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PD-Approccio al sistema di bilancio-Pagina 1 di 7 APPROCCIO AL SISTEMA DI “BILANCIO” I I L L L B B B I I I L L L A A A N N N C C C I I I O O O ? ? C C H H H E E E C C C O O O S S S È È È ? ? D D A A A : : I I L L L B B I I I L L L A A A N N N C C C I I I O O O C C O O O M M M U U U N N N A A A L L L E E E ( ( B B I I I - - C C O O O ) ) D D I I P P I I E E R R A A T T T T I I L L I I O O T T R R O O N N C C O O N N I I E E A A N N D D R R E E A A R R O O S S S S I I Il bilancio non è soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti. E E S S S S O O I I N N F F L L U U I I S S C C E E S S U U L L V V I I V V E E R R E E Q Q U U O OT T I I D DI I A A N N O O D D E E I I C C I I T T T T A A D D I I N N I I . . Dà l'impronta alla comunità e stabilisce le priorità in tanti settori diversi: dagli aiuti sociali, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunità economiche e culturali ecc. ecc. È, pertanto, imprescindibile la necessità di renderlo comprensibile a tutti, assolvendo così a criteri di CHIAREZZA, TRASPARENZA e COMUNICAZIONE di cui l'Amministrazione deve occuparsi nella sua funzione di dialogo costante con i cittadini. Non sempre ciò viene fatto anche se occorre segnalare che esistono diversi Comuni medi e grandi che pubblicano, anche su internet, i loro bilanci IN FORMA E LINGUAGGIO COMPRENSIBILI. Il principio di pubblicità previsto dal legislatore in materia di bilanci non ha ancora trovato adeguata applicazione. Molto spesso occorre imbattersi negli albi pretori per SCOPRIREil deposito del bilancio e gran parte dei Comuni, pur essendo informatizzati, non pubblicano i propri bilanci su internet. Nelle pagine che seguono sono state stese alcune Note sul Bilancio Comunale al fine di facilitare la conoscenza delle fonti legislative e normative a cui fare riferimento per la sua stesura, della documentazione relativa, i criteri da adottare per la sua formazione ed i calcoli. Per favorire ulteriormente la comprensione, in alcune parti sono stati riportati degli esempi numerici relativi ad un Comune di circa 15.000 abitanti. Va da sé che la semplice lettura dei dati numerici contabili non è sufficiente a rendere esplicative le politiche sottostanti, ossia la politica dell’entrata, della spesa, dell’investimento, ecc. ecc. Il bilancio economico dovrebbe infatti essere accompagnato da dati ed informazioni extra contabili. In questi ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per mettere a disposizione delle Amministrazioni, accanto agli strumenti previsti dalla legislazione e normativa nazionale, anche altri, quali: IL BILANCIO DI PARTECIPAZIONE, IL BILANCIO SOCIALE, I BILANCI AMBIENTALI. Non sono inoltre mancati interessanti suggerimenti e sperimentazione dell’utilizzo di alcuni indicatori per rendere maggiormente esplicite le scelte di sostenibilità socio economica ed ambientale e culturale praticate da alcune amministrazioni.

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    APPROCCIO AL SISTEMA DI BILANCIO

    IIILLL BBBIIILLLAAANNNCCCIIIOOO??? CCCHHHEEE CCCOOOSSS???

    DDDAAA::: IIILLL BBBIIILLLAAANNNCCCIIIOOO CCCOOOMMMUUUNNNAAALLLEEE (((BBBIII---CCCOOO)))

    DDDIII PPPIIIEEERRRAAATTTTTTIIILLLIIIOOO TTTRRROOONNNCCCOOONNNIII EEE AAANNNDDDRRREEEAAA RRROOOSSSSSSIII Il bilancio non soltanto un insieme di numeri o uno strumento riservato agli esperti.

    EEESSSSSSOOO IIINNNFFFLLLUUUIIISSSCCCEEE SSSUUULLL VVVIIIVVVEEERRREEE QQQUUUOOOTTTIIIDDDIIIAAANNNOOO DDDEEEIII CCCIIITTTTTTAAADDDIIINNNIII... D l'impronta alla comunit e stabilisce le priorit in tanti settori diversi: dagli aiuti

    sociali, alla scuola, alle opere pubbliche, alle opportunit economiche e culturali ecc. ecc.

    , pertanto, imprescindibile la necessit di renderlo comprensibile a tutti, assolvendo cos a criteri di CHIAREZZA, TRASPARENZA e COMUNICAZIONE di cui

    l'Amministrazione deve occuparsi nella sua funzione di dialogo costante con i cittadini. Non sempre ci viene fatto anche se occorre segnalare che esistono diversi Comuni medi e grandi che pubblicano, anche su internet, i loro bilanci IN

    FORMA E LINGUAGGIO COMPRENSIBILI.

    Il principio di pubblicit previsto dal legislatore in materia di bilanci non ha ancora trovato adeguata applicazione. Molto spesso occorre imbattersi negli albi pretori per SCOPRIRE il deposito del bilancio e gran parte dei Comuni, pur essendo informatizzati, non pubblicano i propri bilanci su internet.

    Nelle pagine che seguono sono state stese alcune Note sul Bilancio Comunale al fine di facilitare la conoscenza delle fonti legislative e normative a cui fare riferimento per la sua stesura, della documentazione relativa, i criteri da adottare

    per la sua formazione ed i calcoli.

    Per favorire ulteriormente la comprensione, in alcune parti sono stati riportati degli esempi numerici relativi ad un Comune di circa 15.000 abitanti. Va da s che la semplice lettura dei dati numerici contabili non sufficiente a rendere esplicative le

    politiche sottostanti, ossia la politica dellentrata, della spesa, dellinvestimento, ecc. ecc.

    Il bilancio economico dovrebbe infatti essere accompagnato da dati ed informazioni

    extra contabili. In questi ultimi anni si sono intensificati gli sforzi per mettere a disposizione delle Amministrazioni, accanto agli strumenti previsti dalla legislazione e normativa nazionale, anche altri, quali: IL BILANCIO DI PARTECIPAZIONE, IL BILANCIO

    SOCIALE, I BILANCI AMBIENTALI.

    Non sono inoltre mancati interessanti suggerimenti e sperimentazione dellutilizzo di alcuni indicatori per rendere maggiormente esplicite le scelte di sostenibilit socio economica ed ambientale e culturale praticate da alcune amministrazioni.

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    In mancanza di queste elaborazioni, le fonti a cui fare riferimento sono: la relazione

    revisionale e programmatica che accompagna il bilancio di previsione e la relazione di accompagnamento al rendiconto che vengono predisposte dalla Giunta

    Comunale.

    Accanto a questi documenti occorre porre attenzione anche alle relazioni dellorgano di revisione dei conti sia in sede di bilancio di previsione che di consuntivazione.

    RRRIIIFFFEEERRRIIIMMMEEENNNTTTIII LLLEEEGGGIIISSSLLLAAATTTIIIVVVIII PPPRRRIIINNNCCCIIIPPPAAALLLIII

    Gli anni 90 sono stati caratterizzati da profondi cambiamenti nella Pubblica Amministrazione, specie per quanto riguarda la finanza locale. Il principale

    cambiamento si avuto nel sistema di finanziamento delle spese. In Italia, nel 1991, il 50% delle spese complessive dei comuni veniva coperto da

    trasferimenti erariali, mentre nel 1999 lincidenza scende al 18%.

    In particolare il processo di decentramento amministrativo avviato dalla Legge Bassanini nel 1990 (Legge 142), riguardo alle funzioni e alle spese, ha manifestato i suoi effetti negli anni 2000 e 2001.

    La recente legislazione in materia di ordinamento finanziario e contabile del 2000.

    Essa ha abrogato, oltre a diverse norme, anche le precedenti disposizioni del 1995 contenute nel D. Lgs 25 febbraio n 77.

    Ulteriori variazioni procedurali sono intervenute con labolizione dei Comitati regionali di Controllo per cui i bilanci delle Amministrazioni non sono pi sottoposti

    ad ulteriori controlli e sono soggetti solo allapprovazione del Consiglio Comunale. QUESTO FATTO, NON ESSENDO STATO INTEGRATO DA MODIFICAZIONI LEGISLATIVE, HA APERTO

    PROBLEMI RIGUARDANTI ALCUNE PROCEDURE CONNESSE AD ESEMPIO ALLA MANCATA

    APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE E DELLA MANCATA ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI

    DI RIEQUILIBRIO IN SEDE DI SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO.

    IIILLL SSSOOOLLLOOO SSSOOOGGGGGGEEETTTTTTOOO IIISSSTTTIIITTTUUUZZZIIIOOONNNAAALLLEEE RRRIIIMMMAAASSSTTTOOO IIINNN CCCAAAUUUSSSAAA IIILLL PPPRRREEEFFFEEETTTTTTOOO...

    La legislazione e normativa oggi vigente (anno 2005) la seguente:

    Decreto legislativo n 267 /2000 parte seconda Decreto legislativo 77/1995 solo gli articoli non abrogati(dal 155 in poi) D.P.R. n 326 del 3 agosto 1998 Statuto comunale Regolamento comunale di contabilit (art.152 comma 1 del Dlgs 267/2000) Legge 109/94 D.P.R. n 554 del 21 dicembre 1999 Decreto Ministero Infrastrutture e trasporti del 22 giugno 2004 (GU 30

    giugno 2004)

    Leggi finanziarie

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    EEELLLEEEMMMEEENNNTTTIII DDDIII BBBAAASSSEEE PPPRRRIIINNNCCCIIIPPPIII FFFOOONNNDDDAAAMMMEEENNNTTTAAALLLIII DDDEEELLLLLLAAA CCCOOONNNTTTAAABBBIIILLLIIITTT EEECCCOOONNNOOOMMMIIICCCAAA EEE FFFIIINNNAAAZZZIIIAAARRRIIIAAA

    Il bilancio delle amministrazioni segue i principi che hanno ispirato le varie riforme della pubblica Amministrazione a partire dalla LEGGE BASSANINI 8 GIUGNO 1990 N 142.

    Essi consistono nella separazione dei compiti di DIREZIONE POLITICA da quelli di

    DIREZIONE AMMINISTRATIVA. Gli organi di governo esercitano le funzioni di indirizzo POLITICO AMMINISTRATIVO, definendo gli obiettivi ed i programmi da attuare e verificano la rispondenza dei risultati dellattivit amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti. Ai DIRIGENTI sono stati attribuiti compiti di DIREZIONE, di GESTIONE, di SPESA, di ORGANIZZAZIONE e di CONTROLLO, e sono riferite le RESPONSABILIT DELLATTIVIT AMMINISTRATIVA, DELLA GESTIONE E DEI RISULTATI.

    Tale netta separazione per in parte venuta a mancare nei Comuni aventi una popolazione inferiore ai 10.000 abitanti a seguito del D. Lgs 11 giugno 1996 n 336 che ha introdotto disposizioni correttive in materia di ordinamento finanziario e

    contabile degli enti locali prevedendo che:

    l'organo esecutivo pu, con delibera motivata che riscontri in concreto la mancanza assolutamente non rimediabile di figure professionali idonee nell'ambito dei dipendenti, affidare ai componenti dell'organo esecutivo medesimo la

    responsabilit dei servizi, o di parte di essi, unitamente al potere di assumere gli atti di gestione (art. 6 comma 2). In molti Comuni il potere politico dellesecutivo (GIUNTA) stato quindi di nuovo associato a quello attribuito ai dirigenti. SE SI CONSIDERA CHE NEGLI STATUTI COMUNALI SPESSO PREVISTO CHE UNA PARTE DEI MEMBRI

    DELLA GIUNTA VENGA SCELTO DAL SINDACO TRA I CITTADINI NON ELETTI, LA DECISIONE DI AFFIDARE LA RESPONSABILIT DI SERVIZI DELICATI, QUALI LURBANISTICA E LEDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA, AD ASSESSORI NON FACENTI PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, SCELTI TRA I PROFESSIONISTI LOCALI, RICHIEDEREBBE ATTENTE RIFLESSIONI.

    CCCOOONNNTTTAAABBBIIILLLIIITTT EEECCCOOONNNOOOMMMIIICCCAAA EEE CCCOOONNNTTTAAABBBIIILLLIIITTT FFFIIINNNAAANNNZZZIIIAAARRRIIIAAA Il sistema unico di contabilit economica pone in correlazione le risorse

    impiegate, i risultati conseguiti e le connesse responsabilit gestionali della dirigenza e fonda la propria funzionalit innanzitutto sullindividuazione della competenza economica dei fenomeni amministrativi.

    La legislazione dispone che annualmente venga deliberato da parte degli enti locali,

    il BILANCIO FINANZIARIO DI COMPETENZA. Il bilancio finanziario perch iscrive entrate e uscite in via revisionale, quali

    movimenti e flussi esaminati dal punto di vista meramente finanziario, monetario o numerario o in fasi che temporaneamente sostituiscono i flussi monetari o finanziari

    e che appartengono alla categoria dei crediti e dei debiti.

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    Viene redatto in termini di competenza in quanto riferito alle entrate per le quali

    si prevede che maturi il diritto alla riscossione ed alle uscite per le quali si prevede che sorga lobbligo di pagare, prescindendo dalle realizzazione delle fasi di cassa (introito o pagamento) nel periodo annuale di riferimento.

    Nel bilancio di competenza le entrate previste rappresentano i flussi di mezzi finanziari che si ritiene di poter accertare e le uscite i flussi in termini di impiego che si prevede di poter impegnare nel periodo annuale di riferimento.

    Non si prevede che il bilancio venga redatto in termini di cassa e ci comporta la

    soppressione del riferimento, nello stesso, ai residui attivi e passivi.

    IIILLL BBBIII...CCCOOO... DDDEEELLLIIIBBBEEERRRAAATTTOOO IIINNN PPPAAARRREEEGGGGGGIIIOOO FFFIIINNNAAANNNZZZIIIAAARRRIIIOOO CCCOOOMMMPPPLLLEEESSSSSSIIIVVVOOO

    Lunit elementare del bilancio per lentrata LA RISORSA e per la spesa LINTERVENTO per ciascun servizio in cui si articola la gestione amministrativa. Nei servizi per conto terzi, sia nellentrata che nella spesa, lunit elementare IL CAPITOLO che indica loggetto (art. 164 D. Lgs 267/2000). LA RISORSA individua specificatamente loggetto dellentrata e riguarda la dotazione di mezzi di cui lEnte pu disporre al fine di impiegarli nellesercizio della propria attivit intesa come contenuto delle funzioni attribuite dalla legge.

    Soltanto la legge pu disciplinare la destinazione di risorse specifiche a particolari e precise attivit e quindi funzioni.

    Si tratta di risorse che individuano entrate aventi vincolo di specifica destinazione stabilito per legge (es. entrate da proventi di oneri di urbanizzazione da destinare

    per gli edifici di culto, allabbattimento delle barriere architettoniche, allacquisizione di aree di standard, ecc.).

    Sullinterpretazione da dare al termine INTERVENTO si sono confrontate diverse tesi. Quella pi accreditata attribuisce alla locuzione INTERVENTO un significato strettamente strumentale, ossia di elemento o mezzo per il raggiungimento del fine del servizio.

    Per consentire la valutazione economica della gestione - e quindi degli obiettivi perseguiti il sistema contabile prende a riferimento LA SPESA, cio lesborso monetario legato per acquisire le risorse umane e strumentali beni e servizi effettivamente utilizzati. La spesa sorge quando si costituisce un IMPEGNO.

    Il bilancio articola i propri capitoli di spese in FUNZIONI e SERVIZI che fanno

    riferimento:

    1. alle responsabilit, ovvero al soggetto che decide come e quando impiegare le risorse assegnate (cio al titolare del CENTRO DI COSTO);

    2. alle finalit, cio agli scopi che devono essere perseguiti (FUNZIONI).

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    DDDAAA:::

    PPPRRRIIINNNCCCIIIPPPIII GGGEEENNNEEERRRAAALLLIII SSSTTTAAABBBIIILLLIIITTTIII DDDAAALLLLLLOOORRRDDDIIINNNAAAMMMEEENNNTTTOOO DDDEEEGGGLLLIII EEENNNTTTIII LLLOOOCCCAAALLLIII... In ogni esercizio ci sono quattro distinti momenti nei quali il Consiglio Comunale

    e la Giunta si confrontano su temi che riguardano il CONCRETO UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE.

    1 momento Prima dellinizio di ogni esercizio, quando approvato il BILANCIO

    DI PREVISIONE Con gli annessi documenti di carattere programmatorio (titolo II del D.lgs 267/2000 art.151 comma1).

    BILANCIO DI PREVISIONE, a norma di legge, deve essere approvato entro 31

    dicembre dellanno precedente lesercizio da deliberare o su indicazione delle legge finanziaria.

    DDDAAA::: IIILLL BBBIIILLLAAANNNCCCIIIOOO CCCOOOMMMUUUNNNAAALLLEEE (((BBBIII---CCCOOO)))

    DDDIII PPPIIIEEERRRAAATTTTTTIIILLLIIIOOO TTTRRROOONNNCCCOOONNNIII EEE AAANNNDDDRRREEEAAA RRROOOSSSSSSIII

    EEESSSEEEMMMPPPIIIOOO DDDIII CCCAAALLLEEENNNDDDAAARRRIIIOOO PPPEEERRR LLLAAA PPPRRREEEPPPAAARRRAAAZZZIIIOOONNNEEE EEEDDD AAAPPPPPPRRROOOVVVAAAZZZIIIOOONNNEEE

    DDDEEELLL BBBIIILLLAAANNNCCCIIIOOO DDDIII PPPRRREEEVVVIIISSSIIIOOONNNEEE CCCOOOMMMEEE DDDAAA LLLEEEGGGIIISSSLLLAAAZZZIIIOOONNNEEE VVVIIIGGGEEENNNTTTEEE

    SSSAAALLLVVVOOO LLLEEEGGGGGGEEE FFFIIINNNAAANNNZZZIIIAAARRRIIIAAA OOO LLLEEEGGGGGGEEE DDDIII SSSTTTAAABBBIIILLLIIITTT AGOSTO Il Direttore generale (Segretario comunale nel nostro caso) avvia il lavoro con i

    responsabili di settore per predisporre il Piano dettagliato degli obiettivi ed emanare le direttive ai responsabili degli uffici e servizi (art.197 comma 2 lett. A) del DLgs

    267/2000. SETTEMBRE

    Entro il 15 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) i servizi e settori dellEnte realizzano analisi di gestione. Entro il 30 devono essere redatti lo schema di

    programma delle opere pubbliche che deve essere adottato dalla Giunta , ovvero il suo aggiornamento.

    OTTOBRE Entro il 20 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) viene predisposto il primo

    schema di piano esecutivo di gestione (PEG) e di bilancio annuale che viene sottoposto al Direttore generale. La Commissione consiliare discute gli indirizzi programmatici connessi al bilancio di previsione (REGOLAMENTO COMUNALE DI

    CONTABILIT).

    NOVEMBRE Entro il 20 (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) la Giunta approva lo schema di bilancio annuale, pluriennale e la relazione revisionale e programmatica. Entro il 30

    (REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILIT) i revisori dei conti esprimono il loro parere.

    DICEMBRE 20 giorni prima della data fissata per la seduta di approvazione del bilancio lo schema di bilancio ed i suoi allegati sono messi a disposizione dei consiglieri.

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    Entro il 31 approvazione da parte del Consiglio Comunale del bilancio di previsione

    e degli atti di accompagnamento (art. 172 D. Lgs 267/2000) , ossia:

    bilancio di previsione nuovo anno bilancio preventivo pluriennale (triennale per la Regione Lombardia) relazione revisionale e programmatica per il triennio a cura della Giunta parere dellorgano di revisione piano triennale delle opere pubbliche (art. 14 L. 109/94 e art. 13 del DPR

    554/1999)

    schema annuale delle opere pubbliche approvazione quadro economico per la gestione dei servizi a domanda

    individuale

    concessione di finanziamenti e benefici economici determinazione dellentit dei fondi globali per ogni settore di intervento verifica della quantit e qualit delle aree e fabbricati e determinazione del

    prezzo di cessione.

    LLLEEE LLLEEEGGGGGGIII SSSOOONNNOOO PPPAAARRROOOLLLEEE::: III FFFAAATTTTTTIII SSSOOONNNOOO QQQUUUEEELLLLLLIII CCCHHHEEE SSSEEEGGGUUUOOONNNOOO... DDDEEECCCIIISSSIII DDDAAAIII SSSIIINNNDDDAAACCCIII

    LLLAAA SSSCCCAAADDDEEENNNZZZAAA DDDIII FFFAAATTTTTTOOO,,, FFFIIINNNOOO AAALLL 222000000999,,, SSSTTTAAATTTAAA IIILLL 333111 MMMAAARRRZZZOOO DDDEEELLLLLLAAANNNNNNOOO DDDIII CCCOOOMMMPPPEEETTTEEENNNZZZAAA...

    NNNEEELLL 222000111000,,, 222000111111 EEE 222000111222 SSSTTTAAATTTOOO AAAPPPPPPRRROOOVVVAAATTTOOO AAA GGGIIIUUUGGGNNNOOO...

    NNNEEELLL 222000111333 AAA LLLUUUGGGLLLIIIOOO... NNNEEELLL 222000111444 AAADDD AAAGGGOOOSSSTTTOOO

    Con lapprovazione del bilancio di previsione, e soprattutto durante la discussione sul contenuto della RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA, il Consiglio comunale individua quali sono gli obiettivi da raggiungere nel triennio successivo in generale,

    e nel primo anno in particolare, e approva i programmi di spesa che vincoleranno lAmministrazione nello stesso periodo.

    2 momento A met esercizio, quando il consiglio tenuto a VERIFICARE lo stato di

    attuazione dei programmi (art. 193 comma 2 del D.lgs 267/2000). La Giunta, con la RICOGNIZIONE GENERALE SULLO STATO DATTUAZIONE DEI PROGRAMMI e la VERIFICA DEGLI EQUILIBRI DI BILANCIO, informa il Consiglio comunale sul grado davanzamento degli obiettivi a suo tempo programmati. In quella circostanza lorgano collegiale, qualora sia venuto meno lequilibrio tra entrate e uscite su cui si regge il bilancio, interviene approvando il riequilibrio

    generale della gestione.

    Questa fase si svolge entro il 30 settembre in una sessione specifica del Consiglio comunale denominata VERIFICA DELLEQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO.

    3 momento Assestamento del Bilancio (art.175 comma 8 del D.lgs 267/2000). Il 30 novembre dogni anno la data ultima in cui si possono fare VARIAZIONI DI BILANCIO denominate ASSESTAMENTI. Dopo tutti gli assestamenti effettuati durante lanno, prende corpo il BILANCIO ASSESTATO.

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    4 momento A esercizio finanziario concluso, quando deliberato il CONTO DEL BILANCIO con il RENDICONTO DELLA GESTIONE dellattivit di gestione (titolo VI del D.lgs 267/2000).

    lanello conclusivo del processo di programmazione iniziato con il preventivo del periodo in esame: con il Rendiconto il CONSIGLIO COMUNALE chiamato a giudicare loperato della GIUNTA e a valutare il grado di realizzazione degli obiettivi.

    La scadenza per lapprovazione del RENDICONTO, prima prescritta entro il 30 giugno, ultimamente scadenzata entro il 30 aprile dellanno successivo rispetto a quello di riferimento della competenza. Con i passaggi codificati come lapplicazione dellAvanzo degli anni precedenti, o dellutilizzo dellanticipazione di cassa ecc., o quelli successivi come il verificarsi di un evento straordinario, il bilancio assestato si configura come BILANCIO DI PREVISIONE DEFINITIVA prima, e STANZIAMENTI FINALI, poi, infine, si accerta il CONTO DI BILANCIO.

    CCCOOONNN LLLAAA PPPRRREEEVVVIIISSSIIIOOONNNEEE AAA LLLUUUGGGLLLIIIOOO---AAAGGGOOOSSSTTTOOO EEE LLLAAA CCCHHHIIIUUUSSSUUURRRAAA AAA NNNOOOVVVEEEMMMBBBRRREEE,,,

    SSSIII PPPUUU AAAFFFFFFEEERRRMMMAAARRREEE CCCHHHEEE

    LLLAAAMMMMMMIIINNNIIISSSTTTRRRAAAZZZIIIOOONNNEEE CCCOOOMMMUUUNNNAAALLLEEE PPPRRROOOGGGRRRAAAMMMMMMAAA UUUNNN PPPRRROOOGGGEEETTTTTTOOO???

    LLLAAA RRRIIISSSPPPOOOSSSTTTAAA UUUNNN NNNOOO SSSEEECCCCCCOOO!!!

    IIILLL BBBIII---CCCOOO SSSOOOLLLOOO UUUNNN AAATTTTTTOOO AAAUUUTTTOOORRRIIIZZZZZZAAATTTOOORRRIIIOOO

    La presente relazione prende atto: 1. Che lAmministrazione comunale ha adottato il SISTEMA CONTABILE

    SEMPLIFICATO con tenuta della sola contabilit finanziaria e utilizzo del conto di bilancio per costruire a fine esercizio, attraverso la CONCILIAZIONE DEI VALORI e RILEVAZIONI INTEGRATIVE, il CONTO ECONOMICO e il CONTO DEL PATRIMONIO.

    2. Che da parte di tutti gli organi preposti, interni ed esterni, secondo gli atti,

    verifiche e controlli previsti si sono svolti regolarmente durante larco temporale in esame.

    3. Che il Collegio dei Revisori e/o il Revisore, con le proposte ritenute opportune,

    ha sempre espresso parere favorevole allapprovazione del Rendiconto di gestione dal 1999 al 2012.

    Lanalisi prende corpo dai dati presentati nella proposta dapprovazione di ogni anno, del:

    a. Conto del bilancio b. Conto economico c. Conto del patrimonio