19
1. Lo Sviluppo Sostenibile Nel 1972 il “rapporto sui limiti dello sviluppo” simulò una serie di scenari possibili, sull’ecosistema terrestre, in seguito alla continua crescita della popolazione. Le conclusioni del rapporto furono che: se il tasso di crescita della popolazione, dell' industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse fosse rimasto inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta sarebbero stati raggiunti all’incirca entro i successivi cento anni. Sarebbe possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica (sostenibile anche nel lontano futuro) se riuscissimo a progettare uno stato di equilibrio globale, tale che le necessità di ciascuna persona sulla terra possano essere soddisfatte e ciascuno possa avere uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano. Sostenibilità fra sviluppo economico e rispetto ecologico, tra commercio e turismo La parola sostenibile intesa come caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente, fece la sua prima apparizione nel 1987 durante i lavori della commissione Bruntdland che applicando tale termine alla società indicava un "equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”. Da quel momento il vocabolario, che suggeriva un impegno importante, si è arricchito di parole fondamentali come “responsabilità” e “accessibilità” che hanno pervaso ogni settore della nostra vita entrando di diritto in una visione culturale e di abitudini quotidiane, che hanno portato alla consapevolezza della necessità, di un impegno costante di ogni persona, nei confronti delle successive generazioni. Le nuove teorie dello sviluppo sostenibile ci pongono davanti all'idea di un'economia non più basata su due parametri, il lavoro e il capitale, ma su un'economia ecologica che riconosce l'esistenza di tre parametri, il lavoro, il 'capitale naturale' e il 'capitale prodotto dall'uomo'. Intendendo per 'capitale naturale' l'insieme dei sistemi naturali (mari, fiumi, laghi, foreste, flora, fauna, territorio), ma anche i prodotti agricoli, i prodotti della pesca, della caccia e della raccolta e il patrimonio artistico - culturale presente nel territorio, si vede come sia fondamentale oggi investire in questa direzione. Herman Daly 1 scrive: "Per la gestione delle risorse ci sono due principi di sviluppo sostenibile. Il primo è che la velocità del prelievo deve essere al massimo pari alla velocità di rigenerazione (rendimento sostenibile). Il secondo, che la velocità di produzione dei rifiuti dovrebbe essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in cui i rifiuti vengono emessi. Le capacità di rigenerazione e di assorbimento debbono essere trattate come capitale naturale, e il fallimento nel mantenere queste capacità deve essere considerato come consumo del capitale e perciò non sostenibile". Il tema della complessità ecologica si può così leggere attraverso le seguenti parole di Herman Daly: "Ci sono due modi di mantenere il capitale intatto. La somma del capitale naturale e di quello prodotto dall'uomo può essere tenuta ad un valore costante; oppure ciascuna componenente può essere tenuta singolarmente costante. La prima strada è ragionevole qualora si pensi che i due tipi di capitale siano sostituibili l'uno all'altro. In questa ottica è completamente accettabile il saccheggio del capitale naturale fintantoché viene prodotto dall'uomo un capitale di valore equivalente. Il secondo punto di vista è ragionevole qualora si pensi che il capitale naturale e quello prodotto dall'uomo siano complementari. Ambedue le parti devono quindi essere mantenute intatte (separatamente o congiuntamente ma con proporzioni fissate) perché la produzione dell'una dipende dalla disponibilità dell'altra. La prima strada è detta della "sostenibiltà debole" la seconda è quella della "sostenibilità forte". Per quanto riguarda il capitale prodotto dall’uomo Il segno principale 1 Herman Daly (nato nel 1938). Economista ecologico e professore alla School of Public Policy of University of Maryland, College Park negli Stati Uniti. 1

1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

1. Lo Sviluppo Sostenibile Nel 1972 il “rapporto sui limiti dello sviluppo” simulò una serie di scenari possibili, sull’ecosistema terrestre, in seguito alla continua crescita della popolazione. Le conclusioni del rapporto furono che: se il tasso di crescita della popolazione, dell' industrializzazione, dell'inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse fosse rimasto inalterato, i limiti dello sviluppo su questo pianeta sarebbero stati raggiunti all’incirca entro i successivi cento anni. Sarebbe possibile modificare i tassi di sviluppo e giungere ad una condizione di stabilità ecologica ed economica (sostenibile anche nel lontano futuro) se riuscissimo a progettare uno stato di equilibrio globale, tale che le necessità di ciascuna persona sulla terra possano essere soddisfatte e ciascuno possa avere uguali opportunità di realizzare il proprio potenziale umano. Sostenibilità fra sviluppo economico e rispetto ecologico, tra commercio e turismo La parola sostenibile intesa come caratteristica di un processo o di uno stato che può essere mantenuto ad un certo livello indefinitamente, fece la sua prima apparizione nel 1987 durante i lavori della commissione Bruntdland che applicando tale termine alla società indicava un "equilibrio fra il soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”. Da quel momento il vocabolario, che suggeriva un impegno importante, si è arricchito di parole fondamentali come “responsabilità” e “accessibilità” che hanno pervaso ogni settore della nostra vita entrando di diritto in una visione culturale e di abitudini quotidiane, che hanno portato alla consapevolezza della necessità, di un impegno costante di ogni persona, nei confronti delle successive generazioni. Le nuove teorie dello sviluppo sostenibile ci pongono davanti all'idea di un'economia non più basata su due parametri, il lavoro e il capitale, ma su un'economia ecologica che riconosce l'esistenza di tre parametri, il lavoro, il 'capitale naturale' e il 'capitale prodotto dall'uomo'. Intendendo per 'capitale naturale' l'insieme dei sistemi naturali (mari, fiumi, laghi, foreste, flora, fauna, territorio), ma anche i prodotti agricoli, i prodotti della pesca, della caccia e della raccolta e il patrimonio artistico - culturale presente nel territorio, si vede come sia fondamentale oggi investire in questa direzione. Herman Daly1 scrive: "Per la gestione delle risorse ci sono due principi di sviluppo sostenibile. Il primo è che la velocità del prelievo deve essere al massimo pari alla velocità di rigenerazione (rendimento sostenibile). Il secondo, che la velocità di produzione dei rifiuti dovrebbe essere uguale alle capacità naturali di assorbimento da parte degli ecosistemi in cui i rifiuti vengono emessi. Le capacità di rigenerazione e di assorbimento debbono essere trattate come capitale naturale, e il fallimento nel mantenere queste capacità deve essere considerato come consumo del capitale e perciò non sostenibile". Il tema della complessità ecologica si può così leggere attraverso le seguenti parole di Herman Daly: "Ci sono due modi di mantenere il capitale intatto. La somma del capitale naturale e di quello prodotto dall'uomo può essere tenuta ad un valore costante; oppure ciascuna componenente può essere tenuta singolarmente costante. La prima strada è ragionevole qualora si pensi che i due tipi di capitale siano sostituibili l'uno all'altro. In questa ottica è completamente accettabile il saccheggio del capitale naturale fintantoché viene prodotto dall'uomo un capitale di valore equivalente. Il secondo punto di vista è ragionevole qualora si pensi che il capitale naturale e quello prodotto dall'uomo siano complementari. Ambedue le parti devono quindi essere mantenute intatte (separatamente o congiuntamente ma con proporzioni fissate) perché la produzione dell'una dipende dalla disponibilità dell'altra. La prima strada è detta della "sostenibiltà debole" la seconda è quella della "sostenibilità forte". Per quanto riguarda il capitale prodotto dall’uomo Il segno principale 1 Herman Daly (nato nel 1938). Economista ecologico e professore alla School of Public Policy of University of

Maryland, College Park negli Stati Uniti.

1

Page 2: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

dell'economia globale è stata l'accelerazione, senza precedenti per la sua dimensione quantitativa, del commercio mondiale. Per quanto il tasso di crescita registrato in anni precedenti fosse comunque stato elevato, grosso modo doppio rispetto alla crescita del prodotto interno lordo è negli anni '90 che la progressione del commercio mondiale (in particolare dei prodotti industriali) si disaccoppia dalla crescita della produzione e del reddito. Tra il 1990 e il 2000, mentre la produzione è cresciuta del 27% e il reddito mondiale del 25%, il volume delle esportazioni è pressoché raddoppiato (+96%) e in valore è cresciuto dell' 80%. Lo sviluppo del commercio ha interessato i prodotti agricoli, minerari, industriali e i servizi, ma non allo stesso modo. La crescita si è concentrata, in particolare, sui beni industriali e sui servizi (in primo luogo trasporti globali, turismo, servizi finanziari), che oggi rappresentano poco meno del 20% del commercio mondiale. Negli anni '90, a fronte di una crescita del 22% della produzione agricola, vi è stata una crescita del 54% del volume delle esportazioni agricole, mentre per i prodotti industriali a fronte di una crescita del 30% del volume della produzione, il commercio è aumentato del 210% in volume e del 94% in valore. In un ottica di importanza sempre maggiore ricoperta da commercio, trasporti, servizi e dal turismo è risultato fondamentale che questi elementi assumessero un ruolo primario riguardo alla ricerca della consapevolezza di sostenibilità e responsabilità necessarie a garantire uno sviluppo controllato. In particolare il turismo è in grado di contribuire fortemente ad uno sviluppo economico, ecologico e socialmente sostenibile perché ha un impatto minore, a livello diretto, sulle risorse naturali e sull’ambiente rispetto alla maggioranza delle altre industrie, in quanto basato sulla fruizione e l’apprezzamento della cultura locale, del patrimonio architettonico e dell’ambiente naturale, ha quindi un interesse diretto e forte nel proteggerli, potendo giocare un ruolo positivo nell’accrescere l’impegno del consumatore verso i principi dello sviluppo sostenibile. Attraverso i suoi canali di distribuzione diversificati, può fornire un incentivo economico alla conservazione degli habitat naturali che altrimenti potrebbero essere destinati ad usi più dannosi per l’ambiente, aiutando, di conseguenza, a mantenere la biodiversità. I Programmi di Agenda 21 I progetti di sviluppo sostenibile definiti a livello internazionale sono riuniti nell' "Agenda 21", documento di propositi ed obiettivi programmatici su ambiente, economia e società sottoscritto da oltre 170 paesi di tutto il mondo durante la Conferenza su Ambiente e Sviluppo (UNCED2) svoltasi a Rio de Janeiro nel giugno 1992. In Italia l'"Agenda 21" si concretizza dopo la Conferenza di Aaalborg in Danimarca del 1994, dal cui ambito nasce la "Campagna Europea Città Sostenibili". Le numerose amministrazioni che firmarono la Carta di Aaalborg e aderirono alla campagna europea delle città sostenibili stanno promuovendo attualmente processi di Agenda 21 locale sul proprio territorio. Un ulteriore impulso determinante in questa direzione si concretizzò con la nascita del "Coordinamento Nazionale Agende 21 locali", avvenuta nel 1999 a Ferrara, con il proposito di diffondere, valorizzare e monitorare le esperienze di "Agenda 21 locale" attualmente in corso e nel favorire la partnership e lo scambio di informazioni tra gli enti locali. A partire dalla Conferenza internazionale di Lanzarote (1995) gli impegni Comunitari indirizzati ad una gestione unitaria delle nuove strategie ha prodotto numerosi rapporti e dichiarazioni di impegno come per esempio:

La Strategia Europea sulla Gestione Integrata delle Zone Costiere - ICZM (2000) 3 La Strategia dell’Unione Europea per lo Sviluppo Sostenibile (2001) I documenti preparatori dell’Agenda 21 europea per il turismo sostenibile.

2 UNCED: United Nations Commissione Environment Development. 3 ICZM: Integrated Costal Zone Management.

2

Page 3: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

2. Turismo Natura: importanza e crescita sostenibile In seguito agli avvenimenti dell’11 settembre il turismo nelle città d’arte subiva una forte flessione mentre quello balneare non forniva spunti interessanti. Considerando che solo questi due tipi di turismi coprono i ¾ del movimento turistico nazionale le prospettive non si potevano considerare delle migliori4. Da quegli anni il Turismo Natura ha continuato a crescere in modo deciso fino a raggiungere quote di mercato finalmente interessanti. L’Ecoturismo può essere suddiviso in differenti segmenti che, in ordine di importanza possiamo così riassumere: Parchi Terrestri, montagna, Parchi e Oasi Marine, agriturismo, turismo rurale, borghi più belli d’Italia, Laghi. Questo tipo di turismo è stato indagato in modo approfondito a partire dal 2003, proprio in seguito ai decisi volumi di crescita, sia dall’ Osservatorio Permanente sul Turismo Natura che negli ultimi 5 anni ha provveduto a redigere rapporti annuali con stime indicazioni e previsioni in relazione all’indotto creato da questo (relativamente) “nuovo” mercato, sia dal Centro studi CTS che nel 2007 ha pubblicato il “primo rapporto sul turismo nei parchi nazionali italiani”. La domanda di TURISMO NATURA La domanda è stata analizzata (dall’ Osservatorio) considerando i cataloghi dei T.O. e per l’anno 2006 si è rivelata costante nel 62,5% dei casi e in aumento per il restante 37,5%. Nel 2007 la domanda ha fornito dati di stabilità per il 72,7% e di aumento per il 27,3% mentre per il 2008 si è riscontrata stabilità per il 54,6% aumento per il 36,4 e diminuzione per il 9%. Quest’ultima leggera flessione potrebbe raggiungere, secondo le previsioni per il 2009, il 18% circa anche in conseguenza della grave crisi finanziaria scoppiata alla fine dell’anno passato. Sia l’Osservatorio che il CTS hanno inoltre redatto un “identikit” del turista natura considerando caratteristiche riguardo le fasce di età e capacità di spesa dei fruitori. Riguardo al primo elemento l’analisi per l’anno 2007 ha evidenziato una concentrazione della domanda nelle persone comprese tra i 30 ed i 60 anni attestandosi nella misura del 50% seguita dal 22% della fascia di età compresa tra 16 e 30 anni e dagli over 60 con circa il 15% del mercato. Infine troviamo gli adolescenti fino a 15 anni con il 13%. Importante notare che la metà degli eco turisti rientra in una fascia di età potenzialmente attrattiva ai fini della ricerca in relazione ad eventuali strategie di marketing ed in termini di soddisfazione del cliente.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti. Possiamo affermare che nel 2007 il 54% dei fruitori hanno evidenziato una capacità di spesa “media” , il 20% “alta” ed il 26% “bassa”. Questi dati analizzati con gli anni precedenti ci indicano la tendenza crescente ad una spesa medio-bassa ed una costante contrazione della propensione alta di spesa.

4 Fonte Rapporto Ecotur sul Turismo Natura

3

Page 4: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

Potremmo leggere questi risultati in modo positivo nel senso di un allargamento della fruizione a persone con fasce di reddito più basse che si inserisce da un lato in una standardizzazione del prodotto natura e dall’altro in un aumento dell’ informazione sul turismo ambientale che raggiunge ormai tutti i cittadini e non soltanto nicchie ad elevato reddito oppure elevato titolo di studio.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Proprio il titolo di studio è la prossima analisi. L’ Osservatorio ha riscontrato, fin dai primi rapporti una propensione maggiore al turismo ambientale da parte di persone in possesso di titolo di studio elevato, dati confermati anche dal rapporto CTS. Nel 2007 i fruitori con diploma superiore sono stati il 46,3% seguiti dai Laureati con una quota del 36,8% ed infine, le persone con licenza elementare-media si sono attestate ad una percentuale del 16,9%. Rispetto agli anni precedenti le variazioni in positivo oppure in negativo si possono definire marginali. Dall’indagine si intuisce una più alta sensibilità da parte delle persone maggiormente istruite verso un tipo di vacanza (ma credo anche di stile di vita) nel rispetto dell’ambiente. Da qualche anno però, molto si sta facendo dal punto di vista informativo allo scopo di coinvolgere e raggiungere una base di fruitori sempre più ampia ed eterogenea. FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura L’aspetto dell’informazione merita una parentesi importante. Nel capitolo successivo verrà evidenziata, relativamente ai fondi per l’educazione ambientale stanziati da parte di regione e ministero, la possibilità e l’importanza di effettuare campagne informative e di sensibilizzazione mirate. Queste ultime risultano fondamentali per garantire al turismo natura maggiore visibilità e accessibilità la quale possa riflettersi in possibili aumenti della domanda che come osservato risulta essere (a parte il difficile biennio 2008/2009) stabile su ottime percentuali ed in molti casi in

4

Page 5: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

aumento. L’impegno delle istituzioni in questa direzione rimane elevato e indirizzato verso la duplice veste ambientale e turistica, gli sforzi in tal senso si sono concretizzati nel 2007, anno in cui per la prima volta l’ informazione (riguardo all’ Ecoturismo) è stata considerata sufficiente rispetto alla disinformazione degli anni precedenti. L’importanza dell’informazione risiede nel fatto di poter attrarre una base sempre più larga di potenziali viaggiatori responsabili e sensibili e di permettere a chi già usufruisce di questo tipo di turismo di diventare sempre più preparato coinvolto ed impegnato. Riguardo a questa ricerca ritengo il punto dell’informazione di focale importanza in quanto eventuali azioni di marketing che si potrebbero intraprendere avrebbero come punto nodale proprio la sensibilizzazione l’istruzione e l’educazione dei turisti. Riguardo ad un prodotto, aumentando la sua visibilità la conoscenza e l’istruzione su come poterne usufruire con il massimo della soddisfazione e nel massimo rispetto, quest’ultimo può essere più facilmente posizionato nel mercato e raggiungere quote competitive e consolidate in modo da poter essere percepito dal turista non soltanto dal punto di vista leisure ma anche dal punto di vista emozionale coinvolgendo quest’ultimo fino a renderlo parte attiva del viaggio stesso. In tal senso il viaggio acquisirebbe una connotazione di elevata consapevolezza che potrebbe garantire una maggior tenuta di mercato anche in periodi difficili come l’ultimo biennio.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Prima di analizzare i numeri del turismo natura ci soffermiamo ad analizzare la permanenza media e la provenienza dei turisti. Riguardo il primo aspetto possiamo notare una netta prevalenza del fenomeno escursionistico, a sottolineare il fatto che la fruizione rimane ancora “veloce” e a basso costo; Anche questo aspetto risulta importante ai fini della ricerca poiché ci rende una misura di come poter agire rispetto alla creazione di pacchetti e possibili offerte costruite sulla base di un consumo rapido come potrebbe essere una giornata, oppure un soggiorno poco impegnativo caratterizzato da un pernottamento oppure un week end, risulta ancora tendenzialmente poco sviluppato il turismo natura relativo a soggiorni superiori ai 3 giorni.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura

5

Page 6: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

Il mercato del turismo natura rimane prevalentemente domestico con una quota predominante di provenienza regionale, 46,1% seguita da una quota Nazionale che si attesta intorno al 36,1%. Questi valori spiegano in parte il fenomeno escursionistico analizzato in precedenza anche se l’analisi con gli anni precedenti rivela interessanti punti di crescita riguardo alla provenienza Nazionale (+2,5% rispetto al 2006) ed Europea (+2% rispetto al 2006). Mercato di riferimento rimane comunque quello regionale che anche se in diminuzione copre quasi il 50% delle provenienze, doveroso quindi un maggiore studio allo scopo di mantenerlo ed eventualmente incrementarlo.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Presenze e numeri del TURISMO NATURA Le presenze totali relative alle aree protette in genere sono state calcolate nel 2007 nell’ammontare di 95.917.153, in crescita rispetto ai 94.228.981 del 2006.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il dato 2007 risulta interessante rapportato al totale delle presenze sull’intero territorio Nazionale che ammontano a 374.627.657 , si evidenzia quindi come il turismo natura copra circa ¼ delle presenze totali a confermare l’importanza di questo segmento anche in chiave strategica. Analizzando inoltre la provenienza dei fruitori possiamo osservare un aumento, seppur poco consistente, di turisti stranieri, a ribadire l’importanza che il prodotto naturalistico Italiano ricopre anche all’estero.

6

Page 7: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Attraverso un indagine e seguendo particolari procedure, l’Osservatorio ha infine determinato la spesa media giornaliera procapite del turista natura che si attesta in 64,3 Euro per il mercato italiano e 88.6 Euro per il mercato straniero (per l’anno 2007). Moltiplicando questi dati per le presenze italiane e straniere ed eseguendo la stessa operazione per gli anni precedenti (ovviamente adeguando i valori di spesa) è stato possibile calcolare il fatturato prodotto in modo diretto e indiretto dal turismo natura. Tale importo è stato stimato in 9.846 miliardi di euro per il 2006 e 9.894 miliardi di euro per il 2007 che ha prodotto una variazione positiva di 0,49 punti percentuali rispetto all’anno precedente, valore comunque ben lontano dalle performance degli anni precedenti che avevano segnato una crescita decisa a ritmo di 5-6 punti percentuali ogni anno.

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura

FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Da un indagine eseguita dal WWF5 nel 2005 è emerso che la maggior parte dei Parchi era priva di qualche organo di gestione: solo 4 avevano Direttori in carica; 8 Enti non avevano un Presidente; 6 non avevano un Consiglio Direttivo, 2 non erano stati attivati. Esistono ancora grosse difficoltà 5 Libro bianco WWF sulle aree protette (2005).

7

Page 8: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

gestionali ed organizzative riguardo al controllo dei Parchi che si traducono in frammentazione, assenza e inadeguatezza nella gestione organizzativa. Queste condizioni procurano spesso lentezza nella redazione e nell’approvazione di Piani oltre che problemi di scollegamento da altri piani di gestione del territorio. Conclusioni Turismo e Natura L’analisi dei costi, effettuata soprattutto nel rapporto CTS, non risulta di facile approccio poiché ogni realtà che si differenzia nel turismo natura viene affrontata in modo separato. A prescindere quindi dal tipo di Ente, di Parco o di Area protetta i costi vengono stimati in base al tipo di organizzazione, al numero di addetti all’estensione ed alle differenti finalità. Succede quindi che il Parco Nazionale d’Abruzzo, seppur godendo di una posizione predominante nel mercato Italiano del turismo natura, abbia un punto di criticità proprio in relazione agli elevati costi dovuti ad un organico numeroso, alle diverse infrastrutture di proprietà ai risarcimenti riconosciuti a seguito di danni provocati dagli animali selvatici, mentre altre aree protette come quella del relitto sommerso “Paguro” di Marina di Ravenna (che verrà approfondita in seguito) possano essere considerate a costi di gestione nulli grazie all’attività di volontariato promossa negli anni. Le fonti principali di sostentamento rimangono soprattutto i finanziamenti (Nazionali e Regionali) che vanno ad integrare, in qualche caso, gli introiti derivati da commissioni e tariffe di accesso. Da rilevare però le notevoli contrazioni che proprio i finanziamenti hanno subito negli ultimi anni . 6La conclusione di questa breve analisi non può che fornire un idea positiva del comparto relativo al turismo “verde”, i numeri e la consistenza del mercato indicano margini di crescita e sviluppo interessanti, ed anche se le prestazioni dell’ultimo biennio hanno sottolineato il difficile momento, generalizzato però ai più svariati settori, è stata confermata la giusta direzione nella quale sono stati profusi gli sforzi allo scopo di far emergere questo settore, attrattivo dal punto di vista dell’offerta ma anche di fondamentale importanza in senso educativo responsabile.

3. I numeri del fenomeno TURISMO SUBACQUEO Come fu per la curiosità di volare, altrettanto è accaduto per la possibilità di esplorare le attraenti e temute profondità marine. La pratica dell’attività subacquea infatti è stata oggetto negli ultimi 40 anni di profondi mutamenti e di incredibili sviluppi, dettati in parte dal perfezionamento tecnico ed in parte dall’evoluzione del turismo ricreativo internazionale. Oggi non occorrono particolari conoscenze e doti specialistiche per scendere fino a determinate profondità grazie alle semplificazioni apportate dalla ricerca e dallo sviluppo tecnologico nel settore. Per questo motivo, gli ultimi 30 anni, sono stati contraddistinti da crescite esponenziali della domanda di fruizione di questo affascinante sport ed in conseguenza, di aumenti della domanda di turismo specifico legato a questa pratica. Seguendo e assecondando questi sviluppi sono nate negli anni alcune associazioni con lo scopo di regolamentare l’attività subacquea sia dal punto di vista didattico che della sicurezza e la più importante di queste a livello mondiale è senza dubbio la Professional Association Diving Instructor (PADI) nata negli Stati Uniti nel 1966. Dal momento della sua creazione e come si può leggere nelle tabelle sottostanti7 l’aumento di nuovi tesserati e di conseguenza di nuovi subacquei è incrementata fino a raggiungere quote annuali prossime ai 6 zeri. Il perseguimento di un licenza di immersione “PADI” può essere fine a se stesso oppure essere l’inizio di un percorso 6 Riferimento Rapporto CTS. 7 Fonte: www.padi.com

8

Page 9: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

tecnico formativo. L’acquisizione di brevetti di specializzazione, accompagnamento o insegnamento possono portare nel tempo dalla pratica ricreativa all’eventuale pratica professionale. Risulta molto importante esaminare questo trend poiché fornisce una prima rapida lettura sulla potenzialità della domanda turistica. Quest’ultima, potendo contare su una bassa elasticità al prezzo poiché contraddistinta da elevato coinvolgimento emotivo indica la fortissima appetibilità del mercato turistico subacqueo che proprio per questi motivi ha attirato nell’ultimo ventennio l’interesse di molti operatori del settore turistico.

FONTE: www.padi.com

FONTE: www.padi.com

9

Page 10: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

FONTE: www.padi.com

FONTE: www.padi.com

10

Page 11: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

4. Gli impegni ambientali della Regione Emilia-Romagna e della Provincia di Rimini

Nel contesto della Strategia Europea sulla Gestione Integrata delle Zone Costiere - ICZM, l’insieme degli impegni elencati nella “Carta di Rimini per il Turismo Sostenibile” , redatta durante la conferenza del 2001, ha portato alla nascita di due progetti fondamentali:

Il G.I.Z.C. (Gestione Integrata Zone Costiere) Emilia-Romagna. Il P.A.A. Piano di Azione Ambientale regionale E-R 2008-2010.

Il G.I.Z.C. rappresenta uno dei progetti a più alta valenza strategica sul piano dell’integrazione intersettoriale e di sostenibilità ambientale, esso è mirato all’approccio di sistema sull’ambito territoriale delle zone costiere al fine di riconoscere, analizzare e ricostruire in un quadro integrato le diverse componenti del sistema costiero. Obiettivo prioritario delle Linee Guida G.I.Z.C. è quello di consentire la loro adozione da parte delle Amministrazioni locali coinvolte e avviare le prime iniziative di sperimentazione e di verifica. Si è provveduto a creare un Comitato istituzionale con la partecipazione della Regione, delle Province e dei Comuni interessati territorialmente competenti (in questo caso i comuni di tutta la riviera, partendo dal Delta del Po’ arrivando a Cattolica). Si è giunti ad individuare nove ambiti tematici di cui i più importanti per la presente ricerca sono: Sistema fisico costiero, fattori di rischio e strategie di difesa

Caratterizzazione geologica e geomorfologica della fascia costiera emersa e sommersa: bacini idrografici; subsidenza; idrologia e idrogeologia; morfodinamica dei litorali; sedimentologia; biocenosi. Difesa della fascia costiera: ricostituzione del profilo delle spiagge mediante opere di ripascimento; programmazione degli interventi di mantenimento; gestione delle opere di protezione costiera; gestione dei sedimenti sottocosta. caratterizzazione dei giacimenti sommersi di sabbie come potenziali riserve utilizzabili ai

fini del ripascimento. Valutazione degli interventi di ripristino e mitigazione di aree sensibili e/o compromesse Utilizzo compatibile del Demanio Marittimo Valutazione della Pericolosità Integrata e del Rischio

Portualità, rifiuti da natanti, rischi da trasporto marittimo

Sicurezza nella navigazione, attracco, attività di carico/scarico nei porti procedure ottimali volte a ridurre l’inquinamento nei porti

Riduzione degli scarichi in mare dei rifiuti prodotti dalle navi e dei residui del carico allestimento, adeguamento o miglioramento della disponibilità e dell’utilizzo degli impianti

portuali di ricezione, raccolta e stoccaggio dei rifiuti dalle navi Aumento del livello di rispetto delle norme e della legalità Protezione internazionale di particolari aree marine e costiere ad alta valenza naturalistica,

economica e culturale dai rischi derivanti dal trasporto marittimo pericoloso Miglioramento degli standard qualitativi e delle condizioni operazionali delle navi

trasportanti carichi inquinanti e/o pericolosi nelle aree marine a rischio

11

Page 12: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

Valorizzazione degli habitat, della biodiversità e del paesaggio Protezione dei valori biologici ed ecologici Recupero, mantenimento e incremento dei valori biologici ed ecologici in precedenza

esauriti o perturbati dalle attività umane Promozione dell’uso sostenibile delle risorse Monitoraggio, ricerca, educazione e formazione Forme di ricreazione e turismo compatibili con l’ambiente

Turismo

Pianificazione e gestione integrata delle attività collegate al turismo Valorizzazione turistico-ambientale delle zone costiere e marketing territoriale Adozione di sistemi di gestione ambientale dell’impresa turistica

Sistema insediativo ed infrastrutturale (servizi e mobilità)

Introduzione di elementi di sostenibilità ambientale e territoriale nei contenuti degli strumenti di pianificazione e applicazione di procedure di valutazione strategica di sostenibilità ambientale e territoriale (Vaisat/VAS) al sistema della pianificazione

Monitoraggio e bilancio dell’evoluzione del sistema insediativi, dell'attuazione, dell'efficacia e degli impatti degli strumenti di pianificazione

Rinnovo ed adeguamento della strumentazione urbanistica e territoriale per concorrere “Gestione integrata delle zone costiere”

Razionalizzazione e qualificazione dei servizi pubblici ambientali Gestione integrata su vasta area delle risorse idriche Razionalizzazione collegamenti e mobilità pubblico/privata nel sistema costiero

La Regione Emilia Romagna ha poi provveduto a stanziare uno specifico plafond finanziario, pari a circa € 5.000.000 finalizzati all'attuazione delle Linee Guida del Progetto Gestione Integrata Zone Costiere. In seguito è stato predisposto il quadro degli interventi suddiviso per provincia, che nella zona di Rimini si è concretizzato nel ripristino della foce del Conca nella zona tra Misano Adriatico e Cattolica. Il piano comporterà una spesa complessiva di € 1.800.000 di cui € 1.235.448 finanziati dalla regione e € 564.561 ottenuti tramite cofinanziamenti. In riferimento al PAA (Piano di Azione Ambientale) la "Strategia d’Azione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia" ha garantito continuità all’azione europea ed in particolare al VI Piano di Azione Ambientale europeo. L’attuale Piano nazionale chiarisce che gli obiettivi e le azioni definite devono trovare continuità nel sistema delle Regioni, delle Province autonome e degli Enti locali, alla luce del principio di sussidiarietà, attraverso la predisposizione di strategie adeguate alle singole specificità e adattando a queste ultime, contenuti e priorità da sviluppare in collaborazione e partnership tra gli Enti e l’insieme dei soggetti potenzialmente coinvolti. Il nuovo PAA regionale individua dunque, in relazione all’analisi sulla qualità dell’ambiente regionale, il monitoraggio di determinate matrici ambientali (inquinamento atmosferico, gestione delle acque, risparmio energetico) ponendo l’accento su due ambiti principali di intervento: la riduzione e la gestione dei rifiuti la conservazione della biodiversità (anche in raccordo con quanto previsto su questo punto dal Programma di Sviluppo Rurale) Nell’ambito delle due priorità di intervento individuate in sede di Piano d’Azione Ambientale 2008 2010, si intende dare una forte spinta al sistema regionale della riduzione e ottimizzazione della

12

Page 13: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

gestione dei rifiuti, non solo incentivando la raccolta differenziata effettivamente avviata al recupero ma sperimentando metodiche e strumentazioni per la tracciabilità dei flussi dei rifiuti. Relativamente all’area di intervento sul sistema parchi e aree protette regionali, va ribadito che i finanziamenti si intendono per le aree esistenti e anche in questo caso si contribuisce ad adottare politiche sul clima e sull’energia. La tutela delle aree protette è un elemento di forza in una politica che deve arrivare agli obiettivi del post Kyoto. Il piano ha inoltre individuato sei Macroaree entro cui sviluppare l’analisi dei problemi e delle criticità e definire obiettivi generali e specifici su cui concentrare le azioni da intraprendere. 1) Cambiamenti climatici e energia pulita

Il conseguimento dell'obiettivo comunitario di riduzione delle emissioni dell'8% in Italia rispetto alle emissioni del 1990 entro il 2008-2012 ai sensi del protocollo di Kyoto costituisce l'asse portante del nuovo programma. In questi anni nella nostra Regione le emissioni di CO2 hanno continuato a crescere, pertanto, al fine di rispettare gli impegni di Kyoto, l'obiettivo di riduzione è ora oltre il 18%. Inoltre, la Commissione Europea ha stabilito degli obiettivi ancora più impegnativi per cercare di contenere gli effetti dovuti ai cambiamenti climatici prevedendo la riduzione del 20% delle emissioni rispetto al 2005, la riduzione del 20% dell'uso di energia e l'aumento del 20% della produzione di energia da fonti rinnovabili. Il programma evidenzia la necessità di modifiche strutturali, soprattutto nei comparti dei trasporti e dell'energia, auspica maggiori sforzi in direzione dell'efficienza e del risparmio energetico, ulteriori ricerche e sviluppi tecnologici e promuove campagne di sensibilizzazione dei cittadini così da contare anche sul loro contributo.

2) Trasporti sostenibili

Sempre per conseguire l’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti e contemporaneamente contribuire al miglioramento della qualità dell’aria (in Emilia-Romagna soprattutto negli agglomerati urbani e lungo la fascia della via Emilia e della conurbazione costiera) il programma evidenzia la necessità di sviluppare tre filiere di azioni: Mobilità sostenibile e logistica della distribuzione delle merci; Edilizia sostenibile e risparmio energetico; Aziende produttive e di servizi.

3) Consumo e produzione sostenibile

Promuovere modelli di consumo-produzione sostenibili rappresenta una ulteriore area prioritaria del programma. La Commissione europea ha emanato nel luglio 2008 il “Piano di Azione per la Produzione e il Consumo Sostenibile”, che individua come strumenti chiave “Ecodesign”, “EMAS” (Eco-Management and Audit Scheme), “Ecolabel” e “GPP” (Green Public Procurement). Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare è da mesi impegnato nella predisposizione di un “Piano nazionale per la Produzione ed il Consumo Sostenibili” ed ha redatto il “Piano di Azione per il GPP”. In questo quadro, il programma prevede interventi su Cluster o filiera indirizzati ad evidenziare le eccellenze regionali e a migliorarne le prestazioni ambientali sia attraverso azioni che analizzino la “supply chain” sia attraverso azioni dirette alla visibilità di mercato e progetti su strumenti volontari ed il miglioramento della governance regionale anche nell’ottica di un maggiore raccordo ed una migliore qualità dei dati ambientali.

4) Conservazione e gestione delle risorse naturali

13

Page 14: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

Obiettivo prioritario è proteggere e ripristinare il funzionamento dei sistemi naturali ed arrestare la perdita di biodiversità nell'Unione europea e nel mondo; proteggere il suolo dall'erosione e dall'inquinamento. Sistemi naturali in uno stato di salute e di equilibrio dinamico sono essenziali per la vita e il funzionamento della società. È necessario sanare gli squilibri generati dall'inquinamento, dall'uso non sostenibile del territorio e del mare e dai conseguenti potenziali rischi per la biodiversità. La completa attuazione della legislazione ambientale è la chiave di volta per risolvere la minaccia dell'inquinamento. Per estendere la tutela alle aree rurali in senso lato è necessario incorporare in modo più saldo ed efficace la tutela dell'ambiente e della biodiversità nelle politiche agricole, territoriali, di silvicoltura e marine, in particolare sarà dedicata maggiore attenzione alla protezione dell'ambiente marino. Uno degli aspetti più problematici della politica ambientale dell'UE è l'inesorabile accumulo di rifiuti; il programma "Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta" propone di sganciare la produzione di rifiuti dalla crescita economica, ad esempio ponendo maggiore enfasi sul riciclaggio e sulla prevenzione della generazione di rifiuti, da perseguire, fra l'altro, mediante una politica integrata dei prodotti. Un uso più efficiente delle risorse sarà ricorrente nella strategia tematica sul consumo sostenibile. La Commissione ritiene che in questo come in altri settori la determinazione di elevati obiettivi ambientali non comprometterà, anzi promuoverà, la competitività dell'industria europea.

5) Ambiente e salute

Vi è una crescente consapevolezza degli effetti dell'inquinamento sulla salute umana e la legislazione comunitaria ha affrontato molti problemi. Si impone ora la necessità di un approccio sistemico, che venga a capo delle complesse interconnessioni fra i vari rischi per la salute legati all'inquinamento. Meritano maggiore attenzione soprattutto i gruppi particolarmente vulnerabili della popolazione, come ad esempio i bambini. Una voce cospicua dell'agenda "ambiente e salute" per gli anni a venire sarà la completa revisione del sistema comunitario di gestione dei rischi legati alle sostanze chimiche, cui si abbinerà l'altrettanto importante strategia tematica per la riduzione dei rischi causati dai pesticidi. L'attuazione della direttiva quadro sulle acque sarà il punto focale del lavoro di salvaguardia della qualità idrica nell'UE ed analogamente sarà per l'inquinamento acustico quando la direttiva quadro sul rumore verrà adottata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo.

6) Istruzione e formazione

L'istruzione rappresenta una condizione fondamentale per promuovere cambiamenti sotto il profilo comportamentale e dotare tutti i cittadini delle competenze essenziali necessarie per conseguire uno sviluppo sostenibile. Il successo nell'invertire le tendenze non sostenibili dipenderà in ampia misura dalla qualità dell'educazione allo sviluppo sostenibile a tutti i livelli di istruzione, per quanto riguarda anche questioni come l'uso sostenibile delle risorse energetiche e dei sistemi di trasporto, modelli sostenibili di produzione e consumo, la salute, la competenza dei mezzi di comunicazione e una cittadinanza mondiale responsabile. L'istruzione può contribuire ad aumentare la coesione sociale e il benessere attraverso investimenti nel capitale sociale e assicurando pari opportunità per tutti e la partecipazione dei cittadini, specie dei gruppi svantaggiati, per conseguire un grado di consapevolezza e di comprensione più elevato della complessità e delle numerose interdipendenze esistenti nel mondo attuale. Nel quadro degli obiettivi e strategie definite dall'UNESCO per il Decennio dell'educazione allo sviluppo sostenibile (DESS 2005-2014) e del documento di indirizzo di livello nazionale per la promozione dell'ESS concertata tra Stato e Regioni (1 agosto 2007) ed in

14

Page 15: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

collegamento con le principali matrici e criticità ambientali individuate, il sistema INFEA dell'Emilia-Romagna (rete dei Centri di Educazione Ambientale e delle Scuole Laboratorio) svilupperà progetti di ricerca e azione rivolti sia a studenti che a cittadini nei quali apprendere e mettere in pratica nuovi comportamenti ecosostenibili.

L’ammontare totale dei finanziamenti8 riepilogato in € 148.723.000 è derivato da Risorse Regionali, Ministero dell’Ambiente e Fondi (Regionali e Nazionali) per le aree sottoutilizzate (FES9). Le principali voci di intervento per quanto riguarda le Risorse Regionali sono state individuate nelle azioni di controllo dei rifiuti (€ 15.500.000) tutela e salvaguardia di parchi e specificità territoriali (€ 11.500.000) e monitoraggio dell’aria (€ 3.000.000). In relazione ai FES le risorse per un ammontare totale di € 84.723.000 sono state impiegate relativamente ad interventi integrati riguardanti il Progetto Strategico Speciale “Valle del Fiume Po” (€ 34.000.000) e il Progetto integrativo all’accordo di programma quadro per la tutela delle acque e la gestione integrata delle risorse idriche (€ 12.173.000) ed infine il Ministero dell’ambiente ha contribuito con un ammontare di circa € 15.000.000 a progetti relativi al controllo dell’aria in collaborazione con Regione e Comune di Bologna. Interessanti risultano i fondi per € 1.100.000 stanziati da Regione e Ministero riguardo alla promozione all'educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile che evidenziano l’importanza strategica rivolta dalle istituzioni allo strumento indiretto inerente alla crescita della consapevolezza e della responsabilità nella cultura dei cittadini. Questo ultimo aspetto va approfondito non soltanto dal punto di vista educativo ambientale ma anche in relazione ai vari tipi di turismi. Accade quindi che in comparti differenti come il turismo d’affari piuttosto che il turismo fieristico oppure il turismo enogastronomico, l’attenzione a questi aspetti sia diventata di fondamentale importanza da parte di tutti gli attori coinvolti, allo scopo di mantenere non solo gli impegni nei confronti delle società future ma anche, da un punto di vista più immediato ed economico, posizioni di mercato soddisfacenti. Il turismo deve essere considerato come filiera produttiva e come tale essere indagato allo scopo di sviluppare strategie mirate alle esigenze sempre più specializzate della clientela, questo però mantenendo una posizione privilegiata, rispetto ad altre filiere produttive, nella salvaguardia territoriale essendo coinvolto in modo diretto nella fruizione del territorio stesso. Il turista è sempre più informato e impegnato, si sente parte attiva in un disegno globale di salvaguardia e mantenimento dell’ecosistema terrestre ed ha sviluppato una profonda sensibilità riguardo ad aspetti come l’ambiente ed il rispetto di quest’ultimo. Gli sforzi informativi devono quindi essere indirizzati verso la creazione e l’accrescimento di una cultura generale di sostenibilità responsabilità e accessibilità che possa generare non solo turisti ma fruitori consapevoli e coscienti.

8 Fonte: Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna 3 dicembre 2008 9 FES: Fondo Europeo di Sviluppo

15

Page 16: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

5. Conclusioni finali

Il mare, come elemento fondamentale legato alla vita dell’uomo, ha la capacità di accogliere, rispettare e valorizzare qualsiasi elemento che ad esso viene dato in “custodia”, anche se potenzialmente dannoso. Il mare racchiude segreti, miti, leggende e possiamo solo immaginare quanto possa essere equilibrato il rapporto tra vite rubate e vite donate nelle profondità marittime. Il mare forse perché non ancora colonizzato nelle sue profondità dall’uomo, come è avvenuto per la terra ferma, ha ancora la capacità di sviluppare la vita attorno a qualsiasi elemento che anche non faccia parte del proprio habitat naturale. I battelli e le navi che durante i secoli hanno solcano mari e oceani non sempre hanno raggiunto la meta di arrivo e nel punto dove si è interrotto il loro viaggio per ogni elemento che si è perso tanti altri hanno trovato e colonizzato il nuovo ambiente che si formava creando nuovi habitat che in alcuni casi si sono rivelati spettacolari esplosioni di colori vita e movimento. Credo si possa fare un paragone tra gli insediamenti urbani terrestri, in cui la costruzione di case e fabbriche in zone precedentemente aride creò i presupposti per lo sviluppo di agglomerati di popolazione che poi si trasformarono nelle moderne città, e le profondità marine. In queste ultime, la presenza in modo fortuito o voluto di elementi che non fanno parte del sistema in modo naturale ma che si inseriscono in una zona arida possono creare un incentivo ed un richiamo per la nascita la crescita e lo sviluppo di fauna e flora subacquea. Come abbiamo visto nei numerosi esempi il mare ha colonizzato questi siti in modo rapido efficace ed efficiente, questi ultimi sono inoltre diventati richiamo per specie marine che altrimenti non avrebbero vissuto precedentemente in quella zona. La convinzione sulla positività riguardo alla creazione di un adriatic reef è supportata in primo luogo da elementi di miglioramento ambientale, secondariamente da elementi economici ed in ultimo luogo dalla non trascurabile possibilità di creare presupposti di sviluppo turistico ambientale a bassissimi costi, sia in termini di impatto ambientale che in termini di reali costi prodotti. Gli elementi economici inoltre, sarebbero relativi allo sviluppo di attività, come nel caso della subacquea, che tendono a valorizzare e proteggere l’ambiente e le biodiversità attraverso il rispetto dell’habitat stesso e che hanno come principale scopo quello dell’osservazione delle specie animali e vegetali subacquee, la loro tutela e la loro conservazione.

16

Page 17: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

6. Riferimenti del progetto Titolo del progetto

1.1 Titolo: Creazione di Parchi Marini Subacquei in Adriatico 1.2 Acronimo: CPMSA

Partner del progetto:

3.1 - Organizzazione: ARPA Emilia-Romagna

Ruolo all'interno del progetto: PROPONENTE + COORDINATORE TECNICO

3.2 - Organizzazione: Regione Emilia Romagna

Ruolo all'interno del progetto: PROMOTORE + COORDINATORE LEGISLATIVO ED AMMINISTRATIVO + FINANZIATORE

3.3 - Organizzazione: ENI

Referente: ing. Dr. G.Manfredi (Responsabile distretto Centro-Settentrionale ENI) + C.Alberti Di Catenaja (ENI Environmental Manager)

Ruolo all'interno del progetto: REFERENTE OPERATIVO + PARTNER TECNICO ED OPERATIVO + FINANZIATORE

3.4 - Organizzazione: Ministero dell’Ambiente - Referente: dr. Pierluigi Manzione

Ruolo all'interno del progetto: PROMOTORE + COORDINATORE LEGISLATIVO ED AMMINISTRATIVO + PARTNER TECNICO + FINANZIATORE

3.5 - Organizzazione: ISPRA

Ruolo all'interno del progetto: PROMOTORE + COORDINATORE LEGISLATIVO ED AMMINISTRATIVO + PARTNER TECNICO

3.6 - Organizzazione: COMUNI E PROVINCIE DI RIMINI + RAVENNA + FERRARA

Ruolo all'interno del progetto: PROMOTORE + PARTNER TECNICO + FINANZIATORE

3.7 - Organizzazione: UE – Unione Europea

Ruolo all'interno del progetto: PROMOTORE + FINANZIATORE

3.8 - Organizzazione: AISA – Associazione professionale Italiana Scienze Ambientali

Ruolo all'interno del progetto: PARTNER TECNICO

Parole chiave

sviluppo sostenibile – biodiversità – turismo sostenibile - tutela, protezione e ripopolamento biologico marino ed ittico – creazione di risorse naturalistiche e turistiche – sostenibilità dei processi industriali di estrazione idrocarburi – riutilizzo grandi strutture di estrazione mineraria marina – parco marino subacqueo – parco dei relitti subacquei – rete ecologica marina

Acronimi ed abbreviazioni

CPMSA Creazione di Parchi Marini Subacquei in Adriatico PMRS Parco Marino dei Relitti Subacquei ... ...

17

Page 18: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

Programma di lavoro Modulo 1 –2 –3 … Costi del progetto Per lo svolgimento delle attività proposte e descritte si prevede un impegno riassunto nello schema seguente. Tempi (mesi) Lavoro (mesi/uomo) Costi IVA incl. (euro) Modulo ... Modulo ... Modulo ... Finanziamento del progetto Per la copertura dei costi del progetto si prevede una ripartizione dei finanziamenti riassunta nello schema seguente. Partner ... Partner ... Partner ... Modulo ... Modulo ... Modulo ...

18

Page 19: 1. Lo Sviluppo Sostenibile - NanniMagazine.it€¦ · FONTE: quarto e quinto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura Il secondo aspetto riguarda la propensione di spesa degli eco turisti

7. Bibliografia

PARCO MARINO RIMINI, ECOMONDO 2008: Dr. Luca Vignoli - AISA - Associazione Italiana Scienze Ambientali.

PARCO MARINO, ARPA 2009: Dr. Luca Vignoli Centro Tematico Regionale ARPA-ER Turismo e Ambiente

RIQUALIFICAZIONE DELLA COSTA ROMAGNOLA: IPOTESI PER LA CREAZIONE DI UN OASI SUBACQUEA RIMINESE: Tesi di laurea in Economia dei Mercati e dei Sistemi Turistici – Fac. Economia di Rimini – Univ. di Bologna, dr. Simone Mazzoni.

RELAZIONE STATO AMBIENTE REGIONE EMILIA ROMAGNA 2009

ANNUARIO DATI ARPA EMILIA ROMAGNA 2009

www.neptunesociety.com e www.tridentsociety.com. Richard B. Stone: Artificial Reefs: Toward a New Era in Fisheries Enhancement?

www.regione.emilia-romagna.it : Assessorato Agricoltura, Ambiente e Sviluppo Sostenibile Direzione Generale Ambiente e difesa del suolo e della costa.

www.provincia.rimini.it. www.associazionepaguro.org. www.diveplanet.org. www.havendiving.it. www.sub-abysso.com. www.haven.it. www.legambiente.eu.

Paola Antonello: Analisi Multicriteri.

Rita Cannas e Micaela Solinas: primo Rapporto sul Turismo nei Parchi Nazionali Italiani.

Osservatorio Permanente sul Turismo Natura: quarto, quinto e sesto rapporto ECOTUR sul Turismo Natura.

19