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Il nostro Festival intende portare incanto nel disincanto.Intende entrare in alcuni luoghi del disincanto (un carcere,un ospedale, una famiglia violenta, una patria inospitale,un quartiere dissestato, un ex manicomio), e portarci motivi di incanto.Non solo.Quest’anno, il nostro Festival, ne fa problema di gioia.Si chiede: come è possibile essere gioiosi, incantati, addirittura felici, essendo ormai disincantati?Accettare l’assenza di speranza e di salvezza, abitare cioè compiutamente il disincanto, non è sufficiente per la gioia.Per essere gioiosi, occorre trovare in se stessi la forzadi un nuovo inizio. La gioia, nel disincanto, è possibilesolo laddove si viva autenticamente la volontà di cominciare.La gioia può darsi e stare solo nell’emozionedi un cominciamento.Come Sisifo. Su e giù con il suo masso.Ogni volta partire. Ripartire. Percorso a sé.Pezzo per pezzo e nonostante tutto... proprio tutto.Tutto ciò che onestamente ascoltato e considerato, della vita, porterebbe a non fare proprio nulla.
Giuseppe Goisis, direttore artistico
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
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2016
Qualità delle proposte, cura delle relazioni,
trasparenza, legalità.
COMPAGNIA BRINCADERA
Compagnia Brincadera, dal 2001, lavoraalla produzione di spettacoli teatrali.Brincade(i)ra, in portoghese, significa gioco,sciocchezza, allegria, amenità, monelleria,follia di carnevale.
CSVL’Associazione Centro Servizi Bottega del Volontariatoopera dal 1997 nella provincia di Bergamo con l’obiettivodi sostenere e qualificare le organizzazioni di volontariato e promuove la cultura della solidarietà.
SGUAZZI ONLUSL’Associazione persegue fini di solidarietà sociale e confronto culturale, con progetti di ricerca e miglioramento del benessere dell’individuo e della collettività.
Sono questi alcuni dei valori fondanti del FestivalIn Necessità Virtù. Brincadera, Sguazzi, CSV hanno inteso assumere la responsabilità collettiva del Festival, condividendone idealmente ogni scelta, unendosi concretamente per poterla meglio sostenere, credendo nella cultura come strumento essenzialedel proprio agire.Il Festival è reso possibile grazie al loro contributo,all’impegno dei Comuni di Bergamo, Dalmine, Curno,Osio Sotto, al sostegno della Fondazione della Comunità Bergamasca e alle donazioni di tutti coloro che scelgonodi sostenerlo.
CORTILE LE QUATTRO TORRI
VERDELLINO-ZINGONIA Via Oleandri, 4
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ORE 16.30
SOSTIENI INV FESTIVAL buonacausa.org/cause/inv2016
PRIMI MOMENTI DI INCANTOFESTA AL CORTILE
I l primo luogo nel quale il Festival ha provato a portare spunti di bellezza è stato il cortile circondato dalle torri, a Zingonia. Posto notorio per l’asprezza delle condizioni di vita.Un po’ di teatro, di musica, di pittura, e soprattutto, la gente del cortile, i bambini a giocare e ballare.Desideriamo che tutto ciò non sia episodico, che si possa ripetere anche altrove, e che là dove andiamo sia sempre autenticamente possibile stare con chi ci vive: malati, detenuti, migranti, disabili, diversamente disincantati.Noi stessi.
CON JOVIC JOVICA, LA SUA BAND E LA LORO MUSICA BALCANICA; MARCO BORGHETTI,
IL SUO TEATRO GIOCATO SUI PRINCIPI DELL’EQUILIBRISMO E CON OLIVIERO PASSERA,
CHE DIPINGENDO HA RACCONTATO L’ACCADERE DEGLI EVENTI.
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A CURA DI ANTONIO CATALANO
Luogo esemplare di disincanto, è l’ospedale, in cui entrare con proposte mirate a portare incanto e bellezza fino a pochi metri da un letto che a stento si riesce a lasciare. Catalano, meraviglioso artista visionario, guiderà i ragazzi del Liceo Artistico di Bergamo G. e P. Manzù in un laboratorio finalizzato alla costruzione, prima, e alla posa, poi, di installazioni presso le corsie dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, attorno alle quali, nel corso dei giorni successivi, diversi artisti si alterneranno con brevi schegge poetiche. Minuscole trafitture che possano lasciare segni che non siano ferite, ma incanto. Suggestione di resistere. Immaginazione di ricominciare.
A CURA DI COMPAGNIA BRINCADERA
É un percorso di lavoro che riguarda i migranti, e con essi il non-luogo di una patria inospitale. A partire da settembre il Festival ha dato avvio al laboratorio Escargots, presso il Patronato San Vincenzo, coinvolgendo i migranti stessi e varie associazioni e servizi che di essi si occupano. L’obiettivo è una breve proposta scenica che possa raccontare una condizione, quella dell’erranza, che appartiene al destino dell’uomo, non soltanto a un pugno di pericolosi disperati.
LABORATORI ALSERVIZIO DELLA SCENA
FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
MONDIFRAGILI
ESCARGOTS
7SOSTIENI INV FESTIVAL buonacausa.org/cause/inv2016
A CURA DI MARGHERITA TASSI
Giunge al secondo anno Anch’io Teatro, un laboratorio teatrale aperto alla partecipazione di persone di ogni età e abilità, sotto la direzione di Margherita Tassi. Un progetto del Festival che ha portato l’anno passato alla produzione di una performance dai tratti onirici e che quest’anno proverà nuovamente a incantare gli occhi senza pietismi né promesse di terapia.Realizzato in collaborazione e con il sostegno di: Associazione Sguazzi Onlus, Istituto delle figlie di S. Maria della Divina Provvidenza Casa Beato L. Guanella di Verdello (BG), Comune di Verdello Assessorato alla Cultura.
ANCH’IOTEATRO
UBU RE
A CURA DI TEATRO DEI VENTI
Ubu Re è frutto di un lungo lavoro all’interno delle case circondariali di Castelfranco Emilia e Modena. Portare il teatro in carcere significa provare a portare dentro a un luogo della necessità e della costrizione, un luogo del limite, la virtù liberatoria dell’espressione poetica. Un luogo da cui il Teatro stesso, pertanto, esce beneficiato. Oltre a ciò il progetto, per contenuti e concrete condizioni di lavoro (la presenza in scena degli studenti dell’Istituto L. Einaudi di Dalmine, dopo alcuni giorni di laboratorio, insieme ai detenuti e agli attori), consente un’esperienza dai marcati tratti sociali e pedagogici.
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
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La Mite è un racconto di Dostoevskij. È una storia di violenza familiare.Del rapporto fra un uomo e una donna. Rapporto nel quale l’amore è concretamente assente (l’amore, in questa storia, è piuttosto possesso, egoismo, forza, vantaggio).La severa meraviglia con la quale lei guarda lui, come scrive Dostoevskij, è la misura della distanza tra i due, la dolorosa consapevolezza di un’impossibile riuscita.Liberiteatri mette in scena e narra tutto questo. Senza sconti, senza retoriche. Senza risparmiare alcunché, di questa violenza. Fisica e psicologica. Restituendo appieno il monologo polifonico che la sostiene.
DOSTOEVSKIJ #1da LA MITE
LIBERAMENTE ISPIRATO A “LA MITE” DI F.M. DOSTOEVSKIJ
ASSOCIAZIONE LIBERITEATRI DI PALERMOCON Dario Ferrari • REGIA Dario Ferrari • RIDUZIONE TEATRALE A. Lombardino
DISEGNO LUCI Giovanni Russo
In collaborazione con i Comuni di Curno e Osio Sotto
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ORE 14.00HOSPITAL STREET
BERGAMO Ospedale Papa Giovanni XXIII
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MONDI FRAGILI
INSTALLAZIONI
POSA INSTALLAZIONIA CURA DI Antonio Catalano e studenti del Liceo Artistico G. e P. Manzù di Bergamo
La poetica che Antonio Catalano sta perseguendo da alcuni anni è quella della fragilità: imparare a lasciarci incantare dai piccoli grandi prodigi che la natura ci offre ogni giorno, affermando la forza delle cose fragili. Dopo i grandi allestimenti realizzati in tutto il mondo (giostre, padiglioni delle meraviglie, cappelle degli sbigottiti), l’artista sceglie ora di costruire i suoi universi sul posto, con i materiali trovati di volta in volta, realizzando creazioni sempre diverse: mondi fragili appunto.Mondi fragili è un’Installazione eco-logica, un bio-luna park fatto di rifugi primitivi creati con materiali naturali (rami, foglie, terra, semi), che ospitano ambientazioni a loro volta fatte di elementi della natura per comunicare con la natura; mondi creati nel mondo sul mondo, ascoltando il genius loci, lo spirito del luogo.
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
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Atelier dell’Errore nasce nel 2002 da un progetto di Luca Santiago Mora come laboratorio di arti visive al servizio della Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda Sanitaria Locale di Reggio Emilia. In questi 14 anni di attività, Atelier dell’Errore si è rivelato valido complemento all’attività clinica della Neuropsichiatria Infantile, ma anche opera d’arte relazionale; ha partecipato a numerose esposizioni e manifestazioni legate all’arte contemporanea in Italia e all’estero. Dal 2011, per volontà delle famiglie dei ragazzini dell’atelier, si è costituita Atelier dell’Errore Onlus.Dal gennaio 2013, grazie ad un finanziamento privato, è nato Atelier dell’Errore in Museo, al servizio della Neuropsichiatria Infantile dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e il Museo di Scienze Naturali E. Caffi, Fondazione Comunità Bergamasca e Martina Fiocchi Rocca.Atelier dell’Errore BIG è un’alta scuola di Arti Visive dedicata ai ragazzini che hanno frequentato per molti anni l’atelier e ora sono diventati maggiorenni; dal gennaio 2015 è ospitata all’interno della Collezione Maramotti a Reggio Emilia; si autofinanzia con progetti legati al mondo delle arti visive, dell’editoria e dell’immagine.
ATELIER DELL’ERRORE
Iniziativa inserita nella programmazione del Teatro Sociale 2016/2017
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AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
BERGAMO Via Duzioni, 2
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Due vecchi, decrepiti e sorridenti, storti e tremolanti, fragili e forti scorrono in scena, la popolano di cose che ricordano la loro vita passata e il loro bisogno di futuro, di gioia. Raccontano di piccoli e profondi sentimenti. Cantano. Ballano. Un party infinito. Non esiste tempo né età, per l’incanto.“Cerchiamo qualcuno che sia fatto di innocenza e poesia.E faccia festa contro la tristezza. Questo spettacolo è un piccolo inno alla creazione, alla follia dell’arte. Un omaggio ai bambini piccoli e alla loro straordinaria forza d’immaginazione”.La compagnia RODISIO prende il suo nome dal rodizio, un tipico sistema di ristorazione sudamericano. Il rodizio è un luogo in cui ci s’incontra, ci si siede insieme intorno ad una tavola apparecchiata semplicemente e si trascorre la serata assaggiando a rotazione piccole porzioni della cucina locale, fino a che non si è sazi. Si continua finché ce n’è.
ODE ALLA VITA
COMPAGNIA RODISIODI E CON Manuela Capece e Davide Doro
SPETTACOLO TEATRALE
Iniziativa inserita nella programmazione del Teatro Sociale 2016/2017
PER BAMBINI E PER TUTTI
INGRESSO AGLI EVENTI CON OFFERTA LIBERA FINO A ESAURIMENTO POSTI
MARTEDÌ 29 NOVEMBRE ORE 21.00
BERGAMO AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
DOMENICA 27 NOVEMBRE ORE 21.00
BERGAMO ORATORIO BOCCALEONE
OPRE ROMA!PROGETTO E REGIA P. BONFANTI
SABATO 26 NOVEMBRE ORE 17.00
BERGAMO AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
SABATO 26 NOVEMBRE ORE 16.00 INAUGURAZIONE FINO A SABATO 3 DICEMBREBERGAMO AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
ATELIER DELL’ERRORE
SABATO 26 NOVEMBRE INAUGURAZIONE ORE 14.00 FINO A SABATO 3 DICEMBREBERGAMO OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII
VEN 25 NOVEMBRE ORE 21.00
OSIO SOTTO SALA DELLA COMUNITÀGIOV 24 NOVEMBRE ORE 21.00
CURNO SCUOLA SECONDARIA G. PASCOLI
DOSTOEVSKIJ #1 da LA MITEASSOCIAZIONE LIBERITEATRI DI PALERMO
MONDI FRAGILI A CURA DI ANTONIO CATALANO E STUDENTI DEL LICEO G. e P. MANZÙ DI BERGAMO
ODE ALLA VITACOMPAGNIA RODISIO
ERRARE HUMANUM ESTESCARGOTS • QUESTI SONO I NOMI • INNUMEREVOLIA CURA DI COMPAGNIA BRINCADERA
SPETTACOLO TEATRALE
INSTALLAZIONI
ARTE VISIVA APPLICATA
SPETTACOLO TEATRALE
FILM DOCUMENTARIO
TEATRO E MOSTRA
GIOVEDÌ 1° DICEMBRE ORE 21.00
BERGAMO TEATRO SOCIALE CITTÀ ALTA
MERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE ORE 21.00
BERGAMO AUDITORIUM OSPEDALE PAPA GIOVANNI XXIII
BUFFET IN ALCUNE DATE DEL FESTIVAL
QUATTRO PASSI PICCOLE PASSEGGIATE PER SGRANCHIRSI L’ANIMADI E CON ANTONIO CATALANO
OPERA NAZIONALE COMBATTENTII GIGANTI DELLA MONTAGNA ATTO IIICOMPAGNIA PRINCIPIO ATTIVO TEATRO
SABATO 3 DICEMBRE ORE 17.00
BERGAMO AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
DISINCANTO E FELICITÀCON ROCCO RONCHI E LE TESTIMONIANZE DI ATELIER DELL’ERROREE FONDAZIONE NEAR ONLUS
SABATO 3 DICEMBRE ORE 21.30
BERGAMO ONP BISTRÔ EX OSPEDALE PSICHIATRICO
OH TU CHE MI SUICIDIdelleAli TEATRO CON A. CASSINOTTI (VOCE) E G. LOCATELLI (CLARINETTO CONTRALTO)
DOMENICA 4 DICEMBRE DALLE ORE 16.00
TELGATE SPAZIO CIRCO BERGAMO
FESTA AL CIRCO
VENERDÌ 2 DICEMBRE ORE 10.00 • 11.30 • 22.00
DALMINE SFORZATICA AUDITORIUM ORATORIO PAPA GIOVANNI XXIII
UBU RETEATRO DEI VENTI
SPETTACOLO TEATRALE
SPETTACOLO TEATRALE
SPETTACOLO TEATRALE
SIMPOSIO FILOSOFICO
SPETTACOLO TEATRALE
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
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Il Festival ospita la prima di Opre Roma! , un film documentario di Paolo Bonfanti, giovane filmaker bergamasco, sulla storia, l’arte e la cultura del popolo Rom. Attraverso testimonianze dirette viene narrata l’evoluzione millenaria di valori e tradizioni ancestrali. La storia di un’erranza che è, ben prima di ogni fatto di cronaca, destino dell’uomo e del suo cuore nomade. Insieme alla proiezione del film, brevi momenti di musica e teatro, con la fisarmonica di Jovic Jovica e le marionette di Rasid Nikolic, che del film sono protagonisti. L’autore sarà presente in sala.
VIAGGIO TRA I ROM IN ITALIA ALLA SCOPERTA DELLA STORIA, DELL’ARTE, DELLA MUSICA E DELLA CULTURA DI UN POPOLO AFFASCINANTE E SCONOSCIUTO.
PROGETTO E REGIA Paolo Bonfanti
OPRE ROMA!
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AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
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TEATRO E MOSTRA
Uno dei luoghi del Festival è un non-luogo: la patria inospitale. Un posto da cui fuggire. Nel corso della serata, tre diverse proposte raccontano l’errare come attraversamento delle terre del disincanto, condizione antropologica e destino dell’umano.Escargots rappresenta l’esito di un laboratorio teatrale sul tema del viaggio che ha coinvolto giovani ed adulti, italiani e stranieri, tra loro adolescenti e adulti del Patronato San Vincenzo e gli ospiti del Progetto Sprar Comune di Bergamo.Questi sono i nomi è una narrazione teatrale e musicale, un work in progress liberamente ispirato al romanzo omonimo dell’autore olandese Tommy Wieringa, parabola poetica sull’erranza umana. In scena Alberto Forino, Silvia Fiori e Giuseppe Goisis.Innumerevoli documenta un laboratorio realizzato presso la serigrafia Tantemani della Cooperativa Patronato San Vincenzo, in collaborazione con Caritas e Cooperativa Ruah. Decine di persone richiedenti asilo hanno realizzato un proprio autoritratto (divenuto poi maglietta e poster) contenente diversi elementi narrativi, frutto delle molteplici esperienze vissute. In mostra i prodotti realizzati.
ESCARGOTS • QUESTI SONO I NOMI • INNUMEREVOLIA CURA DI Compagnia Brincadera
Iniziativa inserita nella programmazione del Teatro Sociale 2016/2017
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
Il viaggio iniziatico di un camminatore di nome Paolino, del quale il narratore non svela nulla, se non il suo desiderio di viaggiare, di pensare e ripensare, di dialogare con chiunque incontri (grilli, foglie, anatre, nuvole, montagne, vento, fulmini) e soprattutto di imparare la lingua e i sogni di ciascuno. Perché è nei sogni che si nascondono le verità più profonde, quelle che ci permettono di imparare le lingue del mondo e di sentirci liberi di entrare e uscire da tutte le storie.Nel loro viaggio Paolino e il narratore incontreranno compagni speciali: i bambini e le bambine di Anch’io Teatro, che condurranno gli adulti nello spazio dello stra-ordinario e della meraviglia, e, insieme ad essi, uno stralunato cantore dalle molteplici voci, capace di incantarsi da sé. Un’allegra brigata vocata alla meraviglia, capace di abbandonarsi allo stupore di cui è piena la vita di ogni giorno, pronta a lasciare che il cuore scalpiti all’unisono in un ritmo comune.In una passeggiata per sgranchirsi l’anima.
DI E CON ANTONIO CATALANOCON la partecipazione straordinaria di Antonello Cassinotti e dei bambini della
Scuola Primaria Papa Giovanni XXIII, dell’Istituto Comprensivo Statale Tiraboschi di Paladina,sotto la guida di Margherita Tassi (progetto Anch’io Teatro).
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QUATTRO PASSI PICCOLE PASSEGGIATE PER SGRANCHIRSI L’ANIMA
SPETTACOLO FINALISTA A IN-BOX 2016
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TEATRO SOCIALE CITTÀ ALTA
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Iniziativa inserita nella programmazione del Teatro Sociale 2016/2017
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SPETTACOLO TEATRALE
OPERA NAZIONALECOMBATTENTIPRESENTA I GIGANTI DELLA MONTAGNA ATTO III
Una divertente e amara riscrittura de “I Giganti della Montagna”. Una riflessione sul teatro a partire dall’ultimo atto mai scritto da Pirandello, dal punto in cui l’opera del drammaturgo rimane incompiuta. Questa “inconcludenza”, questo destino vuoto, da colmare, è forma perfetta per la volontà indomita che il nostro Festival intende celebrare.Opera Nazionale Combattenti è l’eteronimo di Principio Attivo Teatro, sorta di alter-ego dei suoi componenti, che si presentano al pubblico come nostalgici del teatro di una volta, adottando ironicamente un nome che richiama nomenclature fasciste. In scena una compagnia di anziani o disadattati, fuori dal tempo, per uno spettacolo paradossale e assurdo, sognante e disperato, tra applausi e risate registrate, sberleffi, voci fuori campo, risa e polemiche a non finire.Un lavoro sulla forza (insospettabile) del legame tra il pubblico e il teatro.
COMPAGNIA PRINCIPIO ATTIVO TEATRODRAMMATURGIA Valentina Diana - REGIA Giuseppe Semeraro
BANDE SONORE E MUSICHE Leone Marco Bartolo - CON Leone Marco Bartolo, Dario Cadei, Carla Guido, Otto Marco Mercante, Cristina Mileti e Giuseppe Semeraro
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TEATRO CIVICODALMINE via J. F. Kennedy, 3
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
Ubu Re. Testo cruciale per il teatro moderno. Surrealista e grottesco, quasi una dichiarazione di... insufficienza della realtà ordinaria. Ma soprattutto Ubu Re in carcere, progetto del Teatro dei Venti di Modena insieme a detenuti, internati, ex detenuti e studenti degli istituti superiori. Perché anche il carcere è uno dei luoghi del Festival. Perfettamente coerente nell’ospitare le forme più diverse di perdita dell’innocenza. E come tale quindi, altrettanto coerente come luogo nel quale provare a portare la libertà miracolosa di un nuovo inizio, che dia fine alla pena della desolazione.
UBU RE
TEATRO DEI VENTICON attori della Compagnia Teatro dei Venti, detenuti, internati ed ex detenuti del Carcere di
Modena e di Castelfranco Emilia, studenti dell’Istituto L. Einaudi di Dalmine.REGIA Stefano Tè
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INCONTRO PUBBLICO “LA LIBERTÀ DELL’INCANTO”L’esperienza di lavoro con il teatro nelle carceri italiane.
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*Repliche riservate agli studenti. Con il sostegno del Comune di Dalmine. POSTI LIMITATI.
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AUDITORIUM PIAZZA LIBERTÀ
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SIMPOSIO FILOSOFICO
SOSTIENI INV FESTIVAL buonacausa.org/cause/inv2016
Ci sono due modi di avanzare: seguendo un cammino prestabilito oppure creandosi un sentiero man mano che si procede. Nel primo caso gli errori sono il segno della nostra deficienza e vanno emendati, nel secondo non ci sono errori ma c’è un errare nel quale ogni passo è creativo di qualcosa di nuovo e di vero. Con il nostro simposio filosofico vogliamo riflettere su questa concezione affermativa e gioiosa dell’errare. Errare non è indice della pochezza dell’uomo ma, all’opposto, di quanto in lui partecipa della potenza della natura. Non solo questo. Il nostro simposio, come il Festival tutto, vuole fare del disincanto un problema di gioia. Riflettere su come sia possibile essere gioiosi, incantati, addirittura felici, essendo ormai disincantati. Confrontandosi e dialogando con esperienze concrete di lavoro nel disincanto, cercherà di elaborare concettualmente il miracolo di ogni nuovo inizio.
CON Rocco Ronchi, filosofoTESTIMONIANZA DI Atelier dell’Errore e Fondazione Near Onlus.
DISINCANTO E FELICITÀ
Iniziativa inserita nella programmazione del Teatro Sociale 2016/2017
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FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
L’ultimo spettacolo del Festival racconta di un suicidio, quello di Van Gogh.Perché attraversare il disincanto non significa approdare con certezza sulla terra promessa di una paradossale leggerezza. A noi, uomini disincantati, spetta soprattutto l’incognita non risolta della vita. Nel loro lavoro di scena, con rigore artaudiano, in un luogo di evocazione assoluta (un ex manicomio), Cassinotti e Locatelli ripercorrono l’impegno di Artaud nel dimostrare come la lucidità suprema di Van Gogh turbasse le normali coscienze e come coloro che si sentivano minacciati dalla sua pittura, nell’estremo tentativo di impedirgli di pronunciare “insopportabili verità”, spinsero l’artista al suicidio.
LIBERAMENTE TRATTO DA VAN GOGH “IL SUICIDATO DELLA SOCIETÀ”DI ANTONIN ARTAUD LETTURA/CONCERTO DELLA CRUDELTÀ
delleAli TEATROCON Antonello Cassinotti (voce) e Giancarlo Locatelli (clarinetto contralto)
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SPAZIO CIRCO BERGAMO
TELGATE c/o Centro Sportivo Via G. Scirea, 11
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FESTA DEL FESTIVALFESTA AL CIRCOLA CAROVANA SCRICCHIOLANTEDEL FESTIVAL...
Per il secondo anno consecutivo, In Necessità Virtù si congeda con una grande festa presso il tendone di Spazio Circo, a Telgate. Nostri amici cari. Un intero pomeriggio di giochi, brevi performance teatrali, musica, immagini, buon cibo e abbracci. Dopo il carcere, l’ospedale, l’ex manicomio, la famiglia violenta, la patria inospitale, un quartiere dissestato, è il circo l’ultimo luogo, perfetta fusione di incanto e disincanto, sintesi di eccellenze e fragilità, di cicatrici e successo, di puzza e maquillage, di macello e tenerezza, di risate e malinconia. Non c’è luogo migliore per terminare, nell’incertezza, che solo il circo sa esprimere così, che la carovana scricchiolante possa un giorno ritornare.
22 FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
FORME D’ARTE NEL DISINCANTO
Per una scelta di libertà espressiva INV Festival ha vissuto sino ad ora, per la gran parte, di erogazioni di persone e enti non profit. Quest’anno più che mai sarà fondamentale il contributo delle donazioni degli spettatori non solo per sostenere il festival in corso, ma per garantire una base di sostenibilità per i Festival futuri. Anche quest’anno sarà attivo il crowdfunding sul portale buona causa per le donazioni online.
Si accede con un click dal sito INV FESTIVALo digitando l’indirizzohttp://buonacausa.org/cause/inv2016
Grazie ad esso ci auguriamo di raggiungere la cifra di 4.000 euro che servirà per coprire tutte le spese
di sostegno al poliedrico progetto scuole/ospedale. L’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
sarà infatti uno dei luoghi del Festival INV 2016, con proposte mirate a portare incanto e
bellezza sino alla singola corsia e al singolo letto. Installazioni di opere create durante il laboratorio
MONDI FRAGILI, proposto dall’artista Antonio Catalano agli studenti del Liceo Artistico G.
e P. Manzù di Bergamo. Schegge teatrali di artisti vari in Ospedale per tutta la permanenza
delle installazioni. E lo spettacolo finale presso l’Auditorium dell’Ospedale il 30 novembre alle 21.00
23SOSTIENI INV FESTIVAL buonacausa.org/cause/inv2016
LABORATORIOTANTEMANI
Quest’anno le magliette del festival sono interamente realizzate nella serigrafia Tantemani della Cooperativa Patronato San Vincenzo. Questa serigrafia è parte integrante del progetto Laboratoio Tantemani: un centro artigianale per persone con diverse abilità, ma anche un progetto di cittadinanza, creatività e lavoro che prende vita ogni mattina presso la libreria Incrocio Quarenghi.La collaborazione tra INV e Tantemani, però, non si ferma qui. Nelle giornate del festival che si terranno presso l’Auditorium di Piazza della Libertà, le magliette del festival e altri prodotti serigrafici realizzati ad hoc per INV aiuteranno a raccogliere donazioni per la sostenibilità di un futuro progetto teatrale da svolgere insieme nel 2017!www.tantemani.it