17
A DUE ANNI DALLA FIRMA 18 luglio 2017

A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

A DUE ANNI DALLA FIRMA

18 luglio 2017

Page 2: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità
Page 3: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

PATTO PER IL LAVORO

A DUE ANNI DALLA FIRMA

18 luglio 2017

Page 4: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità
Page 5: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

Indice

Il contesto dell’Emilia-Romagna ........................................................................................................................ 3

Scenario internazionale ................................................................................................................................. 3

Scenario italiano ............................................................................................................................................ 4

Scenario dell’Emilia-Romagna ....................................................................................................................... 5

Monitoraggio delle azioni messe in campo dalla Regione Emilia-Romagna ..................................................... 7

Il sistema di monitoraggio: trasparenza e accountability ............................................................................. 7

Monitoraggio 2017: gli elementi chiave ........................................................................................................ 8

Gli obiettivi del Patto ................................................................................................................................... 11

Il dialogo istituzionale e sociale ................................................................................................................... 12

I destinatari degli interventi ........................................................................................................................ 12

Confronto con il monitoraggio 2016 ........................................................................................................... 13

Nota metodologica ...................................................................................................................................... 14

Page 6: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

3

Il contesto dell’Emilia-Romagna

Scenario internazionale

Accelera il commercio internazionale.

A livello globale la discontinuità più significativa rispetto al 2016 è rappresentata dall’accelerazione del

commercio internazionale, che ha toccato ritmi di espansione superiori al 4% ad inizio anno ed è previsto in

crescita del 3,7% su base annua nel 2017, grazie in particolare al traino delle economie emergenti.

Nell’area euro la ripresa del commercio nei primi mesi del 2017 rappresenta l’opportunità per il

consolidamento del ciclo degli investimenti che è alla base della revisione verso l’alto della crescita del PIL

quest’anno e il prossimo (+1,9% e +1,7% rispetto a, rispettivamente, +1,7% e +1,4% previsti a marzo).

Le dinamiche in corso nelle principali aree.

Tra le economie avanzate il 2017 si è avviato con un consolidamento della crescita economica. Negli USA la

previsione di una politica di bilancio meno espansiva è alla base della revisione al ribasso della crescita. Il PIL

è previsto al +2,2% medio annuo nel 2018 (era +2,7% a marzo), per poi calare negli anni successivi.

Tra le economie emergenti, Cina e India continuano a mostrare ritmi molto sostenuti di incremento del PIL.

Nel corso del 2017 Russia e (soprattutto) Brasile dovrebbero uscire dalla recessione per avviare nei prossimi

anni un graduale ma continuo percorso di crescita delle rispettive economie.

Andamento delle principali variabili macroeconomiche – 2016/2020

(valori concatenati, se non diversamente indicato)

Variabili

Var. % annua

2016 2017 2018 2019 2020

PIL mondiale 2,9 3,3 3,4 3,1 3,1

PIL dei Paesi industrializzati 1,6 1,9 1,9 1,8 1,6

PIL delle Aree emergenti 3,8 4,3 4,5 4,2 4,3

Commercio mondiale 1,5 3,7 3,2 3,3 3,6

PIL

REA

LE

USA 1,6 2,1 2,2 2,1 1,8

Giappone 1,0 1,1 1,0 0,9 0,9

UEM 1,7 1,9 1,7 1,5 1,6

Cina 6,7 6,6 6,2 5,8 5,5 India 7,4 7,1 7,4 6,7 6,9 Russia -0,2 1,3 2,4 2,6 2,8 Brasile -3,6 0,6 1,9 2,1 9,3 Sudafrica 0,4 0,2 1,0 2,0 4,6

Fonte: PROMETEIA su dati World Bank, OCSE, EUROSTAT, Datastream, BEA, CAO

Perdurano alcuni elementi di incertezza ed instabilità

Nello scenario internazionale non mancano gli elementi di criticità, sia dal punto di vista geopolitico che

economico. Dal terrorismo internazionale di matrice islamica, alle tensioni in Medio Oriente, alla Brexit, alla

questione sempre più immane dei flussi migratori in uscita dal continente africano, alla gestione delle

relazioni internazionali con la Corea del Nord, sono solo alcuni dei dossier più urgenti di questa prima metà

di 2017.

Un ulteriore fattore di incertezza sui mercati internazionali potrebbe discendere da un cambio di direzione

nella politica monetaria delle principali banche centrali. Se negli USA, in un contesto di crescita moderata e

Page 7: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

4

inflazione debole negli USA, la FED manterrà con ogni probabilità un approccio di grande gradualità

nell’aumento dei tassi di policy, la BCE sta preparando i mercati ad una riduzione dell’intonazione espansiva

della sua politica monetaria. Tuttavia è plausibile immaginare la prosecuzione del QE sino alla fine del 2017

e un tapering che da giugno non aumenterà più l’attivo della Bce.

Scenario italiano

Si consolida la crescita economica.

Nella prima parte del 2017 migliora la situazione economica italiana. L’accelerazione di inizio anno è stata

guidata dagli investimenti in costruzioni e dai consumi, sia privati che pubblici, con un contributo negativo

delle esportazioni nette e degli investimenti strumentali, andamenti questi in controtendenza rispetto al

resto d’Europa, dove ripartono gli investimenti e rallentano i consumi. Tali dinamiche hanno comportato un

innalzamento della previsione del PIL per il 2017 di tre decimi di punto percentuale (da +0,9% a +1,2%).

Migliora il mercato del lavoro.

L’occupazione è prevista in graduale rafforzamento in linea con il Pil, con un rallentamento nel ritmo di

crescita nel 2018, quando verrà a scadere la decontribuzione sugli assunti a tempo indeterminato. Al termine

dell’orizzonte di previsione si saranno recuperati, rispetto al 2016, 380mila unità di lavoro e 480mila

occupati. Sempre nel 2020 il tasso di disoccupazione è previsto in calo al 10,5% (comunque lontano dai valori

pre-crisi, +6,7% nel 2008), mentre quello di occupazione al 60,5% (+58,6% nel 2008).

Andamento delle principali variabili in Italia (2016/2020)

(valori concatenati, se non diversamente indicato)

Variabili Var. % annuali

2016 2017 2018 2019 2020

PIL 1,0 1,2 1,0 0,8 1,0

Domanda interna (al netto delle scorte)

1,5 1,2 0,9 0,9 1,0

Spesa delle famiglie e ISP 1,3 1,1 0,9 0,8 0,9

Spesa delle AP 0,6 0,5 -0,2 0,0 0,3

Investimenti totali 3,1 2,0 2,1 2,1 1,9

Investimenti in macch., atrezz., mezzi di trasp. e prod. vari

4,6 2,6 2,3 2,6 2,4

Investimenti in costruzioni 1,4 1,4 1,9 1,5 1,3

Importazioni di beni e servizi dall’estero

3,1 4,9 2,7 3,3 4,2

Esportazioni di beni e servizi verso l’estero

2,6 3,6 2,8 3,1 4,1

Reddito disponibile a prezzi costanti 1,6 1,1 1,1 0,7 0,8

Occupazione totale 1,4 0,7 0,4 0,2 0,6

Tasso di disoccupazione 11,7 11,4 11,2 10,9 10,5

Fonte: PROMETEIA, Rapporto di Previsione, luglio 2017

Permangono alcune difficoltà strutturali.

Gli stringenti vincoli di bilancio ed il peso del debito pubblico italiano, nonostante una politica di bilancio

diventata moderatamente espansiva nell’ultimo biennio, continueranno a condizionare le spese delle

Amministrazioni Pubbliche. Proprio l’ammontare assoluto del debito, nonostante l’attuale struttura per

scadenze permetta nel breve periodo di sostenere un innalzamento consistente del suo costo, rappresenta

Page 8: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

5

un elemento di crescente preoccupazione, specialmente se il Paese dovesse attraversare una fase di

incertezza politica e difficile governabilità.

Infine, da segnalare la persistenza della rigidità dell’offerta del credito verso le imprese, che rischia di

compromettere una ripresa duratura e significativa degli investimenti.

Scenario dell’Emilia-Romagna

I principali dati sull’economia regionale nel 2016

Nel 2016 si è leggermente rafforzata la crescita dell’Emilia-Romagna, sostenuta in particolare dalla domanda

interna. Il PIL regionale (secondo le stime di Prometeia) dovrebbe aver chiuso il 2016 con una crescita

dell’1,4%. La domanda interna è in accelerazione rispetto all’anno precedente, con una crescita dell’1,9%.

Sono gli investimenti fissi, in particolare, ad aver fatto segnare un +3,6%. Positiva la spinta della domanda

estera, anche se le esportazioni regionali hanno rallentato leggermente (+2,4% rispetto al 2015, con un

valore superiore ai 56 miliardi di euro in valori correnti), dopo un biennio precedente durante il quale la

dinamica era stata estremamente positiva. Con un saldo commerciale finale di 23,7 miliardi di euro circa, la

regione si è confermata prima tra le altre regioni italiane.

In crescita i redditi da lavoro e i consumi delle famiglie. Nonostante un aumento della quota di popolazione

a basso reddito e della contrazione della classe media, la distribuzione dei redditi in Emilia Romagna risulta

più equa di quella a livello nazionale.

Dati positivi anche per quanto riguarda il mercato del lavoro. Nel 2016 l’occupazione regionale (1.967.141

persone) è cresciuta del 2,5% rispetto al 2015, con un aumento di 48.823 mila posti di lavoro, superando il

livello dell’occupazione pre-crisi (+17,4mila rispetto al 2008), con una dinamica particolarmente positiva per

il settore del Terziario (+49mila posti di lavoro, +4,0% rispetto al 2015) e dell’Agricoltura (+10,3mila occupati,

+15,6%,). Sostanziale stazionarietà per quanto riguarda l’occupazione dell’Industria in senso stretto, mentre

prosegue il calo nelle Costruzioni.

Numero di occupati in Emilia-Romagna

In crescita la partecipazione al mercato del lavoro e il tasso di occupazione, che ha raggiunto il 68,4%,

superato in ambito nazionale solo dal Trentino-Alto Adige. In contrazione anche la disoccupazione: le persone

in cerca di lavoro sono 146,8mila, con una contrazione di 14,1mila persone rispetto al 2015 (-8,8%), mentre

il tasso di disoccupazione si è ridotto al 6,9%, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

In netta contrazione i giovani NEET, ossia coloro che non sono impegnati nello studio, né nel lavoro né nella

formazione.

Tra le classi di età, mentre la dinamica positiva dell’occupazione si è concentrata in particolare nelle fasce dei

lavoratori più maturi, la disoccupazione si è ridotta in particolare tra i giovani under 34 anni.

Page 9: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

6

Tasso di disoccupazione in Emilia-Romagna

I segnali della prima parte del 2017

I primi mesi dell’anno hanno restituito alcuni dati positivi per la regione. Rispetto al primo trimestre del 2016,

sono cresciuti gli occupati (+46,6mila, pari al +2,4%), mentre il tasso di disoccupazione è risultato in calo di

1,3 punti percentuali. Nella media degli ultimi dodici mesi1, il tasso di disoccupazione regionale è

ulteriormente calato al 6,6%, un valore inferiore sia rispetto al Veneto (6,7%), che alla Lombardia (7,2%).

Dopo il rallentamento osservato nel 2016, nella prima parte del 2017 le vendite all’estero delle imprese

regionali sono cresciute dell’8,9% rispetto al I trim. 2016, con 1,2 miliardi di euro di esportazioni in più rispetto

allo scorso anno e un saldo commerciale positivo (5,7 miliardi di euro) e in aumento.

Nel primo trimestre dell’anno è risultata in accelerazione la produzione (+2,4%) e il fatturato (+2,8%)

dell’Industria in senso stretto in Emilia Romagna, con una dinamica più vivace per la componente legata al

commercio estero (+3,5% di fatturato), mentre risulta in calo l’occupazione (-14.100 unità, -2,8%), un dato

coerente del resto con il ricorso ancora significativo alla cassa integrazione ed in generale con la presenza di

crisi aziendali tuttora in corso.

Si conferma in aumento il Turismo in regione, settore che è andato consolidandosi negli ultimi anni, arrivando

a generare oltre l’11% del valore aggiunto regionale. Il primo semestre dell’anno ha chiuso con oltre 17

milioni di presenze (+7,6% rispetto allo stesso periodo del 2016) e più di 5 milioni di arrivi (+8%).

Restano ancora alcune ombre. Innanzitutto per quanto riguarda il settore delle Costruzioni che, nonostante

una timida ripresa occupazionale (+1.200 posti di lavoro nel I trimestre 2017, +1,2% rispetto al medesimo

periodo del 2016), ha fatto segnare una contrazione del volume di affari (-1,1%). A soffrire maggiormente

sono le piccole e medie imprese.

Infine, l’ulteriore contrazione per le vendite delle imprese del Commercio al dettaglio nei primi tre mesi

dell’anno (-0,9%), aggiunge un segnale di incertezza per il settore, che non sembra essere ancora uscito dalla

crisi degli ultimi anni.

1 Tra aprile 2016 e marzo 2017.

Page 10: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

7

Monitoraggio delle azioni messe in campo dalla Regione Emilia-

Romagna

Il sistema di monitoraggio: trasparenza e accountability Nel Patto per il Lavoro la Regione si è impegnata a un “monitoraggio periodico degli impegni assunti, che

vedrà partecipi le parti firmatarie con riunioni almeno semestrali, con riferimento allo stato di avanzamento

della spesa e delle azioni intraprese, attraverso la raccolta ed il presidio dei dati relativi a ciascuna linea

strategica di intervento”.

Obiettivi del monitoraggio sono:

• condividere lo stato di avanzamento degli interventi per verificarne progressivamente la congruità

col quadro economico e il mercato del lavoro;

• garantire trasparenza e accountability alle politiche regionali;

• costruire indicatori e raccogliere dati utili a condurre specifiche valutazioni degli effetti delle politiche

promosse dalla Regione per creare più occupazione e di qualità.

Per onorare questo impegno, l’Amministrazione regionale si è dotata di un apposito sistema di

monitoraggio che vede coinvolto un gruppo di lavoro del quale fanno parte rappresentanti di tutte le

Direzioni Generali, del Gabinetto del Presidente della Giunta, dell’Agenzia per il lavoro e dell’Agenzia per la

ricostruzione – sisma 2012. Tale gruppo di lavoro, attraverso un sistema informativo dedicato, nel mese di

Page 11: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

8

giugno 2017 ha svolto una ricognizione di tutti gli interventi messi in campo dalla Regione a sostegno degli

obiettivi del Patto per il lavoro.

Gli interventi monitorati sono 208 (contro i 126 dello scorso anno), per un totale di risorse monitorate pari

ad oggi a quasi 18 miliardi di euro.

Monitoraggio 2017: gli elementi chiave

Page 12: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

9

Più risorse per gli obiettivi del Patto

Il monitoraggio 2016 aveva confermato l’investimento complessivo di 15 miliardi di euro inizialmente

stimato nel 2015, a valere in parte su risorse regionali e fondi europei e in parte su risorse statali, di altre

amministrazioni pubbliche e, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture, di società a controllo

pubblico. Sempre dal monitoraggio 2016 risultava che l’80% dei 15 miliardi previsti era già stato

programmato, ovvero incanalato nella filiera di programmazione regionale.

Il dato più significativo che emerge dal monitoraggio 2017 è un incremento delle risorse previste, che

passano da 15 a 17,8 miliardi2. Oltre il 90% degli interventi monitorati prevede l’impiego di risorse

finanziarie a valere su una o più delle seguenti fonti di finanziamento: fondi europei (FESR, FSE, PSR, CTE,

Garanzia giovani), risorse regionali, risorse statali (comprese quelle destinate dal Governo alla ricostruzione

post-sisma e in capo al Commissario per la ricostruzione), risorse di altre Amministrazioni Pubbliche, risorse

di società a controllo pubblico (prevalentemente settore infrastrutture), risorse private.

Strategia pluriennale, velocità, concentrazione e integrazione

- Strategia pluriennale: la maggior parte degli interventi monitorati sono pluriennali, e 30 di essi hanno

un arco temporale previsto di 3 o più anni; vi sono 10 interventi costituiti da programmi complessi

(ad esempio relativi alle infrastrutture trasportistiche) la cui durata è superiore ai 6 anni;

- Velocità: gli interventi già conclusi sono il 14% e quelli in corso il 77% degli interventi ad oggi

monitorati, per un totale di risorse finanziarie che ammontano complessivamente a 15,08 miliardi di

euro, ovvero l’84% del totale delle risorse complessivamente stimate3; le risorse messe a bando sui

fondi europei ammontano a oltre 1,5 miliardi di euro, ovvero circa il 60% del totale disponibile per

l’intero ciclo di programmazione, e hanno contribuito ad attivare 660 milioni di euro di investimenti

privati come cofinanziamenti.

2 L’incremento è imputabile in larga misura a ulteriori interventi non ricompresi nelle stime effettuate nel 2015 in vista della sottoscrizione del Patto

(o, in alcuni casi, a un incremento di risorse per interventi già inizialmente preventivati) in tema di mobilità, edilizia pubblica (scolastica e sanitaria) e, in misura inferiore, a tutti gli altri obiettivi e sotto-obiettivi del Patto. 3 Come precisato nella nota metodologica, i dati sono aggiornati al 10 di giugno. Alcuni interventi a quella data ancora da avviare sono stati nel

frattempo avviati: in fase di monitoraggio sono stati indicati come in avvio tra giugno e luglio una decina di nuovi interventi, per un totale di 78 milioni di euro.

Page 13: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

10

- Concentrazione e integrazione: sono stati attivati interventi riconducibili a tutti gli obiettivi del Patto.

Il 70% degli interventi ad oggi attivati e oltre il 90% delle risorse sono concentrati su due obiettivi

del Patto: Territorio e lavoro (65 interventi) e Sviluppo, imprese e lavoro (79 interventi, che

prevedono politiche integrate rivolte al capitale umano, al sistema economico-imprenditoriale e

allo sviluppo del sistema agroalimentare del territorio, articolati nelle tre linee strategiche:

Economia forte, aperta, sostenibile e globale con 51 interventi, Società del lavoro imprenditiva e

dinamica con 21 interventi, Società equa ed inclusiva con 7 interventi).

Focus sui fondi europei

L’attuazione della programmazione 2014/2020 dei fondi europei fa registrare rispetto allo scorso anno

significativi passi in avanti. Le risorse messe a bando superano il miliardo e mezzo di euro (erano un

miliardo un anno fa) e le risorse impegnate sono più che raddoppiate, passano da circa 430 milioni a oltre

un miliardo. Analogamente, sono praticamente raddoppiati (da 347 a 660 milioni di euro) gli investimenti

privati attivati come cofinanziamento ai progetti finanziati.

Page 14: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

11

Gli obiettivi del Patto Il grafico seguente mostra, per ogni obiettivo del Patto, l’ammontare in milioni di euro delle risorse previste

dagli interventi già avviati (conclusi o in corso).

Rispetto alla distribuzione delle risorse degli interventi avviati per obiettivi del Patto per il Lavoro, è utile

specificare che alcuni di essi comprendono interventi numericamente limitati in termini di monitoraggio

quantitativo e finanziario ma con una straordinaria valenza strategica (l’approvazione del Testo Unico per

la Legalità ne è un esempio). Inoltre, è doveroso segnalare che l’attribuzione degli interventi agli obiettivi

del Patto è stata effettuata usando il criterio dell’obiettivo prevalente: molti degli interventi riconducibili

agli obiettivi Sviluppo, imprese e lavoro e Territorio e lavoro hanno un impatto significativo anche su altri

obiettivi, poiché a beneficio ad esempio anche delle singole persone e della comunità.

Page 15: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

12

Il dialogo istituzionale e sociale Il Patto per il Lavoro prevede “il coinvolgimento delle parti firmatarie per un confronto preventivo sui

contenuti delle principali azioni e dei provvedimenti da intraprendere in attuazione e in coerenza con

quanto condiviso”. Gran parte degli interventi monitorati sono stati oggetto di confronto preventivo che ha

visto coinvolti, in diversa misura, tavoli già formalizzati e, più in generale, soggetti del partenariato

istituzionale, economico e sociale, così come rappresentato dall’infografica che segue.

Ogni intervento può aver visto coinvolti più soggetti, per cui il totale supera il numero di interventi complessivamente monitorati.

I destinatari degli interventi I destinatari degli interventi, costituiti dai principali soggetti del territorio regionale, sono stati suddivisi in

grandi categorie:

- Enti locali (Comuni e Unioni, Città Metropolitana di Bologna e Province, relative società controllate

o partecipate);

- Imprese (grandi imprese, PMI, imprese agricole, start-up, raggruppamenti d’imprese, enti fiere e

Camere di Commercio);

- Persone e famiglie (nuclei familiari e giovani coppie, persone in condizioni di disagio quali anziani,

disabili, etc, giovani e NEET, occupati e non occupati);

- Territorio (infrastrutture e reti, difesa del suolo e tutela dell’ambiente, politiche territoriali, edilizia

pubblica).

Page 16: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

13

Ad ogni intervento monitorato è stata assegnata una di queste categorie di destinatari, utilizzando il criterio

della prevalenza nel caso di interventi indirizzati a più tipologie di destinatari. Il grafico che segue mostra,

per ognuna delle categorie di destinatari, l’ammontare delle risorse previste per interventi ad oggi già

avviati (conclusi o in corso).

Il sistema produttivo è il destinatario del maggior numero di interventi del Patto per il Lavoro (75). Le

categorie persone e famiglie e territorio racchiudono ognuna 42 interventi, mentre le azioni rivolte agli Enti

locali sono 30.

Confronto con il monitoraggio 2016 La tabella che segue propone un confronto tra alcuni dei principali rilevati nel presente monitoraggio di

luglio 2017 rispetto al monitoraggio precedente di luglio 2016.

Sono aumentati tutti gli indicatori relativi alle risorse, sia quelle destinate a interventi già avviati sia quelle

stimate quali complessivamente disponibili nell’arco della legislatura a sostegno degli obiettivi del Patto. Lo

stesso trend positivo si registra in relazione ai fondi europei: le risorse complessivamente messe a bando

sono passate da 1 a 1,5 miliardi di euro, mentre quelle impegnate sono salite da 429 milioni di euro a poco

più di un miliardo di euro.

luglio 2017 luglio 2016 Differenza

Risorse per interventi già avviati 15,1 miliardi 13,5 miliardi +1,6 miliardi

Risorse complessive stimate 17,8 miliardi 15,0 miliardi +2,8 miliardi

Risorse messe a bando sui fondi europei 1,5 miliardi 1,0 miliardi +500 milioni

Risorse impegnate a valere sui fondi europei 1,0 miliardi 0,4 miliardi +600 milioni

Cofinanziamenti privati ai fondi europei previsti 660 milioni 347 milioni +313 milioni

Page 17: A DUE ANNI DALLA FIRMA - Emilia-Romagna · 2018-11-12 · 3 Il ontesto dell’Emilia-Romagna Scenario internazionale Accelera il commercio internazionale. A livello globale la disontinuità

14

Nota metodologica

Il monitoraggio degli interventi riconducibili al Patto per il lavoro è stato svolto dall’Amministrazione regionale nel mese di giugno

2017 (con dati aggiornati al 10 giugno) attraverso un sistema informativo appositamente predisposto dal Servizio ICT regionale e ha

visto coinvolte tutte le Direzioni Generali, il Gabinetto del Presidente della Giunta, l’Agenzia per il lavoro e l’Agenzia per la

ricostruzione.

Per intervento si intende:

- Singoli progetti/azioni;

- Piani e programmi che prevedono diversi progetti specifici: è il caso, ad esempio, dei bandi dei fondi europei, ognuno dei

quali finanzia diversi progetti, così come dei programmi di interventi sulle opere pubbliche, ognuno dei quali finanzia

numerose azioni specifiche. In questi casi l’entità monitorata è costituita dal Piano/Programma nella sua interezza e

rappresenta quindi un “contenitore” di diverse azioni singole. In alcuni casi talune singole azioni, particolarmente rilevanti

per la loro dotazione finanziaria o il loro carattere strategico, sono state scorporate dal piano/programma di cui fanno parte

e monitorate come oggetti a sé stanti, al fine di consentire un maggior livello di dettaglio nei dati raccolti. Per lo stesso

motivo, per gli interventi che si ripetono periodicamente in annualità differenti (es. Fondo per la montagna e alcuni bando

dei fondi europei), si è optato per considerare ogni annualità come un intervento a sé stante.

Gli interventi monitorati sono riconducibili al Patto per il lavoro e, alla data del 10 giugno, risultano alternativamente:

- già conclusi;

- in corso;

- ancora da avviare, purché: a) l’Amministrazione regionale abbia già avviato i lavori preparatori per l’avvio dell’intervento;

b) esista un atto formale che sancisca l’esistenza dell’intervento; c) le eventuali risorse finanziarie destinate all’intervento

siano già state quantificate, con fonte di finanziamento certa;

Nel caso degli interventi “contenitore” illustrati in precedenza, l’intervento è considerato avviato quando il Piano/Programma viene

approvato o quando viene avviata la prima delle singole azioni ricomprese nell’intervento, mentre viene considerato concluso

quando tutti i pagamenti sono stati effettuati (al netto di eccezioni quali ad esempio eventuali revoche). Lo stato degli interventi fa

riferimento quindi ai tempi amministrativi e non ai soli tempi di esecuzione dei progetti: nel caso dei fondi europei ad esempio gli

interventi sono considerati avviati con l’approvazione dei bandi e l’intervento è quindi considerato in corso per tutto il periodo di

accoglimento delle domande di finanziamento, di istruttoria e selezione dei progetti fino all’approvazione della graduatoria, di

esecuzione e di rendicontazione dei progetti. L’intervento può avere pertanto una durata pluriennale anche se i tempi previsti per

l’esecuzione dei progetti da parte dei beneficiari sono inferiori all’anno.

Le eventuali risorse finanziarie destinate all’intervento sono state classificate per fonti di finanziamento (ogni intervento può

avvalersi di risorse provenienti da più fonti di finanziamento allo stesso tempo). Alcune precisazioni in merito:

- Le risorse a valere su un fondo europeo vengono considerate tutte come a valere sul quel fondo, a prescindere

dall’eventuale ripartizione in una quota di fondi UE, una quota di fondi statali e una quota di fondi regionali;

- Le risorse regionali comprendono sia le risorse proprie della Regione sia le risorse che transitano dal bilancio regionale (ad

eccezione dei fondi europei appena richiamati) a seguito di trasferimenti statali o da altre Amministrazioni pubbliche:

questa scelta è stata effettuata con lo scopo di raccogliere, in tutti i casi in cui fosse possibile, non solo il dato sulle risorse

previste, ma anche sulle risorse impegnate;

- Sono previste ulteriori fonti di finanziamento per le quali, non transitando esse dal bilancio regionale, non è possibile

determinare le risorse impegnate: si tratta delle risorse statali, delle risorse di altre amministrazioni pubbliche, delle risorse

di società a controllo pubblico, delle risorse private;

- Diversamente dai Programmi FESR, FSE, PSR e Garanzia Giovani, per la Cooperazione Territoriale europea sono state

considerate le sole risorse assegnate a progetti che vedono la partecipazione di almeno un partner del territorio regionale;

- Per i fondi europei sono state raccolte informazioni sull’ammontare dei cofinanziamenti privati attivati grazie ai

finanziamenti erogati a valere su ogni Programma: le risorse sono state calcolate prendendo in considerazione gli importi

presentati dai beneficiari in fase di domanda di finanziamento.