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Ferdinando Arzarello Cristina Sabena
Controllo logico e controllo semiotico nelle attività matematiche
Università di Torino
SFIDA Torino 22 Maggio 2009
Il ruolo cruciale delle risorse semiotiche nei processi di argomentazione e problem solving
Il problema di ricerca
Strumenti di analisi:
Aspetti logici: il modello di Toulmin
Aspetti semiotici: (il modello del semiotic bundle)
Arzarello, F. (2006). Semioss as a multimodal process. Relime Vol Especial, 267-299.Toulmin, S. (1975). Gli usi dell’argomentazione. Torino: Rosemberg & Sellier. (1958-2003). The uses of argument. Cambridge/New York: Cambridge
University Press.
Il modello di Toulmin
Example: Harry is a British subject since he was born in Bermuda.
Claim: the statement of the argument
Example: Harry is a British subject since he was born in Bermuda.
Il modello di Toulmin
Claim: the statement of the argument
Data: facts supporting the claim
Example: Harry is a British subject since he was born in Bermuda.
Il modello di Toulmin
Claim: the statement of the argument
D C
since W
Data: facts supporting the claim
Warrant: rule that connects data to the claim
Example: Harry is a British subject since he was born in Bermuda.
Il modello di Toulmin
Qualifier: the strength provided by the warrant
Rebuttal: exception to the rule of the warrant
Backing: grounding of the warrant
Il modello di Toulmin
Warrant: a man born in Bermuda will be a British subject
Data: Harry was born in Bermuda
Claim: Harry is a British subject
Rebuttal: unless he has become a naturalised American…
Qualifier: presumably…
Backing: on account of the British laws
D Q C
W R
B
Il modello di Toulmin
“…il punto d’inizio dei nostri studi sarà la pratica logica” (Toulmin, 1975, p. 9).
L’obiettivo è “caratterizzare ciò che può essere chiamato il “processo razionale”, le procedure e le categorie usando le quali si possono discutere e dirimere le pretese in generale” (ibid., p. 10).
Il modello di Toulmin
In che senso si tratta di un’analisi ti tipo “logico”?
Osservazione:
L’analisi condotta da Toulmin ed il suo schema sono pensati per analizzare non come si raggiungono le conclusioni, ma come le si stabilisce sostenendole con un’argomentazione: ….
Il modello di Toulmin
“Non vogliamo, in generale, in questi saggi trattare dei modi in cui di fatto raggiungiamo le nostre conclusioni […]
In questo saggio, ad ogni modo, non ci interessa come si raggiungono le conclusioni ma come le stabiliamo sostenendole con un’argomentazione” (ibid., p. 19).
Nelle nostre analisi, invece, noi usiamo il modello di Toulmin proprio per analizzare i processi argomentativi, nonché processi di problem solving, ….
In letteratura:
- Pedemonte, ESM 2006: modello di Toulmin combinato con il modello di Balacheff per studiare continuità e distanze tra argomentazione e dimostrazione.
- Inglis, Mejia-Ramos & Simpson, ESM 2007; Jahnke, ZDM 2008: importanza del modello completo per analizzare le argomentazioni matematiche, in quanto saper gestire qualifier e rebuttal fa parte della competenza matematica.
- …
Il modello di Toulmin
ANALISI SEMIOTICA
Noi consideriamo come “segni” (nel senso di Peirce) un ampio spettro di risorse, nel modello del semiotic bundle:
sistema dinamico di segni (includendo drawings, symbols, words, gestures, …) prodotto dai soggetti coinvolti (studenti, insegnante)
In matematica, nel risolvere problemi e argomentare è fondamentale avere competenza semiotica, ossia nel trattamento di sistemi semiotici, e nel passare dall’uno all’altro (Duval parla di “trattamenti” e “conversioni”).
13
Classe: I Liceo Scientifico, verifica di un percorso sull’aspetto grafico, sulle primitive di funzioni, in cui avevano risolto in gruppo problemi simili
Francesca, Emanuela, Daniele
stesso gruppo
CASE STUDY 1
Il disegno mostra i grafici di: una funzione f, la derivata di f, una primitiva di f.
Identifica il grafico di ogni funzione, giustificando la risposta.
Task:
F
ED
metti che sia una derivata…da qua a qua…decresce
questa è la primitiva
…aspetta…
e non ce n’è nessuna che……quindi questa è una primitiva
osservare la corrispondenza
tra i grafici
15
Emanuela
3 CLAIMS
DATI
WARRANTS
16
Emanuela
Modalità osservativa
Modalità logico-deduttiva
Livello meta-cognitivo
17
Emanuela
Mondo ipotetico
Realtà fattuale
Dinamica complessa dell’argomentazione: da un livello osservativo ad una strutturazione via via più generale
Dialettica tra aspetti logici e semiotici.
Emanuela
Strutturazione ricorsiva del modello di Toulmin
Francesca
CLAIM
WARRANT
BACKING
markers linguistici per ciascun passaggio
DATI
Argomentazione fortemente strutturata
Consapevolezza di tale struttura.
CONTROLLO
LOGICO
COMPETENZA LOGICA
Francesca
21
Il Backing: E’ molto generale
sono sottintese relazioni logiche di equivalenza
kit logico per risolvere i problemi di quel tipo
crescenza -decrescenza
positivo - negativo
CONTROLLO LOGICO
Sia dato il seguente grafico di una funzione y = f(x)
Che cosa si può dire del grafico della funzione che descrive, al variare di x, come variano le pendenze delle tangenti al grafico di f nel punto (x, f(x))? Giustificate le vostre risposte.
Attività di gruppo in classe II Liceo Scientifico
CASE STUDY 2
Tre studenti: Luca, Marco, and Roberto
Selezione di due episodi
1) una refutazione riuscita
2) una refutatione mancata
Primo episodio:
una refutazione riuscita
25
1a
1b
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimo l’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nella scheda precedente, risolvere il problema.
1a
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimo l’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nella scheda precedente, risolvere il problema.
1a
D C
since W
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimo l’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nella scheda precedente, risolvere il problema.
1a
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
Possiamo ottenere la funzione pendenza
D C
since W
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimo l’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nella scheda precedente, risolvere il problema.
1a
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
Possiamo ottenere la funzione pendenza
D C
since W
Sappiamo come ottenere le funzioni pendenza di funzioni polinomiali
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimo l’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nella scheda precedente, risolvere il problema.
1a
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
Possiamo ottenere la funzione pendenza
D C
since W
Sappiamo come ottenere le funzioni pendenza di funzioni polinomiali
Sulla base di quanto abbiamo fatto nell’attività precedente (limiti di rapporti incrementali)
31
Di conseguenze, il problema è riuscire a risalire ad una funzione polinomiale…
1b
Se la funzione fosse polinomiale e ne conoscessimol’equazione potremmo, in base a quanto esplicitato nellascheda precedente, risolvere il problema.
1a
La funzionedata polinomialee neconosciamolÕequazione
Possiamoottenere lafunzionependenza
D C
since W
Sappiamo come ottenerele funzioni pendenza difunzioni polinomiali
Sulla base di quanto abbiamofatto nellÕattivit̂ precedente(limiti di rapporti incrementali)
… e per questo, inizialmente avevamo pensato di prendere le coordinate di alcuni punti della funzione al fine di calcolarne le differenze e scoprire di che tipo di funzione si trattasse,
1b
ma ci è impossibile per 2 motivi:- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti per avere informazioni utili dalle differenze
1b
ma ci è impossibile per 2 motivi:- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti per avere informazioni utili dalle differenze
1b
D C
since W
Non possiamo avere l’equazione della funzione
ma ci è impossibile per 2 motivi:- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti per avere informazioni utili dalle differenze
1b
- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti
D C
since W
Non possiamo avere l’equazione della funzione
ma ci è impossibile per 2 motivi:- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti per avere informazioni utili dalle differenze
1b
D C
since W
Per avere l’equazione ci servono le coordinate esatte di molti punti
- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti
Non possiamo avere l’equazione della funzione
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
Primo episodio: una refutazione riuscita
Le risorse semiotiche intervengono in modo fondamentale nelle argomentazioni 1a e 1b:
1b1a
La funzione data è polinomiale e ne conosciamo l’equazione
- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti
- non possiamo avere con esattezza le coordinate dei punti- ci servirebbero troppi punti
Non possiamo avere l’equazione della funzione
Non possiamo avere l’equazione della funzione
Primo episodio: una refutazione riuscita
COMPETENZA E CONTROLLO SEMIOTICO
COMPETENZA E CONTROLLO LOGICO
Consapevolezza di tale struttura.
La refutazione avviene a livello di pratiche e tecniche collegate ai segni in gioco.
Secondo episodio:
una refutazione mancata
L’insegnante suggerisce di concentrarsi sul registro grafico;
Registrazione degli zero e del segno della
funzione pensenza
Gli studenti individuano i punti stazionari;
L’insegnante suggerisce di organizzare tale informazione in un piano cartesiano;
Gli studenti producono un diagramma:
Gli studenti intendono quindi descrivere la crescenza della funzione pendenza:
2. Muove la mano nell’aria a mimare il grafico
1. pointing sul secondo flesso del grafico
1. Roberto: Qui pressappoco è
costante
2. Luca: No, partiamo di qua (pointing sulla prima parte del
grafico). Qui non è che decresce? Cioè, decresce sempre meno. Sì,
guarda!
3. Marco: la pendenza…fa così,
in teoria…
3. mette la mano sul foglio a mimare una tangente
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
Completano il diagramma:
Registrazione degli zeri e del segno della funzione pendenza
Registrazione della crescenza/descrescenza della
funzione pendenza
, , : collegamenti tra le due rappresentazioni
la funzione data
Diagramma della funzione pendenza
44
decresce sempre meno
negativa
Raggiunge zero
contraddizione
Perchè gli studenti non individuano tali contraddizioni? Perchè in questo caso non emerge alcuna refutazione?
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
D C
since W
La funzione pendenza decresce sempre meno;essa arriva a zero
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
D C
since W
Decresce sempre meno, fino ad arrivare a zero
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
La funzione pendenza decresce sempre meno;essa arriva a zero
La funzione pendenza decresce sempre meno;essa arriva a zero
D C
since W
Regola di inferenza: se due fatti sono veri ciascuno per conto loro, essi sono veri anche insieme
Falso
Decresce sempre meno, fino ad arrivare a zero
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
Gli studenti confondono proprietà del grafico dato (il quale invero decresce sempre meno e raggiunge zero, nella sua parte iniziale) con quelle del grafico della funzione pendenza.
Possibile interferenza del significato quotidiano del termine “pendenza”.
4. Luca: Decresce sempre meno, la funzione pendenza5. Marco: Decresce sempre...6. Luca : Meno7. Marco e Roberto: Sì, giusto […]8. Marco : Allora, quindi qua (scrive nel diagramma)
decresce sempre meno. Fino ad arrivare a zero.
Agli studenti manca un uso adeguato delle risorse semiotiche utilizzate:
languaggio e gesti sono entrambi usati in modo fuorviante:
- mancano degli strumenti per distinguere i riferimenti ai due grafici;
- entrambi potrebbero fare riferimento al significato quotidiano di “pendenza”;
il diagramma suggerito dall’insegnante è utilizzato senza adeguate pratiche e techiche ad esso associate
Una refutazione mancata
DEBOLE CONTROLLO SEMIOTICO
dimlogica
dimsemiotica
1 episodio
Competenza(liv cognitivo)
Controllo(liv meta-cogn) Competenza(liv cognitivo)
Controllo(liv meta-cogn)
scarso
assenteforte
scarso
refutazionemancata
refutazioneriuscita
CASE STUDY 2
2 episodio
Prime conclusioni
Un controllo ad entrambi i livelli logico e semiotico risulta necessario per portare a termine correttamente processi argomentativi in matematica.
Processo dialettico tra un controllo semiotico e controllo logico.
L’analisi semiotica risulta complementare al quadro di Toulmin per analizzare i processi argomentativi.
Questioni aperte: indipendenza o interdipendenza?
Indipendenza: si possono avere casi in cui sia presente un controllo a livello semiotico ma non a livello logico?
Interdipendenza: un controllo di tipo logico è favorito da un controllo (non solamente una competenza) a livello semiotico? O viceversa?
…
Grazie