preferenze. Vit-
torie come quelle dei comuni sopracitati lan-
ciano un segnale di speranza, un segnale sto-
rico di un Sud che si sta riscattando elezione
dopo elezione, un Sud che non china più la
testa davanti alle solite logiche, un Sud che
finalmente decide di sperare, e provare a co-
struire un futuro più roseo per la propria ter-
ra. Da questi risultati non si torna più indie-
tro, con il nostro instancabile attivismo si può
solo migliorare. Claudio Pelliccia
Nei comuni la nostra vera vittoria elettorale Dopo gli incontri tra i gruppi al Parlamento
europeo e dopo le votazioni online è nato
ufficialmente il gruppo europeo EFDD
(Europa della libertà e della democrazia di-
retta). L'UKIP, il Movimento 5 Stelle e altri
eurodeputati, hanno realizzato un gruppo che
lascerà libertà di voto individuale e permette-
rà di sviluppare il programma dei sette punti:
abolizione del fiscal compact, adozione degli
eurobond, creazione di un'alleanza fra i paesi
mediterranei per una politica comune, aboli-
zione del pareggio di bilancio, realizzazione
di investimenti in innovazione e nuove attivi-
tà produttive esclusi dal limite del 3% annuo
di deficit di bilancio, ottenimento di finanzia-
menti per le attività agricole e di allevamento
finalizzate ai consumi nazionali interni e il
referendum sulla permanenza nell'euro. Fi-
nalmente i cittadini sono arrivati in Europa.
Marco Cuomo
nosa il Movimento 5 stelle raggiunge il
38.83% facendo eleggere 5 consiglieri, in
Calabria il risultato più evidente lo si ha nel
comune di Celico dove, grazie al 25.12% dei
voti, vengono eletti tre consiglieri. In Puglia
Temi dal blog www.ilmovimentodeicittadini.it
Il Movimento a
difesa delle PMI
Scuola di AltRaScuola di AltRa AmministrazioneAmministrazione
PROCIDAPROCIDAPROCIDA
13 settembre 2014
Per partecipare contattaci su Facebook oppure scrivi a [email protected]
Il Mezzogiorno ha un interscambio commerciale per il 63% per un valore di oltre 60 miliardi di euro
Chiarezza sulle responsabilità politiche che hanno portato all’impoverimento di gran parte dei porti italiani
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del M5S, racconta questo momento
Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto
Dopo le elezioni viviamo un periodo di cambiamento. Dialogo con la maggioranza per far approvare le nostre proposte
La Commissione Finanza sta analizzando il disegno di legge
Una procedura che aiuta i grandi evasori fiscali con sconti di pena
Alle Europee votati Alle Europee votati inquisiti e condannatiinquisiti e condannati
stume politico è l’intervento del TAR che
interviene a bloccare le nomine. Altra criti-
cità riguarda la modalità di assunzione dei
dipendenti. Il Ministero delle Infrastrutture è
intervenuto, con una nota di indirizzo del
28/01/2014, per comunicare che la selezione
del loro personale deve avvenire solo me-
diante concorso pubblico, come prevede l’ar-
ticolo 97 della Costituzione, poiché spesso
dirigenti ed impiegati sono stati assunti a
tempo indeterminato con chiamata diretta. I
parlamentari del M5S, partendo dal caso
Napoli, hanno accesso i fari sulle dinami-
che e le responsabilità politiche che hanno
portato all’immobilismo e all’impoveri-
mento di gran parte dei porti nazionali,
presentando un’interrogazione al Ministro
delle Infrastrutture, chiedendo chiarimenti
mirati sui fatti e sulle azioni risolutive che
intende adottare e che consistono nell’appli-
cazione della legge ordinaria e della Costitu-
zione. Vincenzo Presutto
L’Italia importa ed esporta nel mondo
230 mld di euro di merci, oltre il 30% vie-
ne trasportato via mare; il Mezzogiorno
ha un interscambio commerciale che per il
63,1% utilizza la modalità marittima, per
un valore di oltre 60 mld di euro (fonte
Srm). A dispetto di ciò, i politici italiani han-
no gestito male il ruolo strategico dei porti,
rendendoli in passato sempre meno competi-
tivi rispetto a quelli del Nord Europa e Spa-
gna, ed ora anche del Nord Africa e dell’Est
del Mediterraneo, che stanno crescendo di
più in rapporto all’incremento dei traffici
nell’area, facendo apparire l’Italia un pae-
se al loro confronto immobile. Ma cosa è
accaduto? La legge n.84 del 1994 ha previ-
sto le Autorità Portuali, enti pubblici non
economici, per sviluppare, gestire, controlla-
re le operazioni e le attività commerciali ed
industriali esercitate negli scali. Oggi però 9
su 24 di queste Autorità hanno la presidenza
commissariata. Gli interessi conflittuali dei
partiti impediscono spesso di nominare, nel
ruolo di presidente, soggetti scelti “tra esperti
di massima e comprovata qualificazione pro-
fessionale nei settori dell'economia dei tra-
sporti e portuale” come recita la legge, desi-
gnando, a volte, persone provenienti da pro-
fessioni che non hanno niente a che fare col
settore marittimo, o persone con la sola licen-
za media. La conseguenza di questo malco-
In tv e nei giornali non si parla d’altro: dove
sta andando il MoVimento, chi è d’accordo e
chi è contrario? Come sempre i media caval-
cano la notizia, la trasformano in titoloni e
tutti a dire che il Movimento è spaccato. For-
se è il caso di ricapitolare un po’ con qualche
dato. Il M5S è nato meno di 5 anni fa. Conta
oggi circa 2.000 eletti nelle istituzioni. Molti
sindaci, anche in capoluoghi di provincia. È,
senza discussione, il secondo gruppo politico
italiano e ha inviato 17 europarlamentari a
Bruxelles. Nelle ultime elezioni comunali ha
conquistato tre città importanti come Livor-
no, Civitavecchia e Bagheria, dopo Parma e
Ragusa. È vero, non è ancora al governo, ma
nessuno nella storia repubblicana ha avuto un
successo così rapido senza aiuti economici e
avendo contro tutta l'informazione e tutti i
partiti. Berlusconi nelle elezioni europee ha
fatto campagna elettorale CONTRO il M5S,
non gli interessava far vincere Forza Italia,
ma far perdere il M5S. Dal dopo elezioni non
c'è ora, minuto, in cui non appaia un titolo
sul MoVimento spaccato, sulle divisioni, su-
gli errori, sui flop, su fazioni interne che
chiedono la testa di questo o di quello. I vir-
golettati di dichiarazioni mai fatte dagli eletti
si sprecano. Ma la realtà è ben diversa, io il
Movimento lo vedo sano e forte. In Campa-
nia siamo reduci dal Campania Tour delle
Europee ed in ogni piazza è stato un ritrovar-
si, e un provare a dare la spallata decisiva a
sistemi di clientele e poteri che hanno stran-
golato la nostra regione. Dopo le elezioni
viviamo un periodo di svolta e cambiamento,
stiamo provando a far approvare le nostre
richieste dialogando con la maggioranza.
Oggi per portare a compimento i punti del
nostro programma non abbiamo alternative.
E ogni risultato conseguito per il bene comu-
ne sarà una vittoria dei cittadino. Quindi an-
diamo avanti e prepariamoci in Campania per
una battaglia importantissima! Tra 9 mesi si
vota per le regionali e noi dobbiamo far di
tutto per vincere le elezioni! Amici, preparia-
moci in tempo e guardiamo al futuro, avrà
certamente il volto dei tanti ragazzi, attivisti,
amici incontrati al Campaniatour. Non fer-
miamoci. Luigi Di Maio
In commissione
Finanze si sta ana-
lizzando il disegno
di legge dall'
"affascinante" nome
di "voluntary
disclosure". E una
procedura che dà la
possibilità ai grandi
evasori fiscali di
mettersi in regola
con il fisco con
massicci sconti di
pena (dal 50 al 100%), e agevolazioni sulle
sanzioni pecuniarie! Un esempio: chi ha rice-
vuto proventi derivanti da qualsiasi tipologia
di attività illecita e/o chi nel passato ha pre-
sentato dichiarazioni fiscali false, attraverso
operazioni fraudolente, portando, poi, all'e-
stero i proventi di queste attività, può con
una semplice autodenuncia sanare la sua po-
sizione sotto il profilo penale. Questo dise-
gno di legge era già apparso in Commissione
Finanze sottoforma di decreto prima delle
elezioni europee poi in seguito allo scandalo
legato a vari episodi
di corruzione, non è
stato più discusso.
Ricompare, poi, in
Commissione dopo
il voto europeo!
Questo è il nuovo
verso dell'Italia? Il
M5S in Commissio-
ne Finanze propone
l'aumento delle pe-
ne per i reati fiscali
riferibili ai grandi
evasori, la lotta ai paradisi fiscali, l'introdu-
zione del reato di autoriciclaggio, (ancora
assente nel testo presentato dalla maggioran-
za, nonostante le continue promesse) e mag-
giori controlli sulle pratiche internazionali
fraudolente. Un serio contrasto a questo tipo
di pratiche elusive ed evasive di ingente enti-
tà, permetterebbe di recuperare gettito vitale
per ridurre il carico fiscale per le piccole e
medie imprese che operano in modo traspa-
rente e che hanno serie difficoltà a rimanere
sul mercato." M5S Camera
All’incirca 1464 ex parlamentari, e quasi 900
ex senatori, figurano tra i percettori del co-
siddetto vitalizio, a cui vanno aggiunte le
numerose reversibilità per i conviventi dei
defunti, il cui costo ammonta per l’Erario a
circa 200 milioni l’anno. In questi giorni il
M5S ha avanzato, al consiglio di presidenza
del Senato, una proposta di deliberazione per
la soppressione dei vitalizi ai senatori con-
dannati in via definitiva per reati di particola-
re gravità sociale così articolata: "Non posso-
no essere erogati assegni vitalizi a favore dei
Senatori cessati dal mandato che hanno ri-
portato condanne definitive a pene superiori
a due anni di reclusione per i delitti, consu-
mati o tentati, previsti dall'articolo 51, com-
mi 3-bis e 3-quater, e […] nel libro II, titolo
II, capo I, del codice penale; che hanno ripor-
tato condanne definitive a pene superiori a
due anni di reclusione, per delitti non colpo-
si, consumati o tentati, per i quali sia prevista
la pena della reclusione non inferiore nel
massimo a quattro anni, determinata ai sensi
dell'articolo 278 del codice di procedura pe-
nale. Non possono, altresì, essere erogati as-
segni vitalizi di reversibilità nei confronti dei
familiari dei soggetti indicati dal comma pre-
cedente". Tommaso Primo Malerba
Il M5S è l’unica forza politica che alle ultime
elezioni ha presentato oltre 10.000 candidati
tutti incensurati e senza processi in corso.
Eppure l’elettorato italiano non sembra parti-
colarmente sensibile alla questione morale.
Se mettessimo in un solo partito tutti i voti
raccolti nelle elezioni europee da candidati
condannati e/o imputati si arriverebbe al 4%
delle preferenze! Il più votato d’Italia
(284.547 voti) è stato Raffaele Fitto, Forza
Italia, nonostante una condanna in primo gra-
do per abuso d’ufficio, corruzione e finan-
ziamento illecito. Poco distanti Renato So-
ru, PD, indagato per evasione fiscale e Aldo
Patriciello, Udc, condannato definitivamente
per finanziamento illecito. Il costo della cor-
ruzione in Italia è stimato intorno i 60 miliar-
do di euro. Speriamo che gli Italiani in futuro
ne facciano almeno una questione economi-
ca. Livio Ferraro
Grandi opere, larghe intese e corte vedute:
dalla Val Susa a Rimini la musica non cam-
bia mai. Una delle battaglie più famose dei
meetup romagnoli del M5S è quella che vuo-
le opporsi alla realizzazione di un sistema di
trasporto rapido costiero su bus in sede pro-
tetta (TRC) da Rimini a Riccione. Un proget-
to già ribattezzato “Tav romagnolo” dal Fatto
Quotidiano e la cui spesa, secondo le ultime
stime, potrebbe superare i 100 milioni di eu-
ro. Un servizio super per i turisti o, meglio,
per quelli che resteranno. Già, perché nel
frattempo Rimini non ha un impianto fogna-
rio adeguato e a ogni temporale estivo la città
è costretta a scaricare le acque reflue in mare
e la balneazione viene ufficialmente interdet-
ta per almeno un giorno: non male per un
polo turistico. E i 100 milioni? Sono per il
“progresso”, e mai per i nostri veri bisogni.
Stefano Severi
Il progetto del Volantone nasce dal basso gra-
zie alla partecipazione ed al contributo econo-
mico volontario e gratuito di decine di attivi-
sti. È uno strumento informativo che vuole far
conoscere le attività del Movimento a tutti
quei cittadini che non usano abitualmente in-
ternet. Ad oggi, grazie alla rete, è distribuito
in oltre 120 comuni sparsi in 7 regioni.
Abbiamo bisogno di contributi per ridurre le
spese di stampa. Dona anche tu con un con-
tributo volontario mediante bollettino postale
sul conto corrente postale 1020498505
Da Rimini alla Val Da Rimini alla Val Susa stessi erroriSusa stessi errori
Abolizione vitalizi per i Abolizione vitalizi per i Senatori Senatori condannaticondannati
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Il primo intervento di Ignazio Corrao Europarlamentare del M5S al parlamento Europeo
Denunciati gli sprechi per le trasferte mentre si negano i soldi per salvare vite umane nel Canale di Sicilia
Aumentati il bollo auto, le tariffe autostradali, le accise sui tabacchi e quelle sui carburanti
Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto
Gli italiani sono stati presi in giro dalle tante bugie raccontate dal Presidente del Consiglio, a partire dagli 80 euro
Un emendamento del M5S alla legge stabilità in aiuto delle scuole
Una nuova opzione per i contribuenti che volevano donare l’8x1000
zione dei diritti? Avete mai aperto un tavolo
per negoziare l'equiparazione dei diritti dei
lavoratori […]? Vi ponete la domanda delle
condizioni dei lavoratori nei paesi a cui chie-
dete il libero scambio? Chi dà una risposta
all'agricoltore spagnolo o italiano che si trova
sul mercato i suoi prodotti a metà prezzo ed è
costretto a chiudere l'azienda? Cosa spiegate
[…] ai milioni di disoccupati e disperati eu-
ropei senza nessun reddito? Noi ci chiedia-
mo, in qualità di cittadini europei che futuro
ha un'Europa che delocalizza le braccia dei
lavoratori dove il lavoro non conosce dignità
[…]. E il Parlamento europeo? Che fa? Spen-
de 200 milioni di euro l'anno per la trasferta
qui a Strasburgo, e allo stesso tempo destina
pochi spiccioli per affrontare continue trage-
die umanitarie come i drammatici salvataggi
di vite umane nel Canale di Sicilia. È questa
l'Europa che voi volete? Noi, Signor Presi-
dente, NO! Ignazio Corrao Europarla-
mentare M5S
Grazie Presidente, colleghi, presidente Renzi.
In questa casa della democrazia, abbiamo
sentito parlare delle solite storie, sviluppo,
crescita, flessibilità, ma nessuna parola è sta-
ta rivolta verso quei milioni di cittadini
esclusi sistematicamente da tutti i processi
decisionali che li riguardano […]. Noi vo-
gliamo un'Europa diversa! Un'Europa diversa
innanzitutto nella tipologia di TRATTATI, di
accordi, di linea politica. Abbiamo sentito
parlare con fervore di trattati come il Fiscal
Compact ma mai di Social Compact […]. Vi
abbiamo visto entusiasti nell'azionare il Mec-
canismo Europeo di Stabilità, ma non abbia-
mo mai visto nessun entusiasmo nell'ipotiz-
zare un meccanismo europeo di stabilità
sociale in cui si prediliga reddito, lavoro e
dignità dei cittadini. E adesso sentiamo nelle
vostre parole un grandissimo entusiasmo
quando pronunciate l' acronimo TTIP
(Trattato transatlantico sul commercio e gli
investimenti n.d.r.) […]. Un accordo […] che
farebbe tabula rasa delle piccole e medie im-
prese e dei tanti lavoratori che rappresentano
storicamente l'architrave del benessere della
società europea. Ma questo trattato chi lo
vuole […]? Come Movimento 5 Stelle, già a
partire da questo mese di luglio, in tutte le
Commissioni, avvieremo con determinazio-
ne un processo di trasparenza e di vigilan-
za su questo trattato. I cittadini DEVONO
poter dire la loro! […] Sono tanti i tavoli
aperti per la globalizzazione economica e
finanziaria […]. Ma quelli per la globalizza-
Si potevano fare tante cose buone con i
6,6 miliardi di euro stanziati dal governo
per il bonus di 80 euro. Si potevano pren-
dere misure più incisive per la crescita e
più giuste sul fronte della redistribuzione,
per investimenti in settori innovativi che
creano vera occupazione. Per esempio
nella banda larga oppure nelle energie
rinnovabili (che invece il governo si pre-
para a umiliare nuovamente con uno spal-
ma-incentivi che rischia di far perdere
decine di migliaia di posti di lavoro). O
ancora si poteva distribuire il bonus agli
incapienti e ai più poveri che avrebbero
speso tutto per necessità vitale, dando
così un input forte all'economia reale. Im-
pulso che invece non ci sarà con questo
bonus, come tutti sanno bene. Governo e
maggioranza hanno umiliato il Parlamento
e blindato un testo che consente fino a 40
miliardi di nuovo debito. Camera M5S
Il provvedimento che ha dato 80€ a circa
10 milioni di lavoratori dipendenti, con
reddito tra 8.000 e 24.000€ lordi/anno, si è
rivelato un bluff. Persino i tecnici della Ca-
mera hanno segnalato le incongruenze di un
provvedimento che sembra pensato soprattut-
to per la campagna elettorale del presidente
del Consiglio. Innanzitutto va detto che
sono rimasti fuori i disoccupati (senza sus-
sidio), i pensionati e i titolari di partite IVA.
Poi sulle coperture va detto che: 1) per i be-
neficiari sono stati usati dati del 2011; quindi
la cifra di 6,6 miliardi per 10 milioni di citta-
dini potrebbe essere sbagliata; 2) è assai dub-
bia la rivalutazione delle quote di Bankitalia
che è comunque un valore una-tantum; 3)
dubbi sono i tagli alle partecipate; 4) aumen-
tando dal 20 al 26% l'aliquota sulle rendite da
attività finanziarie è probabile che i grandi
investitori si rivolgano all'estero o ad altro, e
che quindi le entrate previste non ci siano; 5)
dubbio è anche il maggior gettito IVA per la
restituzione di debiti della Pubblica Ammini-
strazione ai fornitori. Inoltre le minori entrate
per il taglio dell'IRAP valgono 2,5 miliardi e
non 2. Le insufficienti coperture comporte-
ranno altri balzelli ai cittadini che già subi-
scono sempre più disservizi per ulteriori tagli
ad acquisti di beni e servizi di Comuni, Re-
gioni e Stato. A fronte di questi 80€ per
ALCUNI, ci sono aumenti per TUTTI i
contribuenti: vanno ricordati aumento bollo
auto (+12%), TIA (+20%), tariffe autostra-
dali (+8%), passaporto (+100%), marche
da bollo (+300%) e, a breve, nuove accise
sui carburanti, senza dimenticare la TASI.
Inoltre, l'aumento dal 20 al 26 % sulle rendita
finanziarie danneggerà i piccoli risparmiato-
ri. Il Movimento 5 Stelle ha proposto un al-
largamento del bonus alle fasce escluse per il
2014 e, per il 2015, il reddito di cittadinanza;
inoltre, ha chiesto di parametrizzare il taglio
Irap per favorire le PMI e di sostenere le ob-
bligazioni emesse dalle aziende. Il decreto
consente di sforare il patto di bilancio facen-
do fino a 40 miliardi di nuovo debito. Il Mo-
vimento 5 Stelle avrebbe utilizzato queste
risorse per vere riforme strutturali e spesa
produttiva, non per contentini e mance eletto-
rali. Giuseppe Capurso
Si è appena conclu-
sa la stagione delle
dichiarazioni dei
redditi. Grazie al
MoVimento 5 Stel-
le i contribuenti
hanno avuto la
possibilità di de-
stinare l'8 x1000
all'edilizia scola-
stica, che rappresenta ormai un'emergenza
nazionale. I cittadini hanno potuto sottoscri-
vere la sezione STATO nel modulo della di-
chiarazione, ed i rappresentanti del MoVi-
mento 5 Stelle in Parlamento vigileranno che
il fondo venga ripartito correttamente tra tut-
te le finalità previste dalla legge. L’obiettivo
è quello di promuovere, almeno per quest'an-
no, l'utilizzo esclusivo di tali somme raccolte,
per la finalità aggiunta grazie all’emenda-
mento alla legge di Stabilità 2014 presentato
dal MoVimento 5 Stelle, cioè appunto l'edili-
zia delle scuole. Gli interventi riguardano
naturalmente la ristrutturazione, il miglio-
ramento, la messa in sicurezza, l'adegua-
mento antisismico e
l'efficientamento
energetico degli im-
mobili adibiti all'i-
struzione scolastica
pubblica. Non resta
che informare i con-
tribuenti su questa
opzione e consentire
agli enti proprietari,
ossia Comuni e Province, di presentare le
domande per ottenere i fondi necessari ai
progetti di riqualificazione. In realtà, con-
trariamente a quanto millantato da Renzi
in precedenti occasioni, per questo Gover-
no la sicurezza degli edifici scolastici, e
dunque degli studenti e del personale, non
è una priorità. Mancano tempi certi per l’at-
tuazione della norma prevista dalla Legge di
Stabilità ed i sindaci rischiano di non fare in
tempo a presentare richiesta per accedere a
questi fondi. Continueremo a monitorare
per quella che non riteniamo una vittoria
del M5S, bensì di tutti i cittadini italiani.
Luigi Gallo Deputato M5S
Quest'anno il problema della pulizia nel-le scuole si è trasformato in un vero e proprio allarme sociale. La ragione è nel fallimentare sistema delle esternalizzazio-ni (l’appalto esterno). Infatti, per lo Sta-to, l'esternalizzazione del servizio di puli-zie ha un costo maggiore rispetto al vec-chio servizio di pulizia “statale” svolto dai bidelli. Considerando la riduzione dei fondi pubblici destinati alle esternalizza-zioni ed il sistema degli appalti al ribasso, è evidente che le cooperative, per mante-nere intatti i profitti, hanno dovuto ta-gliare le ore di lavoro, riducendo così gli stipendi dei lavoratori ed abbassando la qualità del servizio fornito. La proposta di legge del M5S (a prima firma Maria Marzana) propone l’internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole, con assun-zioni tramite graduatoria, e l’inserimento degli ex LSU nelle graduatorie ATA, nel rispetto del personale già inserito. Quindi STOP agli appalti per le forniture di puli-zie, SI all’assunzione statale di nuovi col-laboratori scolastici. Fabio Liguori
Il termine “amianto” (dal greco amiantos:
incorruttibile) viene usato per indicare alcuni
minerali costituiti da silicati in forma fibrosa.
Il più utilizzato è il crisotilo, con i manufatti
in cemento-amianto il cui brevetto risale al
1901, nel 1903 iniziò la produzione indu-
striale dell’Eternit. In Eternit venivano realiz-
zate fioriere, canne fumarie, lastre ondulate
per i tetti, cisterne per l’acqua potabile, tuba-
zioni per acquedotti e fognature e tutto quan-
to doveva dare garanzia di durata e basso
costo. L’amianto era usato per produrre tes-
suti e corde, guarnizioni (freni), treni e veli-
voli. Le fibre d’amianto, possono causare
l’asbestosi, il mesotelioma pleurico ed il car-
cinoma polmonare. Non esiste una esposizio-
ne tollerabile: è sufficiente inalare una sola
fibra per sviluppare un tumore. Che l’amian-
to fosse dannoso lo si sapeva già dalla fine
dell’800 e gli assicuratori di USA e Canada
cessarono sin dal 1918 di assicurare gli espo-
sti. L’Italia era il primo produttore della CEE
quando, con la legge 257 del 1992, ne proibì
l’uso. Oggi le morti da amianto sono da
3.000 a 5.000 l’anno ed aumenteranno nei
prossimi 15 anni. Fino al 2013 sono state
440.000 le richieste d’indennizzo per lavora-
tori ammalati o deceduti e l’INAIL ha corri-
sposto finora 170.000 indennizzi. Secondo
l’OMS i decessi nel mondo sono oltre 90.000
l’anno. In Italia sono presenti oltre 32 milioni
di tonnellate di manufatti contaminati da
amianto e ci vorrà quasi un secolo prima di
bonificare. La mappatura dei siti contaminati
ne ha registrato, al 2013, circa 34 mila (2.500
istituti scolastici). Il M5S con l’aiuto dell’Os-
servatorio Nazionale Amianto ha formulato
la proposta di legge n. 1366, che ha come
oggetto: “Disposizioni sulla protezione dei
lavoratori contro i rischi connessi con una
esposizione all’amianto durante il lavoro, per
la bonifica dell’amianto e dei materiali conte-
nenti amianto nei locali pubblici o aperti al
pubblico”, dove si chiede la bonifica degli
ambienti aperti al pubblico e i luoghi di lavo-
ro entro il 1 gennaio 2020. Franco Anedda
resp. ONA Cagliari.
Amianto killerAmianto killer la proposta del M5Sla proposta del M5S
Cosa si poteva fare Cosa si poteva fare con gli 80 eurocon gli 80 euro
Allarme sociale scuola: Allarme sociale scuola: quanto costa pulirlequanto costa pulirle
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Monte Romano:Monte Romano: quando la correttaquando la corretta
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funziona!funziona!
Passa l’emendamento del M5S all’interno della legge 137/2013 per rivedere gli affitti onerosi
Grossi risparmi per le amministrazioni pubbliche che devono avvisare i proprietari entro il 31 luglio
Alle imprese costi per 1200 euro l’anno, alle banche i guadagni delle transazioni
Non siamo né di Destra né di Sinistra ma siamo Avanti e vogliamo Volare Alto
Oltre la soglia dei 30 euro è obbligatorio avere un POS all’interno dell’esercizio commerciale e negli studi professionali
Molte polemiche tra gli attivisti ma grande prova di democrazia
La scelta definitiva è stata affidata agli iscritti certificati nel M5S
richiesta di fare una attenta analisi delle
eventuali locazioni passive in corso, al
fine di ottenere un taglio radicale della
spesa improduttiva. Le amministrazioni
pubbliche, nell'ambito della propria auto-
nomia, possono comunicare entro il 31
luglio 2014 il preavviso di recesso dai
contratti di locazione di immobili in corso
alla data di entrata in vigore del decreto. Il
recesso, poi, potrà essere perfezionato do-
po 180 giorni dal preavviso anche in dero-
ga ad eventuali clausole che lo limitino o
lo escludano. Il diritto di recesso riguarde-
rà anche gli immobili dei fondi comuni di
investimento. “Abbiamo dato l’avviso di
sfratto alla casta”, ha dichiarato Riccardo
Fraccaro, primo firmatario dell’emenda-
mento, “ora sta a noi tutti, cittadini, attivi-
sti e portavoce vigilare affinché venga ap-
plicato!”. Elvira Santaniello
Ci hanno riprovato ma alla fine abbiamo
vinto noi. Ebbene sì, la norma sugli
“affitti d’oro”, nata per poter rescindere i
contratti dei cosiddetti “palazzi Marini”
che ospitano gli uffici dei deputati e per
consentire allo Stato un risparmio di ben
24 milioni di euro l’anno, è passata, con
voto unanime, al Senato. L’emendamento
del MoVimento 5 Stelle all’interno della
Legge n. 137 del 13 dicembre 2013, con-
sentirà quindi alla Camera di rescindere
sin da subito i contratti di locazione dei
Palazzi Marini, ma avrà degli effetti bene-
fici anche per gli Enti Locali, consentendo
loro in prima istanza di disdire in toto gli
affitti onerosi delle pubbliche amministra-
zioni e, in seconda istanza, di rinegoziare i
canoni di locazione, in virtù del potere
contrattuale derivante dal diritto di reces-
so. La norma, ad esempio, è stata già ap-
plicata dalla Provincia Autonoma di Bol-
zano, la quale ha deliberato una revisione
dei contratti di locazione di cinque palazzi
che ospitano settori della pubblica ammi-
nistrazione, ottenendo un risparmio imme-
diato di 150.000 euro l’anno, ovvero
600.000 euro nel bilancio dell’intera con-
siliatura. Grazie agli attivisti del MoVi-
mento 5 Stelle, che stanno rendendo nota
questa possibilità in tutta Italia attraverso
iniziative ad hoc e gazebo tematici, sono
molti gli Enti Locali cui è stata indirizzata
A Ragusa non si pagherà la Tasi! Potrei fer-
marmi qui, la frase è così chiara, così bella,
così “5 stelle“, che potrei rileggermela al ral-
lenty per godermela fino in fondo e condivi-
derla senza ulteriori precisazioni. Invece no.
Certe notizie vanno commentate! Federico
Piccitto ha messo a segno un altro colpo.
Grazie al “virtuosismo” con il quale sta gui-
dando Ragusa, il nostro sindaco a 5 stelle è
riuscito ad azzerare l’aliquota TASI (Tassa
sui Servizi Indivisibili) evitando ai cittadini
un balzello di 5 milioni di euro! Ragusa ed
Assemini sono due Comuni a 5 stelle che
hanno introdotto questa importante novità
che, sicuramente, darà un grande sollievo ai
cittadini. Ad onor del vero, anche Olbia è
riuscita ad abolire tale aliquota, e questa è
l’ennesima dimostrazione che quando si vuo-
le fare l’interesse dei cittadino le cose riesco-
no meglio! Che dire allora? Faccio bene a
votare M5S! Giancarlo Cancelleri, M5S Sicilia
Dal 1 luglio è scattato l'obbligo del Pos per
esercenti, commercianti, professionisti e
aziende. Quindi anche per autotrasportatori,
imprese di costruzioni, idraulici, falegnami,
elettricisti, antennisti, manutentori di caldaie,
ecc. Questi operatori dovranno avere la
"macchinetta" che consente ai clienti di paga-
re con il bancomat oltre la soglia dei 30 euro.
L'entrata in vigore della nuova disciplina è
stata rimandata di tre mesi, ma nonostante
questo molti soggetti interessati non si sono
ancora dotati del Pos. Tra i motivi, i costi
troppo alti di installazione e gestione, che
incidono soprattutto sulle imprese e pro-
fessionisti con basso fatturato. Diverse
professioni, hanno protestato più volte, sotto-
lineando le criticità: l’estensione dell'obbligo
a tutti senza fare adeguate distinzioni, con un
tetto minimo troppo basso (30 euro) e con
una mancanza di gradualità nell'entrata in
vigore. Con l'avvicinarsi della scadenza di-
versi ordini professionali hanno preso le di-
stanze dall'obbligatorietà, in forza del fatto
che non è espressamente prevista dalla norma
(Dl 179/2012, art. 10 comma 4) una sanzione
in caso di violazione. La norma, da una
parte vuole fare un passo in avanti in ter-
mini di tracciabilità dei pagamenti e lotta
all'evasione, nonché un ampliamento e
un'agevolazione a favore del cittadino, che
disporrà di un ulteriore metodo di pagamen-
to, ma dall'altra rischia di incidere negativa-
mente sulle PMI con basso fatturato, profes-
sionisti e soprattutto per le nuove PMI come
le startup. La Cgia di Mestre stima che
un'azienda con 100mila euro di ricavo an-
nuo, con il Pos, tra canone mensile, canone
annuale e la percentuale di commissione
sull'incasso, dovrà sostenere una spesa media
annua di 1.200 euro. Il M5S da sempre è a
fianco delle PMI. Per questo attraverso una
risoluzione in Commissione Finanze abbia-
mo chiesto al Governo di: 1) fare in modo
che fino al 30 giugno 2015 l'obbligo riguardi
soltanto i soggetti con almeno 200mila euro
di fatturato; 2) escludere dal vincolo tutte le
nuove attività per almeno due anni; 3) preve-
dere che i costi delle transazioni siano a cari-
co delle banche. Attendiamo risposta.
Il M5S ha condotto
negoziati con i grup-
pi politici al Parla-
mento Europeo, suc-
cessivamente alle
elezioni europee del
25 maggio, per avere
i vantaggi dell'appar-
tenenza a un gruppo; in Europa rimanere nel
gruppo dei non iscritti pone limiti nella parte-
cipazione in Aula. Sono quindi state visiona-
te le agende politiche, i possibili punti in co-
mune, avviati contatti con i segretari e i pre-
sidenti dei vari gruppi, sondata la disponibili-
tà ad accogliere i 17 parlamentari a cinque
stelle. Sono stati presi in considerazione i
gruppi europei che hanno espresso ufficial-
mente interesse per la delegazione italiana:
l'EFD (Europa per la Libertà e la Democra-
zia) e l'ECR (Conservatori e Riformisti Euro-
pei). Il gruppo politico dei Verdi Europei,
nonostante le richieste del M5S, ha mantenu-
to una posizione ambigua, mostrando vedute
differenti al suo interno, rimandando il tavolo
delle trattative con il M5S sulle condizioni
dell'eventuale allean-
za. Questo clima di
incertezza ha portato
all'esclusione dei
Verdi europei dalle
opzioni per la forma-
zione del gruppo eu-
ropeo con il movi-
mento cinque stelle. Altri gruppi sono stati
scartati perché gli incontri hanno evidenziato
divergenze politiche troppo marcate. Nel ri-
spetto della democrazia partecipata, la scelta
del gruppo a cui aderire è stata affidata agli
iscritti certificati al M5S tramite votazioni
online; tre le opzioni disponibili: gruppo
EFD, gruppo ECR e gruppo non iscritti. Sul
blog www.beppegrillo.it era possibile cono-
scere brevemente i due gruppi grazie a un
video di presentazione, ma era auspicabile un
approfondimento maggiore come fu fatto per
la costruzione della legge elettorale del M5S.
Il gruppo EFD è risultato primo con il 78,1%
dei voti, l'opzione del gruppo dei non iscritti
ha ricevuto l'11,9% e il gruppo ECR il 10%
dei voti. Marco Cuomo
La comunicazione del Movimento ha il suo
alveo naturale nell’utilizzo massiccio di inter-
net. Tutte le attività di comunicazione, dai
parlamentari agli attivisti nei comuni, vengono
svolte tendenzialmente sulla rete. Negli ultimi
mesi, a ridosso della campagna elettorale
l’attenzione alla comunicazione si è spostata
anche sui mezzi tradizionali, basti pensare
alla partecipazione di Beppe Grillo a Porta a
Porta. Il dilemma tra gli attivisti del Movimen-
to è ancora vivo: usare solo internet oppure
utilizzare anche altri mezzi di comunicazione
come la TV o la carta stampata? Magari la
riflessione dovrebbe spostarsi più sui conte-
nuti che sugli strumenti da utilizzare. Per
quello che riguarda noi che abbiamo dato vita
al progetto di questo volantone, possiamo
solo evidenziare i dati di una particolare espe-
rienza. Gli attivisti del comune di Monte Ro-
mano (Viterbo), ci hanno segnalato la partico-
larità dei risultati elettorali del loro comune
alle ultime elezioni Europee. Il comune ha
circa 2000 abitanti, la maggior parte dedita
all’agricoltura. Non è un paese giovane ed il
comune più vicino dista 12 km. Qui ci sono
pochi attivisti che da diversi mesi hanno come
unica iniziativa la distribuzione porta a porta
di 250 copie del Volantone ogni mese. Prati-
camente una copia per ogni famiglia. Alle ulti-
me elezioni il Movimento, caso unico nell’inte-
ra provincia e forse regione, ha incrementato
i voti in termini assoluti. Considerando le di-
mensioni del comune e le sue caratteristiche
geografiche e tenendo presente della diffusio-
ne capillare del volantone, ci piace pensare
che il risultato sia frutto di una adeguata e
corretta informazione sulle attività del M5S,
fatta principalmente mediante uno strumento
tradizionale come quello cartaceo. Sarà un
caso? Noi speriamo di no. Giovanni Erra
A Ragusa non A Ragusa non si paga la TASIsi paga la TASI
Committenti: Puglia, Cioffi, Micillo. Dopo aver letto il volantone, non buttarlo. Passalo ad un amico, al tuo vicino di casa o lascialo in un bar. Passa Parola. Volan-tone realizzato al 100% su carta riciclata. Da una idea di Giovanni Erra con la collaborazione di Silvana Giannuzzi, Tommaso Malerba, Davide Gatto, Giuseppe Capurso, Gennaro Cozzolino, Marco Cuomo
Lo scorso 3 luglio alle ore 18:30 presso L'Au-
la Consiliare del Comune di Pomigliano, il
vicepresidente della Camera dei Deputati,
Luigi Di Maio, ha indetto un appuntamento
coi cittadini per esporre pubblicamente le atti-
vità parlamentari ed il proprio lavoro nelle
Istituzioni. Questa è stata solo l’ultima in ordi-
ne di tempo delle numerose iniziative promos-
se dal Movimento per rendere concreti i pro-
pri valori di vicinanza, condivisione, parteci-
pazione. Il Movimento 5 Stelle crede nella
politica come servizio ai cittadini, e promuove
perciò fortemente la trasparenza sulle proprie
attività per offrirsi al controllo e alla verifica
da parte dei cittadini. Per il Movimento 5 Stel-
le qualunque rappresentante nelle istituzioni è
al servizio dei cittadini e dovrebbe rendiconta-
re ovvero rendere conto del proprio operato ad
essi. Noi lo facciamo.
Noi Noi rendiamo rendiamo contoconto