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1 Leggere Dante

1 Leggere Dante. 2 Le caratteristiche del Purgatorio dantesco a cura di Gianfranco Bondioni

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Leggere Dante

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Le caratteristiche del Purgatorio dantesco

a cura di Gianfranco Bondioni

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Le caratteristiche del Purgatorio

La medietà come caratteristica principale:

1. lo spazio: la foresta dell’eden e la luce terrestre

2. Il tempo e le sue scansioni: ancora la luce

3. Gli argomenti: nostalgia del corpo; l’amicizia e il suo superamento; nuova e vecchia poesia e recupero dell’antico

4. Medietà stilistica fra comico e sublime

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Le caratteristiche del Purgatorio: lo spazio• Il purgatorio è sulla superficie della terra

• È una realtà oggettiva (un’isola montuosa al centro dell’emisfero sud)

• Quindi presenta tutti gli aspetti della natura terrestre (spiaggia, paesaggio alpestre, deserto, lussureggiante foresta), ma anche stravolti (come l’albero dei golosi)

• Natura amica dell’uomo• Centro di una geografia

reale e di una geografiatrascendente

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Le caratteristiche del Purgatorio: lo spazio Vago già di cercar dentro e dintorno la divina foresta spessa e viva, 3 ch’a li occhi temperava il novo giorno, sanza più aspettar, lasciai la riva, prendendo la campagna lento lento 6 su per lo suol che d’ogne parte auliva. Un’aura dolce, sanza mutamento avere in sé, mi feria per la fronte 9 non di più colpo che soave vento; per cui le fronde, tremolando, pronte tutte quante piegavano a la parte 12 u’ la prim’ ombra gitta il santo monte; non però dal loro esser dritto sparte tanto, che li augelletti per le cime 15 lasciasser d’operare ogne lor arte; ma con piena letizia l’ore prime, cantando, ricevieno intra le foglie, 18 che tenevan bordone a le sue rime, tal qual di ramo in ramo si raccoglie per la pineta in su ’l lito di Chiassi, 21 quand’ Ëolo scilocco fuor discioglie.

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Le caratteristiche del Purgatorio: il tempo «Com’ è ciò?», fu risposto. «Chi volesse

salir di notte, fora elli impedito

51 d’altrui, o non sarria ché non potesse?».

E ’l buon Sordello in terra fregò ’l dito,

dicendo: «Vedi? sola questa riga

54 non varcheresti dopo ’l sol partito:

non però ch’altra cosa desse briga,

che la notturna tenebra, ad ir suso;

57 quella col nonpoder la voglia intriga.

Ben si poria con lei tornare in giuso

e passeggiar la costa intorno errando,

60 mentre che l’orizzonte il dì tien chiuso».

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Le caratteristiche del Purgatorio: il tempo Era già l’ora che volge il disio

ai navicanti e ’ntenerisce il core

3 lo dì c’han detto ai dolci amici addio;

e che lo novo peregrin d’amore

punge, se ode squilla di lontano

6 che paia il giorno pianger che si more

quand’ …

• Periodizzazione precisa del viaggio (una giornata)

• Tempo oggettivo e sentimento del tempo: la nostalgia

• Il linguaggio poetico “vago”

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Le caratteristiche del Purgatorio: il tempoe la ricomparsa della luce

Dolce color d’orïental zaffiro,

che s’accoglieva nel sereno aspetto

15 del mezzo, puro infino al primo giro,

a li occhi miei ricominciò diletto,

tosto ch’io usci’ fuor de l’aura morta

18 che m’avea contristati li occhi e ’l petto.

Lo bel pianeto che d’amar conforta

faceva tutto rider l’orïente,

21 velando i Pesci ch’erano in sua scorta.

• Tempo oggettivo e sentimento del tempo: il sollievo

• La riconquista dei colori

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Gli argomenti del Purgatorio: la nostalgia del corpo

4 …: “Ve’ che non par che luca

lo raggio da sinistra a quel di sotto,

e come vivo par che si conduca!”.

25 Quando s’accorser ch’i’ non dava loco

per lo mio corpo al trapassar d’i raggi,

mutar lor canto in un “oh!” lungo e roco;

31 E ’l mio maestro: “Voi potete andarne

e ritrarre a color che vi mandaro

che ’l corpo di costui è vera carne.

33 Se per veder la sua ombra restaro,

com’ io avviso, assai è lor risposto:

46 “O anima che vai per esser lieta

• con quelle membra con le quai nascesti”,

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Gli argomenti del Purgatorio: la nostalgia del corpo

...ma li profondi fóri

ond’ uscì ’l sangue in sul quale io sedea,

75 fatti mi fuoro in grembo a li Antenori,

là dov’ io più sicuro esser credea:

quel da Esti il fé far, che m’avea in ira

78 assai più là che dritto non volea.

Ma s’io fosse fuggito inver’ la Mira,

quando fu’ sovragiunto ad Orïaco,

81 ancor sarei di là dove si spira.

Corsi al palude, e le cannucce e ’l braco

m’impigliar sì ch’i’ caddi; e lì vid’ io

84 de le mie vene farsi in terra laco».

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Gli argomenti del Purgatorio: la nostalgia del corpo «Oh!», rispuos’ elli, «a piè del Casentino

traversa un’acqua c’ha nome l’Archiano,

96 che sovra l’Ermo nasce in Apennino.

Là ’ve ’l vocabol suo diventa vano,

arriva’ io forato ne la gola,

99 fuggendo a piede e sanguinando il piano.

Quivi perdei la vista, e la parola

nel nome di Maria fini’, e quivi

102 caddi, e rimase la mia carne sola.

Io dirò vero, e tu ’l ridì tra ’ vivi:

l’angel di Dio mi prese, e quel d’inferno

105 gridava: ‘‘O tu del ciel, perché mi privi?

Tu te ne porti di costui l’etterno

per una lagrimetta che ’l mi toglie;

108 ma io farò de l’altro altro governo!’’.

Ben sai come ne l’aere si raccoglie

quell’ umido vapor che in acqua riede,

111 tosto che sale dove ’l freddo il coglie.

Giunse quel mal voler che pur mal chiede

con lo ’ntelletto, e mosse il fummo e ’l vento

114 per la virtù che sua natura diede.

Indi la valle, come ’l dì fu spento,

da Pratomagno al gran giogo coperse

117 di nebbia; e ’l ciel di sopra fece intento,

sì che ’l pregno aere in acqua si converse;

la pioggia cadde, e a’ fossati venne

120 di lei ciò che la terra non sofferse;

e come ai rivi grandi si convenne,

123 si ruinò, che nulla la ritenne.

Lo corpo mio gelato in su la foce

trovò l’Archian rubesto; e quel sospinse

ver’ lo fiume real tanto veloce

126 ne l’Arno, e sciolse al mio petto la croce

ch’i’ fe’ di me quando ’l dolor mi vinse;

voltòmmi per le ripe e per lo fondo,

129 poi di sua preda mi coperse e cinse».

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Gli argomenti del Purgatorio: la nostalgia del corpo

Deh, quando tu sarai tornato al mondo

e riposato de la lunga via»,

132 seguitò ’l terzo spirito al secondo,

«ricorditi di me, che son la Pia;

Siena mi fé, disfecemi Maremma:

salsi colui che ’nnanellata pria

136 disposando m’avea con la sua gemma».

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Gli argomenti del Purgatorio: l’amicizia e il suo superamento

La turba che rimase lì, selvaggia

parea del loco, rimirando intorno

54 come colui che nove cose assaggia.

così al viso mio s’affisar quelle

anime fortunate tutte quante,

75 quasi oblïando d’ire a farsi belle.

Lo mio maestro e io e quella gente

ch’eran con lui parevan sì contenti,

117 come a nessun toccasse altro la mente.

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Gli argomenti del Purgatorio: l’amicizia e il suo superamento

Io vidi una di lor trarresi avante

per abbracciarmi, con sì grande affetto,

78 che mosse me a far lo somigliante.

……

Soavemente disse ch’io posasse;

allor conobbi chi era, e pregai

87 che, per parlarmi, un poco s’arrestasse.

Rispuosemi: «Così com’ io t’amai

nel mortal corpo, così t’amo sciolta:

90 però m’arresto; ma tu perché vai?».

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Gli argomenti del Purgatorio: l’amicizia e il suo superamento

E io: «Se nuova legge non ti toglie

memoria o uso a l’amoroso canto

108 che mi solea quetar tutte mie doglie,

di ciò ti piaccia consolare alquanto

l’anima mia, che, con la sua persona

111 venendo qui, è affannata tanto!».

‘Amor che ne la mente mi ragiona’

cominciò elli allor sì dolcemente,

114 che la dolcezza ancor dentro mi suona.

Lo mio maestro e io e quella gente

ch’eran con lui parevan sì contenti,

117 come a nessun toccasse altro la mente.

Noi eravam tutti fissi e attenti

a le sue note; ed ecco il veglio onesto

120 gridando: «Che è ciò, spiriti lenti?

qual negligenza, quale stare è questo?

Correte al monte a spogliarvi lo scoglio

123 ch’esser non lascia a voi Dio manifesto».

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Gli argomenti del Purgatorio: superamento dell’amicizia e ripensamento dell’arte

• Le anime guidate dall’angelo cantano un salmo in coro / Casella, sollecitato da Dante, canta da solo una canzone d’amore

• Contrasto gruppo/individuo, sacro/profano, con con guida/senza guida

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Gli argomenti del Purgatorio: superamento dell’amicizia e ripensamento dell’arte

Nei canti 23-24 si centra nuovamente il rapporto amicizia-arte: l’incontro con Forese porta al ripensamento delle modalità dell’amicizia e al superamento della poesia comico-realistica; poi, con la mediazione di Bonagiunta, Dante

precisa la propria poetica.

Nel canto 26 si concluderà

il discorso con la riflessione

sullo stil nuovo.

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Gli argomenti del Purgatorio: il ripensamento dell’arte

“Ma dì s’i’ veggio qui colui che fore

trasse le nuove rime, cominciando

‘Donne ch’avete intelletto d’amore’ ”

E io a lui: “I’ mi son un che, quando

Amor mi spira, noto, e a quel modo

ch’e’ ditta dentro vo significando”.

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Gli argomenti del Purgatorio: il ripensamento dell’arte

«O frate, issa vegg’ io», diss’ elli, «il nodo

che ’l Notaro e Guittone e me ritenne

57 di qua dal dolce stil novo ch’i’ odo!

Io veggio ben come le vostre penne

di retro al dittator sen vanno strette,

60 che de le nostre certo non avvenne;

e qual più a gradire oltre si mette,

non vede più da l’uno a l’altro stilo»;

63 e, quasi contentato, si tacette.

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