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Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD Rossella D’Imporzano A.D. A.D. AL COLLEGIO DOCENTI del 25 OTTOBRE 2016

A.D. AL COLLEGIO DOCENTI del 25 OTTOBRE 2016 · Bilanciare qualità e apertura nella produzione di contenuti didattici, nel rispetto degli interessi di scuole, autori e settore privato

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Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD

Rossella D’Imporzano

A.D.

A.D.

AL COLLEGIO DOCENTI del 25 OTTOBRE 2016

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Il Piano Nazionale Scuola Digitale

si articola in:9 AMBITI DI LAVORO

e35 AZIONI #

Lo scopo di base è quello di sviluppare le competenze digitali del XXI secolo.

Le azioni per essere efficaci devono essere:

• Rapportate alla nostra realtà.• Introdotte gradualmente.• Essere sostenibili in termini

economici ed umani

PNSDAMBITI DI LAVORO AZIONI

1. Accesso

Obiettivi

Fornire a tutte le scuole le condizioni per l’accesso alla società dell’informazione.

Fare in modo che il “Diritto a Internet” diventi una realtà, a partire dalla scuola.

Coprire l’intera filiera dell’accesso digitale della scuola, per abilitare la didattica digitale.

• Azione #1 Fibra per banda ultra-

larga alla porta di ogni scuola.

• Azione #2 Cablaggio interno di tutti

gli spazi delle scuole (LAN/W-LAN).

• Azione #3 Canone di connettività:

il diritto a Internet parte a scuola (Internet day).

2. Spazi e ambienti per l’apprendimento

Obiettivi

Potenziare l’infrastrutturazione digitale della scuola con soluzioni “leggere”, sostenibili e inclusive.

Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e saper fare, ponendo al centro l’innovazione.

Passare da didattica unicamente “trasmissiva” a didattica attiva, promuovendo ambienti digitali flessibili.

Allineare l’edilizia scolastica con l’evoluzione della didattica

Ripensare la scuola come interfaccia educativa aperta al territorio, all’interno e oltre gli edifici scolastici.

• Azione #4 Ambienti per la didattica

digitale integrata.

• Azione #5 Challenge Prize (sfide

rivolte a ricercatori, studenti e creativi, ma più in generale a tutta la cittadinanza, affinché i partecipanti, proponendo soluzioni inedite,contribuiscano all'avanzamento del livello di ricerca e innovazione) per la scuola digitale.

• Azione #6 Linee guida per politiche

attive di BYOD (Bring Your Own Device) utilizzo di dispositivi personali non forniti dall’istituzione scolastica.

• Azione #7 Piano per l’apprendimento

pratico (scuola accogliente-Atelier).

• Sinergie Edilizia Scolastica Innovativa

In questo caso ci vengono incontro i Fondi PON-FESR soprattutto per aumentare le

RISORSE STRUMENTALI

A.D. TEAMGruppi di lavoro

specializzati

ACCORDIDI RETE

Crowdfunding

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AMBITI DI LAVORO AZIONI

3. Identità digitale

Obiettivi

Associare un profilo digitale (unico) ad ogni persona nella scuola, in coerenza con sistema pubblico integrato per la gestione dell’identità digitale (SPID).

Ridurre la complessità nell’accesso ai servizi digitali MIUR.

Associare il profilo digitale di docenti e studenti a servizi e applicazioni semplici ed efficaci, in coerenza con le politiche del Governo sul miglioramento dei servizi digitali al cittadino.

• Azione #8 Sistema di autenticazione unica

(Single-Sign-On).

• Azione #9 Un profilo digitale per ogni studente.

• Azione #10 Un profilo digitale per ogni docente.

4. Amministrazione digitale

Obiettivi

Completare la digitalizzazione dell’amministrazione scolastica e della didattica e diminuire i processi che utilizzano solo carta.

Potenziare i servizi digitali scuola - famiglia - studente.

Aprire i dati e servizi della scuola a cittadini e imprese.

• Azione #11 Digitalizzazione amministrativa della

scuola.

• Azione #12 Registro elettronico.

• Azione #13 Strategia “Dati della scuola”.

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AMBITI DI LAVORO AZIONI

5. Competenze degli studenti

Obiettivi

Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare.

Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori di percorsi didattici innovativi, definendo con loro strategie didattiche per potenziare le competenze chiave.

Coinvolgere gli studenti attraverso format didattici innovativi.

Innovare i curricoli scolastici.

• Azione #14 Un framework comune per le

competenze digitali degli studenti.

• Azione #15 Scenari innovativi per lo sviluppo di

competenze digitali applicate (Internet day).

• Azione #16 Una unità di ricerca per le Competenze

del 21mo secolo.

• Azione #17 Portare il pensiero computazionale a

tutta la scuola primaria (CodeWeek - Hour of code).

• Azione #18 Aggiornare il curricolo di “Tecnologia”

alla Scuola Secondaria di Primo Grado.

6. Digitale – imprenditorialità e lavoro

Obiettivi

Colmare il divario digitale, sia in termini di competenze che occupazioni, che caratterizza particolarmente il nostro Paese.

Promuovere carriere in ambito “STEAM” (Science, Technology, Engineering, Arts & Maths).

Valorizzare il rapporto tra scuola e lavoro.

Coinvolgere gli studenti come leva di digitalizzazione delle imprese e come traino per le vocazioni dei territori.

Promuovere la creatività, l’imprenditorialità e il protagonismo degli studenti nel quadro della valorizzazione delle competenze chiave e per la vita all’interno dei curricola scolastici.

• Azione #19 Un curricolo per l’imprenditorialità

(digitale).

• Azione #20 Girls in Tech & Science.

• Azione #21 Piano Carriere Digitali.

• Sinergie Alternanza Scuola-Lavoro per l’impresa

digitale.

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AMBITI DI LAVORO AZIONI

7. Contenuti digitali

Obiettivi

Incentivare il generale utilizzo di contenuti digitali di qualità, in tutte le loro forme, in attuazione del Decreto ministeriale sui Libri Digitali.

Promuovere innovazione, diversità e condivisione di contenuti didattici e opere digitali.

Bilanciare qualità e apertura nella produzione di contenuti didattici, nel rispetto degli interessi di scuole, autori e settore privato.

• Azione #22 Standard minimi e interoperabilità

degli ambienti on line per la didattica.

• Azione #23 Promozione delle Risorse Educative

Aperte (OER) e linee guida su autoproduzione dei contenuti didattici.

• Azione #24 Biblioteche Scolastiche come ambienti

di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali (Biblioteche innovative).

8. Formazione del personale

Obiettivi

Rafforzare la preparazione del personale in materia di competenze digitali, raggiungendo tutti gli attori della comunità scolastica.

Promuovere il legame tra innovazione didattica e tecnologie digitali.

Sviluppare standard efficaci, sostenibili e continui nel tempo per la formazione all’innovazione didattica.

Rafforzare la formazione all’innovazione didattica a tutti i livelli (iniziale, in ingresso, in servizio).

• Azione #25 Formazione in servizio per

l’innovazione didattica e organizzativa(TEAM e docenti).

• Azione #26 Rafforzare la formazione iniziale

sull’innovazione didattica (Formazione Interna).

• Azione #27 Assistenza tecnica per le scuole del

primo ciclo (pronto soccorso tecnico).

• Sinergie La nuova formazione per i neoassunti.

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AMBITI DI LAVORO AZIONI

9. Accompagnamento

Obiettivi

Innovare le forme di accompagnamento alle scuole.

Propagare l’innovazione all’interno di ogni scuola.

Dare una dimensione territoriale al Piano Nazionale Scuola Digitale

Abilitare e rafforzare strumenti per la collaborazione intelligente di partner esterni alla scuola sulle azioni del Piano.

Trasformare il monitoraggio della scuola digitale, da amministrativo a strategico, dando una dimensione permanente al Piano.

Monitorare, a livello quantitativo e qualitativo, l’intero Piano e la sua attuazione.

Rafforzare il rapporto tra il Piano e la dimensione scientifica del rapporto tra scuola e digitale.

• Azione #28 Un animatore digitale in ogni scuola

(A.D.).

• Azione #29 Accordi territoriali.

• Azione #30 Stakeholders’ Club per la scuola

digitale.

• Azione #31 Un galleria per la raccolta di pratiche.

• Azione #32 Dare alle reti innovative un ascolto

permanente.

• Azione #33 Osservatorio per la Scuola Digitale.

• Azione #34 Un comitato Scientifico che allinei il

Piano alle pratiche internazionali.

• Azione #35 Il monitoraggio dell’intero Piano

• Sinergie Piano Triennale per l’Offerta Formativa.

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FORMAZIONE INTERNA #26 (art 1 D. 170/2016):

Corso 1Introduzioneal PNSD(3 video 1 questionario)

Corso 2Metodi di Apprendimento (slide 1 questionario)

Corso 3Strategie Innovative(slide 1 questionario)

CodingEvento CodeWeek ISA1

Corso Scuola Amica della Dislessia(massimo 30 iscritti)

IncontroCompetenze per una nuova Programmazione

InfanziaPrimariaSecondariaTot

63717

60

InfanziaPrimariaSecondariaTot

119

424

InfanziaPrimariaSecondariaTot

119

222

InfanziaPrimaria Secondaria

1317

Infanzia PrimariaSecondaria

121

8

Secondaria(rivolto solo alla secondaria)

38

2h online 2h online 2h online 2h in presenza 40h online 2h in presenza

SETTEMBRE – OTTOBRE

Profilo A.D.:formazione interna-coinvolgimento

comunità-creazione soluzioni innovative

Attestato Formazione Interna da STAMPAREe portare in segreteria per Timbro e Firma a fine anno

Da Novembre

Da implementare

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FORMAZIONE OBBLIGATORIA DEI DOCENTI MIURLa legge n. 107/2015 comma 123nota ministeriale n.2151 del 7 giugno 2016

nota ministeriale n.2915 del 15 settembre 2016.

2016-2019http://www.istruzione.it/allegati/2016/Piano_Formazione_3ott.pdf

ART. 5 e 6

Prevede l’istituzione di un piano triennalein coerenza con il PTOF

articolato in cinque unità formative di 25 ore ciascuna(per un totale di 125 ore)

così suddiviso:

• 40 ore di attività in presenza a scuola(frontale in cui apprenderanno nuove informazioni e tecniche di insegnamento).

• 85 ore di attività di ricerca e riflessione sulla professionalità(on line).

1 unità deve avere 8 ore in presenza e 17 ore on line (per 5 in tre anni)

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MIURPIANO NAZIONALE DI

FORMAZIONE TRIENNALE

SCUOLAPIANO FORMATIVO

TRIENNALE

DOCENTEPIANO INDIVIDUALE DI

SVILUPPO PROFESSIONALE(PORTFOLIO)

Area delle

competenze

didattiche

Area delle

competenze

professionali

Area delle

competenze

organizzative

AR

TIC

OLA

ZIO

NE D

EL P

IA

NO

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COME SARÀ ORGANIZZATA LA FORMAZIONE

Progettano in rete all’interno degli ambiti territoriali, si coordinano con altri poli formativi, redigono i piani di formazione dell’istituto,

esprimono i propri bisogni, individualmente e collettivamente, partecipano alla formazione e la valutano.

Cabina di Regia Piani Nazionali Standard di qualità

Monitoraggio complessivo

Task Force RegionaleSostegno agli Ambiti

Monitoraggio Territoriale

SCUOLE

USRMIUR

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COSA DEVE FARE IL DOCENTE?

Il docente avrà il compito di stendere un piano individuale di sviluppo professionale:

• ci sarà un sistema on-line nel quale ciascun docente potrà documentare e riorganizzare lapropria “storia formativa e professionale” costruendo il proprio portfolio professionale;

• il portfolio permetterà di valutare la qualità e la quantità della formazione effettuata (monte ore,modalità, contenuti) allo scopo di documentare la carriera e le esperienze fatte;

• il DS raccoglierà tutti i piani di sviluppo professionale dei docenti della sua scuola e predisporrà ilpiano delle attività formative.

Il piano individuale

Tre macro-aree:

1. Area delle competenze relative all’insegnamento (competenze didattiche).

2. Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica (competenze organizzative).

3. Area delle competenze relative alla propria formazione (competenze professionali).

Le priorità riguarderanno diverse aree tematiche che vanno dall'inclusione e disabilità, all'autonomiaorganizzativa e didattica passando per le competenze digitali e quelle di lingua straniera, oltre alla valutazione eal miglioramento, alla prevenzione del disagio giovanile, alla questione riguardante la scuola e il lavoro, passandoper l'integrazione e le competenze di cittadinanza e cittadinanza globale.

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COSA DEVE FARE LA SCUOLA?

Le scuole dovranno redigere un Piano Formativo triennale, parteintegrante del PTOF, ispirato a quello nazionale, che si raccordi con leesigenze formative della rete di ambito, ma, allo stesso tempo, adatto aibisogni formativi che ogni territorio avrà cura di individuare, coinvolgendodirettamente i docenti mediante il Piano individuale di SviluppoProfessionale.

La scuola deve garantire ad ogni docente almeno UNAunità formativa per ogni anno scolastico, ma tali unitànon dovranno necessariamente raggiungere un monteore annuo prestabilito a priori a livello ministeriale.Le ore di formazione vengono eventualmente stabilite intotale autonomia dalle scuole nell’ambito del PTOF.

Le scuole articoleranno le attività di formazione in UNITÀ FORMATIVE che,programmate e attuate su base triennale, dovranno essere coerenti con ilPiano Nazionale e con i propri Piani formativi.

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LE UNITÀ FORMATIVE

Sono unità formative anche le attività di formazione:

● per gli animatori digitali;

● per il team per l’innovazione;

● per i tutor neo-immessi;

● per i coordinatori per l’inclusione;

● per ruoli chiave sull’Alternanza scuola-lavoro;

● approfondimento CLIL.

Le unità formative possono prevedere:

● formazione in presenza;

● formazione on-line;

● sperimentazione didattica;

● lavoro in rete;

● approfondimento personale e collegiale;

● progettazione e rielaborazione.

Le unità formative possono essere promosse e attestate (art 1 D. 170/2016):

● dalla scuola;

● dalle reti di scuole;

● dall’Amministrazione;

● dalle Università e dai consorzi universitari;

● da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della scuola.

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Il funzionamento sarà molto simile a quello dei crediti universitari epotrà essere realizzato da Scuole in RETE (di ambito e di scopo).Vengono anche introdotte le unità formative certificate per “itinerariformativi di notevole consistenza”, ad esempio:

● formazione sulle lingue e il CLIL;

● coinvolgimento in progetti di rete;

● particolare responsabilità in progetti di formazione;

● ruoli di tutoraggio per i neoassunti;

● animatori digitali e team dell’innovazione;

● coordinatori per l’inclusione;

● ruoli chiave per l’alternanza scuola-lavoro.

Tali UFC “potranno essere utilizzati a valere suiriconoscimenti di professionalità previsti dallenorme di legge” (leggasi “bonus”).

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sito www.isa1sp.it e canale you tube studenti isa1 la spezia

Il materiale deve essere inoltrato dal RESPONSABILE di PLESSO o suo delegato all’indirizzo [email protected] con lanormale posta elettronica fino a 5Mb; con i seguenti requisiti:

1. Documenti in formato pdf con dimensioni non superiori a 5Mb.

2. Video formato mp4 durata di massima 15 minuti e della dimensione massima di 100Mb.

3. Immagini in formato jpg dimensioni non superiori a 5Mb.

AGGIORNAMENTO ARCHIVIO PROGETTI

Per inviare file di superiori a 5Mb dimensioni utilizzare WeTransfer.WeTransfer è un servizio online gratuito al 100%, disponibile anche in Italiano, che permette di trasferire file digrandi dimensioni, fino ad un limite di 2 GB, da computer a computer. I file caricati restano sul server per 14 giorni,durante il quale possono essere scaricati anche più volte. WeTransfer è di immeditato utilizzo, non è richiesta alcunaregistrazione. Usarlo è molto semplice con questo tutorial ti spiego passo passo come inviare e ricevere file.

Come funziona WeTransfer:

• Collegati al sito www.wetransfer.com e fai clic sul link alla versione free(può essere diverso).

• Nella finestra che appare fare clic su “+” accanto a “Aggiungi File” e selezionare i file desiderati: limite 2Gb.Si aprirà una finestra nella quale dovrai indicare i file che vuoi trasferire. Si consiglia di creare prima un filecompresso con ZIP o RAR contenente tutti i documenti, le immagini o i video da inviare. Seleziona quindi i fileda inviare e clicca su Apri.

• Digitare l’indirizzo e-mail del destinatario e il proprio, più eventuale messaggio per accompagnare i file.

• Ora fare clic su Trasferisci.

• WeTransfer inizierà quindi a caricare i file sul proprio server.

• Al termine WeTransfer invierà un’email al destinatario e al mittente con il link che ha una validità di 14 giorni.

• Cliccando sul link ricevuto sia il destinatario che il mittente potranno scaricare il file.

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Ci sarà anche l’opportunità di caricare i nostri progetti sul sito: SCUOLA DIGITALE LIGURIA che ha creato la mappa delle SCUOLE DIGITALI LIGURI

(presentata a Genova il 4 ottobre vedi newsletter del 7 ottobre 2016)

http://geoportale.regione.liguria.it/geoviewer2/pages/apps/scuoladigitale/mappa.html

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AGGIORNAMENTO ARCHIVIO PROGETTIPer quanto riguarda i LABORATORI della J.Piaget, chiedo ai REFERENTI:

Per i LABORATORI già presenti di CONTROLLARE la pagina e inoltrarmi gli eventualiAGGIORNAMENTI (compreso il cambio di referente).

Per i NUOVI LABORATORI di inviare materiale per la creazione della pagina; valgono leregole dette sopra ad eccezione del Documento che contiene la descrizione del laboratorioche deve essere scritto in doc e non pdf.

Ricordo che avete l’opportunità di fare VIDEO TUTORIAL da caricare sul canale YouTube.

La veste grafica del sito si modificherà nel tempo a mano a mano che tutte le componenti «ufficiali» troveranno collocazione nel sito Ufficiale www.isa1sp.gov.it

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Vorrei conoscere la vostra opinione riguardo ad alcune «possibilità» che ci vengono suggerite spesso nei Bandi.

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Fare rete per condividere risorse con ALTRE SCUOLE nell’ambito dell’organico dell’autonomia mediante ACCORDI DI RETE.

La Normativa ce lo permette (AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Art 7 del DPR 8/3/99 n°275 – Art.15 comma1 L7/8/1990 n°241)

http://archivio.pubblica.istruzione.it/argomenti/autonomia/documenti/regolamento.htm

ACCORDI DI RETE

Esempio di ACCORDO di RETE(18 istituzioni in Toscana):

http://www.liceomachiavelli-firenze.gov.it/com/file/convenzioni%20dal%202015/ACCORDO%20RET

E%20FORMAZIONE%20ATA.pdf

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FINANZIAMENTO COLLETTIVO

Il Crowdfunding è una raccolta fondi nell'era digitale, consiste nell'utilizzare Internet per la raccolta di capitale da gruppi di persone con interessi comuni al fine di finanziare un progetto o un iniziativa.

NON è un PRIVATO che finanzia la scuola, che chiede un contributo per realizzare un PROGETTO, ma è la comunità.

Ecco le FASI:

CROWDFUNDING"finanziamento della folla"

Scuola/DocenteGenitori/persone sensibilizzate….

Internet

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http://italiancrowdfunding.it/wp-content/uploads/2016/01/IL-CROWDFUNDING-NEI-MODELLI-DI-FINANZIAMENTO-DI-PROGETTI-IMPRENDITORIALI.pdf(tesi di laurea)

http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs140116

Ne esistono molte, vediamo quelle più indicate per la scuola:

FASTWEB mette a disposizione € 10.000 di cofinanziamento per azioni richieste dalla scuola (gennaio 2016).

La scuola propone il suo progetto che ha bisogno per realizzarsi di es. € 3.000.Quando la «folla» ha raggiunto il 50% FASTWEB copre il resto dell’offerta;ossia quando si raggiungono in piattaforma € 1.500, FASTWEB ci mette i restanti€ 1.500 e si chiude.

PIATTAFORME DI CROWDFUNDING"finanziamento della folla"

Il MIUR ha fatto un accordo con FASTWEB che si appoggia a questa Piattaforma

(https://www.eppela.com/it/mentors/fastweb)

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Un Istituto comprensivo che aveva fatto un progetto per € 6.000 ha chiesto € 3.000 «alla folla» e ne ha ricevuti € 3.031

avendo raggiunto quindi il 50% riceverà da FASTWEB gli altri € 3.000.

Guardiamo uno di questo progetti:

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Se invece va a buon fine è possibile anche ricompensare i finanziatori con un premio simbolico

(segnalibro, calamita, agendina, maglietta)

La raccolta ha un tempo massimo, scaduto il quale se non si è raccolto il 50% decade e alla

«folla» vengono restituiti i soldi.

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TERMINI DI UTILIZZO

Un’altraPiattaforma

https://schoolraising.it/Trattiene il 10%

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IL PARERE DEL COLLEGIO