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PAUL PAUL GAUGUIN GAUGUIN Gauguin è, per alcuni aspetti, vicino al Simbolismo, ma egli elabora un’arte propria, libera ed autonoma, che lo contraddistingue da qualsiasi corrente artistica del tempo. Gauguin intraprende numerosi viaggi già durante la sua infanzia. Nel 1871 si stabilisce a Parigi, lavorando come agente di cambio e successivamente si sposa con una danese. Fino a quel momento l’arte per Gauguin era stata solo una passione ma, quando nel 1883 si ritrova disoccupato, a causa del fallimento della banca per la quale lavorava, decide di intraprendere l’arte come professione, interpretando l’accaduto come un segno del destino. Dopodichè divorzia con la moglie. I suoi inizi sono Impressionisti, ma la propria ricerca personale lo porta a differenti soluzioni. Mantenendo come soggetto il mondo esterno, egli cerca di dipingere nel modo in cui sente, esternando le proprie emozioni. Le sensazioni danno nuova forma alla realtà, non più descrittiva, ma che acquista, attraverso colori innaturali, la bidimensionalità, la semplificazione delle immagini, valore simbolico. Per Gauguin l’arte è intesa non solo come stile, ma anche come identificazione di un atteggiamento mentale. Per questo egli tenta di vivere secondo la propria arte, indirizzata alla ricerca del primitivo. Questo percorso è inteso sia come esigenza quale unica via d’uscita dal disagio esistenziale provocato dalla vita moderna, sia come unico modo per realizzare un’arte in grado d’infondere mistero e significato. La sua ricerca comincia a Pont-Aven, in Bretagna, dove si trasferisce nel 1885. Qui incontra una cultura non del tutto intaccata e corrotta dalla società, più spontanea e spirituale. Ma è il viaggio a Martinica nel 1888 che apporta i più significativi mutamenti al suo stile. Oltre all’impiego di colori più caldi e brillanti, che utilizza con forti associazioni emotive, Gauguin adopera la tecnica del cloisonnisme. Inoltre egli adotta dall’arte aborigena la semplicità delle immagini, supplendo in questo modo alle proprie carenze tecniche. Da questo momento Gauguin cerca il confronto con altri artisti per una continua messa in discussione delle idee e pervenire, così, a nuove soluzioni. Dopo l’amicizia con Bernard, convive per un anno ad Arles con Van Gogh. Ritorna poi in Bretagna, successivamente a Tahiti, in contatto con la civiltà indigena, totalmente pura ed incorrotta. Nel 1894 è di ritorno a Pont-Aven e nel 1895 si trasferisce definitivamente nelle isole francesi d’oltremare, preferendo l’isolamento dalla società e qui muore nel 1903.

3. arte paul gauguin

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PAUL PAUL GAUGUINGAUGUIN

Gauguin è, per alcuni aspetti, vicino al Simbolismo, ma egli elabora un’arte propria, libera ed autonoma, che lo contraddistingue da qualsiasi corrente artistica del tempo.Gauguin intraprende numerosi viaggi già durante la sua infanzia. Nel 1871 si stabilisce a Parigi, lavorando come agente di cambio e successivamente si sposa con una danese. Fino a quel momento l’arte per Gauguin era stata solo una passione ma, quando nel 1883 si ritrova disoccupato, a causa del fallimento della banca per la quale lavorava, decide di intraprendere l’arte come professione,

interpretando l’accaduto come un segno del destino. Dopodichè divorzia con la moglie.I suoi inizi sono Impressionisti, ma la propria ricerca personale lo porta a differenti soluzioni.Mantenendo come soggetto il mondo esterno, egli cerca di dipingere nel modo in cui sente, esternando le proprie emozioni. Le sensazioni danno nuova forma alla realtà, non più descrittiva, ma che acquista, attraverso colori innaturali, la bidimensionalità, la semplificazione delle immagini, valore simbolico.Per Gauguin l’arte è intesa non solo come stile, ma anche come identificazione di un atteggiamento mentale. Per questo egli tenta di vivere secondo la propria arte, indirizzata alla ricerca del primitivo. Questo percorso è inteso sia come esigenza quale unica via d’uscita dal disagio esistenziale provocato dalla vita moderna, sia come unico modo per realizzare un’arte in grado d’infondere mistero e significato.La sua ricerca comincia a Pont-Aven, in Bretagna, dove si trasferisce nel 1885. Qui incontra una cultura non del tutto intaccata e corrotta dalla società, più spontanea e spirituale.Ma è il viaggio a Martinica nel 1888 che apporta i più significativi mutamenti al suo stile. Oltre all’impiego di colori più caldi e brillanti, che utilizza con forti associazioni emotive, Gauguin adopera la tecnica del cloisonnisme. Inoltre egli adotta dall’arte aborigena la semplicità delle immagini, supplendo in questo modo alle proprie carenze tecniche. Da questo momento Gauguin cerca il confronto con altri artisti per una continua messa in discussione delle idee e pervenire, così, a nuove soluzioni. Dopo l’amicizia con Bernard, convive per un anno ad Arles con Van Gogh. Ritorna poi in Bretagna, successivamente a Tahiti, in contatto con la civiltà indigena, totalmente pura ed incorrotta. Nel 1894 è di ritorno a Pont-Aven e nel 1895 si trasferisce definitivamente nelle isole francesi d’oltremare, preferendo l’isolamento dalla società e qui muore nel 1903.