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"La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine." Giovanni Falcone Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani (27 anni), Antonio Montinaro (30 anni) e Rocco Dicillo (30 anni) morirono in un attentato ad opera di Cosa Nostra a Capaci. Domani ricorrono 21 anni da quel giorno. Per ricordare e celebrare la vita di queste cinque persone, dedicata e sacrificata per la lotta contro la mafia, oggi intervisto Francesca Vannini Parenti, co-fondatrice, insieme a Dario Riccobono ed Edoardo Zaffuto, di Addiopizzo Travel, un progetto di turismo etico e responsabile che sostiene e promuove le attività di chi, rifiutando di pagare il pizzo, ha fatto una coraggiosa scelta di legalità e contribuisce alla costruzione di una Sicilia libera dal racket. Addiopizzo Travel e il turismo etico in Sicilia: intervista a Francesca Vannini Parenti

Addiopizzo Travel e il turismo etico in Sicilia ... · ... dedicata e sacrificata per la lotta contro la mafia, oggi ... compagni di strada per realizzare un vero ... ed altri blog

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"La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come

tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine."

Giovanni Falcone

Il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, gli agenti

della scorta Vito Schifani (27 anni), Antonio Montinaro (30 anni) e Rocco

Dicillo (30 anni) morirono in un attentato ad opera di Cosa Nostra a Capaci.

Domani ricorrono 21 anni da quel giorno. Per ricordare e celebrare la vita di

queste cinque persone, dedicata e sacrificata per la lotta contro la mafia, oggi

intervisto Francesca Vannini Parenti, co-fondatrice, insieme a Dario

Riccobono ed Edoardo Zaffuto, di Addiopizzo Travel, un progetto di turismo

etico e responsabile che sostiene e promuove le attività di chi, rifiutando di

pagare il pizzo, ha fatto una coraggiosa scelta di legalità e contribuisce alla

costruzione di una Sicilia libera dal racket.

Addiopizzo Travel e il turismo etico in

Sicilia: intervista a Francesca Vannini

Parenti

Francesca Vannini Parenti

Ciao Francesca, raccontaci i vostri inizi: come nasce Addiopizzo

Travel? Chi lavora al progetto?

Addiopizzo Travel nasce dall’idea di 3 amici e volontari del Comitato

Addiopizzo di Palermo, Dario, Edoardo e Francesca. Il Comitato Addiopizzo è

un'associazione di volontariato palermitana nata nel 2004 intorno allo

slogan“un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” e che da

anni porta avanti la campagna di consumo critico a sostegno dei negozi e delle

imprese che si oppongono alla mafia. Sulla scia del lavoro del Comitato, nasce

nel novembre 2009 il progetto Addiopizzo Travel, turismo etico a sostegno di

chi ha detto no alla mafia. Applicando al settore turistico la campagna di

consumo critico Addiopizzo, permettiamo, anche ai non siciliani, di diventare

protagonisti nella lotta contro il pizzo.

L’idea nasce dall’enorme potenzialità turistica della Sicilia e dal desiderio di

valorizzazione delle bellezze della nostra terra. Nel corso degli anni abbiamo

incontrato numerosissimi amici non siciliani che ci hanno chiesto aiuto e

consigli per non lasciare, nemmeno indirettamente, soldi alla mafia. Con

Addiopizzo Travel rispondiamo alle loro richieste e contribuiamo alla crescita

delle rete antiracket.

Ad oggi lavorano o prestano le proprie energie professionali volontariamente

al progetto:

- 3 soci fondatori (Dario, Edoardo e Francesca)

- 1 risorsa part-time (Chiara) che ha svolto il servizio civile in Addiopizzo

restando poi all’interno dell’organizzazione

- 1 stagista (Christine) dall’Università di Augsburg (Germania) che svolge il

suo Erasmus Placement con l’associazione

- 5 mediatori culturali che accompagnano i gruppi durante i tour (Nino,

Miriam, Mauro, Fabio e Stefano), simpatizzanti del movimento antimafia

Addiopizzo e collaboratori stagionali del progetto turistico, oltre a guide

turistiche, imprenditori del settore turistico che aderiscono alla lista di

Addiopizzo, grafici ed altri professionisti che collaborano coi l’organizzazione.

Capaci e Isola delle Femmine

Per partire avete dovuto costruire una rete di operatori pizzo-free,

come li avete intercettati? È stato semplice comunicare il vostro

messaggio o avete incontrato resistenze e difficoltà?

Di questo aspetto si è occupato in prima battuta il Comitato Addiopizzo: dal

2005 raccogliamo le iscrizioni di quanti non volendo più pagare il pizzo sono

disposti anche a dichiararlo pubblicamente. E sì, certamente all’inizio è stato

difficile comunicare con una città che non voleva nemmeno parlare di pizzo.

Poi, però, è risultata vincente la strategia di puntare sul consumatore:

presentarci da un imprenditore con una lista di 5.000 cittadini (oggi più di

10.000) disposti a fare acquisti da lui per il solo fatto di dichiarare di non

voler pagare il pizzo ha convinto numerose aziende che l’aria stava cambiando

e che non sarebbero più stati soli. Oggi invece sono i commercianti di tutta la

Sicilia che ci chiamano per fare parte della rete!!!

Per creare invece la rete turistica abbiamo avuto la strada “spianata” dal

rapporto fiduciario che da anni intercorreva fra gli aderenti al circuito

Addiopizzo e noi volontari: abbiamo scelto i nostri partner per i viaggi fra

coloro che già aderivano e che non sono solo dei fornitori di servizi ma dei

veri e propri supporter, compagni di strada per realizzare un vero circuito

economico libero.

Terre di Corleone

Al di là degli operatori del settore turistico, qual è la risposta del

vostro territorio (amministrazione, cittadini, ecc...) ad

un'iniziativa come la vostra, che cerca di innescare un circolo

virtuoso scardinando il sistema del pizzo e promuovendo la

cultura della legalità?

Certamente abbiamo molte attestazioni di stima da parte del mondo delle

istituzioni, della scuola e università, dell’imprenditoria. Ma non sempre è

facile, e spesso proprio dalla nostra città (una città difficile al cambiamento,

legata a modi di fare e a una cultura para-mafiosa) arrivano delle critiche che

definirei pretestuose, soprattutto volte ad instillare il dubbio che dietro il

movimento ci sia qualcosa di losco, o qualcuno che si prepara una campagna

elettorale o altro. Per fortuna fino ad oggi abbiamo potuto dimostrare nei fatti

che non è così!

Che tipo di pacchetti offrite? Qual è l'identikit del viaggiatore che

si rivolge a voi?

I nostri prodotti ed itinerari turistici permettono ai viaggiatori responsabili di

poter dare un contributo concreto all’economia pulita. Gli ospiti hanno la

possibilità di soggiornare e consumare i pasti presso strutture ricettive e

ristoranti che non pagano il pizzo, potranno utilizzare i servizi degli operatori

della lista di Addiopizzo e avranno la possibilità di visitare le aziende sorte su

terreni confiscati alla mafia. Faranno insomma un tour al 100% pizzo-free.

Offriamo sia viaggi organizzati che escursioni one-day, oltre ad informare i

viaggiatori su dove dormire e mangiare pizzo-free se quello a cui sono

interessati è un viaggio fai-da-te.

Il nostro itinerario più richiesto è certamente quello che attraversa Palermo e

la racconta alla luce della ribellione antiracket degli ultimi anni: si tratta della

Palermo libera dal pizzo, una passeggiata guidata della durata di circa 4 ore

che si conclude con un pranzo presso un ristorante del circuito Addiopizzo,

come l’Antica Focacceria San Francesco che da un secolo cucina il tipico cibo

da strada palermitano e che nel 2005 denunciò gli estorsori dando avvio ad

una nuova stagione antimafia.

Le scuole e le università invece richiedono maggiormente gli study tour,

viaggi di istruzione nei quali attraverso seminari, incontri, testimonianze, si

scopre la bellezza della Sicilia: quella dell’impegno sociale. Questi tour hanno

una durata media di 5 o 7 giorni a seconda che siano gruppi italiani o stranieri.

Oltre a Palermo, alcune delle altre tappe più significative sono Capaci, Cinisi e

Corleone. L’identikit del nostro cliente è proprio quello del VIAGGIATORE e

non del semplice TURISTA: una persona interessata a conoscere a fondo un

luogo, anche nei suoi risvolti sociali e culturali, oltre che vederne la bellezza

(indubbia peraltro, visto che si parla della Sicilia!).

Addiopizzo Travel, turismo etico in Sicilia

So che vi rivolgete anche alle scuole con un'offerta di gite

scolastiche. Quanto è importante per voi trasmettere il vostro

messaggio ai giovani ed insegnare a viaggiare consapevolmente?

Fondamentale. Non è un caso che anche Addiopizzo tenga in grande

considerazione il lavoro con le scuole, sia siciliane che non. Gran parte del

nostro lavoro da volontari consiste nell’incontrare i giovani: e per transitività

la cosa vale anche per Addiopizzo Travel. Considerando anche la domanda di

offerta formativa sui temi della legalità che scuole e università hanno, il

viaggio di Addiopizzo Travel risponde perfettamente a questa esigenza,

fornendo percorsi di crescita sociale e civile “sul campo”. Anche d’estate si

rivolgono a noi centri aggregativi, gruppi scout, gruppi parrocchiali che

portano i propri giovani utenti in Sicilia per conoscere o per dare una mano

nelle nostre attività antimafia.

La casina da cui venne attivato l'ordigno che uccidere Falcone, su cui è stata dipinta la scritta "NO

MAFIA"

Oggi si parla tanto (per fortuna) di consumo consapevole e

responsabile. Nel settore dei viaggi questi concetti sono cruciali, il

turismo è allo stesso tempo una grande opportunità e una grande

minaccia per le economie locali, soprattutto quelle più deboli e

meno avanzate. Quali consigli puoi dare ai viaggiatori che

vogliono viaggiare secondo i principi dell'etica e della

sostenibilità? Quali sono le buone pratiche da seguire?

Pur occupandoci di un settore molto particolare, quale quello del contrasto

alle mafie, possiamo comunque dire quello che è poi il messaggio di

Addiopizzo ai consumatori: viaggiate (e consumate) con la testa! Sappiamo

che non sempre è facile avere informazioni sul comportamento delle aziende,

ma ormai con internet sono reperibili su molti siti le recensioni di qualità di

prodotti e servizi. Penso a siti di scambio di informazioni come Tripadvisor,

Angels For Travellers ed altri blog che permettono agli utenti di dire la

propria sui luoghi visitati (consapevoli però dei limiti insiti nello strumento), o

anche a centri di ricerca come il Centro Nuovo Modello di Sviluppo

o AITRche censiscono le aziende che si comportano bene sul mercato, anche

in ambito turistico. Quindi il consiglio è di fare un po’ di fatica in più ma di

informarsi bene e scegliere i viaggi che più rispondono ai nostri valori.

Turismo pizzo-free in Sicilia

Infine, parliamo della vostra Sicilia: quali sono secondo te i tesori

della vostra terra che la rendono così unica e irresistibile? Mi sveli

una vostra chicca che non trovo nelle guide turistiche?

Il nostro motto è BELLEZZA è IMPEGNO. La Sicilia come dicevo è

indubbiamente bella e ricca: qui si può vedere la Magna Grecia nei siti

archeologici, tuffarsi nel medioevo con l’arabo-normanno e subito dopo

apprezzare l’arte contemporanea a Gibellina; fare passeggiate in montagna e

sciare sul Vulcano, fare sport acquatici e visitare le spiagge incontaminate

delle riserve naturali, scappare su isole tanto a sud da essere più in Africa che

in Europa, mangiare in modo eccellente con pochi euro e assaggiare vini e

liquori famosi in tutto il mondo. Però… abbiamo anche tante storie di

resistenza quotidiana al potere mafioso che non tutti conoscono e che solo

un’organizzazione come la nostra può raccontare, attraverso anche le parole

dei testimoni. Per questo la bellezza è l’impegno: durante il nostro viaggio si

può ammirare la Sicilia in tutta la sua bellezza, anche quella dell’impegno

civile.

In verità oggi una guida che racconta queste cose c’è… è Viaggio in Sicilia,

edita da Navarra e scritta dal nostro collaboratore e attivista antimafia Pico Di

Trapani! Una guida un po’ speciale per raccontare un viaggio che è

innanzitutto un’esperienza di vita.

Copertina di Viaggio in Sicilia

Grazie Francesca, per questa intervista e per ciò che tu e tutti coloro che

lavorano con te fate ogni giorno per promuovere una cultura etica del viaggio

e per diffondere il concetto che siamo tutti responsabili, ogni volta che

acquistiamo, consumiamo, fruiamo di servizi senza porci domande. Persone

come voi e idee come le vostre danno ragione al Giudice Falcone quando

affermava:

"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e

continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini"