Upload
marco-femiani
View
229
Download
1
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Vita di oratorio: che cos’è; chi lo fa; cosa si fa 1-4 Sommario: Gianni con il quello di chitarra, Nico con quello di falegnameria. Per ulti- mo, ma sicuramente non meno importante, un rin- graziamento speciale a Federica e Giusi per il loro costante impegno nell’animazione della Messa domenicale delle 11.30 con il coretto. Un grazie di cuore a tutti co- loro che, con qualsiasi for- ma o modo, aiutano a co- struire qualcosa per i ra- gazzi. Giusi Scavarda ANNO 2, NUMERO 2 DICEMBRE 2009
Citation preview
il cristiano di domani.
A volte succede in di-
versi ambienti che per-
sone diverse facciano
cose, ma non se ne ve-
dano i risultati; perché
ognuno opera per pro-
prio conto, senza tende-
re a un bene comune.
Dobbiamo stare attenti
alle divisioni e allo spi-
rito di competizione, là
dove l’unico vero obiet-
tivo da raggiungere è
mettere insieme le forze
e realizzare comunità. Il
mio desiderio è soltanto
questo.
don Piero Gallo
L’oratorio va. Carlo,
suor Alba, catechiste,
allenatori, genitori e
animatori vari operano
in modo brillante per
dare slancio a questo
luogo di incontro e di
formazione. Tutti i po-
meriggi e le sere aule e
cortile sono in piena
attività. Ci sono addirit-
tura delle sovrapposi-
zioni, cioè prenotazioni
di attività diverse che si
dovrebbero svolgere in
contemporanea. Abbia-
mo persino un piccolo
giornale che diventa lo
specchio delle buone
intenzioni e delle rea-
lizzazioni. Più di così!
Vedo in questi primi
risultati lo sforzo di
quella che si chiama
sinergia, che è il coor-
dinamento di più cose
che tendono allo stesso
scopo. Lo scopo è quel-
lo di formare l’uomo e
SINERGIE PER FORMARE I CRISTIANI DI DOMANI
LE MAMME, PILASTRO DELL’ORATORIO
C o n l ’ a r r i v o
dell’autunno l’Oratorio
ha ripreso vita: dopo la
pausa estiva tutto si è
rianimato, i ragazzi più
gioiosi che mai, affolla-
no questo luogo di in-
contro, di aggregazione,
di preghiera e di forma-
zione. Nelle giornate si
alternano momenti di
gioco , di preghiera, di
merende condivise. E da
qui parte lo studio, la
formazione che aiuta i
ragazzi a divenire uo-
mini e cristiani di do-
mani. A tal proposito,
ricordiamo alcune
mamme che dedicano
un po’ del loro tempo
insegnando, per mezzo
di alcune attività ma-
nuali, di cui non sono
specialiste, l’arte dello
stare insieme e della
comunione fraterna
mettendo a disposizione
esperienza e soprattutto
pazienza e amore per il
prossimo. Il sabato po-
meriggio è un fermento
di laboratori che produ-
cono oggettistica varia
da donare poi alla co-
munità. A loro Ines,
Mina, Simona, Giulia-
na, Paola, Lorella, va
un caloroso ringrazia-
mento per il tempo de-
dicato ed il lavoro svol-
to. E non dimentichia-
mo i papà: Alessandro
con il laboratorio di fo-
tografia ed informatica,
Don Piero in oratorio in occasio-ne della castagnata
Sommario:
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
Gianni con il quello di
chitarra, Nico con quello
di falegnameria. Per ulti-
mo, ma sicuramente non
meno importante, un rin-
graziamento speciale a
Federica e Giusi per il
loro costante impegno
nell’animazione della
Messa domenicale delle
11.30 con il coretto. Un
grazie di cuore a tutti co-
loro che, con qualsiasi for-
ma o modo, aiutano a co-
struire qualcosa per i ra-
gazzi.
Giusi Scavarda
Vita di oratorio:
che cos’è; chi lo fa;
cosa si fa
1-4
La scuola che
frequentiamo
5
Calcio, fumetti
e news
6-7
Personaggi e svaghi
8
E ora tocca a noi! Que-
sto è il motto che ci uni-
sce in un percorso di
condivisione di un po’
del nostro tempo con la
comunità.
Ci presentiamo: siamo
alcune ragazze del grup-
po giovani dell’Oratorio
dei Santi Pietro e Paolo.
Facciamo parte degli
animatori. Siamo stu-
dentesse delle scuole
superiori e abbiamo de-
ciso di dedicare parte
del nostro tempo libero
ad attività di animazio-
ne nel nostro oratorio.
Ci piace molto stare a
contatto con la gente di
tutte le età, anche se la
nostra attenzione è ri-
volta ai gruppi giovanili
(ragazzi delle scuole
elementari e medie).
Facciamo un incontro
ogni giovedì per stare
un po’ insieme e rac-
contarci spezzoni di vita
quotidiana, parliamo dei
nostri problemi, delle
paure e di un po’ di tut-
to quello che ci accade
intorno; ci facciamo vi-
cendevolmente corag-
gio. In tutti questi fran-
genti troviamo il tempo
per parlare del nostro
impegno nell’oratorio:
ci piace inventare nuovi
giochi, soprattutto per i
più piccini, proporre
attività anche per i più
grandi e stimolare tutti,
suscitando il buon umo-
re.
A tal proposito, ne ap-
profittiamo per racco
tare una delle nostre e-
sperienze: la giornata
del 22 novembre che
abbiamo soprannomina-
to «Lavori in corso». Vi
chiederete il perché di
tale nome; ve lo spie-
ghiamo subito. In quella
festività abbiamo propo-
sto un ritiro spirituale,
con tutti noi ragazzi del-
le superiori e i ragazzi
delle medie: un giorno
per stare insieme, dal
mattino alla sera, condi-
videndo anche la Santa
Messa.
Il pranzo si è consumato
in oratorio, dove grazie
alla buona volontà di
alcune mamme, e in
particolare di Giuliana,
si è mangiato da veri re.
D’altronde da noi il cibo
non manca mai! Dopo
pranzo ci ha raggiunti
don Piero, il nostro par-
roco, e abbiamo letto
insieme un brano del
Vangelo, sul quale don
Piero ha proposto alcu-
ne riflessioni. Il tema
principale è stato il rap-
porto con gli altri, in
particolare con i nostri
genitori.
Siamo giunti alla con-
clusione che siamo un
gruppo che sta cercando
di unirsi e di costruire
«un futuro migliore»
per la nostra parrocchia,
animando i freddi po-
meriggi d’inverno e le
giornate più calde tra-
scorse tutti insieme du-
rante l’Estate ragazzi.
Giornate come quella
che vi abbiamo raccon-
tato ci rendono felici e
ci danno la forza per
proseguire nel nostro
cammino affinché il
gruppo diventi sempre
più numeroso, ricordan-
do che l’unione fa la
forza.
Aspettiamo un vostro
supporto per questi ...
«Lavori in corso».
Il gruppo giovani
(Federica, Sara,
Laura)
“LAVORI IN CORSO”: LA PAROLA AGLI ANIMATORI
Uno dei loghi studiati da Alessandro per vivacizzare il nostro futuro blog.
Redattore capo: Stefano Finiguerra
Vice redattore capo: Cristina Scavarda
Foto:
Giusi Scavarda Alessandro Barberis Giuliana Finiguerra
Collaboratori:
Simona Cargnino Silvia Dimonda
Andrea Femiani Alberto Finiguerra
Elisabetta Gagliarducci Martina Ghignatti
Miriam Pisciotta Andreiah Magpuntiy
Giosuè Mwilanya Cristina Scavarda
Sara Di Lorenzo Federica Di Monda
Laura Garoffolo Giusi Scavarda Luca Gibello
Carlo Femiani
Oratorio SS. Pietro e Paolo
VIA GIACOSA N° 8
10125 TORINO
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
Federica, Sara, Laura all’ Estate Ragazzi.
2
LA NOSTRA VITA IN ORATORIO
LA VOGLIA DI LASCIARE UN SEGNO
Momento di gioco in oratorio 11 ottobre 2009
Ritiro A.A.C.S. Momento di lavoro e riflessione
ORATORIO SIGNIFICA
- crescere,
- condividere emozioni
con altri,
- rispetto,
- socializzare,
- scherzare insieme,
- lealtà
- sacrificio,
- fiducia,
-onore per chi a reso
l’oratorio così come oggi
- dare una mano quando
c’è bisogno,
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
mentare fino ad arrivare
agli animatori.
L’oratorio è un po’ co-
me un maestro di vita
dove degli educatori
insegnano ad affrontare
i problemi che la vita ci
riserva. Qui, ogni anno
si rinnovano e si ag-
giungono attività inedite
così da attirare nuovi
ragazzi con cui si condi-
vidono momenti della
nostra vita, proprio co-
me se fossero nostri ca-
ri.
Così, l’oratorio ci dà la
possibilità di stringere
nuove amicizie facendo-
ci vivere emozioni indi-
menticabili. Infine, ci dà
anche la possibilità di
fare esperienze partico-
lari legate a singole ini-
ziative come i soggiorni
estivi a Solomiac, il do-
pocresima o il ritiro cal-
cistico; e, a fine anno,
alcuni di noi avranno
anche l’occasione di
poter vivere un viaggio
a Roma.
Tuttavia, a essere one-
sti, la cosa che tutti noi
ragazzi aspettiamo con
ansia non è la preghiera
- come vorrebbe suor
Alba - ... ma è la meren-
da che Giusi ci prepara
affettuosamente!
Quindi tre hipip urrà sia
per Giusi che per
l’oratorio.
Andreiah & Paolo
Lunedì, martedì, merco-
ledì quasi tutti giorni
della settimana eccetto
la domenica, l’oratorio
apre le porte dalle tre di
pomeriggio ai ragazzi
del quartiere.
Per molti ragazzi
l’oratorio è una seconda
casa, una seconda fami-
glia ma soprattutto un
grande libro dove ognu-
no di noi non vede l’ora
di voltare pagina; anzi...
giorno.
Le attività che vi si
svolgono sono moltepli-
ci, dal calcio alla palla-
volo ma, soprattutto,
l’oratorio si occupa dei
ragazzi a partire da
quelli della prima ele-
particolare su alcune
scene: la nascita
dell’oratorio, Domeni-
co Savio, il sogno di
don Bosco.
Un gesto significativo
della giornata ha riguar-
dato la consegna del
crocifisso a tutti i ra-
gazzi durante la Messa,
celebrata in casa da un
sacerdote salesiano che
alla fine ha fatto loro i
complimenti per il buon
comportamento. Ci so-
no stati momenti di pre-
ghiera semplici e molto
partecipati, all’inizio di
questo Avvento.
Ottima la cucina come
al solito, grazie ad Al-
fonso e Virginia, storici
cuochi del nostro orato-
rio. Infine non poteva-
Sabato 28 e domenica
29 novembre i ragazzi
delle squadre di calcio
Aacs del nostro oratorio
si sono «ritirati» nella
bellissima casetta di
San Domenico Savio
per riflettere sul senso
del gruppo, dello stare
insieme, dell’oratorio.
Si sono lasciati guidare
dal film La grande vit-
toria, storia di una
squadra di calcio di
soldati prigionieri dei
nazisti, che per vincere
contro i tedeschi hanno
dovuto crederci, sentirsi
gruppo e anche sacrifi-
carsi. Altro fondamen-
tale aiuto è venuto dal
film di don Bosco,
commentato da Salva-
tore soffermandosi in
no mancare momenti di
gioco e la partita di cal-
cio, sebbene sotto la
pioggia.
Abbiamo cercato di
riassumere la riflessio-
ne dei ragazzi usando le
loro stesse parole: «Per
noi l’oratorio è un luo-
go di ritrovo e di riferi-
mento dove si possono
condividere emozioni,
guidate dalla nostra
passione per lasciare
un segno.
Quello che stiamo per
elencare è la nostra
ricetta per far sì che
tutti noi cresciamo in-
sieme e imparare a
camminare come una
famiglia».
Suor Alba
3
Domenica 11 ottobre
l’oratorio dei Santi Pie-
tro e Paolo ha organiz-
zato una giornata da
passare in compagnia.
Eravamo, all’incirca, un
centinaio di persone.
Dopo la Santa messa ci
siamo ritrovati in orato-
rio tutti insieme, per una
bella spaghettata e non
solo.
Terminato il pranzo ci
siamo divisi in quattro
squadre: giallo, fucsia,
verde e blu, per sfidarci
in tre giochi: il Quid-
dich, il tiro a segno u-
mano e la corsa dei sac-
chi.
Il Quiddich, basato sul
gioco di squadra e
d’intelligenza, consiste
nel fare canestro in un
cerchio. Il tiro a segno
umano consiste nel col-
pire in viso i bersagli
con una spugna bagnata.
La tradizionale corsa
dei sacchi è invece ba-
sata sulla velocità e
sull’abilità nel non ca-
dere. Coloro che non
giocavano incitavano la
propria squadra con for-
ti urla.
Alla conclusione dei
giochi è stata stilata la
classifica, che ha visto
prevalere la squadra blu.
In questa giornata ab-
biamo stretto nuove a-
micizie o abbiamo raf-
forzato quelle esistenti,
conoscendoci meglio.
Sabato 24 ottobre, in
oratorio, c’è stata la
consueta castagnata.
Abbiano iniziato con
una preghiera comune,
poi i più grandi si sono
diretti nel campo da cal-
cio, mentre invece alcu-
ne animatrici hanno or-
ganizzato dei giochi per
i più piccoli, divisi in
due squadre: dalla pi-
gnatta alla corsa dei sac-
chi.
Il momento da tutti tan-
to atteso è arrivato verso
le quattro e mezza,
quando sono state offer-
te le castagne arrostite e
la cioccolata calda,
mentre gli adulti hanno
gustato il vin brulé.
Per noi giovani, entram-
be le giornate sono state
indimenticabili!
Francesca, Simona
DUE FESTE NEL MESE DI OTTOBRE
Giovanni Scavarda, alla cottura degli spaghetti,
domenica 11 ottobre
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
Domenica 11 ottobre, tavolata ragazzi e genitori
Domenica 24 ottobre, inizio delle attività con un momento di preghiera, tutti in cerchio
Prendimi per mano
Dio mio,
guidami nel mondo a
modo tuo...
La strada è tanto
lunga e tanto dura,
però con te nel cuor
non ho paura.
Ritornello del canto
“ V iaggio nella vita ”
4
Gira a destra, ancora
due isolati e pronti !
corso Marconi 28 :
Istituto Comprensivo
Alessandro Manzoni !
È una scuola sapete ?
Comprende la scuola
dell’infanzia, la scuola
primaria e la scuola se-
condaria di primo gra-
do.
Fa parte del quartiere
San Salvario ed è una
scuola pubblica, per
questo, all’interno ci
sono bambini di culture,
religioni e lingue diver-
se.
Alcune volte questo ele-
mento è considerato un
difetto; ma non lo è, an-
zi, è uno dei più grandi
pregi che questa scuola
può avere! Sapete per-
ché? Perché grazie a
questo si possono orga-
nizzare attività intercul-
turali con i bambini e i
genitori di altre religioni
per farli integrare e per
conoscere anche noi di
Torino abitudini di altri
paesi.
Molta gente del nostro
quartiere porta i suoi
bambini e ragazzi stu-
diare proprio li!
La scuola è nata nel
1881 con il nome di
Giovanni Antonio Ra-
yneri; fino alla prima
guerra mondiale è stata
una scuola e poi un o-
spedale della croce ros-
sa ed infine nel corso
del ‘900 è tornata una
scuola, per poi allargarsi
in un vero istituto.
Le sedi attuali sono:
Via P. Giuria 43 -
Scuola dell'In-
fanzia Statale M.
D'Azeglio.
Corso Marconi 28 -
Scuola Primaria
A. Rayneri e Di-
rezione Didatti-
ca.
Via Giacosa 25 -
Scuola Seconda-
ria di I grado A.
Manzoni .
Via Nizza 151 -
Scuola Seconda-
ria di I grado H.
Keller .
La scuola ha tra i suoi
elementi privilegiati
il fatto di essere vici-
no al Parco del Va-
lentino e quindi avere
spazi per portare i
bambini a imparare in
mezzo alla natura.
Insomma è una scuo-
la piena di progetti
che con l’aiuto di in-
segnanti, genitori e
ragazzi continua a
crescere e a migliora-
re per garantire a noi
ragazzi uno studio e
una crescita sicura in
un ambiente educati-
vo in cui possiamo
prepararci alle scuole
superiori e alle sfide
che ci riserva il
nostro futuro!
Silvia,
Cristina
LA SCUOLA CHE FREQUENTIAMO
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
Gruppo di Chierichetti, da sinistra: Francesca, Marta, Cecilia, Giulia, Marco, Luisa, Riccardo, Emanuele,
Giuseppe, Alessandro, Gabriele, Antonio
Edificio scolastico Alessandro Manzoni
all’angolo di Corso Marconi e via Madama Cristina
5
Franco Finiguerra, in-
sieme con il fratello En-
zo, da quest’anno alle-
nano la squadra di cal-
cio a sette under 14 b
dell’A.A.C.S.
Nato a Foggia 43 anni
fa, ha coltivato sin da
piccolo la passione per
il calcio, praticandolo in
gioventù mentre ora da
adulto, trova il tempo
per allenare i giovani
che vogliono praticare
questo sport.
Parlaci delle tue espe-
rienze da calciatore.
Sono state numerose e
bellissime. Ho iniziato a
giocare da giovane
nell’oratorio dei santi
Pietro e Paolo.
In seguito, con la squa-
dra calabrese dell’Edil
Gerace, ci siamo tolti
tante soddisfazioni vin-
cendo parecchi campio-
nati; conservo ricordi
indimenticabili.
In che ruolo giocavi?
Ero il libero.
Come ti trovi ad allena-
re la squadra?
Per il momento direi
bene, anche se i ragaz-
zini potrebbero fare me-
glio impegnandosi di
più durante gli allena-
menti.
Cosa provi stando in
panchina?
Tanta nostalgia dei
campi di calcio…
Quando vedo entrare i
giocatori sul campo
vorrei essere lì con loro
per dare una mano
quando si trovano in
d i f f i c o l t à c o n
l’avversario.
Perché hai scelto di fare
l’allenatore?
Perchè ormai da un po’
di anni ho appeso le
scarpe al chiodo! Ma
soprattutto per stare
con i giovani e regalare
loro la mia esperienza.
Infine, per dare una ma-
no in oratorio.
Cosa provi prima e
dopo la partita?
Prima sono molto agita-
to come se dovessi gio-
care io. Dopo dipende
dal risultato e da come
si sono comportati i ra-
gazzi in campo: se per-
diamo perché gli avver-
sari sono più forti di
noi, faccio loro un ap-
plauso e sono tranquil-
lo; ma se perdiamo per-
ché giocano male, senza
grinta e senza ascoltare
i miei consigli , allora
mi arrabbio.
Cosa pensi dei tuoi gio-
catori?
I miei giocatori ragazzi-
ni sono il nostro futuro.
Forse nessuno di loro
diventerà un grande
calciatore, ma sicura-
mente potranno diventa-
re dei grandi uomini se
sapranno mettere in
pratica gli insegnamenti
dei genitori e… perché
no, anche quelli
dell’allenatore.
Stefano, Alberto,
Andrea
CALCIO: INTERVISTA ALL’ALLENATORE
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
L’angolo del fumetto (di Giousuè)
Faccio
l’allenatore
soprattutto per
stare con i
giovani
e regalare loro
la mia
esperienza.
Franco finiguerra
28 NOVEMBRE: BANCO ALIMENTARE
Come tutti gli anni, il
banco alimentare orga-
nizza, con l’aiuto di vo-
lontari, la raccolta di ali-
menti a lunga conserva-
zione, che verranno poi
distribuiti ai più bisogno-
si.
Quest’anno, anche noi
abbiamo contribuito alla
raccolta, con i ragazzi
del gruppo giovani e gio-
vanissimi, che accompa-
gnati da Laura Boniscon-
ti, si sono dedicati a tur-
no per alcune ore alla
raccolta presso un su-
permercato della zona.
6
Luca Ubertello, nato a
Torino il 06/08/1993,
studente al terzo anno
delle superiori presso il
liceo tecnologico Avo-
gadro, ragazzo impe-
gnato, oltre che nello
studio, anche in oratorio
come animatore e mem-
bro del gruppo giovani,
come tutti i ragazzi del-
la sua età, pratica il cal-
cio.
Centravanti della squa-
dra juniores di calcio a
sette dell’A.A.C.S., è il
nostro goleador.
Assiduo agli allenamen-
ti, sempre disponibile
con i compagni, esem-
pio per i più piccoli.
Perchè hai scelto di gio-
care a calcio?
Perchè è il mio sport
preferito.
Come lo hai capito?
Giocando.
Hai fatto altri sport?
In modo agonistico nes-
suno, però ho praticato
la pallavolo e l’hockey.
Come ti trovi con il tuo
allenatore?
Per me è come un pa-
dre.
Cosa provi prima e do-
po la partita?
Non vedo l’ora di gio-
care e cerco di carica-
re i compagni. Se vin-
ciamo sono felice, men-
tre se perdiamo vado a
casa a dormire.
Parlaci della tua espe-
rienza ai nazionali con
la squadra in cui giochi
È stata bellissima,
un’esperienza unica
nella vita. Mi sono di-
vertito moltissimo e ab-
biamo giocato bene, ma
avremmo potuto fare di
meglio soprattutto nelle
prime due partite.
Vorresti andare a gioca-
re in una squadra mag-
giore?
No, perché non mi tro-
verei bene come mi tro-
vo qui con i miei com-
pagni.
Stefano, Alberto,
Andrea
INTERVISTA A UNA GIOVANE SPERANZA
Non giocherei
altrove,
perché non mi
troverei bene
come mi trovo
qui con i miei
compagni
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
La striscia sulla castagnata dell’11 ottobre
Luca Ubertello in camera du-
rante i campionati nazionali a
Lignano Sabbiadoro dal 24 al
28 giugno.
RITROVO ORE 14,30 IN CHIESA
15,30 IN ORATORIO CON GRANDE GIOCO E
SORPRESE
7
fenomeno dell’hip-hop
è il rap, musica che af-
fonda le proprie radici
nella cultura orale afro-
americana, dalla poesia
alle sue diverse compo-
nenti musicali: il blues,
il soul, il rhythm and
blues, il funky e la disco
music. Il rep ha prodot-
to e tuttora produce for-
me espressive assai di-
verse tra loro, dalla vo-
ce comune della prote-
sta sociale e politica
all’autoaffermazione di
sé. La break dance è
nata come danza metro-
politana eseguita per
strada da neri e portori-
cani, la sua caratteristica
è il carattere acrobatico
che richiede movenze
sincopate e articolazioni
snodate, mentre sul pia-
no musicale in genere si
L’hip-hop è una danza
di origine afroamericana
che prende piede verso
la fine degli anni ses-
santa nelle comunità dei
ghetti neri di New York.
Sorta come espressione
della cultura di strada,
l’hip-hop si sviluppa
principalmente attraver-
so tre diversi momenti
artistici: la musica rap,
la break dance e la aero-
sol art.
Componente di base del
affida a un unico ac-
compagnamento base e
a concitate sequenze
ritmiche. La aerosol art
è un’espressione artisti-
ca trasgressiva che ha
per protagonisti gruppi
di ragazzi giovani. Vie-
ne praticata su muri di
città, sui treni delle me-
tropolitane con scritte e
decorazioni eseguite
con bombolette spray.
Nel corso degli anni ot-
tanta l’hip-hop, in Euro-
pa e in Italia, ha visto
crescere la sua diffusio-
ne soprattutto attraverso
produzioni discografi-
che, la televisione e la
pubblicità.
Elisabetta, Miriam
MUSICA HIP-HOP
RITRATTO: F.P. DETTO “PAOLINO”
ANNO 2, NUMERO 2
DICEMBRE 2009
una moltitudine di difet-
ti e qualche piccolo pre-
gio. È un ragazzo abba-
stanza stressante ma sa
anche essere molto sim-
patico e gentile. A scuo-
la è diversamente sec-
chione in quanto conse-
gna sempre e con puntu-
alità i compitini rigoro-
samente copiati, ma a
modo suo impara qual-
Paolino alle ore 17.35 di
venerdì 4 dicembre
2009 sta effettuando la
sua sana, equilibrata,
ennesima e intoccabile
merenda con un bel
«Kinder bueno»! Si sta
dissetando con un rin-
frescantissimo
«Estathè» alla pesca!!!
A parte questo piccolo
particolare, Paolo ha
cosa.
Quando vede qualche
suo amico (tutti i ragaz-
zi di San Salvario) giù
di morale non ci pensa
due volte a farlo diverti-
re: La stessa cosa la fa
anche con professori,
allenatori ed educatori.
Simo, Sonia,
Francy
Paolino, giorno della
Spaghettata, 11 ottobre
Aiutaci a scegliere il logo per il sito o il blog
dell’oratorio. Quale ti piace dei tre?
Faccelo sapere
8