Alimentazione - Integratori Alimentari

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  • 7/29/2019 Alimentazione - Integratori Alimentari

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    LA GUIDA DEL CONSUMATORE

    INTEGRATORIALIMENTARI

    TESTI: LAURA GALLI, CLAUDIO LUCCHETTA, ANNAMARIA PAPIRI

    PROGETTO GRAFICO: CLAUDIA GALLI

    TESTnoi consumatori - anno XV - numero 66 - 10 settembre 2003

    Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Casula Progettografico: Claudia Galli impaginazione: Claudio Lucchetta Amministrazione:Adiconsum, Via Lancisi 25, 00161 Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 350del 9.06.88 Spedizione in abbonamento postale comma 20/ c art.2 L. 662/ 96Filiale di Roma Stampa: Editall s.r.l., Via R.Gabrielli di Montevecchio 2, 00159Roma Finito di stampare nel settembre 2003

    Associato allUnione

    Italiana Stampa Periodica

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    Introduzione

    Chi non ha mai avuto la tentazione di acquistare un prodotto dimagrante o unintegratore dietetico? Chi non ha mai bevuto una bibita arricchita di vitamine o saliminerali? Il richiamo di una soluzione facile a problemi che ci imporrebbero un regi-me di alimentazione rigorosamente controllato forte per tutti, un po perch man-giando spesso fuori casa difficile seguire una dieta sana e completa, un po perch lecose che pi ci piacciono, neanche a dirlo, o fanno male o fanno ingrassare...

    E allora via alle scorte: barrette sostitutive del pasto per dimagrire, vitamine esali minerali per rimediare ai pasti poveri che ci siamo concessi nel fast-food, prote-ine e aminoacidi per far lievitare i muscoli. Il consumo di integratori alimentari e pro-

    dotti dietetici cresce a ritmi incredibilmente elevati: la considerazione pi comune chei consumatori fanno, davanti alla promessa di effetti miracolosi che occhieggia fra lepagine dei giornali o sugli scaffali dei negozi, che se anche solo il 30% di quegli effettisi potesse ottenere, sarebbe gi molto.

    Le cose per non stanno cos, e se da un lato una buona fetta di quei prodotti nonha e non pu avere effetto alcuno, o peggio rischia di danneggiare la nostra salute,dallaltro anche quelli basati su uno straccio di principio scientifico possono risultare nonefficaci o addirittura nocivi, se non utilizzati correttamente. Infine, non va trascurato il

    pericolo di buttare via dei soldi, acquistando prodotti ci cui non abbiamo bisogno e chepossono essere sostituiti pi che degnamente con unalimentazione corretta.

    Il fitness una moda? In parte s, e di grande successo peraltro, da quando labellezza dei protagonisti di films e spot pubblicitari da irraggiungibile ideale diventa-ta una realt, pi o meno a portata di mano: con qualche piccolo aiuto, come ci ricor-dano i chirurghi estetici, i produttori di cosmetici e non ultimi gli spacciatori di sogni informato barretta o polverina. Lungi da noi lidea di fare moralismo noioso e inutile,quello che ci sta a cuore che nel consumo legato al fitness e alla bellezza ci sia infor-

    mazione onesta e imparziale, attenzione per la salute e senso critico.

    Non sono soltanto i ragazzi e le ragazze a consumare con assiduit questo tipodi prodotti, ma anche i genitori e, incredibilmente, spesso persino i nonni. I ragazzi,per, sono quelli che pi spesso fanno sport, frequentano le palestre, curano il corpoe la linea con accanita perseveranza: costi quel che costi. In questa affannosa ricerca diun io dal look invidiabile, gli integratori non servono soltanto a garantire la salute(come nelle speranze degli adulti), ma hanno il compito di estorcere al corpo presta-zioni e risultati che vanno oltre i suoi limiti naturali.

    Cos, questa guida nasce pensando ai giovanissimi, che costruiscono oggi il lorostile di vita ed hanno bisogno di elementi validi per considerare obiettivamente quello

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    Sommario

    GLI INTEGRATORI ALIMENTARI ................................................................................................... 5Cosa sono gli integratori alimentari? ....................................................................................... 6Perch li prendiamo? ......................................................................................................................... 8I diversi tipi di integratori .............................................................................................................. 16Gli integratori e lo sport ................................................................................................................27Gli integratori e la dieta dimagrante ...................................................................................... 29I pericoli per la salute ..................................................................................................................... 31Quando opportuno consultare il medico ........................................................................ 33

    Impariamo a scegliere i prodotti .............................................................................................. 34La pubblicit ammessa e quella proibita ............................................................................. 36La legislazione di settore ..............................................................................................................38

    I BENEFICI DI UNA ALIMENTAZIONE EQUILIBRATA ..................................................... 43La valutazione del comportamento alimentare ................................................................ 44Mantenere il peso ottimale .......................................................................................................... 46Il fabbisogno dellorganismo ....................................................................................................... 48I pasti intelligenti ........................................................................................................................... 49Limportanza degli allenatori e degli insegnanti ................................................................ 51di educazione fisica: educare, informare .............................................................................. 51e consigliare .......................................................................................................................................... 51

    che la pubblicit e diffuse leggende metropolitane tendono a sopravvalutare. La spe-ranza che uninformazione rigorosa e qualche consiglio pratico possano aiutarli afare buon uso, se davvero ne hanno bisogno, degli integratori alimentari e dei prodot-ti dietetici.

    Agli esperti che ci hanno aiutato nel lavoro di raccolta dati e assistito sul pianoscientifico va un caloroso ringraziamento.

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    GLI

    INTEGRATORIALIMENTARI

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    Cosa sono gli integratori alimentari?

    Secondo la Direttiva Europea 2002/46/CE

    Si definiscono integratori alimentari i prodotti alimentari destinati ad integra-

    re la dieta normale e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutri-

    tive o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico.

    Questa definizione un po asettica non rende affatto lidea della ricca, colo-rata ed esuberante moltitudine di prodotti che fa capolino dagli scaffali

    dei supermercati, delle farmacie, delle erboristerie e dei negozi specializzati. Visono integratori di tutti i tipi:

    sostitutivi del pasto, a basso contenuto caloricovitaminicisali mineraliproteiciaminoacidi e derivati

    Normalmente, i primi vengono assunti per il controllo del peso ( il modo elegan-te con cui ci parlano della temuta dieta dimagrante), in sostituzione di uno o pipasti giornalieri: vuol dire che quella barretta o quella bevanda devono offrire alnostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, secondo la razione giornalieraraccomandata dallOrganizzazione Mondiale della Sanit per ciascuno di essi ed inproporzione al numero di pasti sostituiti.

    Gli integratori vitaminici dovrebbero essere assunti per compensare stati di caren-za patologica o condizioni di assunzione insufficiente con la normale alimentazio-ne. Spesso vengono presi per eccesso di zelo nella cura del proprio benessere,senza alcuna valutazione del bisogno n prescrizione medica.

    Gli integratori di sali minerali, i proteici e gli aminoacidi sono appannaggio quasiesclusivo di chi pratica sport e perde molti sali con la sudorazione o desidera unapporto proteico supplementare, per favorire lo sviluppo della massa muscolare.

    Chi frequenta una palestra ha potuto rendersi conto di quanti sportivi fanno usodi integratori, dimenticando che per millenni si fatto sport mangiando zuppe ospaghetti, con risultati pi che apprezzabili.

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    Parleremo pi avanti del problema della purezza e biodisponibilit di questi nu-trienti in forma artificiale, che essendo affidata a dichiarazioni del fabbricanterimane uno dei nodi spinosi della questione.

    A dispetto del numero esiguo delle categorie di questi prodotti, i negozi pi fornitivantano scaffali pieni di centinaia e centinaia di integratori diversi, in combinazioni,dosi e forme di ogni tipo. Un panorama impressionante.

    Vasetti, barattoli e addirittura fustoni per le polverine magiche da sorbire a cuc-chiai, confezioni di pillole da inghiottire due a due, tisane, caramelle, finte ciocco-late, bevande, barretteil tutto confezionato con cura, a volte per sembrare unfarmaco (e dunque per suggerire presunte propriet terapeutiche), altre volte persembrare unaccattivante sostituto light di snack e pasti ben pi calorici.

    Il risultato? Un consumatore su due lo prova, vinto dalla pubblicit martellante,roso dai dubbi sulladeguatezza di quello che mangia e che fa per il suo benesserefisico e la sua linea, desideroso di poter dire che, almeno, ha fatto tutto il possibile.Non che sia un errore il voler bene al proprio corpo, ma siamo proprio sicuri chesia questo il modo?

    Il nostro viaggio attraver-so il variegato mondo de-gli integratori alimentari

    parte da una conoscenzapi approfondita dellacomposizione, delle pro-priet nutritive e degli ef-fetti fisiologici di ciascunafamiglia di integratori.Vedremo poi come ven-gono proposti in commer-cio (forma, modo di som-

    ministrazione, dosi e rac-comandazioni), come ven-gono pubblicizzati inmodo diretto e indiretto,come acquistarli, se equando ne avessimo biso-gno, in modo critico econsapevole.

    Per prima cosa procediamoalla valutazione del biso-gno. Perch li prendiamo?

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    Perch li prendiamo?

    Abbiamo detto che lalimentazione moderna subisce gli effetti, non sem-pre positivi, di uno stile di vita a volte frenetico, in cui c poco tempo per

    mangiare, poco tempo per preparare i cibi, poco tempo per approvvigionare quo-tidianamente la dispensa con prodotti freschi. E poi si mangia spesso fuori casa.

    Per queste ragioni ci nutriamo con prodotti conservati, precucinati, manipolatidallindustria di trasformazione alimentare in forme magari attraenti e di saporegustoso, ma povere di nutrienti buoni e ricche di grassi di cattiva qualit.

    La nostra tradizionale dieta mediterranea, ricca di carboidrati e verdure cotte ecrude, frutta e olio di oliva, considerata in tutto il mondo come un esempio dialimentazione completa, sana e capace di prevenire obesit e malattie cardiova-scolari, va scomparendo in favore preparazioni decisamente pi simili al fast foodamericano che ai manicaretti della nonna.

    Visto che il livello di cultura, informazione e consapevolezza dei consumatori for-tunatamente si accresce, a queste abitudini alimentari che cambiano negativa-

    mente si accosta la ricerca di un corretto apporto nutrizionale, in funzione delmantenimento di un peso ideale e della pratica sportiva, sempre pi diffusa.

    La soluzione del rebus? Gliintegratori. Mangiare malee disordinatamente, maga-ri troppo, si pu... se siadottano opportuni corret-

    tivi, magari costringendo ilnostro organismo a perio-diche e faticose astinenzeda cibo e gonfiandolo di nu-trienti in pillole. Una ricettache i medici, non a torto,sconsigliano.

    vero che una dieta troppo povera di vitamine potrebbe causare patologie pi o

    meno gravi. Ma anche vero che nelle societ avanzate e superalimentate comela nostra da molti anni non si registrano (in numero apprezzabile) casi di carenzada alimentazione insufficiente. Sarebbe dunque il caso di correggere la composi-zione della dieta e, solo se proprio non si riesce a farlo (a causa magari di allergie,

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    intolleranze o rifiuto di alcuni cibi), potrebbe rendersi necessario integrarla artifi-cialmente, ma sotto il controllo del medico.

    anche vero che unintensa sudorazione priva il nostro organismo, insieme a moltetossine che lo avvelenano, anche di preziosi sali minerali: reintegrarli pu essereopportuno, con moderazione e qualche accortezza, se frutta e verdura in quanti-t adeguata non possono essere assunte in tempi ragionevolmente brevi per fa-vorire il recupero.

    Decisamente pi complessa la valutazione degli integratori proteici e degli ami-noacidi: abbiamo chiesto ad un istruttore di body building a chi consiglia di pren-dere questi integratori e perch, poi abbiamo sentito il parere di un medico spor-tivo e nutrizionista autorevole.

    Stefano Scorsino, istruttore di Body Building e culturista agonistico, si sta

    laureando in Biologia: per la sua competenza specifica e per la sua esperien-

    za di atleta e allenatore lo abbiamo intervistato.

    Quanti sono tra i ragazzi che fanno body building quelli che prendono qualche

    tipo di integratore alimentare?

    Quasi tutti prendono qualche integratore, magari soltanto vitaminico o mine-

    rale. Quelli che sistematicamente integrano la dieta, magari con proteine, amino-

    acidi e creatina sono soprattutto i maschi, in particolare quel 30% che vuole an-dare oltre lattivit di fitness e vuole crescere molto con la massa muscolare.

    Quando qualcuno li prende e nega, per far sembrare che i risultati sono tutto

    merito del duro lavoro e basta, me ne accorgo sempre! Non parliamo poi di quelli

    che prendono gli anabolizzanti(vietati, ndr)

    Di solito ti chiedono consiglio per valutare il bisogno?

    Tutti o quasi chiedono un consiglio: a me, ma spesso anche al negoziante dove

    acquistano gli integratori. C sempre qualcuno, per, che preferisce fare di te-

    sta propria: di solito sono quelli che praticano questo sport da qualche anno eritengono di saperne gi abbastanza.

    Hai la sensazione che tutti o quasi seguano i consigli o che tendano ad aggiu-

    stare le dosi, magari esagerando, per accelerare i risultati?

    Allinizio quasi tutti seguono i miei consigli, poi per, quando iniziano a vedere

    risultati incoraggianti, si esaltano e aumentano le dosi pensando di accelerare lo

    sviluppo muscolare, ma esagerano inutilmente: non serve davvero e pu fare male.

    Chi che ha bisogno di un integratore alimentare pur alimentandosi corretta-

    mente e con attenzione alle sue esigenze di sportivo e a quale soglia di inten-

    sit e frequenza dellattivit sportiva?

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    Non tanto un problema di intensit e frequenza, per quella basterebbe una

    dieta alimentare specifica per recuperare le perdite e rifornire lorganismo di

    energia e nutrienti in misura proporzionata al maggior bisogno. Sicuramente,

    per, il discorso diverso per chi vuole raggiungere risultati importanti di svilup-

    po della massa muscolare: senza integratori oltre un certo limite non si va, anche

    con un allenamento intenso e quotidiano.

    Quali sintomi ci fanno capire che abbiamo bisogno di integrare la dieta? Pu

    essere riconoscibile uno stato di carenza?

    La carenza vera e propria si riconosce da sintomi come stanchezza, affaticamento

    e sensazione di avere poca energia durante gli allenamenti: vuol dire che il nostro

    metabolismo non sufficientemente rifornito dei nutrienti di cui ha bisogno per il

    lavoro che svolge. Per lintegrazione della dieta in funzione dello sviluppo della

    massa muscolare, invece, si vede proprio quando opportuno, la mia esperien-

    za di istruttore e di culturista che mi fa capire subito quando il fisico della personaha raggiunto il suo limite di sviluppo e non va oltre senza gli integratori.

    Tu quali integratori o associazioni di integratori consigli a chi pratica attivit

    sportiva di medio livello, in modo non professionale, diciamo due o tre volte

    la sett imana?

    Vanno bene per tutti le vitamine e i minerali (potassio, calcio, magnesio); consiglio

    anche creatina (sempre a cicli, mai ininterrottamente), glutammina e proteine in

    dosi adeguate, per chi vuole crescere. Prima di tutto bisogna valutare la dieta,

    migliorarla con laiuto delle tabelle nutrizionali che ci permettono di calcolare gli

    apporti quotidiani di nutrienti introdotti con gli alimenti, poi valutare la supple-

    mentazione necessaria. Le quantit e le proporzioni variano molto in funzione del-

    la corporatura (peso), della condizione fisica e del tipo di allenamento. Comunque

    le dosi si aggiustano spesso in corso di trattamento, a seconda dei risultati.

    Chi comincia a prendere integratori poi di solito li prende sempre?

    Dipende. Gli sportivi di solito, finch praticano, integrano la dieta. Ci sono poi

    molte persone che attraversano periodi di entusiasmo e dedizione totale a que-sto sport, durante i quali integrano sistematicamente la dieta con maniacale at-

    tenzione, poi si stancano e iniziano a dedicarsi sia allallenamento che alla dieta

    con discontinuit.

    Tu ne hai usati? In che misura ti hanno aiutato a conseguire i tuoi risultati

    atletici?

    Si, ho preso e prendo regolarmente integratori alimentari (solamente quelli am-

    messi, beninteso) e li considero indispensabili per il raggiungimento dei risultati.

    Hai mai avuto disturbi collegati alluso di un integratore? Conosci effetti

    collaterali degli integratori normalmente in commercio?

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    No, non ho avuto mai disturbi n effetti collaterali. So che chi esagera ha avuto

    malessere e non ha migliorato i risultati atletici, ma non ho notizia di danni per-

    manenti alla salute.

    Una dieta iperproteica pu danneggiare lorganismo? A quali livelli si comincia

    ad eccedere?Si, pu danneggiare i reni, ma credo soltanto per le persone che hanno gi

    problemi di efficienza renale o una certa predisposizione. Bisogna bere mol-

    to , almeno 3-4 litri di acqua al giorno, per aiutare lorganismo a smaltire le

    scorie, come lazoto. Per i livelli di assunzione, io consiglio almeno 2/2,5 gram-

    mi al giorno di proteine per chilogrammo di peso corporeo (totali, incluse

    quelle assunte con gli alimenti): sono pi elevati i livelli che raccomando per

    i culturisti e chi si allena molto intensamente, tutti i giorni, cio quelli che

    vogliono risultati e performance ottimali. Queste dosi risultano dalla mia

    esperienza di tut ti i gio rni, anche se i nutriz ionist i limitano a 1-1,5 grammi algiorno lassunzione massima.

    Pu succedere che smettendo di utilizzare un integratore, ad esempio perch

    se ne sconsiglia luso prolungato, si senta la differenza, cio che il corpo non

    ce la fa a recuperare o che si sente stanchezza fisica...?

    Si, certo. Chi prende la creatina, ad esempio, sente la differenza nei periodi di

    sospensione del trattamento, perch ha meno energia. Comunque non danno

    alcuna assuefazione.

    Seguire il consiglio di un medico, se non specialista di medicina sportiva o

    dietologo, sempre utile per valutare il bisogno e il dosaggio di un integratore?

    Io penso di no, perch il medico di solito, se non un medico sportivo che

    conosce bene la nostra disciplina e le esigenze di chi la pratica, sconsiglia del

    tutto o quasi di prendere gli integratori. E poi il medico generico ne sa normal-

    mente poco.

    Gli istruttori nel loro percorso di formazione vengono anche informati ade-guatamente sugli integratori, secondo te, o una competenza che ciascuno di

    voi costretto a costruire da s?

    Normalmente la materia alimentazione e supplementazione inclusa nei corsi

    di preparazione e di aggiornamento, ma non sempre si tratta di corsi qualificati e

    di buon livello, che approfondiscono la materia. Normalmente siamo sportivi ed

    appassionati anche noi, quindi ci informiamo in modo autonomo, leggendo o

    parlando con esperti.

    Ritieni che ci siano fonti scientifiche attendibili e complete di informazione?Si, le informazioni ci sono, ma come per tutte le discipline scientifiche escono

    ogni giorno nuovi studi e risultati di ricerca, bisogna tenersi aggiornati.

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    Ricevete materiale pubblicitario, informatori scientifici o altre forme di pro-

    mozione indiretta delluso di integratori?

    Materiale pubblicitario e info rmatori scientifici no , ma passano i rappresen-

    tanti delle aziende produtt rici di integratori, nelle palestre dove sono in ven-

    dita questi prodotti. Poi ci sono gli sponsor delle manifestazioni e degli eventi

    (gare, esibizioni).

    Pensi che la pubblicit degli integratori sulle riviste specializzate per sportivi e

    amanti del fitness sia ingannevole nel promettere efficacia e risultati?

    Si, spesso ingannevole, perch lascia credere che la supplementazione con gli

    integratori da sola possa garantire i risultati, quasi indipendentemente dallalle-

    namento! Invece bisogna lavorare sodo, altro che proteine

    Pensi che questa pubblicit andrebbe regolamentata in qualche modo?

    Si, ingiusto che inganni le persone: magari per noi che siamo esperti, che cono-sciamo i prodotti, gli effetti fisiologici e i limiti non cambia niente, ma per i ragaz-

    zi e le persone pi ingenue diverso.

    Pensi che la vendita andrebbe riservata a personale esperto, come per i farma-

    ci? Che ne pensi degli scaffali self-service dei grandi magazzini e negozi di sport?

    E delle erboristerie?

    No. Va bene cos com, il sistema di distribuzione. Perch c concorrenza e man-

    tiene i prezzi ad un livello normale, ma anche perch alcune persone preferisco-

    no acquistarli a self-service o nei negozi specializzati per gli sportivi, si vergogne-

    rebbero a chiederli in farmacia. Per me non necessario limitare la vendita, ma-

    gari basta fare pi informazione.

    Cosa consigli di verificare, per riconoscere un buon prodotto da un prodotto

    inefficace o potenzialmente dannoso?

    Non facile riconoscere dalletichetta o dalla pubblicit un buon prodotto o un

    buon produttore, bisogna conoscerli. Vanno sicuramente preferite le aziende

    produttrici vere e proprie (ovvero le case farmaceutiche pi note) a quelle che silimitano ad importare, confezionare e distribuire prodotti che magari non danno

    adeguate garanzie: rischioso il voler risparmiare a tutti i costi. Meglio chiede-

    re consiglio a chi ha esperienza, come listruttore in palestra.

    Per concludere, cosa vorresti dire ai ragazzi e alle ragazze che leggono questa

    guida?

    Di mangiare bene, in modo equilibrato e sano, e di lavorare sodo negli allenamen-

    ti. Perch i risultati vanno sudati, nel vero senso della parola!

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    Il prof. Giovanni Caldarone stato Direttore dellIstituto di Scienza dello Sport

    del C.O.N.I. ed uno dei massimi esperti di medicina dello sport e nutrizione.

    Lo abbiamo incontrato per confrontare il parere di un medico con quello

    dellistruttore di body building. E, a quanto pare, non si trovano daccordo.

    Quanti, tra i ragazzi che fanno sport, prendono integratori di qualche tipo?Una recente ricerca promossa dal comune di Roma con la collaborazione di medi-

    ci sportivi e psicologi, su un campione di oltre 5.000 ragazze e ragazzi di alcune

    scuole di Roma e Provincia, di et compresa fra i 7 e i 12 anni, ha messo in eviden-

    za che circa il 7-10% di loro fa uso abituale di creatina e aminoacidi. Fra questi

    alta la percentuale di ragazzi che in precedenza avevano abbondantemente fatto

    uso di integratori pi semplici quali vitamine e sali minerali. Tutto ci per dare

    una misura di quanto grande sia la diffusione di questa cattiva pratica e delle

    elevate percentuali di giovani, ragazzi e finanche bambini cosiddetti sportivi,

    che assumono integratori di svariata natura. Fra laltro, la metodologia di allena-mento di bambini e ragazzi in tutti gli sport non prevede carichi di lavoro musco-

    lare di intensit tale da giustificare lintegrazione della normale razione alimenta-

    re, con integratori presi allesterno dellabituale regime dietetico.

    Chi allora che ha bisogno di integrare la dieta alimentare con un supplemen-

    to di nutrienti? C una linea di demarcazione nello sport, oltre la quale biso-

    gna pensare agli integratori?

    Esistono condizioni di sforzo estremo, di allenamenti intensi e ripetut i, di even-

    ti agonistici ravvicinati, di impegni psicofisici in condizioni climatiche e ambien-

    tali particolarmente avversi, in cui si rende necessario supplementare il regime

    alimentare con opportune e mirate integrazioni, ma la prescrizione deve esse-

    re affidata a medici espert i di nutrizione sportiva, in grado sia di valutare leffi-

    cienza dellintegrazione, sia di conoscere e di prevenire effetti secondari, spe-

    cie nel caso di ricorso a dosi elevate. Quanto a soggetti in et evolutiva, se in

    buona salute e se alimentati in maniera corretta ed adeguata, possono tran-

    quillamente praticare la loro attivit sportiva senza far ricorso ad alcuna inte-

    grazione. Noi siamo sempre e comunque per una prescrizione responsabile daparte del medico, quando deve consigliare sostanze biologicamente attive, quin-

    di sia farmaci che integratori o anche semplici nutrienti, assunti al di fuori del

    normale regime alimentare.

    A quali disagi, carenze, disturbi risponde un integratore alimentare?

    Nel nostro Paese, come in tutti quelli socio-economicamente avanzati non vedia-

    mo pi da diversi decenni i danni e le patologie da carenze alimentari. Tuttavia

    esistono condizioni particolari, e lintenso e ripetuto impegno sportivo fra que-

    ste, in cui il medico pu intervenire sia in fase di prevenzione che di terapia, conopportuni aggiustamenti dietetici e anche con una adeguata e mirata integrazio-

    ne. Ma, sia per riconoscere queste situazioni, penso per esempio alla sindrome di

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    over-trainig (sovrallenamento), sia per impostare corrette misure preventive e

    teraupetiche, si impone la figura del medico esperto e responsabile.

    Un integratore, unassociazione di integratori, dosi e tempi come ci si

    orienta?

    Purtroppo spesso questa assunzione consigliata da personale scarsamentequalificato, o anche semplicemente poco esperto di nutrizione e delle necessit

    metaboliche dellesercizio fisico in generale. Per contro, chi assume integratori

    ha pi chiaro il concetto di quantit che di qualit, tant che il pi delle volte

    ritiene che per avere migliori risultati deve assumere qualsiasi integratore pur-

    ch in dosi generose, spesso largamente al disopra di quelle massime consigliate.

    Il concetto di dose se valido ed indispensabile per i farmaci, lo nella stessa

    misura per gli integratori. Non un caso che, per molti integratori distribuiti in

    farmacia, nel foglietto interno sia scritto ben in chiaro che vanno evitati nei ra-

    gazzi al di sotto dei 12 anni, nelle donne in gravidanza, nei soggetti affetti dapatologie epatiche e renali.

    Chi assume integratori quasi mai lamenta disturbi. Quali sono i rischi per una

    assunzione impropria e prolungata di integratori?

    I disturbi a breve termine sono in genere correlati alle megadosi; i danni a

    medio e lungo termine sono correlati ad assunzione impropria e prolungata

    degli integratori. Questi danni sono tanto maggiori quanto pi si tratta di sog-

    getti in et a rischio e/ o portatori di altre patologie, talvolta sconosciute. Co-

    munque sia, i processi di riconoscimento di una sostanza che proviene dallester-

    no, di trasformazione della stessa, di assorbimento e infine di eliminazione, im-

    pongono allorganismo un lavoro metabolico impegnativo e fra laltro dose-

    dipendente. Del resto, anche se eccediamo con un cibo, mettiamo in difficolt il

    nostro organismo: immaginiamo quello che pu accadere quando per lungo

    tempo gli somministriamo un qualsivoglia integratore di cui non ha assoluto

    bisogno! Ben pi grandi poi sono i danni quando, oltre a far uso di integratori, si

    fa uso anche di ormoni, farmaci anabolizzanti e altre sostanze, per aiutare la

    costruzione e la potenza dei muscoli. Qui si arriva a danni gravi e in casi estremi( gi accaduto purtroppo!) alla morte.

    La creatina veramente utile ed innocua come dicono?

    La creatina una sostanza che in parte assumiamo dai cibi e in parte prodotta

    dal nostro organismo. La creatina fosforilata (creatinfostato) utilizzata dal mu-

    scolo per le contrazioni di brevissima durata e di elevata intensit. Nellesercizio

    fisico pertanto si consuma creatina, che peraltro in generale ampiamente ripri-

    stinata sia dallorganismo, sia dal regime dietetico abituale. Tuttavia esistono par-

    ticolari situazioni di allenamento in cui pu risultarne utile luso, ma senza supe-rare i dosaggi consigliati (3-6 g/ die) e per periodi non superiori ai 30 giorni. Ne

    sconsigliato luso nei ragazzi sotto i dodici anni e nelle donne in gravidanza. Per

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    labuso di creatina e per le megadosi sono descritti danni rilevanti a carico di

    diversi organi ed apparati.

    Un consiglio sullopportunit di assunzione di integratori o sulle dosi va richie-

    sto ad un istruttore/allenatore sportivo o ad un medico?

    I giovani istruttori e i laureati in Scienze Motorie sono a conoscenza degli effettifisiologici degli integratori e la eventuale correlazione con la performance, ma

    mancano di una conoscenza scientifica e clinica e delle conseguenze patologiche

    sullorganismo. Il medico sportivo e pi ancora il nutrizionista sportivo la figura

    professionale in grado di mettere insieme il perseguimento del risultato sportivo

    con la tutele della salute e del benessere delle persone. Noi inseguiamo da tem-

    po il progetto di dotare tutti i centri sportivi di un dietista, un professionista di

    riferimento cui ricorrere per tutt i i problemi di educazione alimentare, riguardo

    al particolare aspetto nutrizione ed attivit fisica.

    Insomma gli integratori alimentari fanno bene o fanno male?

    Nessun integratore da solo in grado di procurare assoluto benessere o di far

    vincere una medaglia olimpica, ma stili di vita impropri, scorretta alimentazione,

    carichi di allenamento inadeguati, possono attivare una concomitanza di fattori

    di rischio, le cui conseguenze possono presentarsi anche dopo diversi anni. Im-

    pariamo piuttosto a gestirci con buon senso, rispettando i limiti che la natura ci

    ha imposto, senza rincorrere stereotipi di facciata, che nulla hanno a che fare con

    i benefici e con letica della pratica sportiva.

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    I diversi tipi di integratori

    Prima di addentrarci nellesame delle diverse categorie di integratori e delloro effetto fisiologico, verificando anche se e come questultimo sia

    ottenibile in economia e sicurezza con una dieta alimentare variata, poniamoci tredomande fondamentali:

    gli integratori servono davvero?gli integratori hanno realmente gli effetti promessi?gli integratori sono sicuramente innocui per la nostra salute?

    ...perch se effettivamente hanno un effetto fisiologico verificabile, allora vannoconsiderati alla stregua di farmaci (riflettendo bene sulla loro pretesa innocuit!) ecome tali devono essere presi solo dopo attenta valutazione medica.

    Prodotti finalizzati allintegrazione energeticaQuesta prima categoria di prodotti indicata dalle Linee Guida del Ministero dellaSanit (Circolare 7 giugno 1999, n.8) pu avere, come del resto quella successivadegli integratori idro-salini, un bacino di utenza pi ampio delle altre. Lattivitfisica, infatti, generalmente caratterizzata da un incremento del dispendio dienergia e pu quindi giustificare il ricorso agli integratori energetici.

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    Gli integratori di questo gruppo sono a base di zuccheri semplici e composti inte-grati con vitamine del gruppo B e vitamina C. Possono contenere anche grassi confinalit energetica, integrati con vitamina E.

    Sebbene luso di questi prodotti non vada soggetto a particolari restrizioni, varibadito che si pu ottenere unadeguata integrazione energetica anche consu-mando cibi comuni, come ad esempio pane e marmellata, biscotti, dolci da forno.

    Alimenti come i cereali e le patate forniscono energia sotto forma di carboidrati(detti anche glucidi o zuccheri) ma contengono anche proteine di medio valorebiologico (povere di alcuni aminoacidi essenziali), alcune vitamine del gruppo B (inparticolare vit.B

    1) e vitamina PP. Si tratta di alimenti prevalentemente energetici,

    indispensabili per lespletamento di tutte le attivit involontarie (battito cardiaco,respirazione, digestione, mantenimento della temperatura corporea, ecc.) e vo-

    lontarie (lavoro, movimento, ecc.), particolarmente per lo svolgimento dellattivitsportive.

    Generalmente, per fornire lenergia necessaria ad un livello di attivit medio, oc-corre assumere 3 o 4 porzioni al giorno di alimenti energetici, riportati nella tabellache segue. Nel caso di unattivit fisica particolarmente impegnativa, una buonaintegrazione energetica pu essere raggiunta variando opportunamente il peso oil numero delle porzioni.

    Pane 100 g.

    Pasta dl semola 75 g.

    Pasta alluovo 80 g.

    Pizza bianca 155 g.

    Pizza con pomodoro 125 g.

    Riso 75 g.

    Panini allolio 110 g.Biscotti 75 g.

    Brioches 110 g.

    Grissini 95 g.

    Patate 355 g.

    Semolino 80 g.

    Polenta 80 g.

    Corn flakes 75 g.

    Crackers 80 g.

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    La caratteristica degli integratori alimentari energetici (barrette, cioccolate ecc.) quella di fornire energia prontamente disponibile, il cui apporto in prossimit dellosforzo fisico pu essere opportuno. Alcuni degli alimenti sopra indicati richiedonouna lenta fase digestiva, non compatibile (in concomitanza) con lattivit fisica.

    Tuttavia, spesso si dimentica che il principale apporto di cui lorganismo necessitacon urgenza quando fa sport quello dellacqua, alla quale dunque va data asso-luta priorit. Mentre la reintegrazione energetica pu essere rimandata quasi sem-pre senza alcun disturbo, rimandare la reidratazione pu avere effetti negativi perlorganismo (perdita di potenza e di resistenza, disidratazione con conseguenzemetaboliche anche gravi).

    Prodotti con minerali destinati allintegrazione idrosalinaLe contrazioni muscolari che accompagnano lattivit sportiva sono sostenute da

    processi chimici che producono calore allinterno delle cellule del nostro corpo. Inrisposta a questo fenomeno lorganismo reagisce producendo sudore, che eva-porando assorbe il calore in eccesso permettendo di mantenere costante la tem-peratura dei tessuti sottostanti.

    Con il sudore oltre allacqua vengono eliminati anche sali minerali, e gli integratoridi questa categoria contengono appunto gli elettroliti necessari a reintegrare leperdite. Vi troviamo anche un certo quantitativo di zuccheri, e in alcuni casi vitami-na C e altri nutrienti.

    Anche per questi prodotti, come per quelli della categoria precedente, il consumonon richiede particolari precauzioni. Allaccresciuto fabbisogno di sali minerali sipu comunque far fronte anche con delle bevande preparate in casa, ad esempiodiluendo succhi di frutta con acqua, per ridurre la concentrazione di zuccheri.

    Anche la frutta fresca, gli ortaggi e le verdure sono in grado di fornire i sali mineralinecessari, oltre al carotene (precursore della vitamina A), alla vitamina C e alla fibraalimentare. Nella dieta giornaliera si consiglia di inserire sempre almeno due por-

    zioni, una per ciascuno dei pasti principali, di verdura cotta o cruda, ed almenodue porzioni di frutta fresca. Visto il modesto apporto calorico di questi alimenti,inoltre, un incremento del loro consumo per compensare leventuale maggiorfabbisogno di sali o di vitamine non comporta particolari problemi dal punto divista del bilancio energetico della nostra dieta.

    Un abuso di integratori idrosalini pu affaticare i reni e risultare inutile (lorgani-smo non assimila e non metabolizza i nutrienti in eccesso). Inoltre, molte bevan-de pubblicizzate come integratori di sali minerali sono ricchissime di zuccheroche, oltre a ritardare lassorbimento dellacqua (assolutamente necessaria), vienespesso sottovalutato nel computo delle calorie ingerite complessivamente conla dieta.

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    Prodotti finalizzati allintegrazione di proteine,di aminoacidi e derivatiQuesti prodotti tendono a soddisfare un accresciuto fabbisogno plastico dellor-ganismo ed a questo scopo forniscono il materiale da costruzione per i tessutimuscolari: le proteine (o gli aminoacidi, che sono le loro unit costitutive di base).

    La categoria degli integratori aminoacidici suddivisa in tre parti:

    prodotti a base di aminoacidi ramificati (leucina, isoleucina, valina);prodotti a base di aminoacidi essenziali, ossia aminoacidi che il nostro orga-nismo non in grado di sintetizzare autonomamente partendo da moleco-le pi semplici (qui incontriamo di nuovo valina, leucina e isoleucina, maanche lisina, metionina, fenilalanina, triptofano, treonina, istidina);prodotti a base di derivati degli aminoacidi (in particolare la creatina).

    Lattivit sportiva, anche senza considerare gli eccessi della pratica culturista, nor-malmente si giova di un incremento della massa e della potenza muscolare: que-sto aiuta a capire (ma non giustifica) il fatto che gli integratori proteici e di amino-acidi o derivati siano stati elevati al rango di necessaria supplementazione, daquando la dieta degli sportivi dalla semplice funzione di garanzia per la salute elefficienza del corpo stata destinata ad esasperare la prestazione, dando vita alfenomeno del cosiddetto doping alimentare.

    Contrariamente a quanto detto per le prime due categorie di integratori (energeticie idrosalini), i prodotti di questo tipo non possono essere somministrati senzaprecauzioni: deve essere il medico a valutarne la necessit e a prescriverne lassun-zione specificando dosi e tempi, tenendo conto del peso corporeo, delle condi-zioni di salute e della dieta del suo assistito. Ne consegue, ovviamente, che poso-logia e tempi di assunzione variano da caso a caso e non possono dunque esseretrasferite da un soggetto allaltro senza ascoltare il parere di un medico.

    In ogni caso, ed obbliga-

    torio riportarlo in etichetta,il loro uso controindicatonei casi di patologia renale,epatica, in gravidanza e al disotto dei 12 anni.

    Il fabbisogno proteico dellapopolazione generale sti-mato in ragione di 0,7-1,0grammi per chilo di peso

    corporeo. Vale a dire che una persona di 70 kg ha bisogno di circa 49-70 grammidi proteine al giorno, forniti dalla normale razione alimentare.

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    In condizioni particolari, il fabbisogno pu aumentare anche significativamente,ad esempio durante la gravidanza, lallattamento, o nello svolgimento di attivitsportive di particolare impegno, ma in ogni caso un apporto proteico pari a 1,4-1,7 g./Kg p.c./giorno (circa 98-119 grammi al giorno, per una persona di 70 kg) sicuramente idoneo a soddisfare le necessit della maggior parte degli atleti, an-che professionisti. Unintegrazione di questo tipo pu essere facilmente ottenutaadeguando la dieta, senza il ricorso a prodotti artificiali.

    Nella tabella che segue, allo scopo di semplificare i calcoli, si riporta il contenutoproteico di alcuni alimenti. I valori sono espressi in grammi di proteine presenti in100 grammi di parte edibile.

    Alimento Proteine (grammi)

    Carne, pesce e uova

    Fesa tacchino 24

    Petto di pollo 23

    Lombata/ costata vitellone 21,5

    Agnello 21

    Vitello 21

    Bresaola 32

    Prosciutto crudo 27

    Bistecca maiale 21

    Spigola 17

    Tonno fresco 21,5

    Polpo 11

    Filetti di orata 21

    Sarda 21

    Uovo intero 12

    Latte e derivati

    Latte/ yogurt parz. scremato 3,5

    Caciocavallo 38

    Caciotta pecora 28

    Fontina 24,5

    Fior di latte 17

    Parmigiano 33,5

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    Pecorino Sicilia 29

    Provolone 28

    Scamorza 25

    Legumi

    Ceci secchi 21

    Fagioli secchi 23

    Fave secche 27

    Soja secca 37

    Piselli freschi 13

    Cereali e derivati, patate

    Pasta di semola 11

    Pasta uovo secca 13

    Riso brillato 7

    Riso integrale 7,5

    Pane 9

    Pane integrale 7,5

    Fette biscottate 11

    Cornflakes 7

    Biscotti secchi 8

    Biscotti di soja 11,5

    Savoiardi 12

    Panettone 6

    Mais 4

    Patate 2

    Carne, pesce e uova, oltre a fornire un elevato quantitativo di proteine ricche inaminoacidi essenziali, sono preziosi anche per il loro contenuto in ferro ed in vita-mine del gruppo B (soprattutto B

    12). Il ferro, in particolare, nella carne si trova in

    grandi quantit e nella forma meglio assimilabile per il nostro organismo: il gruppoeme della proteina emoglobina.

    Anche il latte e i suoi derivati si caratterizzano per il loro contenuto in proteine dialto valore biologico (cio ricche in aminoacidi essenziali) ed in vitamine del grup-po B (in particolare vitamina B

    2). Essi per si differenziano dagli altri alimenti spe-

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    cialmente per il loro apporto di calcio. Il contenuto in calcio maggiore nei for-maggi stagionati (10 volte pi calcio rispetto al latte ed allo yogurt), dove si con-centra soprattutto nella scorza. A questa vantaggiosa caratteristica dei formaggistagionati si accompagna per lo svantaggio dellelevato contenuto in grassi, so-prattutto saturi, che si aggira intorno al 30% del peso totale.

    Per quanto riguarda i cereali, i loro derivati e le patate, come si visto il loro appor-to pi significativo dato dai carboidrati e la loro funzione di conseguenza pre-valentemente energetica. Le loro proteine hanno medio valore biologico, essendopovere di alcuni aminoacidi essenziali e in particolare dellaminoacido lisina. Tutta-via, la carenza di questo aminoacido compensabile completando i piatti a base dicereali con laggiunta di legumi (ad esempio pasta e ceci, pasta e fagioli, riso episelli, ecc.). I legumi, infatti, pur essendo poveri di metionina, sono al contrarioricchi di lisina. Pertanto nelle pietanze sopra elencate le rispettive carenze vengo-

    no compensate, assicurando cos anche un adeguato apporto di proteine, com-pleto di tutti gli aminoacidi essenziali.

    Gli aminoacidi ramificati, come gli altri aminoacidi essenziali, sono presenti comecomponenti delle proteine dei comuni alimenti. Anche le proporzioni di questinutrienti negli integratori (due parti di Leucina per ogni parte di Isoleucina e diValina) sono pi o meno le stesse che caratterizzano la maggior parte degli ali-menti naturali che li contengono.

    Nella tabella che segue si riporta il contenuto in aminoacidi ramificati di alcunialimenti. I valori sono espressi in milligrammi di aminoacidi presenti in 100 grammidi parte edibile.

    Alimento Proteine Valina Isoleucina Leucina

    (g) (mg) (mg) (mg)

    Carne, pesce e uova

    Bovino 19,0 1018 933 1566Vitello 19,0 1018 933 1566

    Maiale 21,3 1218 1139 1741

    Petto pollo 23,3 1384 1153 1955

    Bresaola 32,0 1687 1608 2651

    Prosciutto 26,9 1416 1392 2234

    Fegato 20,0 1292 1070 1886

    Merluzzo 17,0 910 816 1484

    Sgombro 17,0 1357 957 1636

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    Sogliola 16,9 903 817 1336

    Tonno olio 25,2 1392 1198 2029

    Trota 14,7 784 666 1028

    Uovo intero 12,4 823 657 1041

    Latte e derivati

    Caciotta 21,1 1140 920 1720

    Crescenza 16,1 820 630 1250

    Mozzarella 18,7 1360 1280 2880

    Parmigiano 33,5 1800 1421 2450

    Ricotta di pecora 9,5 575 484 1021

    Yogurt intero 3,8 210 160 300

    Legumi

    Ceci secchi 20,9 966 892 1609

    Fagioli secchi 23,6 1085 990 1799

    Piselli freschi 5,5 226 201 342

    Cereali e derivati

    Fette biscottate 11,3 540 427 830

    Pane tipo 00 8,6 375 337 621

    Pasta semola 10,9 544 455 834

    Nellambito degli integratori alimentari contenenti derivati di aminoacidi, la creatina,un integratore sicuramente fra i pi conosciuti e diffusi tra gli sportivi, merita un

    approfondimento.

    Viene consigliata (e reclamizzata) perch favorisce la sintesi proteica ed il trofismomuscolare, aiutando il muscolo a lavorare di pi e favorendo i processi di recupe-ro. Si tratta di un derivato aminoacidico, naturalmente presente in alcuni alimentied in parte anche prodotto dallo stesso organismo, con funzione di riserva difosfati energetici a livello muscolare: trasporta lenergia dal mitocondrio, dove vie-ne prodotta, alle miofibrille, dove viene utilizzata. una sostanza preziosa, che ilnostro corpo assume e produce per funzionare meglio, ma non crea campioni.

    Il suo utilizzo a fini dietetici, mediante supplementazione, pu essere giustificatoda particolari esigenze, come un aumentato fabbisogno o una ridotta capacit di

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    sintesi da parte dellorganismo. In ogni caso se la dose consigliata pari a 4-6 g/die, questa non pu superare un periodo di assunzione di trenta giorni. Oltre taleperiodo la dose non deve essere superiore a 3 g/die, e comunque anche conquesto limite certamente non pu essere assunta a tempo indeterminato.

    La creatina presente nella normale alimentazione, unitamente a quella endogena(prodotta dallorganismo a partire da glicina, arginina e S-adenosil-metionina), ba-sta a soddisfare il nostro fabbisogno. Addirittura, in caso di dieta vegetariana, sufficiente anche la sola quota endogena. Se poi consideriamo che un atleta, do-vendo soddisfare un maggior fabbisogno plastico, consuma delle razioni di carnesuperiori alla media, risulta del tutto incomprensibile luso di questo prodotto.

    Il diffuso ricorso alla creatina nelmondo dello sport, infatti, non

    si spiega con la necessit, ben-s come una deliberata additi-vazione tesa a sfruttarne lef-fetto farmacologico, per il mi-glioramento artificioso dellatanto ambita performance. Inaltre parole, un primo passosulla via del doping, con rischiper la salute che la ricerca scien-

    tifica non ha ancora potuto ac-certare in modo esaustivo: noto comunque che il sovrado-saggio, come per ogni altronutriente, altera gli equilibri gidelicati del nostro corpo.

    Non vi ancora certezza circalinnocuit, a medio e lungo

    termine, della creatina. Sono infatti ancora al vaglio alcune ipotesi che attribuireb-bero allabuso di questa sostanza un effetto cancerogeno, visto il suo possibileruolo di fattore di crescita tumorale. LAFSSA (Agenzia Francese sulla Sicurezza Sa-nitaria degli Alimenti), in uno studio pubblicato nel gennaio 2001, ha confermatoquesti rischi.

    vero che, come si detto, la creatina fa normalmente parte della nostra dieta ed anche prodotta dal nostro organismo. Ci significa che i rischi di cui si parla sonoriferiti allabuso della sostanza, e non al normale apporto alimentare finalizzato allasoddisfazione del fabbisogno. Non bisogna dimenticare, per, che le dosi di creatinaassunte dagli atleti sono spesso ben superiori a quelle massime consigliate e siprotraggono per lunghi periodi di tempo.

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    Il mito dei muscoli spettacolari

    Forse non tutti sanno che muscoli artificialmente gonfiati dai nutrienti in pillo-

    le e polverine, sono meno forti e meno duraturi di quelli sviluppati in condizioni

    di pratica sportiva e di alimentazione sane e naturali. Considerati anche i danni

    potenziali, ne vale davvero la pena?

    Altri prodotti con valenza nutrizionale e combinazioni di prodottiIn queste ultime due categorie rientra un enorme numero di integratori, dei qualinon possibile fare una disamina puntuale e dettagliata. Nella maggior parte deicasi, tuttavia, le qualit e gli effetti benefici attribuiti loro dai messaggi pubblicitario dalle etichette sono improbabili o indimostrabili: tipicamente, la capacit di sti-molare o determinare da soli lo sviluppo della massa muscolare, il rilascio dellor-

    mone della crescita (GH), laumento della prestazione aerobica (utilizzo dellossige-no), lo smaltimento dellacido lattico, lazione antiossidante e protettiva verso iradicali liberi, leffetto anoressizzante (eliminazione dello stimolo della fame) o unapi generale e fantomatica azione ricostituente.

    Spesso, in alcune riviste specializzate che concedono larghi spazi pubblicitari agliintegratori alimentari, si citano per dimostrarne lutilit ricerche inventate, obsolete,non specifiche, non pubblicate o comunque non verificabili; conclusioni e risultatiarbitrariamente estrapolati dal contesto; lavori eseguiti solo su cavie animali, ef-fetti dimostrati in patologia ma non in soggetti sani, ecc Insomma, la serietnon sempre il tratto distintivo della produzione e commercializzazione, in que-sto campo.

    La verit

    Numerosi studi scientifici seri e imparziali, condotti da universit e centri di ricer-

    ca indipendenti dalla case farmaceutiche che producono integratori, hanno di-mostrato grandi discrepanze tra gli effetti reclamizzati dai produttori e la realt.

    Particolarmente gravi, poi, sono i casi in cui i messaggi pubblicitari ingannevoli

    sono direttamente rivolti ai pi giovani, che mancano dellesperienza necessaria

    per valutarne lattendibilit.

    Per concludere, un cenno agli integratori contenenti ferro, molto utilizzati dagliatleti, soprattutto da quelli che praticano specialit aerobiche.

    Questo minerale svolge molteplici funzioni essenziali nel nostro organismo e lane-mia senza dubbio la carenza nutrizionale pi frequente, anche nei paesi pi evoluti.

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    Tuttavia, le terapie a base diferro prescritte dai mediciagli atleti sono, in moltissimicasi, ingiustificate.

    Infatti, quando lorganismo sottoposto ad allenamentiche tendono a migliorarne lecapacit aerobiche, un natu-rale adattamento fisiologicodetermina il fenomenodellemodiluizione: quellache spesso, negli atleti di re-sistenza, viene interpretata

    come anemia da sport, inrealt non altro che la ma-nifestazione di una buonacondizione fisica.

    La ricetta pi antica: lunica infallibile

    Unalimentazione sana e variata, un programma di allenamento adeguato alle pro-

    prie capacit, il rispetto dei tempi naturali di recupero da parte dellorganismo: questa la ricetta per ottenere, senza forzature, il massimo delle prestazioni spor-

    tive possibili per il nostro corpo e nel rispetto della nostra salute. Il ricorso agli

    integratori pu essere daiuto soltanto nei casi di reale necessit e soltanto nelle

    dosi e nei tempi stabiliti da un medico nutrizionista esperto.

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    Gli integratori e lo sport

    giudicare dal fatto che il boom delle palestre e quello delle vendite di inte-gratori alimentari stanno marciando di pari passo, naturale cercare una

    correlazione fra i due fenomeni. Mentre il primo, per, manifestazione di unrinnovato entusiasmo per lo sport, il secondo sembra soltanto unespressione delconsumismo ingenuo e poco intelligente dei nostri tempi.

    Forse, a determinare il binomio palestra-integratori, c il desiderio di eguagliarei risultati notevoli che alcuni frequentatori sfoggiano tra maglie attillate ed esibi-

    zioni pubbliche, forse lingenua tentazione di accorciare i tempi e diminuire lafatica con qualche aiuto artificiale, magari anche i consigli e le rassicurazioni daparte di chi, con gli integratori, ha realizzato un business niente male Qualeche sia la ragione, una parte ragguardevole dei frequentatori di palestre prende

    A

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    qualcosa, mentre la cosiddetta supplementazione si erge innegabilmente alrango di una moda, destinata a suggestionare la credulit di molti.

    Con una sana pratica sportiva, pianificata per noi da un bravo istruttore ecommisurata al grado di allenamento, alle caratteristiche della struttura corporeaecc., possiamo raggiungere risultati sorprendenti sia dal punto di vista della pre-stazione che del miglioramento estetico, ma anche coltivare il benessere psico-fisico, la personalit, il carattere: non forse vero che mettere qualche volta allaprova la nostra forza di volont in una gara di resistenza ha effetti positivi anchesullo studio, sul lavoro ecc.? Lo sport sano aiuta ad avere sicurezza e fiducia in sestessi, tenacia e metodo: tutte qualit che possiamo spendere in ogni circostan-za, nellarco della vita. Con luso degli integratori (soprattutto quelli che favorisco-no lipertrofismo muscolare e ritardano linsorgere della fatica) in realt cediamoallillusione del sostituto magico di un regime alimentare veramente sano e di una

    pratica sportiva tenace: insomma cerchiamo scorciatoie che in qualche modo cifanno indulgere al lassismo, alla scarsa fiducia in noi stessi e nelle nostre potenzialit.

    stato giustamente osservato che ladozione di una dieta fortemente squilibrata(spesso iperproteica) e lassunzione di integratori appartengono ad una mentalitdopante diffusa in tempi recenti negli ambienti dellagonismo sportivo ma ormaianche, purtroppo, tra i dilettanti e gli improvvisati cultori del body building daspiaggia. Si mira al risultato vistoso, senza tenere in considerazione che lo sport una manifestazione di amore per il corpo, una fatica nobile che regala salute (o

    almeno dovrebbe) e combatte lo stress. Piegare alle ragioni dellestetica pinarcisista i nostri ritmi naturali e il metabolismo, vuol dire condannare ai lavoriforzati il corpo e la mente.

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    agioniamo a partire dal successo enorme sul nostro mercato di tutti i pro-dotti dimagranti, farmacologici o dietetici, ma anche degli apparecchi di

    tipo fisioterapico (massaggiatori, elettrostimolatori e chi pi ne ha pi ne metta...).C davvero un bisogno diffuso, soprattutto fra la popolazione femminile, di qual-che aiuto a mantenere la linea, a perdere i chili di troppo, a combattere la cellulite.

    Spese a parte (il rapporto qualit/prezzo di questa categoria di prodotti bassissi-mo, come pure il loro valore intrinseco in base alla materia prima e alla loro effica-

    cia), questa constatazione ci svela un esercito di persone votate al sacrificio. Non certo da biasimare in s latteggiamento di cura premurosa della linea: un corposnello un corpo pi sano, in generale. Per non va dimenticato che, quandoquesta cura diventa un assillo, quando ci costringe a diete crudelmente ipocalori-che, quando trasforma i nostri pasti in tristi bibitoni o barrette, quando ci con-danna a dedicare il tempo libero a lunghe sedute di cura, il momento di farscattare un allarme: ci vuole pi amore per noi stessi.

    Non sono poche le ragazze che a furia di cure dimagranti sono cadute nellanoressia,

    nella depressione, nel disagio psicologico: la difficolt di dimagrire viene vissuta

    Gli integratori e la dieta dimagrante

    R

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    come una colpa, un segno di inadeguatezza e una condanna allemarginazione.Ovviamente, la conseguenza pi frequente che uno sforzo teso a migliorare lanostra autostima e lapprezzamento di quanti ci stanno intorno si trasforma in unboomerang che ci rende pi infelici e pi isolati. Questa una follia!

    La natura non dona a tutti una costituzione fisica uguale, longilinea, votata allamagrezza perpetua. E non affatto naturale e scontato che siano da considerarebelle soltanto le persone fatte in questo modo. Si pensi alle epoche storiche in cuile donne belle erano quelle dalle forme morbide, arrotondate: i chili in pi rap-presentavano la salute, lopulenza era considerata sensuale. Questo perch il ciboscarseggiava e a poterne assumere in eccesso erano soltanto pochi fortunati: unmodello cui aspirare. Oggi, nelle societ avanzate e ricche il cibo non soltanto ab-bonda, ma invade la nostra vita, bombardati come siamo dalle pubblicit che ciinducono (anche con stratagemmi occulti) a consumare oltre il bisogno. Ecco dun-

    que che, mentre da una parte ci rimpinzano di fritti industriali avvelenati dallachimica e smisuratamente grassi, dallaltra ci rimproverano il sovrappeso colpevo-le, ci fanno sfilare davanti top model e attrici magrissime e poi ci vendono prodottiper dimagrire a prezzi esorbitanti. Sar il caso di reagire. O no?

    Non si vede perch dovremmo cadere nel vortice di convenzioni estetiche e so-ciali che non tengono conto dei nostri bisogni, dei nostri limiti e del nostro sacro-santo diritto ad una vita serena, appagata sotto tutti gli aspetti (quello psicologico,ma anche quello alimentare).

    Inoltre, consumare polverine e biscotti sintetici sostitutivi dei pasti non soltanto ciespone al rischio, se non valutiamo davvero attentamente la qualit e la quantitdei nutrienti assunti, di procurarci delle carenze alimentari, ma non garantisceaffatto un dimagrimento sano, duraturo, mirato alla demolizione della massa grassae non alla progressiva perdita della massa magra (i muscoli). Il dimagrimento in-telligente quello che sa farci snellire e rassodare, non quello che ci fa deperireinflaccidendo!

    A mantenere il nostro peso ideale, che non e non deve essere necessariamenteun peso piuma, baster una certa attenzione a quello che mangiamo, qualchenozione sul valore nutrizionale degli alimenti, la riscoperta dei cibi naturali, dellafrutta e della verdura. E, naturalmente, un po di sport.

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    lo stile di vita che determina un uso buono o cattivo del nostro corpo, ilfatto che complessivamente linsieme dei comportamenti (sport o

    sedentariet, alimentazione corretta o scorretta, assunzione di alcolici, fumo, far-maci) tenda o meno a sfruttare appieno il potenziale di longevit che abbiamo,scritto per ciascuno di noi nel patrimonio genetico. Anche la pi premurosa curaper la nostra salute non potr garantirci con sicurezza di vivere a lungo, ma proba-bilmente un atteggiamento nettamente contrario non ci consentirebbe neanchedi raggiungere la terza et!

    Non possibile individuare un fattore che da solo abbia uninfluenza determinan-te sulla salute in positivo o in negativo (salvo casi estremi: si pensi alluso delledroghe), per facile intuire che la somma di comportamenti scorretti possa com-prometterla nel medio-lungo periodo.

    Come abbiamo sentito dal Prof. Caldarone nellintervista, anche se fra medici escienziati non c sempre accordo sulla validit e sui risultati delle ricerche scienti-fiche, universalmente noto che un uso improprio di integratori alimentari pu

    danneggiare seriamentela salute, compromet-tendo al tempo stesso ilrisultato sportivo. Perlorganismo, metaboliz-zare sostanze nutrienti inquantit eccessiva unosforzo gravoso ed inuti-

    le: le scorie prodotte, fralaltro, vanno eliminate,con affaticamento deireni e non soltanto. Las-sunzione non correlata alfabbisogno, anche delpi necessario tra i nu-trienti, avvelena il no-stro corpo e impegna ol-

    tremodo tutti i grandiapparati. Lo stesso pudirsi per una dieta che,

    I pericoli per la salute

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    pur non ricorrendo ad integratori, sia fortemente squilibrata nellapporto glucidico,lipidico, proteico, vitaminico, o minerale.

    Il fenomeno pi preoccupante che spesso, nel desiderio di recuperare rapida-mente la forma fisica o di sviluppare i muscoli a tempo di record, si associano unapratica sportiva stressante per leccessivo sforzo muscolare ed unalimentazionesquilibrata. Il risultato della prima che si impegna lapparato cardiocircolatorio allimite delle sue possibilit e si sollecitano esageratamente ossa, articolazioni, mu-scoli e tendini, con aumento enorme delle possibilit di infortunio. La seconda,che in questo contesto diventa un vero doping alimentare e forza il metaboli-smo naturale per ipertrofizzare i muscoli (comportamento tipico dei culturisti),

    favorisce una crescita innaturale e perdefinizione insana, difficile peraltro damantenere nel tempo. stato giusta-

    mente osservato, poi, come lo svilup-po relativamente facile e rapido dellamassa muscolare sia difficilmente ac-compagnato in tempi brevi da un ade-guato rafforzamento dei tendini e le-gamenti, unadeguata vascolarizzazio-ne ecc.: gli infortuni estremamentefrequenti che si registrano tra gli atle-ti di quasi tutte le discipline (si pensi ai

    calciatori!), sono un segnale che do-vrebbe farci riflettere. Tutto questorappresenta una forma di violenza ver-so il nostro organismo e non certogaranzia di salute nel futuro.

    Un discorso analogo vale per il binomiosport e dieta dimagrante, se attuatisenza lausilio di un medico o, peggio,

    attraverso lautoprescrizione di unapratica sportiva esasperata e di unadieta a base di integratori e pasti so-stitutivi (barrette, bevande ecc.), conconseguenze anche gravi per la salu-te ed il benessere.

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    Quando opportuno consultare il medico

    Non certamente difficoltoso reperire informazioni sul valore nutrizionaledegli alimenti e sui sani principi di una dieta equilibrata, salutare, variata. Le

    pubblicazioni abbondano sia in libreria che in edicola, ma anche la televisione, laradio ed Internet sono prodighi di informazione e consigli. Dunque, possiamo co-struire da soli la nostra cultura di alimentazione e fitness, sulla quale basare i com-portamenti alimentari quotidiani.

    Se per lintensit della pratica sportiva, oppure qualche segnale di disagio fisico,

    ci fanno sentire il bisogno di valutare pi attentamente la dieta ed eventualmenteintegrarla, il momento di consultare un medico. Lo stesso vale se desideriamodimagrire e non soltanto mantere il peso.

    Il medico dietologo ed il medico sportivo sapranno esaminare la nostra condizionefisica, le nostre esigenze specifiche in relazione allo stile di vita ed allattivit spor-tiva, il giusto apporto nutrizionale. Con ogni probabilit, sapranno anche indicarciuna dieta alimentare in grado di garantire il risultato desiderato, senza bisogno diintegratori artificiali e senza andare incontro a carenze di alcun tipo.

    Consultare un medico facile e rassicurante, molto pi economico che fare ditesta propria entrando in farmacia, in erboristeria e nei negozi di integratori, masoprattutto ci garantisce un approccio corretto al problema, effetti durevoli, con-sapevolezza dei comportamenti e, last but not least, protegge la nostra salute econ essa la nostra bellezza. Perch non farlo?

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    on ci stancheremo di ripetere che lassunzione di integratori alimentari deveessere davvero attentamente valutata con laiuto di esperti e medici, in

    rapporto ad un fabbisogno reale e urgente. Una volta accertato il tipo di integratore(o lassociazione di integratori diversi) da prendere, opportuno scegliere conattenzione il prodotto pi affidabile, con caratteristiche qualitative adeguate. Non certamente facile interpretare le informazioni riportate in etichetta, alcune ob-bligatorie per legge, altre lasciate alla buona volont (ma forse meglio parlare ditrasparenza) del produttore.

    Si pu in ogni caso scegliere di acquistare gli integratori dove possibile essereconsigliati ed assistiti da personale qualificato: ad esempio in farmacia. Quando ilcosto o lassortimento disponibile ci spingessero a preferire lo scaffale di un gran-de magazzino, inesorabilmente abbandonati a noi stessi dal self service, potrem-mo almeno verificare che:

    il prodotto sia stato fabbricato e confezionato dallazienda che locommercializza: molte ditte importano grandi quantitativi di prodotti a

    basso prezzo dallestero (con maggiore difficolt di controllare la produ-zione) che si limitano a confezionare e distribuire in Italia o in Europa.Meglio comunque preferire le grandi case farmaceutiche, che hanno unnome da difendere;

    Impariamo a scegliere i prodotti

    N

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    Le bugie promozionali

    Dai nomi incredibili e spesso addirittura comici agli slogan, molti prodotti si rivol-

    gono agli ingenui:

    aumenta la potenza del 250%

    funziona gi dopo le prime 24 ore

    prodotto straordinario ed innovativo ad azione termogenica

    naturale per scelta

    azione ormonosimile

    prodotti hard core

    aumento della massa magra (2,6 Kg) e della potenza si ottiene con 10 gr al

    giorno...

    letichetta riporti tutte le informazioni obbligatorie per legge, riferiscadettagliatamente le dosi consigliate in rapporto al peso, al periodo di utiliz-zo, nonch le controindicazioni e le precauzioni duso;

    non vi sia pubblicit ingannevole e comunque quanto riportato in etichettanon sia pi mirato a persuadere che ad informare, decantando presuntevirt miracolose e non dimostrabili (indice di poca seriet e affidabilit).

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    La pubblicit ammessa e quella proibita

    Una conquista importante del consumerismo stata la regolamentazionedei messaggi pubblicitari e dellinformazione pubblicitaria in etichetta per

    tutti i prodotti. Ingannare la fiducia dei consumatori attraverso promesse mendaci,informazioni false, notizie fuorvianti e suggestioni miracolistiche vietato.

    Per questo stato istituito un organismo apposito presso lAutorit Garante dellaConcorrenza e del Mercato, che prende il nome di Autorit Garante per la Pubbli-cit Ingannevole: i suoi compiti sono il controllo e la repressione dei messaggi

    ritenuti ingannevoli, con la verifica delle segnalazioni che riceve. Ogni consumato-re pu denunciare una pubblicit ingannevole e chiederne linibizione (cio la so-

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    spensione) allAutorit, fermo restando il suo diritto al risarcimento, da far valeredavanti al Giudice, per il danno subito in conseguenza della fiducia mal riposta.

    Purtroppo, sfogliando le pagine delle riviste specializzate per culturisti, delle rivi-ste femminili e di moltissima altra stampa quotidiana e periodica, si trovano unin-finit di messaggi al limite o addirittura oltre la soglia dellingannevolezza. I pro-dotti che fanno capolino tra le parole di stupefatta ammirazione e le foto di risul-tati sorprendenti, promettono di farci dimagrire a tempo di record, svilupparemuscoli da esibizione competitiva, regalarci benessere e salute in cambio di poco,vile denaro. Come non acquistarli?

    Denuncia a parte, che incoraggiamo tutti i nostri lettori a fare da s o con laiutodellAdiconsum, il comportamento appropriato nella scelta di acquisto: quandoun prodotto viene promosso con messaggi pi o meno ingannevoli, poco realistici

    ecc., semplicemente va lasciato sullo scaffale.

    Precisiamo che, oltre allindebita attribuzione di effetti miracolosi, per questa ca-tegoria di prodotti la normativa vigente ha individuato altre specifiche prescrizioniin fatto di pubblicit:

    luso del prodotto non deve essere promosso come mezzo per correggerecomportamenti inadeguati n messo in correlazione con risultatiquantificabili (es. percentuale o misura della perdita di peso se il prodotto

    usato per dimagrire o dellincremento della massa muscolare se finalizza-to a migliorare la prestazione sportiva);il messaggio non deve indurre allabuso nei consumi e deve far risultare ilruolo insostituibile della dieta: vietata ogni affermazione di insufficienzadellapporto nutrizionale ottenibile con una normale dieta variata;non possono essere attribuite propriet terapeutiche n capacit di pre-venzione o cura delle malattie umane;la reclamizzazione del prodotto come naturale non deve farne desumerela sicurezza e lefficacia;

    la citazione dellavvenuta notifica al Ministero della Salute non deve lasciarecredere che vi sia da parte del Ministero alcuna approvazione del messag-gio o certificazione di qualit/efficacia del prodotto.

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    La legislazione di settore

    Come purtroppo spesso accade, il mercato di questo tipo di prodotti si sviluppato enormemente, negli ultimi anni, in assenza di adeguata regola-

    mentazione, con la conseguenza (ma non una novit) di configurare scenari diproduzione e distribuzione da vero e proprio Far West.

    Il ritardo normativo da attribuire senzaltro alla mancanza di studi scientifici com-pleti sulle caratteristiche, sugli effetti fisiologici e sulle potenziali conseguenzedannose per la salute degli integratori alimentari e degli alimenti dietetici. solo in

    base ad evidenze scientifiche, infatti, che il legislatore comunitario o nazionalepu fissare i requisiti ed i limiti di buona prassi produttiva e tutelare adeguata-mente i consumatori dal punto di vista della corretta informazione.

    Oggi, questo vuoto normativo sta lasciando grande discrezionalit ai produttori:composizione, dosaggi, modalit consigliate di assunzione ed avvertenze dusosono sottoposti soltanto a vincoli di massima. Eppure noto che lassunzioneimpropria o in quantit eccessive di alcuni nutrienti pu recare grave danno allasalute, oltre ad incoraggiare comportamenti alimentari del tutto scorretti.

    La Direttiva 2002/46/CEdel Parlamento Europeo e del Consiglio

    LUnione Europea ha emanato a giugno del 2002 una Direttiva specifica sugli

    integratori alimentari, ma ha dovuto limitarne il campo di applicazione ai soli

    integratori di vitamine e sali minerali, auspicando la disponibilit a breve di stu-

    di e di dati sufficienti a regolamentare anche le altre categorie. Peraltro, per le

    stesse vitamine ed i minerali, unampia gamma di preparati attualmente in ven-dita negli Stati Membri non sono ancora stati sottoposti al Comitato Scientifico

    per lAlimentazione Umana e dunque non hanno potuto essere compresi negli

    elenchi nominali che specificano le sostanze ammesse: nondimeno possono

    restare in commercio ed essere regolarmente prodotti fino al 2009! Un altro

    aspetto carente della Direttiva che la fissazione di valori minimi e massimi di

    vitamine e minerali consentiti negli integratori rimane un provvedimento di

    attuazione che sar affidato alla Commissione Europea, con tempi di emanazio-

    ne non ancora determinati.

    Rimane purtroppo facoltativa, nel recepimento a livello nazionale, lintroduzione

    dellobbligo di notifica del prodotto e della sua etichetta, con invio di un campio-

    ne per il controllo, alle autorit competenti (es. il nostro Ministero della Sanit).

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    Infine (ciliegina sulla torta...), la Direttiva vieta agli Stati Membri lintroduzione

    di misure restrittive della vendita e scambio (cio importazione) di prodotti con-

    formi alla Direttiva stessa, a meno che studi pi recenti ne provino la pericolosi-

    t ed anche in quel caso solo f ino al pronunciamento dellUnione Europea. En-

    tro il 1 Agosto 2003 dovranno essere autorizzati sul mercato gli integratori oggi

    soggetti a restrizione o divieto da parte dei singoli Stati Membri. Si capisce, daci, che limportanza economica di questo settore emergente impone misure

    di tutela della concorrenza e del mercato, prIma ancora che di tutela della salu-

    te dei consumatori.

    importante, comunque, che la Direttiva abbia stabilito alcuni principi fonda-

    mentali come:

    lobbligatoriet dellinformazione in etichetta sul contenuto nutrizionale, con

    quantit espressa numericamente per ciascun nutriente e se del caso la per-

    centuale della Razione Giornaliera Raccomandata che esso rappresenta;

    il divieto di attribuire propriet terapeutiche o di prevenzione delle malattie

    agli integratori nelletichettatura, nella pubblicit e nella presentazione del

    prodotto;

    lobbligo di indicare la dose giornaliera raccomandata per il prodotto e lav-

    vertenza a non eccedere nelluso;

    la raccomandazione a non intendere il prodotto come sostituto di una dieta

    alimentare variata ed il divieto a lasciar intendere che la dieta in genere non

    sufficiente ad apportare i nutrienti necessari;

    lindicazione che questi prodotti vanno tenuti fuori dalla portata dei bambini.

    Sembra che il recepimento della Direttiva nel nostro Paese non richieder

    adeguamenti legislativi, in quanto la nostra regolamentazione gi in linea

    con lUE.

    Il Decreto Ministeriale 7 ottobre 1998, n. 519

    Emanato congiuntamente dal Ministero della Sanit e dal Ministero dellIndustria,il Decreto ha introdotto la disciplina degli alimenti destinati a diete ipocaloriche

    volte alla riduzione di peso, fissando i requisiti di composizione e di etichettatu-

    ra degli alimenti sostitutivi dei pasti: barrette, bevande, snack ed altre forme tipi-

    che del pasto sostitutivo ipocalorico da allora devono riportare la denominazio-

    ne obbligatoria: sostituto dellintera razione alimentare giornaliera per il con-

    trollo del peso oppure sostituto di un pasto....

    dunque necessario che il fabbricante indichi il valore energetico del prodotto, il

    contenuto numericamente specificato di proteine, carboidrati e grassi, la quanti-

    t media di vitamine e minerali per i quali il Decreto ha fissato requisiti di presen-

    za obbligatoria, istruzioni per unadeguata preparazione, se necessaria, racco-

    mandazioni sullassunzione sufficiente di liquidi e, soprattutto, lindicazione che

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    il prodotto non deve essere usato per pi di tre settimane senza il controllo del

    medico. Infine, perch il consumatore capisca i limiti di unalimentazione sostitu-

    tiva e non attribuisca potere dimagrante al prodotto in s, obbligatorio men-

    zionare lutilit solo nellambito di una dieta ipocalorica, che comprenda neces-

    sariamente altri alimenti. A disciplinare una diffusa e scorretta prassi pubblicita-

    ria che indicava tempi e quantit di peso del previsto dimagrimento, il Decretovieta esplicitamente ogni riferimento ad essi e proibisce di vantare poteri di inibi-

    zione della fame.

    Il decreto, infine, fissa requisiti quantitativi e qualitativi dei nutr ienti che com-

    pongono lalimento, per garantire un sufficiente apporto degli elementi ne-

    cessari.

    La Circolare Ministeriale 7 giugno 1999, n.8

    Questo provvedimento importantissimo perch ha introdotto le Linee guida

    sugli alimenti adattati ad un intenso sforzo muscolare, soprattutto per gli

    sportivi. Ha disciplinato, cio, gli integratori che pi diffusamente sono assunti

    da chi fa sport e che hanno in tempi recenti un boom di vendite, legato soprat-

    tutto alle palestre. Per la prima volta si proceduto alla loro classificazione e alla

    fissazione di specifici requisiti per il valore nutrizionale e per la composizione.

    1)Prodot ti finalizzati allintegrazione energetica. Sono a base di carboidra-

    ti e devono essere obbligator iamente abbinati a vitamine del gruppo B (B1

    B2 B6 PP), vitamina C ed eventualmente altri nutrient i ad azione antiossi-

    dante. In presenza di lipidi, contenenti acidi grassi polinsatur i, obbligatoria

    lintegrazione con vitamina E. Lapporto di vitamine totale non vede essere

    inferiore al 30% dei livelli di assunzione giornalieri raccomandati. Non devo-

    no fornire meno di 200 kilocalorie per razione, fatta eccezione per le razioni

    destinate ad esigenze part icolari.2) Prodotti con minerali destinati e reintegrare le perdite idrosaline causate

    dalla sudorazione. Contengono elettroliti, la cui concentrazione nel prodotto

    pronto per luso (tipicamente le bevande) deve essere compresa tra il 2% e il 6%.

    Le basi calor iche devono essere costit uite da carbo idrati semplici e/ o

    maltodestrine. Per ciascuno ione (Sodio, Cloro, Potassio, Magnesio) la Circolare

    fissa livelli massimi consentiti per litro.

    3) Prodotti finalizzati allintegrazione di proteine. stato fissato un livello

    qualitativo minimo (il cosiddetto valore biologico, che deve essere pari al-

    meno all80% dellindice chimico della proteina di rifer imento FAO/ OMS). Lavitamina B6 deve essere presente in misura non inferiore a 0,02 mg per ogni

    grammo di proteine. Tra le avvertenze obbligatorie da riportare in etichetta,

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    la quantit massima di proteine da assumere giornalmente: non deve supe-

    rare, tra dieta alimentare e integratore, 1,5 grammi per chilogrammo di peso

    corporeo. Deve anche essere riportata la necessit, in caso di uso prolunga-

    to (oltre le 6-8 sett imane), del parere medico. Infine, la menzione delle con-

    troindicazioni (patologia renale o epatica, gravidanza, et inferiore a 12 anni)

    pure unimportante novit.4) Prodotti finalizzati allintegrazione di aminoacidi e derivati.

    aminoacidi ramificati: la quantit giornaliera di assunzione non deve supe-

    rare 5 grammi complessivamente fra leucina, isoleucina e valina, con rappor-

    to preferibile fra i tre rispettivamente di 2:1:1 e con vitamine B1e B

    6associate

    in misura non inferiore al 30% della razione giornaliera raccomandata.

    aminoacidi essenziali e altri aminoacidi : la Circolare raccomanda idonee

    proporzioni, obbliga a dare indicazioni duso che tengano conto delle altre

    fonti dei medesimi nutrienti nella dieta, nonch a fornire il prodotto in ra-

    zioni che ne consentano lassunzione frazionata.

    derivati di aminoacidi (creatina): se la dose consigliata pari a 4-6 gr la

    giorno, il periodo di assunzione non deve superare i 30 giorni. Per periodi pi

    lunghi, la dose non deve superare 3 gr al giorno.

    Per tutt i gli integratori a base di aminoacidi obbligatorio riportare in etichetta

    la necessit di consultare il medico in caso di uso prolungato (oltre 6-8 settimane)

    e la controindicazione in caso di patologie renali, epatiche, gravidanza ed et

    inferiore 12 anni.

    Il Decreto Ministeriale 25 Luglio 2002

    Il Ministero della Salute ha dovuto regolamentare la citazione della procedu-

    ra di notifica al Ministero delletichetta degli integratori alimentari (proce-

    dura obbligatoria per tutti), a causa delluso distorto che ne veniva fatto a

    fini pubblicitari.Infatt i, spesso al consumatore si dava ad intendere che il prodotto fosse sta-

    to autorizzato o approvato (con implicita valenza di approvazione della

    qualit o efficacia) dal Ministero, inducendolo persino, talvolta, a credere che

    lo stesso messaggio informativo o pubblicitario fosse stato visionato e corri-

    spondesse a verit.

    Con questo Decreto la dicitura, per chi volesse citare di aver notificato al Ministe-

    ro, obbligatoria e molto chiara: Notificata al Ministero della Salute in data. La

    presente notifica non implica accettazione, da parte del ministero della Salute, di

    qualsivoglia messaggio a carattere pubblicitario. I prodotti con etichetta nonconforme possono essere venduti solo fino ad esaurimento delle scorte gi

    immesse sul mercato.

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    Lautodifesa del consumatoreCome abbiamo detto, il consumatore pu denunciare leventuale ingannevolezzadel messaggio pubblicitario o delle informazioni in etichetta allAutorit Garantedella Concorrenza e del Mercato,Se invece si verificano inconvenienti di altro tipo al momento dellacquisto oconseguentemente al consumo di un integratore, le segnalazioni vanno indi-rizzate ai NAS, alla polizia municipale e alla ASL di zona, che possono interveni-re in tempi rapidi. comunque buona regola inviare comunicazione delle irregolarit riscontrate ancheal Ministero della Salute e allAdiconsum.Nel caso di danno alla salute imputabile al consumo di integratori alimentari,la responsabilit civile e penale pu essere sia del produttore che del com-merciante, ed il consumatore pu rivolgersi al Giudice per far valere il suodiritto al risarcimento.

    Indirizzi utili

    Ministero della Salute, Piazzale dellIndustria 20 - 00144 Roma

    tel. 06 59941

    Autorit Garante della Concorrenza e del Mercato, Piazza Verdi 6/A

    00198 Roma - tel. 06 858211

    Comando Carabinieri per la Sanit (NAS), Piazza Albania 10 - 00153 Roma

    tel. 06 5744288

    Adiconsum nazionale, Via G.M. Lancisi 25 - 00161 Roma

    tel. 06 4417021 - fax 06 44170230

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    I BENEFICI DI UNA

    ALIMENTAZIONEEQUILIBRATA

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    V

    La valutazione del comportamento alimentare

    ediamo ora come soddisfare i il bisogno alimentare in modo sano e natura-le, nel rispetto degli equilibri del nostro corpo. Una valutazione onesta, com-

    pleta e corretta del comportamento alimentare il primo passo da fare. Esistononella giornata una o pi occasioni di compiere scelte alimentari autonome al difuori dellambito domestico.

    Fuori casa: le mete preferite dei ragazzi sono i bar o i locali fast food e lescelte si orientano per lo pi verso i prodotti che, pur essendo piacevoli al

    gusto e pratici nellassunzione, sono inadeguati da un punto di vistanutrizionale, sia perch troppo ricchi di calorie, di grassi e di sali, sia perchpoveri di fibra e di vitamine. Se questo consumo diventa troppo frequente,si possono determinare rischi dovuti a squilibri nutritivi.

    In famiglia: anche in famiglia, spesso i ragazzi tendono ad eliminare od aridurre il consumo di alcuni alimenti tradizionali quali latte, yogurt, pesce,verdura e frutta. Per questo motivo, in casa sarebbe bene avere sempredisponibili questi alimenti e invece evitare i dolci, le bevande gassate, lepatate fritte, gli snacks ecc., allo scopo di compensare gli squilibri e colmarele carenze anche fuori dei pasti principali. Ogni persona dovrebbe essere ingrado di calcolare lintroito giornaliero in termini di calorie e di nutrienti,per verificare la corrispondenza con i fabbisogni energetici e nutritivi.

    Autoregolazione e coscienza critica: non facile riuscire efficacementenellautoregolazione nelle scelte alimentari e dello stile di vita. Ci pu av-venire soltanto attraverso la formazione di una coscienza critica che porti a

    scelte alimentari idonee ai propri fabbisogni nutritivi e non dettate dacondizionamenti di tipo culturale, sociale, psicologico o da miti e/o mode;di questo percorso fa parte anche ladozione di uno stile di vita attivo esalutare, possibilmente accompagnato dalla pratica di uno sport.

    Lo schema di alimentazione seguito dalla maggior parte dei ragazzi consiste, disolito, in una prima colazione inesistente o quasi, un pranzo frettoloso ed unaabbondante cena, spesso consumata davanti la televisione, e una serie di spuntinivari o fuori pasto (merendine, salatini, patatine, bibite gassate ecc.).

    Per modificare queste errate abitudini alimentari necessario prima di tutto effet-tuare una corretta distribuzione dei pasti durante la giornata. La prima colazione

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    , ad esempio, spesso trascurata e invece deve fornire almeno il 20% delle calorietotali giornaliere. Dobbiamo essere consapevoli che al mattino lorganismo ha lanecessit di rifornirsi di energia.

    Nutrirsi bene ogni giorno significa non solo consumare gli alimenti per soddisfareil proprio appetito ed il senso del gusto, ma anche garantire lintroduzione di unacorretta quantit di energia, di principi nutritivi e di acqua e di fibra alimentare peril buon funzionamento dellorganismo.

    Il comportamento corretto

    1. Mantenere il proprio peso nei limiti normali e, se al di sopra, non rimandare

    nel tempo ladozione di una dieta opportuna;

    2. adottare un modello alimentare equilibrato nei suoi componenti e variatonelle scelte (scegliere cibi meno ricchi di calorie e preferire i vegetali ricchi in

    fibra come frutta fresca, ortaggi e acqua);

    3. razionalizzare il ritmo dei pasti;

    4. mantenere un buon livello di esercizio fisico e adottare uno stile di vita atti-

    vo e salutare.

  • 7/29/2019 Alimentazione - Integratori Alimentari

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    Mantenere il peso ottimale

    enere sotto controllo il peso corporeo contribuisce a vivere meglio e pi alungo. Leccesso di peso nella sua gradualit di sovrappeso, obesit di me-

    dio grado e obesit di alto grado spesso il risultato di abitudini alimentari squili-brate, dal punto di vista dellintroito calorico rispetto al fabbisogno.

    Eccesso di peso: in Italia le persone in sovrappeso e quelle obese sono inaumento: nel 1994 il 7,3% della popolazione era obesa, nel 2000 il 9,1%,cio quasi una persona su 10. La percentuale di persone sovrappeso o obe-

    se aumenta tra coloro che lasciano molto presto la scuola.

    Alterata percezione del proprio corpo: vi anche una parte di popolazione,in particolare di giovani, che pur non avendo bisogno di ridurre il propriopeso si sottopone a drastiche riduzioni caloriche solo per rincorrere model-li estetici e per identificarsi con personaggi famosi.

    Il desiderio di modificare il proprio peso corporeo in modo immediato e duraturo cos forte che spesso si perde di vista la razionalit delle scelte e ci si affida acentri dimagranti, centri estetici, centri di fitness e palestre non sempre allaltezzadi mantenere le promesse (risultati miracolosi). Molti giovani (specialmente leragazze) ogni giorno si confrontano con i canoni estetici proposti dai mass media(dove prevale il culto dell apparire pi che dellessere) e sono condizionati dalbisogno di identificazione in modelli di autoaffermazione e di successo. Per vivereserenamente e stare bene con se stessi e con gli altri, necessario raggiungere lagiusta percezione del proprio corpo.

    LIndice di Massa Corporea, detto IMC (o BMI, Body Mass Index, o indice di Quetelet), il numero che esprim