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ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA ARABA … Domenica 23 aprile, noi studentesse dell’indirizzo socio-sanitario della scuola Don Milani di Rovereto, ci siamo avventurate in un viaggio di una settimana in una cittadina del Marocco, Beni Mellal. Un’esperienza cofinanziata dal “PROGETTO MONDO MLAL” i cui rappresentanti ci hanno seguito durante tutto il nostro percorso, proponendo ogni giorno varie attività molto interessanti ed articolate. Appena arrivate ci è sembrato un mondo totalmente diverso dalle aspettative che ci eravamo portate dall’Italia. Durante la settimana di viaggio-studio, abbiamo potuto osservare le varie tipologie di didattica che vengono messe in pratica e la grossa differenza tra scuole private e pubbliche. Durante le attività svolte, passando ore con insegnanti ed alunni, ascoltando le loro lezioni, abbiamo avuto modo, avendo svolto uno stage all’interno delle elementari, di confrontare le metodologie differenti della scuola Marocchina a quella Italiana. Abbiamo partecipato ad una tavola rotonda sul fondamentalismo, ed è stata l’occasione di scambiare con i studenti marocchini pensieri ed opinioni sugli stereotipi che noi abbiamo nei confronti della loro cultura, ma anche su quelli che hanno loro, ad esempio, nei confronti delle donne, sia nel campo dell’istruzione che nel mondo del lavoro. Riteniamo che questo sia stato un momento molto utile e costruttivo che ci ha fatto riflettere sui pregiudizi e sulle idee talvolta sbagliate che avevamo prima della partenza. Ci siamo poi lanciate in attività più turistiche, che ci hanno fatte innamorare ancora di più di questo splendido Paese! Una che ci è rimasta nel cuore e che ci ha fatto comprendere veramente le difficoltà che alcune famiglie devono affrontare ogni giorno, è stato il trekking in montagna a dorso dei muli; abbiamo percorso la strada che tutti i bambini, ogni giorno, devono compiere per arrivare nella scuola più vicina e, la cosa non è stata semplice. Arrivati in cima alla montagna siamo stati accolti calorosamente da una famiglia molto povera che, con quel poco che ricavava dalla terra e dall’allevamento di animali, ci ha trattati come dei re. Concludiamo quest’esperienza con la convinzione che chi meno ha più dà! L’accoglienza e l’ospitalità ricevute rimarranno nei nostri cuori, per sempre. Alessia Pellegrini e Jasmine Ischia UN VIAGGIO IN MAROCCO Prima di partire per il Marocco io, le mie compagne, la prof.ssa Beatrice Zandonai e Federica Manfrini (accompagnatrice Associazione Mlal) avevamo pensieri ben diversi da quelli che abbiamo ora. Pensieri che abbiamo potuto esporre, confrontare, rielaborare, eliminare tra noi, tra studenti e docenti marocchini dei licei della città di Beni Mellal e tra i tutti i giovani che fanno parte del progetto Mondo Mlal. Pensieri che principalmente si erano sviluppati sotto forma di pregiudizi nei confronti del Marocco e dei marocchini, per colpa di allarmi dati dai media che molto spesso associano automaticamente la parola "Islam" a "terrorismo". Le persone che abbiamo conosciuto e che vivono nella città che ci ha accolto non hanno nulla a che fare con i terroristi! I media non comunicano che non vogliono guerre contro i Cristiani, Ebrei e Buddisti, e non sanno con quanto calore ci hanno accolto, noi occidentali, nel loro splendido paese. Il silenzio dei media su questi temi positivi sono sempre stati temi affrontati in quasi tutti i dibattiti e tavole rotonde alle quali abbiamo partecipato durante la settimana in Marocco. Questo e molto altro rimarrà nella mente di tutti i partecipanti a questo soggiorno, nel mio cuore invece rimarrà una bimba berbera dagli occhi grandi che al momento di dirci addio, lei senza conoscere il mio nome, senza dire una parola, si è avvicinata e mi ha dato un bacio sulla guancia. Uno scambio di sorrisi, uno sguardo incuriosito niente di più, nessun pregiudizio e il mondo delle paure, delle ignoranze, delle frontiere era alle nostre spalle. Chiara Frizzera

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ALLA SCOPERTA DELLA CULTURA ARABA … Domenica 23 aprile, noi studentesse dell’indirizzo socio-sanitario della scuola Don Milani di Rovereto, ci

siamo avventurate in un viaggio di una settimana in una cittadina del Marocco, Beni Mellal.

Un’esperienza cofinanziata dal “PROGETTO MONDO MLAL” i cui rappresentanti ci hanno seguito durante

tutto il nostro percorso, proponendo ogni giorno varie attività molto interessanti ed articolate.

Appena arrivate ci è sembrato un mondo totalmente diverso dalle aspettative che ci eravamo portate

dall’Italia.

Durante la settimana di viaggio-studio, abbiamo potuto osservare le varie tipologie di didattica che vengono

messe in pratica e la grossa differenza tra scuole private e pubbliche.

Durante le attività svolte, passando ore con insegnanti ed alunni, ascoltando le loro lezioni, abbiamo avuto

modo, avendo svolto uno stage all’interno delle elementari, di confrontare le metodologie differenti della

scuola Marocchina a quella Italiana.

Abbiamo partecipato ad una tavola rotonda sul fondamentalismo, ed è stata l’occasione di scambiare con i

studenti marocchini pensieri ed opinioni sugli stereotipi che noi abbiamo nei confronti della loro cultura, ma

anche su quelli che hanno loro, ad esempio, nei confronti delle donne, sia nel campo dell’istruzione che nel

mondo del lavoro.

Riteniamo che questo sia stato un momento molto utile e costruttivo che ci ha fatto riflettere sui pregiudizi e

sulle idee talvolta sbagliate che avevamo prima della partenza.

Ci siamo poi lanciate in attività più turistiche, che ci hanno fatte innamorare ancora di più di questo splendido

Paese!

Una che ci è rimasta nel cuore e che ci ha fatto comprendere veramente le difficoltà che alcune famiglie

devono affrontare ogni giorno, è stato il trekking in montagna a dorso dei muli; abbiamo percorso la strada

che tutti i bambini, ogni giorno, devono compiere per arrivare nella scuola più vicina e, la cosa non è stata

semplice. Arrivati in cima alla montagna siamo stati accolti calorosamente da una famiglia molto povera che,

con quel poco che ricavava dalla terra e dall’allevamento di animali, ci ha trattati come dei re.

Concludiamo quest’esperienza con la convinzione che chi meno ha più dà!

L’accoglienza e l’ospitalità ricevute rimarranno nei nostri cuori, per sempre.

Alessia Pellegrini e Jasmine Ischia

UN VIAGGIO IN MAROCCO Prima di partire per il Marocco io, le mie compagne, la prof.ssa Beatrice Zandonai e Federica Manfrini (accompagnatrice Associazione Mlal) avevamo pensieri ben diversi da quelli che abbiamo ora. Pensieri che abbiamo potuto esporre, confrontare, rielaborare, eliminare tra noi, tra studenti e docenti marocchini dei licei della città di Beni Mellal e tra i tutti i giovani che fanno parte del progetto Mondo Mlal. Pensieri che principalmente si erano sviluppati sotto forma di pregiudizi nei confronti del Marocco e dei marocchini, per colpa di allarmi dati dai media che molto spesso associano automaticamente la parola "Islam" a "terrorismo". Le persone che abbiamo conosciuto e che vivono nella città che ci ha accolto non hanno nulla a che fare con i terroristi! I media non comunicano che non vogliono guerre contro i Cristiani, Ebrei e Buddisti, e non sanno con quanto calore ci hanno accolto, noi occidentali, nel loro splendido paese. Il silenzio dei media su questi temi positivi sono sempre stati temi affrontati in quasi tutti i dibattiti e tavole rotonde alle quali abbiamo partecipato durante la settimana in Marocco. Questo e molto altro rimarrà nella mente di tutti i partecipanti a questo soggiorno, nel mio cuore invece rimarrà una bimba berbera dagli occhi grandi che al momento di dirci addio, lei senza conoscere il mio nome, senza dire una parola, si è avvicinata e mi ha dato un bacio sulla guancia. Uno scambio di sorrisi, uno sguardo incuriosito niente di più, nessun pregiudizio e il mondo delle paure, delle ignoranze, delle frontiere era alle nostre spalle.

Chiara Frizzera

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