AGENZIA DELLE ENTRATE – SETTORE TERRITORIO 12 Maggio 2015 · 2016-01-27 · Pagina 1 di 7 P.le Cesare Battisti, 12 25128 Brescia Tel 030 3706411 Fax 030 306867 [email protected]

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Memorandum per incontro con AGENZIA DELLE ENTRATE – SETTORE TERRITORIO

12 Maggio 2015 Presenti: Ing. Librizzi Francesco, Agenzia delle Entrate – Settore Territorio Ing. Rabaioli Raffaella, Agenzia delle Entrate – Settore Territorio Ing. Belponer Edoardo, in rappresentanza Ordine Ingegneri. Geometra Rizzi Alessandro in rappresentanza Collegio Geometri. Geometra Bellavia Giuseppe in rappresentanza Collegio Geometri. Geometra Luteriani Maurizio in rappresentanza Collegio Geometri. Geometra Raccagni Enrico in rappresentanza Collegio Geometri. Perito Agrario Pezzotti Samuele in rappresentanza Periti Agrari. ARGOMENTI 1. Dal 1° giugno sarà obbligatoria la consegna delle pratiche per via telematica. Si chiede se l'Ufficio abbia pianificato una procedura, da comunicare a tutte le utenze, al fine di consentire, esclusivamente per le pratiche che automaticamente vengono scartate dal sistema, la consegna a mano. L’Ing. Librizzi evidenzia che lo scarto automatico delle pratiche presentate telematicamente è determinato da un errore presente nella pratica stessa rendendo quindi inutile l’eventuale presentazione della stessa allo sportello; anche una semplice sigla riportata in modo non corretto all’interno del documento comporta il rigetto della presentazione. Il geom. Rizzi segnala che la più recente versione del programma Pre.Geo. presenta già elementi che non consentono la presentazione di alcune pratiche esclusivamente in forma telematica. L’Ing. Rabaioli risponde che alcuni casi emersi all’inizio dell’utilizzo della nuova versione sono già stati segnalati alla sede centrale dell’AdE Settore Territorio che ne ha comunicato la risoluzione prima della scadenza del 1° Giugno. Il geom. Rizzi insiste sulla necessità che vengano comunicate le procedure per la presentazione di quelle pratiche che non è possibile gestire telematicamente ed che oggi il professionista provvede a consegnare presso la sede dell’UP. Il geom. Rizzi informa che i rappresentanti dei Collegi Lombardi si sono riuniti per redigere un elenco delle problematiche riscontrate. L’Ing. Librizzi ritiene che verranno eventualmente stabilite e comunicate procedure parallele per gestire la questione nel caso non fossero risolvibili con aggiornamenti del software in tempi utili per i professionisti. L’Ing. Librizzi conferma che l’attuale organico dell’UP non consente di far fronte alla consegna della documentazione presso gli sportelli dell’ufficio ed invita i professionisti ad utilizzare la casella di posta elettronica per segnalare particolari problematiche. Il geom. Rizzi ricorda che ci sono alcune pratiche per le quali è sempre stato richiesto dall’UP che venissero presentate personalmente dal professionista – per es. nel caso di espropri – per il visto del tecnico. Il geom. Rizzi segnala la particolare preoccupazione in riferimento a tutte le pratiche in esenzione sinora presentate direttamente agli sportelli. L’Ing. Rabaioli confida che per la scadenza del 1° Giugno tutte le funzioni saranno operative, rassicura i rappresentanti dei professionisti sul fatto che verrà

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eventualmente inviata una comunicazione dall’UP qualora si rendesse necessario fornire delle linee guida. L’Ing. Rabaioli comunica che verrà fornita la possibilità di inviare telematicamente una comunicazione all’ufficio per gestire queste pratiche. L’ing. Rabaioli ritiene che la frequenza delle casistiche segnalate dal geom. Rizzi sarà marginale per quanto riguarda i frazionamenti delle strade e delle acque. Il geom. Rizzi non concorda con la previsione esposta dall’Ing. Rabaioli e richiama l’attenzione ai frazionamenti necessari per le nuove strade. L’Ing. Librizzi conviene che la possibilità di allegare la documentazione giustificativa è prevista per il programma Do.C.Fa. ma non per il Pre.Geo., ritiene che se l’UP dovesse avere necessità di documentazione aggiuntiva per le esenzioni, l’ufficio provvederà a contattare direttamente il professionista comunicando le modalità ed i documenti necessari al completamento della pratica. L’Ing. Librizzi conferma che si arriverà alla sospensione solo in caso di dati palesemente non corretti ed invita i professionisti a rimandare le osservazioni al periodo successivo all’entrata in vigore dell’obbligo di presentazione delle pratiche esclusivamente in via telematica. 2. Osservazioni in merito alle sospensioni delle pratiche Do.C.Fa. con richiesta da parte dell'Ufficio di produzione delle concessioni edilizie, quando vi siano cambi di destinazione. L’Ing. Librizzi informa i rappresentanti dei professionisti di un fitto scambio di comunicazioni con il geom. Rizzi sull’argomento proposto. Il geom. Librizzi conferma che “non c’è scritto da nessuna parte che il professionista debba fornire la documentazione relativa alla concessione edilizia” quando vi siano cambi di destinazione d’uso. Il geom. Rizzi insiste che “anzi ci sono circolari che danno disposizioni in senso contrario”. L’Ing. Librizzi conferma che non ci sia nessuna norma che obbliga alla presentazione della documentazione. Il geom. Rizzi ricorda quanto previsto dalla Circolare 9 del 2001 “Si precisa, inoltre, che l'ufficio non dovrà richiedere in copia alcuna documentazione non espressamente prevista dalla normativa catastale vigente.”, la Legge 183 del 2011 e comunica la posizione del Collegio Geometri nel sostenere che le richieste dell’UP al professionista per ottenere documentazione già in possesso di un'altra Pubblica Amministrazione non sono suffragate da nessuna normativa. Non è ammissibile la sospensione delle pratiche per richieste che non sono quindi motivate e lecite. Il geom. Rizzi sottolinea che con questa considerazione non vuole giustificare eventuali errori del professionista che deve rispettare la correttezza e la corrispondenza tra la documentazione catastale, quella urbanistica e lo stato di fatto. Viene proposto dall’Ing. Librizzi un confronto su un esempio di pratica presentata da un professionista con cambio d’uso da negozio ad abitazione per il quale l’ufficio ha rifiutato il cambio di destinazione. L’atteggiamento dell’UP risulterebbe però in contrasto con quanto previsto dal Comma 2 Art. 61 del Regolamento per la formazione del nuovo catasto edilizio urbano: “Le unità immobiliari urbane devono essere classate in base alla destinazione ordinaria ed alle caratteristiche che hanno all'atto del classamento.” Il geom. Rizzi ricorda che negli atti di vendita bisogna dichiarare la conformità dello stato di fatto alla rappresentazione planimetrica. Nel caso non vi sia questa corrispondenza il Notaio non stipula l’atto. L’Up chiede quindi al professionista di mantenere in catasto un classamento diverso dall’uso realmente fatto dell’immobile. L’Ing. Rabaioli ricorda che la Legge 30 luglio 2010 n. 122 prevede che “la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari,

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della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale”. Il geom. Rizzi sostiene che, se per un determinato immobile è stata chiesta una specifica destinazione d’uso, non potrà esserne fatto un diverso utilizzo e pertanto non si potrà presentare una pratica catastale dichiarando un impiego diverso da quello esercitato, perché corrisponderebbe a produrre un falso. L’Ing. Librizzi richiama il principio dell’ordinarietà, secondo il quale, a detta sua, un immobile andrebbe classato in funzione della sua potenzialità reddituale. Il geom. Rizzi insiste sul fatto che in presenza di una concessione edilizia con la quale sia stato richiesto al Comune uno specifico uso non è possibile dichiararne poi in catasto un uso differente in quanto ciò inficerebbe anche il rilascio dell’abitabilità. L’Ing. Rabaioli conferma che, in presenza di una autorizzazione “farlocca” del Comune, ritenuta non corretta, il Catasto non può non esprimere le proprie considerazioni, anche se non combaciano con quelle urbanistiche. Il P.A. Pezzotti ricorda che la normativa urbanistica in un cambio di destinazione ha una serie di conseguenze da considerarsi anche nel corso del tempo ed il livello catastale ed il livello urbanistico comportano l’applicazione di specifiche ben definite e la norma catastale deve essere subordinata a quella urbanistica. Il P.A. Pezzotti ritiene che, se la pianificazione territoriale di un Comune permette ed autorizza i cambi d’uso, i professionisti sono tutelati nella presentazione delle pratiche dalla normativa urbanistica. L’Ing. Rabaioli spiega che la richiesta dell’UP al professionista della documentazione relativa alla variazione di destinazione d’uso da allegare alla presentazione delle pratiche Do.C.Fa. è determinato dalla consuetudine di cercare gli abbassamenti delle rendite con la motivazione della variazione d’uso; la documentazione allegata consente una prima scrematura delle richieste su cui viene impostata la successiva verifica sulla corrispondenza catastale. Il geom. Bellavia ricorda l’autonomia tra la norma catastale e quella urbanistica, però nel momento in cui è uscita la norma ove si prevede che per fare un atto ci deve essere la piena conformità tra il catasto e la situazione urbanistica di fatto, tutte le considerazioni che si possono applicare con riferimento alle normative precedenti non sono più giustificate. Il geom. Bellavia ritiene che, qualora quanto applicato dall’UP recasse danni al proprietario per l’annullamento dell’atto di vendita o di locazione, oppure perché il Notaio si rifiutasse di stipulare l’atto per il mancato rispetto della regolarità, il proprietario sarebbe giustificato nel presentare un esposto alla Procura della Repubblica per danni ricevuti dall’AdE. L’ing. Librizzi segnala la possibilità del Notaio, in questi casi, di chiedere debiti chiarimenti all’ufficio. L’Ing. Librizzi espone le difficoltà del Catasto a doversi rifare ad una normativa, del 1940, di riferimento obsoleta che genera difficoltà all’ufficio ed ammette che i Comuni sono legittimati alla gestione del territorio e che la posizione del Comune è probabilmente più aggiornata rispetto a quella catastale. L’ing. Librizzi segnala che l’approccio dell’ufficio è mirato a contrastare un comportamento che denota una tendenza diffusa, avente carattere elusivo, nella presentazione delle pratiche con cambio d’uso. L’Ing. Librizzi rinnova la richiesta, in via collaborativa, di fornire la documentazione utile per l’indagine preventiva di un ufficio che ha responsabilità fiscali, anche nell’interesse e per la maggior tutela del professionista stesso per evitare che si esponga per decisioni che verrebbero confutate dall’ufficio. Interviene il geom. Raccagni evidenziando che come tecnico innanzitutto verifica se vi sono possibilità di

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variazione d’uso, una volta constata tale possibilità opera modifiche interne per rispettare le disposizioni per rendere l’immobile conforme alla normativa urbanistica; se tale trasformazione non può avere anche una trasformazione catastale è una assurdità. L’Ing. Belponer interviene segnalando che in passato il cambiamento d’uso da negozio ad abitazione era frequente e non comportava la sospensione della presentazione della pratica. Il geom. Rizzi insiste sul fatto che la collaborazione richiesta dall’UP ai professionisti è troppo onerosa per il professionista e insiste per una maggior comunicazione tra l’UP ed i Comuni per condividere con loro i documenti già in loro possesso e per prendere le proprie determinazioni in base agli elementi così acquisiti. Il geom. Bellavia sostiene la posizione del geom. Rizzi; pur ammettendo che il comportamento di alcuni professionisti possa non essere ineccepibile, l’approccio adottato dall’UP non è corretto nei loro confronti Il geom. Rizzi interviene affermando che, se ad una trasformazione urbanistica non corrispondesse anche una trasformazione catastale, vi sarebbe un’incoerenza non giustificabile e non rispettosa della scelta operata dal proprietario sull’uso dell’immobile autorizzato dal Comune; il diverso approccio adottato dall’UP negli ultimi anni non è giustificabile. L’Ing. Librizzi evidenzia che di fronte all’elevato numero di attività commerciali trasformate in abitazioni non è possibile non adottare una maggiore attenzione. L’Ing. Rabaioli comunica anche che il lavoro arretrato ed il passaggio dell’Up dall’AdT all’AdE ha imposto un orientamento differente, di maggior attenzione rispetto ai cambi d’uso, e obblighi diversi dell’ufficio nei confronti del Governo, attività che verrà sempre più curata nella verifica da parte dell’ufficio. L’Ing. Librizzi fa presente che al professionista non vien chiesta, senza alcun obbligo di presentazione, copia del progetto ma della comunicazione dei lavori. Il geom. Raccagni conviene che sia necessario emarginare i professionisti che non operano in modo corretto. Il geom. Rizzi ritiene che quanto sostenuto dall’Ing. Librizzi non giustifichi le continue sospensioni delle pratiche presentate dai professionisti perché mancanti della pratica edilizia. Interviene il geom. Luteriani fornendo un ulteriore elemento di riflessione sul fatto che, in alcuni Comuni, per la zona di centro storico è ammesso dal PGT il cambio di destinazione d’uso, ma non sono ammesse le modifiche delle facciate, per cui le aperture non possono essere variate al momento in cui si cambia la destinazione, nemmeno se un negozio viene convertito in abitazione. Questo solo fatto non viene ritenuto sufficiente per mantenere la destinazione di negozio. L’Ing. Librizzi invoca il riferimento all’ordinarietà per le considerazioni espresse dal catasto. L’Ing. Rabaioli per presentare in modo più completo i casi che vengono analizzati dal catasto segnala l’esempio dei laboratori odontotecnici all’interno di condomini per i quali viene richiesta da alcuni comuni, la categoria C/3, “Laboratori per arti e mestieri” e ribadisce che il Comune non può chiedere in autonomia l’attribuzione di una categoria catastale perché non ne ha competenze. Il geom. Rizzi propone che i Collegi e gli Ordini professionali inviino ai propri iscritti raccomandazioni ad operare con discernimento, rispettando la conformità dello stato di fatto e d’uso degli immobili, ma ribadisce che la collaborazione è tale se non è imposta con metodi coercitivi, tanto più se fondati sulla richiesta di una documentazione non prevista dalla normativa ed invita l’UP a trasmettere una comunicazione con la quale si formalizzi la richiesta di collaborazione tramite i Collegi e gli Ordini interessati, da diffondere tra i propri iscritti, nella quale si inviti ad allegare facoltativamente la documentazione utile a giustificazione del

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classamento richiesto per agevolare le verifiche dell’UP. Il geom. Rizzi chiede al Dirigente dell’UP di rivedere l’atteggiamento sinora adottato, perché prefigura una vessazione nei confronti dei professionisti per le disposizioni che sono state impartite all'ufficio di Foggia per la sospensione delle pratiche di cambio d’uso senza le concessioni edilizie allegate. Siccome è compito del Collegio tutelare i geometri ed i loro clienti, nel caso in cui tale atteggiamento non registrasse il cambiamento auspicato, verranno adottati i provvedimenti necessari per salvaguardare gli iscritti nei confronti di chi ha impartito le disposizioni che portano alla sospensione della pratica presentata. L’Ing. Rabaioli ricorda che, nel caso in cui l’indagine condotta dall’ufficio portasse a confermare che presso il Comune non è presente la concessione per il cambio di destinazione l’ufficio sarebbe costretto a denunciare il fatto alla Procura della Repubblica perché in presenza di un falso in atto pubblico, certificato dal professionista che ha presentato la pratica. L’Ing. Rabaioli conferma che l’ufficio procederà nello sospendere le pratiche presentate dai professionisti qualora mancanti di concessioni edilizie. L’Ing. Librizzi ritiene che, se all’UP venisse inibita la possibilità di istruire le pratiche ed effettuare i propri controlli a causa della risposta avuta da parte dei professionisti, allora bisognerebbe smantellare tutte le occasioni di collaborazione. Il geom. Bellavia risponde che, se si vuole procedere ponendo il dibattito su una questione di correttezza dei ruoli, allora si deve affrontare anche il problema delle risposte mai inviate alle autotutele, comportamento non giustificabile dal carico di lavoro dell’UP. L’Ing. Librizzi ricorda che l’autotutela serve a tutelare la pubblica amministrazione che ha quindi tutto l’interesse ad affrontare e risolvere la segnalazione. Il geom. Bellavia segnala che ci sono istanze in autotutela in giacenza da Aprile 2014. L’Ing. Rabaioli aggiunge che l’ufficio non è obbligato ad esaminare le istanze. Il geom. Bellavia ribatte che, parimenti, i professionisti non sono tenuti ad allegare i documenti richiesti. L’Ing. Rabaioli segnala che non sono rari i casi in cui la scadenza per la presentazione della pratica e quella dell’istanza in autotutela siano ravvicinate. L’Ing. Librizzi aggiunge che l’ufficio ha necessità di operare, visto l’elevato numero di istanze che vengono inviate, dando priorità a istanze di autotutela che ritiene di maggior urgenza nella trattazione. L’Ing. Librizzi a conclusione della trattazione dell’argomento proposto conferma che l’ufficio non vuole agire in maniera vessatoria e non pretende nulla al professionista che non sia obbligatorio presentare. L’Ing. Librizzi conferma che i presupposti della collaborazione con i professionisti non cambiano nonostante la discussione generata. 3. Resoconto sull'incontro tra i gruppi di lavoro in merito al corretto classamento delle u.i. L’ing. Librizzi cede la parola al geom. Raccagni, presente all’incontro. Il geom. Raccagni interviene comunicando che l’incontro si è ridotto a discutere sul costante problema delle cantine ed ai vani accessori che vanno attribuiti con riferimento alla mancata corrispondenza tra quanto effettivamente realizzato e quanto invece quantificato ai fini del calcolo della consistenza dall’UP. Il geom. Rizzi fa presente che alla puntuale relazione offerta dalla Commissione Catasto del Collegio per approfondire l’argomento non è stato ancora ottenuto una esauriente e puntuale risposta da parte dell’UP. L’Ing. Rabaioli conferma che nell’incontro di tre ore si è lavorato in clima di professionalità e rispondendo a tutti i quesiti posti. Il geom. Rizzi

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ritiene che sarebbe utile avere un resoconto dell’incontro. L’Ing. Librizzi conferma la disponibilità dell’ufficio ad ulteriori incontri qualora si segnalasse la necessità. 4. Osservazioni in merito alla quantificazione del vano medio delle abitazioni. L’Ing. Rabaioli consegna una copia del riepilogo dei vani medi utilizzati a riferimento nei vari comuni della Provincia di Brescia che viene allegata al presente documento. 5. Riprendendo una richiesta fatta durante lo scorso incontro, si chiede se l'Ufficio ha preso decisioni in merito al quesito che segue: quando si produce una pratica Do.C.Fa. che interessa più particelle, qualora si debba produrre un elaborato planimetrico, questo può essere abbinato solo ad una particella. Ciò crea disguidi poiché la ricerca in banca dati a carico di una particella alla quale non è stato associato da esito negativo e sembra che non esista nessun e.p. Si chiede che d'Ufficio venga associato a tutte le particelle interessate. L’Ing. Librizzi conferma che l’UP sta già operando in tal senso; l’ufficio si attiva seguito alla segnalazione inviata dal professionista tramite comunicazione e-mail sulla allegando la ricevuta del Do.C.Fa. approvato. 6. Si chiede che vengano date precise disposizioni affinché, in sede di sopralluogo per l'accertamento di dichiarazioni urbane, qualora il proprietario od il suo tecnico abbiano delle osservazioni da fare, queste vengano raccolte nell'apposito spazio predisposto sullo stesso modulo d'accertamento. L’Ing. Rabaioli conferma che, nel caso in cui il tecnico non proceda a prendere nota delle osservazioni, il comportamento non è corretto e tale comportamento anomalo deve essere segnalato all’ufficio. Provvederà a ricordarlo ai tecnici ed informa che si confronta con loro sulle osservazioni raccolte in occasione di ogni sopralluogo. L’Ing. Librizzi suggerisce di comunicare ai tecnici di inserire eventualmente la frase “Il sottoscritto proprietario, presente al sopralluogo, fa segnala che con apposita memoria che avrà cura di trasmettere all’Ufficio esporrà le proprie osservazioni” e condivide l’intenzione di sollecitare i tecnici a prendere nota delle osservazioni. Il geom. Bellavia ricorda anche che copia del verbale dovrebbe essere rilasciata in copia al professionista e non sempre vi è la possibilità di fare una fotocopia. L’Ing. Rabaioli propone che sul verbale venga riportata l’e-mail del professionista a cui verrà successivamente inviata copia scansionata del verbale. 7. Talora, quando all'ufficio di Foggia sono state poste domande di tipo procedurale, questi risponde che applica le direttive dell'ufficio di Brescia. A colloquio col tecnico dell'ufficio di Brescia, questi replica che i quesiti non vanno posti a loro bensì all'ufficio Foggia. In definitiva, nessuno vuole assumersi la responsabilità di ciò che viene detto o fatto. Un simile approccio al problema è inammissibile! L’Ing. Rabaioli segnala che di fatto negli ultimi tempi l’attività del servizio all’utenza del Lunedì e del Giovedì è destinata quasi esclusivamente alle richieste dei tecnici che chiedono di conoscere i motivi delle sospensioni effettuate dall’ufficio di Foggia. Il geom. Rizzi segnala che il tecnico prima di rivolgersi allo sportello ha già preso contatti con l’ufficio di Foggia che ha

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attribuito i motivi della sospensione alle disposizioni date dall’ufficio di Brescia. L’Ing. Librizzi conviene sulle difficoltà a confrontarsi con due uffici con storicità molto diverse e precisa che è l’ufficio di Brescia che ha responsabilità di fornire chiarimenti sui motivi di sospensione delle pratiche. L’Ing. Librizzi conviene che l’UP di Foggia è particolarmente attento all’esatta indicazione della causale, l’Ing. Rabaioli informa che questo è determinato dal fatto che i colleghi di Foggia si confrontano con una realtà segnata particolarmente dall’abusivismo edilizio e vengono quindi preparati a gestire in questo modo le pratiche che ricevono. Il geom. Luteriani evidenzia che i motivi della sospensione spesso cozzano con i motivi di presentazione della pratica. L’Ing. Rabaioli si è resa disponibile, in presenza di motivazioni valide, a concordare con il professionista il re-invio della pratica e la contemporanea telefonata da parte Sua all’ufficio di Foggia per chiarire l’incomprensione. 8. L'uso della tanto sponsorizzata posta elettronica quale mezzo di richiesta d'informazioni, sta diventando sempre più inefficace. Troppo spesso, anche per questioni perfettamente risolvibili mediante una mail, si ottiene quale risposta quella di rivolgersi all'ufficio delle pubbliche relazioni. L’Ing. Librizzi informa che le comunicazioni e-mail ricevute sono poche e che vengono travisate nella funzione con cui è stato istituito il servizio. Tale servizio viene percepito come canale per la gestione delle pratiche; pervengono anche diverse richieste che chiedono all’ufficio di sostituirsi al lavoro del professionista che si è improvvisato specializzato in ambito catastale. L’Ing. Rabaioli segnala che, per evitare costose ricerche di documenti, il professionista spesso chiede all'ufficio di farsi carico di compiti che sono propri del tecnico stesso, con richieste gravose che comporterebbero il rallentamento di altre attività. 9. Stato dell'arte delle scansioni delle mappe d'impianto. L’Ing. Librizzi ha proposto la scansione delle mappe d’impianto alla Direzione Regionale ed è in attesa di risposta. Viene confermata la disponibilità del Collegio per realizzare questa attività. Il geom. Rizzi segnala che la disponibilità segnalata al precedente Dirigente dell’UP riguardava anche i mod. 56 57, i punti fiduciali ed altra documentazione secondo le priorità individuate insieme all’UP. L’Ing. Librizzi informa della necessità che il Collegio produca una richiesta scritta. Il geom. Bellavia conferma che successivamente si stabilirà il Protocollo d’Intesa che contenga aspetti favorevoli all’Up ed ai professionisti. L’Ing. Librizzi segnala che accordi di collaborazioni sono già presenti in atre Province. La prossima riunione si stabilisce per il giorno Martedì 23 giugno h 10.00 con l’intenzione particolare di valutare l’esito della scadenza del 1° giugno. La riunione si conclude alle ore 12.45. Allegato: Sup. mq vano medio lordo Comuni Provincia di Brescia.

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3 120.000 19 s 86.000 20 4 55.000 20 4 220.000 21 2 315.000 36 1 510.000 20 5 46.400 -4 5.400 -1 6.3QO -u 4. 200 -3 7.200 -u 3.100 -

I

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l l [J.f.f.icìo Tecnico Erari·i.3le di BRESCIA - Sezione N.C.E.IJ.

PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' 1 DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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ZONA COMUNE TERR.

OMOG.

AZZANO M. E

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ZONA CATE,-CENS. GO RIA

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I A/3 . A/4

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GLA TARIFFA A SUP.MQ. SSE VANO UTILE VANO

MEDIO LORDO

2 140.000 . 25 5 135.000 20 3 97.000 18 5 71.000 21 u 56.000 21 2 41. 000 21 3 135.000 22 2 230.000 34 1 255.000 19 7 25.900 -3 2.500 -1 3 .100 -3 3.700 -u 790 -

.l,!fficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. e:. E. U.

EROS PETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

-ZONA ZONA CATE- CLA TARIFFA A SUP. COMUNE TERR. GENS. GO RIA SSE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO .

LORDO

BAGNOLO M. E u A/1 3 195.000 25 ., A/2· 5 185.000 20 A/3 · 4 130.000 18

;A/4 5 98.000 21 .. ~·\<['.

'Pf/'5 u 77.000 21 A/6 2 57 .·ooo 21 A/7 4 220.000 22 A/8 3 275.000 34 A/10 2 355.000 19 C/1 6 41.100 -C/2 4 5.000 -C/3 2 4.900 -C/4 u 3.300 -C/6 5 5.800 -C/7 2 1.000 -

I

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I -j .!Jff1cio Tee-nico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. u.

!'ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' l DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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COMUNE TERR. OMOG.

BAGOLINO B

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ZONA CATE-CENS. GO RIA

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.. A/4.

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CLA TARIFFA A SUP. SSE VANO UTILE VANO

MEDIO LORDO

6 180.000 . 20 3 110.000 17 4 94.000 21 1 49.000 19 4 64.000 19 2 205. 000 21 2 300.000 27 2 465.000 21 8 36 .100 -6 1.200 -1 4.800 -4 2.700 -

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l,Jf'flcio Tecnico Erar;Lale di -BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA \ ZONA ' CATE- ' CLP.S- TARIFFA A COMUNE TERR. CENS. GORIA. SE VANO UTILE

OMOG.

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/A/6 1 30.000 A(7 i

2 100.000 ' ' A(B i 2 175.000 A/10 I 1 190.000 C(l 7 19.000 C/2 3 1. 900 C/3 u 2.700 C/6 2 2.300 C/7 u 580

----- - -- --SlJP. MQ. 'I Ai'JO MEDIO LORDO

25 ' 20 '

18 21 · 21 22 34 19

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I ·1 Ufficio Tecnico Erar-iale di BRESCIA - Sezione i'J.C.E.U.

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-- --ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GORIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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BARGHE B u A/2 5 . 100.000 20 I A/_3 2 64.000 -., 17

' A/4 4 54.000 21

" A/6 4 36.000 19 . ,.·;~'!·; (jf7 .2 135.000 21 A/8 2 200.000 27 A/10 2 315.000 21 C/1 5 23.200 -C/2 2 770 -C/3 u 3.600 -C/6 3 1.800 -

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l]ff1cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

l:;\OS?E'fTC: PER ::.;., CALCOLO DELLE REf'IDITE PRESUI·!TE PER LE Ul\fITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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~OMUNE TERR. CENS. GORIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

LORDO .. BASSANO

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A/7 2 115.000 22 A/8 2 200.000 34 A/10 2 220.000 19 C/1 3 22.900 -C/2 3 2.400 -C/3 u 3.200 -C/6 3 3.200 -C/7 u 700 -

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Uf'ficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.


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180.000 150.000

98.000 60.000 36.000

175.000 340.000 305.000

34.000 3. 600 4.JOO 4.300

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MEDIO

LORDO

29 20 19 21 24 21 32 21

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tjfficio Tecnico Eratiale di BRESCIA - Sezione N. c. E. U.

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OMOG. MEDIO I

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BERLINGO E u A/l 2 130.000 25 A/2 3 125.000 20

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iJfficio Tecnico ·Erariale di BR.ESCIA - Sezione N. C.E. u.

?R•J3I)ET'l'O PER IL CALCOLO DE~LE REt~DI'l'E l)RESUi\!T.E PER LE UfJITA' Dl TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

··- -~·· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. ~OMUNE 'rERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO

LORDO

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. . ,.·1~1" .. 1f47 2 120.000 21 AÌ8 2 180.000 36 A/10 l 285.000 20 C/l 5 . 25 .800 -C/2 3 3.000 -C/3 u 4.100 -C/6 2 4.000 -

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PROSPE'f'I'0 PER IL C.A.::.,<:::or_,o CELLE RENDITE PRESUN'l'E PSR (_,,:: ~!;·rI'~'/1• 1

DI TIPO PI~EVALENTE CON LE 1'ARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA CATE-COMUNE TERR. CENS. GORI.A

OMOG.

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3 6 4 2 2 1 5 4

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TARIFFA A

VANO UTILE

98.000 72.000 49.000 31.000

120.000 180.000 285.000

24. 500 2.800 3.300 2.200 3.700

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MEDIO LORDO

20 19 20 20 21 36 20

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SUP. MQ. VANO MEDIO LORDO

20

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VANO UTILE

100.000 64.000 36.000

135.000 200.000 315.000

23.200 770

3.600 1.800

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SUP. MQ. VANO

MEDIO LORDO

20 18 21 20 28 22

·1 lJfficio 'Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

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DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE .

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ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. l•IQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VAJ\JO

OMOG. MEDIO . LO.RDO

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Al-3 2 84.000 18 I ' A/4 5 61.000 21

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I 2 115.000 22

A/8 2 200.000 34 A/9 u 50.000 60 A/10 2 220.000 19 C/1 5 22.900 -C/2 3 2.400 -C/3 u 3.200 -C/6 3 3.200 -C/7 u 700 -

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1 _Ufficio Tetnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

l 2ROSPET'l'CJ l'Ef: IL C/i.LCOLO DELLE P.Er;r.:r'i'.E FRESUì,ì'r'E ?i:H LE Uf·II'I'A'


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TARIFFA A SUP. MQ. SE VANO UTILE VANO

MEDIO LORDO

2 175.000 . 29 5 140.000 20 ,

I 5 93.000 19 2 57.000 21

I 2 51. 000 21 3 35.000 24 2 165.000 21 2 275 .000 32 2 290.000 21 4 32 .100 -3 3.400 -u 4.000 -u 1.300 -3 4.000 -

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.Ufflcio Tecnico Er?t"iale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.


----- -- --ZONA ZONA CATE- ICLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CEi'IS. GO RIA I SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO

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' BORNO A u A/2 I 6 120.000 20

' A/3 4 90.000 19 . ' A/4' 7 62.000 20

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l)f'ficio Tecnico Erari.ale d.i BRESCIA - Sezione N. c. E. u.

~)ROSf'E'.L"IO i)i:.:i'..t I:.. CALCOLV ::t:Ll,E HEf·lDITZ PRESUNTE i'ER :l.E Ufl/I'i'11 1


- ·-··- ----ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. :.:::OWI Uf>lE TERR. CE·NS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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'A/7 5 215.000 21 A/8 2 415.000 32 A/10 2 370.000 21 C/1 8 47.300 ·--C/2 2 5.100 -C/3 1 5.100 -G/6 3 6.000 -

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l)filcio 'fecnico Erariale di fJRESCI1\ -- Sezione N.C.E.U.

2RtJSPETTO PEH ii. CALCOi..O DEL!~E R.Ei'lDITE PRESU~J'i'E Pt:R LE \JlilTf·.'

DI 'l'Il:)O PTIEVAI,EN'fE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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1~1 ZONA ZO.PlA CATE- CLAS- TAHIFFA A SUP. CtJJVlUNE 'fERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VAl'JO '

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LORDO -------·

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A/4. 5 61. 000 21

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DI TIPO PRE'VALE.NTE c:o~-J LE' 'r:\RifFE !JRDif·)/;,RIZ

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105.000 100.000

72.000 53.000 30.000

100.000 175.000 190.000

19.000 1.900 1.500 2.700

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21 21 22 34 19

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DI TIPO ?REVALEf\11'E C 1)~l LE TARIFFE ORDII'/1\RIS

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105.000 78.000 53.000 36.000 33.000

130.000 190.000 305.000

28.400 3.300 4.500 4.400

--lSUP. 1·10. V AJ\10

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LORDO I

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l.}f.fi.cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

E ROSPETTO PER IL GAL{; O LO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA CATE- CLA TARIFFA A SUP .MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SSE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

BRESCIA D 1 A/l 6 450.000 29 ., A/2 9 430.000 20

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A/7 1 510.000 21 A/9 3 290.000 38 A/10 10 885. 000 21 C/l 16 177.800 -C/2 8 19.300 -C/3 6 19.300 -C/4 u 7.500 -C/6 8 22.600 -C/7 u 11. 200 -

2 A/l 3 365.000 29 A/2 · 6 350.000 20 A/3 5 225.000 19 A/4 5 Ì40.000 21 A/5 4 105.000 21 A/6 u 100.000 24 A/7 5 415.000 21 A/8 2 500.000 32 A/10 5 720.000 21 C/1 12 94.600 -C/2 8 7.500 -. C/3 11 10.300 -C/4 1 3.400 -C/6 8 12.000 -C/7 2 5.100 -

3 A/1 6 275.000 29 A/2 6 190.000 20 A/3 5 125.000 19 A/4 5 77.000 21 A/5 4 58.000 21 A/6 3 47 .000 24 A/7 4 225.000 21 A/8 1 375.000 32 A/10 3 460.000 21 C/1 11 52. 900 -C/2 8 5.700 -C/3 6 5.700 -C/6 9 6.700 -- ,_

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OMOG. MEDIO LORDO

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I l!f.ficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' ,ì DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' l DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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COMUNE TERR. CENS. GO RIA SSE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

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CAPRIANO E U-.., A/1 2 140.000 25 DEL COLLE A,/2 5 135.000 20

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A/6 2 41. 000 21 A/7 3. 135.000 22 A/8 2 230.000 34 A/10 1 255.000 19 C/1 7 25.900 -C/2 3 2.600 -C/3 1 3 .100 -C/6 3 3.700 -C/7 u 790 -

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PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA GATE- CLA TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. GENS. GO RIA SSE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

CAPRIOLO c u . A/l 2 120.000 36 ' . "A/2 4 135.000 20

·A/3 3 76.000 18 ., .A/4 3 56.000 ·20 ,..\1'l;

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OMOG. MEDIO LORDO

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CARPENEDO o E u A/1 1 150.000 25 A/2 5 145.000 20

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ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

CASTEGNAT D u A/1 2 175.000 29 ' A.12 5 140.000 20

' A/3 4 93.000 19 ~·\('c;t;'

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!?ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE


OMOG. MEDIO LORDO

CASTEL ME. D u A/1 2 190.000 . 29 LA .. , A./2 4 150.000 20

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OMOG. MEDIO LORDO

CASTELCO- . VATI E u A/i 1 120.000 25

.A/2 5 115.000 20 ., A/3 5 84.000 18 ~-'.~.t;. , I)/ 4 5 61.000 21 A/6 2 36.000 21 A/7 2 115.000 22 A/8 2 200.000 34 A/10 1 . 220.000 19 C/l 5 25.900 -C/2 3 2.600 -C/6 3 3.700 -C/7 u 790 -

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!:ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA CATE- CLAS~ TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

CASTENÈDO D ..... u A/l 3 215.000 29 LO .

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--. ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

CASTO B u A/1 u 120. 000. 25 .. , · A/2 4 145.000 20

. A/3 2 '78.000 17 .. ,A/4 3 66.000 21 r'\4.'1-; ' ' I A/6 4 44.000 19 I A/7 2 165.000 21 A/8 2 245.000 27 A/10 2 380.QOO 21 C/1 5 28.300 -C/2 3 940 -C/6 3 2.100 -

I l .!Jfficio Tecnico Erariale di BRESCIA..,.. Sezione N.C.E.U.

EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' l DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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A/7 3 150.000 A/8 2 260.000 A/10 2 290.000 G/1 7 25.900 C/2 3 2.600 G/3 u 3.700 G/4 u 2.100 G/6 3 3.700

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. ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE

.. VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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(lfficio Tecnico Erariale dì BRESCIA - Sezione N.C.E.U.



OMOG. MEDIO LORDO

CEDEGOLO A u A/2 6 86.000 20 .. , A·/3 3 64.00Q 19

·, A/4 6 43.QOO 20 ~'\101}- •A/6 2 27.000 20

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CELLATICA D u A/1 3 205.000 . 29 .. ,~ . A/2 6 165.000 20 A/3 5 105. 000 19 ., A/4 3 67.000 21 ... ~J~. ' ,..,, .

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(lff.:i.cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. u.


ZONA ZONA CATE- CLAS TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO ' . LORDO

CERVE.NO A u A/2 5 86.QOO 20 ' - A/3 2 64.000 19

.A/4 4 43.000 20 ., A/6 27.000 20 .-·1~.:t.r- ' . 4 .

I I A/7 2 110.000 21 • • A/8 2 155.000 36 A/10 1 255.000 20 C/1 4 23.200 -G/2 4 2.600 -G/6 4 3.600 -

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[Jfficio Tecnico. ErariaJ.e di BRESCIA -- Sezione N.C.E.U.


ZONA ZONA CATE- CLÀS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

CETO A u A/2 3 105.000. 20 ' . A/3 2 78.000 19

A/4 4 53.000 20 ' A/6 4 33.000 20 ,f"f' ~ - . '" . .

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E ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA GATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE ì/AI"IO

OMOG. MEDIO LORDO

CEVO A u A/2 7 98.000 20 ' . A/3 3 72.000 19 -, A/4 8 49.000 20

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A/8 2 180.QOO 36 A/10 1 285.000 20 A/11 u 2.000 38 C/1 8 23. 200 -C/2 11 2.600 -C/3 2 3 .100 -C/6 10 3.600 -C/7 u 1.500 -

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-ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE. VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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OMOG. MEDIO LORDO

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OMOG. MEDIO LORDO .

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100.000 22 1"15.000 34 190.000 19

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23.200 2.600 3.100 3.600

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DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE •JRDINARIE

30NA I ZOl,IA CATE- : r:: :.,;\'.")- T/i,RIFF1\ /\ I . :OMUNE TERR. CENS . :·r, V Jl,j\J(J IJTlLE

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MEDIO LORDO

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-··1 {l.fficio Tecnico Erar'ìale di BRESCIA - Sezione f,/_ C. E. U.

f'FìOSPETTCl ?ER ).::.., c.~.Lco:_,c DELLE REl'i[1I'~f:: !)RE::SUl~TE ~)EE i:..2 Uf\IITA' -1 DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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PROSPET'rO PER IL CALCOL·J DEL;..;:: .::::::J>JDI'I'E PRESUf,ITE i?ER :..,_::: IJt,fIT,\' OI TIPO PREVALE~!TE C'.Jf.J Li'.: :'A?.:::?"?2: ORDif~i\RIE

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PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLZ ?.?:iJDI-:'E ?RESUt·ITE PER L.Z 1Ji'fIT/\' DI TIPO PREVALEf.ITE CO!·! 'LE 1'1\RI??:'.: ')P.DI:IARIE

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205.000 340.000 305.000 39.700

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Ufficio Tecnico Erariale '.li BRESCI,~. - Sezione tJ. C. E. U.

2ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE ilE:mr-:E PRESUNTE PER LE IJNITA' DI TIPO PREVALEf'1'I:E CO~J LE 'I'ARI:?: ·JRGI;·l/•.RIE

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2ROSPETTO PER IL ·c;..::...C:'JL") DELLE ?.Ef'.IDI"I'S ?RE2iJf,JTE PER LE !JNI:';._' JI 'rIPO PRE'JALZffTZ -:::;: :.,;::: T/i.Rr:::;-::: ORPI;'!ARIZ

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!Jfficio Tecnico Erar:lale ~Ji BRE3CI1\ - Sezione f'f. C. S. lJ.

EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALEi'ITE COl·J LE TARIFft: ORDif1fARIE

I ·- --30NA ZO!'!A I r:'.ATE- :CLAS- Tfa.RIFFP. A SUP. r-10 . ~OMUNE rERR. CEf!S. GO RIA 3;:: 1./ P . .t'J-0 UTILE 'IAI'FO

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C/2 3 2.600 -C/6 1 3.600 -

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l l Uf'ficio Tecnico Erariale di BRESC;Ii\. - ::'.P.zi.one i'-!. e:. E. u.

EROSPETTO PER IL CALCOLO OELLZ RE:IOITE PRESUNTE PER LE IJNITA' -1 DI TIPO PREVALZNTE CON LE. TARIFF::'. GRDI~JARIE

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:JI 'I'I?O PREVAL.i'.:ì'JTE CO~J LE T.ti..Rl:??~ 0RDiilARIZ

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EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE REi'JDITE PRESUNTE PETI LE U['ifITA 1

DI TIPO PRE'!ALENTE COi'i LE TARIF?E ORDI~·IARIE

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220.000 275.000

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355. 000 31.100

3.700 4.300 2.900 4.300

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2ROSPETTO PER I~ GALC0LO DELLE 2E:JDI:::: ?RS31Jì-!'::'Z PER LE "j;r;::-:-.r-_' DI TIPO PH_E 1/ALZ:JTE C:Q~l LE 'fARI~?Z ')P.:,:::::!J..RI.2:

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21 3 41. 000 21 2 135.000 22 2 230.000 ,34 u 55.000 60 1 255.000 19 5 25.900 3 2.600 u 3.700 u 2.100 3 3.700

I l Ufficio Tecnico Erai'iale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' ·1 DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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... -·- --CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. SE VANO UTILE VANO

MEDIO LORDO

4 105.000 ·. 20 2 55.000 17 1 47.000 21 2 31.000 19 2 120.000 21 2 175.000 27 2 270.000 21 3 19.600 -3 650 -2 1.400 -

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Uff'icio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C.E. U.

Pl\OGPE1"1'0 PER Il, C/i.LCOLO lJEl,LE f{l~r~·DJTE F'RESUN'ff, !_)EH i,.,I::: LJf,JT'f/1' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

-- ·--ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

MUSCOLINE e u A/1 2 110.QOO 36 "A/2 . 4 130.QOO 20 ' A/3 1 73.000 18 AÌ~. 2 53.000 20 A/~ 3 32.000 21 A/7 1 120.000 20 A/8 1 215.000 28 A/10 1 290.000 22 C/1 5 24.000 C/2 2 2.100 C/4 u 2.800 C/6 3 3.000

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-1 l}f'flcio Tecnico Erariale di- BRESCIA - Sezione N. C. E. u.

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- ·-·- -- --ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

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_,~'(?.~/-4 4 55 .ooo 21 A/5 u 48.000 21 A/6 1 33.000 24 A/7 4 155.000 21 A/8 3 310.000 32 A/10 2 275.000 21 C/l 7 29.300 -C/2 2 3 .100 -C/3 u 3.700 -C/4 u 1.200 -C/6 3 3.600 -

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--. ZONA ZONA CATE- A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTI Llo VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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A/~ 3 33.000 20 A/7 2 130.000 21 A/8 2 190.000 36 A/10 1 305.000 20 C/1 5 28.400 -C/2 4 3.300 -C/3 u 4.500 -C/6 2 4.400 -

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PROSPE'l''.rO PER IL CALCOLG DEL.LE RENDITE PRESUNTE I)EH ì..l~ \JJ{;:'l'f\.' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

----- .... -- --ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A su-P. r1Q.

'COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

LORDO

NUVOLENTO o u A/1 2 180.000 29 .,, A/2

. 5 150.000 20

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A/~ 2 36.000 24 A/7 2 205.000 21 A/8 2 340.000 32 A/10 2 360.000 21

C/1 6 29.300 -C/2 3 3.100 -C/3 u 3.700 -C/6 3 3.600 -

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Ufficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

Pl~OSPE1'TO PJ-:R IL CALCOLO DELLE f{ENDI'I'E PRESUI~'LE PEH. LE IJ/\IJ.'fA:


-· . ·- --· ~ONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A sur>. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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. . 4 ' 130.000 20 A.(3 ' 5 76.000 19

.dv;/ 4 4 55.000 21 A/J 2 33.000 24 A/7 3 155.000 21 A/8 2 310.000 32 A/10 2 325.000 21 C/1 8 29.300 -C/2 3 3 .100 -C/3 u 3.700 -C/6 3 3.600 -

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PRCSFL'::_ ·ro t>LI-\ : :~ .-:,\.1.('.()_L,(i DEJ_,l,f. H:El"l'DI'~'E PRESVI'!TE P.E:ll ;_,r:; ~JNITA'


. . - . -~ ~ONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMUNE TERR. CEi'JS. GO RIA SE VANO U1'ILE VANO OMOG. MEDIO

LORDO

OFFLAGA E u .. A/1 2 120.000 25 •, ,..., A/2-- 5 115.000 20 :

A/3 2 84.000 18 . . .._A/4 6 61. 000 21. ,.

!~ P/if6 .. ,., '• 2 36.000 21

/i./7 3 115.000 22 A/8 3 200.000 34 A/10 u 260.000 19 G/1 5 22.900 -C/2 4 2.400 -G/3 1 2.700 -C/4 u 1.soo -C/6 3 2.700 -C/7 1 600 -

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PROSPG'l"l'O f>J'.~R II_, C,\LCOLO DELLE_ REND:t1'E PRESUNTE PEH LE UI'i"ITP.. 1

DI TIPO PREVALEN1'E CON LE TARIFFE ORDINARIE

- --ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG, MEDIO

LORDO

OME D u A/1 1 150.0DO 29 ·li; A/'iJ. 5 120.000 20

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A/6 4 30.000 24 A/7 4 145.000 21 A/8 2 285.000 32 A/10 2 300.000 21 C/1 8 32.100 -C/2 3 3.400 -C/3 u 4.000 -C/4 u 1.300 -C/6 3 4.000 -

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PHOSPE1'TO r:ir:;R IL G/\LCOl. .. O DELLE RENDITt: PRESlJf·lTE Pf,l~ L .. i.::: lJ:··JJ'l'A 1


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64.000 43.000 35.000 32.000

110.000 155.000 255.000 23.200

2.600 3.600

SUP. MQ.

VANO MEDIO LORDO

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·······--·· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMU.NE TERR. .CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

LORDO

ORZINUOVI E. u A/1 2 245.000 .

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A/10 1 455.000 19 C/1 7 69.500 -C/2 4 7.300 -C/3 1

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8.500 -C/6 6 9.900 -C/7 u 2 .100 -

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l)fficio 'l'ecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

Pi;OSPf.rJ.,,ro Pt:n :::L :,;;i.::...cOLCi j)f:.wIJf~ RENfJl'i'f::" PRESlJi'11'E r'E.H : ... E ljJ'llJ'J'/,' DI 'f!PO PREVALENTE C:ON LE 1'ARIFFE ORDINARIE

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OMOG. MEDIO LORDO

ORZIVECGH E u A/l 1 120.000 . 25 ·.·..., A/2. • 4 115.000 20

A/3 2 84.000 18 '

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. ·- -- --lONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. cor,1uNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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-C/2 2 4.300 -C/3 1 5.100 -C/4 u 2.000 -C/6 4 6.000 -C/7 u 3.000 -

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_Uf'ficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. I:.:. U.

PROSPE'l'TO l·JEJ:.i li ... t_:;/,,Li.:;iJl,O LlEL.LE RENDITE PRESUN'I'E PElì ì .. 1~ L.:~-i:'.,''T1\' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

- --· -·-· l:ONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE 'fERR. CENS. GO RIA SE >/ANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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Ufficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

Pfì(>S!)~:'I'1'0 PEP. IL CALCO!...O DE~JL}:: RENDI TE PR.~Sl~r.;TE J 'Eft ,._, ~;N:. '1'/\ ·


ZONA ZONA CATE- CLAS----- --·

TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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51.000 20 A/5 u A/6 2 50.000 21 A/7 4 190.000 20 A/8 1 335 .000 28 A/10 1 450.000 22 C/1 6 52.400 -è/2 2 4.600 -C/3 u 4.800 -

.C/4 u 6.100 -C/6 4 6.700 -

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PROSF'ET'!'fJ PET·: :::J 21\l.S·)LC DJ~J_,~,E RENDI'I'E PRESUN'fE PEl1 ~!;: t._:t·!:!.'!'/>.'


C·OMUNE

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TERR. OMOG.

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3 120.000 3 135.000 1 76.000 2 56.000 2 3.4 .ooo 1 130.000 1 230.000 1 305.000 6 4.000 3 360 u 320 u 400 3 440

--·--SUP. MQ.

VANO MEDIO LORDO

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Ufficio 'fecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

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OMOG.

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SE VANO UTILE

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2 64.000 4 43.000 1 27.000 2 110.000 2 . 155.000

1 255.000 4 23.200 2 2.500 2 3.500

SUP. MQ.

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['H.OSPE1''1'0 PER IL CALCOL'.J Dl~LLE RENDITE PRESUJ\l'I'J~ l_)ER LI: UNI T ;\' DI TIPO PREVALENTE èON LE TARIFFE ORDINARIE

;~ONA ZONA ·- -- ---CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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A/3 3 89.000 19 , ' A,/4

·. 3 55.000 21

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.Ufficio Tecnico Erariale di BRESCIA ~ Sezione N. C. E. U.

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ZOI~A ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE

OMOG.

PALAZZOLO E u A/1 1 265.000 S/0

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A/5·, 1 90.000 A/6 1 78.000 A/7 3 255.000 A/8 2 370.000 A/9 u 80.000 A/10 1 485.000 C/1 5 44.200 C/2 2 5.400 C/3 2 6.200

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3 84.000 18 5 62.000 20 3 38.000 21 2 145.000 20 3 255.000 28 1 335. 000 22 9 30.000 -6 3.400 -2 2.500 -2 4.200 -

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A/7 3 115.000 22 A/8 3 200.000 34 A/10 " 220.000 19 L

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MEDIO LORDO

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1 36.000 19 2 135.000 21 2 200.000 27 2 315.000 21 5 23.200 -3 770 -u 3.600 -2 1.800 -

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OMOG. MEDIO LORDO

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CATE-COMUNE 'fERH. CENS. GO RIA

OMOG.

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GLAS- TARIFFA A SE VANO UTILE

u 180.000 5 110.000 4 82.000 7 56.000 4 36.000 4 140.000 2 205. 000 1 325.000 u 3.000 6 28.400 4 3.300 1 3.800 u 2.600 2 4-400

SUP. MQ. VAN MED LOR

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A/6 2 34.000 A/7 5 130.000 A/8 2 230.000 A/10 1 305.000 G/1 10 31.000 C/2 5 2.700 C/3 1 2.000 C/4 u 3.100 C/6 3 3.400 C/7 u 620

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DI TIPO PREVALENTE CQN LE TARIFFE OR.DINARIE ' -- _._ .... ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMUNE TERR. CENS~ GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

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- --·--ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COM lJNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

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ZONA ZONA COMUNE 'fERR. CENS.

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ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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l --1 .!Jfficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

I j DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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COMUNE

PONTEVICO

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ZONA ZONA TERR. GENS. OMOG.

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. AM· ,. 6 75.000 .· A/6 ff 3 43.000

A/7 3 145.000 A/8 2 245.000 A/10 2 275.000 C/1 5 25.900 C/2 4 2.600 G/3 2 3.100 G/4 u 2.100 G/6 5 3.700 C/7 u 790

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TARIFFE ORDINARIE

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DI TIPO PREVALENTE CON LE

-·----· --- -ZONA ZONA

GO RIA SE VANO UTILE VANO MEDIO I

COMUNE 'I'ERR. CEì'iS. OMOG.

J,ORDC)

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A/.? 4 150.000 20 A/3 3 105.000 Hl l A/4 'I' 5 79.000 21 A/s1i' ii u 63.000 21 A/6 •' 3 46.000 21 l A/7 4 150.000 22 A/8 2 260.000 34 A/10 2 290.000 19 G/1 6 25.900 C/2 3 2.600 G/3 u 3.700 C/4 u 2 .100 C/6 3 3.700 G/7 u 790

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DI TIPO PHEVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

COMUNE ZONA

TERR OMOG

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. CENS. GO RIA

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130.0 230.0 305.0 30.9

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MEDIO l,QRDO

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00 00 00 00 00 00 00 00 00 00 00

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.l)f'ficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE HENDITE PRESUN'fE PEH LE UNl'fA 1


ZONA ZONA CATE- CLAS-·.-- -- ·---

TARIFFA A SUP. 1'4Q. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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A/2 5 115.000 20 .. , . --A/3 3 84.000 18

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f.;7 4 115.000 22 A/8 2 200.000 34 A/10 2 220.000 19 C/l 5 22.900 -C/2 3 2.400 -C/3 1 2.700 -C/4 u 1.800 -C/6 4 3.200 -C/7 2 600 -

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.T.}fficio 'fecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

!'ROSPETTO PER lL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNl'J'A' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

----· 60NA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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A/2 . . PRESEGLIE B u .. , . 5 100.000 20 . .. ' A/3 2 64.000 17

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2 54.000 21 ... ~· ~ rJt,A/,6 3 36.000 19

J>!}7 2 135.000 21 ,. A/8 2 200.000 27

A/10 2 315.000 21 C/1 5 23.200 -C/2 3 . 770 -C/3 u 3.600 -C/6 3 1.800 -

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PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' -i DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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SUP. MQ. VANO MEDIO

LORDO

20 19 20 20 21 36 20

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PROSPETTO PER lL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PEH LL UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE.

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.l)fficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

Pf\OSPE'l'TO f)El~ IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PEH. LL UN.1TA 1

DI TIPO PREVALEN'l'E CON LE TARIFFE ORDINARIE

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LORDO .,! .

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A/4 3 62.000 20 A/6 3 38.000 21 A/7 2 145.000 20 A/8 5 255.000 28 A/10 1 335.000 22 C/1 7 38.QOO -C/2 3 3.400 -c/3 u ;;J.ooo -C/4 u 3.800 -C/6 5 4.200 -

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.l}fflcio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

!'ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PEH LE UNITA' DI TIPO pREVALENTE CON LE TAHII'r"E ORDINARIE

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135.000 200.000 315.000

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VANO MEDIO LORDO

20 17 19 21 27 21

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LORDO

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. A/8 1 215.000 28 A/10 1 290.000 22 C/1 4 24.000 -C/2 2 2 .100 -C/3 u 2.200 -C/5 3 3.000 -

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.l}fficio 1'ecnico Erariile di BRESCIA - Sezione N.C.J:'.:.U.

J!ROSPE'f'fO PER lL C! ... LCO_LG DELLE 11ENDITE PRESUJl.J1'E TJr~!~ LE Uf.fI'l"/\ 1


~ . -- --ZONA ZONA CATE.- CLAS- TARif'l'A A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GORI/~ SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO

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QUINZANO . , .. . . D'OGLIO ' E u 'A/1 3 120.000 25 . .

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A/.4 6 61. 000 21 A/5 u 48.000 21 A/6 3 36.000 21 A/7 2 115.000 22 A/8 2 200.000 34 C/1 5 22.900 -C/2 4 2.400 -C/3 1 2.700 -C/4 u 1.800 -C/6 4 3.200 -C/7 1 600 -

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PHOSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA'


-Z,ONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A

COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE OMOG.

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5 115.000 Pi,l:>i . .

84.000 3 . ,. "'>l1 . 6 61.000

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I C/7 u 700

SUP. MQ. VANO

MEDIO LORDO

25 20 18 21 .

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l.Jff'icio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C.E. U.

P.ROSPE'l"l'O PER IL CALCOLO DEL.LE f(ENDITE PRESUNTE J.lER LE Ul\ll'I'J\ 1


--------· 7.0NA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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REZZATO D u ,A/1 3 215.000 . 29

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PROSPE1'T0 PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PI~ESUIIJ1'E I)ER LE UNI'fA 1

DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINAIUE

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OMOG. MEDIO

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.Pl~OSPE'1"rO PER .iL CALCOLO DELLE HElllDI1'E f-'Rl~SUN'l'l:~ F1ER Lf~ Ul'1l'I'1\' DI TIPO PHEVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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6 3 1

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165.000 325.000 290.000

29.300 3.100 3.100 3.500

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l?ROSPETTO PER l.L CALCOLO DELLE RENDITE PRES!Jl~TE l'l'~li LE UI>JI'l'/\'


... ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA

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I I A/4 2 85.000 21 A/5 u 51 .000 19 A/6 1 57.000 19 A/7 4 180.000 21 A/8 2 270.000 27 A/10 2 490.000 21 C/l 8 33.500 -C/2 3 1.100 -C/3 u 5.200 -C/4 u 2.600 -C/6 1 2.500 -

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·t)ffi.cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

PHOSPETTO PER IL CALCOLO DELLE. HENDITE PHESuNTE PEll LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

--·· ---· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. GENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO

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10NCADELLE D u A/1 . . 1 220.000 29 .•. ; ...

A/2 5 180.000 20 .. , A/3 4 115.ooo 19 . ' A/4 3 73.000 21

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-i lJffi.cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

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I?ROSf)ET'lO PEfì IL CALCOLO DELLE H.ENDI'l'E F'RESUI,i'l'.E PEF{ Lf: Lill/I'fA'

DI 'fIPO PREVALEN'fE CON LE TARIFFE OH.DIN/\.RIE

ZONA I ZONA COMUNE· TERR. CENS.

OMOG.

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2 155.000 5 150.000 4 105.000 5 79.000 u 63.000 2 46.000 3 150.000 2 260.000 u 60.000 2 290.000 8 31.100 5 3.700 2 4.300 u 2.900 4 4.300

MJ.'.:DIO L.OHDO

25 20 18 21. 21 21 22 34 60 19

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E'ROSPET'I'fj f'Elì: lL CALCOLO D.t:LLE RENDITE PRESUNTI.'.: l_).EJì LE U/\JITA 1


ZONA ZONA CATE-COMUNE TERR. CENS. GO RIA

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f/4 A/6 A/7 A/8 A/10 C/1 C/2 C/3 C/6 C/7

CLAS- TARIFFA A Sl' VANO UTILE

2 120.000 5 115.000 5 84.000 5 51,000 3 36.000

.3 115.000 2 200.000 1 220.000 7 22.900 3 2.400 u 3.200 4 3.200 u 700

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!)fTI.cjo Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

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A/8 2 245.000 27 A/10 2 385.000 21 C/1 5 30.900 -

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TARIFFA A VANO UTILE

125.000 150.000

84.000 62.QOO 32.000 38,000

145.000 255.000 335.000

28.000 2.500 1.800 2.800 3.000

--···--, SUP. ~1Q.

VANO MEDIO LORDO

36 20 18 20 20 21 20 28 22

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-1 .\Jfficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

f·tlOSPE'l"fO l')ER. Ii... GAL.COLO DELLE 'REt~DI'l'J~ PRESUN"f.E I·'EH i.E JNITA' ·1 DI TIPO PREVALENTE e.ON LE TARIFFE ORDINARIE

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-- -- . ·----CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. SE VANO UTILE VANO

MEDIO LORDO

3 295.000 36 5 340.000 20 5 185.000 18 5 135.000 20 1 86.000 21 6 325.000 20 4 575.000 28 u 110.000 40 1 760.000 22 8 64.500 -2 5.700 -2 5.100 -u 7.500 -2 8.300 -u 1.500 -

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·1 DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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MEDIO LORDO

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4 145.000 36 3 170.000 20. 2 94.000 18 2 69.000 20 2 43.000 21 1 160.000 20 2 285.000 28 u 110.000 40 1 375.000 22 5 40.400 -2 3.600 -u 3.700 -3 5.200 -

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EHOSPETTO PEH IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ····- --· ---ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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·- --··---ZONA ZONA CATE- CLAS- 'fARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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SAN PAOLO E u A/1 1 120.000 . .. 25 . ·<. ,_ ·f.12 5 115.000 20

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E'I{OSPET'fO PER IL Cj\LCOLO DELLE I_{ENDITE PBESUNTl::~ PER LL ur~I'I'A'

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SE VANO UTILE VANO MEDIO LORDO

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1 175.000 29 4 140.000 20 4 79.000 19 2 57.000 21 1 35. 000 24 3 165.000 21 2 325.000 38 2 340.000 21 6 32.100 -3 3.400 -u 4.000 -u 1.300 -4 4.000 -u 2.000 -

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l)fficio Tecnico Erariale di BRESCIA ~ Sezione N. C. E. U.

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MEDIO LORDO

2 190.000 ' - 29 3

' 150.000 20

6 100.000 19 5 63.000 21 2 38.000 24 2 180.000 21 2 360.000 32 2 320.000 21 8 59.500 -3 6.400 -1 6.400 -u 2.500 -2 8.800 -u 3.700 -

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·1 \Jfficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U .

.l::'ROSPE'l'TO PEii. II... CALCOLO DELLE HENDI'I'E PRF.SUN'I'E. PEf\ LE UNI'1'1\' l DI TIP.O PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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MEDIO LORDO

. .

7 98.000 20 3 72. 000 19 8 49.000 20 2 120.000 21 2 180.000 36 1 285.000 20 8 27 .100 -11 3.100 -2 3.600 -10 4.200 -u 1.800 -

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.l)f.f.lcio Tecnico Erat~iale di BRESCIA - Sezione N.C.E. U.

!'HOSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PEH LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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OMOG. MEDIO LOHDO

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.. 3 64.000 19

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A//.7 3 110.000 21 A/8 2 155.000 36 A/10 1 255.000 20 C/l 6 23.200 C/2 3 2.600 C/6 10 3.600

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Vfficio 'fecnico EraI'iale di BRESCIA - Sezione rii. C. E. U.

PROSPET'.\'O PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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COMUNE TERR. GENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

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2 120.000 25 A/2 4 115.000 20

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2 84.000 18 .• ,.!~ ~fA!J·4 3 61.000 21

A/6 2 36.000 21 A/7 3 115.000 22 A/8 3 200.000 34 A/10 1 220.000 19 C/1 4 22.900 -C/2 3 2.400 -C/3 1 2.700 -C/4 u 1.800 -C/6 3 3.200 -C/7 l! 700 -

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PROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PllESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

ZONA ZONA CATE-. COMUNE TERR. CENS. GORIA

OMOG.

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CLAS- 'l'ARIFF A A

SE VANO UTILE

3 100.000 5 64.000 3 54.000 4 36.000 3 115.000 2 170.000 2 315.000 6 20.600 3 680 2 1.500


20 17 21 19 21 2.7 21

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J'ROSPET'fO PEh IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA'


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COMUNE 'fERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OM'OG. MEDIO

LORDO

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A/2 5 465.000 20 . A/3 3 250.000 18

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A/7 3 445. 000 20 A/8 3 780.000 28 A/10 1 1.030 .000 22 C/1 5 94.600 -C/2 4 9.800 -C/3 u 10.200 -C/6 6 14.200 -C/7 u 2.500 -

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ZONA ZONA CATE-COMUNE TERR. CENS. GORI>\

OMOG.

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DEL LAGO e u --:... ... A/~. A/2

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IA;s A/6 A/7 A/8 A/10 C/1 C/2 C/3 C/4 C/6

CLAS- TARIFFA A

SE VANO UTILE

2 145.000 6 170.000 1 94.000 2 69. 000 u 43.000 2 43.000 1 160.000 1 285.000 1 375.000 4 26.600 1 2.300 u 2.400 u 3.100 3 3.400

SUI_). MC~.

VANO MEDIO LORDO

36 20 18 20 20 21 20 28 22

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ZONA ZONA CATE-COMUNE TERR. CENS. GO RIA

OMOG.

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J~A/4 .. ,,,. 'f'/6 A/7 A/8 A/10 A/11 C/1 C/2 C/4 C/6

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-CLAS-

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5 6 5 2 2 2 1 u 5 3 u 2

'l'ARIFFA A

VANO U'I'ILE

98.000 72.000 49.000 31.000

120.000 180.000 285.000

2.000 27. 100

3 .100 2.400 4.200

SUP. MQ.

VANO MEDIO LORDO

20 19 20 20 21 36 20 38

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.i}fficio Tecnico Erru~iale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.

EROSl)E'l"l'O l)EI\ :;:L CALCOLO DELLE REIIJDITE fJ11ESUllJ'l'E F'I~R LE LJJJl'.f'A 1


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OMOG. MEDIO LORDO

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SULZANO e u · A/l 2 125.000 . 36 . ,:, . A/2.. 3 150.000 20

A/3· 3 84.000 18 . i)À/ 4 3 62.000 20.

' . ,,."fc '·lff5 1 32 .ooo 20 A/6 2 38.000 21 A/7 4 145.000 20 A/8 3 255. 000 28 A/10 1 335.000 22 C/l 7 28.000 -C/2 4 2.500 -C/3 1 1.800 -C/6 6 3.000 -

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.Qff.i.cio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.


ZONA ZONA CATE- CLAS.- TARIFFA A SUP.MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

TAVERNOLE B u ..... , A/~. 6 100.000 .

20 S.M. A/3 . 5 64.000 17

· ·A/4 3 54.000 21 . '. , .. '( ·ifiA{6 4 36.000 19

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\}fficio 'fec nìco Erariale di BRESCIA - Sezior1e N. C. E. U.

l'ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PHEVALENTE CON LE TARIFFE ORDINAIUE

ZONA ZONA -- . -- .

CATE- CLAS- TARIFFA A sui:•. MQ. COMUNE TERR. CENS. GO RIA SE VANO U'rILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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A/4 4 94.000 20 ·,1\/6

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!'ROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PE!l LE UNITA' DI 'I'IPO PHEVJ\LEPJTE COì\J LE 'l'ARIFFE ORDINAfl:IE

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A/7 2 A/8 1 A/10 l C/1 4 C/2 2 C/3 , U C/6 2

105.000 120. ()00

68.000 50.000 30.000

120.000 210.000 275.000

21.500 l.800 2.000 2.700

36 20 18 20. 21 20 28 22

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Vfficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E. U.

EROSPETTO PER IL CALCOLO DELLE RENDITE PRESUNTE PER LE UNITA' DI TIPO PREVALENTE CON LE TAHIFFE ORDINARIE

·---- --··· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. CENS. GOHIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LOR.DO

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CASAGLIA D u . -:.. ' A/1.· .

2 175.000 29 A/2_. 5 140.000 20

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.jJfficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.


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ZONA ZONA GATE- GLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. GENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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MADERNO .. ;,._· .. A/2

. 6 295.000 20

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. ·' .. ·~· ~,i~/ 4 3 120.000 20' !J/6 2 74.000 21 A/7 3 280.000 20 A/8 4 495.000 28 .

' A/10 2 .

655.000 22 .C/1 7 57.600 -G/2 4 5.100 -C/3 2 4.500 -C/6 2 7.400 -G/7 u 1.300 -

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tjf'Ilcio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N.C.E.U.


~ONA ZONA CA'l'E- CLAS- TARIFFA A COMUNE TERR. CENS. GOHIA SE VANO UTILE

OMOG.

TRAVAGLIA o u A/l 1 220.000 -TO .. , A/2 .. 6 180.000 ' '

A/3. . 6 115.000 ./</ 4 3 73.000

.• ,,.·1' 'i',\{, p 2 44.000 A!/'7 4 215.000 A/8 2 415.000

I A/10 6 534.000 C/1 8 47.300 C/2 2 5 .100 C/3 1 5.100 C/4 u 2.000 C/6 3 6.000 C/7 u 3.000

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--SUP. MQ.

VANO MEDIO LORDO

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1.Jfficio Tecnico Erariale di BR·ES_CIA - Sezione N. C. ·E. U.

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ZONA ZONA CATE- CLAS-.. --~---

TARIFFA A SUP. MQ. COMlJNE 'I'ERR. CENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO

OMOG. MEDIO -

LORDO

TREMOSINE e u A/l _3 105.000 36 A/2 3 120.000 -. 20 ".;, . A/3 •. 2 68.000 18

-,A,! 4· - 3 50.000 20 -

.. ,... '1>'1!./6 2 30.000 21 'Af.7 1 120.000 20 A/8 2 210.000 28 A/10 1 275.000 22 C/1 6 21. 500 -C/2 2 1.800 -C/3 u 2.000 -C/6 3 2.700 -

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\Jfficio 'l'ecnj_co i;;rariale di I3RF.SCIJ\ - Sezione N.C.E.U.

DI TIP() PREVAJ_,}~NTE COI~ LE 1'Al{IF1'~E ORDINA11If·;

C~OM Ul'JE

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TRENZANO

ZONA

TERR. OMOG.

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ZONA CENS.

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CA'l'E- CLAS- TARIFFA A SUP. MC~.

GORIA sr~ "I/ANO lJTII,E VANO

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130.000 125.000

MEDIO

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l)fficio Tecnico Erariale di BRESC:i:A - Sezione N.C.E.U.

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-- --· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. .CENS. GO RIA SE VANO U'rILE VANO

OMOG. MEDIO LORDO

TREVISO B u A/2 4 90.000 20 BRESCIANO A/3 2 55. 000 .

17 : ., , A/6 - . 4 31. 000 19 f:..17'

. 2 120.000 21

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l]f'ficio Tecnico Erariale di BRESCIA - Sezione N. C. E. U.

1::1liU:::ìl-'j~'l''l'l) f.'Ek lL C1tJ ... GOLù J)t.Ll .. E HEl\JU1'1'E 1-'HE::;uJ'fl'E 1-'t.li Lt, 'uJ-.J.l-.i'/\'


, -~--· ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ.


LORDO .

URAGO E U A/1 2 120.000 25 D'OGLIO ,

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.. ,.." ''i'P.{r 2 36.000 21 A1'7 3 115.000 22 A/8 2 200.000 34 A/10 1 220.000 19 C/1 4 22.900 -C/2 3 2.400 -C/3 U 3.200 -C/4 U 1.800 -C/6 3 3.200 -

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-- --· ZONA ZONA GATE- GLAS- TARIFFA A SUP. MQ.

COMUNE 'l'EHR. GENS. GO RIA SE VANO UTILE VANO OMOG. MEDIO

LORDO .

VALLI O B u .A/2 5 100.000 20 TERME

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··- ~.-. ZONA ZONA CATE- CLAS- TARIFFA A SUP. MQ. COMUNE TERR. GENS. GO RIA SE VANO UTILJ> VANO

OMOG. MEDIO LORDO

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VALVESTI-B u A/2 5 105.000 20 NO . .

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A/10 2 270.000 21 C/1 4 18.000 -C/2 3 600 -C/3 u 2.800 -C/6 3 1.300 -

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COMUNE

VEROLANUO VA

TERR. CENS. GQRIA SE OMOG.

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VANO UTILE VANO

175.000 140.000 120.000 86.000 69.000 51.000

165.000 290.000 320.000

36.200 3.700 4.300 4.300

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MEDIO

LORDO

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190.000 150.000 100.000 63.000 38.000

180.000 360.000 320.000

59.500 7.500 7.500 2.100 7.500 3.700

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VANO MEDIO LORDO

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DI TIPO pREVALENTE CON LE TARIFFE ORDINARIE

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AGENZIA DELLE ENTRATE – SETTORE TERRITORIO 12 Maggio 2015 · 2016-01-27 · Pagina 1 di 7 P.le Cesare Battisti, 12 25128 Brescia Tel 030 3706411 Fax 030 306867 [email protected]