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180”
Il Pre-Giudizio
© SFERA Coaching - Milano
In particolare l’esercizio di ha permesso di riflettere su cosa facciamo quando:
� Produciamo stereotipi e ci affidiamo a essi per interpretare larealtà
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realtà
� E più precisamente come operiamo quando partiamo da “astrazioniindeterminate” (cioè sulla base di informazioni insufficienti)
Supponiamo di trovarci di fronte ad una persona come quella ritratta nella foto seguente
© SFERA Coaching - Milano
Situazione 1
5
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studente
giovane
terrorista
Situazione 2
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studente
giovane
terrorista
Quindi…
…noi siamo portati ad utilizzare il RAGIONAMENTO EURISTICO:
� Influenzato dall’interazione con il contesto sociale
� Permette l’Elaborazione di altre conoscenze
� Orienta il nostro comportamento
� Ci permette di Risolvere problemi di varia natura e in tempi rapidi
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� Ci permette di Risolvere problemi di varia natura e in tempi rapidi
Gli esseri intelligenti, quindi a differenza delle macchine utilizzeranno delle scorciatoie
L’euristica è, quindi, una scorciatoia cognitiva impiegata per produrre giudizi in maniera rapida ed economica sulla base di regole empiriche,
spesso al prezzo di errori sistematici.
Cosa leggete?
© SFERA Coaching - Milano
Proviamo a leggere
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© SFERA Coaching - Milano
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Quindi…
...qual é il miglior modo per non sviluppare dei pregiudizi?
Produrne molti ma in maniera consapevole!!!
© SFERA Coaching - Milano
Produrne molti ma in maniera consapevole!!!
Le Zone Relazionali
La conoscenza delle dinamiche interpersonali
è fondamentale nella gestione dei rapporti umani.
Per poter efficacemente gestire le dinamiche
© SFERA Coaching - Milano
Per poter efficacemente gestire le dinamiche
interpersonali è fondamentale innanzitutto
collocarsi correttamente nell’ambiente circostante.
Il modello delle zone relazionali di McGradyci permette di osservarci rispetto alle zone relazionali che incontriamo ogni giorno ponendo l’attenzione non alla distanza fisica, ma a quella mentale.
Rappresentano la condizione psicologica ≠ condizione prossemica
Le Zone Relazionali
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Spesso ci capita di provare delle emozioni che non ci sembrano appropriate
al contesto in cui le proviamo o in cui ci troviamo.Questo modello ci viene in aiuto proprio per comprendere meglio dove
collocarci rispetto a noi stessi, all’ambiente circostante e rispetto alle persone che ci circondano.
non alla distanza fisica, ma a quella mentale.
Rappresentano la condizione psicologica ≠ condizione prossemica
IO
ZONA PUBBLICA
Le Zone Relazionali
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IO
Zona Pubblica
Sei nella zona pubblica quando stai facendo qualcosa o stai andando da qualche parte e la situazione è impersonale.
Sei lì per stabilire dei rapporti temporanei con delle persone.
Un cenno col capo a una persona che incroci per strada.Lasciare che un automobilista si immetta nella coda di macchine
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Lasciare che un automobilista si immetta nella coda di macchine davanti a te.
Condividere con altri passeggeri l’attesa all’aeroporto.
Nella zona pubblica non hai controllo sugli eventi:hai controllo solo su te stesso in quegli eventi.
L’atteggiamento
(= stato mentale che ci permette di stare bene qui),
indispensabile per la buona riuscita è:
Zona Pubblica
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LA SICUREZZA DI SE’
IO
ZONA PUBBLICA
ZONA SOCIALE
Le Zone Relazionali
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Sei nella zona sociale in ogni luogo e momento in cui delle persone condividono con te un’attività e in cui c’è un bassissimo rischio di
vulnerabilità emozionale.In questa zona potrebbe esserci un’estrema competizione messa in
atto dai diversi ruoli che le persone decidono di attivare.
Stai giocando una partita a tennis.
Zona Sociale
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Stai giocando una partita a tennis.Sei in una riunione di lavoro.
Sei in società e stai stipulando un contratto con un cliente.
Nella zona sociale il centro dell’attenzione è l’attività che stai svolgendo.
L’atteggiamento
(= stato mentale che ci permette di stare bene qui), indispensabile per la buona riuscita è:
Zona Sociale
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L’AUTOSTIMAe
L’AUTOEFFICACIA
IO
ZONA PUBBLICA
ZONA SOCIALE
ZONA PERSONALE
Le Zone Relazionali
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ZONA PERSONALE
Sei nella zona personale quando ciò che fai ha un’importanza minore rispetto all’esperienza di farlo con qualcun altro.
Qui si stabiliscono e si sviluppano le amicizie, puoi mostrare chi sei senza che questo abbia nulla a che fare con le tue prestazioni
Sei a casa di un tuo caro amico e gli stai parlando delle tue difficoltà.Sei al lavoro e il tuo collega ti sta parlando di come si sente depresso.
Zona Personale
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Sei al lavoro e il tuo collega ti sta parlando di come si sente depresso.Mentre cammini per la strada una signora che ti sta passando accanto
cade e ti fermi ad aiutarla a risollevarsi; lei piange e tu cerchi di confortarla
La regola e il principio fondamentale della zona personale sono l’apertura e la disponibilità ad essere vulnerabili.
L’atteggiamento
(= stato mentale che ci permette di stare bene qui), indispensabile per la buona riuscita è:
Zona Personale
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POSITIVA
IMMAGINE DI SE’
(= accettare noi stessi per quello che siamo)
IO
ZONA PUBBLICA
ZONA SOCIALE
Le Zone Relazionali
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ZONA INTIMA
ZONA PERSONALE
La zona intima è dove nasce l’amore. Qui la cosa più importante sono le emozioni che due persone condividono.Non tutti hanno una zona intima, in alcuni momenti non abbiamo una
persona con cui condividere questa zona.
Stai passeggiando mano nella mano
Zona Intima
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Stai passeggiando mano nella mano con il/la tua compagno/a.
La chiave per avere successo nella zona intima è permettere a se stessi di amare ed essere amati.
L’atteggiamento
(= stato mentale che ci permette di stare bene qui),indispensabile per la buona riuscita è:
Zona Intima
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L’ AMORE PER SE’ STESSI
Qual è l’errore più grande che possiamo fare?
Pensare di essere in una zona mentre siamo in un’altra,
Le Zone Relazionali
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Pensare di essere in una zona mentre siamo in un’altra,quindi sbagliare stato mentale!