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ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Giuseppe Resta I costi e la gestione d’impresa – I costi elementari – Nozione e calcolo del costo di produzione – Scopi della contabilità analitica – I costi standard – Contabilità a costi standard – Metodologie di calcolo dei costi: variable costing, full costing (su base unica e su base multipla) – I centri di costo – Contabilità per centri di costo – Cost driver – Contabilità per attività – Il punto di equilibrio – La qualità – I costi qualità – Certificazione ISO – La catena del valore – Make or buy – Cenni sulla costruzione di un budget, sul reporting, sull’analisi degli scostamenti. Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni. TESTI CONSIGLIATI - FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE 24 ORE.

ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI Corso di laurea in ... · ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Giuseppe Resta I costi

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ANALISI E CONTABILITÀ DEI COSTI Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Giuseppe Resta I costi e la gestione d’impresa – I costi elementari – Nozione e calcolo del costo di produzione – Scopi della contabilità analitica – I costi standard – Contabilità a costi standard – Metodologie di calcolo dei costi: variable costing, full costing (su base unica e su base multipla) – I centri di costo – Contabilità per centri di costo – Cost driver – Contabilità per attività – Il punto di equilibrio – La qualità – I costi qualità – Certificazione ISO – La catena del valore – Make or buy – Cenni sulla costruzione di un budget, sul reporting, sull’analisi degli scostamenti.

Gli argomenti fondamentali saranno supportati da opportune esercitazioni.

TESTI CONSIGLIATI

- FACCHINETTI I. – Contabilità analitica, calcolo dei costi e decisioni aziendali. Ed. IL SOLE 24 ORE.

DEMOGRAFIA Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Umberto Salinas

Parte generale Introduzione alla Demografia. Definizioni e schema di Lexis. Le rilevazioni demografiche. Le caratteristiche strutturali della popolazione. La mortalità. Le tavole di mortalità. La fecondità. La mortalità infantile. La nuzialità. Le migrazioni. Teorie sullo sviluppo della popolazione. Gli schemi della popolazione stazionaria e della popolazione stabile. Proiezioni e previsioni demografiche. I flussi immigratori. immigrazione regolare e clandestina. La popolazione mondiale: recenti tendenze e prospettive.

Parte Speciale (una parte a scelta dello studente) Struttura della presenza straniera in Italia. I flussi immigratori in Italia ed il processo d'integrazione. Evoluzione strutturale della famiglia in Italia.

Testi consigliati: DI COMITE L. -CHIASSINO G., Elementi di demografia, Cacucci, Bari, 1995. Dispense del docente. (Le dispense sono disponibili presso la segreteria e presso il sito internet del Dipartimento di Statistica Facoltà di Economia relativo al docente: http://www.dip- statistica.uniba.it/professori/salinas.htm)

DIRITTO AMMINISTRATIVO Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

• La pubblica amministrazione: organizzazione e profili costituzionali. • L’attività amministrativa in generale. • Le situazioni giuridiche soggettive • I principi costituzionali. • Il procedimento amministrativo: principi e fasi. • Il provvedimento amministrativo: efficacia ed invalidità. • L’attività di diritto privato. • La responsabilità della pubblica amministrazione. Testi consigliati: Vincenzo Cerulli Irelli, Principi di diritto amministrativo, I, Giuffrè editore, Milano 2005 (pagine 1- 160) da integrare con la disciplina del procedimento amministrativo e con il provvedimento amministrativo e la sua la patologia, argomenti che possono essere studiati da Elio Casetta, Compendio di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2004 (pagine ), oppure da Sabino Cassese (a cura di), Istituzioni di diritto amministrativo, Giuffrè editore, Milano 2004 (pagine 187 – 231, 235 – 283)

DIRITTO AMMINISTRATIVO Corso di laurea Specialistica in Consulenza professionale per le aziende – sede di Taranto

prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi Programma non comunicato. Rivolgersi al docente.

DIRITTO CIVILE (semestrale)

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Fabrizio Panza

Programma Le successioni per causa di morte. Principi generali; eredità e legato; apertura della successione; patti successori; giacenza dell'eredità; la capacità a succedere; l'indegnità; la rappresentazione; l'accrescimento; le sostituzioni. L'acquisto dell'eredità e la rinuncia. L'accettazione dell'eredità; l'accettazione con beneficio di inventario;la separazione del patrimonio del defunto; l'azione di petizione ereditaria; l'erede apparente; la rinuncia dell'eredità. La successione legittima. Fondamento e presupposto; gli eredi legittimi; la successione dello Stato; cenni alle vocazioni anomale con funzione produttiva: l'art. 230 bis c.c. in particolare. La successione dei legittimari. Fondamento e natura; le categorie di legittimari; la quota legittima; la riunione fittizia; l'azione di riduzione. La successione testamentaria. L'art. 1324 c.c e la riluttanza della dottrina ad estendere al testamento le regole stabilite in materia di contratto, le teorie che negano la natura negoziale del testamento; natura e caratteri del testamento: la revocabilità ed il limite dell'affidamento; il declino del divieto dei patti successori; la personalità, il testamento congiuntivo; l'unilateralità; la forma del testamento: il problema del testamento orale ed del testamento per relationem; i requisiti soggettivi: la capacità di testare e di ricevere per testamento; il ruolo della volontà nel testamento: testamento apparente, vizi della volontà, simulazione, fiducia, riserva mentale; l'interpretazione del testamento; il contenuto: il legato di cosa altrui, le disposizioni indirettamente patrimoniali: la riabilitazione dell'indegno; le disposizioni negative: la diseredazione e i divieti testamentari; le figure tipiche ed atipiche di legato obbligatorio; le disposizioni a valenza sociale: fedecommesso assistenziale, premi di nuzialità, disposizione a favore dei poveri; le disposizioni non patrimoniali: la cessione di organi del proprio corpo post mortem; la causa del testamento; l'invalidità del testamento; l'art. 590 c.c. Il legato. Nozione; acquisto e rinunzia. La divisione ereditaria. La comunione ereditaria; la divisione; la garanzia per evizione; la collazione.

Testi consigliati: PERLINGIERI P., Istituzioni di diritto privato, ESI, Napoli, 2001.

PanzaF. L'autonomia testamentaria tra libertà e controllo, Adriatica, Bari, 2003.

DIRITTO COMMERCIALE Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Ugo Patroni Griffi

Programma I - Cenni storici II - L'imprenditore - Imprenditore e attività - Attività e atto - Requisiti dell'attività d'impresa: la liceità -

L'economicità - Le imprese pubbliche - La destinazione al mercato - La professionalità - La professionalità nelle collettività organizzate - L'organizzazione - L'imputazione dell'attività di impresa: il problema dell'imprenditore occulto - L'inizio e fine dell'attività d'impresa - La capacità all'esercizio dell'impresa - I professionisti intellettuali - L'imprenditore agricolo - L'imprenditore commerciale -Impresa commerciale e impresa civile - Il piccolo imprenditore - Lo statuto dell'imprenditore commerciale: la pubblicità - Le scritture contabili - La rappresentanza - L'azienda e la ditta - L'impresa e il mercato - La disciplina della concorrenza.

III - Le società - Il contratto di società - Società e associazione - Società e comunione - Le società di persone - La società semplice - La società in nome collettivo - La società in accomandita semplice – La società per azioni: costituzione - Le azioni - L'assemblea - Gli amministratori - Il collegio sindacale –I controlli esterni - Le modificazioni dell'atto costitutivo - Le obbligazioni - Lo scioglimento - La società in accomandita per azioni - La società a responsabilità limitata - Le società cooperative e le mutue assicuratrici - Trasformazione fusione e scissione - Forme di integrazione di imprese - I gruppi di società -I consorzi e le società consortili - Il gruppo europeo di interesse economico - Le associazioni temporanee di impresa e la joint venture - Il diritto contabile - Le società a statuto speciale -

IV - La CONSOB e il mercato mobiliare - Le società di revisione - Gli investitori professionali e gli organismi di gestione del risparmio - Gli intermediari e l'attività di intermediazione mobiliare - I mercati regolamentati - Il concetto di valore mobiliare e di strumento finanziario- La sollecitazione all'investimento - Le offerte pubbliche -

V - Le procedure concorsuali - Il fallimento - Il concordato preventivo - L'amministrazione controllata - La liquidazione coatta amministrativa - L'amministrazione straordinaria delle imprese insolventi -

VI -I titoli di credito - Profili storici e legislativi - Caratteristiche -I principi dogmatici - La circolazione - La disciplina - La cambiale - L'assegno bancario - L'assegno circolare -I titoli rappresentativi di merce

VII - I contratti bancari - Le operazioni parabancarie: il leasing ed il factoring - Il conto corrente -L'assicurazione - I contratti per lo scambio e la distribuzione (vendita, agenzia, estimatorio, somministrazione, franchising) - I contratti per l'esecuzione di opere o servizi (appalto, subfornitura, engineering, trasporto, deposito) - I contratti per la promozione o la conclusione di affari (mandato, commissione, spedizione, agenzia, mediazione, conto corrente ordinario)

Testi consigliati - oltre agli appunti e alle dispense del corso -per gli studenti iscritti alla laurea triennale frequentanti: A) Parte istituzionale A. GRAZIANI - G. MINERVINI - U. BEL VISO, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Padova, III ed., 2004 o, in alternativa

AA.VV., Istituzioni di diritto commerciale, a cura di V. Buonocore, Giappichelli, Torino, ult. ed. (2004)

B) Parte speciale (capitoli da concordarsi con il docente)

AA.VV., Diritto delle società di capitali [Manuale breve], Giuffrè, Milano, 2004 o in alternativa Associazione Disiano Preite Il Nuovo diritto delle società, Il Mulino, Bologna, 2004

Testi consigliati per gli studenti iscritti alla laurea triennale non frequentanti: A) Parte istituzionale A. GRAZIANI - G. MINERVINI - U. BEL VISO, Manuale di diritto commerciale, Cedam, Padova, III ed., 2004, (in corso di preparazione) o, in alternativa

AA.VV., Istituzioni di diritto commerciale, a cura di V. Buonocore, Giappichelli, Torino, ult. ed. (2004)

B) Parte speciale

AA.VV., Diritto delle società di capitali [Manuale breve], Giuffrè, Milano, 2004 o in alternativa ASSOCIAZIONE DISIANO PREITE, Il nuovo diritto delle società, Il Mulino, Bologna, 2004

DIRITTO DEGLI ENTI LOCALI Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

prof. M.T. Paola Caputi Jambrenghi

• Valore costituzionale del principio pluralistico istituzionale (art. 5 Cost.) • Il titolo V della Costituzione e la sua riforma • Il nuovo ordinamento delle autonomie locali • La potestà statutaria e ragolamentare • Le funzioni degli enti locali • Gli organi e le competenze • I servizi sociali

Testi consigliati: AA. VV, a cura di F. Pinto, Diritto dgeli enti locali, Giappichelli 2004

DIRITTO DEL LAVORO Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Arrigo Gianni

Il corso sarà di carattere istituzionale, come è reso necessario dalla collocazione delle materie giuridiche in generale – e del diritto del lavoro in particolare – nel quadro del piano di studi della nostra Facoltà.

Tuttavia, il docente si propone di adattare – per quanto consentito – la trattazione istituzionale della materia alle esigenze didattiche peculiari dell’insegnamento di materie giuridiche di una Facoltà di Economia: ad esempio, valorizzando i profili economico-sociali di alcuni istituti o di alcune parti della materia (in specie, del diritto sindacale). Il docente si propone altresì di integrare il corso ufficiale con esercitazioni pratiche aventi ad oggetto l’esame diretto di testi contrattuali collettivi e la metodologia elementare di ricerca giurisprudenziale, nonché eventualmente, in relazione allo stato del corso e al livello di preparazione degli studenti, l’analisi di alcune sentenze o la rilevazione dell’apporto giurisprudenziale nell’applicazione concreta di alcune norme o istituti fondamentali. Anche per la particolare impronta didattica che si intende dare al corso ed alle attività integrative, con i relativi riflessi sugli esami, gli studenti che non possono o non intendono frequentare le lezioni e le esercitazioni sono consigliati di prendere contatto con il docente all’inizio del corso, al fine di ricevere indicazioni in ordine alla preparazione autodidattica. Per gli studenti frequentanti sono previste, in corso d’anno, delle prove scritte nelle parti già trattate della materia.

Programma del corso 1) Principi generali e diritto sindacale Origine ed evoluzione storica del diritto del lavoro. Le fonti, con particolare riguardo ai principi costituzionali. L’organizzazione pubblica del lavoro, interna ed internazionale. La libertà sindacale nella Costituzione e nel c.d. Statuto dei Lavoratori (tit. II). L’organizzazione sindacale in Italia. Il sindacato nell’ordinamento costituzionale. Il sindacato come associazione non riconosciuta. Il sindacato maggiormente rappresentativo. L’organizzazione sindacale dei datori di lavoro.

L’autonomia sindacale in generale. La contrattazione collettiva. Il contratto collettivo di diritto comune (soggetti, contenuti, efficacia). Il contratto collettivo ad efficacia generale. Il conflitto collettivo e l’autotutela sindacale. Lo sciopero (nozione, tipologia, effetti, limiti); lo sciopero nei servizi pubblici; le altre forme di lotta sindacale; la serrata. L’azione sindacale all’interno dell’azienda (tit. III dello Statuto dei Lavoratori). La repressione della condotta antisindacale. L’azione partecipativa e pubblica del sindacato. Il sindacalismo nel pubblico impiego. 2) Rapporto individuale di lavoro Autonomia, subordinazione e parasubordinazione. La fonte contrattuale del rapporto. La prestazione di fatto del lavoro. L’intermediazione nelle prestazioni di lavoro.

I soggetti del rapporto di lavoro (tipologia, requisiti soggettivi). La posizione professionale di lavoro subordinato. Causa, forma e consenso nel contratto di lavoro. Il contratto di lavoro a tempo determinato. Il patto di prova. La costituzione del rapporto di lavoro (collocamento ordinario ed obbligatorio). Il contenuto del rapporto con riguardo alla prestazione di lavoro (diligenza; obblighi di obbedienza e fedeltà; patto di non concorrenza; potere direttivo, di controllo e disciplinare, relativi limiti anche con riguardo al tit. I dello Statuto dei Lavoratori; inquadramento e categorie di lavoratori; qualifiche e mansioni; disciplina del tempo di lavoro; obbligo di sicurezza). Il contenuto del rapporto con riguardo alla retribuzione (principi costituzionali sulla retribuzione e loro applicazione giurisprudenziale; forme di retribuzione; la struttura della retribuzione; retribuzione ed erogazioni previdenziali; le integrazioni salariali; il regime giuridico del debito retributivo; il trattamento di fine rapporto).

Le vicende del rapporto (sospensione e modificazione soggettiva). Le cause di estinzione del rapporto. Recesso ordinario e straordinario, il preavviso. Il licenziamento individuale nel regime del codice civile, in quello di c.d. stabilità obbligatoria (legge 15 luglio 1966 n. 604) ed in quello di c.d. stabilità reale (art. 18 dello statuto dei Lavoratori); la riforma dei licenziamenti nella legge 11 maggio 1990 n. 108. Il licenziamento collettivo; la cassa integrazione guadagni ed i sistemi di mobilità speciale. La riforma del mercato del lavoro. La privatizzazione del rapporto di pubblico impiego: principi generali. La tutela dei diritti del lavoratore. Le garanzie dei crediti di lavoro, le rinunzie e le transazioni del lavoratore; le conciliazioni in materia di lavoro; la prescrizione dei diritti del lavoratore; cenni sul processo del lavoro. Testi consigliati: Sono consigliati i seguenti manuali:

- E. Ghera, Diritto del Lavoro, Cacucci, Bari (edizione più recente). - G. Giugni, Diritto sindacale, Cacucci, Bari (edizione più recente). In ogni caso lo studio dei manuali dovrà essere accompagnato dall’esame diretto dei testi legislativi più importanti attraverso la consultazione di un Codice di Diritto del Lavoro aggiornato.

DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Paola Portacci

Il regime giuridico delle infrastrutture del trasporto: il regime giuridico dei porti e la riforma delle gestioni portuali; il regime giuridico degli aeroporti e la gestione dei servizi di handling aeroportuale. Il regime giuridico dei servizi marittimi: le conference marittime e la Convenzione di Ginevra del 1974; la disciplina comunitaria della concorrenza in materia di trasporto marittimo. La disciplina dell’impresa di navigazione: l’armatore; la responsabilità dell’armatore e la relativa limitazione; la Convenzione di Londra del 1976 sulla limitazione dei crediti marittimi (LLMC); la responsabilità nel trasporto di idrocarburi e di sostanze pericolose e nocive; le Convenzioni CLC, Fund e HNS. I contratti di utilizzazione della nave: il contratto di locazione; il contratto di noleggio; il contratto di trasporto. I titoli rappresentativi della merce: tipologia e funzioni; la polizza di carico. Gli Incoterms: la struttura degli Incoterms e il contenuto; la vendita a condizione FOB; la vendita a condizione CIF.

DIRITTO DELLE CRISI AZIENDALI Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Daniela Caterino

A. CONTENUTI DIDATTICI

L'obiettivo del percorso didattico è quello di analizzare i caratteri delle diverse tipologie di crisi dell'impresa e gli strumenti giuridici per la loro soluzione, evidenziando in particolare le carenze dell'attuale sistema di norme, le soluzioni giurisprudenziali più avanzate, nonché gli aspetti innovativi contenuti nell'emananda disciplina di riforma della materia.

Il corso si articola in due parti: una prima dedicata alle procedure concorsuali, una seconda che tratterà degli strumenti alternativi di soluzione delle crisi aziendali. Nella prima parte del corso, la disciplina generale del fallimento contenuta nella c.d. legge fallimentare verrà analizzata soltanto nelle sue linee generali, allo scopo di evidenziarne le diversità di presupposti, effetti, procedimento rispetto ad altri strumenti giuridici apprestati dall'ordinamento per fare fronte alle crisi d'impresa. Sarà pertanto dedicata attenzione specifica:

a) alle procedure concorsuali alternative al fallimento "classiche", contenute nella legge fallimentare: concordato preventivo ed amministrazione controllata;

b) alla liquidazione coatta amministrativa, come procedura predisposta ad hoc dall'ordinamento per alcune tipologie di imprese soggettivamente qualificate;

c) all'amministrazione straordinaria delle grandi imprese insolventi. Nella seconda parte del corso si approfondirà lo studio delle situazioni di crisi che non sfociano in procedure concorsuali, ed ai relativi strumenti di soluzione. In particolare:

a) le operazioni di ricapitalizzazione societaria; b) Le soluzioni stragiudiziali delle crisi d'impresa (pactum de nonpetendo, consolidamento del

debito bancario); c) Le concentrazioni come strumento di soluzione delle crisi aziendali.

Nelle lezioni conclusive si affronterà il caso pratico del risanamento del gruppo Parmalat.

B. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA DEL CORSO L'organizzazione del corso prevede, accanto a lezioni di impostazione teorica degli argomenti oggetto di studio, anche numerosi momenti di verifica pratico-applicativa dei contenuti studiati, attraverso l'esame di pronunzie giurisprudenziali e di casi pratici. Sono inoltre previsti alcuni seminari di approfondimento su tematiche di particolare interesse.

C. TESTI CONSIGLIATI

1) PARTE GENERALE: dal testo di AA. VV., Diritto commerciale, Monduzzi editore, Firenze, 2004 : capitolo XV, Le procedure concorsuali, di A. Maffei Alberti, pp. 453 - 513. 2) PARTE SPECIALE: PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI: Gli studenti non frequentanti sono tenuti a seguire, in alternativa, uno dei seguenti percorsi di approfondimento: I percorso: dal volume S. Bonfatti - G. Falcone, Le procedure concorsuali tra "nuove frontiere" e prospettive di riforma, n. 240 della Collana Quaderni di giurisprudenza commerciale, Giuffrè, 2002, almeno tre saggi scelti tra i seguenti: LUCIANO PANZANI, La disciplina dell'azione revocatoria fallimentare: i risultati interpretativi piu' avanzati raggiunti dall'evoluzione della giurisprudenza; FABRIZIO MAIMERI, La dottrina dell'azione revocatoria fallimentare : puntualizzazioni della dottrina e prospettive di riforma nei progetti di nuova legge fallimentare; GIUSEPPE BOZZA, Gli effetti delle procedure concorsuali sui rapporti giuridici pendenti. I risultati dell'evoluzione della giurisprudenza; GIOVANNI FALCONE, Presupposti ed effetti della prosecuzione dell'esercizio dell'impresa nei progetti di nuova legge fallimentare; SIDO BONFATTI, Gli accordi stragiudizialiper la composizione delle crisi d'impresa nei Progetti di riforma della legge fallimentare. Profili civilistici. Oppure, in alternativa, II percorso: dal volume S. Bonfatti - G. Falcone, Le procedure stragiudizali per la composizione delle crisi d'impresa. I "protagonisti", n. 142 della Collana Quaderni di giurisprudenza commerciale, Giuffrè, 1999, i seguenti saggi: E. FRASCAROLI SANTI, Le forme (e gli effetti) degli accordi stragiudiziali per la soluzione delle crisi di impresa; P. F. CENSONI, (Le forme e) gli effetti degli accordi stragiudiziali per la soluzione delle crisi d'impresa; S. BONFATTI, L ' " amministrazione bancaria" e i progetti di procedure di concertazione delle crisi. Un modello di amministrazione controllata stragiudiziale. PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI: verranno distribuite a lezione dispense relative alla riforma della disciplina concorsuale e pronunzie giurisprudenziali commentate, il cui studio integrale sostituisce la parte speciale. 4. MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELL'ESAME L'esame consiste in una prova orale.

DIRITTO DELLE SOCIETÀ E DELLE PROCEDURE CONCORSUALI Corso di laurea Specialistica in Consulenza professionale per le aziende – sede di Taranto

prof. Ugo Patroni Griffi

1) Società di persone

Autonomia patrimoniale e responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali, il diverso atteggiarsi della responsabilità nelle società di persone. L'organizzazione patrimoniale delle società: capitale e conferimenti. Disciplina dell'amministrazione e della rappresentanza

2) Società di capitali

Limitazione della responsabilità dei soci L'organizzazione della struttura finanziaria della società : i conferimenti, le azioni e le diverse categorie, gli strumenti finanziari., i patrimoni destinati. La gestione dell'impresa: modelli di amministrazione. poteri e responsabilità.

3) Disciplina delle crisi delle imprese.

Presupposto soggettivo per l'assoggettamento al fallimento e società. Presupposto oggettivo e società Applicazione dell'art.10 l.fall. alle imprese collettive. Effetti del fallimento sugli organi societari e responsabilità degli stessi

Testi consigliati: AA.VV. Diritto delle società. Milano, Giuffrè, 2004 AA.VV: Diritto commerciale, Bologna, Monduzzi, 2004. B.LIBONATI, Diritto commerciale, Milano, Giuffrè, 2005. Per le procedure concorsuali. A.GRAZIANI, G.MINERVINI, U.BELVISO, Manuale di Diritto commerciale, Padova, Cedam, 2004

DIRITTO E TECNICA DELLA CONTRATTAZIONE Corso di laurea Specialistica in Consulenza professionale per le aziende – sede di Taranto

prof. Achille Antonio Carrabba

Il corso, di taglio teorio-pratico, intende fornire agli studenti gli strumenti tecnico-giuridici necessari alla valutazione del materiale normativo, giurisprudenziale e dottrinale in materia contrattuale, nonché necessari alla predisposizione di testi contrattuali.

Il corso sarà pertanto articolato in due parti: una parte introduttiva ricognitiva della disciplina sul contratto in generale, con particolare attenzione al procedimento di formazione, agli effetti ed alla patologia delle fattispecie negoziali, ed una parte speciale nella quale verranno approfondite le tematiche di singoli contratti tipici ed atipici (in particolare dei contratti di vendita, permuta, locazione, appalto, mandato e mutuo, dei contratti bancari, dei contratti di assicurazione, fideiussione, factoring, leasing e cessione di azienda, e della donazione).

TESTI CONSIGLIATI - P. PERLINGIERI, Autonomia negoziale e autonomia contrattuale, Esi, Napoli, 2000; - A.A. CARRABBA, L'adempimento traslativo immobiliare nei contratti della crisi coniugale, Esi, Napoli, 2003.

DIRITTO FALLIMENTARE Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto prof. Corrado Paolillo

Programma di studio

IL FALLIMENTO - LE ALTRE PROCEDURE CONCORSUALI.

TESTI CONSIGLIATI:

I manuali adoperati per lo studio dell’esame di diritto commerciale.

Il corso avrà carattere seminariale e consisterà nell’esame di una serie di casi pratici.

DIRITTO INDUSTRIALE Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Gianvito Giannelli Programma di studio Il corso di diritto industriale si propone di approfondire la disciplina giuridica del fenomeno concorrenziale. Gli studenti possono optare per uno dei programmi proposti. Parte generale comune Profili storici del diritto industriale. Principi costituzionali in tema di concorrenza: mercato e intervento pubblico. Iniziativa economica e limiti costituzionali. I segni distintivi. Antitrust.

Parte speciale La concorrenza sleale: Articoli 2595, 2596 e 2597 del codice civile. I limiti convenziali alla concorrenza. L’obbligo di contrattare dell’imprenditore monopolista. La concorrenza sleale e l’atto di concorrenza sleale; nozione e singole fattispecie. ovvero in alternativa: I brevetti. Invenzioni e modelli industriali. Disciplina dei brevetti: la tutela giuridica del software. La validità del brevetto: la brevettabilità dell’invenzione. La validità del brevetto: la “sufficiente descrizione” della invenzione. I brevetti farmaceutici. La decadenza. La licenza obbligatoria. Le invenzioni dei dipendenti. Testi consigliati Non frequentanti Parte generale: 1) M.RICOLFI, I segni distintivi, Giappichelli, 1999 (lettura consigliata) 2) A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione, parte II

Parte speciale: La concorrenza sleale: A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione, parti I e V In alternativa: I brevetti: A.VANZETTI – V. DI CATALDO, Manuale di diritto industriale, Giuffrè, ultima edizione, parte III.

I frequentanti possono preparare l’esame su V.MANGINI, Manuale breve di diritto industriale, Padova, 2001 integrandolo con gli appunti delle lezioni.

DIRITTO PENALE COMMERCIALE

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Antonio Falagario

La riforma societaria - I soggetti - Le falsità - Aspetti economici e questioni contabili del falso in bilancio - La tutela penale del capitale sociale e delle riserve obbligatorie - Tutela del regolare funzionamento degli organi sociali - La tutela del risparmio alla luce delle nuove esigenze sociali - Rapporti tra diritto penale societario e diritto penale tributario. Testi consigliati:

- Alessandri A. ( a cura di) Il nuovo diritto penale delle società. Milano, 2002. - Mormando V., Capitale sociale, conferimenti e legge penale, Padova 2002. - Falagario A. - Giarratana L., La responsabilità penale dei sindaci e dei revisori nel controllo contabile delle spa. Bari,

2003.

DIRITTO PENALE DEL LAVORO

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Egidio Albanese

I principi costituzionali vigenti in campo penale. Il reato in generale: oggetto giuridico, soggetto attivo e soggetto passivo. Il fatto tipico: la condotta, l’evento, il rapporto di causalità. La colpevolezza: il dolo, la colpa, l’elemento soggettivo nelle contravvenzioni. Nozione ed oggetto del diritto penale del lavoro. L’individuazione dei soggetti responsabili ed il problema della delega agli organi di vigilanza. I reati in materia di rapporto di lavoro. La tutela penale del lavoro minorile, delle lavoratrici madri e dei lavoratori a domicilio. Tutela penale della sicurezza del lavoro. Profili penali del diritto penale sindacale: tra Costituzione ed originario impianto codicistico; in particolare: il diritto di sciopero. Repressione della condotta antisindacale. La responsabilità penale per infortuni sul lavoro.

Testi consigliati

a) Per gli indicati profili generali: MARINUCCI, DOLCINI, diritto penale, Giuffrè, Milano, 2003;

F.S. FORTUNA, I reati in materia di lavoro, in Trattato di diritto penale dell’impresa – Vol. VIII CEDAM, pp. 3-12, 45-50, 57-95, 128-179, 385-454;

b) Per la responsabilità penale per infortuni sul lavoro: D. PULITANO’, Inosservanza di norme di lavoro, in Digesto delle discipline penalistiche, VII, Torino, UTET, 1993, pp. 64-76;;

c) per la repressione della condotta antisindacale; A. MEYER, Comportamento antisindacale (aspetti penali), in Digesto delle discipline penalistiche, II, Torino, UTET, 1988, pp.363-373;

DIRITTO PENALE DELL'ECONOMIA

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Vito Plantamura

Parte generale:

I principi del diritto penale; Il fatto tipico; La colpevolezza e l'antigiuridicità; Il concorso di persone nel reato; La delega di funzioni; La responsabilità da reato degli enti.

Parte speciale:

A) Diritto penale societario: Le scelte della riforma; La contravvenzione di falso in bilancio; I delitti di falso in bilancio; Gli altri reati del Capo I Delle Falsità; Le infedeltà; L'aggiotaggio. B) Diritto penale fallimentare: La bancarotta fraudolenta; La bancarotta semplice; La bancarotta societaria fraudolenta; La bancarotta societaria semplice e le prospettive di riforma. C) Diritto penale tributario: La dichiarazione fraudolenta; La dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici; La dichiarazione infedele od omessa; L'emissione od occultamento di documenti. D) La tutela penale del mercato e del credito: L'usura; L'abusivismo bancario e finanziario; E) La tutela penale dei finanziamenti pubblici: La truffa aggravata e l'indebita percezione; La malversazione ai danni dello Stato.

Testi consigliati: FIANDACA - MUSCO, Diritto penale, Parte generale, 4A ed., Bologna, 2001. AA.VV., Manuale di diritto penale dell'impresa, 2A ed., Bologna, 2000. MUSCO, I nuovi reati societari, Milano, 2002.

N.B.: Gli studenti frequentanti possono studiare direttamente dagli appunti.

DIRITTO PREVIDENZIALE E DELLA SICUREZZA SOCIALE DELL'IMPRESA Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Germano Farina

Le origini e l'evoluzione del sistema di previdenza sociale: il periodo liberale. Il periodo corporativo. I principi di sicurezza sociale. La carta costituzionale e la solidarietà sociale. La legislazione ordinaria. L'intervento "creativo" della giurisprudenza costituzionale. Le fonti normative. Il rapporto giuridico previdenziale: la costituzione del rapporto. Rapporto lavorativo e rapporto previdenziale. L'obbligazione contributiva. Le prestazioni previdenziali. L'oggetto della tutela. L'assetto finanziario del sistema previdenziale. La tutela contro gli infortuni e le malattie professionali. La tutela contro la malattia "ordinaria" e quella della maternità. La tutela del reddito: disoccupazione, trattamenti di integrazione salariale e mobilità. La tutela per il carico di famiglia. Le prestazioni di vecchiaia ed anzianità. La previdenza complementare. La tutela amministrativa e giudiziaria dei diritti previdenziali.

TESTI CONSIGLIATI

• Lagala - Garofalo, Lineamenti di diritto della previdenza sociale, Cacucci, 2002; • Codice di previdenza sociale aggiornato (ovvero codice del lavoro con normativa previdenziale).

DIRITTO PRIVATO Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto prof. Achille Antonio Carrabba

PROGRAMMA ISTITUZIONALE NOZIONI INTRODUTTIVE E PRINCIPI FONDAMENTALI: Realtà sociale e ordinamento giuridico; Fonti del diritto; Principi; Fatto ed effetto giuridico; Situazione soggettiva e rapporto giuridico; Dinamica delle situazioni soggettive; Metodo giuridico e interpretazione; Diritto internazionale privato.

PERSONE FISICHE E PERSONE GIURIDICHE.

SITUAZIONI GIURIDICHE: Situazioni esistenziali; Situazioni reali di godimento; Situazioni possessorie; Situazioni di garanzia; Prescrizione e decadenza.

SITUAZIONI DI CREDITO E DI DEBITO: Fonti, struttura, caratteri e vicende dell'obbligazione; Specie tipiche di obbligazioni.

AUTONOMIA NEGOZIALE E AUTONOMIA CONTRATTUALE: Elementi essenziali e requisiti del contratto; Formazione, esecuzione e patologie del contratto; Autonomia negoziale a contenuto non patrimoniale; Singoli contratti; Promesse unilaterali e titoli di credito; Pubblicità e trascrizione. RESPONSABILITA' CIVILE E ILLECITO. IMPRESA E SOCIETA': Profili generali. FAMIGLIA E RAPPORTI PARENTALI: Profili generali. SUCCESSIONI PER CAUSA DI MORTE: Profili generali. TUTELA GIURISDIZIONALE: Tutela giurisdizionale; Prove. PARTE SPECIALE IL SISTEMA ITALO-COMUNITARIO DELLE FONTI: Considerazioni introduttive al sistema delle fonti alla luce dell'ordinamento comunitario; Pluralismo delle fonti e normativa comunitaria; Controllo di legittimità costituzionale della legge esecutiva e della normativa comunitaria derivata; Il coordinamento tra le normative; Rilevanza ermeneutica della normativa comunitaria.

I CONTRATTI ATIPICI: Contratto di convivenza; Contratto di investigazione; Negozi di trasferimento di cubatura; Contratti ad oggetto informatico; Contratti di pubblicità e sponsorizzazione; Contratto ambientale; Contratto di ormeggio; Contratti di finanza etica. TESTI CONSIGLIATI: 1. CODICI

o PERLINGERI P, TROVISI B., Codice civile e leggi collegate, ESI, Napoli, ultima edizione; oppure o DE NOVA G., Codice civile e leggi collegate, Zanichelli, Bologna, ultima

edizione; oppure o DI MAJO A., Codice civile, Giuffrè, Milano,ultima edizione; oppure o GALGANO F. - INZITARI B., Codice civile e leggi complementari, Cedam,

Padova, ultima edizione. 2. PARTE ISTITUZIONALE

o PERLINGIERI P., Manuale di diritto civile, ESI, Napoli, ultima edizione; oppure

IN ALTERNATIVA

o GALGANO F., Diritto privato, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure o GAZZONI F., Manuale di diritto privato, ESI, Napoli, ultima edizione; oppure o RESCIGNO P., Manuale del diritto privato italiano, IPSOA, Milano ultima

edizione; oppure o ROPPO V., Istituzioni di diritto privato, Monduzzi, Bologna, ultima edizione; oppure o TORRENTE A. - SCHLESINGER P., Manuale di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione; oppure o TRABUCCHI A., Istituzioni di diritto civile, Cedam, Padova, ultima edizione; oppure o TRIMARCHI P., Istituzioni di diritto privato, Giuffrè, Milano, ultima edizione

3. PARTE SPECIALE o PERLINGIERI P., Diritto comunitario e legalità costituzionale. Per un sistema

italo-comunitario delle fonti, ESI, Napoli, 1998; o PERCHINUNNO R. (a cura di), Dal tipo sociale all'atipico, II ed., Cacucci, Bari,

2001. 4. ESERCITAZIONI

o PANZA G., Casi e questioni di diritto privato, ESI, Napoli 2002.

DIRITTO PRIVATO DEI CONTRATTI Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Giuseppe Labanca Programma non comunicato. Rivolgersi al docente

DIRITTO PRIVATO DELLA RESPONSABILITÀ CIVILE

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto prof. Cataldo De Sinno

Il Corso si propone di realizzare un percorso formativo in una materia in via di espansione e di grande interesse Il tema della responsabilità civile presenta, infatti, nuove prospettive in campo comunitario e assicurativo, aspetti interdisciplinari tra diritto, da un lato, e medicina–legale, economia e informatica giuridica, dall'altro lato, tali da imporre all'attenzione dei destinatari l'esigenza di un approfondimento. Durante il corso saranno trattati i seguenti argomenti:

Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. La nozione di danno e i tipi di danno. Risarcibilità del danno e regole del risarcimento. La responsabilità da fatto illecito. Il concetto di danno ingiusto e la sua evoluzione. Distribuzione dell’onere della prova. Il principio della colpa. Le cause di giustificazione. Le c.d. responsabilità speciali. La responsabilità del produttore. La responsabilità del magistrato. Internet e responsabilità civile. La responsabilità professionale in campo sanitario. La tutela del consumatore. Danno alla riservatezza e trattamento dei dati personali. Il danno ambientale ed il suo risarcimento. Il danno alla persona: il risarcimento del danno biologico. La responsabilità per le false informazioni.

TESTI CONSIGLIATI:

Parte istituzionale:

G. ALPA, Diritto della responsabilità civile, Laterza, Bari, 2003;

Parte speciale:

P. CENDON, Persona e danno, Volume V, Giuffré, Milano, 2004

E’ indispensabile la consultazione del codice civile e delle leggi speciali in tema di responsabilità civile

DIRITTO PUBBLICO

Corso di laurea in Economia aziendale - sede di Taranto prof.ssa Anna Maria Nico

Norma e ordinamento giuridico – Lo Stato e suoi elementi costitutivi – Forme di stato e forme di governo – Dallo Statuto albertino alla Costituzione italiana – Fonti del diritto – Caratteri della Costituzione – Stato e altri ordinamenti giuridici sovrani – L’ordinamento della Repubblica – Il Parlamento: struttura, organizzazione e funzioni – Il Presidente della Repubblica: ruolo e funzioni – Il Governo: struttura, organizzazione e funzioni – La pubblica Amministrazione: organizzazione e attività; i ricorsi amministrativi – La magistratura ordinaria e speciale – I diritti di libertà, i rapporti economici e i diritti politici – La Corte costituzionale: organizzazione, ruolo e funzioni – Le autonomie locali – I rapporti tra ordinamento interno e ordinamento comunitario.

Testi consigliati:

Parte generale

Un Manuale di Diritto pubblico a scelta fra quelli di seguito consigliati:

P. Caretti, U. De Siervo Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

F. Cuocolo, Lezioni di diritto pubblico, Milano, Giuffrè, ultima edizione;

A. Barbera, C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, ultima edizione;

P. Barile, E. Cheli, S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Padova, Cedam, ultima edizione.

Parte speciale

Lo studio delle seguenti decisioni della Corte costituzionale:

- sentenza 7 febbraio 1978, n. 16;

- sentenza 8 giugno 1984, n. 170;

- sentenza 24 marzo 1988, n. 364;

- sentenza 29 dicembre 1988, n. 1146.

DIRITTO PUBBLICO Corso di laurea in Economia e Commercio -sede di Taranto

prof.ssa Anna Maria Nico

Norma e ordinamento giuridico – Lo Stato e suoi elementi costitutivi – Forme di stato e forme di governo – Dallo Statuto albertino alla Costituzione italiana – Fonti del diritto – Caratteri della Costituzione – Stato e altri ordinamenti giuridici sovrani – L’ordinamento della Repubblica – Il Parlamento: struttura, organizzazione e funzioni – Il Presidente della Repubblica: ruolo e funzioni – Il Governo: struttura, organizzazione e funzioni – La pubblica Amministrazione: organizzazione e attività; i ricorsi amministrativi – La magistratura ordinaria e speciale – I diritti di libertà, i rapporti economici e i diritti politici – La Corte costituzionale: organizzazione, ruolo e funzioni.

Testi consigliati:

Parte generale

Un Manuale di Diritto pubblico a scelta fra quelli di seguito consigliati:

P. Caretti, U. De Siervo Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

F. Cuocolo, Lezioni di diritto pubblico, Milano, Giuffrè, ultima edizione;

A. Barbera, C. Fusaro, Corso di diritto pubblico, Il Mulino, ultima edizione;

P. Barile, E. Cheli, S. Grassi, Istituzioni di diritto pubblico, Padova, Cedam, ultima edizione.

Parte speciale

Lo studio delle seguenti decisioni della Corte costituzionale:

- sentenza 7 febbraio 1978, n. 16;

- sentenza 8 giugno 1984, n. 170.

DIRITTO TRIBUTARIO

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto prof. Giuseppe Pasquale

1. Il sistema tributario in Italia: i tributi e i soggetti 2. Le fonti: il diritto comunitario, la costituzione, la legge, le norme aventi forza di legge, i regolamenti e le circolari. Cenni sull'interpretazione 3. I principi costituzionali: capacità contributiva e principio di legalità. Lo statuto dei diritti del contribuente 4. La dichiarazione dei redditi: liquidazione e controllo formale 5. Poteri istruttori e accertamento 6. L'Irpef: soggetti, base imponibile, categorie di reddito 7. Il reddito d'impresa 8. Evoluzione della fiscalità di massa, i regimi contabili, gli studi di settore 9. I principi della delega per la riforma del sistema tributario statale 10. L'Ires e l'Irap 11. L'Iva 12. La riscossione 13. Le sanzioni 14. Il contenzioso tributario

Testo consigliato: Nicola d'Amati, <<Diritto Tributario>>, Cacucci editore - edizione 2005

DIRITTO TRIBUTARIO Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

prof. Giuseppe Pasquale

1. Il sistema tributario in Italia: i tributi e i soggetti 2. Le fonti: il diritto comunitario, la costituzione, la legge, le norme aventi forza di legge, i regolamenti e le circolari. Cenni sull'interpretazione 3. I principi costituzionali: capacità contributiva e principio di legalità. Lo statuto dei diritti del contribuente 4. La dichiarazione dei redditi: liquidazione e controllo formale 5. Poteri istruttori e accertamento 6. L'Irpef: soggetti, base imponibile, categorie di reddito 7. Il reddito d'impresa 8. Evoluzione della fiscalità di massa, i regimi contabili, gli studi di settore 9. I principi della delega per la riforma del sistema tributario statale 10. L'Ires e l'Irap 11. L'Iva 12. I tributi locali e il federalismo 13. Gli istituti deflattivi del contenzioso tributario 14. La riscossione 15. Le sanzioni 16. Il contenzioso tributario

Testo consigliato: Nicola d'Amati, <<Diritto Tributario>>, Cacucci editore - edizione 2005

DIRITTO TRIBUTARIO Corso di laurea Specialistica in Consulenza professionale per le aziende – sede di Taranto

prof. Filippo Varazi 1. Il sistema tributario in Italia: i tributi e i soggetti 2. Le fonti: il diritto comunitario, la costituzione, la legge, le norme aventi forza di legge, i regolamenti e le circolari. Cenni sull’interpretazione 3. I principi costituzionali: capacità contributiva e principio di legalità. Lo statuto dei diritti del contribuente 4. La dichiarazione dei redditi: liquidazione e controllo formale 5. Poteri istruttori e accertamento 6. L’Irpef: soggetti, base imponibile, categorie di reddito 7. Il reddito d’impresa 8. Evoluzione della fiscalità di massa, i regimi contabili, gli studi di settore 9. I principi della delega per la riforma del sistema tributario statale 10. L’Ires e l’Irap 11. L’Iva 12. La riscossione 13. Le sanzioni 14. Il contenzioso tributario Testo consigliato: Nicola d’Amati, <<Diritto Tributario>>, Cacucci editore - edizione 2005

ECONOMIA APPLICATA

Corso di laurea in Economia e Commercio -sede di Taranto prof. Angela Stefania Bergantino

Obiettivi del corso Il corso si propone di fornire le conoscenze fondamentali teoriche ed applicate dei problemi relativi a specifici settori produttivi di beni e servizi, con particolare riferimento ai trasporti ed al turismo.

Contenuti Economia della produzione: La teoria duale applicata all'analisi della produzione. Stima della funzione di produzione, costo e profitto. Analisi parametrica e non parametrica dell'efficienza. Economia ambientale: Metodi per la valutazione dei beni non di mercato. Disegno dei questionari per la valutazione contingente e per il costo del viaggio e tecniche di stima. Il metodo dei prezzi edonici. Il controllo ottimale delle risorse naturali. Valutazione degli investimenti: Metodi per la valutazione degli investimenti.

Durante il corso sono previste esercitazioni utilizzando casi di studio e database elaborati dagli studenti.

Riferimenti bibliografici * A scelta degli studenti:

♦ Gios G., La valutazione economica dai beni ambientali, Cedam, 2001. ♦ Florio M., La valutazione degli investimenti pubblici, Franco Angeli, Milano, 2001;

*Il materiale didattico sarà integrato da una raccolta di dispense e articoli distribuiti a cura del docente.

ECONOMIA AZIENDALE

Corso di Laurea in Economia e Commercio – Sede di Taranto prof. Vittorio Dell’Atti

Obiettivo del corso Il corso di Economia Aziendale affronta il vasto campo delle discipline che trattano gli aspetti di gestione, organizzazione e rilevazione delle aziende di vario ordine, esso si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base e gli strumenti logico – analitici indispensabili per sviluppare la capacità di comprendere, in modo unitario, i reali comportamenti aziendali. Programma del corso L’economia aziendale e le discipline economico-aziendali in una prospettiva storico-evolutiva. La nozione di azienda. Primi elementi di analisi e di classificazione delle aziende. Nozioni preliminari sui rapporti azienda-ambiente. L’approccio sistemico negli studi economico-aziendali. I caratteri del sistema aziendale. L’economicità dell’azienda e la rilevazione: il bilancio, la riclassificazione e gli indici di bilancio, la misurazione delle condizioni di equilibrio dell’azienda, le condizioni di equilibrio nelle diverse classi di aziende. Il modello della struttura dell’azienda. L’assetto istituzionale, le combinazioni economiche e l’assetto tecnico, il patrimonio, l’organismo personale e l’assetto organizzativo. La gestione dell’azienda e le sue aree caratterizzanti. I caratteri delle combinazioni economiche. I processi decisionali aziendali: le decisioni di investimento e le decisioni correnti di gestione. Le decisioni strategiche. Gli aggregati di aziende. L’organizzazione: la progettazione degli assetti organizzativi, la struttura organizzativa e i sistemi operativi. L’impresa moderna e i suoi caratteri distintivi. La qualità totale, la flessibilità, l’organizzazione a rete. TESTI CONSIGLIATI

AA.VV., Lezioni di Economia aziendale, Giappichelli, Torino. CULASSO F., Sistema impresa e gestione per processi, Giappichelli, Torino.

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE

Corso di Laurea in Economia Aziendale – Sede di Taranto prof. Vittorio Dell’Atti

L’ECONOMIA DELL’AZIENDA: L’economia aziendale e la ragioneria. Lo studio delle condizioni di esistenza dell’organismo aziendale; la componente personale, la dinamica e il controllo dei mezzi. L’organizzazione in generale, l’istituzione dell’azienda, la sua localizzazione, la sua dimensione. Lo studio delle manifestazioni di vita dell’azienda. Il processo di formazione e di controllo del reddito nell’impresa. L’impresa come campo di scelte economiche. L’impresa e le relazioni con l’ambiente. L’impresa e il mercato: relazioni. Le strategie e le politiche aziendali. L’autonomia e i poteri decisionali dell’impresa. L’azienda di erogazione: caratteristiche generali e schemi di gestione. I valori connessi alle varie classi di operazioni. Il processo erogativo patrimoniale e tecnico produttivo.

LE AREE FUNZIONALI DI IMPRESA: L’economia dell’azienda e il management. Il ruolo, l’ordinamento e la funzione delle aree operazionali: caratteristiche, integrative, di controllo e di informazione. METODOLOGIA CONTABILE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE: a) Contabilità generale: Obiettivi della contabilità generale. Metodi di scritturazione: dalle

rilevazioni elementari alle scritture complesse. Ordinamento e funzionamento della contabilità generale. Tecnica delle scritturazioni per pervenire alle sintesi contabili. Il bilancio di esercizio: contenuto, struttura e criteri di valutazione secondo l’attuale normativa civile.

b) Contabilità speciali: Il costo uscita e il costo imputazione. I costi dei fattori produttivi e dei prodotti. Le diverse configurazioni di costo di prodotto. Le contabilità analitiche.

c) Calcolo commerciale: Le merci e la loro misurazione. Calcoli inerenti a costi e ricavi di merci. Interesse e sconto semplice. Unificazione di tassi, capitali e scadenze. Conti correnti. Valori mobiliari. Cambi esteri.

TESTI CONSIGLIATI - CASSANDRO P.E., Trattato di Ragioneria , Cacucci , Bari, (esclusi paragrafi da 42 a 48, da 76 a 78, da 106 a 109, da 120

a 128), opportunamente integrato con l’attuale normativa civilistica in tema di bilancio di esercizio (artt. 2423-2435 bis Cod. Civ.).

- AA.VV., Lezioni di Economia Aziendale, Giappichelli, Torino (parti I, II, III, V). - DI CAGNO N., Elementi di calcolo mercantile, bancario e delle operazioni mobiliari e valutarie, Cacucci, Bari, 2004. - CASSANDRO P.E., La formazione e la determinazione dei costi nelle aziende industriali, Cacucci, Bari.

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Corso di Laurea in Economia Aziendale – sede di Taranto

prof.ssa Mariantonietta Intonti I – Parte generale L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; il ricorso delle banche al mercato mobiliare; la politica dei prestiti; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa e di firma; la cartolarizzazione dei crediti; la gestione del portafoglio titoli delle banche; i rapporti di partecipazione fra banche e imprese; la gestione della tesoreria bancaria; disciplina, contenuti e riclassificazione del bilancio bancario; i rischi tipici dell’attività bancaria; le politiche di asset and liability management, le concentrazioni bancarie; le crisi bancarie. II – Parte speciale La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; legislazione e gestione bancaria; la normativa secondaria e la gestione della banca; le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; il mercato del credito e dei servizi. Testi consigliati R. RUOZI, Economia e gestione della banca, TERZA EDIZIONE, EGEA, 2002 (tutto tranne capitolo 21). A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI, 2002 (tutto).

ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI Corso di Laurea in Economia e Commercio – sede di Taranto

prof.ssa Mariantonietta Intonti I – Parte generale L’attività bancaria e la banca; la vigilanza bancaria; le forme tecniche di raccolta delle risorse finanziarie; il ricorso delle banche al mercato mobiliare; la politica dei prestiti; la valutazione dei fidi; le forme tecniche dei prestiti per cassa e di firma; la cartolarizzazione dei crediti; la gestione del portafoglio titoli delle banche; i rapporti di partecipazione fra banche e imprese; la gestione della tesoreria bancaria; disciplina, contenuti e riclassificazione del bilancio bancario; i rischi tipici dell’attività bancaria; le politiche di asset and liability management. II – Parte speciale La gestione nella variabilità delle economie interne della banca; legislazione e gestione bancaria; la normativa secondaria e la gestione della banca; le autorità monetarie sovranazionali e gli strumenti di intervento nell’UEM; il mercato del credito e dei servizi. Testi consigliati R. RUOZI, Economia e gestione della banca, TERZA EDIZIONE, EGEA, 2002 (tutto tranne capitoli 21, 23, 24). A. DELL’ATTI, Lineamenti di gestione bancaria, CACUCCI, 2002 (tutto).

ECONOMIA DEI GRUPPI, DELLE CONCENTRAZIONI E DELLE COOPERAZIONI AZIENDALI

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Nazario Manduzio

Il corso intende approfondire il fenomeno della costituzione dei gruppi, il loro funzionamento e gli strumenti per la loro analisi. Si prefigge anche lo scopo di esaminare la tematica delle concentrazioni e delle cooperazioni aziendali insieme alla definizione e all'applicazione pratica delle regole tecnico-ragioneristiche per la predisposizione del bilancio consolidato di gruppo nella prospettiva europea. Il corso viene integrato dallo studio di casi e di esercitazioni.

CONTENUTI

La dimensione d'impresa La componente personale, la componente mezzi, la componente organizzativa Le aggregazioni aziendali, i paradigmi teorici che spiegano la formazione delle aggregazioni, forme di aggregazioni, le aggregazioni formali ed informali I gruppi aziendali. Definizione, classificazione, modalità di costituzione La componente personale, la componente mezzi I vantaggi dei gruppi aziendali, le operazioni di gruppo, la disciplina giuridica dei gruppi aziendali Principi generali e principali aspetti tecnici del bilancio consolidato

TESTI CONSIGLIATI

• Giaccari F., Le aggregazioni aziendali, Cacucci Editore, Bari, 2003 • Di Cagno, Adamo, Giaccari, Lezioni di economia aziendale (capp. II, III e IV), Cacucci Editore, Bari, 2003

ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Waldemaro Morgese

PROGRAMMA D'ESAME: 1. L'economia d'azienda: introduzione alla disciplina 1.1 .Problematiche attuali; 1.2. L'azienda: i paradigmi consolidati 2. Le concettualizzazioni fondamentali dell 'economia aziendale 2.1.I "postulati" di base; 2.2. L'istituto umano; 2.3. L'ordinamento economico 3. Le condizioni di vita duratura dell 'azienda 3.1.Nozione di "onere improprio"; 3.2. La condizione di "economicità"; 3.3. Sistema degli equilibri d'azienda; 3.4. Sistema

degli equilibri molteplici a fondi/flussi 4. Il sistema aziendale dei valori "etici " 4.1.Opzione economica e opzione etica; 4.2. Campi di operatività dell'etica; 4.3. L'etica come valore in sé 5. Le coordinazioni degli accadimenti e le combinazioni "di controllo " 5.1.Gli accadimenti d'azienda; 5.2. Le combinazioni di controllo; 5.3. Approccio sistemistico alle coordinazioni d'azienda 6. Patologia degli ordinamenti economici e modalità di regolazione 6.1.Crisi della "durabilità" in ogni classe d'azienda; 6.2. Fallimento del "mercato"; 6.3. Regolazione del "mercato"; 6.4.

Fallimento del "non mercato"; 6.5. Regolazione del "non mercato"

TESTI PER L'ESAME: 1) E. Borgonovi, Principi e sistemi aziendali per le amministrazioni pubbliche, Egea (solo il cap. 5) 2) W. Morgese, Impresa e Non impresa: profili economico-aziendali, Cacucci (tutto) 3) Per i non frequentanti, in aggiunta ai due testi precedenti è obbligatorio: G.Usai, Le organizzazioni nella

complessità, Cedam (solo parte quarta, "Informazione e comunicazione nelle relazioni organizzative").

ECONOMIA DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Angela Stefania Bergantino

*Corso comune con il corso di Economia del territorio, delle infrastrutture e dei trasporti V.O. (8 cfu - CLEC) // semestre

Obiettivi del corso Il corso - che si inserisce tra gli insegnamenti di economia applicata - si propone di fornire agli studenti un insieme di strumenti di analisi appartenenti all'economia teorica ed applicata che consentano di comprendere le interrelazioni tra il territorio, le infrastrutture ed il settore dei trasporti inteso come strumento al servizio dell'accessibilità del sistema socio-economico e territoriale. In particolare, partendo dallo studio dello spazio nell'economia e dall'analisi delle scelte localizzative delle attività produttive e dei servizi si evidenzia la rilevanza delle scelte infrastrutturali, delle politiche di intervento pubblico sul territorio e dell'organizzazione dei servizi di trasporto nel definire l'assetto e le dinamiche del territorio.

Programma (nuovo ordinamento) Il corso è suddiviso in tre parti:

Economia delle infrastrutture (3 cfu) - si illustra il ruolo delle infrastrutture ed il concetto di accessibilità nella definizione delle dinamiche localizzative e saranno trattati anche aspetti socio-economici e problematiche di politica degli interventi infrastrutturali. In particolare, in questa parte del corso, ci si sofferma sulle metodologie di analisi per la valutazione degli investimenti infrastrutturali (comune per CLEC e CLEA). Economia dei trasporti (3 cfu) - si trattano i seguenti temi: economia del servizio di trasporto, i costi, la domanda, i mercati, le scelte modali, l'efficienza delle aziende, l'intermodalità, le politiche di regolamentazione dei servizi di trasporto a livello nazionale ed internazionale, le esperienze di liberalizzazione. Questa parte del corso prevede un approfondimento delle tematiche relative al trasporto marittimo ed all'organizzazione del sistema portuale e, più in generale, delle interrelazioni porto-economia locale (comune per CLEC e CLEA). Politiche europee per il territorio (1 cfu) - si approfondiscono, sulla base di documenti tratti dal sito della commissione europea, iniziative e strumenti proposti a livello comunitario sul tema delle infrastrutture e dei trasporti e ci si sofferma sulla loro incidenza sul territorio e sul suo sviluppo (solo per CLEC).

Parte aggiuntiva (CLEC - vecchio ordinamento) Economia del territorio (1 cfu - solo per gli studenti del vecchio ordinamento) si forniscono i principali elementi di modellistica micro e macro economica del territorio e i principi fondamentali della politica territoriale a livello regionale, nazionale ed europeo.

Durante il corso sono previsti interventi esterni (inseriti nel programma del corso e svolti alla presenza del docente) da parte di operatori qualificati nella gestione delle politiche di sviluppo locale e dei trasporti e di docenti di altre università italiane e straniere.

Testi consigliati Cicciotti E., 2002, Competitività e territorio, Carocci, Roma Camagni R., 1999, La teoria dello sviluppo regionale, Cusi Nuova Vita, Padova. Li Donni V., 1996, Manuale di economia dei trasporti, Carocci, Roma. Dispense a cura del docente.

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Vitoroberto Santamato

Modelli di impresa e temi di gestione attuali- Gestione aziendale e nuove tecnologie: aspetti organizzativi e strategici - Nuove tecnologie e produzione "snella" -Gli strumenti e i sistemi della produzione flessibile - L'intelligenza artificiale in azienda : i sistemi esperti - Sistemi e strumenti della qualità -Riorganizzazione della "filiera" produttiva - La logistica aziendale - La gestione dei materiali ( approvvigionamenti e logistica in entrata) -Il sistema distributivo - Logistica in uscita ( o di marketing) -La progettazione e la gestione del sistema logistico in uscita - I sistemi informativi e di controllo. Verso una esternalizzazione dei servizi -L'evoluzione storica dei servizi Definizione del servizio - Prodotto e servizio : differenze non sempre evidenti- La classificazione dei servizi ed il loro posizionamento- Cenni sui servizi pubblici- L'importanza dell'orientamento al servizio ed il suo sistema di gestione- Il pacchetto dei servizi: servizi centrali e servizi periferici -Analisi del processo di erogazione del servizio - Un ulteriore approfondimento del processo di erogazione: "il service blueprinting" -La gestione del disservizio - La garanzia nel servizio -La partecipazione del cliente - Il personale di contatto nelle attività di servizio ( Il ruolo del front-line -Il ruolo del back-office) - Il supporto fisico e l'ambiente -Il fattore tempo -Cenni sul marketing dei servizi - Dal prodotto al prodotto/servizio - L'automobile è ancora un prodotto? - I casi ( Il caso Mercedes- Benz - Il caso Ford- Il caso BMW)

TESTI CONSIGLIATI : M. Scicutella - Gestione di impresa tra innovazione tecnologica e flessibilità organizzativa - Cacucci,Bari, 1999 - escluso capitoli 3 e 4 V. R. Santamato -L'evoluzione dei servizi -Cacucci,Bari, 2003

ECONOMIA E POLITICA AGRARIA

Corso di Laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto prof. Michele Distaso

Parte prima La domanda e l’offerta di mercato I caratteri dell’economica del mercato dei prodotti agricoli - Funzioni di mercato ed organizzazione delle modalità di utilizzazione della produzione agricola - L’analisi economica di un sistema di agrimarketing - L’analisi economica dell’attività di scambio - L’impresa agricola nel mercato alla produzione - L’evoluzione e le caratteristiche delle principali componenti del sistema di agrimarketing Gli strumenti fondamentali di gestione del mercato agricolo alla produzione

- La formazione dei prezzi sul mercato agricolo alla produzione - Il controllo pubblico dei prezzi agricoli - L’integrazione verticale in agricoltura e l’analisi economica dell’impresa cooperativa Testo consigliato: Saccomandi V., Istituzioni di economia del mercato dei prodotti agricoli, Edizioni REDA, Roma, 1991 (pp. 23-84 e da p. 197 a p. 460).

Parte seconda - Le specificità dell’agricoltura e le caratteristiche delle politiche agricole - Politiche agricole nazionali e PAC: analisi comparata delle dimensioni evolutive e delle recenti riforme - L’intervento pubblico in agricoltura dall’Unità d’Italia ai giorni nostri - Contenuti e processi della politica agricola italiana - Le riforme possibili della politica agricola italiana dopo il 2000. Testo consigliato: Lizzi R., La politica agricola, Il Mulino, Bologna, 2002

ECONOMIA POLITICA I Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Mario Sportelli

Modulo didattico di MICROECONOMIA 1 - (Prof. Mario Sportelli) Obiettivo del modulo - Il corso è finalizzato a far acquisire allo studente gli elementi teorico-analitici di base delle teorie relative al comportamento degli agenti economici (consumatori e imprese) e al funzionamento dei mercati.

L'economia di mercato. - Modelli economici e agenti economici. Funzionamento del sistema dei prezzi: il modello del flusso circolare. Le scelte individuali; la domanda e l'offerta di un bene. L'equilibrio.

Teoria del consumo. - Preferenze e loro assiomi. Funzioni di utilità. Vincolo di bilancio. Scelta ottima. Curva di Engel. Funzione individuale di domanda. Le elasticità. Effetti sostituzione e reddito. Domanda di mercato.

Teoria della produzione. - Tecnologia, funzione di produzione e funzioni di produttività. Scelta della tecnica nel breve e lungo periodo. Rendimenti di scala. Funzioni di costo e loro determinazione nel breve e lungo periodo. La funzione del profitto.

Perfetta concorrenza. - Ipotesi caratterizzanti la perfetta concorrenza. Equilibrio dell'impresa nel breve e nel lungo periodo. La funzione di offerta dell'impresa (breve e lungo periodo). L'offerta dell'industria (breve e lungo periodo).

Equilibrio del mercato concorrenziale. - Definizione e condizione di stabilità dell'equilibrio. Statica comparata. I surplus del consumatore e del produttore. I benefici dello scambio. Il benessere sociale.

Il Monopolio. - Ipotesi caratterizzanti il monopolio. Funzioni di ricavo e loro proprietà. Equilibrio del monopolista. L'inefficienza di monopolio. Il monopolio naturale. Il monopolio discriminante. La misurazione del potere monopolistico. Le barriere all'entrata. B3 Testo consigliato:

W. S. Neilson & H. Winter "Microeconomia", Etas, Milano, 2003. Capp. 1, 2, 3, 5, 6, 7, 8. Sono esclusi dal programma i paragrafi 2.5, 3.6, 3.8, 7.3, 8.7. 1 Come ausilio alle esercitazioni (che sono parte integrante del corso), lo studente dovrà avvalersi del Materiale didattico integrativo che sarà reso disponibile sul sito www.dse.uniba.it alla voce corsi. ^ - Background - Per una più proficua frequenza del corso, si auspica che lo studente abbia già seguito, nel 1° semestre, le lezioni di Matematica per l'economia. In ogni caso, è indispensabile che lo studente sia in grado di padroneggiare gli strumenti dell'algebra elementare e disponga delle cognizioni di base del calcolo differenziale. Modulo didattico di MACROECONOMIA 1 - (Prof. Giuseppe Celi). Obiettivo del modulo - Il corso, fornendo i concetti e la modellistica di base della macroeconomia, intende mettere a disposizione dello studente gli strumenti analitici fondamentali per comprendere il funzionamento di breve e medio periodo del sistema economico in un contesto di economia aperta.

Preliminari. Introduzione alla macroeconomia. La misurazione del sistema macroeconomico. La situazione macroeconomica attuale. La macroeconomia e i modelli. Il flusso circolare dell'attività economica.

Il modello macroeconomico a prezzi flessibili. Gli elementi costitutivi del modello a prezzi flessibili. Produzione potenziale e salari reali. Il consumo. Gli Investimenti. Il commercio internazionale. Il mercato dei fondi prestabili. L'equilibrio del modello a prezzi flessibili. Moneta, Prezzi e inflazione

Il modello macroeconomico a prezzi vischiosi. Il modello reddito spesa: consumi e moltiplicatore. Investimenti, esportazioni nette e tassi di interesse. La curva IS e il suo impiego

Estensione del modello a prezzi vischiosi. Lo stock di moneta e il mercato monetario: la curva LM. H modello IS-LM. Il tasso di cambio e la bilancia commerciale. Livello dei prezzi e domanda aggregata. Offerta aggregata. D3 Testo consigliato:

Bradford DeLong "Macroeconomia" (a cura di R. Capolupo e G. Celi), MacGraw Hill Italia, Milano, 2004. Capp. 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9, 10, 11. * - Ulteriori informazioni utili saranno disponibili sul sito del dipartimento www.dse.uniba.it alla voce corsi.

ECONOMIA POLITICA II

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Giuseppe Celi

Modulo didattico di Macroeconomia 2 - Prof. Giuseppe Celi. Obiettivo del modulo - Il corso fornisce approfondimenti dei concetti e della modellistica macroeconomica con la finalità di mettere in grado lo studente di comprendere e analizzare i problemi di lungo periodo, le tematiche relative al funzionamento delle economie aperte e le principali patologie del sistema economico.

La crescita economica di lungo periodo. Le teorie della crescita economica. Le fonti della crescita economica di lungo periodo. Il modello di crescita standard. Evidenza empirica sui fatti della crescita. Convergenza. Le politiche economiche che favoriscono la crescita.

Approfondimenti analitici del modello macroeconomico a prezzi vischiosi. Il modello AD-AS. Politica monetaria e domanda aggregata. La curva di Phillips e le aspettative.

La politica macroeconomica. La politica di stabilizzazione. Saldo di bilancio, debito pubblico e investimenti. La politica economica internazionale. I mutamenti del sistema macroeconomico e della politica economica.

L'economia dell'integrazione economica e monetaria in Europa. Il processo di integrazione economica in Europa. La teoria delle aree valutarie ottimali. La politica fiscale nelle u-nioni monetarie. La BCE e la politica monetaria. Le prospettive future dell'UEM. m Testo Consigliato:

Bradford DeLong "Macroeconomia" (a cura di R. Capolupo e G. Celi), MacGraw Hill Italia, Milano, 2004, (capp. 4, 5, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 18). * Ulteriori informazioni utili saranno disponibili sul sito del dipartimento www.dse.uniba.it alla voce corsi. Modulo didattico di Microeconomia 2 - Prof. Mario Sportelli Obiettivo del modulo - Affrontando alcuni argomenti più avanzati della teoria microeconomica, il corso si propone di fornire allo studente gli strumenti convenzionali per l'analisi e la comprensione dei problemi economici reali.

Alcune integrazioni della teoria della scelta del consumatore. -Scelta intertemporale. Preferenze rivelate. Scelta in condizioni di incertezza: piano di consumo condizionato; valore atteso e utilità attesa; scelta di portafoglio.

La teoria dei giochi. - Rappresentazione e soluzione dei giochi in forma normale. Strategie miste. Giochi sequenziali. L'Oligopolio. - Ipotesi caratterizzanti l'oligopolio. I modelli di Cournot e Stackelberg. Oligopolio con molte imprese:

il modello con impresa dominante; la concorrenza monopolistica. La collusione: la massimizzazione del profitto congiunto. Giochi infinitamente ripetuti e stabilità dell'equilibrio di cartello.

Il mercato del lavoro. - L'offerta e la domanda di lavoro. L'equilibrio del marcato del lavoro. La contrattazione. La ricerca del lavoro.

Le asimmetrie informative. - Selezione negativa (adverse selection). Segnalazione. Rischio morale (moral hazard). Comportamento sleale. B3 Testo consigliato:

W. S. Neilson & H. Winter "Microeconomia", Etas, Milano, 2003. Paragrafi 2.5 (cap. 2), 3.6, 3.8 (cap. 3) e capp. 4, 9, 10, 11, 12, 13. ■ Come ausilio alle esercitazioni (che sono parte integrante del corso), lo studente dovrà avvalersi del Materiale didattico integrativo che sarà reso disponibile nel sito www.dse.uniba.it alla voce corsi.

FINANZA AZIENDALE Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Marco Papa Obiettivi

Il corso si propone di fornire le conoscenze di base e gli strumenti logico analitici indispensabili per la comprensione del ruolo svolto dalla funzione finanziaria nell'ambito della gestione aziendale. L'analisi dei processi di raccolta e di impiego del capitale viene sviluppata, dapprima, sulla base dell'approccio contabile per passare, poi, ad una chiave di lettura che considera le decisioni di investimento e finanziamento secondo il modello della teoria del valore. In tale ottica un'adeguata attenzione viene dedicata al rapporto tra le operazioni di corporate finance e la creazione di valore. Struttura del corso Il corso è suddiviso in tre moduli così articolati:

MODULO I: IL MODELLO CONTABILE

Lezione Argomento Materiale didattico

1 Il ruolo della funzione finanziaria nel management delle imprese: Finalità e oggetto di studio della Finanza aziendale; lo sviluppo della funzione finanziaria.

da 1.1 a 1.4

2 L'analisi della struttura finanziaria: La riclassificazione dello stato patrimoniale secondo il criterio finanziario e quello funzionale; l'analisi della solidità e della liquidità.

da 2.1 a 2.3

3 L'analisi della redditività: La riclassificazione del conto economico; gli indici di redditività del capitale; le determinanti della redditività del capitale proprio e del capitale investito; il modello della leva finanziaria.

da4.1a4.7

4 L'analisi della dinamica finanziaria: I flussi e i rendiconti finanziari; la costruzione di un modello per la determinazione dei flussi di cassa; l'analisi dell'autofinanziamento.

da 3.1 a3.3

5 La previsione finanziaria Gli obiettivi e il processo della pianificazione finanziaria. La costruzione del piano finanziario, del budget finanziario e del budget di tesoreria.

da 14.1 a 14.6

6 La gestione del capitale circolante Il controllo e la valutazione economico-finanziaria delle politiche di gestione del capitale circolante

da 10.1 a 10.2.7, da 10.4 a 10.4.5

7 I limiti del modello contabile da 5.1 a 5.3

8 Caso aziendale Materiale fornito in aula

MODULO II: IL MODELLO DEL VALORE ECONOMICO

Lezione Argomento Materiale didattico

9 Le decisioni di investimento I fondamenti: la teoria del valore per le decisioni aziendali

da 6.1 a 6.3.2

10 Le decisioni di investimento (segue): Definizioni e modalità di classificazione degli investimenti; il capital budgeting; i criteri di valutazione degli investimenti.

da 8.1 a 8.5.2

11 Le decisioni di finanziamento: Il fabbisogno finanziario e le fonti di finanziamento; l'analisi della convenienza economica: il costo del capitale proprio e di terzi Introduzione a rischio e rendimento.

da 7.1 a 7.4.6

12 Rendimento e rischio Le scelte di portafoglio degli azionisti: il Capital Asset Pricing Model

da 7.4.7 a 7.4.10

13 La struttura finanziaria d'impresa: La teoria classica; rischio operativo e rischio finanziario; la teoria di Modigliani&Miller'58.

da 11.1 a 11.5

14,15 La struttura finanziaria d'impresa (segue): L'effetto della leva finanziaria in presenza delle imposte societarie (Modigliani & Miller '63); le imperfezioni del mercato e le nuove teorie.

da 11.6 a 11.16

16 Caso aziendale Materiale fornito in aula

MODULO III: VALUTAZIONE D'AZIENDA E CREAZIONE DIVALORE

Lezione Argomento Materiale didattico

17 Le metodologie tradizionali di valutazione d'impresa: i metodi finanziari

da 9.1 a 9.3

18 Le metodologie tradizionali di valutazione d'impresa (segue): i metodi reddituali e patrimoniali

da 9.4 a 9.6

19 Valore economico d'impresa, valore per l'azionista ed Economic Value Added (EVA®): le alternative di applicazione

materiale fornito in aula

20 Caso aziendale materiale fornito in aula

21 Riepilogo del corso materiale fornito in aula

Nella colonna "Materiale didattico" sono riportati i numeri dei paragrafi del testo di riferimento: Finanza d'impresa. Logiche e strumenti di gestione finanziaria per creare valore, L. BRUSA, S. GUELFI, L. ZAMPROGNA, Etas, 2001. Si consigliano, inoltre, come ulteriori testi di approfondimento: Finanza d'azienda, M. DALLOCCHIO, Egea, 2004, Principi di Finanza aziendale, R.A. BREALEY, S.C. MYERS, S. SANDRI, McGraw-Hill, 2003. Modalità di verifica dell'apprendimento: L'esame è orale con una prova scritta intermedia al termine del secondo modulo del programma.

GEOGRAFIA DELLO SVILUPPO

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Antonietta Ivona

Lo sviluppo crescente delle telecomunicazioni e dei trasporti verificatosi negli ultimi anni, tende ad annullare le distanze; quasi ovunque si possono acquistare gli stessi beni di consumo; la diffusione della cultura e la conoscenza delle lingue maggiormente parlate avvicina popoli molto diversi fra loro. Tuttavia, forse mai come oggi il pianeta appare così profondamente diviso in aree geografiche, economiche e politiche ben distinte. È dall'esame delle cause e degli effetti di queste due opposte tendenze, la globalizzazione e la regionalizzazione, che deve partire l'analisi complessa dei grandi sistemi economici e politici del mondo contemporaneo. Questo comporta l'elaborazione di un quadro concettuale utile a comprendere le cause ed effetti degli squilibri regionali e ad analizzare casi concreti di strategie territoriali di crescita. In questa prospettiva il contributo della Geografia diventa essenziale.

I CONTENUTI DEL CORSO Parte I - Per una base teorico-concettuale: Il concetto di classe socio spaziale. Le nozioni di centro e periferia alle diverse scale spaziali. Gli aspetti e le ambiguità delle nozioni di giustizia socio-spaziale.

Parte II - Le dimensioni attuali delle disuguaglianze: Stato e politica nell'era della globalizzazione economica. Gli strumenti capitalistici delle politiche supernazionali. Il ruolo dei quadri ambientali nella comprensione del sottosviluppo. Le società umane e l'ambiente naturale: gli scenari del sottosviluppo. Nuove frontiere dell'immigrazione. Scenari evolutivi della multietnicità e dell'interetnicità. Sistemi agrari locali e modelli avanzati per il mercato unico. L'industria e l'illusione dell'industrializzazione. La terziarizzazione dello sviluppo. Un mondo a più velocità. Informazione, comunicazione e «media». La città fra povertà e sviluppo.

Testi consigliati:

F. BOGGIO, G. DEMATTEIS (a cura di), Geografia dello Sviluppo, diversità e disuguaglianze nel rapporto Nord-Sud, Torino, UTET, 2002, pp. 261, € 22,50;

R. HODDER, Geografia dello Sviluppo, Novara, De Agostini, 2001, pp. 191, € 15,50.

Per i frequentanti:

Il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo, con valutazioni in itinere.

GEOGRAFIA PER LO SVILUPPO DELL'IMPRENDITORIALITÀ

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Maria FIORI

Obiettivi principali del Corso di "Geografia per lo sviluppo dell'imprenditorialità": comprendere i rapporti fra impresa e territorio, il ruolo dell'impresa nella trasformazione del sistema economico territoriale e le reciproche relazioni di interdipendenza.

Livello di studio: soprattutto esplicativo-scientifico. Approcci: soprattutto sistemico e della percezione ambientale.

Contenuti sintetici del programma e testo consigliato

A 1. Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. A 2. Identità territoriale per lo sviluppo e l'imprenditorialità.

B 1 Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo. B 2 Per una geografia dell'impresa in Italia: itinerari teorico-metodologici e di ricerca

Testi Consigliati (A = frequentanti, B = non frequentanti)

A: "Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo", cap. 2, DICKEN P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, Franco Angeli, 1993, pp. 56-96. FIORI M.., Identità territoriale per lo sviluppo e l'imprenditorialità, Bari, WIP Edizioni Scientifiche, 2003 (lettura critica).

B: "Il mondo economico contemporaneo: le strutture, le imprese e il meccanismo competitivo", cap. 2, DICKEN P. e LLOYD P., Nuove prospettive su spazio e localizzazione, Milano, Franco Angeli, 1993, pp. 56-96. SALVATORI F. (a cura di), Impresa e territorio. Contributi ad una geografia dell'impresa in Italia, Bologna, Pàtron, 1993, pp. 9-40; 107-132; 195-212; 249-269.

Per gli studenti frequentanti, il corso prevede metodologie attive con lavori di gruppo, prove scritte anche individuali, osservazione diretta di casi di studio, verifiche, autovalutazioni e valutazioni in itinere (oltre, ovviamente, all'esame finale di profitto). Potranno usufruire di questa modalità solo coloro che avranno frequentato almeno il 70% delle ore di lezione.

GEOGRAFIA ECONOMICA

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Maria FIORI

Obiettivi principali del Corso di "Geografia economica": comprendere diversità e complessità di comportamenti spaziali delle attività economiche (dal piccolo negozio alla grande impresa transnazionale); interazioni fra economia e territorio (che cosa fanno, ad esempio, le industrie o le attività terziarie in un territorio e come lo fanno?); aspetti del funzionamento dei sistemi economico-territoriali.

Livello di studio: soprattutto esplicativo-scientifico. Approcci: soprattutto spaziale e sistemico.

Contenuti sintetici del programma e testo consigliato

1. - L'ANALISI SPAZIALE

Lo spazio, luogo d'incontro interdisciplinare. - La geografia, scienza per l'organizzazione del territorio. - Principali fonti dei dati. - Indicatori e modelli. - Il modello della rendita fondiaria di E. Von Thünen. - Rendita di posizione e paesaggio agrario. - Rendita di posizione e paesaggio urbano. -Il modello delle località centrali di W. Christaller. - Il modello rango-dimensione. - Modelli gerarchici e reti urbane. - Il modello di localizzazione industriale di A. Weber.

2. - L'ANALISI GEOECONOMICA

La popolazione. - L'agricoltura. - Le materie prime e le risorse energetiche - L'industria. -I trasporti. - Le comunicazioni. - Il commercio e la finanza. - Il turismo.

Testo consigliato: Bruno MENEGATTI, Lo spazio e il territorio.- Temi e problemi di geografia economica e regionale, Bologna, Patron Editore, 2003, pp. 7-135. (Vecchio ordinamento: parte 1; nuovo ordinamento 1+2).

Per gli studenti frequentanti, il corso prevede - compatibilmente con la numerosità dei frequentanti stessi -metodologie attive con lavori di gruppo, prove scritte anche individuali, osservazione indiretta di un caso di studio regionale a scala mondiale e (se possibile in modo anche diretto) di problematiche territoriali pugliesi, verifiche, autovalutazioni e valutazioni in itinere (oltre, ovviamente, all'esame finale di profitto).

INFORMATICA E SISTEMI INFORMATIVI

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto prof. Michele Scalera

Struttura dell'elaboratore elettronico II concetto di macchina virtuale. Hardware e Software. Schema generale di un sistema di elaborazione dati. Tipologia degli elaboratori elettronici. Le memorie dell'elaboratore elettronico. La memoria centrale. La memoria ROM. La memoria cache. La memoria buffer. Le memorie di massa. Il processore. Studio di un processore per scopi didattici: il PDMS. Evoluzione dei microprocessori. I coprocessori. Le architetture multiprocessore. Input/Output: Le porte di input/output del computer. Le unità di input. Le unità di output. I sistemi di numerazione I sistemi di numerazione posizionali. Il sistema di numerazione binario. Codifica binaria dei dati. La rappresentazione dei numeri. Il sistema di codifica complemento a due. Il sistema di codifica floating point. Codifica dei caratteri. L'algebra di Boole Logica proposizionale: le proposizioni. Variabili e costanti booleane. Operazioni sull'insieme delle variabili booleane. L'operazione NOT. L'operazione OR. L'operazione AND. L'operazione NOR. L'operazione NAND. L'operazione OR ESCLUSIVO. Proprietà dell'algebra booleana. Teoremi dell'algebra booleana. Teoremi di De Morgan. Funzioni booleane. Forma canonica. Sintesi delle funzioni booleane. I circuiti logici Implementazione hardware dei circuiti logici. Il decodificatore. Il selettore. L'unità di somma. Il flip-flop RS. Gli algoritmi II concetto di algoritmo. Costanti, variabili e istruzioni di un algoritmo. Rappresentazione degli algoritmi. I Linguaggi di Programmazione II linguaggio macchina. I linguaggi simbolici a basso livello. I linguaggi simbolici ad alto livello. Metodologie per la progettazione dei programmi. I traduttori: l'assemblatore, il compilatore e l'interprete. Il Linker. I sistemi operativi Caratteristiche dei sistemi operativi. Il modello Onion Skin. I sistemi operativi monotasking. I sistemi operativi multitasking. Il gestore del processore. Il gestore della memoria centrale. Il file System. I gestori delle periferiche. Un caso di studio: II sistema operativo Windows. L'interfaccia grafica. La linea dei comandi. I file batch. Archiviazione dei Dati II concetto di file di dati tradizionali. File sequenziali e con indici. Operazioni sui file di dati. Il Data Base Management System (DBMS). Progettazione del data base. Analisi dei requisiti. Progettazione concettuale. Realizzazione secondo un modello di data base. I linguaggi di gestione dei data base. Tipologia di utenti dei data base. Le operazioni dell'algebra relazionale. Il linguaggio SQL Definizione dei dati. Manipolazione dei dati. Il comando SELECT. Gli operatori BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL. Le funzioni di gruppo. Visualizzazioni ordinate di tabelle. Interrogazioni riguardanti più tabelle. Le viste logiche. Le reti di computer La comunicazione tra computer. Il modello ISO/OSI. Gli strati e le loro funzioni. Come avviene la trasmissione. Protocolli ed interfacce. Le reti locali. I mezzi trasmessivi. Le tipologie di rete. Le tecnologie di rete. Architetture client-server e peer-to-peer. Le reti geografiche. Connettività analogica. Connettività digitale. Reti a commutazione di pacchetto. Internetwork. I ripetitori. I bridge. I router. I gateway. Internet. I servizi di Internet. I sistemi informativi Dato e informazione. Il sistema informativo. I flussi aziendali. Teoria dei sistemi. Ciclo di vita di un sistema informativo. Le Intranet. Componenti di una Intranet. Progettazione e gestione di una Intranet. La sicurezza nella Intranet. Progettazione di un sito Web Progettazione di un sito Web: il linguaggio HTML. Hosting e Housing.

Testi di Riferimento 1. V Marengo-M. Scalerà Evoluzione della Tecnologia Informatica: dal Bit ad'Internet Adriatica Editrice Bari

Ver lo studio del Linguaggio HTML, si consiglia la guida presente al seguente indirizzo Web: http:l I www.html.itlguida. In particolare i moduli denominati con i seguenti punti: dal a 27. Da 30 a 37. Da 44 a 51.

INFORMATICA E SISTEMI INFORMATIVI Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Michele Scalera

Struttura dell'elaboratore elettronico II concetto di macchina virtuale. Hardware e Software. Schema generale di un sistema di elaborazione dati. Tipologia degli elaboratori elettronici. Le memorie dell'elaboratore elettronico. La memoria centrale. La memoria ROM. La memoria cache. La memoria buffer. Le memorie di massa. Il processore. Studio di un processore per scopi didattici: il PDMS. Evoluzione dei microprocessori. I coprocessori. Le architetture multiprocessore. Input/Output: Le porte di input/output del computer. Le unità di input. Le unità di output. I sistemi di numerazione I sistemi di numerazione posizionali. Il sistema di numerazione binario. Codifica binaria dei dati. La rappresentazione dei numeri. Il sistema di codifica complemento a due. Il sistema di codifica floating point. Codifica dei caratteri. L'algebra di Boole Logica proposizionale: le proposizioni. Variabili e costanti booleane. Operazioni sull'insieme delle variabili booleane. L'operazione NOT. L'operazione OR. L'operazione AND. L'operazione NOR. L'operazione NAND. L'operazione OR ESCLUSIVO. Proprietà dell'algebra booleana. Teoremi dell'algebra booleana. Teoremi di De Morgan. Funzioni booleane. Forma canonica. Sintesi delle funzioni booleane. I circuiti logici Implementazione hardware dei circuiti logici. Il decodificatore. Il selettore. L'unità di somma. Il flip-flop RS. Gli algoritmi II concetto di algoritmo. Costanti, variabili e istruzioni di un algoritmo. Rappresentazione degli algoritmi. I Linguaggi di Programmazione II linguaggio macchina. I linguaggi simbolici a basso livello. I linguaggi simbolici ad alto livello. Metodologie per la progettazione dei programmi. I traduttori: l'assemblatore, il compilatore e l'interprete. Il Linker. I sistemi operativi Caratteristiche dei sistemi operativi. Il modello Onion Skin. I sistemi operativi monotasking. I sistemi operativi multitasking. Il gestore del processore. Il gestore della memoria centrale. Il file System. I gestori delle periferiche. Un caso di studio: II sistema operativo Windows. L'interfaccia grafica. La linea dei comandi. I file batch. Archiviazione dei Dati II concetto di file di dati tradizionali. File sequenziali e con indici. Operazioni sui file di dati. Il Data Base Management System (DBMS). Progettazione del data base. Analisi dei requisiti. Progettazione concettuale. Realizzazione secondo un modello di data base. I linguaggi di gestione dei data base. Tipologia di utenti dei data base. Le operazioni dell'algebra relazionale. Il linguaggio SQL Definizione dei dati. Manipolazione dei dati. Il comando SELECT. Gli operatori BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL. Le funzioni di gruppo. Visualizzazioni ordinate di tabelle. Interrogazioni riguardanti più tabelle. Le viste logiche. Le reti di computer La comunicazione tra computer. Il modello ISO/OSI. Gli strati e le loro funzioni. Come avviene la trasmissione. Protocolli ed interfacce. Le reti locali. I mezzi trasmessivi. Le tipologie di rete. Le tecnologie di rete. Architetture client-server e peer-to-peer. Le reti geografiche. Connettività analogica. Connettività digitale. Reti a commutazione di pacchetto. Internetwork. I ripetitori. I bridge. I router. I gateway. Internet. I servizi di Internet. I sistemi informativi Dato e informazione. Il sistema informativo. I flussi aziendali. Teoria dei sistemi. Ciclo di vita di un sistema informativo. Le Intranet. Componenti di una Intranet. Progettazione e gestione di una Intranet. La sicurezza nella Intranet. Progettazione di un sito Web Progettazione di un sito Web: il linguaggio HTML. Hosting e Housing.

Testi di Riferimento 1. V Marengo-M. Scalerà Evoluzione della Tecnologia Informatica: dal Bit ad'Internet Adriatica Editrice Bari

Ver lo studio del Linguaggio HTML, si consiglia la guida presente al seguente indirizzo Web: http:l I www.html.itlguida. In particolare i moduli denominati con i seguenti punti: dal a 27. Da 30 a 37. Da 44 a 51.

LINGUA FRANCESE Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto prof. Giacomo Barletta

A- Il corso di lingua francese è annuale: esso si propone l'obiettivo di far acquisire allo studente le competenze linguistiche necessarie per la laurea di competenza prescelta. Gli argomenti posti all'attenzione dello studente rappresentano un mezzo per apprendere o migliorare la lingua scritta e orale. Al termine del corso, per superare la prova di conoscenza di lingua francese, lo studente dovrà dimostrare di comprendere un testo in lingua e di saperlo esporre correttamente dopo aver superato la prova scritta. B- La prova di conoscenza di lingua francese è scritta e orale. La prova scritta è propedeutica a quella orale. La prova orale consiste in un colloquio in lingua sugli argomenti trattati durante il corso. N.B. Lo studente all'atto della prenotazione della prova di conoscenza di lingua francese indicherà a sua scelta: idoneità oppure esame. C- Testi: V. FERRANTE, Mon livre de grammaire, Torino, SEI, 2001. G. BARLETTA, Agritourisme, volant de l'economie locale, Locorotondo, Graficalevante 2002. LANQUAR, Economie du tourisme, Paris, PUF, 2000. G. BARLETTA, L'Université et les institutions Européennes, Taranto, Edizioni Brizio 2001. N.B. Il programma dettagliato sarà fornito alla fine del corso tenendo conto dei crediti attribuiti

LINGUA INGLESE

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Grazia Marisa Saracino Finalità del Corso Il corso ha due finalità. La prima è quella di fornire agli studenti un inquadramento di natura teorica e applicata sulla grammatica comunicativa e la sintassi della lingua inglese. La seconda è di portare gli studenti ad acquisire competenze comunicative e familiarità con i vari testi e contesti della lingua, con particolare riferimento a quelli economici. Contenuti del Corso a) Introduzione alla fonetica, la grammatica e la sintassi della lingua: The present simple. Genitive forms. The present continuous. Expressions of frequency. The present perfect. Already, yet, again and still. The past. The future time. Questions. Prepositions of time. The conditionals. Prepositions of place. Verbs of speaking. Have, have got and get. Modals. Verbs of the senses. Verb combinations. Connecting and sequencing ideas. Relative clauses. The passive. Comparatives and superlatives. Verbs of reporting and reported speech. Very, too and enough. Quantifiers. Both, either and neither. Each, every and compounds. Phrasal verbs. b) Avviamento alla conversazione. c) Business Objectives: Meeting people, Telephoning, Companies, Exchanging information, Reporting, Socializing, Meetings, Making arrangements, Describing trends, Planning. N.B Nel corso della frequenza verrà periodicamente monitorato l'apprendimento in modo da consentire il superamento di prove intermedie e l'acquisizione di risultati parziali. La verifica finale consiste in una prova scritta basata sulla produzione di testi e in una prova orale basata su un colloquio in lingua inglese relativo agli argomenti trattati durante le lezioni e le esercitazioni. Il laboratorio linguistico a disposizione degli studenti, potrà essere frequentato negli orari previsti. TESTI IN USO GM. Saracino, TM. Ricciardo, AL. Viterbo, Natural Companion , Adriatica Editrice, 2004 V. Hollet, Business Objectives ,Oxford University Press, New Edition TESTI DI RIFERIMENTO E DIZIONARI CONSIGLIATI G. Aston, R.M Bosinelli, M.Saracino Favale, Threshold, CLUEB, Bologna, 1994 R. Murphy, English Grammarin Use, New Italian Edition, Cambridge University Press. J. Oakland, British Civilization, Routledge, London Oxford Wordpower Dictionary, Oxford University Press Collins, Cobuild English Language Dictionary Il Nuovo Economics and Business, Zanichelli G. Ragazzini, Dizionario Inglese - Italiano, Italiano - Inglese

MATEMATICA FINANZIARIA

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

prof. Luigi De Cesare Operazioni finanziarie in condizioni di certezza.

Grandezze fondamentali della matematica finanziaria. Esempi introduttivi. Definizioni fondamentali. La legge esponenziale. La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria. Tassi e intensità equivalente in regime esponenziale. Valore di una operazione finanziaria in base alla legge esponenziale. Proprietà funzionali della legge esponenziale. Scomposizione di operazioni finanziarie. Rendite e piani d’ammortamento. Definizioni preliminari. Valore attuale di rendite a rate costanti. Rendite frazionate. Le operazioni di rendita nell'aspetto dinamico. Il piano d'ammortamento. Tasso interno di rendimento di un'operazione finanziaria. Il problema del tasso interno. Caso di pagamenti periodici. Caso di pagamenti non periodici. La funzione valore. Proprietà formali. La variabile tempo e la funzione valore. Intensità istantanea di interesse. Intensità e tassi di rendimento a scadenza. Valore, tasso interno di rendimento, rendimento periodale di un flusso di importi.

Operazioni finanziarie e struttura del mercato.

La funzione valore e la struttura del mercato. La funzione valore e il mercato dei capitali. L'ipotesi di assenza di arbitraggi non-rischiosi. La struttura di un mercato a due periodi. Relazioni di arbitraggio tra tassi (e intensità) a pronti ed a termine. La struttura per scadenza dei tassi di interesse. Proprietà di consistenza. Esempi. Indici temporali e indici di variabilità. Indici temporali di un flusso di importi. Maturity, durata media, duration. Proprietà "baricentrali" della duration. Duration di rendite posticipate. Duration di titoli obbligazionari con cedole. Misure di dispersione temporale di un flusso di importi. Indici di variabilità di un valore. Variazione relativa, elasticità, convexity, convessità relativa. Proprietà differenziali. Valore, tasso interno, duration e dispersione di un portafoglio. Evoluzione della struttura per scadenza in condizioni di certezza. Rilevanza dei modelli evolutivi della struttura per scadenza dei tassi di interesse.

Immunizzazione di importi: Teorie semideterministiche

L’immunizzazione classica. Copertura di una uscita singola. L’ipotesi di shift additivi. Il teorema di Fischer e Weil. Tecniche di asset liability management.

Cenni di teoria delle opzioni

Aspetti elementari. Opzioni call/put. Combinazioni di opzioni. Il modello binomiale. Il modello di Black e Sholes.

Testi consigliati: Franco Moriconi, Matematica Finanziaria, il Mulino, Bologna, 1994 De Felice – Moriconi, La teoria dell’immunizzazione finanziaria, Il Mulino, Bologna.

MATEMATICA FINANZIARIA E ATTUARIALE Corso di laurea in Economia aziendale - sede di Taranto

prof. Mauro Bisceglia I. Grandezze e leggi fondamentali della matematica finanziaria. Operazioni finanziarie elementari e grandezze finanziarie elementari. Capitalizzazione semplice e capitalizzazione composta, commerciale; confronto dei tre regimi. Tassi equivalenti. Capitalizzazione mista. Fattori di montante o di sconto. tassi e intensità , forza d'interesse in una o in due variabili. Forza d'interesse nei regimi elementari di capitalizzazione. Fattori di sconto a pronti o a termine e loro rappresentazione in funzione di una data forza d'interesse. Leggi finanziarie e loro proprietà. Rendimento a scadenza e sue proprietà. 2. Operazioni finanziarie e funzioni valore Operazioni finanziarie, riduzione ad uno stesso scadenzario, operazioni sui flussi d'importi, scomposizione di un'operazione finanziaria nel flusso dei costi e dei ricavi, combinazioni lineari di due o più operazioni finanziarie. Valore attuale e montante di un flusso d'importi rispetto ad una generica legge finanziaria. Flusso liquidato e flusso residuo in un istante H qualsiasi, reddito o valore in H di un flusso di attività.Rendimento ad una data epoca di una operazione finanziaria, su base periodale e su base unitaria. Proprietà del valore di una operazione finanziaria. Due tipi fondamentali di operazioni finanziarie: titoli obbligazionari a cedola nulla o a cedola fissa. 3. Rendite e piani di ammortamento. Definizioni preliminari. Rendite a rata costante: valore attuale di una rendita immediata o differita. posticipata o anticipata, temporanea o perpetua. Montante di una rendita temporanea. Problemi diretti o inversi sulle rendite: calcolo del valore attuale o del montante, della rata, della durata (con termini correttivi). Proprietà del valore attuale di una rendita unitaria. Il piano di ammortamento di un debito. Vari tipi di ammortamento a tasso fisso: francese, italiano, tedesco. Piano di costituzione di un capitale. Piani con preammortamento. 4. Tasso interno di rendinento di una operazione finanziaria. Definizione di tasso interno di rendimento (T.I.R.) di un'operazione finanziaria, teorema di Cartesio (*) e corollari. Calcolo del TIR nel caso dei titoli a capitalizzazione integrale (tipo BOT) o a cedola fissa (tipo CCT) emessi alla pari. Metodo delle tangenti (o di Newton) per la ricerca dei TIR; applicazione al calcolo approssimato del tasso di una rendita. 5. Struttura del mercato. Le ipotesi caratteristiche del mercato. Contratti a pronti: teorema di decrescenza rispetto alla scadenza, teorema di indipendenza dall'importo. Portafogli di titoli a cedola nulla , teorema di linearità del prezzo. Contratti a termine: teorema dei prezzi impliciti. Tassi impliciti , relazione fra tassi a pronti e tassi a termine in un mercato a due periodi. Cenni sulle strutture per scadenza dei tassi d'interesse. 6. Primi elementi di calcolo delle probabilità e Principali tipi di assicurazioni sulla vita Nozione di variabile aleatoria finita, media e varianza; criterio della speranza matematica. Il concetto di assicurazione e i relativi premi. Calcolo del premio unico puro per i primi tipi di assicurazioni libere sulla vita. Testi consigliati - F. Moriconi, Matematica finanziaria, Il Mulino, Bologna. - M.Cerè, Esercizi di matematica finanziaria, Pitagora , Bologna. - Appunti a cura del docente. (*) Non è richiesta la dimostrazione.

MATEMATICA PER L'ECONOMIA

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Antonio Attalienti

Premessa: nell'ambito della voce "Programma del corso di Matematica per l'Economia", sono stati sottolineati i teoremi di cui lo studente è tenuto a conoscere la dimostrazione.

Prerequisiti

• Elementi di teoria degli insiemi: inclusione, unione, intersezione, differenza e prodotto cartesiano fra insiemi, l'insieme vuoto e il complementare di un insieme.

• Gli insiemi N, Z, Q ed R, operazioni fra numeri reali e proprietà. • Potenze e radicali, relative proprietà ed operazioni; polinomi, prodotti notevoli, operazioni fra polinomi, loro

fattorizzazione, relative proprietà ed operazioni.

• Equazioni e disequazioni di I e II grado. • Riferimento cartesiano sulla retta e nel piano; punto medio di un segmento, distanza euclidea fra due punti,

equazione della retta, condizione di parallelismo e di perpendicolarità fra rette, asse di un segmento, Teorema di Pitagora.

• Sistemi lineari di due equazioni in due incognite.

Programma del corso di Matematica per l'Economia

L'insieme R dei numeri reali: struttura algebrica e d'ordine; nozione di maggiorante e minorante di un sottoinsieme di R, assioma di completezza, insiemi limitati e non limitati, estremi superiore ed inferiore, massimo e minimo, insiemi contigui, intervalli di R. L'insieme ampliato dei numeri reali. Intorni di elementi di R ampliato, punti di accumulazione e punti isolati.

Funzioni: nozione di funzione e suo grafico. Funzione ingettiva, surgettiva, bigettiva, invertibile, funzione composta di due o più funzioni, funzione inversa di una funzione invertibile, restrizioni e prolungamenti di funzioni. Funzioni reali di variabile reale: minorante, maggiorante, estremi superiore ed inferiore, massimo e minimo di una funzione, punti di minimo e massimo relativi ed assoluti, funzioni limitate, monotone, convesse, periodiche. Successioni di numeri reali, il numero di Nepero ed il suo significato finanziario. Le funzioni elementari: funzioni costante, identica, valore assoluto, potenza e radice n-sima, esponenziale e logaritmica, potenza ad esponente reale, funzioni circolari e circolari inverse.

Limiti: nozione di limite, di limite destro e sinistro, limiti di successioni. Teoremi: unicità del limite, permanenza del segno, del confronto, del limite destro e sinistro, dei carabinieri, operazioni fra limiti, limite delle funzioni composte e delle funzioni monotone, limiti delle funzioni elementari, limiti notevoli e loro applicazione alla risoluzione di alcune forme indeterminate.

Continuità: definizione di funzione continua; punti di discontinuità e loro classificazione. Teoremi: continuità delle funzioni elementari, della somma, prodotto, rapporto e composta di funzioni continue; teorema di Bolzano, degli zeri, di Weierstrass. Teorema di punto fisso.

Calcolo differenziale: definizione di derivata e di funzione derivabile, derivata dx e sx, interpretazione geometrica della derivata, punti angolosi e cuspidali. Continuità delle funzioni derivabili. Funzioni monotone in un punto: condizione necessaria e condizione sufficiente. Derivabilità della somma, prodotto, rapporto, composta di funzioni. Derivata delle funzioni elementari. Teoremi di Fermat, di Rolle, Cauchy, Lagrange. Conseguenze del teorema di Lagrange. Teoremi di de L'Hospital. Condizione sufficiente del II ordine perché un punto sia di minimo ( massimo) relativo per una funzione. Condizione necessaria e sufficiente per la convessità di funzioni derivabili. Condizione sufficiente del II ordine per la (stretta) convessità. Punti di flesso: condizione necessaria del II ordine perché un punto sia di flesso, condizioni sufficienti del II e del III ordine perché un punto sia di flesso. Asintoti, studio del grafico di una funzione.

Calcolo differenziale per funzioni di due variabili: funzioni di due variabili: grafico, linee coordinate e linee di livello. Limite e continuità. Derivate parziali e gradiente, derivata direzionale, differenziabilità e differenziale totale. Teorema del "differenziale totale" e di derivabilità delle funzioni composte. Derivate parziali seconde, matrice hessiana, Teorema di Schwartz. Punti di massimo e minimo relativo: condizione necessaria del I ordine e condizione sufficiente del II ordine. Cenni ai problemi di minimo o massimo vincolato.

Calcolo integrale: Nozione di primitiva e di integrale indefinito di una funzione, proprietà delle primitive, integrali immediati, metodo di integrazione per parti e per sostituzione. Definizione di funzione integrabile secondo Riemann e

del suo integrale, area del rettangoloide, proprietà dell'integrale. Teorema di integrabilità delle funzioni monotone e delle funzioni continue, teorema della media, teorema di Torricelli-Barrow, teorema fondamentale del calcolo integrale.

Elementi di algebra lineare: vettori di Rne relative operazioni, vettori linearmente indipendenti e basi in spazi euclidei. Matrici e relative operazioni, matrice trasposta, inversa di una matrice invertibile; determinante di una matrice quadrata e relative proprietà; rango di una matrice. Sistemi di equazioni lineari, Teoremi di Cramer, di Rouchè-Capelli.

Testi Consigliati L. Albano, Lezioni di Matematica Generale con Esercizi e Complementi, Cacucci Editore, Bari. G. C. Barozzi, C. Corradi, Matematica per le Scienze economiche, Il Mulino Editore, Bologna. P. Marcellini, C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, Volume I, Parte prima e seconda, Liguori Editore, Napoli.

MERCEOLOGIA Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto

prof. Luigi Notarnicola Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica. Ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animali. Il problema dell’acqua. Il mare quale fonte di alimenti e risorse minerali. Il sistema qualità. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. L. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2004. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. D. Goodstein, “Il mondo in riserva”, Università Bocconi Editore, Milano, 2004. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni.

MERCEOLOGIA

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto prof. Luigi Notarnicola

Lo scenario degli eventi della biosfera e della tecnosfera: i cicli naturali più importanti: cenni sul ciclo dell’acqua, carbonio, azoto e fosforo. Il problema delle fonti di energia: natura e caratteri dell'energia; unità di misura; i combustibili fossili: carbone, petrolio e suoi derivati, combustibili gassosi, energia elettrica, energia nucleare e fonti di energia rinnovabili. Usi e fabbisogni di energia; Energia e ambiente; Analisi e contabilità ambientale. Merci e metalli: l’industria siderurgica; ferro e acciaio. Le merci prodotte dall'industria chimica: i prodotti inorganici di base e i fertilizzanti, l'industria petrolchimica, le risorse rinnovabili. La tecnologia e i problemi della popolazione. Il problema alimentare: gli alimenti di origine vegetale (oli e grassi, cereali e loro derivati) e animali. Il problema dell’acqua. Il mare quale fonte di alimenti e risorse minerali. Il sistema qualità. Testi consigliati: G. Nebbia, "Lezioni di merceologia", 1995, Laterza, Bari. L. Ciraolo, M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, "Merceologia", 1998, Monduzzi, Bologna. L. Notarnicola: “Appunti dalle lezioni”, 2004. G. Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991. D. Goodstein, “Il mondo in riserva”, Università Bocconi Editore, Milano, 2004. Il corso delle lezioni sarà integrato da esercitazioni

MERCEOLOGIA DELLE RISORSE NATURALI

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Pasquale Giungato

Definizione e classificazione delle risorse naturali. Distribuzione geografica e classificazione delle riserve delle principali materie prime. Atmosfera, idrosfera e pedosfera quali fonti delle risorse naturali. Ciclo dell'acqua, dell'azoto, del carbonio, dello zolfo. Classificazione dei principali agenti inquinanti della biosfera. La circolazione del Piombo e del Mercurio tra biosfera e tecnosfera. Il ciclo degli ossidi di azoto e meccanismo dello smog fotochimico. La bonifica dei siti contaminati.

Il corso sarà integrato da esercitazioni e visite guidate.

Testi:

P. Giungato, Dispense delle Lezioni di Merceologia delle Risorse Naturali, Taranto, 2003. M. Giaccio, A. Morgante, V. Riganti, Merceologia, Monduzzi, Bologna, 1998 (pag. 11-48). Chiacchierini, Fondamenti di Merceologia, Ed. Kappa, Roma, 1982 (pag. 608-671). Ester van der Voet, Substances from Cradle to Grave, Optima Druk, Leiden, 1996 (pag. 3-30).

METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE DI AZIENDA Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof. Francesco Amati Programma non comunicato. Rivolgersi al docente.

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Francesco SCALERA

> L'organizzazione del lavoro nel sistema aziendale. > L'ambiente in cui opera l'impresa. > L'evoluzione del pensiero organizzativo. > La struttura organizzativa. > L'approccio per funzioni. > L'organizzazione delle aree funzionali. > Le principali strutture organizzative. > Strutture organizzative e condizioni in cui si applicano. > Le variabili organizzative non strutturali. > L'approccio per processi. > La learning organization. > Il sistema informativo aziendale e l'Information Technology. > Casi aziendali: la Fiat e la Peugeot.

TESTI CONSIGLIATI

BRUSA L., Strutture Organizzative D'Impresa, Giuffré, Milano. CULASSO F., Sistema Impresa e Gestione per Processi, Giappichelli, Torino.

ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Corso di Laurea in Economia Aziendale – Sede di Taranto prof. Francesco Pazienza

Programma

• L’organizzazione del lavoro nel sistema aziendale • L’ambiente in cui opera l’impresa • L’evoluzione del pensiero organizzativo • Le variabili organizzative • La progettazione della struttura organizzativa • L’organizzazione delle aree funzionali • Le principali strutture organizzative • Strutture organizzative e condizioni in cui operano • Variabili organizzative non strutturali • L’organismo personale • I sistemi operativi • La dinamica dei sistemi organizzativi aziendali • L’analisi e la valutazione della componente personale nell’ambito delle organizzazioni aziendali • I sistemi e le politiche di gestione delle risorse umane • Tecniche e principi di direzione del personale • Relazioni industriali • I processi di cambiamento strategico ed organizzativo in cui è impegnata la direzione del personale

Testi consigliati Brusa L. Strutture organizzative d’impresa, Milano, Giuffrè,1986 Costa G. Economia e direzione delle risorse umane, Utet 1997 – un capitolo a scelta tra: VIII – Acquisizione risorse umane XIII – Nuove frontiere per la direzione del personale XIV – Strategia di impresa e gestione delle risorse umane

ORGANIZZAZIONE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto prof. Rosalina Grumo

Negli ultimi anni si sono succedute numerose analisi, tendenti a fornire elementi utili per realizzare una efficace gestione del territorio. Quest'ultimo è elemento di riferimento dell'organizzazione e della pianificazione del territorio, non solo sotto l'aspetto insediativo, ma soprattutto relazionale e di interazione con la società con cui intrattiene un rapporto dinamico, filtrato e realizzato a diversi livelli e alle diverse scale. La gestione del territorio in senso geopolitico avviene attraverso gli stadi della pianificazione e della programmazione nei diversi passaggi: analitici, istituzionali e di volontà sociale fino a giungere ad un sistema di rappresentanza territoriale.

I CONTENUTI DEL CORSO Parte I La pianificazione come processo; Fasi del piano (formazione, elaborazione e concertazione), gestione (specificazione, controllo, revisione); Analisi e valutazione delle risorse territoriali; Valutazione degli obiettivi: classificazione e misurazione; Obiettivi di consumo e di spesa; Dimensione spaziale degli obiettivi di impiego delle risorse; Valutazione delle potenzialità produttive; Politica del territorio. Le lezioni della prima parte saranno frontali Testo consigliato: F. ARCHIBUGI, Principi di pianificazione regionale. Metodi e obiettivi, Vol. I, Milano, F. Angeli, 1987. A scelta: F. ARCHIBUGI, La città ecologica, Torino, Bollati Boringhieri, 2002. Parte II Analisi dell'organizzazione e pianificazione del territorio a scala locale. Gli strumenti della programmazione regionale. Nella seconda parte il corso prevede metodologie attive e lavori di gruppo per i frequentanti. Testo consigliato: R. GRUMO, La programmazione negoziata in Puglia. Riflessioni ed esperienze, in D. VITERBO (a cura di ), Territorio e sviluppo in Puglia, Lecce, 2002.

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto

prof.ssa Floriana Luisi

MODULO I: LA PIANIFICAZIONE E IL CONTROLLO DI GESTIONE

N. TEMA Materiale teorico 1 Presentazione del corso. Contenuti e logiche Brusa cap.I par. 1 2 Tipi di pianificazione e controllo Brusa cap.I par 2-6 3 I ruoli organizzativi coinvolti Brusa cap.I par 7-9

MODULO II: LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA

N. TEMA Materiale teorico 4 L’analisi strategica e il concetto di strategia Terzani cap. I 5 La strategia a livello aziendale Terzani cap. II 6 La strategia a livello di area d’affari Terzani cap. II I 7 La pianificazione strategica: logiche e contenuti Terzani cap. IV par. 1,2,3; cap V 8 Le fasi e gli strumenti della pianificazione strategica

Brusa. Cap. IX par. 1-8

9 La pianificazione strategica e la valutazione economico-finanziaria delle strategie

Brusa. Cap. IX par. 9-13

10 Dal sistema di pianificazione al processo di programmazione e controllo Terzani cap. IV par. IV

MODULO II: IL CONTROLLO DI GESTIONE E LA STRUTTURA

ORGANIZZATIVA

N. TEMA

Materiale teorico

11 Il sistema di controllo, la metodologia e gli strumenti Terzani cap. VI par. 1,2,3 12 Lo stile di controllo e il ruolo del controller Brusa. cap. X ; Terzani cap VI par 5 13 Il controllo strategico in dottrina Terzani cap VI par 6 14 Il controllo organizzativo e gli effetti della cultura organizzativa sul controllo Terzani cap VIII

MODULO III: LE ANALISI ECONOMICHE PER IL CONTROLLO DI

GESTIONE

N. TEMA Materiale teorico 15 Analisi dei costi: classificazioni rilevanti per il controllo di gestione Brusa. cap. II 16 Segue Analisi dei costi: classificazioni rilevanti per il controllo di gestione Brusa. cap. II 17 Il budgeting Brusa. cap. III 18 Segue Il budgeting Brusa. cap. III 19 L’analisi degli scostamenti dal budget Brusa. cap. IV 20 Il controllo delle produzioni su commessa e dei progetti Brusa. cap. V

MODULO IV: IL CONTROLLO DEI CENTRI DI RESPONSABILITA’ E DI

ATTIVITA’

N. TEMA Materiale teorico 21 Logica del controllo dei centri di responsabilità Brusa. cap. VI;

Terzani cap.VII par. 1-2 22 I centri di attività Brusa. cap. VII;

Terzani cap.VII par. 3-5 23 Esercitazione Materiale fornito in aula

MODULO V: IL CONTROLLO DI GESTIONE E IL REPORTING

N. TEMA Materiale teorico 24 La struttura di un sistema di reporting e la sua progettazione Terzani cap.IX 25 Il reporting direzionale e i sistemi informativi aziendali Brusa. cap. VIII 26 Il controllo di gestione, i sistemi informativi e le strategie d’impresa Terzani cap.X 27 Esercitazione Materiale fornito in aula

Testi consigliati: BRUSA L., Sistemi manageriali di programmazione e controllo, Giuffrè Editore, 2000. TERZANI S., Lineamenti di pianificazione e controllo, Cedam, 1999.

POLITICA ECONOMICA

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Francesco Grimaldi

Mercato, efficienza, equità (escluso §§ da 2.1 a 2.15). -I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici della realtà. La teoria della politica economica (escluso §§. da 5.1 a 5.9). - La teoria normativa della politica economica La politica economica in un sistema chiuso (tutto). - Obiettivi, strumenti e modelli della politica microeconomica - La politica microeconomica in azione: le politiche antimonopolistiche, le politiche in presenza di esternalità e beni pubblici - La politica microeconomica in azione: le politiche industriali e regionali. Le politiche redistributive - I calcoli di convenienza sociale e l'analisi benefici-costi - Gli obiettivi macroeconomici e la politica monetaria - Gli obiettivi macroeconomici e la politica fiscale - La politica dei redditi e dei prezzi La politica economica in un sistema aperto (tutto). - Le politiche per la bilancia dei pagamenti - Le politiche macroeconomiche in un sistema aperto - Le politiche commerciali: liberismo e protezionismo Istituzioni private e pubbliche in un ambito internazionale (tutto). - Istituzioni pubbliche internazionali: sistemi monetari e regimi di cambio - Istituzioni pubbliche internazionali: la Banca mondiale e l'Organizzazione mondiale del commercio - L'internazionalizzazione delle istituzioni private: la globalizzazione dei mercati e della produzione - Le sfide della globalizzazione per l'intervento pubblico - Le istituzioni pubbliche su base regionale: L'Unione europea

Testi consigliati:

GIOVANNI PALMERIO, Politica economica, Cacucci, Bari, 2003 e dispense a cura del docente

oppure

NICOLA ACOCELLA, Politica economica e strategie aziendali, Carocci, Roma, 1999.

Parte speciale: STIGLITZ JOSEPH E., In un mondo imperfetto, Donzelli Editore oppure BINI SMAGHI L., L'euro, il Mulino, Bologna

PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

prof. Giuseppe Recchia PROGRAMMA 1. Le fasi storico evolutive del controllo di gestione e della pianificazione strategica. 2. Il controllo di gestione e l’organizzazione aziendale. 3. La struttura organizzativa del controllo di gestione. 4. La struttura tecnico contabile del controllo di gestione. 5. I fattori determinanti del processo di controllo di gestione; obiettivi del controllo – valutazione dei risultati – attori del processo di

controllo. 6. Collegamento tra il controllo di gestione e la pianificazione. 7. Il controllo di gestione collegato alla gestione delle risorse umane. 8. La pianificazione d’impresa: la sua evoluzione nel corso del tempo; le fasi del processo di pianificazione; l’analisi della

situazione di partenza, dell’ambiente esterno, della posizione dell’impresa nel settore, degli scenari competitivi. 9. L’individuazione dei punti di forza e dei punti di debolezza dell’impresa rispetto alle altre operanti nello stesso settore;

l’individuazione degli obiettivi da raggiungere e delle strategie per il raggiungimento degli stessi. 10. Le procedure di formulazione del piano: redazione, approvazione, esecuzione, controllo, organizzazione. 11. La contabilità dei costi quale processo fondamentale nel controllo di gestione e nella formulazione dei budgets. 12. L’oggetto della contabilità dei costi.

13. Le classificazioni dei costi in base alla natura dei fattori produttivi sottostanti. 14. Le configurazioni di costo in base alle voci inserite nel calcolo del costo. 15. Finalità della contabilità dei costi e metodologie di calcolo del costo di prodotto. 16. La metodologia contabile basata sui centri di costo e l’individuazione degli stessi centri di costo.

17. L’imputazione dei costi ai centri di competenza.

18. Cenni generali sulla metodologia dell’activity based costing.

19. La formazione del budget aziendale ed i suoi obiettivi generali.

20. Il budget commerciale o delle vendite.

21. Il budget di produzione: la programmazione delle scorte e l’articolazione del budget di produzione; i costi standard; i costi delle materie prime e del personale da assumere.

22. Il budget degli investimenti e delle altre aree funzionali.

23. Il consolidamento dei budgets settoriali: il budget economico; il budget finanziario ed il budget patrimoniale. 24. L’analisi degli scostamenti: gli scostamenti nei costi variabili, nei costi fissi, nei ricavi di vendita; cause, responsabilità degli

scostamenti ed individuazione di sistemi di reporting aziendale. 25. Le condizioni di efficacia del controllo di gestione: i requisiti di efficacia dei sistemi di controllo ed i meccanismi del controllo di

gestione. 26. L’importanza della gestione finanziaria nel controllo di gestione. 27. Cenni sulla gestione integrata d’impresa: nuovi sistemi di pianificazione, indicatori di monitoraggio, analisi del sistema di

controllo interno.

TESTI CONSIGLIATI

Brusa L., Sistemi manageriali di Programmazione e Controllo, Giuffrè Editore. Terzani S., Lineamenti di Pianificazione e Controllo, Cedam. Dispense da distribuirsi nel corso delle lezioni.

RAGIONERIA APPLICATA

Corso di Laurea triennale in Economia Aziendale – Sede di Taranto prof. Giuseppe MACARIO

Il bilancio delle società di capitali secondo i canoni aziendali: la normativa civilistica e quella fiscale. I principi contabili statuiti dai competenti organismi professionali nazionali e l’informativa supplementare con particolare riguardo ai rendiconti finanziari. Il processo di armonizzazione contabile europea e i principi contabili internazionali. Il fenomeno societario: tipi, caratteristiche generali, ordinamento e struttura delle gestioni societarie. Le operazioni tipiche delle imprese societarie e le rilevazioni corrispondenti: costituzione delle società, variazioni di capitale, distribuzione degli utili, copertura delle perdite, emissione di prestiti obbligazionari, ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili, ecc. Cenni alle operazioni straordinarie. I fondamenti economici degli aggregati di aziende e le loro forme. Le alleanze strategiche come via alla globalizzazione del mercato. La struttura economica e i vari riflessi associativi. Le operazioni di scambio e di produzione. Le diverse tecniche ed ipotesi di realizzazione del bilancio consolidato. L’area di consolidamento. Le partecipazioni di controllo e il trattamento contabile delle differenze da consolidamento. Le partecipazioni di controllo non consolidate. Le operazioni infragruppo e gli utili interni. La conversione dei bilanci di consociate estere.

TESTI CONSIGLIATI

DI CAGNO N., Informazione contabile e bilancio d’esercizio (Modello comunitario e modello IAS/IFRS), Cacucci, Bari,

2004, integrato con il T.U.I.R., approvato con D.P.R. 917/1986 (capo VI), e con il D.Lgs. 127/1991 e successive modificazioni.

PAOLONE G., Assetti di governance e modelli societari, Giappichelli, Torino, 2004. PISONI P., Il bilancio consolidato, Giuffrè Editore, Milano, 2000 (parte I, pagg. 1-304). DISPENSE distribuite dal docente durante le lezioni.

RAGIONERIA APPLICATA (CORSO AVANZATO)

Corso di laurea specialistica in Consulenza professionale per le aziende – sede di Taranto prof. Mario Turco

Parte I - La valutazione del capitale economico

- La valutazione d'azienda come presupposto delle operazioni straordinarie - I metodi di valutazione: metodi patrimoniali, reddituali e finanziari - I limiti del discounted cash flow e le opzioni reali - EVA e REI: indicatori per la valutazione d'azienda

Parte II - Le operazioni straordinarie: aspetti economico-aziendali, civilistici e contabili

- La cessione d'azienda - Il conferimento in società - La trasformazione - La fusione - La scissione - L'affitto d'azienda - La liquidazione volontaria

Testi consigliati

Parte I

CERIANI G. - Il trasferimento dell'impresa in economia aziendale, CEDAM, 1998

Parte II

POTITO L. - Le operazioni straordinarie nell'economia delle imprese, GIAPPICHELLI Editore, 2004 Durante il corso saranno distribuite, a cura del docente, dispense su casi applicativi.

REVISIONE AZIENDALE

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Beniamino Di Cagno

PROGRAMMA D’ESAME L’oggetto e le finalità della revisione. La revisione diretta e quella indiretta. La revisione dell’area contabile e gestionale. I principi di revisione. I principi contabili alla base della revisione. La normativa civilistico-fiscale. L’interpretazione tecnico-contabile delle norme di legge. Le norme etico-professionali. La pianificazione della revisione. Il sistema di controllo interno. La struttura organizzativa alla base del controllo. L’organizzazione della funzione contabile. Gli strumenti per l’analisi e la valutazione del sistema di controllo interno. Il programma delle verifiche di conformità. Il programma delle verifiche sostanziali. Le tecniche della revisione contabile delle aree di bilancio, con particolare approfondimento delle seguenti: cassa e banche; debiti e crediti; rimanenze; immobilizzazioni immateriali e materiali. La relazione della società di revisione. L’evoluzione del quadro di riferimento giuridico. Il conferimento e la nomina dell’incarico di revisione. La riforma del diritto societario nell’ambito del controllo contabile e del collegio sindacale L’analisi e la valutazione del quadro ambientale. L’ambiente generale. Il mercato e la concorrenza. L’analisi e la valutazione del profilo complessivo aziendale. L’analisi e la valutazione dei tratti significativi della imprenditorialità. L’analisi e la valutazione del controllo gestionale. La dimensione organizzativa del controllo di gestione. Le variabili operative di un sistema di controllo (struttura organizzativa, stile di controllo, meccanismi operativi, struttura tecnico-contabile). L’analisi e la valutazione del sistema informativo per il controllo gestionale. Gli strumenti tecnico contabili impiegati. I controlli di completezza dei dati e di efficacia delle informazioni. I controlli di sicurezza delle piattaforme informatiche.

TESTI CONSIGLIATI Prof. Luciano Marchi, “Principi di revisione aziendale”, Bologna, Clueb, 2000.

RICERCA OPERATIVA

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Stefania Ragni

INTRODUZIONE AI PROBLEMI DI RICERCA OPERATIVA - Origini e natura della Ricerca Operativa. Formulazione di un problema di Ricerca Operativa.

PROGRAMMAZIONE LINEARE - Formulazione di un problema di P.L.. Esempi di problemi di P.L.. L'algoritmo del simplesso standard. Teoria della dualità. Algoritmo del simplesso duale.

TESTI CONSIGLIATI

• HILLIER F. S. – LIEBERMANN G. J.: Introduction to Operations Research, Mac Graw Hill (1995).

• RAVINDRAN A. - PHILLIPS D. T. – SOLBERG J.J.: Operation Research: principle and practise, John Wiley & sons, New York (1987).

SCIENZA DELLE FINANZE

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Taranto Corso di laurea in Economia e Commercio – sede di Taranto

prof. Vito Peragine

Modulo I (CLEA e CLEC): 3 crediti Economia del benessere

H.S. Rosen (2003): capitoli 1, 2, 3, 4, 5, 7 e 13 (pagine 201-203). Longobardi - Peragine (2003): tutto

Modulo II (CLEA e CLEC): 3 crediti Economia dei tributi I

H.S. Rosen (2003): capitoli 13 e 15. Longobardi (2003): lezioni 1, 4, 5, 6

Modulo III (CLEC): 2 crediti Economia dei tributi II

H.S. Rosen (2003): capitoli 14, e 16. Longobardi (2003): lezioni 2, 3, 7, 8, 9, 10, 11

Modulo IV (CLEC): 2 crediti

Economia delle scelte pubbliche H.S. Rosen (2003): capitolo 6.

Testi di riferimento:

1. H.S. Rosen (2003), Scienza delle finanze, McGraw-Hill, Milano. 2. E. Longobardi - V. Peragine (2003), Efficienza, equità, benessere: appunti di introduzione all’economia pubblica, Bari,

(www.dse.uniba.it) 3. E. Longobardi (2003), Lezioni di economia tributaria, Bari, 2003 (www.dse.uniba.it)

STATISTICA

Corso di laurea in Economia aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto

prof. Nunziata Ribecco

Parte I: Statistica descrittiva

Ruolo della statistica e sua collocazione scientifica. - La variabilità e la sua rilevazione. – La rilevazione dei dati: l'indagine statistica e le sue fasi. - Le fonti statistiche. - Serie e distribuzioni. - Trasformazione di serie e di distribuzioni. Analisi Univariata: Valori medi. - Misure di dispersione, di concentrazione e di eterogeneità. - Momenti - Rapporti statistici. - Analisi della forma delle distribuzioni. Analisi bivariata: Medie e misure di variabilità condizionate. Studio delle relazioni fra due caratteri: connessione ed associazione, dipendenza in media, correlazione, cograduazione e retta di regressione.

Parte II: Inferenza statistica

Elementi di calcolo delle probabilità: incertezza e caso, concetti primitivi del calcolo delle probabilità, postulati del calcolo delle probabilità, la misura della probabilità - Variabili casuali: generalità - Alcune variabili casuali di uso comune: variabile casuale binomiale; variabile casuale di Poisson; variabile casuale normale; variabile casuale chi-quadrato; variabile casuale T di Student; variabile casuale F di Fisher - Teorema centrale limite - Campionamento, stima e verifica di ipotesi - Inferenza sui parametri di una distribuzione normale - Confronto fra i parametri di due e più (Analisi della varianza) distribuzioni normali.- Dipendenza in media e regressione lineare. -Inferenza sul coefficiente di correlazione. - Inferenza su una popolazione dicotomica e confronto fra i parametri di due popolazioni dicotomiche. - Cenni di inferenza non parametrica.

Girone, T. Salvemini, Lezioni di statistica, Cacucci, Bari, 2000. M. Chieppa, N. Ribecco, C. Vitale, Teoria e metodi statistici, ESI, Napoli,1994. C. Cecchi, I numeri indici, Cacucci, Bari, 1995. G. Girone, G. Sallustio, Esercizi di statistica, Cacucci, Bari, 2000.

Per ulteriori approfondimenti si consigliano i seguenti testi:

G. Leti, Statistica descrittiva, Il Mulino, Bologna, 1999 S. Zani, Analisi dei dati statistici, vol. I, Giuffré, Milano, 1997. O. Vitali, Principi di statistica, Cacucci, Bari, 2003. D. Freedman, R. Pisani, R. Purves, Statistica, McGraw-Hill, Milano, 1998. D. M. Levine, T. C. Krehbiel, M. L. Berenson, Statistica, APOGEO, Milano, 2000. S. Bernstein, R. Bernstein, Statistica inferenziale, McGraw-Hill, Milano, 2003.

STATISTICA AZIENDALE

Corso di laurea in Economia aziendale - sede di Taranto prof. Vittorio Nicolardi

Laurea Triennale – Nuovo ordinamento

Scopo del corso Fornire allo studente gli elementi necessari alla valutazione quantitativa delle variabili aziendali, sia sotto il punto di vista reale (produzione), sia sotto il punto di vista monetario e finanziario.

Programma

Parte I: La statistica aziendale: definizione e ambiti di applicazione.

Parte II: L’analisi statistica nella revisione aziendale: − La revisione e la certificazione dei bilanci. − Il campionamento nella revisione dei bilanci.

Parte III: L’analisi statistica dei bilanci aziendali: − I principali indici di bilancio. − I valori “normali” o “standard” degli indici di bilancio. − Le medie di settore.

Parte IV: L’analisi statistica per la diagnosi aziendale: − L’analisi classica delle anomalie e insolvenze aziendali: analisi univariata e multivariata. − L’analisi discriminante delle anomalie e insolvenze aziendali. − Il “credit scoring”, gli “alberi decisionali” e i “sistemi esperti”. − L’analisi del punto di pareggio.

Parte V: L’anagrafe delle aziende per finalità statistiche.

Testi consigliati: − S. Troiani – Statistica aziendale, Cacucci Editore, Bari 1991. − D. Summo – Lineamenti di Statistica aziendale, Quaderni dell’Istituto di Statistica, n. 78, Bari 1996. − Dispense del docente.

(N.B.: essendo entrambi i testi, al momento, fuori commercio, il materiale didattico è disponibile presso la segreteria della sede del C.d.L. di Economia Aziendale di Taranto)

STATISTICA AZIENDALE Corso di laurea in Economia aziendale - sede di Taranto

prof. Vittorio Nicolardi Laurea Triennale – Ordinamento preesistente

Scopo del corso Fornire allo studente gli elementi necessari alla valutazione quantitativa delle variabili aziendali, sia sotto il punto di vista reale (produzione), sia sotto il punto di vista monetario e finanziario.

Programma

Parte I: La statistica aziendale: definizione e ambiti di applicazione.

Parte II: L’analisi statistica nella revisione aziendale: − La revisione e la certificazione dei bilanci. − Il campionamento nella revisione dei bilanci.

Parte III: L’analisi statistica dei bilanci aziendali: − I principali indici di bilancio. − I valori “normali” o “standard” degli indici di bilancio. − Le medie di settore.

Parte IV: L’analisi statistica per la diagnosi aziendale: − L’analisi classica delle anomalie e insolvenze aziendali: analisi univariata e multivariata. − L’analisi discriminante delle anomalie e insolvenze aziendali. − Il “credit scoring”, gli “alberi decisionali” e i “sistemi esperti”. − L’analisi del punto di pareggio.

Parte V: L’anagrafe delle aziende per finalità statistiche.

Testi consigliati: − S. Troiani – Statistica aziendale, Cacucci Editore, Bari 1991. − D. Summo – Lineamenti di Statistica aziendale, Quaderni dell’Istituto di Statistica, n. 78, Bari 1996. − Dispense del docente.

(N.B.: essendo entrambi i testi, al momento, fuori commercio, il materiale didattico è disponibile presso la segreteria della sede del C.d.L. di Economia Aziendale di Taranto)

STATISTICA ECONOMICA

Corso di laurea in Economia e commercio - sede di Taranto prof. Vittorio Nicolardi

Laurea Triennale – Nuovo ordinamento

Scopo del corso

Fornire allo studente gli elementi necessari per l’individuazione, il calcolo e l’interpretazione delle variabili economiche e sociali di un Paese e delle sue relazioni economiche con l’estero, sia a livello macro, sia a livello micro economico. All’interno del corso saranno inoltre fornite conoscenze sui sistemi contabili standardizzati europei ed internazionali.

Programma

Parte I - La statistica economica: definizione e ambiti di applicazione.

Parte II - Gli operatori economici.

Parte III - Ricchezza e fattori della produzione: - La ricchezza di un Paese. - Il fattore produttivo lavoro. - Il fattore produttivo capitale.

Parte IV – Gli aggregati economici: - La produzione delle risorse. - La distribuzione del reddito. - La redistribuzione del reddito. - L’utilizzazione del reddito. - Le transazioni internazionali.

Parte V - Gli indici di prezzo.

Parte speciale: Il capitale umano: - La definizione di capitale umano. - Principali metodi di calcolo del capitale umano. - Istruzione, famiglia e capitale umano. - Investimento in capitale umano e sviluppo economico.

Testi consigliati: - G. Alvaro – Contabilità nazionale e statistica economica, Cacucci, Bari, 1999. - A. Mastrodonato – I capitali umani, Vol. V, Trattato di statistica economica, CEDAM, Padova, 1991.

STATISTICA ECONOMICA Corso di laurea in Economia e commercio - sede di Taranto

prof. Vittorio Nicolardi Laurea Triennale – Ordinamento preesistente

Scopo del corso

Fornire allo studente gli elementi necessari per l’individuazione, il calcolo e l’interpretazione delle variabili economiche e sociali di un Paese e delle sue relazioni economiche con l’estero, sia a livello macro, sia a livello micro economico. All’interno del corso saranno inoltre fornite conoscenze sui sistemi contabili standardizzati europei ed internazionali.

Programma

Parte I - La statistica economica: definizione e ambiti di applicazione.

Parte II - Gli operatori economici.

Parte III - Ricchezza e fattori della produzione: - La ricchezza di un Paese. - Il fattore produttivo lavoro. - Il fattore produttivo capitale.

Parte IV – Gli aggregati economici: - La produzione delle risorse. - La distribuzione del reddito. - La redistribuzione del reddito. - L’utilizzazione del reddito. - Le transazioni internazionali.

Parte V - Gli indici di prezzo.

Parte speciale: Il capitale umano: - La definizione di capitale umano. - Principali metodi di calcolo del capitale umano. - Istruzione, famiglia e capitale umano. - Investimento in capitale umano e sviluppo economico.

Testi consigliati: - G. Alvaro – Contabilità nazionale e statistica economica, Cacucci, Bari, 1999. - A. Mastrodonato – I capitali umani, Vol. V, Trattato di statistica economica, CEDAM, Padova, 1991.

STATISTICA II

Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto prof. Domenico Leogrande

PARTE PRIMA • Richiami di Calcolo delle probabilità e Variabili casuali. • Logica dell’inferenza statistica. • Inferenza su medie, percentuali e varianze: criteri di confronto per i parametri di due popolazioni normali. • Analisi della varianza.

PARTE SECONDA

• Analisi dei dati per le strategie aziendali: - La sintesi delle informazioni e la costruzione di indici sintetici (Analisi delle componenti principali; analisi dei

fattori); - La segmentazione dei mercati e la scelta del mercato obiettivo (Analisi dei gruppi); - L’analisi statistica dei dati di bilancio e la previsione delle insolvenze aziendali (Analisi discriminante).

Testi consigliati Per la parte prima : GIRONE- SALVEMINI - Lezioni di statistica – Cacucci editore Per la parte seconda: Dispense a cura del docente.

STORIA ECONOMICA

Corso di laurea in Economia aziendale - sede di Taranto prof. Giulio Fenicia

Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell'economia europea.

Il manuale consigliato - che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico - svolge un discorso di interpretazione dell'economia europea dagli inizi dell'età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico.

A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l'avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall'economia preindustriale a quella odierna, o l'avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale.

Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall'espansione allo sviluppo. Una storia economica d'Europa, Torino, Giappichelli, 2002 (con esclusione della prima e seconda parte, pp.3-81);

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias - J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995.

L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

STORIA ECONOMICA Corso di laurea in Economia e commercio - sede di Taranto

prof. Giulio Fenicia

Il corso, partendo dalla premessa della continuità nel processo di evoluzione economica, è volto ad illustrare la fase di espansione prima, di sviluppo poi, dell'economia europea.

Il manuale consigliato - che riflette in pieno lo spirito del recente riordino didattico - svolge un discorso di interpretazione dell'economia europea dagli inizi dell'età moderna sino ai più recenti eventi economici in chiave di continuità del processo economico.

A tale testo si affianca una breve monografia di approfondimento di un tema cruciale come l'avvio della rivoluzione industriale, fase di passaggio dall'economia preindustriale a quella odierna, o l'avvincente e ancora attuale dibattito sulla questione meridionale.

Testi consigliati:

A. Di Vittorio (coord.), Dall'espansione allo sviluppo. Una storia economica d'Europa, Torino, Giappichelli, 2002.

e, a scelta, uno dei seguenti testi:

P. Mathias - J. A. Davis, Le prime rivoluzioni industriali, Bari, Cacucci, 1995.

L. De Rosa, La provincia subordinata. Saggio sulla questione meridionale, Roma-Bari, Laterza, 2004.

STORIA ECONOMICA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO

Corso di laurea in Economia e commercio – sede di Taranto prof. Ezio Ritrovato

Programma del corso Nello svolgimento del corso saranno esaminate le fasi di trasformazione della morfologia urbana e l’evoluzione degli assetti del territorio nel corso dei secoli, alla luce del processo di sviluppo economico nelle principali aree geografiche e, in particolare, in Europa. Le lezioni saranno integrate da attività seminariali, volte ad approfondire aspetti specifici del rapporto tra insediamenti urbani, struttura territoriale e sviluppo industriale dei principali Paesi europei, nel corso degli ultimi due secoli. Testo consigliato L. BORTOLOTTI, Storia, città e territorio, Milano, Franco Angeli, 2002, € 21,00

STRATEGIA E POLITICA AZIENDALE

Corso di laurea in Economia Aziendale – sede di Taranto Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Taranto

prof. Silvano Duggento Presentazione generale del corso Il corso si propone di introdurre lo studente nella problematica strategica delle aziende a livello di singola area strategica di attività. Il percorso didattico è stato progettato mettendo in relazione la dimensione statica della business strategy con quella dinamica per cogliere il potenziale esplicativo e di comportamento manageriale che essa contiene. In altri termini, si tratta di dare risposte a domande del tipo: Perché l’azienda, in una certa arena competitiva, ha successo? Come l’azienda lo ha costruito nel tempo? Il successo di oggi può essere mantenuto in futuro? Programma del corso

• Concetti e problemi di strategia e gestione strategica a livello di area strategica di affari. • Collegamenti fra i concetti di formula imprenditoriale a livello di ASA e di business strategy. • Relazioni di causa effetto che collegano le leve strategiche alle performance reddituali. • Analisi strutturale del contesto competitivo e del posizionamento strategico ( concetti di settore, catena del valore, sistema e

rete del valore, ambito e vantaggio competitivo, driver di costo e di differenziazione, archetipi concorrenziali di successo, limiti degli strumenti di analisi strategica di tipo statico).

• Analisi delle dinamiche competitive (interazioni competitive, potenziale di trasformazione dei settori, capacità di innovazione strategica).

• Strategie di risposta alle azioni competitive; strategie di prevenzione. • Vincoli antitrust alla strategia competitiva. • Diagnosi strategica e analisi di vulnerabilità della business strategy.

Durante le lezioni saranno presentati casi e materiali di business strategy Testi di esame: un libro a scelta fra i seguenti:

- G.S. Day – La strategia competitiva dinamica – McGraw – Hill, 1998 - G. Saloner, A. Shepard e J. Podolny – Strategia d’impresa – Etas, 2002

TECNICA PROFESSIONALE

Corso di laurea in Economia Aziendale - sede di Bari Corso di laurea in Economia e Commercio - sede di Bari

prof. Vito Schingaro L’imprenditore individuale e le società Le scritture contabili; L’amministrazione del personale; Le operazioni di finanziamento e le operazioni bancarie; Le operazioni straordinarie relative all’impresa; Le procedure concorsuali; L’attività di controllo del collegio sindacale. Il sistema tributario italiano

L’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF/IRE); L’imposta sul reddito delle società (IRES); L’imposta sul valore aggiunto (IVA); L’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP); L’imposta comunale sugli immobili (ICI);