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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmelo Barbagallo. Ha svolto il ruolo di commissario straordinario della Uil Molise che ha traghettato il sindacato al congresso regionale. Ha svolto un ruolo fondamentale nella ripresa delle azioni del sindacato sul territorio ridandogli nuovo smalto. Non ha mancato stoccate rispetto alla classe politica soprattutto sui temi dell'occupa- zione e della tutela della fasce più deboli. Ora la sua azione passa nelle mani della ricostituita segreteria regionale che avrà il compito di rilan- ciare il sindacato Uil sul territorio. Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. Il presidente della regione, proprio alla mani- festazione della Uil, ha tenuto a sottolineare come in Molise va tutto bene. Tutto funziona, le imprese lavorano alacremente, così anche l'occupazione. Non riusciamo a capire se an- cora non si fosse svegliato da un sonno che lo aveva portato nel regno di Bengodi oppure è abile nel presentare una realtà che non è quella reale. Difficile potere pensare diversa- mente dinanzi ai dati disastrosi pubblicati in questi giorni e dinanzi all'evidenza dei fatti. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 177 - GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Carmelo Barbagallo

4 settembre 2014

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"Se non ci ascoltano, pronti alla piazza"

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Page 1: 4 settembre 2014

L'Oscar del giorno lo assegniamo a Carmelo

Barbagallo. Ha svolto il ruolo di commissario

straordinario della Uil Molise che ha traghettato

il sindacato al congresso regionale. Ha svolto

un ruolo fondamentale nella ripresa delle azioni

del sindacato sul territorio ridandogli nuovo

smalto. Non ha mancato stoccate rispetto alla

classe politica soprattutto sui temi dell'occupa-

zione e della tutela della fasce più deboli. Ora la

sua azione passa nelle mani della ricostituita

segreteria regionale che avrà il compito di rilan-

ciare il sindacato Uil sul territorio.

Il Tapiro del giorno

a Paolo Frattura

Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura.

Il presidente della regione, proprio alla mani-

festazione della Uil, ha tenuto a sottolineare

come in Molise va tutto bene. Tutto funziona,

le imprese lavorano alacremente, così anche

l'occupazione. Non riusciamo a capire se an-

cora non si fosse svegliato da un sonno che

lo aveva portato nel regno di Bengodi oppure

è abile nel presentare una realtà che non è

quella reale. Difficile potere pensare diversa-

mente dinanzi ai dati disastrosi pubblicati in

questi giorni e dinanzi all'evidenza dei fatti.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606

Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)

Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 177 - GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Carmelo Barbagallo

Page 2: 4 settembre 2014

Il Molise per stare sul mercato ha sola una possibilità:

puntare sull’agroalimentare e valorizzare i prodotti di nic-

chia. Ma deve farlo seriamente, impegnando risorse finan-

ziarie e competenze professionali, avendo chiari gli obiettivi

da raggiungere. A poco meno di un anno dall’Expo 2015 di

Milano, l’esposizione universale imperniata sul tema “Nutrire

il pianeta, Energia per la vita” non si colgono idee su che

fare né programmi da sviluppare e tantomeno soggetti da

indicare e da impegnare. Si brancola al buio, alla ricerca di-

sperata di uno spiraglio. Non è chiaro a chi debba fare rife-

rimento l’organizzazione, e quali le responsabilità.

Certi appuntamenti non si possono affrontare improvvi-

sando. Il fallimento sarebbe inevitabile e, soprattutto, meri-

tato. Pertanto, accelerando la macchina organizzativa, il

Molise potrebbe farcela a ritagliarsi un piccolo spazio nella

vastità del milione di metri quadri dell’esposizione dal 1

maggio al 31 ottobre 2015 con una identità marcata, unica

e tipicizzata tale da non confondersi con le altre.

Solo così è pensabile che la presenza all’Expo non si ri-

solva in una gita di massa degli amministratori regionali, dei

politici e dei loro reggicoda. Costoro hanno già sperimentato

felicemente le partecipazione a mostre ed esposizioni col

sollievo e il godimento di una vacanza. Il rischio è nelle

cose, purtroppo, se rimarranno le attese, le incertezze e la

confusione tra gli enti istituzionali e i loro rappresentanti.

Va da sé che tutto debba fare riferimento alla Regione Mo-

lise, in funzione di capofila e di ente ordinatore e coordina-

tore. Proprio in questa ineluttabilità s’annida, crediamo, il

pericolo maggiore di perdita di tempo, di perniciose incer-

tezze e di caos, mancando finora l’indicazione di un respon-

sabile cui fare riferimento per scegliere e assemblare le

partecipazioni e i partecipanti all’Expo 2015. Appuntamento

di rilevanza assoluta, irripetibile, cui agganciare ciò che di-

gnitosamente del Molise può essere proposto allo scenario

mondiale, che non sia una replica o un surrogato di altre re-

altà. Avere e mostrare tipicità, se possibile unicità, dotazione

caratterizzante di un territorio, di un ambiente, di una collet-

tività, di una cultura. Chi, come, quando, con quali mezzi,

con quali professionalità, con quali competenze, con quale

autorità scientifica si provvederà a questa incombenza?

L’interrogativo è sospeso in aria in attesa che trovi una ri-

sposta congruente e, tenuto conto della scadenza che s’ap-

prossima, soprattutto tempestiva.

Non vogliamo nemmeno per un momento ipotizzare che

possa essere il presidente della giunta o uno degli assessori

a farsi avanti, a credere in virtù che non ha, a presumere di

essere nella oggettiva condizione di fronteggiare un evento

della portata dell’Expo. Per questo ogni giorno perso a cin-

cischiare, a cercare una quadratura che non è nelle loro di-

sponibilità culturali e professionali, aumenta il rischio che

l’Expo 2015, per il Molise, possa risolversi in un flop sesqui-

pedale.

O, peggio, in una festiva occasione d’evasione. Se fos-

sero stati attenti, avrebbero quantomeno preso ispirazione

a muoversi e a trovare le prime coordinate dal convegno-

seminario tenuto a fine maggio scorso presso l’Istituto agra-

rio di Larino per discutere della Biodiversità coltivata:

argomento specialistico indubbiamente, ma attualissimo e

di grande prospettiva per la realtà agroalimentare e ambien-

tale del Molise che – per dirla con Pasquale Di Lena – “

porta a diversificare l’offerta di prodotti e di pietanze che,

nel tempo, sono diventati i testimoni di un luogo e, come tali,

banditori capaci di comunicare al meglio tutti i valori e tutte

le risorse che lo stesso luogo mette a disposizione”.

Convegno da cui sono state scientificamente illustrate al-

cune produzioni della nostra terra di notevole qualità e tipi-

cità che, se opportunamente fatte conoscere, potrebbero

creare attenzione, interesse, curiosità nel contesto esposi-

tivo di Milano.

Si va dalle lenticchie di Capracotta al grano Farretta e al

frumento tenero Solina di Agnone, all’orzo di Ripabottoni,

alla cicerchia di Guardialfiera, al melone di Palata, all’oliva

Gentile di Larino, alla mela Zitella di Bonefro, al pomodoro

di Montagano, al mais agostinello di Matrice, al fagiolo della

Paolina di Riccia, al cece nero di Cercemaggiore, al farro

monococco di Guardialfiera, alla Tintilia di Ferrazzano, al

frumento duro marzuolo di Fossalto, all’oliva Aurina di Vena-

fro, alla pera Visciola di Carpinone, al fagiolo di Acquaviva

d’Isernia, al farro Molise Colli di Trivento.

Un patrimonio di biodiversità per vincere sul mercato glo-

bale e della omologazione, che il Molise detiene e altri non

hanno. Ma se ne devono convincere per primi coloro che

avranno il peso, l’onore, e l’onere di rappresentare il Molise

all’Expo 2015.

Dardo

2

4 settembre 2014

A poco meno di un anno dall’esposizione universale

di Milano si brancola al buio, alla ricerca disperata di uno spiraglio

TAagliolto

CAMPOBASSO. L’ACEM, facendo proprie le doglianze

manifestate dalle aziende associate, con una nota a firma del

Presidente Corrado Di Niro, si è rivolta questa mattina al Pre-

sidente del Consiglio Matteo Renzi ed ai Parlamentari Moli-

sani Venittelli, Leva, Ruta e Di Giacomo, esprimendo la totale

indignazione su alcune norme della legge di riordino della

Pubblica Amministrazione recentemente varata (L. n.

114/2014) ed in particolare sull’articolo 39 della stessa, ri-

guardante le irregolarità delle dichiarazioni sostitutive sul

possesso dei requisiti di partecipazione alle gare pubbliche.

L’ACEM giudica sconcertante che per le suddette irrego-

larità siano previste sanzioni pecuniarie garantite dalla cau-

zione provvisoria, in quanto in simili omissioni o irregolarità

non è affatto difficile incorrere anche per le aziende più dili-

genti, se solo si tiene conto che nella maggior parte delle

gare pubbliche la modulistica è prestampata e si tratta di ca-

selle da barrare, per cui un mero errore materiale può deter-

minare tali conseguenze.

Ma il disappunto esternato al Premier scaturisce non solo

dalla constatazione che detta norma non va affatto nella di-

rezione di aiutare le piccole e medie imprese, ma anche e

soprattutto da alcuni casi concreti accaduti in questi giorni

nella nostra Regione, ove si è verificato che per mero errore

di barratura di caselle inerenti i moduli per la presentazione

delle dichiarazioni sostitutive, imprese associate si siano

viste applicare con una celerità che poco si addice alle Am-

ministrazioni Pubbliche le sanzioni di cui alla legge in argo-

mento, mediante incameramento delle cauzioni provvisorie,

con l’assurdo che le medesime aziende dagli stessi Enti ap-

paltanti vantano crediti non riscossi da almeno un paio

d’anni.

Il paradosso – ha sottolineato l’ACEM nella nota - è che

nel mentre la P.A. applica con estremo rigore e celerità la L.

n. 114/2014, non rispetta con altrettanto rigore e celerità il

decreto legislativo n. 192, del 9 novembre 2012, di recepi-

mento della direttiva europea sui pagamenti alle imprese, che

obbliga ad onorare entro 30 giorni o al massimo 60 le transa-

zioni commerciali, per cui se si non si riuscirà a ripristinare gli

equilibri nei rapporti tra il Pubblico ed il Privato sarà vana

ogni riforma e non si verrà mai fuori dalla crisi in atto.

L’Acem scrive a Renzi e ai parlamentari molisani sull'anomala situazione

"Lo Stato incassa ma non paga"

Appuntamento di rilevanza assoluta, irripetibile, cui agganciare ciò che

dignitosamente del nostro territorio può essere proposto allo scenario

mondiale, che non sia una replica o un surrogato di altre realtà

Ogni giorno perso a cincischiareaumenta il rischio che l’Expo2015, per il Molise, possa risolversi in un flop sesquipedale

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CAMPOBASSO. Le valige non sono più di car-

tone ma il Molise sembra essere tornato alla se-

conda metà dell’800, quando il fenomeno

dell’emigrazione portò la popolazione meridio-

nale ad imbarcarsi per l’America dove l’economia

era più favorevole.

Oggi si parte con i trolley, ma le lacrime nel

cuore di genitori e figli costretti a separarsi sono

ugualmente amare. A sollevare il problema è Da-

vide Vitiello, presidente dei giovani del Pd.

Accusa la classe dirigente degli ultimi 30 anni

puntando il dito, però, sul governo regionale a

guida Pd. “Cresce ogni giorno che passa il nu-

mero di giovani, per di più under 30, che deci-

dono a malincuore di abbandonare il Molise in

mancanza di opportunità, anche minime, di la-

voro e di crescita professionale.

E' questo un dato facilmente riscontrabile che

rappresenta la triste conferma del fallimento delle

classi dirigenti le quali, da trent'anni a questa

parte, hanno governato la regione alla stregua di

un feudo personale, creando nel tempo un si-

stema di potere basato sul nepotismo e sul fami-

lismo e non, come invece sarebbe servito, sul

merito. Se i giovani - scoraggiati e delusi - fug-

gono è evidente che il Molise, al di là delle scelte

penalizzanti del governo nazionale, non può

avere futuro. Diventano perciò slogan privi di

contenuti realistici i continui richiami della classe

politica alla salvaguardia dell’autonomia regio-

nale. Una regione che dedica scarse risorse alla

formazione, all’accompagnamento dei giovani al

mondo del lavoro, all’istruzione e al diritto allo

studio, che non investe per far sì che le giovani

generazioni abbiano in loco un futuro dignitoso,

non può resistere ancora a lungo perché sempli-

cemente non sta in piedi.

E’ da oltre un anno e mezzo che attendiamo

interventi coraggiosi dal governo regionale, sui

quali lo stesso Presidente Frattura ha più volte

promesso di impegnarsi: dal reddito minimo ga-

rantito per i giovani disoccupati con età com-

presa dai 18 ai 30 anni, all’innalzamento degli

investimenti sul diritto allo studio e sull’alta for-

mazione universitaria. Ancora nessun risultato

concreto in tal senso è stato raggiunto”.

E forse qualche domanda, con onestà intellet-

tuale, bisognerà pur porsela. Forse è arrivato il

momento di prendere atto che il termine “merito-

crazia” è solo la maschera con cui la classe diri-

gente tende a mascherare l’utilizzo del

nepotismo e del familismo.

Quello stesso familismo che un uomo come

Paolo di Laura Frattura non può non avere nel

suo dna. Perché nel corso di questi ultimi 30 anni

lo stesso governatore è stato beneficiato da un

atteggiamento che ha portato i molisani umili e

onesti a dover abbandonare la propria terra in

cerca di opportunità lavorative. A quanti giovani

laureati, figli di gente comune, è mai capitato che

un ente attendesse la loro specializzazione per

appaltare un lavoro?

E allora bene il suono della sveglia che lo

stesso partito del governatore suona a Frattura

ma allo stesso tempo viene spontaneo chiedersi:

siamo certi che lui, il governatore, sia in grado di

mantenere fede almeno a questa promessa visto

che è figlio, beneficiario e classe dirigente che

questo stato ha prodotto?

giorug

34 settembre 2014

TAagliolto

Di Franco Cianci

Illustre giovane Presidente,

Lei sicuramente saprà tutta la storia faticosa del decentramento in

Italia dei servizi (scuola, salute, giustizia ecc.), che sono talmente essen-

ziali quanto lo sono il nutrirsi o l’assolvere ai tanti bisogni essenziali

della vita.

Ricorderà allora che già i grandi e memorabili statisti del periodo

post-risorgimentale, preunitario e post-unitario dell’Italia monarchica,

intuirono - e raccomandavano - che la territorialità italiana, così dif-

ficile ed impervia (una pianura padana particolarmente avvantaggiata

nel nord; una catena appenninica, invece, con delle piccole fasce laterali,

estremamente impervia e faticosa e sulla quale, tuttavia, furono per

secoli annidate popolazioni civilissime da quella italica a quelle meno

remote del periodo medievale e contemporaneo) fosse servita da

tutti i presidi e da tutti i sevizi essenziali.

In materia di giustizia, nacquero, così, le Preture, disseminate in tutto

il territorio italiano, le quali avrebbero prodotto una eccellente messe

di giurisprudenza che spesso faceva storia nella giurisprudenza italiana;

in quelle Preture si formarono una serie di Magistrati che, colì forgiati,

avrebbero percorso le più alte carriere della Magistratura italiana.

In particolare nel Molise, ricordo alcuni Magistrati che da Pretori

nelle nostre contrade divennero : Presidenti titolari di sezioni della

Corte di Cassazione (Alberto De Santis, Giovanni Nazzaro, Giuseppe

Vallillo (Presidente della terza sez. civile della Corte di Cassazione,

poi, Presidente della Corte d'Appello di Roma e, infine, Presidente del

Tribunale Superiore delle Acque pubbliche); Filippo Lonardo (Presi-

dente di sez. della Cassazione); Franco Trotta, eminente Sostituto Pro-

curatore Generale della Corte di Cassazione e tante altre illustri

figure di Magistrati, dei quali non posso ricordare, per ragioni di spazio,

mi scuso, i nomi.

Il tentativo di sopprimere alcuni Tribunali fu già avventurosamente

tentato e compiuto dal fascismo, che ne abolì molti, tra cui anche, nel

territorio molisano, il Tribunale di Larino, ma, poi, lo stesso Governo

dovette recedere dalla sua infelice idea ripristinando, nel 1939, tutti i

Tribunali soppressi, tra cui Larino.

Vi sono, illustre Presidente, dei bisogni, quali quelli sopra citati, che

non possono essere emarginati ed elusi, essi fanno parte della vita

stessa di ogni individuo.

L’assolvimento da parte dello Stato di tali bisogni si esaurisce anche

con l’avvicinare i servizi ai cittadini e non con l’allontanarne o il ren-

derne più disagevole l’accesso.

Sarebbe un passo indietro pauroso della storia.

Nella storia delle autonomie i legislatori costituzionali del 46-48,

individuarono appunto nei principi sull’ autonomia e sul decentra-

mento, il centro nevralgico dell'intera orditura della Costituzione ita-

liana.

Vi fu un momento (negli anni 70 in particolare), in cui per esaltarne

la centralità e la funzione, si dichiarò, con enfasi, che lo Stato italiano

era diventato lo Stato delle autonomie.

Sono intervenuti, poi, il terribile e diffusissimo fenomeno della cor-

ruzione, la sproporzione immorale, tra livelli indennitari stipendiali e

salariali; l'assurda rete di migliaia di enti inutili; sprechi di ogni genere,

che hanno ben presto ridotto l'Italia ad cumulo impressionante di de-

biti, per rimediare ai quali si vorrebbe, oggi, frettolosamente, ridurre

quei servizi ed eludere, così, lo spirito stesso della Costituzione e degli

antichi Statuti.

Ella si accinge oggi – annunciandola come una prodigiosa conquista

– ad attuare una delle peggiori riforme in materia di distribuzione sul

territorio delle circoscrizioni giudiziarie, che hanno sempre costituito

nel nostro paese, il reticolo fondamentale della giustizia italiana.

La ipotesi che si ventila, che inquieta profondamente le popolazioni

meridionali e molisane in particolare, è quella per cui dovrebbero es-

sere, in alcune regioni, addirittura, soppressi tutti i Tribunali, tranne

quelli dei capoluoghi, e persino le Corti di Appello, con una desertifi-

cazione impressionante, paurosa e pericolosa, dei servizi giudiziari in

loco, che non si era mai avuta nel corso dei precedenti Governi italiani.

Nel 1990 un analogo tentativo, fu fatto dal Guardasigilli Vassalli, met-

tendo in subbuglio tutte le popolazioni italiane da Alba (Asti) a Logo-

negro, da Termoli (CB) a Lanusei, a Tempio Pausania, a Sant’Angelo dei

Lombardi, e a tanti altri, ma, poi, lo stesso Ministro recedette da que-

sta iniziativa.

Se si dovesse attuare una siffatta ipotesi, si verificherebbero delle si-

tuazioni assolutamente disastrose, contro lo spirito stesso della Co-

stituzione, e del principio fondamentale di eguaglianza anche dei “punti

di partenza”.

Concentrare, ad es., in un unico luogo - da dislocare non si sa dove

– la Corte di Appello, significherebbe desertificare del tutto una re-

gione: far crollare a grappolo tutta una serie di altre istituzione di ca-

rattere giurisdizionale (Corte dei Conti , Tar, ecc).

Si verificherebbe una concentrazione inestricabile di servizi, uomini

e veicoli, in determinati luoghi, e deserti totali altrove.

Gli stessi studi professionali – e non solo quelli forensi - anche se

fiorenti, posti lontano dai centri ipotetici, diventerebbero studi mar-

ginali di periferia, con naturale inclinazione della gente verso gli studi

dei centri-sede delle Corti accentrate.

Gli squilibri sarebbero intollerabili : potrebbero provocare delle ri-

volte.

Mai nessun legislatore aveva immaginato di affrontare questo pro-

blema in tal modo, sotto la scusante dei “tagli alle spese”.

Il mondo legale, e quello dei cittadini stessi, è in subbuglio : non si

tratta di difese corporative ma di difesa dell'unico, centrale valore della

Costituzione italiana: il principio della eguaglianza tra tutti i cittadini.

Ci pensi, sig. Presidente!

Giustizia, ecco perché è una delle peggiori riformeLettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi

“Attendiamo interventi coraggiosi dal governo regionale” come promesso più volte

Emigrazione giovanile, il Pdsuona la sveglia a Frattura

Page 4: 4 settembre 2014

di Massimo Dalla Torre

La notizia era nell’aria, anche se si attendeva solo la

conferma: la Regione Molise che punta decisamente sul

Web e sulle nuove tecnologie per insegnare i principi

della Costituzione Italiana nelle scuole, vede premiati

gli sforzi e l’impegno di pochi grazie al progetto “Di sana

e robusta Costituzione” che ha preso l’avvio a ottobre

2013 e si è concluso a giugno 2014. Progetto candidato

al Premio Egov, in programma a Riccione il prossimo

14 settembre. A tal riguardo la collega del sito

www.Pionero.it Simona Silvestri ha intervistato la

dott.ssa Alberta De Lisio, direttore d’Area Terza della

Regione Molise e promotrice dell’iniziativa che ha visto

coinvolte le terze elementari della Scuola primaria “Ni-

cola Scarano” di Campobasso. Con lezioni settimanali

spiega, la coordinatrice dell’iniziativa, sui principi fonda-

mentali della Costituzione, che ho tenuto personal-

mente, anticipando ai piccoli i contenuti che saranno

oggetto di studio in quinta elementare. Filastrocche, di-

segni e filmati mi hanno consentito, col prezioso aiuto

delle maestre, di portare per mano 65 bambini inse-

gnando loro le basi per diventare buoni cittadini”. Un in-

contro a settimana, con al centro “i Principi

Fondamentali della nostra Carta Costituzionale, appro-

fonditi uno alla volta sia durante le lezioni in aula sia nel

Laboratorio virtuale, con l’ausilio di disegni, canzoni ed

esempi di vita quotidiana che hanno consentito ai bam-

bini di contestualizzare completamente i concetti loro

proposti. A dicembre poi abbiamo tenuto una lezione in

Consiglio Regionale in occasione del “compleanno della

Regione Molise” dove abbiamo ripercorso anche la na-

scita della Regione e il suo inserimento nella Costitu-

zione“.

La risposta dei più piccoli non si è fatta attendere: “i

bambini hanno lavorato alacremente assieme alle loro

insegnanti, accostando ai contenuti civici metodologie

didattiche alternative, come l’utilizzo di piattaforme e-

learning. Hanno risposto con maturità e cognizione di

causa:hanno tutti tra gli 8 e i 9 anni ma hanno affrontato

il tema dei Principi Fondamentali della Costituzione con

una padronanza impressionante. Nel corso delle lezioni

hanno realizzato filmati, digital storytelling, rap, filastroc-

che.

E, in occasione della fine degli incontri per quest’

anno scolastico in cui i bimbi hanno presentato i loro

lavori in una lezione speciale, abbiamo ricevuto la Me-

daglia di Rappresentanza del Presidente della Repub-

blica che ha lodato l iniziativa. Anche per questo stiamo

realizzando un DVD che raccoglie tutti i lavori fin ora

realizzati da inviare al Presidente Napolitano. Nato per

i più piccoli, sarà esteso anche ai più grandi. Già in quinta

elementare i bambini hanno nel loro programma no-

zioni sull’Unione Europea.

Pensiamo di approfondire questo percorso con loro

e nel frattempo di estenderlo alle scuole medie e supe-

riori con incontri calendarizzati di approfondimento per

gli studenti più grandi. Abbiamo richieste da tutta la Re-

gione e altre Regioni ci hanno chiesto di mutuarlo.

Siamo veramente molto contenti di questo entusiasmo

che tra l’altro testimonia quanto interesse e coscienza

civica ci sia tra i più giovani.

Da tempo la Regione Molise ha portato avanti pro-

getti di innovazione tecnologica ma è solo da poco che

l’attenzione si è incentrata sulle Scuole. In effetti, a par-

tire dalla Scuola Elementare, molte possono essere le

applicazioni a supporto della didattica anche come ap-

profondimento. Abbiamo iniziato due anni fa con il pro-

getto “Tutto trema” il quale, in gemellaggio con la scuola

elementare di Medolla e la Regione Emilia Romagna

che ha con entusiasmo chiesto di poter aderire, ha ri-

creato in aula virtuale tutta una serie di percorsi per

esorcizzare le paure dei bambini a cominciare da quella

del terremoto. L’esperienza drammatica che ha visto

vittime 26 bambini nel 2002 con il terremoto in Molise

ci ha fatto pensare ad un medesimo percorso anche

sulla sicurezza che potesse educare i nostri piccoli a

fronteggiare con consapevolezza gli eventi imprevisti“.

“Un altro bel progetto partirà quest’autunno e coin-

volge scuole dalla primaria alla superiore.

Si chiama “L’IVRE” e partecipa anch’esso al Premio E-

Gov. Giocando sulle parole L’IVRE (libro in francese) e

l’ivre (ebbro sempre in francese) il progetto, che lette-

ralmente significa ebbri di lettura, vuol avvicinare i ra-

gazzi ai libri cominciando a stimolarli nella loro

redazione. Così, tramite anche apposita App che riman-

derà al sito www.sistemamolise.it/, i nostri bambini e

ragazzi, insieme, potranno scrivere e-book sui temi del-

l’inclusione sociale, della disabilità e del lavoro. I vincitori

si aggiudicheranno strumentazione digitale per la

classe“. Sintomo di questa volontà di proseguire sulla

strada dell’innovazione l’aula virtuale attiva sul sito

www.sistemamolise.it, dove i ragazzi possono lavorare

e mettersi alla prova. “Il sito naturalmente ha una home-

page aggiornata più volte al giorno con notizie di inte-

resse per il ritorno molisano e non solo.

Gli accessi giornalieri sono molti e in un anno e

mezzo circa 70mila. Un bel risultato se pensiamo che è

un sito quasi esclusivamente dedicato a queste attività

specifiche, creato, impaginato e gestito interamente dal

mio staff di Direzione a costo zero“. “A oggi è attivo

l’E-Lab dove ci sono i percorsi sulla sicurezza e il terre-

moto e il progetto “Di sana e Robusta Costituzione”.

L’aula è riservata agli utenti registrati poiché vi lavorano

i bambini della scuola elementare e dunque, giacché mi-

nori, li tuteliamo in toto garantendo loro un ambiente

protetto da qualsiasi forma di accesso esterno. Per que-

sto caricheremo un’area open che custodirà invece la-

vori e documenti consultabili. Inoltre, come accennavo

in precedenza, dall’autunno sarà attiva la sezione del

progetto “L’IVRE” dove saranno inseriti gli e book scritti

dai ragazzi e i materiali per il Progetto Quote Bianche,

a disposizione dei ragazzi con disabilità e delle loro fa-

miglie“. In conclusione, l’innovazione tecnologica come

strumento per investire davvero sulla scuola, a fronte

delle scarse risorse pubbliche a disposizione. “Si parla di

Scuola 2.0 ma poco davvero sono gli investimenti fatti

nel nostro Paese in questa direzione sia in termini eco-

nomici che di risorse umane.

Le nuove generazioni sono di “‘nativi digitali” e dun-

que dovrebbe essere naturale un supporto tecnologico

nel percorso scolastico. In aggiunta, non in sostituzione.

Questo serve molto anche agli alunni con disabilità che

spesso, proprio grazie alle Lim, ai tablet, agli appositi pro-

grammi, riescono ad avere accesso e partecipazione a

momenti dai quali potrebbero, diversamente, essere

esclusi o non coinvolti adeguatamente.

E troppo spesso gli insegnanti e i genitori sono soli

in questi percorsi per cui soprattutto chi non ha mezzi

economici o culturali per poter dare al proprio figlio

ulteriori strumenti di conoscenza rischia di veder mor-

tificate le potenzialità dei propri ragazzi. E questo non

è giusto: la scuola deve essere sempre esempio d’inclu-

sione, non di esclusione.

Per questo abbiamo avviato lo scorso anno anche il

Progetto Quote Bianche per avvicinare i ragazzi con di-

sabilità cognitiva a un voto consapevole. Lo sviluppe-

remo quest’anno anche con il percorso Di sana e

robusta Costituzione per consentire loro di essere cit-

tadini uguali agli altri“.

CAMPOBASSO. Finito il periodo feriale, facciamo alcune considera-

zioni sulla caotica organizzazione degli Uffici Postali del Molise – riferi-

sce il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – che ha

provocato disagio sia alla clientela sia ai lavoratori applicati.

L’apertura del turno pomeridiano di alcuni Uffici ha fatto emergere

solo carenze di risorse visto che gli organici sono rimasti invariati con

l’aggravante dell’incoerente distribuzione delle risorse assunte in regime

di part time (progetto svincolo), la cui assegnazione spesso è sfuggita a

qualsivoglia criterio oggettivo, non in relazione del fabbisogno delle sin-

gole realtà.

Abbiamo appreso, a inizio giugno, del calendario delle chiusure – con-

tinua Antonio D’Alessandro – diramato dall’Azienda, effettuate a “mac-

chia di leopardo”, che in diversi casi ha contribuito a provocare

disorientamento e caos tra la clientela e i lavoratori.

La chiusura totale di alcuni Uffici il giorno 16 agosto è stata utile al-

l’Azienda solo al raggiungimento dei budget assegnati e non certo al

miglioramento della qualità dei servizi.

Di fatto, nella sommatoria, il caos ha fatto da padrone con distacchi

continui da un comune all’altro; emergenze continue nelle sale pubblico

con erogazione di straordinario ormai divenuto “strutturato”; lunghe

assenze (infortuni, maternità, L.104, ecc.ecc.) mai avvicendate; fabbisogni

misurati rispetto alle risultanze del “gestore attese” che non sarà mai

aderente alle singole realtà se non altro perché non rispecchiante i flussi

del momento.Inoltre, alcuni Uffici svolgono il servizio della consegna

della corrispondenza inesitata, un servizio – dichiara il Segretario della

CISL Antonio D’Alessandro – che produce una rilevante mole di lavoro

ma che non è considerato in funzione dei flussi di clientela e che sta cre-

ando notevoli disagi al regolare andamento dei servizi.Non è la prima

volta che questa O.S. si ritrova a segnalare carenze di carattere orga-

nizzativo con le conseguenti ricadute sulla categoria. I lavoratori sono

stanchi di dover giocoforza assecondare le mancate pianificazioni di

un’Azienda che impronta l’operato sull’improvvisazione e sulle emer-

genze del momento che quando fronteggiate sono già superate.

La qualità dei servizi e l’incremento del business – conclude Antonio

D’Alessandro – passano anche e soprattutto dalla serenità e dall’attac-

camento di coloro che, in prima linea, moltiplicano l’impegno e gli sforzi

per creare le condizioni di crescita e di sviluppo.

44 settembre 2014

TAagliolto

Il sindacato Cisl fa il punto della situazione sugli uffici molisani

“Di sana e Robusta Costituzione”segna un inning vincente al Premio E-Gov 2014

"Poste, caotica organizzazione"

La Coldiretti ha chiesto alla Regione l'indizione di una conferenza di servizio

CAMPOBASSO. I dati di fatto sull’insostenibile e

devastante prolificare dei cinghiali in Molise sono im-

pietosi. Invasione degli ungulati anche all’interno dei

centri abitati, devastazione di colture agricole che

coinvolgono ogni area regionale, incidenti d’auto sem-

pre più diffusi, addirittura animali sbranati dalla furia

dei branchi di cinghiali affamati.

La Coldiretti Molise ribadisce la necessità di atti-

vare misure specifiche di controllo selettivo dei cin-

ghiali, ed ha inviato una richiesta alla Regione Molise

affinché venga convocata, con urgenza su tale pro-

blema, una conferenza di servizio, con il coinvolgi-

mento delle Provincie e delle altre strutture coinvolte.

La questione coinvolge tutti i molisani, considerato

che è stimabile ad oltre 800.000 euro annui il costo,

per la Regione Molise, dei danni causati da cinghiali

ed animali selvatici.Una cifra che necessita di adeguati

provvedimenti preventivi e che non è sufficiente-

mente indicativa dei reali danni subiti dalle aziende

agricole, dato che, a causa delle lungaggini burocrati-

che e dell’esiguità del valore degli indennizzi, irrisori

rispetto al reale danno, molti agricoltori rinunciano a

presentare le richieste.I cinghiali vivono e si spostano

in branco, generalmente guidato dalla femmina più

vecchia, i maschi più vecchi tendono ad isolarsi.

Le scrofe adulte possono partorire anche 10 pic-

coli per volta, con un periodo di gestazione di 114

giorni.

I cinghiali sono onnivori, per cui devastano tutte le

principali colture agricole molisane, ed inoltre con la

tipica azione del grufolare, svolta dai branchi che in

alcuni casi ormai superano i cinquanta esemplari,

“arano” e rivoltano il terreno, distruggendo comple-

tamente l’appezzamento che invadono. Spinti dalla

fame, conseguenza dello spropositato sovra numero

in regione, che li porta a superare anche la naturale ri-

trosia per i centri abitati, nei quali sempre più spesso

si avventurano, si nutrono anche di carogne di ogni

genere di animali, ed a volte inseguono e catturano

animali in difficoltà o indeboliti.

La spropositata sovra popolazione di cinghiali, evi-

denzia Coldiretti Molise, rappresenta anche un peri-

colo costante per gli automobilisti, come testimonia

l’aumentare della frequenza di incidenti stradali dovuti

agli ungulati che attraversano le strade. In ciò la Col-

diretti Molise sollecita anche i Sindaci a rendersi parte

attiva nella emergenza, considerato che ormai è un

problema di ordine pubblico, con competenza che in-

veste anche i Primi Cittadini.

"Cinghiali, quanti danni"

Page 5: 4 settembre 2014

La Medicina e i suoi spazi vitali in una realtà sanitaria in

chiara ed evidente difficoltà organizzativa e gestionale. Prova a

darne un esempio virtuoso, concreto, e scientificamente inte-

ressante il congresso regionale della Società italiana di pedia-

tria preventiva e speciale ( Sipps) presieduta con vigore e

determinazione dalla dottoressa Angela Carrino che il con-

gresso ha fortemente voluto per la trattazione di un tema parti-

colarmente incisivo (Miti e realtà nella pratica pediatrica) e del

quale (congresso) è il responsabile scientifico.

Appuntamento il 5 e 6 settembre prossimi alla sala Ippocrate

del Dipartimento di medicina e scienze della salute dell’Univer-

sità del Molise. Per la prima volta la pediatria in prima pagina

nel Molise attraverso una vasta e completa trattazione affidata

a nomi di rilievo del settore e su specifici argomenti. La prima

giornata dei lavori il 5 settembre, in seduta plenaria, per la pre-

sentazione di “Casi clinici di endocrinologia pediatria e … più”,

presieduta dal professore Alfred Tenore dell’Università della

California. Quindi l’apertura dei lavori e discussione sulle pos-

sibili diagnosi e terapie. Il giorno successivo, il 6 settembre,

dopo il saluto del presidente del congresso, Bruno Monchar-

mont, del presidente dell’Ordine dei medici di Campobasso,

Gennaro Barone, e delle rappresentanze istituzionali regionali,

ci saranno la relazione introduttiva del presidente nazionale

Sipps, Giuseppe Di Mauro, e la introduzione dei lavori della dot-

toressa Carrino.

A seguire, nel vivo del congresso si entrerà con l’intervento

del professore Fabrizio Gentile dell’Unimol su “Il pediatra ga-

rante del corretto sviluppo immunologico del bambino”, cui farà

seguito il professore Giancarlo Ripabelli su “Le in-evidenze

scientifiche tra vaccini e autismo” (moderatori Ettore Napoleone

e Annamaria Macchiaroli).

La seconda sessione (moderatori Enzo Di Blasio e Maria

Lucia Di Nunzio) vedrà impegnati il professore Roberto Del

Galdo della seconda Università di Napoli su “Gli errori più co-

muni in nefro-urologia pediatrica” e del professore Alfred Te-

nore su “Adhd e problemi di crescita: mito o realtà?”. La terza

e ultima sessione (moderatori Pina Bontempo e Luigialberto

Cutrone) si occuperà della “Diagnostica di laboratorio in ema-

tologia pediatrica” e di “Weezhing in pediatria” con i professori

della seconda Università di Napoli Bruno Nobili e Carlo Capri-

sto, nonché dell”Allattamento e svezzamento: novità e luoghi

comuni” (professoressa Antonietta Giannattasio dell’Unimol) e

di “Cardiopatie:cosa ci può sfuggire?” (dottor Vincenzo Santillo

del Cardarelli di Campobasso).

Ulteriore annotazione: il congresso è realizzato secondo le

direttive nazionali per l’Educazione continua in Medicina, i cui

crediti sono concessi per le categorie professionali di medico

chirurgo (disciplina principale Pediatria), di psicologo, d’infer-

miere, di biologo e di studente di medicina specializzando in

pediatria.

Dicevamo come sia strano, ma significativo, che in una realtà

sanitaria quale quella molisana, irta di difficoltà finanziarie, di

insoddisfazioni professionali, di proteste dei cittadini, trovino

forti motivazioni il confronto e l’aggiornamento scientifico, ed

emerga la volontà di una crescente sinergia tra l’Ordine dei me-

dici e il Dipartimento di Medicina e Scienze della salute dell’Uni-

versità del Molise.

Dardo

54 settembre 2014

TAagliolto

“Miti e realtà nella pratica pediatrica”

Primo congresso regionale della Società italiana di pediatria preventiva e speciale

Caro presidente Frattura e caro assessore Di Pietro

andando a ritroso nel tempo non mi sovviene ricordo

di Vostri predecessori che abbiano fatto più danno di

Voi in materia venatoria. Per carità anche altri hanno

fatto danni ( di cui ne stiamo pagando le conseguenze)

ma Voi siete un caso a parte.

Ho letto con attenzione il proclama inviato a tutti i

cacciatori, e domande mi sorgono spontanee (invito

tutti a leggerlo, è pubblicato sul sito dell ‘A.T.C 1 Cam-

pobasso). Per primis gradirei sapere chi sono gli ” au-

torevoli esponenti delle associazioni di categoria” che

le hanno suggerito quello che Lei scrive anche perché

andranno ringraziati assieme a Lei per cotanto interes-

samento e lungimiranza.

Cito testualmente “ per quanto riguarda le pre aper-

ture del 3-4-7 devo comunicare lo slittamento al giorno

3 settembre” mi sono perso qualcosa? Non è la stessa

cosa? O la lingua italiana è un optional? “Le altre modi-

fiche verranno apportate di volta in volta a ridosso delle

giornate di pre apertura mediante DGR ad hoc”. Si

rende conto di quello che ha fatto? Spero che non sia

farina del suo sacco ma suggerito dagli autorevoli espo-

nenti…

Si sta rendendo conto che se anche stasera Lei e la

giunta riesce a deliberare in tal senso ci saranno per-

sone che o per mancanza di tempo non hanno potuto

ritirare il tesserino (tempo legato all’apertura dell’ufficio

preposto) o perché non potranno essere a conoscenza

per mancata informazione della eventuale delibera

adottata? Oltre al danno la beffa.

Comunque mi congratulo della solerzia con la quale

Lei ha avvisato i cacciatori del Molise e purtroppo non

solo. Leggo la lettera di diffida dell’ENPA- LIPU BIRDI-

LIFE ITALIA con protocollo n.4563-2014 del 01-09-

2014, inviata a Lei ed al Presidente della Regione, con la

quale si diffida a adottare delibere in contrasto con il pa-

rere dell’ISPRA ed in contrasto con le normative Na-

zionali.

Le faccio un'altra domanda se mi consente: Lei sa

cosa è una “ pania” ? No non può saperlo ma glielo

spiego io se permette:

La pania è una sostanza collosa, difficile a seccarsi,

fatta con le bacche di vischio, che viene sparsa sui ramo-

scelli e utilizzata per la cattura di piccoli uccelli. Per

estensione, gli stessi ramoscelli, denominati per lo più

paniuzze.

Questa sostanza viene utilizzata dai” bracconieri” o

da persone senza scrupolo per la pratica della uccella-

gione che è severamente vietata dalla legge nazionale

sulla caccia n. 157/92 e sanzionata come pratica illegale.

Questo perché, Lei è caduto nella trappola dei bracco-

nieri( pardon autorevoli esponenti delle associazioni di

categoria) che le hanno teso i ramoscelli ed è rimasto

invischiato. Vi sono altre similitudini da poter utilizzare

ma mi fermo qui. Il dato di fatto e che Lei è cascato a

piè pari nella trappola che Le hanno teso, ma è stato fin

troppo facile, è stato come rubare un gelato ad un bam-

bino.

Adesso che si fa? Si va avanti o si torna nel seminato?

Vogliamo aprire un confronto costruttivo e duraturo o

continuiamo a sparare (scusatemi in senso figurativo)

proclami e delibere ad libitum logicamente con giusto

preavviso a vantaggio di tutti? Le voglio ricordare che

sul carro di un eventuale azione da parte delle associa-

zioni su menzionate possono salire anche i Cacciatori

(noti la maiuscola) con un aggravio notevole. Nel frat-

tempo dovrebbe spiegare questi ritardi (lasci stare la

mancanza di carta) . Sta di fatto che Lei ha scaricato le

doppiette dei cacciatori spero solo temporaneamente.

La ringrazio e la ossequio.

Zed

Caccia, le pericolose distrazioni della Regione

Appuntamento il 5 e 6 settembre prossimi alla sala Ippocrate

del Dipartimento di Medicina e Scienze della salute dell’Università del Molise

Page 6: 4 settembre 2014

“La Tasi è una sorta di rimedio ai

mancati trasferimenti statali, l’obiet-

tivo è quello di migliorare i servizi e

renderli più economici”. Così il sin-

daco Antonio Battista ha spiegato il

“senso” del tributo comunale sui

servizi indivisibili che, appunto, ser-

virà a finanziare il loro costo garan-

tendo la corretta gestione e il

mantenimento dei servizi indivisibili

che, in pratica, sono i servizi di se-

greteria generale, viabilità, segnale-

tica, illuminazione, manutenzione

ordinaria delle rete idrica e gestione

degli impianti di depurazione, tutela

ambientale del verde e servizi al ter-

ritorio e all’ambiente. L’applicazione

dell’aliquota del 2,5 per mille per le

abitazioni principali è dovuta, quindi,

alla riduzione dei trasferimenti di ri-

sorse da parte dello Stato e ed è le-

gata alla necessità di assicurare la

copertura finanziaria delle spese dei

servizi indivisibili. Il gettito della Tasi

stimato per il 2014 è di quattro mi-

lioni di euro mentre il costo dei ser-

vizi è di 4.582.600 euro quindi

l’imposta coprirà l’87,28% del costo

dei servizi. La Tasi rientra nella Iuc

l’imposta unica comunale che è

composta da un tributo di natura pa-

trimoniale dovuta dal possessore di

immobili e di una componente rife-

rita ai servizi che a sua volta si arti-

cola nel tributo per i servizi

indivisibili, la Tasi, a carico sia del

possessore che dell’utilizzatore

dell’immobile e nella tassa sui rifiuti,

la Tari destinata a finanziare i costi

del servizio di raccolta e smalti-

mento dei rifiuti urbani a carico

dell’utilizzatore. La tariffa della

Tari è composta da una parte fissa,

determinata in relazione al costo

del servizio di gestione dei rifiuti e

una quota variabile rapportata alle

quantità dei rifiuti conferiti, al servi-

zio fornito e all’entità dei costi di ge-

stione. La tariffa viene articolata tra

utenze domestiche e non domesti-

che , per le utenze domestiche la

parte fissa è determinata dal pro-

dotto della quota unitaria per la su-

perficie dell’utenza, corretta da un

coefficiente differenziato secondo la

composizione del nucleo familiare in

modo da privilegiare i nuclei più nu-

merosi e le minori dimensioni dei lo-

cali. La parte variabile, invece, è

rapportata alle quantità di rifiuti pro-

dotti determinate prendendo come

riferimento la produzione media pro

capite. Rispetto alle tariffe Tares del

2013 risulta una riduzione media di

circa il 35 per le utenze domestiche

e un aumento medio di circa il 9%

per le utenze non domestiche. Ciò

è dovuto principalmente alla diversa

incidenza rispetto allo scorso anno

dei costi del servizio dal momento

che sono diminuiti i costi fissi men-

tre sono aumentati i costi variabili a

causa dell’attivazione del servizio di

raccolta domiciliare dei rifiuti pro-

dotti dalle utenze commercia. Inoltre

è variata la percentuale di inci-

denza di rifiuti prodotti dalle utenze

domestiche e non domestiche ri-

spetto al totale dei rifiuti prodotto

con un incremento dei rifiuti prodotti

6

4 settembre 2014 Campobasso

La notte scorsa, la Polizia di Stato

di Campobasso ha tratto in arresto

uno straniero di nazionalità maroc-

china di 34 anni, in esecuzione di

due ordini di carcerazione emessi

dall’Autorità Giudiziaria di Massa,

dovendo lo stesso scontare la

pena di 16 mesi di reclusione per

stupefacenti.Il cittadino maroc-

chino era uno degli stranieri ade-

renti al progetto “AFORIL” –

Formazione prepartenza per Immi-

grati Lavoratori in Agricoltura”, che

vede coinvolte, quali partners, as-

sociazioni di categoria ed aziende

agricole del Basso Molise e che

prevede, per i partecipanti, un

mese di formazione in Marocco ed

un mese di lavoro a tempo deter-

minato presso un’impresa agricola.

Al fine di accertare l’effettiva attua-

zione del progetto, finanziato con

fondi europei, la Squadra Mobile

convocava in Questura gli extraco-

munitari partecipanti per le opera-

zioni di identificazione, eseguite

anche attraverso il rilevamento

delle impronte digitali.

Nel corso di tali operazioni, svolte

in collaborazione con l’Ufficio Im-

migrazione, si accertava che lo

straniero, con generalità diverse,

aveva subito due condanne a pena

detentiva per stupefacenti, alla cui

esecuzione però si era sottratto

fuggendo nel suo paese di origine.

Il predetto poi, era rientrato in Italia

il 2 agosto scorso dalla frontiera

aerea di Roma Fiumicino prove-

niente dal Marocco, utilizzando un

regolare passaporto che riportava

generalità ancora diverse da

quelle con le quali era stato giudi-

cato e condannato, certo che così

sarebbe riuscito a sottrarsi alla cat-

tura, tentativo però non riuscito

grazie all’approfondita attività di in-

dagine svolta dalla Questura. Al

termine degli accertamenti, il citta-

dino marocchino veniva tratto in

arresto e ristretto presso la Casa

Circondariale di Campobasso a di-

sposizione dell’Autorità Giudizia-

ria. L’uomo, inoltre, veniva

denunciato in stato di libertà per

false attestazioni a Pubblico Uffi-

ciale sulle proprie generalità.

Straniero ricercato, la polizia “incastra” un 34enne marocchino

Tasi e Tari, il Consiglio approvaregolamento e tariffe

Page 7: 4 settembre 2014

Giudizio d’acchito: il segno distintivo della

politica e della carica dell’assessore all’urba-

nistica di Campobasso è: entusiasmo. La pro-

fessoressa Bibiana Chierchia è entusiasta di

essere stata eletta e, ancora di più di essere

stata incaricata di curare lo sviluppo del ter-

ritorio urbano ed extraurbano. Sull’abbrivio

di questo suo atteggiamento positivo e co-

struttivo, le abbiamo poste alcune domande

per avere il quadro delle idee che intende

realizzare e delle scelte che intende assecon-

dare, mossi da questa considerazione: la con-

dizione che distingue il territorio urbano ed

extraurbano per molti aspetti, soprattutto

edilizio, grida vendetta. I riflessi negativi sono

rilevabili dalla bassa qualità della vita e dal

caos urbanistico che riflette soprattutto i

quartieri e la periferia. La situazione discende

dalla cessione di potere da parte dell’ammi-

nistrazione comunale alla Regione (non si

contano i commissari ad acta), e ad accorsati

studi legali e studi tecnici che interdicono e

suggeriscono a piacimento l’azione ammini-

strativa: di fatto gestiscono il territorio.

Domanda: E’ intenzione dell’amministra-

zione di (ri)appropriarsi della gestione e della

programmazione del territorio o lasciarli in

delega? Se sì, con quali strumenti e, soprat-

tutto, con quale strategia ritiene sia possibile?

Risposta:

Le intenzioni della Giunta Comunale di cui

io faccio parte credo siano chiare a tutti i cit-

tadini campobassani sin dall’avvio dell’azione

amministrativa. L’unica delega nella quale pie-

namente mi riconosco è quella che il 25 mag-

gio gli elettori hanno deciso di condividere

con il nostro progetto politico. Un territorio,

che in troppe occasioni nel passato si è tro-

vato a subire un’espansione disorganica e di-

sordinata, deve necessariamente essere

rivalutato e riorganizzato secondo scelte po-

litiche che lo rispettino paesaggisticamente,

urbanisticamente, socialmente.

Gli strumenti e la strategia della program-

mazione e del recupero urbano permette-

ranno alla giunta di Antonio Battista di

restituire la città ai campobassani.

D) Piani di recupero, Accordi di pro-

gramma, Edilizia concertata, Piano casa, ex ar-

ticolo 51, et similia: sono gli strumenti che

stanno determinando la crescita urbana e il

consumo del territorio. Il modo con cui ven-

gono utilizzati, stando ai risultati, lasciano ca-

pire che è in atto un sistematico cedimento

alle regole la cui conseguenza è la perdita

della visione d’assieme della crescita e del-

l’uso razionale del territorio. In sostanza,

siamo di fronte al disordine edilizio e a bassi

interessi speculativi. Ritiene che ci siano modi

e possibilità di un intervento correttivo?

R) Nel sistema normativo contaminato

dalla mancata visione di prospettiva tempo-

rale molto spesso, e non solo in ambito ur-

banistico, arrivano ad insinuarsi limitati e

limitanti interessi particolaristici. Strumenti

articolati, come ad esempio quello dell’edilizia

concertata o dei piani di recupero, nati se-

condo una progettazione di rimodulazione

integra e integrata del territorio, in alcuni casi

hanno visto svuotare dall’interno sia le inten-

zioni del Legislatore che quelle dell’Ammini-

stratore. Lei parla, giustamente, di intervento

correttivo e in questa sua definizione leggo,

intendo e proietto l’uso non più distorto ma

integrale e rispettoso delle norme e del ter-

ritorio.

D) La grande novità da Lei, assessore

Chierchia, annunciata, è “ Campobasso città

europea”. Le chiedo su quali presupposti

poggia questa ipotesi e quali sono gli elementi

sociali, economici e gli strumenti program-

matici e operativi che può utilizzare per rag-

giungere lo scopo?

R) Sono già molti, dal mio punto di vista, i

lineamenti che questa città va assumendo ri-

spetto a un profilo europeo: la Campobasso

che il 5 luglio ha accolto Papa Bergoglio, le

domeniche d’agosto che hanno visto i cam-

pobassani tornare a rivivere quella Villa De

Capoa che sciattamente per anni aveva su-

bito i suoi portoni sbarrati sono due esempi

assai vivi e pregnanti di una città europea che

si riapre, accoglie, si confronta.

E’ un prologo: la trasformazione della vita

sociale, economica e culturale di Campo-

basso passerà attraverso la partecipazione a

tutti quei progetti finanziati dalla Comunità

Europea che concretamente prevedono l’in-

nalzamento della qualità di vita, la tutela della

salute, il recupero urbanistico, lo sviluppo

delle piccole imprese, la promozione del-

l’identità culturale.

Per raggiungere tali obiettivi il primo passo

è in atto all’interno della nostra macchina

amministrativa: la responsabilizzazione, l’effi-

cienza e la trasparenza sono per noi presup-

posti irrinunciabili per un cambiamento

radicale nella gestione dell’Ente locale e del

territorio a servizio di tutta Campobasso.

Post Scriputum- C’è un passaggio nella

cortese disponibilità al confronto della pro-

fessoressa Chierchia che potrebbe avere un

immediato riscontro e una concreta verifica.

Il passaggio è il seguente: “Un territorio, che

in troppe occasioni nel passato si è trovato a

subire un’espansione disorganica e disordi-

nata, deve necessariamente essere rivalutato

e riorganizzato secondo scelte politiche che

lo rispettino paesaggisticamente, urbanistica-

mente, socialmente”. Il riscontro è la richie-

sta dell’ampliamento della Lottizzazione

Parco dei Pini per nuovi volumi edilizi e tre

strutture commerciali a ridosso della Via 4

Novembre che andrebbero ad occultare “ab

aeterno” uno dei panorami emblematici di

Campobasso: il profilo del Castello Monforte,

delle chiese romaniche di San Giorgio e San

Bartolomeo, la torre di Delicata Civerra e il

borgo medioevale. La lottizzazione in que-

stione è tecnicamente e amministrativa-

mente definita e completata da tempo.

Riaprila e ampliarla implica, questo sì, scelte

politiche che comprometterebbero scelte

paesaggisticamente, urbanisticamente, social-

mente il territorio, unicamente in favore degli

interessi dei lottizzanti. Staremo quindi a ve-

dere.

Dardo

74 settembre 2014Campobasso

Truffava gli anziani, trentenne napoletano denunciato dai carabinieriI Carabinieri della Compa-

gnia di Campobasso hanno

denunciato in stato di libertà

un trentenne campano a ca-

rico del quale sono stati rac-

colti inconfutabili elementi di

responsabilità per due truffe

perpetrate nell’ultimo mese ai

danni di due anziani campo-

bassani, nei confronti dello

stesso è stata altresì avan-

zata richiesta di emissione del

foglio di via obbligatorio

Nel primo caso il denun-

ciato si era presentato al mal-

capitato 68 enne

campobassano in qualità di

avvocato facendogli credere

che il genero al seguito di un

sinistro stradale da lui cau-

sato si trovava in stato di

fermo presso una caserma

delle forze dell’ordine del nord

e che per accelerare il suo ri-

lascio occorrevano € 2000 a

titolo di risarcimento della

controparte.

Nel secondo caso il truffa-

tore ha raggirato la vittima

presentandosi a casa della

78enne campobassana come

tecnico del gas asserendo

che doveva effettuare dei

controlli perché a seguito di

uno scoppio di una tubatura di

gas vi era stata una contami-

nazione dell’acqua e dopo

aver persuaso l’anziana

donna a riporre gli oggetti in

oro ed il denaro contante al-

l’interno di una busta in pla-

stica al fine di porli al sicuro,

successivamente approfit-

tando di una distrazione della

donna si appropriava della

busta allontanandosi repenti-

namente dall’abitazione.

I tentativi di truffe ed i rag-

giri ai danni di anziani sono

sempre più soventi e molte-

plici sono i travestimenti che

vengono usati dai malfattori:

finti funzionari del gas o del-

l’Enel, falsi impiegati di

banca, di posta, di enti pen-

sionistici, o impiegati comu-

nali.

In caso di visite non pro-

grammate o non attese i cara-

binieri raccomandando di non

aprire mai la porta di casa a

sconosciuti, anche se dichia-

rano di essere dipendenti di

aziende di pubblica utilità; di

verificare sempre con una te-

lefonata da quale ente sono

stati mandati gli eventuali

operai che bussassero alla

porta, e per quali motivi. Se

non si ricevono le spiegazioni

chieste, non bisogna mai

aprire la porta. A volte le truffe

cominciano dalla strada, dove

i truffatori con le più svariate

scuse intercettano le loro vit-

time: in questo caso, è buona

norma diffidare, anche se si

viene chiamati per nome e co-

gnome, e non fermarsi per

dare ascolto a chi offre facili

guadagni o chi vi chiede di

poter controllare i soldi, o vi

chiede del denaro che serve

per vostri familiari in difficoltà

impossibilitati al momento a

contattarvi.

Bibiana Chierchia alla Gazzetta del Molise: “La responsabilizzazione,l’efficienza e la trasparenza sono presupposti irrinunciabili per un cambiamento radicale nella gestione dell’Ente locale e del territorio a servizio di tutta Campobasso”

Page 8: 4 settembre 2014

Si è svolto presso l'Hotel la Fonte

dell'Astore di Castelpetroso il Con-

gresso Regionale della Uil Molise.

Un appuntamento molto sentito

dal Sindacato ed a cui hanno preso

parte centinaia tra delegati ed invitati

e che ha visto in apertura dei lavori

la creazione della Uil unica regio-

nale, successivamente alla fusione

delle due Camere Provinciali di

Campobasso ed Isernia.

Ad aprire i lavori Mauro Sasso,

che negli ultimi mesi ha lavorato

come SubCommissario della Uil Mo-

lise.

Diverse le questioni da lui affron-

tate nel corso della sua relazione, at-

traverso la quale ha posto l'accento

su alcune questioni legate allo stato

di salute della Regione. "Sono felice,

ha sottolineato Sasso, che si celebra

un congresso per certi aspetti rivo-

luzionario e che segna l'evoluzione

della nostra sigla che oggi si rin-

nova. Infatti, in linea con le direttive

nazionali e la importante fase di rior-

ganizzazione che la Uil sta attraver-

sando anche in Molise, stiamo

lavorando in quella direzione di revi-

sione interna del Sindacato ed il

primo atto è stato proprio quello di

creare una Uil unificata in Molise.

Nella circostanza è doveroso rin-

graziare tutte le categorie, i loro rap-

presentanti e tutti gli iscritti che

operano nelle sedi territoriali e nei

servizi e che hanno fatto si che la

nostra sigla riscuota quotidiana-

mente successi in termini di numeri

e risultati.

Grazie a persone serie, appassio-

nate, motivate e professionalmente

preparate, siamo divenuti riferimento

di un numero di cittadini sempre

maggiore che varca ogni giorno la

soglia dei nostri uffici per assistenza

e sostegno, specialmente in questi

tremendi periodi di crisi.

La nostra grande rivoluzione, poi,

si avrà anche nella creazione di un

nuovo gruppo dirigente, ampio nel

consiglio confederale e ristretto in un

consiglio esecutivo ed una segrete-

ria composta da donne e uomini,

giovani e meno giovani da

cui il Molise ripartirà oggi.

Il sindacato, ha proseguito Sasso,

vive un grande momento di difficoltà

anche a seguito dei tagli imposti dal

Governo ma noi non ci fermiamo e

non ci arrendiamo dinanzi a questi

ostacoli. Anzi, siamo più stimolati a

lavorare per i nostri iscritti perché le

sfide ci appassionano."

Dopo questa parentesi di più

ampio respiro, Sasso, alla presenza

di diversi rappresentanti istituzionali

tra cui Vincenzo Niro, Paolo Frat-

tura, Pierpaolo Nagni e Michele Pe-

traroia, ha sviscerato diverse

questioni legate al Molise ed ai pro-

blemi economici e sociali che atta-

nagliano la Regione.

"Il Molise ha bisogno di cambiare

e deve farlo presto, ha proseguito

Sasso, partendo da quelle che sono

le grandi vertenze e le note vicissi-

tudini che stanno letteralmente spe-

gnendo questa terra ed a cui urge

bisogna porre rimedio.

La politica, a riguardo, deve assu-

mere un atteggiamento diverso, più

deciso e univoco. Non si possono

più tollerare ambiguità, rallentamenti

e incomprensioni interne. Urge un

lavoro metodico dell'amministra-

zione, che tocchi tutti i settori strate-

gici e che restituisca anche dignità

al mondo del lavoro. Sulle società

partecipate, ad esempio, su cui bi-

sogna fare una grande revisione ed

avviare un pro-

cesso di fuoriuscita da buona parte

di loro intelligente, attento ma pro-

gressivo.

Sul precariato, poi, ormai vera

emergenza lavorativa che riguarda

tutti i settori e sul quale la Regione,

partendo dal proprio interno, deve

cominciare a lavorare verso un pro-

cesso di stabilizzazione, almeno ove

possibile.

Sulla sanità, comparto ridotto al-

l'osso con la triste conseguenza che

i danni che esso genera sono pagati

direttamente dai cittadini che ri-

schiano di non ricevere più cure ef-

ficienti, territorialmente omogenee e

adeguate nella offerta complessiva.

Lascio un Molise arrabbiato, ha

concluso un emozionato Sasso, in

cui ho trovato difficoltà ma anche

tanta voglia di fare e di riscatto.

Sono certo che la futura classe diri-

gente della Uil saprà essere come

sempre vicina ai cittadini e che con-

tinuerâ ad essere ancora un pun-

golo per la politica e per chi gestisce

i processi di vita di tutti i giorni."

Hanno seguito la relazione di

Mauro Sasso gli interventi del Presi-

dente della Giunta Paolo Frattura, il

quale ha risposto a diverse delle

questioni poste da Sasso nel suo in-

tervento ed alcuni segretari di cate-

goria nazionali presenti in sala, tra

cui Emilio Fargnoli e Enrico Ponti e

di rappresentanti regionali di alcune

numerose federazioni. Tra gli inter-

venti quelli di Emilio Izzo, Pino Auri-

sano, Carmine Battaglia, Maria

Barone, e Pasquale Guarracino che

ha vivacemente posto l'accento sulle

vertenze storiche, quali quella del

Korai, di Esattorie ma anche Molise

Dati e Guardie Giurate.

Come da programma, poi, ha con-

cluso la fase delle relazioni il Segre-

tario Nazionale Aggiunto, Carmelo

Barbagallo il quale ha trattato temi

afferenti sia un profilo regionale che

nazionale:

"La giornata di oggi rimarrà un ri-

cordo indelebile nella mia memoria.

Non per circostanza, ma oggettiva-

mente vedere un numero di delegati

talmente alto da non fare in tempo a

registrarli tutti entro i tempi, rappre-

senta di per sè un successo. Detto

ciò è doveroso ringraziare la segre-

teria uscente, perché solo grazie a

chi c'è stato prima noi oggi siamo

qui.

Stamane, ha detto poi Barbagallo,

abbiamo assistito ad una massiccia

presenza di politici ed amministra-

tori. Segno di attenzione nei nostri

confronti, ma che immediatamente

impone un chiarimento così da

scongiurare anche dei fraintendi-

menti che in passato ci hanno pa-

recchio penalizzato, spesso

ingiustamente. La Uil non appar-

tiene alla politica. Mai è stata sua

parte integrante o attiva e mai lo

sarà. Purtroppo in altri tempi ab-

biamo pagato, al pari di altre sigle,

una immagine diffusa di "Organizza-

zione costola" della politica e conni-

vente delle sue scelte. Ebbene non

è così. Abbiamo iniziato a rinnovarci

e dobbiamo far partire questa nuova

stagione proprio da una posizione

sempre più autonoma e avulsa dai

sistemi di potere. Tornando ai fatti di

casa nostra oggi termina il commis-

sariamento della Uil in Molise,

evento sempre traumatico in una

democrazia ma dal quale bisogna

comunque tirar fuori aspetti positivi.

Ebbene qui, a giudicare dall'entusia-

smo che ci circonda, questa fase di

riorganizzazione ha fatto molto bene

e sta ripagando quel sacrificio.

Alla nuova segreteria, dunque,

spetta un gran lavoro considerato

che si opera in un territorio in cui il

numero dei disoccupati supera

quello dei lavoratori. Questo, in sè,

è il dato che meglio riassume la dif-

ficoltà che oggi si vive in Molise, al

pari di molte altre realtà." Dopo lo

spaccato regionale Barbagallo è en-

trato nei temi nazionali "La Germa-

nia e l'Unione europea devono

capire che non possiamo morire

d'austerità e Renzi deve capire che

non basta la flessibilità e che occor-

rono investimenti pubblici e privati

per l'economia: questo non si sta an-

cora facendo, non abbiamo alcun

problema se si parla di riforma del

lavoro, come ripropone, oggi, il Pre-

sidente del Consiglio, ma vorremmo

che prima si parlasse di lavoro:

l'Ocse conferma che la disoccupa-

zione aumenta più del previsto e

mancano gli investimenti pubblici e

privati necessari ad affrontare que-

Dopo il commissariamento,

il sindacato rilancia

con forza la sua azione

Priorità: occupazione e investimenti per creare occasioni di lavoro

Tecla Boccardo nuova

8

4 settembre 2014 Speciale

Page 9: 4 settembre 2014

sta crisi e a rilanciare l'economia.Mentre discutiamo, continuano adaumentare le situazioni di crisi azien-dale e sono a rischio altri 170mila la-voratori. Bisogna, innanzitutto,garantire gli ammortizzatori a tutti co-loro che perdono il posto di lavoro e,contemporaneamente, puntare sullacrescita, da un lato, consolidando ilbonus degli 80 euro ed estendendoloa pensionati e incapienti e, dall'altro,realizzando investimenti produttivi. Inconclusione, poi, anche il Segretarionazionale aggiunto ha dedicato unpensiero al suo stretto collaboratoreMauro Sasso "Ho sentito parecchiringraziamenti nei confronti di MauroSasso, persona validissima e di indi-scutibili capacità. Voi ne avete bene-ficato perché me ne sono privato io!"In seguito alle relazioni, poi, si è

proceduto alla votazione del nuovoConsiglio Regionale, dei Revisori deiconti e della nuova Segreteria Regio-nale che sarà composta da PasqualeGuarracino, Carmine Battaglia, Ro-berto D'Aloia e Maria Cristina Fran-cese, mentre il tesoriere sarà AntonioTondi.Successivamente si è proceduto

alla votazione del Segretario Regio-nale. Alla luce del risultato raggiuntoall'unanimità e senza nessuna candi-datura avversa, Tecla Boccardo, Se-gretario generale della UilFpl Molise,è stata eletta nuovo Segretario Re-gionale della Uil Molise.Soddisfazione è espressa dal neo

vertice dell'organizzazione: "È ungrande onore per me coprire un cosìimportante incarico al vertice della Uilin Molise. Un ruolo importante e digran lustro, ma al contempo digrande responsabilità.In questo momento così difficile per

la nostra regione, infatti, il lavoro delsindacato deve essere ancora più in-tenso e radicato sul territorio, po-nendo l'attenzione a tutti gli ambitieconomici e sociali.

Per quanto attiene al prossimo fu-turo, immediatamente cominceremoa lavorare sui grandi temi e sulle ver-tenze aperte, in collaborazione con icompagni delle altre sigle, per otte-nere quei risultati che auspichiamo diraggiungere ormai da troppo tempo,continuando a dare una voce a chinon ce la fa più.Su quelli che saranno i rapporti con

le Istituzioni locali, di ogni ordine egrado saremo vigili, attenti al loro la-voro quotidiano e non risparmieremosollecitazioni, stimoli ed anche qual-che sferzata qualora non vedremo daparte della politica il giusto impegnoe le risposte che ci aspettiamo.Ringrazio a nome di tutta la Uil Mo-

lise, ha proseguito Boccardo, MauroSasso che ha guidato la nostra orga-nizzazione in questi ultimi anni in ma-niera brillante e con lo spirito dicrescita che ci ha portati ad un Con-gresso, quello odierno, che ha regi-strato un numero di partecipanti al dila di ogni più rosea aspettativa.Grazie alla sua spinta, ci ha resi più

uniti, sempre con lo guardo rivoltoverso il futuro, la giusta prospettivaper far crescere una organizzazione.Ecco, noi ripartiamo da oggi, da unastraordinaria giornata e da unagrande eredità che ci lasciano MauroSasso e Carmelo Barbagallo, impa-rando da loro a tenere unito il diverso,in una maniera elastica, che si mo-della alla realtà ma sempre con radi-camento nei problemi e alla ricercadelle risposte necessarie, combat-tendo i cambiamenti sfavorevoli al la-voro. Protagonisti, riformisti, attentialle sfide del fisco e della previdenza,con particolare attenzione ai precariche hanno dinanzi a loro ancora unperiodo di difficoltà.Orami siamo rimasti i soli a farci ca-

rico dei problemi dei più deboli e lapolitica non avrà pace fin quando nonrimetterà in cima alle sue priorità iltema del lavoro."

segretaria regionale Uil

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4 settembre 2014Speciale

"La Germania e l'Unione euro-pea devono capire che non pos-siamo morire d'austerità e Renzideve capire che non basta la fles-sibilità e che occorrono investi-menti pubblici e privati perl'economia: questo non si sta an-cora facendo". Lo ha detto il Se-gretario generale aggiunto dellaUIL, Carmelo Barbagallo, a mar-gine del Congresso della UIL delMolise. "Non abbiamo alcun pro-blema se si parla di riforma del la-voro, come ripropone oggi ilPresidente del Consiglio, maprima vorremmo che si parlasse dilavoro: l'Ocse conferma che la di-soccupazione aumenta più delprevisto e mancano gli investi-menti pubblici e privati necessariad affrontare questa crisi e a rilan-ciare l'economia. Mentre discu-tiamo, continuano ad aumentarele situazioni di crisi aziendale e

sono a rischio altri 170mila lavora-tori. Bisogna, innanzitutto, garan-tire gli ammortizzatori a tutti coloroche perdono il posto di lavoro e,contemporaneamente, puntare

sulla crescita, da un lato, consoli-dando il bonus degli 80 euro edestendendolo a pensionati e inca-pienti e, dall'altro, realizzando in-vestimenti produttivi".

Dichiarazione di CarmeloBarbagallo, Segretario generale aggiunto Uil

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FILIGNANO – Esposte all’azione distruttrice dei van-

dali le bellissime cappellette votive che caratterizzano

l’intero territorio di Filignano. Da parte dell’amministra-

zione comunale urgono interventi immediati. La stupidità

umana in taluni frangenti non ha limiti ! Si prendano le

bellissime e storiche edi-

cole votive realizzate

nel corso dei decenni

da parte di privati di Fili-

gnano e frazioni come

testimonianza di fede,

di cultura e di partico-

lare devozione, e pur-

troppo oggetto delle

mire di balordi e stupidi.

In effetti tali edicole a

decine impreziosiscono

ai lati le strade di tale

Comune capoluogo e

delle sue numerose fra-

zioni, frutto dei senti-

menti popolari in

materia religiosa. Infatti

è facile imbattersi nel-

l’edicola dedicata alla

Madonna o a Gesù o a

Santi venerati in loco, e

sono tutte decisamente

attraenti. C’è quella realizzata in marmo, l’altra in pietra

lavorata, l’altra ancora rivestita in mattoni e tutte con al-

tare al centro sormontato dall’immagine sacra oggetto di

devozione. A costruirle o commissionarle nel corso del

passato sono stati privati cittadini di Filignano, Cera-

suolo, Valle, Mennella, Mastrogiovanni, Collemacchia,

Valerio ect. ed oggi tali edicole sono presenti a decine

sull’intero territorio comunale, tanto da essere state de-

finite a ragione tra “le eccellenze” di Filignano e dintorni.

Ebbene, siccome la stupidità umana -come si diceva in

apertura- non ha limiti, ecco che qualcuno da un po’ di

tempo si diverte a distruggere e rovinare tali tempietti

sacri ! Per verificare il fat-

taccio basta recarsi alla

frazione Cerasuolo e

sul lato sinistro della

strada d’ingresso alla

frazione ci s’imbatte in

una suggestiva edicola

in onore della Madonna

purtroppo coi vetri pro-

tettivi rotti perché cen-

trati da pietre o forse da

colpi di fucile ! Uno

spettacolo nient’affatto

bello, offensivo della

fede popolare e frutto

certamente di qualche

mente particolarissima !

Ovvio a questo punto il

da farsi : sostituire i vetri

lesionati e restituire de-

coro all’edicola in que-

stione, e ad eventuali

altre assaltate da siffatti

vandali, in ossequio alla devozione popolare. A chi spetta

intervenire ? Al privato proprietario dell’edicola se pre-

sente in loco e in vita, viceversa al Comune di Filignano.

In ogni caso lo scempio ed il vandalismo vanno rimossi

a tempo di record sia per una questione di fede e sia per

rispondere coi fatti ai tizi che amano calpestare il senti-

mento popolare.

114 settembre 2014Isernia

ISERNIA. Nei locali della FIADEL, in Isernia, si è svolta la conferenza stampa

sulla grande vittoria che ha ottenuto l’Associazione Sindacale FIADEL, il Comi-

tato PRO TRIGNINA, il PCL Molise, l’Associazione Caponnetto, che sin dal mese

di febbraio 2011 hanno rilevato le gravissime illegittimità perpetrate dal Comune

di Cantalupo nel Sannio a carico dei cittadini a mezzo un Autovelox illegittimo.

Come in tanti ricorderanno quel Comune ha sempre operato illegittimamente,

dapprima imboscando un Autovelox all’interno di un’auto tipo “Panda” di colore

bianco parcheggiata lungo la SS. 17, solitamente nei pressi del bivio per Canta-

lupo e poi addirittura con un Autovelox a postazione fissa installato illegittima-

mente sempre lungo la SS. 17, nei pressi del bivio per Macchiagodena. Cantalupo

nel Sannio con quell’Autovelox, benché illegittimo (quello mobile e quello fisso),

ha incassato centinaia e centinaia di migliaia di Euro; era diventato un incubo

per gli automobilisti. Finalmente l’incubo è finito!E questo grazie alla FIADEL ed

al Comitato PRO TRIGNINA che hanno segnalato le illegittimità, ma soprattutto

grazie al Vice Prefetto Vicario della Prefettura di Isernia Dott.ssa Caterina Valente

che all’epoca verificò di persona le illegittimità ed immediatamente emanò il

provvedimento di spegnimento dell’Autovelox. Il Consiglio di Stato gli ha dato

e ci ha dato ragione. Il Consiglio Stato ha detto, tra l’altro, che quell’Autovelox

non era necessario anche perché in quel tratto di strada non si era verificato

alcun incidente stradale tale da richiedere la presenza dell’Autovelox; smentendo,

quindi, il Comune di Cantalupo nel Sannio che si è sempre fatto forte che il suo

Autovelox serviva a prevenire gli incidenti stradali. Il Comitato PRO TRIGNINA

e l’Associazione FIADEL hanno annunciato che a breve, previa informazione alla

popolazione, intraprenderanno un’azione collettiva al fine di far risarcire tutti

quei cittadini che all’epoca, confidando sulla bontà degli atti posti in essere dalla

Pubblica Amministrazione, non si opposero ai verbali ricevuti, ma preferirono pa-

gare. Ebbene quei cittadini ad avviso delle associazioni hanno diritto ad essere

rimborsati.

Distrutte le cappellette votive

Sull'impianto di Cantalupo bocciato

dal Consiglio di stato

le recriminazioni degli automobilisti

Autovelox, i cittadinichiedono lumi

VENAFRO. Maggiore tutela e protezione per il Monumento al-

l’Eroe e Medaglia d’Oro, il Carabiniere Salvo D’Acquisto, e di riflesso

suo migliore risalto. E’ quanto si prefiggevano i venafrani che, nel

massimo rispetto per il militare protagonista della bellissima pagina

di storia ed al quale Venafro ha dedicato monumento e piazza omo-

nima dinanzi alle Poste cittadine, avevano suggerito di spostare sul

lato est della stessa piazza la suggestiva opera in pietra, evitando

che continui ad essere distrutta e deturpata da auto, furgoni, tir e

moto che sistematicamente cozzano contro le colonnine alla base,

come appena avvenuto e purtroppo in atto. “Lungi da noi l’idea di

declassare il monumento, bensì solo un modesto consiglio al fine di

preservare l’opera, creandovi aiuola e verde tutt’intorno in modo da

tener lontani i mezzi su gomma che continuamente lo sfiorano”, af-

fermano quanti si preoccupano della migliore conservazione della

pietra dedicata a Salvo D’Acquisto. “A noi sta anche bene che non

si tocchi da dove si trova purché, e qui condividiamo il suggerimento

dell’Associazione cittadina dell’Arma, ci sia maggiore e più continua-

tiva vigilanza e prevenzione in difesa del Monumento in questione,

regolando le soste delle auto nella piazza e tant’altro”. Nessun “con-

flitto” di idee e programmi quindi, bensì volontà comune dei vena-

frani di dedicare all’Eroe Salvo D’Acquisto il più bell’aspetto del

Monumento dedicatogli. A margine della questione, l’accenno alla

mancata intitolazione di altra piazza, strada o sito pubblico della

città all’Eroe del Risorgimento Giuseppe Mazzini, al quale era prima

intitolata la piazza delle Poste, oggi appunto piazza Salvo D’Acqui-

sto. E’ il caso che si proceda con la nuova individuazione per ricor-

dare altro Eroe della nostra nazione, il genovese che affrontò l’esilio

per liberare l’Italia dallo straniero e farne una Repubblica.

I cittadini di Venafro chiedono maggiore rispettoper il bassorilievo di Salvo D'Acquisto

“Quel monumento va salvaguardato”

Cimitero, troppi allagamenti

VENAFRO. Prime abbondanti

rovesci settembrini e di nuovo

sommerse dall’acqua piovana le

tombe dei neonati al cimitero co-

munale di Venafro, i cui resti ripo-

sano nell’area pubblica a nord

dell’ingresso principale. Un dis-

servizio assolutamente imperdo-

nabile e che da fastidio alla vista

ed ai sentimenti di chi transita in

zona e nota quanto accade. In ef-

fetti, causa l’interruzione tempo

addietro di opere pubbliche all’in-

terno della struttura ed il mancato

completamento della condotta di

adduzione e trasporto delle acque

piovane da nord all’esterno del

Cimitero, interruzioni che sareb-

bero dipese dall’ultimazione dei

fondi all’epoca disponibili e dalla

mancata erogazione di nuovi fi-

nanziamenti, è ben visibile sulla

sinistra dei gradoni centrali della

struttura un enorme tubo aran-

cione di plastica che, non colle-

gato ad alcuna condotta

sotterranea e non portato al-

l’esterno, scarica in toto l’acqua

piovana che trasporta da nord su

quelle “povere” tombe di neonati,

decine di tumulazioni interrate,

sommergendole del tutto ! Un

enorme ed indecente pantano sui

resti di tanti neonati ! La gente

che solitamente si reca al Cimi-

tero osserva quanto accade e

resta impietrita e senza parole.

Un’espressione durissima del

volto che testimonia tutta la con-

trarietà interiore per una visione

cui rinuncerebbe ben volentieri.

Ed allora, riuscirà il Comune a ri-

solvere il problema evitando il ri-

petersi del tristissimo episodio ?

Basta una pioggia copiosa per rendere inaccessibile una parte dell'area

Vandali hanno sfondato i vetri a Filignano delle bellissime edicole votive

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TERMOLI. L’arrivo del mese di settembre

segna, quasi storicamente, la fine della stagione

turistico balneare a Termoli; un qualcosa che

fino a poco tempo era il tirare le somme e

quantificare un successo, arridendo così a una

città sempre visitata e amata ma che, nell’ul-

timo biennio, pare essere in discesa libera sia

per consensi che per presenze.

E così, il fondersi di sgraditi ingredienti quali

la crisi, il maltempo e i lavori tanto criticati del

lungomare (al punto da essere anche definiti

“inadeguati”) non ha fatto altro che incremen-

tare il dissenso per un comparto, quello del-

l’imprenditoria balneare, che inquadra il

problema e in proiezione tenta di capire come

andrà a finire l’anno prossimo, ipotizzando sce-

nari e dando suggerimenti a chi, dalle prossime

settimane, avrà a sedersi ai tavolini per definire

il senso dell’agognata “Termoli città turistica”.

Sì, perché se è vero che i problemi ci sono

stati ed esistono, è anche vero che “le conse-

guenze le vivremo l’anno prossimo perché il

disagio che avrebbe portato il rifacimento del

Lungomare non era noto prima dell’estate e

così, occorrerà capire cosa accadrà il prossimo

anno quando i turisti e i residenti avranno a

prendere l’ombrellone, consci di quel che è ac-

caduto in questi mesi”.

Parole radicate in certezza che si corredano

dell’esigenza “di agire in tempi stretti” perché

“la proposta che possiamo fare – afferma An-

tonio Di Tommaso del lido “La Perla” – è di to-

gliere la pista ciclabile e creare dei parcheggi

in quanto la gente a Termoli non si ferma

manco la sera a mangiare”.

Nello stesso tempo, nasce l’esigenza di agire

anche dal punto di vista politico-amministra-

tivo, con Nicola Giorgione (Oasi – lungomare

sud) che propone “l’andare incontro alle esi-

genze delle categorie individuando situazioni

di respiro legate a pagamento rateizzato e più

equo, perché ci sono tasse che non sono pro-

porzionate agli incassi ma ad altri aspetti e sa-

rebbe opportuno sederci a un tavolo, con la

politica locale e regionale, per trovare solu-

zioni”.

Soluzioni che però non puntano a “meri pri-

vilegi” come la cieca detassazione perché la

stessa “ci permetterebbe quanto meno di

avere un po’ di respiro e individuare i punti cri-

tici da cui ripartire per dare uno stimolo al set-

tore”, evidenzia lo stesso Giorgione. “Il

problema principale sono i parcheggi – tuona

Nico Venditti de’ “La Lampara” – perché se non

li si creano in centro, si rischia di vedere andare

via le piazze turistiche di Campobasso, Bene-

vento e Napoli che già quest’anno hanno ini-

ziato ad avere i proverbiali mal di pancia e

spostarsi su San salvo e Vasto”.

“Ciò lascia l’amaro in bocca – aggiunge Ven-

ditti – perché nonostante Termoli piaccia, oc-

corre capire che se la gente è messa alle

strette va via. Siamo e rimaniamo a favore

della legalità, ma cosa chiedere o imporre a

turisti che non hanno un posto auto? Questi

vanno trattati meglio: dopo trent’anni che non

c’è mai stato un vigile sul lungomare, reprimere

tutto all’improvviso non va bene anche perché

manca una campagna di cartellonistica e ba-

sterebbe aggiungere i parcheggi per risolvere

tutto”.

Ma a quanto ammonta il “danno econo-

mico” per gli stabilimenti? Da quanti incontrati

(ai tre citati si aggiunge “Il Pirata” del Lungo-

mare nord) si evidenzia “un calo stagionale di

circa il 40% che tocca anche il record del 60%

in alcuni periodi – afferma Giorgione – soprat-

tutto nei mesi di giugno e luglio dove a farsi

sentire e dettar legge è stato solo il maltempo”.

Per Saverio Fraraccio (Il Pirata) è opportuno

precisare che “l’estate non è stata positiva

anche se negli ultimi giorni di agosto abbiamo

lavorato benne”; per “Il Pirata”, le troppe di-

sdette per il fattore meteorologico sono state

“determinanti per turisti che manco sono par-

titi eppure, il grosso l’ha messo la classe poli-

tico-amministrativa con parcheggi e gestioni

errate degli orari”.

“Noi – aggiunge Fraraccio – sono riusciti a

dare un input al turismo locale e forti di questo

speriamo che si possano ascoltare i nostri sug-

gerimenti per la prossima stagione, magari

mettendoci attorno a un tavolo, perché è molto

importante collaborare e avere un dialogo”.

Sia Venditti che Giorgione tengono poi a pre-

cisare che “il lavoro stagionale è stato concen-

trato nelle solite settimane, con pienoni ottenuti

in appena tre o quattro giorni clou”.

Un po’ poco, a dire il vero, anche se a risol-

levare le sorti maldestre è stata spesso l’inven-

tiva degli stessi imprenditori che hanno avviato

attività di svago quali serate da ballo, pizzeria

e ristorazione, e il classico e rinomato “happy

hour” della costa termolese.

Eppure, a proposito dell’organizzazione

degli eventi, la nota la offre Di Tommaso (La

Perla) che denuncia le noie di una troppo

lunga pratica burocratica: “se solo fosse più

semplice organizzare gli eventi e se gli orari

fossero meno severi (l’una di notte per lo spe-

gnimento della musica in una località di mare

è quantomeno discutibile) si potrebbe andare

incontro a tutti noi e così, tra le proposte per

l’estate prossima penso che basterà darci più

libertà, soprattutto a chi vuole fare qualcosa, e

più agevolazioni per aiutare, senza andare a

ostacoli, ma dando una spinta affinché funzioni

tutto perché, ad oggi, siamo messi veramente

male”.

A chiudere è il campanellino d’allarme di

Fraraccio: “A breve ci saranno le gare e l’avvio

dei lavori sul secondo tratto del lungomare

nord. Spero, soprattutto alla luce del suo essere

in linea al primo tratto, che non si commetta

l’errore di non sentirci e non apportargli le op-

portune modifiche perché così come disegnato

sembra davvero inadeguato”.

12

4 settembre 2014 Termoli

TERMOLI. Indicibile e inde-

cente quello che si è posto in-

nanzi i nostri occhi. Che schifo,

che vergogna: nonostante ci

chiamano e indicano discariche

a cielo aperto tutti i santi giorni,

in zone e aree della città tra le

più impensabili, non riusciamo

proprio ad abituarci.

Ogni giorno, ogni volta, pro-

viamo sdegno e vergogna so-

prattutto per l’immagine che

viene data della nostra bella

città.

Qualche mese fa fummo stati

in quel pezzo di strada verso via

Amerigo Vespucci, nella zona

torre Saracena, e vedemmo di

tutto di più il tutto celato alla vista

da una filiera di canne alte.

Oggi, a distanza di alcuni

mesi, ci siamo tornati con la spe-

ranza di vederla sanata la sud-

detta zona ma la speranza è

rimasta delusa e a parte l’aver ri-

trovato molte cose che già ve-

demmo quella volta, come i

materassi di gommapiuma in do-

tazione della Croce Rossa Ita-

liana, ancora incellofanati, ora

c’è un bel frigorifero ma anche

passeggini per bambini, sedili

per auto, culle e lettini, legnami,

monitor da computer e l’elenco

potrebbe essere lunghissimo.

Parlare di vergognosa inciviltà

è il minimo… speriamo che Ter-

moli cambi verso.

TERMOLI. Una mozione che in-

vita il Sindaco a revocare la sop-

pressione delle sezioni scuola in

via Montecarlo, eccone il testo: Il

sottoscritto Consigliere Comu-

nale, premesso che la Giunta Co-

munale con deliberazione n.223

del 28-8-2014 ha disposto l’istitu-

zione per l’a.s. 2014/2015 di una

sezione di 3 anni “piccoli” per la

scuola d’infanzia e di una sola se-

zione di Asilo Nido presso la

scuola comunale di via Monte-

carlo; atteso che tale decisione

determina la soppressione di due

sezioni presso la scuola di via

Montecarlo, rispettivamente una

di nido ed una di scuola d’infanzia;

rilevato che l’assessore alle politi-

che scolastiche nella seduta della

V^ commissione consiliare tenuta

il 28 agosto 2014 riferiva che tale

scelta scaturiva dalla esigenza di

risparmio per le casse comunali;

visto che la Giunta Comunale, con

delibera n. 186 del 17/7/2014 ha

avviato il procedimento per inca-

rico di consulenza gestionale ed

affini, poi affidato al Dr. Donato

Petrosino, per un importo mensile

pari ad euro 3000,00 (tremila),

oltre IVA ed oneri riflessi; con de-

libera n. 192 del 17/7/2014 ha af-

fidato l’incarico di consulenza per

le attività di informazione e di co-

municazione istituzionale alla

Dr.essa Valentina Fauzia, per un

importo annuo pari ad euro

36.632,25; con delibera n. 219 del

28/8/2014 ha affidato l’incarico di

consulenza per il supporto agli or-

gani di direzione politica al Sig.

Michele Macchiagodena, per una

retribuzione netta mensile di euro

2.000,19.

Considerato che l’esborso

annuo complessivo per le consu-

lenze fin qui attribuite in meno di

meno di due mesi dall’amministra-

zione Sbrocca ammonterebbe, tra

oneri diretti e riflessi, ad oltre

100.000,00 (centomila) euro; at-

teso che i costi per l’attivazione di

una sezione di scuola d’infanzia

ed una di asilo nido, sono sicura-

mente inferiori rispetto a quelli per

le consulenze; considerato altresì

che frequentare le scuole è un di-

ritto dei bambini ed un servizio of-

ferto alle famiglie con risvolti

anche di carattere sociale.

Tutto ciò premesso, rilevato,

visto e considerato si impegna il

Sindaco e la Giunta Comunale a

revocare la deliberazione n. 186

del 17/07/2014 ed a modificare

l’importo delle consulenze della

Dr.essa Fauzia e del sig. Macchia-

godena, in misura congrua per

continuare a garantire gli stessi li-

velli quali/quantitativi e prestazio-

nali presso le scuole comunali.

“Ora pensiamo al prossimo anno”

“Quella scuola non va chiusa”

Nonostante i solleciti

di interventi l'area resta

ancora invasa dall'immondizia

Torre Saracena una discarica

Mozione del consigliere Di Brino per le sezioni di via Montecarlo

I balneatori con lo sguardo volto al 2015 dopo l'infelice stagione estiva

Page 13: 4 settembre 2014

TERMOLI. Attività politica, am-

ministrativa e istituzionale al riav-

vio dopo la lunga fase estiva in cui

l’impegno è stato centellinato e mi-

xato con le ferie. Non riguarda solo

la maggioranza spuria di centrosi-

nistra, ma anche la quadrupla op-

posizione presente in assise.

Tutti insieme appassionata-

mente, centrodestra, grillini, sini-

stra movimentista e componente

remiana che vuole discutere in

aula la mole di documenti di ‘sin-

dacato ispettivo’ (così si chiamano

gli atti di controllo) presentati dal-

l’insediamento della nuova ammi-

nistrazione Sbrocca.

All’uopo, senza attendere che a

muoversi sia il presidente del con-

siglio comunale Manuela Vigilante

per propria iniziativa, stamani

hanno presentato alcuni primi fir-

matari una richiesta di immediata

convocazione dell’assise civica,

con cui portare all’attenzione del-

l’assemblea degli eletti i temi af-

frontati nei mesi scorsi.

Dalle mozioni sugli incarichi

esterni alla spinosa polemica sulla

scuola d’infanzia di via Montecarlo

fino al dibattito sulla guerra nella

striscia di Gaza e la vertenza giu-

stizia, un consiglio fiume che per-

metterà di sfoderare di nuovo la

dialettica che solo a singhiozzo è

stata sciorinata durante l’estate.

TERMOLI. Ha creato ampia discussione, in pochi

minuti, la vicenda relativa al ragazzo multato in centro

cittadino, in zona pedonale, per l’uso dello skatebo-

ard. Secondo l’altra campana, quella della legge per

intenderci, parrebbe che il giovane stesse “perpe-

tuando” azioni di slalom tra i

passanti, “un qualcosa di re-

almente pericoloso” e così il

Vigile sarebbe stato co-

stretto a intervenire. Alla

luce di quanto riportato dalle

norme vigenti, inoltre, nel

codice della strada lo skate-

board sarebbe assimilato a

un “acceleratore di velocità”

e l’articolo 190, comma 8,

del codice della strada re-

cita: “La circolazione mediante tavole, pattini o altri ac-

celeratori di andatura è vietata sulla carreggiata delle

strade”, mentre il comma successivo precisa: “Sugli

spazi riservati ai pedoni è vietato usare tavole, pattini

o altri acceleratori di andatura che possano creare si-

tuazioni di pericolo per gli altri

utenti”.

E così, le forbici si aprono

e le punte divergono sempre

più perché, come specificato

dal giovane multato, in città

non esisterebbero “posti ove

skateare”.

Insomma: tempi duri, no-

nostante tutto e finchè non si

provveda a cancellare questa

lacuna, per chi va a rotelle.

13

4 settembre 2014Termoli

Skater multato, è polemica"Fermo pesca, un disastro"

“Si discutano subito le mozioni”Le opposizioni chiedono la convocazione di un apposito Consiglio comunale

TERMOLI. Sono trascorse esattamente 3 delle 6 settimane di fermo pesca che il Ministero delle

Politiche agricole ha imposto come ogni anno alle marinerie dell’Adriatico. Stavolta il settore che

comprende il Molise va da Pesaro a Bari e in queste tre settimane, peraltro turisticamente di alta

stagione, da poco prima di Ferragosto alla fine del mese, difficili sono state le condizioni per gli

esercenti ittici, che al pari di armatori ed equipaggi soffrono l’impossibilità di rifornire i mercati, i

ristoranti e la tavola dei consumatori col prelibato pesce fresco dell’Adriatico. Complice anche una

giornata di maltempo, ieri il martedì al mercato di San Timoteo è stato da tregenda. Pesce fresco

in gran parte del Tirreno, oltre a quello portato in banchina da piccola pesca e vongolari locali, è

rimasto invenduto e alla carenza di acquirenti si sommano le spese per andare ai mercati come

Gaeta, con costi di trasporto e specie vendute a caro prezzo rispetto ai tradizionali fornitori locali.

La richiesta è sempre quella, anticipare in fermo biologico in primavera, per non abbattere questa

mannaia nel periodo più vivo per il turismo e anche per permettere un maggiore ripopolamento,

che in tarda estate riguarda solo poche delle specie ittiche.

TERMOLI. Tempi ancora più lunghi, inol-

tre, per la campagna bieticola allo Zuccheri-

ficio del Molise. Le previsioni sulla chiusura

della trasformazione delle barbabietole all’8

settembre sono saltate, poiché le stime rice-

vute dalle associazioni interprofessionali

parlano di circa altre 100mila tonnellate da

conferire in stabilimento, di cui l’85% dalla

Puglia e il resto dalle Marche, che al netto

degli scarti vedrà ancora 800mila quintali di

radici da trasformare in zucchero.

I ricevimenti proprio a causa del maltempo

hanno subito un rallentamento nelle ultime

48 ore, anche per evitare di trasportare bie-

tole con eccessiva tara, facile quando si

scava in un terreno infangato. La macchina

produttiva è ormai a regime, dopo il via ai

forni tra la seconda e terza decade di luglio

e la fabbrica ha ora la capacità di bruciare

3.500 quintali ogni ora. Vedremo di quanti

giorni si allungherà la campagna saccari-

fera, quali saranno le rese in saccarosio e

anche il compendio in termini economici sul

prezzo finale di vendita dello zucchero, ma

si arriverà già coi primi impegni da dover as-

sumere per le semine anticipate del 2015,

sempre che venga confermata la volontà di

garantire la continuità produttiva.

I pescatori tornano a chiedere che la stagione di fermo venga spostata in primavera

A Termoli ha creato discussione il verbale rifilato a un giovane per lo skateboard

Zuccherificio, prolungata l’attivitàAltre 100mila tonnellate di barbabietole per l'impianto saccarifero di Termoli

Page 14: 4 settembre 2014
Page 15: 4 settembre 2014

Il messaggio per la IX giornata del

Creato dal tema “Educare alla custodia

del creato,per la salute dei nostri paesi

e delle nostre città” nasce dalla reda-

zione delle due Commissioni Episco-

pali della CEI: quella per il Lavoro,

Giustizia, Pace e Creato, guidata dal-

l’arcivescovo di Campobasso –Bojano

S.E. mons. GianCarlo Bregantini e

quella per l’Ecumenismo e il Dialogo,

guidata da S.E. mons. Mansueto Bian-

chi. In Molise la giornata sarà Cele-

brata sabato 13 Settembre in unione

con la Giornata Mondiale per il Turi-

smo. Citando nell’incipit Osea, i ve-

scovi italiani intendono richiamare

l’attenzione su un problema grave e

gravoso per l’umanità. La nostra terra

non ha armonia, vessata e distrutta dai

consumismi imperanti che ne hanno

distrutto il delicato e osmotico equili-

brio. Il cerchio della vita è spezzato e il

giardino affidato da Dio all’uomo, affin-

ché ne fosse custode responsabile è

devastato dagli egoismi umani. Il mes-

saggio per la nona giornata per la cu-

stodia del creato che si celebra il 1°

settembre recepisce le esortazioni di

papa Francesco e le estende a tutti i

cristiani. Il giardino è stato violato da un

degrado esterno che “manifesta la cor-

ruzione interiore e dei valori fondativi

della vita”. A voler significare che la

corsa sfrenata verso la bellezza e il be-

nessere ci hanno fatto dimenticare il

senso dell’armonia e della misura,

della cultura e della sapienza antica ,

dirottando tutti gli interessi dell’essere

umano verso un appagamento solo

epidermico e superficiale dei propri pia-

ceri bestiali. Eppure religioni e filosofie,

da sempre, hanno ammonito il genere

umano invitandolo ed esortandolo a

perseguire vie di perfezione interiore,

in cui la parola comunità sostituisse il

termine egoismo. I vescovi denunciano

apertamente la sete del profitto che

spinge l’uomo ad azioni di violenza

contro il territorio in cui abitiamo. I nuovi

messaggeri di morti, astuti e subdoli

mafiosi, agiscono su terreni dell’eco-

mafia che fanno, almeno in apparenza,

poco rumore, ma che di certo condan-

nano a morte migliaia di persone. Ecco

allora il richiamo al senso di responsa-

bilità che deve penetrare nel cittadino,

giungendo a formare, soprattutto nelle

nuove generazioni, “una adeguata co-

scienza della gravità del problema”.

In questa estate, ribadiscono i pre-

suli, anche se storditi dai frastuoni di di-

scoteche o di luoghi di divertimento,

abbiamo assistito, inermi, a manifesta-

zioni spaventosi di questo disastro

ecosistemico: bombe d’acqua, escur-

sioni termiche spaventose, interi terri-

tori messi in ginocchio. Pur prestando

i primi soccorsi, la comunità nazionale

ed internazionale non si interroga debi-

tamente sulle cause di tali fenomeni, di

sicuro ascrivibili ed imputabili ad un

comportamento inquinante da parte

della razza umana, l’unica sul pianeta

terra che in una manciata di anni, sta

riuscendo a distruggere un’opera crea-

tiva di milioni di anni.

Ecco dunque l’esortazione alla fon-

dazione di una ” vera cultura preven-

tiva”, che potrebbe almeno iniziare,

anche se con grave ritardo, a proporre

elementi di discussione critica su que-

sta violazione abnorme del giardino di

Dio. Anche se cresce la coscienza eco-

logica, ammettono i vescovi, bisogna

scegliere tra una industrializzazione

selvaggia e la garanzia di un ambiente

sostenibile, in un dissidio che coinvolge

i potenti della terra. I vescovi esortano

la chiesa locale ad un impegno con-

creto verso questi tre impegni: “la co-

scienza di un impegno culturale; la

denuncia davanti ai disastri; la rete di

speranza nel futuro.” L’educazione ad

essere custodi del creato passa attra-

verso una “conversione ecologica”

che, deve condurre ad apprezzare la

vera bellezza e lo stupore dinanzi alle

sue meraviglie. E’ la sfida nei confronti

di una società epidermica ed aneste-

tizzata che non confida e non si affida

ai veri valori ma che è diventata sem-

pre più vittima di stereotipi dettati dagli

organismi di controllo sociale e media-

tico: Internet e i nuovi media. Contro

una economia dello sfruttamento è il

tempo di costruire una capacità lavo-

rativa che non violi e sfrutti la terra ma

che ne valorizzi le potenzialità: chiaro

è il riferimento alla rete che si deve

creare tra il rispetto dell’ambiente,

l’agricoltura, il turismo e il benessere

sociale. Il monito è all’unità che oggi è

sinergia, capacità di fare rete. Il male, si

legge tra le righe del messaggio, si

serve della divisione per colpire e ferire

a morte i figli di Dio e il luogo creato per

loro dal Dio dell’Amore.

Avere il coraggio di prendere posi-

zione, di denunciare il male provocato

da chi senza coscienza ed egoistica-

mente tende a violare l’armonia del

creato. La coscienza del cristiano im-

pone un nuovo e sempre più fervente

impegno nel sociale, avendo il corag-

gio di essere “sentinella” in ogni mo-

mento, segnalando le piccole grandi

violazioni a cui sottoponiamo l’am-

biente. Insomma i vescovi esortano a

far leva sulla responsabilità sociale

della persona umana che deve essere

“rete”. Sintomatico è l’invito a cambiare

stile di vita, cambiamento testimoniato

costantemente dall’operato di France-

sco che riafferma con forza la dignità

di un cristianesimo vissuto nell’impe-

gno. I vescovi concludono il messaggio

affidandolo ai giovani, sentinelle vigili

ed efficaci. Esortazioni di scottante at-

tualità: fondare la propria vita sulla

semplicità, ritornando alla sobrietà dei

nostri anziani significa ripensare ad un

futuro che, proiettato verso nuovi spazi,

custodisca e conservi il creato. Un

messaggio importante da diffondere e

discutere, prima che sia troppo tardi,

per avere il coraggio di iniziare un cam-

mino di conversione verso la vera bel-

lezza che è armonia tra gli uomini nel

giardino creato dal Padre.

15

4 settembre 2014Opinioni

Se ne è parlato nel corso di un convegno sullo sport. A

moderare il seminario il professor Giovanni de Gaetano, re-

sponsabile del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione

dell’IRCCS Neuromed. “Studiare gli stili di vita ed in questo

caso la Dieta mediterranea – ha spiegato de Gaetano – pre-

suppone un approccio multidisciplinare. L’attuale sistema sa-

nitario nazionale è impostato sulla malattia, impiegando solo

il 4% delle risorse in prevenzione, ma non sul mantenimento

dello stato di salute. Il nostro programma di ricerca, Moli-

sani, è pensato per potenziare la salute e prevenire le ricer-

che. Bisogna coinvolgere – ha poi detto de Gaetano –

l’individuo nella cura della struttura e delle funzioni dell’orga-

nismo umano e nella prevenzione delle malattie; per questo

è bene conoscere i fattori di rischio e le migliori pratiche per

preservare il nostro organismo dalle malattie. Ed è proprio

per questo – ha concluso de Gaetano - che vogliamo discu-

tere di questi temi con dei ragazzi che domani saranno i ge-

stori della nostra società; proprio perché la salute non è un

problema del Ministero dedicato bensì di coloro che si occu-

peranno di gestire la società”. L’essenzialità di predisporre

un costante monitoraggio delle condizioni socio economiche

di un Paese al fine di realizzare adeguati programmi di salute

è stato sottolineato dalla sottoressa Licia Iacoviello, Capo del

Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Nutrizionale del-

l’IRCCS Neuromed, che ha illustrato la relazione di dipen-

denza tra l’alimentazione, l’attività fisica e la salute tramite

i risultati prodotti dallo studio Moli-sani. “I determinanti socio

economici sono considerati indici di progresso di un paese –

ha detto Iacoviello che ha poi illustrato i fattori di rischio e di

protezione per la salute e l’importanza della Dieta mediter-

ranea diventata patrimonio immateriale dell’umanità. I fattori

di protezione quali l’attività fisica e la Dieta mediterranea –

ha spiegato Iacoviello - incidono non solo sulla salute ma

anche sulla spesa sanitaria di una nazione in quanto ridu-

cono il rischio di ammalarsi e di morte; purtroppo solo il 30%

della popolazione segue un livello minimo di attività fisica

che non è sufficiente a garantire il mantenimento dello stato

di salute. Se poi all’attività fisica, moderata o intensa, aggiun-

giamo la giusta alimentazione possiamo davvero prevenire

l’insorgenza di numerose malattie cardiovascolari, oncologi-

che.

La Dieta mediterranea – ha continuato Iacoviello risulta

essere la migliore con le sue cinque porzioni di frutta e ver-

dura a giorno, il consumo di pesce e la riduzione di grassi e

carne”. Purtroppo però la crisi economica, che ha allonta-

nato i cittadini dai cibi freschi e sani verso i cibi supercalorici

perché meno costosi, ha condizionato fortemente le abitudini

alimentari e di vita. La dottoressa Marialaura Bonaccio, ri-

cercatrice presso il Laboratorio di Epidemiologia Molecolare

e Nutrizionale, ha illustrato il rapporto costo-benefici del-

l’adesione alla Dieta mediterranea. “La salute si muove oggi

per fasce di reddito – ha detto Bonaccio – in questo contesto

le abitudini di vita risultano essere migliori nelle fasce alte

della società vale a dire nei ceti più agiati economicamente.

Questo è il profondo divario che ha tracciato la crisi econo-

mica a causa della quale oggi il costo del cibo fresco, della

frutta, della verdura e delle sane abitudini di vita hanno la-

sciato il posto a quelle più economiche e meno salutari. No-

nostante la Dieta mediterranea sia nata dalle fasce più

povere della società, ed in particolare dal Sud Italia, oggi viene

seguita prevalentemente dalla fasce più ricche indipenden-

temente dal grado di istruzione. Dai dati raccolti - ha conti-

nuato Bonaccio – si evince che nel 2005 solo 34% della

popolazione seguiva una dieta alimentare equilibrata per ar-

rivare nel 2007 ad un picco negativo del 19%. Questo porta

non solo ad avere una popolazione più a rischio ma anche

a costi sanitari sempre più alti per il Paese. Oggi il livello di

ricchezza influisce sull’alimentazione e, lo abbiamo visto

anche in Molise, l’aumento della povertà può produrre seri

rischi per la salute”.

CAMPOBASSO – Per il terzo anno consecutivo si rinnova l’appuntamento con il concorso giornalistico sportivo

denominato “Premio Pietro Fasolino”. I principi fondanti dell’iniziativa rimangono sempre gli stessi, promuovere

e diffondere la cultura sportiva intesa a 360 gradi e l’approfondimento verso tutte quelle discipline sportive che

non sempre riescono a trovare il giusto e meritato spazio sugli organi d’informazione locali, ma tante sono le

novità previste per l’edizione targata 2014. “Se siamo arrivati alla terza edizione il merito è soprattutto di coloro

che hanno sposato in pieno la mia idea e di chi, anno dopo anno, mi ha dato consigli utili affinché il Premio Fasolino

potesse crescere e migliorare. E’ d’obbligo da parte mia ringraziare di cuore tutti gli Enti patrocinanti che per il

terzo anno consecutivo hanno voluto legare il proprio nome a quella che a tutti gli effetti è un’iniziativa

culturale/sportiva. Un grazie anche a tutti i colleghi Direttori Responsabili di testate giornalistiche che hanno rin-

novato la loro partnership con il concorso per ospitare in una visita formativa i vincitori delle cinque categorie in

gara presso le loro redazioni. Non posso che essere grato ai due sponsor di questa edizione che contribuiranno

a donare ai partecipanti e ai migliori di ogni categoria un piccolo ma significativo premio. Rinnovata stima e ri-

spetto anche nei confronti di tutti i membri della Giuria tecnica che hanno confermato con entusiasmo anche

per quest’anno la loro adesione all’iniziativa. Da tre anni la Giuria è sempre la medesima, questo è anche un

segno di forza dell’iniziativa! L’idea nata tre anni fa era quella di creare qualcosa che potesse diventare patrimonio

di tutti gli sportivi della Regione Molise che non sono legati esclusivamente al calcio e al calcio a 5. Ebbene le

premesse sono state mantenute e grazie al supporto e all’apporto di diverse persone il Premio Fasolino si sta

guadagnando, pian piano, un posto di tutto rispetto. Di questo non posso che esserne fiero. Le novità di quest’anno

sono il frutto di quei tanti consigli che ho ricevuto in questi tre anni che hanno permesso al Premio Fasolino di

poter aggiungere in ogni edizione qualcosa di diverso e di significativo. Ma partiamo con ordine: l’iscrizione e gli

articoli dovranno essere spediti esclusivamente via email entro il 31 gennaio 2015 all’indirizzo

[email protected]; a tutti i partecipanti, non solo ai vincitori, sarà data l’opportunità di prendere parte

ad uno o più allenamenti presso diverse società sportive della Regione Molise con le quali è stato instaurato un

protocollo d’intesa. Lo scopo è quello di far conoscere tutti gli sport praticati sul territorio molisano. A questo pro-

posito non posso che ringraziare anche tutti i presidenti di società e di federazioni che hanno accolto di buon

grado il mio invito. Inoltre tutti i partecipanti potranno prendere parte ad un corso teorico sui principi fondamentali

della navigazione e sulle tecniche basilari del windsurf. Il corso sarà gratuito. Data e sede del corso saranno con-

cordate durante la premiazione; saranno consegnati due premi speciali, due menzioni speciali a due esponenti

illustri dello sport molisano e della molisanità in Italia e nel Mondo. L’idea di assegnare queste due menzioni spe-

ciali è nata dal fatto che alcuni degli sportivi più illustri e più famosi, tutt’ora in attività, non solo sul territorio italiano

ma anche e soprattutto in Europa e nel Mondo sono del tutto sconosciuti ai più in Molise. Ebbene nel solco dei

principi fondanti del concorso si è deciso a partire da quest’anno di assegnare queste menzioni d’onore, per così

dire. Mi auguro che anche quest’anno la partecipazione sia numerose come nelle passate edizioni – ha dichiarato

l’organizzatore il giornalista campobassano Stefano Venditti –“.

Il premio Fasolino “Dieta Mediterranea e sport: quando la crisieconomica minaccia uno stile di vita”

Il messaggio per la Giornata del Creato

Al terzo anno la manifestazione letteraria

con il concorso giornalistico sportivo

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