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Emilia-Romagna Osserva la carta geografica dell’Emilia-Romagna. 1. Con quali regioni confina l’Emilia-Romagna? Confina anche con qualche stato straniero? Da quali mari è bagnata la regione? Procedi in ordine da nord, a est, a sud, a ovest. 2. Dove sono localizzate le catene montuose dell’Emi- lia-Romagna? A quale sistema montuoso apparten- gono? Da che cosa viene segnato, secondo te, quasi tutto il confine meridionale della regione? 3. Quali sono le principali vette della regione? Dove so- no localizzate? 4. Attraverso quali valichi l’Emilia-Romagna comunica con la Toscana? 5. Qual è la percentuale di territorio occupata dalla pianura? È una percentuale maggiore o minore delle altre regioni dell’Italia settentrionale? 6. Tutti i corsi d’acqua dell’Emilia-Romagna sono af- fluenti del Po? Qual è il loro andamento prevalente? Quali sono i principali tra essi? 7. Tra quali città il Po segna il confine settentrionale della regione? 8. Quali sono le principali vie di comunicazione che per- corrono l’Emilia-Romagna? 9. Osserva la posizione di molte città dell’Emilia-Roma- gna. Come sono disposte? Sai spiegare il motivo di una tale situazione? 10. Quante e quali sono le province dell’Emilia-Roma- gna? Osserva i grafici e i dati statistici relativi all’Emilia-Romagna. 1. Quale percentuale di superficie occupa l’Emilia- Romagna rispetto all’Italia intera? 2. Che cosa puoi affermare riguardo alla densità della popolazione in Emilia-Romagna? 3. Qual è la percentuale di popolazione occupata in Emilia-Romagna? È una percentuale maggiore o mi- nore di quella italiana? Secondo te questo dato in- dica una situazione economica nel complesso favo- revole? 4. In Emilia-Romagna la percentuale di popolazione occupata in agricoltura è superiore o inferiore alla media nazionale? 5. Che cosa puoi affermare riguardo al prodotto inter- no lordo dell’Emilia-Romagna, confrontato con quel- lo medio italiano? Il reddito medio per abitante è dunque inferiore o superiore a quello medio italiano? BENVENUTI IN EMILIA-ROMAGNA Popolazione e lavoro 2002 Emilia-Romagna % Italia UE (a 25 stati) Attiva Non attiva Popolazione in cerca di occupazione (disoccupati e in cerca di primo impiego) e popolazione occupata 2002 Emilia-Romagna % Italia UE (a 25 stati) In cerca di occupazione Occupata Divisione del lavoro 2002 Emilia-Romagna % Italia UE (a 25 stati) Agricoltura Industria Terziario Prodotto nazionale lordo per abitante (dollari) 2002 Consumo energia elettrica per abitante (kwh) 2001 47,3 38,1 52,7 61,9 45,8 54,2 3,3 96,7 9,2 8,2 90,8 91,8 5,4 35,5 59,1 5,0 32,0 63,0 5,6 28,9 65,5 22.780 5.958 20.399 17.502 46.754 Lussemburgo 4.732 5.463 14.588 Finlandia Autovetture ogni 1000 abitanti 2001 Linee telefoniche ogni 1000 abitanti 2001 582 424 638 Lussemburgo 496 481 519 783 Lussemburgo 622 Mortalità nel primo anno di vita per 1000 nati vivi 2000 3,6 4,3 11,0 Lettonia 5,0 Legenda Emilia-Romagna Italia UE Valore massimo UE © Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 63

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Emilia-Romagna

Osserva la carta geografica dell’Emilia-Romagna.

1. Con quali regioni confina l’Emilia-Romagna? Confinaanche con qualche stato straniero? Da quali mari èbagnata la regione? Procedi in ordine da nord, a est,a sud, a ovest.

2. Dove sono localizzate le catene montuose dell’Emi-lia-Romagna? A quale sistema montuoso apparten-gono? Da che cosa viene segnato, secondo te, quasitutto il confine meridionale della regione?

3. Quali sono le principali vette della regione? Dove so-no localizzate?

4. Attraverso quali valichi l’Emilia-Romagna comunicacon la Toscana?

5. Qual è la percentuale di territorio occupata dallapianura? È una percentuale maggiore o minore dellealtre regioni dell’Italia settentrionale?

6. Tutti i corsi d’acqua dell’Emilia-Romagna sono af-fluenti del Po? Qual è il loro andamento prevalente?Quali sono i principali tra essi?

7. Tra quali città il Po segna il confine settentrionaledella regione?

8. Quali sono le principali vie di comunicazione che per-corrono l’Emilia-Romagna?

9. Osserva la posizione di molte città dell’Emilia-Roma-gna. Come sono disposte? Sai spiegare il motivo diuna tale situazione?

10. Quante e quali sono le province dell’Emilia-Roma-gna?

Osserva i grafici e i dati statistici relativiall’Emilia-Romagna.

1. Quale percentuale di superficie occupa l’Emilia-Romagna rispetto all’Italia intera?

2. Che cosa puoi affermare riguardo alla densità dellapopolazione in Emilia-Romagna?

3. Qual è la percentuale di popolazione occupata inEmilia-Romagna? È una percentuale maggiore o mi-nore di quella italiana? Secondo te questo dato in-dica una situazione economica nel complesso favo-revole?

4. In Emilia-Romagna la percentuale di popolazioneoccupata in agricoltura è superiore o inferiore allamedia nazionale?

5. Che cosa puoi affermare riguardo al prodotto inter-no lordo dell’Emilia-Romagna, confrontato con quel-lo medio italiano? Il reddito medio per abitante èdunque inferiore o superiore a quello medio italiano?

BENVENUT I I N EM I LI A-ROMAGNA

Popolazione e lavoro 2002

Emilia-Romagna %

Italia

UE (a 25 stati)

● Attiva ● Non attiva

Popolazione in cerca di occupazione (disoccupati e in cerca di primo impiego) e popolazione occupata 2002

Emilia-Romagna %

Italia

UE (a 25 stati)

● In cerca di occupazione ● Occupata

Divisione del lavoro 2002

Emilia-Romagna %

Italia

UE (a 25 stati)

● Agricoltura ● Industria ● Terziario

Prodotto nazionale lordo per abitante (dollari) 2002

Consumo energia elettricaper abitante (kwh) 2001

47,3

38,1

52,7

61,9

45,8 54,2

3,3 96,7

9,2

8,2

90,8

91,8

5,4 35,5 59,1

5,0 32,0 63,0

5,6 28,9 65,5

22.780

5.958

20.39917.50246.754 Lussemburgo

4.7325.46314.588 Finlandia

Autovetture ogni 1000 abitanti 2001

Linee telefoniche ogni 1000 abitanti 2001

582424638 Lussemburgo

496481519783 Lussemburgo

622

Mortalità nel primo anno divita per 1000 nati vivi 2000

3,6

4,3

11,0 Lettonia5,0

Legenda

● Emilia-Romagna

● Italia

● UE ● Valore massimo UE

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 63

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Emilia-Romagna

1. Territorio e climaL’Emilia-Romagna occupa un territorio«cerniera» tra il Nord e il Centro dell’I-talia. La sua forma ricorda quella di untriangolo, delimitato ai tre lati da impor-tanti elementi naturali: il corso del Po anord, l’Appennino a sud, il mare Adriati-co a est.

Il doppio nome, Emilia-Romagna, haragioni storiche: Emilia deriva dall’anticavia romana che attraversa l’intera regionee indica il territorio a ovest di Bologna,più vasto. Romagna, o terra dei romani,indica invece il territorio a est; fu chia-

mata così perché resistette all’invasionedei Longobardi agli inizi del Medioevo. Iconfini attuali della regione sono segnatia nord da Lombardia e Veneto, a ovestda Piemonte e Liguria, a sud da Toscanae Marche, a est dall’Adriatico.

I rilievi appartengono all’AppenninoTosco-Emiliano. Sono montagne di for-ma tondeggiante, piuttosto spoglie. Trele cime maggiori: il monte Cimone (2165m, la vetta più elevata dell’Appenninosettentrionale); il monte Falterona (1654m), da cui scende l’Arno; il monte Fu-maiolo (1407 m), presso cui si trovano lesorgenti del Tevere. Numerosi valichi

1. Una stazione di pesca nelle Valli di Comacchio, oratrasformata in museo.

2. La via Emilia a Bologna.

1 2P. Equisetto / «Airone», 2002 A. Vergani / «Airone», 2002

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 64

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Emilia-Romagna

mettono in comunicazione i due versan-ti appenninici, quello padano-adriatico equello tirrenico. I più importanti sono:la Cisa per scendere a La Spezia, l’Abe-tone per Lucca, la Porretta per Pistoia,l’Euta-Raticosa per Firenze, i Mandrioliper Arezzo, la Citerna, dove l’autostradadel Sole passa l’Appennino. Le monta-gne digradano verso la pianura attraver-so una frangia di colline argillose diaspetto caratteristico. L’assenza della co-pertura vegetale favorisce infatti lo slit-tamento di masse di terra, con formazio-ne di solchi stretti e profondi chiamaticalanchi; altre formazioni naturali tipi-che sono le salse, piccoli coni di fango ri-empiti di acqua salata.

L’estesa pianura è di origine alluvio-nale. La parte emiliana è lavorata e abita-ta da più di 2000 anni: porta ancora letracce della divisione delle terre in epocaromana (centuriazione). La campagna ro-magnola ha sempre avuto bisogno di bo-nifiche che risanassero e rendessero col-tivabili le distese di paludi e acquitrini; iprimi lavori risalgono addirittura aglietruschi e furono continuati nel temposino alla massiccia bonifica della fine delXIX secolo.

La regione è ricca di fiumi, per lo piùa carattere torrentizio; il Po corre lungo ilconfine settentrionale per circa 265 km.Alcuni dei corsi d’acqua che scendonodall’Appennino sono suoi affluenti di de-stra: tra essi Trebbia, Nure, Taro, Secchia,Panaro. Un altro bacino importante èquello del Reno, che nasce in Toscana(provincia di Pistoia) e attraversa la re-gione per oltre 200 km, sfociando nell’A-driatico dopo aver fiancheggiato il corsodel Po. Anche altri corsi d’acqua, come ilLamone e il Savio, si gettano direttamen-te in mare.

Il litorale adriatico è basso, sabbioso erettilineo. Nel tratto di costa compresotra la foce del Reno e il delta del Po sitrova un ambiente anfibio costituito daspecchi d’acqua bassa e adibito a territo-rio di pesca: le Valli di Comacchio, idealiper lo sviluppo di alcuni pesci, soprattut-to anguille e cefali.

Il clima è in prevalenza continentale,con estati calde e umide e inverni freddi,

accompagnati da nebbie e gelate in pia-nura. L’Adriatico, poco profondo, limitala sua azione mitigatrice alle coste.

Nel territorio dell’Emilia-Romagna, alconfine con le Marche, sorge la Repub-blica di San Marino.

2. La popolazioneUn dato fondamentale: la popolazione èdistribuita in modo abbastanza omoge-neo. In Emilia-Romagna mancano gran-di concentrazioni in singole città e i di-versi capoluoghi manifestano un certoequilibrio; i centri minori e le campagnesono densamente abitati. Bologna, il ca-poluogo regionale, è più popolosa dellealtre città ma non ne ha limitato lo svi-luppo; nella sua provincia non vive nem-meno un quarto degli abitanti della re-gione. La provincia di Rimini, istituitanel 1992, è quella più densamente popo-lata. Un fenomeno comune ad altre re-gioni è invece lo spopolamento dellemontagne, dove oggi vivono appena 6emiliani su 100.

3. Le comunicazioniOsserviamo la posizione geografica del-l’Emilia-Romagna, che è un’importantearea di comunicazioni tra nord e sud,tra est e ovest. Già gli antichi romaniaprirono la via Emilia per collegare l’A-driatico alla pianura Padana; lungo talevia sorsero alcune delle più importanticittà della regione. Oggi la ferrovia el’autostrada seguono la stessa direttrice,che continua a essere quella meglio ser-vita dai trasporti: si va da Rimini a Pia-cenza, passando per Forlì, Bologna,Modena, Reggio Emilia, Parma. A Bo-logna si incrociano le maggiori vie dicomunicazione: diverse autostrade, tracui quella del Sole; numerose linee fer-roviarie, che fanno della città il più im-portante nodo di smistamento d’Italia.Al traffico aereo provvedono gli aero-porti di Bologna e di Rimini. Negli ulti-mi tempi ha riacquistato rilievo il portodi Ravenna.

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 65

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Emilia-Romagna

4. Le città e laqualità della vitaEsclusa Bologna, capoluogo della regio-ne (371 000 abitanti), gli altri otto capo-luoghi hanno una popolazione compresatra i 100 000 e i 180 000 abitanti; moltehanno università, teatri, musei, un riccopatrimonio artistico e culturale: l’Emilia-Romagna può essere definita una regione«con tanti centri»: oltre a Bologna vi so-no infatti numerose città importanti e af-fascinanti.

Bologna è un centro importante sottomolto aspetti: commerciale, industriale,culturale. La sua posizione ne ha fatto ilsecondo mercato all’ingrosso d’Italia, do-po Milano; nella provincia vi sono indu-strie meccaniche, alimentari, calzaturiere.Città di antica origine etrusca, nel Me-

dioevo è stata la sede della prima univer-sità italiana. Del suo passato rimangononotevoli monumenti: le due torri dellaGarisenda e degli Asinelli, la basilica diSan Petronio, il palazzo Comunale. Nodoferroviario e stradale all’intersecarsi dellevie che portano dalla pianura alle Alpi, èoggi sede di grandi e frequentate fiere na-zionali e internazionali. A Bologna si svol-gono importanti attività commerciali eamministrative, culturali e industriali, inparticolare nei rami della meccanica, del-le calzature, dei prodotti alimentari.

Modena e Parma seguono per rile-vanza economica e per bellezze artisti-che; sono anch’esse nodi ferroviari e stra-dali, mercati agricoli e aree industriali(nel settore alimentare anzitutto). Reggionell’Emilia è una città di manifatture findal Medioevo. Forlì e Rimini compren-

3. Il centro storico di Bologna vistodall'aereo; spiccanole torri dellaGarisenda e degliAsinelli.

4. L’arco di Augusto(27 a. C.) nel cuore di Rimini.

G. A. Rossi3 L. Ghirri4

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Emilia-Romagna

dono nelle loro province la zona balnea-re di maggior richiamo turistico. Ferrara,città d’arte e cultura, al centro di campa-gne rese fertili dalle bonifiche, ospita an-che grandi raffinerie di petrolio. L’anticaRavenna, ricca di edifici dei primi secolidell’era cristiana, è l’altro polo petrolchi-mico della regione; un tempo porto fio-rente, ha subìto nei secoli un progressivointerramento ed è ora collegata al mareda un canale. Piacenza ha rapporti eco-nomici più stretti con la Lombardia, conla quale confina.

L’alto reddito mediamente presente intutta la regione e i servizi efficienti portanocondizioni di vita generalmente buone.

I problemi tipici delle metropoli indu-striali (sovraffollamento, ritmo di vita fre-netico, traffico caotico) si riscontrano soloin misura limitata; tuttavia l’inquinamento

determinato dall’uso massiccio di prodottichimici per l’agricoltura (nonostante gliesperimenti di agricoltura «biologica» chesi svolgono proprio in questa regione) edalle attività delle industrie chimiche eproduttrici di materiali da costruzione (inparticolare di piastrelle), è la causa di un’e-levata mortalità per tumore.

L’inquinamento ha anche causato laproliferazione delle alghe (mucillagini)nell’Adriatico, compromettendo in qual-che annata l’afflusso turistico lungo le co-ste romagnole; le sostanze velenose tra-sportate dai venti che spirano dal mareverso la terraferma hanno attaccato anchele foreste costiere (pineta di Ravenna). Lacostruzione «selvaggia» di alberghi e di se-conde case ha infine gravemente danneg-giato l’ambiente naturale rivierasco, cheoggi è in gran parte invaso dal cemento.

G. A. Rossi 5 6 C. Leonardi, 1985

5. Il centro storico di Reggio Emilia. In alto si vede piazzaPrampolini, su cui siaffaccia il palazzoComunale.

6. Il duomo diModena con la torrecampanaria dellaGhirlandina, simbolodella città.

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LE ATT I V I TÀ ECONOM I CHE

Emilia-Romagna

AGRICOLTURA

L’agricoltura è la piùricca d’Italia. Lecampagne sono fertili,irrigue, coltivate contecniche avanzate:molto spesso della lo-ro conduzione si occu-pano i proprietari cheabitano nei poderi(coltivazione diretta).La raccolta e il com-mercio dei prodottipuò contare su unabuona organizzazione.Tra le coltivazioni dimaggior rilievo: il gra-no tenero e la barba-bietola da zucchero,

LL’’EEmmiilliiaa--RRoommaaggnnaa èèuunnaa ddeellllee rreeggiioonnii ppiiùùssvviilluuppppaattee ee pprrooggrreeddii--ttee ddeell ppaaeessee. Anchequi a partire dalla me-tà del xx secolo si èverificata una grandeespansione dell’indu-stria, ma senza checiò andasse a scapitodell’agricoltura. Diver-samente da quanto èsuccesso altrove, que-sti due settori hannomantenuto stretti le-

dei quali la regione èla prima produttricenazionale; la frutta(pere, pesche, susine,mele) e gli ortaggi.Notevole anche l’aallllee--vvaammeennttoo di suini e bo-vini, che è alla base didue produzioni tipi-che: insaccati (pro-sciutti, zamponi, mor-tadelle) e formaggipregiati (parmigianoreggiano). Significati-va è la ppeessccaa, nellearee di Comacchioe di Cesenatico.

Piacenza

Parma

Reggionell'Emilia Modena

Bologna

Ferrara

Ravenna

Forlì

Rimini

Colture prevalenti

Frumento

Riso

Vite

Frutta

Ortaggi

Patate

Barbabietole

Pesca

Bovini

Suini

Prevalente utilizzo del suolo

Boschi, foreste, arbusteti

Prati e pascoli

Aree agricole

Aree incolte e improduttive

Principali settori industriali

Meccanica, autoveicoli

Elettrotecnica, elettronica, informatica

Chimica, petrolchimica

Tessile, abbigliamento, calzature

Legno, carta, editoria

Alimentarigami e hanno raggiunto proporzioni simili: in ambedue, ad esempio, pprreevvaallee llaa ppiiccccoollaa ee mmeeddiiaa iimmpprreessaa e sono assaidiffuse le cooperative(società formate daconsumatori o lavora-tori, che producono ovendono prodotti, osvolgono altre attività,in modo da offrire atutti i soci dei vantag-

gi: prodotti e servizi aprezzi più favorevoli,stipendi migliori o di-stribuzione dei guada-gni).

Piacenza

Parma

Reggionell'Emilia

Modena

Bologna

Ferrara

Ravenna

Forlì

Rimini

prosciuttiformaggi

ceramica

automobili

abbigliamento

prosciuttiformaggi

ceramica

L. Ghirri

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 68

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Emilia-Romagna

F. Fontana

Agip Review, 1994

L. Ghirri, 1985

TERZIARIO

Il sseettttoorree tteerrzziiaarriioo,principalmente ilcommercio, èè ffiioorreenntteegrazie all’efficienzadelle reti di comuni-cazione e di traspor-to. La regione offre

anche molte attratti-ve turistiche: tesoridell’arte bizantina aRavenna, monumentidel periodo delle Si-gnorie a Ferrara, ilbellissimo centro sto-rico di Bologna equello di Parma, il

duomo di Modena(uno dei massimi ca-polavori artistici ita-liani). Il turismo ter-male è fiorente a Sal-somaggiore e quelloinvernale è praticatoin alcuni centri del-l’Appennino Tosco-

Emiliano. La maggiorfrequenza turistica(tedeschi e italiani)si registra nelle spiag-ge romagnole (Cervia,Cesenatico, Rimini,Riccione, Cattolica…),che offrono soggiornia prezzi anche conve-

nienti, divertimenti,locali notturni. Tuttoquesto favorisce il tu-rismo di massa, gra-zie al quale è garanti-ta l’occupazione aquasi tutta la popolazione attivanel settore.

INDUSTRIA

Nel settore dell’iinndduu--ssttrriiaa, sono particolar-mente fiorenti le in-dustrie alimentari,sorte per la lavorazio-

ne dei prodotti agri-coli e dell’allevamentodel bestiame. Celebristabilimenti automo-bilistici si trovano sul-l’asse Bologna-Parma(Ferrari, Lamborghini,

Maserati); ricordiamopoi le industrie mec-caniche (Reggio Emi-lia, Modena, Bologna,Imola), tessili (Carpi,Bologna), elettrotec-niche e chimiche, co-

me ENI e Montedison(Ferrara, Ravenna), diabbigliamento, di ce-ramica per l’edilizia(Sassuolo, Faenza), le case editrici (Bolo-gna).

Pubbli Aer Foto, 1980

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 69

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I L PUNTO DELLA SI TUAZI ONE

Emilia-Romagna

● Che cosa hai imparato

1. Vero o falso? Dopo aver individuato le afferma-zioni sbagliate, correggile.

a. L’Emilia-Romagna è la regione ❏V ❏Fitaliana più pianeggiante.

b. L’Emilia-Romagna è la regione ❏V ❏Fitaliana più estesa.

c. L’Emilia-Romagna è bagnata ❏V ❏Fdal mar Tirreno.

d. L’Emilia-Romagna è ricca di fiumi, ❏V ❏Fla maggior parte dei quali, però, ha carattere torrentizio.

e. Il Reno è un fiume emiliano ❏V ❏Faffluente del Po.

f. L’Emilia-Romagna è la regione ❏V ❏Fitaliana con il maggior numero di province.

g. L’Emilia-Romagna è una delle regioni ❏V ❏Feconomicamente più ricche e progredite.

h. La maggior parte delle principali ❏V ❏Fcittà della regione ha una popolazione compresa tra i 100 000 e i 200 000 abitanti.

2. Rispondi alle seguenti domande.

a. Descrivi a grandi linee il paesaggio dell’Emilia-Romagna. Le pianure sono molto estese? Lemontagne raggiungono grandi altezze?

b. In Emilia-Romagna vi sono molti corsi d’acqua acarattere torrentizio? Perché? Spiega che cosa siintende con questa espressione. Tra gli affluentidel Po, quelli dell’Emilia-Romagna si distinguonoper qualche caratteristica da quelli lombardi?Spiega aiutandoti con qualche esempio.

c. Perché abbiamo definito l’Emilia-Romagna«una regione con tanti centri»? Ti pare che que-sta caratteristica possa essere attribuita anche aqualcun’altra delle regioni che abbiamo sinorastudiato?

d. L’Emilia-Romagna è un’importante area di comu-nicazioni tra nord e sud e tra est e ovest. Giustifi-cate questa affermazione, osservando anche la suaposizione geografica. Qual è il maggiore nodostradale e ferroviario?

3. Ecco un elenco di nomi geografici: solo alcuni,però, si riferiscono all’Emilia-Romagna. Sai rico-noscerli, cancellando gli «intrusi»?

Po Adige monte Falterona colle di CadibonaPiacenza Taro Tanaro Panaro Pavia San Marino Rovigo Valli di Comacchio mar Adriatico passo dell’Abetone

4. Quale città…a. … è il capoluogo di provincia più vicino alla

Lombardia?

b. … è il capoluogo di provincia più famoso per chiama le vacanze al mare?

c. … è famosa per un circuito automobilistico?

d. … possiede le celebri torri degli Asinelli e dellaGarisenda?

e. … sorge vicino a delle «valli» che non separanomontagne?

● Come parlano i geografi

1. Definisci i seguenti termini o espressioni.a. Centuriazione.

b. Calanco.

c. Pianura alluvionale.

d. Salsa (in senso geografico!).

e. Spopolamento delle montagne.

f. Coltivatore diretto.

● Collega e confronta

1. Analizza i dati del prodotto nazionale lordo perabitante in Emilia-Romagna e in Italia (p. 63) e costruisci un grafico adatto a rappresentare e a confrontare i due valori.Il reddito per abitante dell’Emilia-Romagna èsuperiore o inferiore a quello medio italiano?Che cosa puoi concludere?

2. Nei due disegni, ogni quadratino rappresenta 1 punto in percentuale. Il primo disegno eviden-zia come è ripartito il territorio in Italia (adesempio: 35% montagna = 35 quadratini grigi).Il secondo disegno è lasciato in bianco: utilizzan-

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 70

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Emilia-Romagna

do i colori della legenda, indica la ripartizionepercentuale del territorio in Emilia-Romagna (idati sono a p. 62).

Confronta ora i due grafici e commentali breve-mente.

● Gli strumenti della Geografia

1. Ecco una piccola carta «muta» dell’Emilia-Romagna. Scrivi al posto giusto i nomi di tutti gli elementi geografici evidenziati, scegliendodall’elenco qui sotto. Attenzione: alcuni nomielencati non c’entrano.

Bologna Rimini Cremona Adda Ferrara Alpi Lepontine mar Adriatico Appennino Tosco-Emiliano Reno Po Parma Rovigo Secchia Taro Trebbia monte Cimone

2. Osserva la carta, che evidenzia il tracciato dellavia Vandelli, una «strada ducale» costruita nelXVIII secolo attraverso l’Appennino, che si snoda e si inerpica per lunghi tratti su un percorso tortuoso, spesso a quote elevate.

Rispondi ora alle domande seguenti.

a. Quali città sono collegate dalla via Vandelli? Qua-le tratto dell’Appennino attraversa?

b. Osservando la carta, sapresti individuare il trattopiù in pendenza e tortuoso del percorso?

c. Quali sono le altitudini più elevate che si raggiun-gono?

d. Qual è la cresta spartiacque principale che puoivedere sulla carta? Evidenziala con un colore.

3. Indica sui due grafici, per l’Emilia-Romagna, ilnumero di autovetture e di linee telefoniche ogni1000 abitanti (i dati sono a p. 63).

Montagna Collina Pianura

100200300400500600700800900

1000

100200300400500600700800900

1000

© Loescher Editore, 2004; da ISBN 88-201-2771-7, p. 71