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5/13/2018 7. Introduzione Ai Processi Biologici - slidepdf.com
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24/02/2010
Introduzione ai
trattamenti biologici:Cenni di microbiologia
e cinetica biologica
Claudio Lubello
Corso Ingegneria Sanitaria
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24/02/2010
I microrganismi
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24/02/2010
La suddivisione degli esseri viventi:
classificazione filogenetica
Albero filogenetico della vita come definito dalla comparazione dell’RNA ribosomale.
L’albero è costituito da tre domini degli organismi: Bacteria ed Archaea che hanno una
cellula di tipo procariotico ed Eukarya, di tipo eucariotico. In rosso sono cerchiati imacrorganismi tutti gli altri sono quelli comunemente indicati come MICRORGANISMI.
MACRORGANISMI
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24/02/2010
Procarioti ed Eucarioti
Eucariote: organismo costituito da cellule con nucleo ben differenziato e separato dal citoplasma
per mezzo di una membrana nucleare.
Procariote
: organismo unicellulare il cui materiale cellulare non è racchiuso dentro una specificamembrana. Manca la suddivisione della funzione cellulare in specifici organuli.
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Batteri
In genere le cellule batteriche sono lunghe da 1 a 10 micrometri (10-3
mm) e hannosviluppato gli adattamenti più svariati per ottenere energia e sostanze nutritive.
Si trovano in quasi tutti gli ambienti: nell'aria, nel suolo, nell'acqua, nel ghiaccio,nelle sorgenti calde e perfino negli sbocchi idrotermali delle profondità oceaniche.
I batteri sono organismiprocarioti costituiti da unasingola cellula.
Le cellule batteriche siriproducono per scissionebinaria.
I batteri possono essere didifferente forma:- SFERICA (Cocchi ),- a BASTONCINO (Bacilli ),- ELICOIDALE (Spirilli ).
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Alghe verdi-azzurre
Da non confondersi con le alghe. Sono cianobatteri edappartengono al dominio dei BACTERIA.
Sono organismifotosintetici.
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Alghe
Rientrano fra le alghe numerosi organismi eucariotici checontengono clorofilla e svolgono la fotosintesi. La maggior
parte sono microscopiche (quelle di nostro interesse), sonopresenti tuttavia organismi macroscopici di dimensionemolto elevata.
Colonie di Volvox
Le alghe contengono clorofilla e si
presentano di colore verde,possono assumere colori diversi(marrone o rosso) per la presenzadi altri pigmenti.
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Protozoi
I protozoi sono organismieterotrofi generalmente
unicellulari, sprovvisti diuna ben delimitata paretecellulare. La maggior parteè mobile. Possono essere
patogeni per l’uomo o peraltri animali.
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Funghi
Muffe:
Sono funghi con struttura filamentosa, caratteristic i per le loro
efflorescenze polverose d i c olore b ianc o-grigio, verdastro, nero. Si
riproducono tramite spore c he d ifferiscono nella morfolog ia, nel modo in
c ui sono prodotte, nel colore. Le loro c ond izioni ottimali d i pH sono di c irca5,6 con intervallo tra 2 e 9.
Lieviti:
Funghi unicellulari che vivono in habitat liquidi o umidi.
Sono organismi eterotrofi pluricellulari, caratterizzati dallapresenza di una parete cellulare e dalla produzione dispore.
I gruppi di maggiore importanza sono: muffe, lieviti e funghi fruttiferi.
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Virus
Il termine virus significa, “veleno” e venne usato per la primavolta per indicare particelle patogene più piccole dei batteri. Essi
non possiedono molti degli attributi tipici delle cellule ed, inparticolare, sono sistemi dinamici e aperti in grado di assimilarenutrienti ed espellere metaboliti.
Sono parassiti intracellulari obbligati e solo quando infettanouna cellula sono in grado di riprodursi.
I virus non sono cellule maparticelle composte da acidinucleici (DNA o RNA)
racchiusi in un involucroproteico
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24/02/2010
Metabolismo microbicoPercorsi metabolici e
conseguente classificazione dei
microrganismi
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Il metabolismo dei microrganismi
Un organismo per potersi riprodurre e
funzionare correttamente ha bisogno di:- Energia
- Carbonio
- Elementi inorganici (nutrienti)
- Fattori di crescita (amminoacidi, vitamine, basi azoto, …)
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Anabolismo e CatabolismoLe attività metaboliche seguono due percorsi metabolici diversi:
- cammino anabolico (consumo di energia), che è un
processo assimilativo che comporta la sintesi deicomponenti della cellula (biosintesi),
- cammino catabolico (rilascio di energia), che è unprocesso dissimilativo . Le sostanze assunte vengono
degradate attraverso una serie di passaggi intermedi fino aprodotti stabili. In questi passaggi si rende disponibile
l’energia necessaria per la crescita e il mantenimento.
I due processi si completano l’uno con l’altro.
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Ossido riduzioneNei sistemi biologici la produzione e la
conservazione dell’energia coinvolge reazioni
di ossido-riduzione (redox). In queste si ha unoscambio di elettroni tra un elemento donatoreche si ossida, ed un elemento accettore che siriduce.
Le reazioni redox rispetto ad altre reazionichimiche, hanno un valore più elevato della
resa di energia per mole di reagenti coinvolti.
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ATP
ATP (Adenosintrifosfato): è la molecola che nel metabolismo delle cellule svolgel’importante funzione energetica di accumulare energia fornita dal catabolismo e difornirla successivamente per le reazioni metaboliche, comportandosi come una sortadi batteria. L’ATP è costituito da un gruppo adenosina e tre gruppi fosfatici.
Quando l’ATP perde un gruppo fosfatico, la rottura del legame rilascia una grandequantità di energia e si forma ADP (adenosindifosfato).
ATP ↔ ADP + Pi + energiaCon un meccanismo di ricarica l’energia fornita dal catabolismo viene accumulatadalla reazione inversa.
ADP + Pi + energia ↔ ATPÈ opportuno evidenziare l’importanza del fosforo che deve essere sempre presente pergarantire lo svolgimento delle reazioni metaboliche.
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ATP
Illustrazione schematica del ruolo svolto dall’ATP nel metabolismo
SUBSTRATO(Fonte energetica)
ATP
ADP
scambiodi
energia
Sintesi della biomassa
Metabolismo di mantenimento
PRODOTTI METABOLICI
² GReazioni Anaboliche
Consumo di energia libera
Reazioni CatabolicheGenerazione di energia libera
²G = - 7kcal/mole ATP+ H 2OATPasi
ADP +Piiodrolisi ATP
Fosforilazione ADP ADP +Pi
Fosforilazione ATP ²G = 7kcal/mole
f o s
f o
r i l a
z i
o n
e i d r o
l i s
i
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Enzimi e coenzimi
Gli enzimi negli organismi viventi hanno il compito di velocizzare le reazionibiochimiche che, in loro assenza, avverrebbero tempi lunghi, non compatibilicon il metabolismo cellulare. Alcuni enzimi per svolgere la loro attività hanno necessità di
un composto addizionale, che può essere costituito da ioni inorganici o da molecole organichedette coenzimi
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Enzimi
Cinetica enzimatica
La velocità della reazione globale aumenta proporzionalmente allaconcentrazione del substrato e quindi del complesso E-S. Come si può notare
dalla figura, questo incremento decresce sino al raggiungimento di un plateauin cui la concentrazione di S è così elevata da mantenere sempre saturol’enzima; in queste condizioni la velocità di reazione per unità di enzimi (obatteri), V/E, è massima e pari a k.
La relazione tra concentrazione di substrato e la velocità è stata studiata daMichaelis- Menten
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Nutrienti
NH4+, NH3, NO3
-, N2, composti organici azotatiAzoto
Fe2+ o Fe3+ in soluzione o come Sali di FerroFerro
Ca2+ in soluzione o Sali di calcioCalcio
Na+ in soluzione o Sali di sodioSodioMg
2+
in soluzione o Sali di magnesioMagnesio
K + in soluzione o Sali di potassioPotassio
H2S, SO42-, comp. organici, metalli solfatiZolfo
PO43-Fosforo
H2O, O2, composti organiciOssigeno
H2O, composti organiciIdrogeno
CO2, composti organiciCarbonio
Forma più comune in naturaElementi
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SORGENTE DI CARBONIO: viene convertito in materialecellulare (protoplasma)
DONATORE DI ELETTRONI (SUBSTRATO): alimenta lasemireazione di ossidazione e rappresenta la fonte dienergia nel cammino catabolico.
ACCETTORE DI ELETTRONI: alimenta la semireazione di
riduzione nel cammino catabolico.
I principali elementi che devono essere consideratiper la classificazione dei microrganismi sono:
Classificazione dei microrganismi
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Fonte di Carbonio
Eterotrofi: organismi che utilizzanocome fonte il carboniocontenuto nei compostiorganici
Autotrofi: organismi che utilizzano
come fonte di carbonio laCO2
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EnergiaLe cellule richiedono energia per le attività di sintesi e di
mantenimento. L’energia può essere ottenuta da tre fontidiverse:
I microrganismi che utilizzano la luce come sorgente dienergia sono detti FOTOTROFI;
quelli che invece usano l’energia chimica sono definitiCHEMIOTROFI.
- Composti chimici organici
- Composti chimici inorganici
- Luce
CHEMIOTROFI
FOTOTROFI
Chemiorganotrofi
Chemiolitotrofi
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Classificazione in funzione del ruolo
dell’ossigenoI diversi tipi di metabolismo possono essere distinti sulla base dellemodalità con le quali viene prodotta l’energia necessaria per lefunzioni vitali. In particolare sulla necessità o meno dell’ossigenocome accettore finale delle reazioni di ossido-riduzione.
Metabolismo aerobico quando l’ossigeno funge da accettore finaledegli elettroni (i microrganismi che sfruttano questo metabolismosono detti AEROBICI)
Metabolismo anaerobico quando viene utilizzato un accettore finaledi elettroni diverso dall’ossigeno (i microrganismi sono dettiANAEROBICI).
Un caso particolare di metabolismo anaerobico è quello in cui gliaccettori finali di elettroni siano i nitriti e/o i nitrati. Si parla in questocaso di Metabolismo anossico (spesso svolto da microrganismiFACOLTATIVI, che cioè in presenza di ossigeno usano questocome accettore ed in sua assenza nitriti e nitrati).
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Respirazione: ossigeno molecolare o altro compostoinorganico come accettore di e-. Il substrato organico vieneossidato a CO2.
Fermentazione: assenza di un accettore di e- esterno.Vengono utilizzati gli stessi composti organici donatori.
La fermentazione è caratterizzata in termini energetici da unaresa inferiore alla respirazione (minore velocità di crescita
ed inferiori rendimenti di sintesi)
Respirazione e Fermentazione
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Condizioni potenziale redox
CO2
Substrato
organico
C
N O 3- ,
S O 4- - ,
C O 3- -
Respirazione
anossica
O2
Respirazione
aerobica
Fermentazione
anaerobica
Substrato
organico
Prodotti di
fermentazione
C
e -
CO2
Substrato
organico
C
e -
POTENZIALE REDOX
molto negativo debolmente negativo
o circa zero
positivo
Accettore dielettroni
Trasformazionedel Carbonio
Ossido-Riduzioniinterne
Flussointerno
di e-
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MetanoCO2Acidi Grassi Volatili
VFAComposti
Organici
MetanogenesiAnaer. Eterot.
H2S, CO2,H2O
SO42-Composti
OrganiciCompostiOrganici
Riduzione SolfatiAnaer. Eterot.
Fe(II), CO2,H2OFe (III)CompostiOrganiciCompostiOrganici
Riduzione FeAnaer. Eterot.
VFAComposti
organici
Composti
Organici
Composti
Organici
Fermentazione
Acida
AnaeraerobicoEterot.
N2, CO2, H2ONO2-, NO3-CompostiOrganici
CompostiOrganici
DenetrificazioneAnossicaFacololtativoEterototrofo
SO42-O2H2SCO2
Ox. SolfuriAerobico aut
Fe (III)O2Fe (II)CO2Ox. FerroAerobico aut
NO2-, NO3-O2NH4+, NO2-CO2NitrificazioneAerobicoautotrorfo
CO2, H2OO2CompostiOrganici
CompostiOrganici
Respirazione
AerobicaAerobicoeterotrofo
ProdottiAccettoree-
Donatore e-Fonte CReazioneTipo
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Definizione dei parametri
cinetici
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24/02/2010
Velocità e tasso di crescita
Sia nei reattori batch, che in quelli a flusso continuo la velocità(rateo) di crescita dei batteri può essere definita dalla seguenterelazione:
in cui
rg è la velocità di crescita batterica (massa/unità di volume x tempo)
X è la concentrazione di microrganismi (massa/unità di volume)I
Facendo riferimento al valore specifico (tasso) rispetto allaconcentrazione X della biomassa si introduce il tasso di crescita:
dt
dX r g =
dt
dX
X
1=μ
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Velocità e tasso di respirazione
endogenaL’attività di respirazione endogena corrisponde all’utilizzo come fonte di
carbonio ed energia lo stesso materiale cellulare. Tale fase è semprepresente in contemporanea con la crescita cellulare. Diventa l’attivitàprevalente quando il substrato è esaurito.
La velocità (rateo) di respirazione endogena dei batteri è definita dallaseguente reazione:
in cui
rd è la velocità di respirazione endogena (massa/unità di volume x tempo)
Facendo riferimento al valore specifico (tasso) rispetto alla concentrazione
X della biomassa si introduce il tasso di respirazione endogena:
dt
dX r d −=
dt
dX
X k
d
1−=
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Velocità di crescita nettaLa velocità di crescita netta è data dalla differenza fra quella di
crescita e quella endogena (che comporta un consumo delmateriale cellulare).
r’g = rg - rd
in cui
rd è la velocità di respirazione endogena (massa/unità di volume x
tempo)Facendo riferimento al valore specifico (tasso) rispetto alla
concentrazione X della biomassa si introduce il tasso di crescitanetta:
μ’ = μ - kd
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24/02/2010
Velocità di utilizzazione del
substrato
La velocità di utilizzazione del substrato (termine con cui spesso si indica il
donatore di elettroni) rappresenta la velocità con cui i batteri utilizzano ilsubstrato:
in cuirsu è la velocità di utilizzazione del substrato (massa/unità di volume x tempo)
S è la concentrazione del substrato (massa/unità di volume)
Facendo riferimento al valore specifico (tasso) rispetto alla concentrazione X
della biomassa si introduce il tasso di utilizzazione del substrato:
dt
dSr su −=
dt
dS
X U
1−=
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Fattore di resa
(rendimento di crescita)
Una parte del substrato è convertito in prodotti inorganici ed organici finalimentre un’altra parte porta alla formazione di nuove cellule. La successiva
relazione mette in relazione il tasso di utilizzazione del substrato (rsumassa/unità di volume x tempo) con rg il tasso di crescita batterico:
In cui Y (massa/massa) è il fattore di resa.
Tenendo conto che una parte del biomassa viene degradata a causa dellarespirazione endogena è utile introdurre il fattore di resa osservato Y
obs
:
X dt
dX essendo
Y
X
dt
dS
dt dS
dt dX
r
r Y
su
g 1
/
/ ==−⇒
−== μ
μ
su
g
obs r
r
Y
'=
dt
dX r g =
dt
dSr su −=
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24/02/2010
Esempio di calcolo del fattore di resaCalcoliamo Y nel caso di un substrato noto (p.es. formaldeide CH2O)
8 CH 2Osubstrato
+ 3O 2 + NH 3 → C 5 H 7 NO 2
biomassa
+ 3CO 2 + 6 H 2 O
Y =
Biomassa prodotta
Substrato consumato =
C 5 H 7 NO 2
8 CH 2 O =
113
8 × 30 = 0 .47 g SSV / g substrato
Peso molecolare del substrato CH2O = 30
Peso molecolare della biomassa C5H7NO2 = 113
Il fattore di resa può anche essere calcolato come:
gCOD (nella biomassa prodotta) /gCOD (nel substrato degradato)
Massa atomica C = 12 ; N = 14; H = 1; O = 16
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24/02/2010
Calcolo di Y in termini di COD Equivalenza COD/substrato:
3222275 255 NH O H COO NO H C ++→+
8 CH 2O + 8O → 8 CO 2 + 8H 2 O
f COD =
8 × O 2
8 × CH 2 O =
8 × 32
8 × 30 = 1.06 g COD / g substrato
Equivalenza COD/biomassa:
f X = 5 O 2
C 5 H NO 2
= 5 × 32 113
= 1.42 g COD cell / g biomassa
Pertanto Y:gCOD
gCOD
gsubstrato
gSSV
substrato
biomassaY 63,0
06,1
42,147,047,0 =
•===
T di it t i d l
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24/02/2010
Tasso di crescita e concentrazione del
substratoUna relazione empirica della relazione esistente fra il tasso di crescita della
biomassa e la concentrazione di substrato, largamente utilizzata nellapratica, è quella ricavata da Monod derivata dalla cinetica enzimatica diMichelis-Menten:
Sostituendo questa espressione nella definizione del fattore di resa si ha:
Dove k è il tasso massimo di utilizzazione del substrato, pari a μmax
/Y. Ksrappresenta il valore della concentrazione del substrato al quale
corrisponde un tasso di crescita pari alla metà del tasso massimo.
Si noti che
Per S>>Ks μ = μmax (cinetica di ordine zero)
Per S<< Ks μ = μmaxS/Ks (cinetica di ordine uno)
SK
S
S += maxμ μ
SK
kSX
SK
SX
Y r
SS
su+
=+
=max
X dt
dX essendo
Y
X
dt
dS
dt dS
dt dX
r
r Y
su
g 1
/
/ ==−⇒
−== μ
μ
à
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24/02/2010
Proprietà della cinetica di
crescita
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24/02/2010
All’aumentare del substrato disponibile il tasso di crescita aumenta fino ad unvalore massimo. Si noti come in presenza di alti valori di Ks il rateo massimo dicrescita si ottiene per valori più elevati dalla concentrazione del substrato, mentrecon valori bassi di Ks si ottiene già con basse concentrazioni.
Andamento rateo di crescita
0
1
2
3
4
5
6
7
0 200 400 600 800 1000 1200
Substrato (mg/l)
R a t e o
d i c r e s c i t a
( 1 / d ) KS = 100
KS = 10
KS = 50
Effetto della costante di semisaturazione
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24/02/2010
Sostanze inibitrici dei processi di
crescitaOggi le acque reflue raccolgono spesso sostanze tossiche (composti
organici o metalli pesanti) che possono diventare inibitori dellacrescita microbica impedendo così il funzionamento dei sistemi
biologici di depurazione. Tale effetto di inibizione si esplica,solitamente, superando una definita soglia di concentrazione.
Per esempio, nel caso di microrganismi eterotrofi, alcune soglie sono
riportate di seguito:
Arsenico 0.05 mg/l; Cadmio 1 mg/l; Cromo tot. 10 mg/l; Cromo esa. 1mg/l; Rame 1 mg/l, Piombo 0.1 mg/l; Mercurio 0.1 mg/l; Nickel 1
mg/l; Zinco 1 mg/l.Nel caso di microrganismi autotrofi nitrificanti le soglie sono inferiori.