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Istituto Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado Via Case Lauritano n°1 - Tel 081/8791173 AGEROLA C. M. NAIC8EE005 Delibera Collegio Docenti Adozione del Consiglio d’Istituto del ANNO SCOLASTICO 2013/2014

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Istituto Comprensivo

di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado

Via Case Lauritano n°1 - Tel 081/8791173

AGEROLA

C. M. NAIC8EE005

Delibera Collegio Docenti Adozione del Consiglio d’Istituto del

ANNO SCOLASTICO

2013/2014

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UNA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO di Gianni Rodari

C’è una scuola grande come il mondo. Ci insegnano maestri e professori, avvocati, muratori, televisori, giornali, cartelli stradali, il sole, i temporali, le stelle. Ci sono lezioni facili e lezioni difficili, brutte, belle e così così… Si impara a parlare, a giocare, a dormire, a svegliarsi, a voler bene e perfino ad arrabbiarsi.

Ci sono esami tutti i momenti, ma non ci sono ripetenti: nessuno può fermarsi a dieci anni, a quindici, a venti, e riposare un pochino. Di imparare non si finisce mai, e quel che non si sa è sempre più importante di quel che si sa già.

Questa scuola è il mondo intero quanto è grosso: apri gli occhi e anche tu sarai promosso!

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Istituto Comprensivo “Salvatore Di Giacomo – Enrico De Nicola” di Agerola

Distretto n° 38 Indirizzo via Case Lauritano n° 1 – 80051 – Agerola – Napoli -0818791173- fax 081/8791173 Posta elettronica [email protected] Sito web: www.icdigiacomo-denicola.gov.it P.E.C.: [email protected] Dirigente Scolastico: Giancarlo Guarino 081/8740717 D.S.G.A.: Mariassunta Criscuolo -081/8731951 Organizzazione e dislocazione dell’Istituto sul territorio L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di Agerola comprende cinque plessi, dei quali quattro ospitano le classi della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e uno le classi della scuola secondaria di primo grado. I plessi sono: Plesso Pianillo Scuola “S. Di Giacomo” Via Case Lauritano n° 1 081/8791173 Plesso Campora Scuola “M.B. Alberti” Via M.R. Florio n° 081/8791822 Plesso San Lazzaro Scuola “D. Alighieri” Via A. Coppola n° 34 081/8025306 Plesso Bomerano Scuola “M. L. King” Via Casalone n° 50 081/8731034 Plesso Santa Maria Scuola “E. De Nicola” Via Sariani n° 2 081/8791198

I locali della Direzione e della Segreteria sono allocati presso il Plesso Pianillo

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Breve storia dell’Istituto Comprensivo “Di Giacomo – De Nicola” di Agerola

Il Circolo Didattico Salvatore Di Giacomo e l’istituto Comprensivo Enrico De Nicola si sono fusi il 1^ Settembre 2013 a causa del dimensionamento della Pubblica Amministrazione. Il Circolo Didattico comprendeva la scuola dell’infanzia e primaria delle frazioni di Pianillo, Bomerano e San Lazzaro; l’Istituto Comprensivo comprendeva la scuola dell’infanzia e la scuola primaria di Campora (ceduta dal circolo nel 2000 a seguito del dimensionamento della rete scolastica) e la scuola secondaria di primo grado di Santa Maria. Agerola, alla fine della Seconda guerra mondiale, versava in uno stato di completo abbandono, mancavano le strade rotabili, l’illuminazione elettrica e soprattutto gli edifici scolastici. Nel 1944 il sindaco Cristoforo Buonocore avanzò una richiesta di danaro per la costruzione di edifici scolastici, ma fu respinta perché dovevano essere ricostruite le maggiori città italiane. Nel frattempo, visto che l’istruzione della scuola elementare era obbligatoria, gli alunni agerolesi erano costretti a seguire le lezioni in locali presi in affitto di anno in anno per l’occorrenza. Nell’anno scolastico 1951-52 fu istituita una succursale della Scuola di Avviamento Professionale di Boscoreale, ad indirizzo agrario maschile e di taglio e cucito femminile, tale istituzione venne allogata in un edificio in via Case Lauritano. Nel 1954 furono approvati i progetti esecutivi dei quattro edifici scolastici elementari dell’ing. Raffaele Riccio e nel 1956 si passò alla fase di appalto dei lavori. La prima pietra fu posta nella primavera del 1957. L’ultimo edificio portato a termine fu quello di Bomerano. Successivamente si avvertì l’esigenza di costruire un edificio idoneo alla Scuola di Avviamento Professionale, quando nel 1958-59 l’amministrazione comunale ottenne l’autonomia per tale istituzione. Il progetto dell’arch. Cleto Barbato fu approvato il 14 luglio 1959 e fu finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti nel 1961. In data 24 ottobre 1959, il sindaco Camillo Villani avanzò la richiesta di istituzione di una scuola media statale. Il nuovo indirizzo scolastico fu concesso a partire dall’anno scolastico 1960-61. La scuola media fu ospitata nei locali annessi alla chiesa S. Matteo Apostolo di Bomerano. Nel frattempo, diventato sindaco Nicola Mascolo, intitolò la scuola ad Enrico De Nicola, il primo Presidente della Repubblica Italiana. Nel 1963 furono soppresse le scuole di avviamento professionale, la scuola media tradizionale e le scuole postelementari e fu istituita la scuola media unica (legge n°1859 del 31-12-1962). La nuova scuola media venne ubicata nel frattempo in Viale della Vittoria, in locali presi in fitto nel palazzo dell’attuale Caserma dei Carabinieri, poiché la costruzione del nuovo edificio scolastico fu sospesa a causa della morte improvvisa del titolare della ditta appaltatrice. Nei locali in Viale della Vittoria trovarono posto la presidenza e la segreteria della scuola e due classi, mentre le restanti furono allogate nell’edificio di via Case Lauritano. I lavori dell’edificio della scuola media terminarono nel 1967 dopo una lunga lite giudiziaria. Direttori del Circolo Didattico “Salvatore di Giacomo”. La prima Direttrice Didattica della scuola elementare di Agerola fu la sig.ra Maria Ceccherini ved.

Forzoni. La sede della Direzione era assegnata al 1° Circolo didattico di Gragnano.

Nell’anno scolastico 1958/59 si costituì la Direzione Didattica di Agerola, con giurisdizione anche sulle scuole elementari e poi materne del Comune di Pimonte, fino al 31 agosto 1992. Da quella data ad oggi si sono succeduti i seguenti Direttori Didattici, successivamente Dirigenti scolastici: 1. dall’anno scolastico 1958/1959 all’anno scolastico 1959/1960 Direttore Angelo SANTAGATA;

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2. dall’anno scolastico 1960/1961 all’anno scolastico 1961/1962 Direttrice Concetta TALIA; 3. nell’anno scolastico 1962/1963 Direttore Ernesto GUIDA; 4. nell’anno scolastico 1963/1964 Direttrice Ida GENOVESE n. MONACO; 5. nell’anno scolastico 1964/1965 Direttore Gaetano VIGIANI; 6. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Direttore Sabatino SASSO; 7. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1969/1970 Direttore Vincenzo ESPOSITO; 8. dall’anno scolastico 1970/1971 all’anno scolastico 1985/1986 Direttrice Pia FIORE; 9. dall’anno scolastico 1986/1987 all’anno scolastico 1993/1994 Direttrice Amalia MAZZELLA; 10. dall’anno scolastico 1994/1995 all’anno 2009/2010 Dirigente Scolastico Giuseppe MANNINI; 11. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno 2011/2012 Dirigente Scolastico Raffaele RUSSO; 12. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Scolastico Giancarlo GUARINO. Presidi della Scuola Media Tradizionale “Enrico De Nicola” 1. nell’ anno scolastico 1960/1961 Preside Giuseppe ALPARONE; 2. dall’anno scolastico 1961/1962 all’anno scolastico 1962/63 Preside Giuseppe DONADIO. Presidi della Scuola Media Unica “Enrico De Nicola” 1. dall’anno scolastico 1963/1964 all’anno scolastico 1964/1965 Preside Giuseppe CUOMO; 2. dall’anno scolastico 1965/1966 all’anno scolastico 1966/1967 Preside Vittorio MASELLA; 3. dall’anno scolastico 1967/1968 all’anno scolastico 1968/1969 Preside Mario Di CROSTA; 4. dall’anno scolastico 1969/1970 all’anno scolastico 1970/1971 Preside Domenico BASTANO; 5. dall’anno scolastico 1971/1972 all’anno scolastico 1994/1995 Preside Filippo CUOMO; 6. nell’anno scolastico 1995/1996 Preside Arcangelo Di ROSA; 7. dall’anno scolastico 1996/1997 all’anno scolastico 2000/2001 Preside Michele NUNZIATA; 8. dall’anno scolastico 2001/2002 all’anno scolastico 2009/2010 Dirigente Ciro LANGELLA; 9. dall’anno scolastico 2010/2011 all’anno scolastico 2011/2012 Dirigente Giancarlo GUARINO; 10. nell’anno scolastico 2012/2013 Dirigente Rosaria PICOZZI.

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Il POF (Piano dell’Offerta Formativa)

Il Piano dell’Offerta Formativa costituisce il documento che descrive e rende esplicite le caratteristiche culturali e progettuali dell’Istituto Comprensivo “Salvatore Di Giacomo - Enrico De Nicola”, ne precisa in modo dettagliato le scelte, offrendo un panorama completo delle attività previste per l’anno scolastico in corso, mettendo in primo piano gli obiettivi generali ed educativi e le azioni che contribuiscono allo “star bene a scuola”.

In sostanza il POF costituisce la carta d’identità dell’Istituto e comprende un piano di attività organizzato, intenzionale, possibile e verificabile, perché sottoposto a continuo giudizio degli utenti. Si sigla così un contratto fra le parti, in cui gli alunni devono “sapere, saper fare, saper essere e saper vivere” con gli altri; i docenti devono saper fare e saper comunicare sul piano didattico e saper educare sul piano formativo; i genitori devono collaborare e confrontarsi con i figli e la scuola; il personale non docente deve garantire specifici servizi e prestazioni funzionali. Il tutto nella logica di un servizio pubblico caratterizzato da negoziazione sociale e trasparenza, rivolta all’efficienza, all’efficacia ed alla produttività.

POF si articola nel seguente modo: - lettura del territorio; - istituzione scolastica; - principi e finalità della scuola; - offerta formativa; - ampliamento dell’offerta formativa; - organizzazione dell’offerta formativa; - gestione dell’unità scolastica autonoma; - servizi amministrativi. -

La Vision d’Istituto La vision "è un momento positivo dell'attività conoscitiva perché solleva dal rumore quotidiano, può essere definita il contesto della proiezione nel futuro: l'intelligenza visionaria cerca di vedere in anticipo la realtà che ancora non c'è e che è prossima a venire" (John P.Kotter). Ha lo scopo di:

chiarire la direzione verso cui deve muovere il cambiamento a medio termine dell'Istituto;

dare alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta anche se i passi iniziali possono essere difficoltosi;

contribuire a coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone. Deve essere:

condivisibile;

fattibile;

accompagnata da una strategia e da azioni coerenti;

facilmente comprensibile. L’Istituto intende offrire ai propri studenti un percorso di crescita comune, che si basa sui principi fondamentali dei tre ordini di scuola.

unitarietà del sistema formativo di base;

equilibrio tra la necessità di coordinare i percorsi educativi e quella di riconoscerne la specificità;

valorizzazione dell’azione educativa della scuola quale risorsa per lo sviluppo culturale e formativo dell’alunno, capace di interagire e cooperare in un contesto multiculturale;

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La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.

La Mission d’Istituto

La Mission, ossia le scelte educative che caratterizzano il nostro Istituto, si concretizzano nelle seguenti finalità: rilevare, analizzare, definire i bisogni formativi dell’utenza e del territorio; elaborare il Piano come risposta della scuola ai bisogni emersi; promuovere un efficace rapporto di comunicazione e collaborazione scuola - famiglia -territorio, valorizzando ogni sinergia; individuare le linee guida delle attività curricolari, extracurricolari, integrative, utilizzando opportunamente tutte le risorse e gli strumenti della scuola dell’Autonomia; favorire tutte le iniziative atte a promuovere il conseguimento del successo formativo e l’integrazione; prevenire e recuperare fenomeni di disagio e di dispersione; favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri, predisporre adeguati strumenti di monitoraggio, verifica e valutazione del P.O.F. Il raggiungimento della Mission avviene attraverso importanti processi di progettualità, sviluppo e scambio tra tutte le aree (educativo-didattica, amministrativa, ausiliaria, tecnica, familiare, territoriale), che, a vario titolo, operano nella scuola. Il POF è lo strumento tecnico attraverso il quale la scuola illustra le proprie linee distintive. Il tutto può essere schematizzato nel seguente modo:

Vision

Fare dell’Istituto un luogo di Innovazione e un Centro di Aggregazione

Culturale e Relazionale per le famiglie e i giovani del Territorio.

Obiettivi

Primari

Diventare nel territorio un

polo di formazione e di

innovazione creando

occasioni ed opportunità

di crescita personale e

professionale continua a

vari livelli: Docenti, ATA,

Genitori, Alunni, Enti

/Associazioni.

Attuare/ Realizzare un

Percorso Formativo ed

Innovativo Metodologico –

Didattico in cui gli Alunni

siano soggetti di Diritti alla

Cura, all’Educazione, alla

Vita di Relazione

Partecipazione

Orientarsi al principio secondo cui …

“… è leggero il compito quando molti si dividono

la fatica”

Omero

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Mission

Accogliere, Formare, Orientare tra Esperienza ed

Innovazione

Attivare azione per

valorizzare le

eccellenze e

supportare gli alunni

in difficoltà di

apprendimento

favorendo

l’inserimento. Realizzare azioni per

incentivare la ricerca di

una didattica che migliori

le proposte operative

dell’istituto.

Predisporre azioni

per favorire

l’accoglienza di

studenti , famiglie e

personale in un’ottica

di collaborazione e di

appartenenza.

Predisporre / realizzare

azioni che favoriscono la

continuità educativa fin

dalla scuola dell’infanzia.

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AGEROLA E’situata a circa 600 metri nel cuore dei monti Lattari, all'interno di una verde conca racchiusa su tre lati da una meravigliosa cornice naturale di montagne. Sul lato meridionale i ripidi versanti che scendono verso la costa, sono tagliati da spettacolari gole che rendono il paesaggio vivace e suggestivo, facendo di Agerola un luogo stupendamente affacciato sulla Costa d'Amalfi e sull'intero golfo di Salerno. In questo paesaggio incontaminato, si susseguono rigogliosi campi, casali di montagna e, salendo, boschi di castagno

che sulle cime cedono il posto alla faggeta. L'aria salubre e la vicinanza al mare sono gli elementi essenziali di questo luogo di villeggiatura: Agerola, infatti, ricca di verde, d'aria pulita, è il luogo perfetto per trascorrere una vacanza distensiva, salutare e rilassante, a contatto autentico con la natura. Agerola è inoltre il punto ideale per ammirare dalle sue balconate naturali, le bellezze della costiera amalfitana. Da San Lazzaro, in particolare, si aprono due belvedere sul mare, il primo al termine di un sentiero tra castagni e alberi d'alto fusto, davanti al Castello Lauritano,

l'altro a Punta San Lazzaro, da dove lo sguardo abbraccia un' ampia parte della costa, fino a vedere il profilo dell'isola di Capri. Agerola inoltre è un' eccellente base di partenza per interessanti escursioni nei dintorni (Napoli, Pompei, Vesuvio, Sorrento, Capri, Positano, Amalfi, Ravello). Proprio per questa sua caratteristica di oasi immersa nel verde, ad Agerola venivano a riposarsi Francesco Crispi, Benedetto Croce, il musicista Francesco Cilea e Salvatore Di Giacomo, che compose la famosa canzone "Luna d'Agerola", mentre Roberto Bracco scrisse in questi luoghi, il suo capolavoro "Il piccolo Santo", ispirato a personaggi e ambienti locali. Paese tipicamente montano, Agerola con le sue cinque frazioni disposte a ferro di cavallo, vanta un passato assai ricco, essendo stata legata in maniera diretta alle vicende della Repubblica Amalfitana che si estendeva da Ravello fino a Positano. Con i suoi vasti boschi, Agerola riforniva di legname gli arsenali della Repubblica, per la costruzione delle navi di Amalfi, con la quale condivise splendore e decadenza finché, all'arrivo dei Normanni, entrò a far parte del Regno di Napoli. Nel Settecento visse un periodo assai prospero. Le idee della Rivoluzione Francese furono accolte dagli agerolesi; Agerola fu così il primo paese della provincia ad aderire alla costituzione democratica della Repubblica Partenopea. Dopo la restaurazione del 1815 si svilupparono

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anche ad Agerola, società segrete. La figura dominante nell'ultimo periodo borbonico fu il generale Avitabile, che nel 1844 ottenne la scissione di Agerola dalla provincia di Salerno, per aggregarla a quella di Napoli: la città venne così separata dal territorio di Amalfi, con il quale aveva condiviso secoli di storia, rimanendovi legata unicamente per la giurisdizione religiosa comune. Nel 1880 con la costruzione della strada di collegamento con la vicina Castellammare di Stabia, Agerola si è resa uno dei comuni più attrattivi della provincia napoletana, sia sotto il profilo turistico, che economico, per le sue diverse attività presenti sul territorio. Il paese, insieme alle bellezze naturali e paesaggistiche, offre al visitatore un patrimonio artistico ed architettonico di notevole interesse per la ricchezza di opere d'arte custodite nelle tante chiese del territorio. Assolutamente da non perdere nella visita ad Agerola, sono il Castello Lauritano e la Chiesa di San Matteo a Bomerano. L'estate agerolese è particolarmente significativa per le sue "Sagre" in occasione di alcune festività particolarmente sentite. Agerola era nota in Campania sin dai tempi di Galeno, per la produzione del "latte molto salutare", che in questa località si produceva. Ancora oggi è conosciuta ed apprezzata per la produzione dei formaggi a pasta filata, la cui industria contribuisce a sorreggere, con il turismo e le attività primarie, l'economia della zona. STRUTTURE SUL TERRITORIO Agerola è servita da una debole rete di strutture pubbliche e private, da associazioni di volontariato laiche e religiose. Esistono un presidio sanitario, vari ambulatori medici, uno studio di radiologia, un centro di fisiocinesiterapia, due farmacie e due parafarmacie; è attivo sul territorio il servizio telefonico della Misericordia per il pronto intervento del 118 locale e per il trasporto dei disabili presso i centri di riabilitazione. Tutto ciò sopperisce, almeno in parte, alla mancanza di una vera e propria struttura ospedaliera. Si evidenziano difficoltà nei collegamenti con i comuni vicini che determinano un relativo isolamento della città. Anche i centri storici cittadini (Bomerano, Pianillo, Santa Maria, Campora, San Lazzaro, Ponte) sono abbastanza distanti l’uno dall’altro e non collegati da linee pubbliche. Di recente è stato istituito un museo etno-antropologico presso la Casa della Corte e una struttura per la realizzazione di convegni. E’ stata installata una rete locale WI-FI a disposizione dei cittadini. Sul territorio è allocata una sezione della Protezione Civile e sono presenti alcune associazioni culturali e sportive che svolgono attività fondamentali per il soddisfacimento dei bisogni dei cittadini.

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE Agerola è un paese di origini contadine, dove è particolarmente sviluppato il settore artigianale (caseifici, panifici, maglifici, falegnamerie …), e nel quale si colloca un crescente gruppo di professionisti. Nell’ultimo decennio è stato riscontrato un flusso migratorio da parte di ucraini, bulgari, rumeni, russi ed indiani, che si sono ben integrati con il tessuto sociale agerolese, nonostante il territorio sia mal collegato, dispersivo e carente di centri di aggregazione. Analisi socio-economica- culturale dell’utenza Il livello dell’istruzione è generalmente medio. Il rapporto genitori/figli è soddisfacente e, in particolare le mamme, sono presenti e sollecite nel seguire la vita scolastica dei figli. L’atteggiamento educativo adottato dai genitori verso i propri figli è in genere permissivo o

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amichevole, e questo genera talvolta difficoltà nella serena comunicazione con la scuola. A questo proposito durante il PON “Il genitore competente 3^ annualità” è stato redatto un Patto educativo di Corresponsabilità tra scuola e famiglia in modo da avere una linea comune nella formazione dei futuri cittadini. Notevole è il ruolo delle altre figure parentali presenti in famiglia, alle quali spesso si delega il compito genitoriale e che sono coinvolte, di solito, in mansioni collaborative. Da alcuni anni si sta verificando una riduzione del numero degli alunni, dovuto, in alcuni casi, all’emigrazione di intere famiglie che si trasferiscono altrove per motivi di lavoro e soprattutto per il calo demografico che sta investendo la società odierna. Ma allo stesso tempo è stata rilevata la presenza di alcuni alunni stranieri nella nostra popolazione scolastica.

LE PROPOSTE DELLA SCUOLA AL TERRITORIO L’ istituzione scolastica della comunità di Agerola, nell’elaborazione del Progetto dell’Offerta Formativa, alla luce delle mutate esigenze socio-economiche della società contemporanea, prospetta per l’utenza (alunni, famiglie e intero territorio), la necessità di una formazione e di una educazione al lifelong-learning, cioè educazione al desiderio di un apprendimento continuo nel corso della vita, per essere al passo con l’evoluzione sociale, culturale, scientifico-tecnologica e multimediale. Particolare importanza, in tal senso, assume l’apprendimento delle lingue straniere comunitarie, del metodo scientifico, dell’uso delle LIM e del personal computer, per il futuro cittadino europeo. Questi elementi sono completati dagli obiettivi educativi fondanti la scuola: educare al rispetto di sé e degli altri, al rispetto della natura e dell’ambiente in cui si vive, al rispetto delle norme concordate per una serena convivenza civile. Tali obiettivi devono essere condivisi anche dai genitori, i quali, non sempre riescono ad appropriarsi del loro compito di guida e di autorevole punto di riferimento verso i figli. Per questo motivo è fondamentale proseguire nella promozione di attività di sensibilizzazione e di formazione degli adulti sulle problematiche della genitorialità competente, come è stato fatto nell’ultimo quadriennio nella scuola primaria della nostra istituzione scolastica, con le risorse economiche derivanti dai Fondi Strutturali Europei. Inoltre, sono chiamate a concorrere alla formazione dei ragazzi le istituzioni non scolastiche, stringendo legami ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo educativo.

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L E RISORSE PROFESSIONALI Il Dirigente Dirigente Scolastico, in coerenza con il profilo delineato nell'art. 25 del D, Lgs. 165/2001 e nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, assicura il funzionamento generale dell'unità scolastica, nella sua autonomia funzionale entro il sistema di istruzione e formazione, promuove e sviluppa l'autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l'esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all'apprendimento degli alunni, la libertà d'insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Il Docente Vicario Al Docente Vicario spetta il compito di sostituzione del Dirigente Scolastico in tutte le sue funzioni. Il Collaboratore del D.S. Il Collaboratore del D.S. collabora nella gestione unitaria dell’Istituto. I Responsabili di Plesso Ai Responsabili di Plesso spetta il compito di organizzazione, coordinamento e gestione del plesso loro assegnato. I Preposti La figura del preposto è di notevole importanza per la sicurezza e la salute sul lavoro poiché è la più vicina ai lavoratori e ne conosce tutte le criticità nell’attività lavorativa, inoltre vigila e controlla il rispetto delle norme da parte del lavoratore nell’attività quotidiana. Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Anche la figura del direttore dei Servizi Generali e Amministrativi è notevolmente cambiata a seguito della nuova gestione finanziaria introdotta dal D.I. n. 44/2001, che detta nuove istruzioni sulla gestione delle istituzioni scolastiche cui è stata attribuita la personalità giuridica a norma dell'art. 21 della Legge15/3/97, n. 59 e del DPR 18/6/98, n. 233. In stretta collaborazione con il dirigente scolastico vengono affidate a questa figura di riferimento la cura dei servizi amministrativi e contabili e la gestione dei beni mobili e immobili della scuola. Il Personale ATA E' il personale non docente della scuola, costituito, oltre che dal direttore dei servizi generali e amministrativi, dagli Assistenti Amministrativi ( in numero variabile a seconda dell'organico) e dai Collaboratori Scolastici (anch'essi di numero variabile a seconda dell'organico). Gli Assistenti Amministrativi E' il vero e proprio personale di segreteria, che cura tutti gli adempimenti che si riferiscono al disbrigo delle pratiche interne alla scuola e in relazione con l'esterno. Uno degli Assistenti ha anche la funzione di sostituire il direttore dei servizi generali e amministrativi in caso di assenza o di legittimo impedimento. I Collaboratori Scolastici I collaboratori scolastici hanno il compito principale di sorveglianza e custodia dei locali, prestano la loro opera al fine di garantire le condizioni igieniche dei locali, collaborano con il restante personale nella sorveglianza degli alunni e degli arredi. Altre figure di riferimento Nella scuola ci sono anche altre figure di riferimento, in parte istituzionali, in parte identificate annualmente, all'atto della progettazione della vita didattico-educativa operata dal Collegio dei Docenti all'inizio dell'anno scolastico. Tra le altre spiccano le seguenti: - Comunicatori per non udenti per la lingua italiana dei segni (LIS) o per i non udenti moralisti è un operatore che si pone come ponte comunicativo tra l’alunno non udente, la classe e i docenti con l’obiettivo di abbattere le barriere comunicative, offrire pari opportunità e consentire allo studente non udente di esprimere pienamente le proprie potenzialità scolastiche.

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- i docenti Funzione Strumentale, nominati dal dirigente su segnalazione del Collegio, con il compito di espletare specifiche funzioni riferite alle proposte del P.O.F. e per la valorizzazione del patrimonio professionale della scuola; - il docente Rappresentante della Sicurezza, cui è affidato il compito di collaborare con il dirigente per porre in atto tutti gli accorgimenti necessari ai fini dell'attuazione della Legge 81/08 e successive modificazioni e integrazioni; - il Rappresentante Sindacale Unitario, eletto da tutto il personale, con il compito di vigilare e di salvaguardare i diritti dei lavoratori all'interno dell'istituzione;

ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto e sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate. Sono organi collegiali il Collegio dei Docenti, la Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto, il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe Collegio dei docenti, composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere del Collegio. Si riunisce in orari non coincidenti con le lezioni, su convocazione del Dirigente scolastico o su richiesta di almeno un terzo dei suoi componenti, ogni volta che vi siano decisioni importanti da prendere. Giunta esecutiva, composta dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, da due rappresentanti dei genitori, da un rappresentante dei docenti e da un rappresentante del personale ATA, prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere Consigli di Istituto, composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studenti e personale amministrativo, di variabile da 14 a 19 componenti secondo gli alunni iscritti. Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questi organismi ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto. Le elezioni per i consigli di circolo/istituto si svolgono ogni triennio Il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe sono composti dai rappresentanti di genitori (componente elettiva) e dai docenti (componente ordinaria). Hanno il compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e quello di agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Si differenziano, in relazione all’ordine di scuola, come indicato nel seguente elenco: - Scuola dell’infanzia - Consiglio di intersezione, composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. - Scuola primaria - Consiglio di interclasse, composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. - Scuola secondaria di I grado - Consiglio di classe, composto da tutti i docenti della classe e da quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente scolastico o un docente, da lui delegato. Il Consiglio di Classe ha fra le sue funzioni l’analisi delle condizioni di partenza della classe, la programmazione didattica ed educativa, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento. Inoltre esprime parere, non vincolante, sull’adozione di libri di testo e strumenti didattici.

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Dirigen

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

DIRIGENTE

Prof. Giancarlo Guarino

Collaboratore Vicario

Prof.ssa Raffeala Del Sorbo

Collaboratore del D.S.

Ins. Raffaela Imperati in

Acampora

DIRIGENTE SCOLOSTICO

GRUPPI MONODISCIPLINARI

GRUPPO DI SOSTEGNO PER L’AREA DISABILITA’ DISAGIO

COLLABORATORI DEL PRESIDE

CONSIGLIO DI ISTITUTO

COLLEGIO DEI DOCENTI

CONSIGLIO DI CLASSE

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

Personale amministrativo e scolastico

FUNZIONI STRUMENTALI Nominate in base alle necessità

individuate dal Collegio dei Docenti

CONSIGLIO DI INTERCLASSE

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COLLEGIO DEI DOCENTI

- Analisi dei bisogni della scuola - Individuazione delle finalità educative - Elezione delle figure strumentali - Proposte didattiche - Progettazione delle attività delle

commissioni - Scelta del modello orario - Individuazione del piano di formazione dei

docenti - Organizzazione incontri Scuola-Famiglia - Stesura ed approvazione POF

CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

- Individuazione degli obiettivi comuni - Ricerca di strategie d’intervento

didattico-educativo - Programmazione di percorsi diversificati

per la personalizzazione degli interventi (recupero, consolidamento, potenziamento)

- Progettazione di attività interdisciplinari - Definizione di parametri di valutazione

CONSIGLI DI INTERCLASSE

SCUOLA PRIMARIA

- Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica - Agevolare le relazioni tra docenti, genitori, alunni - Esprimere pareri sulla scelta dei libri di testo e dei sussidi didattici - Pronunciarsi su ogni altro argomento attribuitogli dalle leggi e dai regolamenti

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GRUPPI MONODISCIPLINARI

Programmazione comune di: - Obiettivi disciplinari - Strategie di intervento - Attività disciplinari e interdisciplinari - Visite d’istruzione - Gite scolastiche - Attività di laboratorio

FUNZIONI STRUMENTALI

- Collaborare con la dirigenza - Analizzare i bisogni della Scuola - Progettare soluzioni - Coordinare attività - Mantenere relazioni con l’esterno

DIRETTORE AMMINISTRATIVO

- Sovrintende ai servizi Amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione

- Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativi e contabili di ragioneria e di economato

- Coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni amministrative ed organizzative

CONSIGLI DI INTERSEZIONE

SCUOLA DELL’INFANZIA

- Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa - Agevolare i rapporti tra docenti, alunni, genitori - Proporre iniziative di sperimentazione - Affrontare problemi dell'ambiente scolastico e/o sociale

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CONSIGLIO DI ISTITUTO

- Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per funzionamento amministrativo e didattico

- Adotta il regolamento interno dell’Istituto, l’acquisto il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, decide in merito alla partecipazione dell’Istituto alle attività cultuali, sportive, ricreative, nonché allo svolgimento delle attività assistenziali

- Delibera sull’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola

- Adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti

- Indica i criteri generali alla formazione delle classi, all’assegnazione dei docenti alle classi

- Esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici

RAPPRESENTANTI DEI GENITORI ELETTI

- Fa da tramite tra i genitori che rappresenta e l’istituzione scolastica

- Presenzia alle riunioni del Consiglio di classe e del Comitato genitori

- Informa i genitori sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola

- Si fa portavoce delle istanze presentate dai genitori

- Promuove iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta

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RAPPRESENTANTI ALUNNI

I rappresentanti di classe degli studenti sono due e vengono eletti nell'ambito di un'assemblea di classe dagli studenti: -formulano proposte relative all'azione educativa e didattica; -agevolano e favoriscono i rapporti fra studenti, insegnanti e genitori.

La gestione democratica dell’istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi

Il Collegio Docenti, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dell’istituto in tutte le sue componenti.

Il Consiglio di Interclasse della scuola primaria, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dei moduli di competenza.

Il Consiglio d'Istituto, cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell'istituto in stretta relazione con la progettazione didattica.

Il Consiglio di Classe della scuola secondaria di primo grado, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica delle classi di competenza.

Il Consiglio di Intersezione della scuola dell’infanzia, cui spetta il compito di formulare proposte al collegio dei docenti in ordine all’azione educativa e didattica, alla sperimentazione e all’agevolazione dei rapporti tra i docenti stessi, i genitori e gli alunni.

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CONSIGLIO DI ISTITUTO: COMPONENTE NOMINATIVO

Dirigente Scolastico Guarino Giancarlo

Genitori Docenti

Personale ATA

RESPONSABILI DI PLESSO Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di

primo grado

PREPOSTI DSGA Dott.ssa Criscuolo Mariassunta

Scuola Secondaria di primo grado Prof.ssa Carlino Paola

Scuola Primaria plesso di Pianillo Ins.te Criscuolo Clementina

Scuola Primaria plesso di Campora Ins.te Criscuolo Maria

Scuola Primaria plesso di S. Lazzaro Ins.te Mascolo Fiorina

Scuola Primaria plesso di Bomerano Ins.te Imperati Raffaela in Fusco

Scuola dell’Infanzia plesso di Pianillo Ins.te Fusco Nicolina

Scuola dell’Infanzia plesso di Campora Ins.te Naclerio Giuseppina

Scuola dell’Infanzia plesso di S. Lazzaro Ins.te De Stefano Maria

Scuola dell’Infanzia plesso diBomerano Ins.te Acampora Fiorina

ASPP (secondaria di 1^grado)

ASPP (Primaria)

FUNZIONI STRUMENTALI AREA COMPITI DOCENTI

Area 1 Gestione POF Ins.te Landolfi Giuseppina Ins.te Acampora Maria Incoronata Prof.ssa Staiano Marilena

Area 2 Sostegno Docenti Prof.ssa Amato Lucia Prof.ssa Vacatello Donatella

Area 3 Sostegno Alunni Rapporti enti esterni e visite guidate

Prof. Mascolo Giuseppe Prof.ssa Limauro Paolina

RSL

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COMMISSIONI COMMISSIONE COMPONENTI REFERENTE

P.O.F FF. SS. e Responsabili di Plesso

FF.SS Area 1

Autoanalisi di Istituto FF. SS.; Referenti Scuola Primaria e Secondaria.

FF.SS Area 1

Qualità FF. SS.; Referenti Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria; Assistente Amministrativo.

FF.SS Area 1

Invalsi FF. SS.; Referenti Scuola Primaria e Secondaria.

FF.SS Area 1

Tecnico Scientifica (Curricolo)

FF. SS.; Referenti Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria.

FF.SS Area 1

Continuità FF.SS Area 3

Orientamento FF.SS Area 3

Sicurezza Tutti i Preposti

Visite e Viaggi di Istruzione per tutti e tre gli ordini di scuola

FF. SS.; Referenti Scuola dell’infanzia, Primaria e Secondaria.

FF.SS Area 3

GLH Tutti i docenti di Sostegno Psicologa-Enti locali

Ins.te Gentile Laura Prof.ssa Donatella Vacatello

Acquisti e Collaudo Ds, DSGA, un docente

Orario Prof. Sorrentino Aniello

Comitato di Valutazione Prof. Fontanella Giuseppe Prof.ssa Scelzo Annamaria Supplente:

Avviamento Attività Sportive

REFERENTI PER DIPARTIMENTO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ambiti Docenti Letterario - Religioso Carlino Paola

Matematico – Scientifico - Tecnologico Brancati Emma

Linguistico Amato Lucia

REFERENTI PROGETTI VARI Frutta a Scuola Ins.te Criscuolo Clementina

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RESPONSABILI PRIMO SOCCORSO ED ANTINCENDIO

Docente Collaboratore

Primo Soccorso Carlino P. Florio G. Florio M. Ruocco R.

Abbagnale A.

Antincendio Fontanella G. Mascolo G. Ruocco R.

Prisco E. Somma L.

Mancano per ogni plesso della primaria

RESPONSABILI SITO WEB Struttura sito web Aggiornamento sito web

Mascolo G.

COORDINATORI DI CLASSE DELLA SCUOLA SECONDARIA 1^ A Limauro Paolina

1^ B Del Gaudio Enrico 1^ C Staiano Marilena

1^ D Brancati Emma

1^ E Ingenito Filimena 2^ A Scelzo Annamaria

2^ B Finamore Michele 2^ C Amato Lucia

2^ D Carlino Paola

2^ E Fontanella Giuseppe 3^ A Foglia Giuseppina

3^ B Del Sorbo Raffaela

3^ C Vuolo Regina

3^ D De Stefano Nicoletta

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G.L.H GRUPPO DI LAVORO SULL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE Cosa intendiamo per GLH:

Il GHL è il Gruppo di lavoro sull’ alunno diversamente abile a livello d’Istituto. E’ costituito dalle persone preposte a gestire tutte le problematiche generali correlate

agli alunni portatori di handicap.

Riferimenti normativi:

C.M. 258/83; C.M.262/88; art.15 comma 2 legge 104/92; D.M. 26 giugno 1992; art.317 del D.Lvo 297/94.

Costituzione del GLH:

Il GLH è costituito da:

Dirigente scolastico, che ne è il presidente (al suo posto può esserci un delegato referente);

docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili; insegnanti di sostegno della scuola; un rappresentante dei genitori; rappresentanti di operatori sanitari, che collaborano alla formazione degli alunni

diversamente abili frequentanti la scuola; rappresentanti degli Enti Locali che operano per rimuovere le situazioni di bisogno e di

difficoltà della persona.

Funzionamento del GLH:

Il GLH si riunisce almeno due volte all’anno, preferibilmente ad inizio e fine anno scolastico o, comunque, entro la scadenza dei due periodi quadrimestrali; le riunioni del GLH sono convocate dal Dirigente Scolastico oppure dal referente (su

delega del Dirigente); il GLH d’Istituto può riunirsi in seduta plenaria, o in caso di necessità, ristretta,

semplicemente con il presidente e gli insegnanti; possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone al di fuori della scuola che

si occupano del bambino diversamente abile; per ogni riunione deve essere redatto un verbale e ogni delibera, per essere valida, deve

essere approvata dalla maggioranza dei presenti; presiede il Dirigente Scolastico che può nominare un referente in sua vece.

Competenze del GLH d’Istituto: Sono a carattere generale e di tipo organizzativo, progettuale e valutativo, consultivo.

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Organizzative: gestisce e coordina l’attività relativa agli alunni diversamente abili; analizza la situazione complessiva nell’ambito dei plessi di competenza (numero alunni,

tipologia di handicap, classi interessate); predispone il calendario delle sue attività, il calendario concernente le attività specifiche

e gli interventi degli insegnanti di sostegno sulle classi dove sono presenti gli alunni diversamente abili.

Tali proposte devono essere approvate dal Capo d’Istituto; segue le attività dei consigli di classe e degli insegnanti di sostegno; definisce le modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; analizza le risorse umane e necessarie disponibili; definisce le proposte per il reperimento e la gestione delle risorse materiali, didattiche e

tecnologiche per gli alunni diversamente abili; individua e definisce il rapporto numerico e orario tra insegnanti e alunni diversamente

abili. Progettuali e valutative: Definisce i criteri generali per la redazione del Pei e del Pdf e approva la documentazione

relativa ai singoli alunni approntata dai consigli di classe; formula progetti di continuità fra ordini di scuola; elabora progetti specifici in ordine alla tipologia dell’handicap; Consultive: Offre supporto al lavoro dei docenti di sostegno e ai consigli di classe; assume iniziative di tutoring e di collaborazione fra docenti, di confronto

interistituzionale e di documentazione.

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IC “Di Giacomo – De Nicola”

via Case Lauritane Agerola (Na)

Oggetto: Verbale del G.L.H. Operativo ( legge 104/92 art.15 comma 2) Alunno………………………………..Classe………………………………….plesso…………………………… Incontro del………………………………………………………………………

Componente del G.L.H.O.

Cognome e nome firma

Dirigente scolastico o delegato

Insegnanti curricolari

Insegnante specializzata

Operatori dell’Asl

Terapisti

Operatori vari

Genitori alunno

Elementi acquisiti per l’elaborazione del PDF

Area cognitiva Potenzialità Difficoltà

Livello di sviluppo raggiunto. Capacità di integrazione delle competenze.

Area affettivo-relazionale Potenzialità Difficoltà

Livello di sviluppo raggiunto. Capacità di integrazione delle competenze.

Area linguistico-spressiva Potenzialità Difficoltà

Livello di sviluppo raggiunto. Capacità di integrazione delle

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competenze.

Area dell’autonomia Potenzialità Difficoltà

Livello di sviluppo raggiunto. Capacità di integrazione delle competenze.

Elementi acquisiti per l’elaborazione /variazione del Pei La programmazione educativa sarà:

A. Coincidente con quella della classe……………………… B. Differenziata per: 1. obiettivi……………….. 2. contenuti…………………….

3.strategie……………….. 4.metodologie………………… 5. spazi……………………. 6.altro……………………………. B1. La differenziazione sarà caratterizzata da: 1) semplificazioni……….. 2) riduzioni………………… 3) sostituzioni…………….. Altre informazioni: Attività settimanali programmate di frequenza: in classe: con sostegno ore n………… senza sostegno ore n………… in luogo diverso dalla classe: con docente di sostegno ore n……….. con docente curricolare ore n………….

con operatore della riabilitazione ore n……… altro ( da specificare):

specificare luogo:

Sintesi degli interventi dei presenti all’incontro: ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

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RISORSE STRUTTURALI E PROFESSIONALI

RISORSE STRUTTURALI

L’Istituto comprende cinque plessi scolastici dislocati nelle frazioni di Pianillo, Santa Maria, Bomerano, Campora e San Lazzaro. In tutti gli edifici i locali sono destinati alle attività didattiche. I plessi di Campora, S. Lazzaro e Bomerano ospitano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria; fa eccezione il plesso di Pianillo che oltre ad ospitare una sezione di scuola materna e le cinque classi di scuola primaria, possiede quattro locali ad uso amministrativo e direttivo, uno adibito ad archivio e uno adibito a Biblioteca, e il plesso di Bomerano in cui anche quest’anno scolastico, sarà operante una sezione “Primavera” che ospiterà 25 bambini dai 24 ai 36 mesi. Per quanto riguarda il plesso di Santa Maria ospita 14 classi della scuola secondaria di primo grado, un laboratorio scientifico, un laboratorio musicale, una biblioteca e un archivio. I laboratori multimediali sono presenti solo nei plessi di Santa Maria, Campora, S. Lazzaro e Bomerano. Gli edifici sono provvisti dei certificati di agibilità rilasciati dagli organi competenti. Tutti gli edifici, ad eccezione della scuola secondaria, sono sprovvisti di palestre; gli spazi, antistanti agli edifici, sono pavimentati e, nel plesso di Bomerano, c’è un ampio giardino messo a verde, mentre a S. Maria, Pianillo e San Lazzaro c’è un cortile cementato.

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RISORSE PROFESSIONALI

L’Istituto Comprensivo è composto: Per la scuola dell’infanzia da 18 docenti di cui

16 insegnanti su posto comune;

1 insegnante di religione in possesso del grado accademico in Scienze religiose;

1 insegnanti di sostegno. Per la scuola primaria da 35 docenti di cui

5 insegnanti di sostegno;

2 insegnanti di religione in possesso del grado accademico in Scienze religiose;

2 specializzata in L2;

2 specialisti in L2. Per la scuola secondaria da 40 docenti di cui:

8 insegnanti di sostegno;

4 insegnanti di strumento;

1 insegnante di religione del grado accademico in Scienze religiose;.

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Organigramma delle risorse

SCUOLA DELL’INFANZIA

Plesso Pianillo “S. Di Giacomo”

Plesso Campora “M.B. Alberti”

Plesso S. Lazzaro “D. Alighieri”

Plesso Bomerano “M.L. King”

Bambini 30 Sezioni 1 Docenti 2 Docenti sostegno

Bambini 25 Sezioni 1 Docenti 2 Docenti sostegno

Bambini 62 Sezioni 3 Docenti 6 Docenti sostegno

Bambini 78 Sezioni 3 Docenti 6 Docenti sostegno 1

SCUOLA INFANZIA SEZIONE PRIMAVERA

Bambini 25 Sezioni 1 Docenti 2

SCUOLA PRIMARIA

Bambini 86 Sezioni 5 Docenti 12 Docenti sostegno 1

Bambini 55 Sezioni 4 Docenti 6 Docenti sostegno

Bambini 85 Sezioni 5 Docenti 10 Docenti sostegno 4

Bambini 124 Sezioni 8 Docenti 14 Docenti sostegno 2

SCUOLA SECONDARIA DI 1°

Plesso Santa Maria “E. De Nicola”

Ragazzi 268 Sezioni 14 Docenti 38 Docenti strumento 4 Docenti sostegno 8 Docente religione 1

Le insegnanti di religione e di sostegno della scuola dell’infanzia e della primaria lavorano su più plessi, lo stesso vale anche per alcune docenti della primaria.

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SAN LAZZARO CAMPORA BOMERANO 147 80 202 PIANILLO SANTA MARIA 116 268

AS. 2013/2014 GLI ALUNNI DELL’ISTITUTO

DI GIACOMO-DE NICOLA

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NUMERO COMPLESSIVO

813

SCUOLA

DELL’INFANZIA

195

SCUOLA PRIMARIA

350

SEZIONE PRIMAVERA

25

SCUOLA

SECONDARIA

268

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ORGANIZZAZIONE TEMPO SCUOLA Scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia osserva un orario settimanale di 40 ore, distribuite in 5 giorni settimanali (escluso il sabato), dalle 08.30 alle 16.00, compreso il periodo mensa. La sezione “Primavera” osserva invece un orario settimanale di 20 ore, distribuite sempre in 5 giorni settimanali (escluso il sabato), dalle 8.30 alle 16.00. Orario di accoglienza (Bambini di 3 anni) L’INSERIMENTO (per i nuovi iscritti) alla scuola dell’infanzia è un momento importante da vivere con serenità e da rispettare. Per questo le insegnanti predispongono un calendario che faciliti tale percorso, favorendo un ingresso graduale di ciascun bambino nella nuova realtà scolastica, nel rispetto dei tempi e dei ritmi. Le insegnanti per tanto ritengono opportuno che solo primi 10 giorni (fino al 21 Settembre 2013) i genitori possono rimanere in sezione per breve tempo ( 30 minuti) con i propri figli. I bambini iscritti per la prima volta alla scuola dell’infanzia effettuano un inserimento che tiene conto delle loro esigenze individuali e familiari per tanto l’orario delle prime sette settimane è il seguente :

Senza refezione 1^ settimana 8.30- 10,30 dal 16 al 20 settembre 2^ settimana 8.30- 10.30 dal 23 al 27 settembre 3^ settimana 8.30- 11.30 dal 30 al 4 ottobre 4 ^ settimana 8.30- 12.30 dal 7 all’ 11 ottobre Con refezione 5^ settimana 8.30- 13.30 dal 14 al 18 ottobre 6 ^ settimana 8.30 -13.30 dal 21 al 25 ottobre 7^ settimana 8.30- 13.30 dal 29 all’1 novembre 8^ settimana 8.30- 16.00 dal 4 novembre in poi… Scuola primaria Nella scuola primaria sono costituite 5 classi che osservano il seguente orario settimanale:

1^, 2^, 3^, 4^ e 5 classe di 28 ore curricolari; L’orario delle attività didattiche è distribuito su 6 giorni settimanali dalle 08.30 alle 13.30 nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e dalle 8.30 alle 12.30 nei giorni lunedì e sabato.

Disciplina Classe

1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Italiano 8 7 6 6 7

Arte e immagine 1 1 1 1 1

Matematica 7 6 5 5 5

Scienze 1 2 2 2 2

Tecnologia 1 1 1 1 1

Musica 1 1 1 1 1

Religione 2 2 2 2 2

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Scuola secondaria di I grado Nella scuola secondaria sono costituite 14 classi di cui 13 di strumento musicale. Secondo quanto recitano dalle normative vigenti e dall’Atto d’indirizzo emanato dal MIUR, per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado è previsto un tempo scuola obbligatorio, che si articola su 30 ore settimanali; oppure un tempo scuola facoltativo che si articola su 36-40 ore settimanali. Le nostre classi osservano l’orario previsto dalla legge 53/2003 e dal D.L. 23/01/04, aggiornati dalle Circolari Ministeriali n. 100 dell’11/12/2008 e n. 4 del 15/01/2009 di 30 ore distribuito su sei giorni settimanali dalle ore 08.00 alle ore 13.00.

Insegnamenti per Tutte le Classi Ore Settimanali

Italiano 6

Storia 2

Geografia 1

Matematica 4

Scienze 2

Tecnologia 2

Inglese 3

2^ Lingua Comunitaria 2

Arte e Immagine 2

Musica 2

Scienze Motorie e Sportive 2

Religione 1

Approfondimento Disciplinare 1

Totale 30

CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE Strumenti: Chitarra, clarinetto, flauto traverso, pianoforte. Organizzazione: Le lezioni sono pomeridiane e si articolano nel seguente modo:

In coppia per lo studio dello strumento;

Per classe per la teoria musicale (solfeggio) e la musica di insieme. Attività: Saggi per classe di strumento e di interclasse (più strumenti).

Lingua straniera 1 2 3 3 3

Corpo movimento sport. 1 1 1 1 1

Storia, Geografia e Cittadinanza 5 5 5 5 5

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“Il bisogno di conoscenza degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di tante informazioni in vari campi, ma solo con il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e,contemporaneamente, con l’elaborazione delle loro molteplici connessioni.”

( E. MORIN)

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IL CURRICOLO D’ISTITUTO Con l'autonomia, entrata in vigore nel 1999 e con i successivi interventi legislativi sugli ordinamenti scolastici, ciascuna scuola è chiamata a definire il proprio curricolo. Tenendo conto degli obiettivi generali del sistema di istruzione, delle Indicazioni Nazionali fornite dal Ministero della Pubblica Istruzione con il Dlgs n°59/2004, poi aggiornate con le Nuove Indicazioni emanate con D.M. n°254/2012, la scuola è impegnata ad elaborare percorsi formativi finalizzati al diritto di apprendere di ogni ragazzo ovvero al diritto di acquisire competenze adeguate al suo inserimento consapevole nella società e al proseguimento degli studi nella Scuola Secondaria di Secondo grado. L'adozione delle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo rappresenta l'occasione per una riflessione sui compiti formativi della scuola di base (infanzia e primo ciclo), il cui scopo è quello di attuare opportune metodologie didattiche, di adeguare e arricchire gli ambienti di apprendimento e di rendere coerenti le pratiche valutative e certificative. Il Curricolo quindi delinea, dalla scuola dell’infanzia, passando per la scuola primaria e giungendo infine alla scuola secondaria di I grado, senza ripetizioni e ridondanze, un processo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale ed orizzontale, delle tappe e delle scansioni d’apprendimento dell’allievo, in riferimento alle competenze da acquisire e ai traguardi in termini di risultati attesi. La costruzione del curricolo si basa su un ampio spettro di strategie e competenze in cui sono intrecciati e interrelati il sapere, il saper fare, il saper essere. Il percorso curricolare muove dai soggetti dell’apprendimento, con particolare attenzione ed ascolto ai loro bisogni e motivazioni, atteggiamenti, problemi, affettività, fasi di sviluppo, abilità, conoscenza dell’esperienze formative precedenti. Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una padronanza della lingua italiana…. comprende enunciati e testi di una certa complessità, esprime le proprie idee…. Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi in due lingue europee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc.. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi nuove informazioni con autonomia. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali.

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PER UNA VISIONE DINAMICA DI CURRICOLO VERTICALE

Scuola dell’Infanzia:

Campi di Esperienza

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini suoni, colori

Scuola Primaria:

Ambito disciplinare

Ambito linguistico

Ambito scientiico-logico-matematico

Ambito socio- antropologico

Ambito motorio

Ambito espressivo

Scuola Secondaria di primo grado:

Discipline, materie

Italiano

Inglese Francese

Matematica Scienze Tecnologia

Storia Geografia Cittadinanza e Costituzione Religione

Scienze motorie

Arte Musica

“The object of education is to prepare the young ,to educate

themselves throughout their lives”

( Il fine dell’istruzione è preparare i giovani a imparare da soli nel corso

della loro vita ) Maynard Hutchins

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PROGRAMMAZIONE -INDIVIDUALIZZAZIONE

CURRICOLO

-Obiettivi generali e specifici -Discipline e attività -Orario obbligatorio e limiti di flessibilità -Standard qualità del servizio - Indirizzi generali valuta-zione alunni -Criteri generali formazione adulti

SVILUPPO

TRASVERSALE

ARRICCHIMENTO

AMPLIAMENTO

Progetti specifici Laboratori

Attività interdisciplinari Recupero e Potenziamento

- Definizione di cono-scenze, abilità e competenze -Essenzialità dei saperi -Saperi trasversali -Gradualità, organicità e coerenza

-Dai campi di esperienza agli ambiti disciplinari, alle discipline -Programmazione e realizzazione di progetti comuni fra infanzia, primaria e secondaria di primo grado

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L’importanza della Didattica Laboratoriale nella stesura del Curricolo d’istituto Analizzando le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (2012) si è sentita l'esigenza di organizzare dei percorsi di studio sempre più vicini alle modalità e ai ritmi di apprendimento degli allievi. Nella Didattica Laboratoriale la scuola viene intesa come LABORATORIO, cioè il luogo in cui non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. In questa prospettiva l'azione educativa si sposta dall'insegnamento all'apprendimento, cioè ai processi del "far apprendere" e del riflettere sul fare, allo scopo di rendere gli allievi consapevoli dei processi che vivono. Nella prospettiva del disegno di riforma della scuola, la presenza dei laboratori è particolarmente sottolineata sia nel ciclo primario, sia nella scuola secondaria proprio per la funzionalità di tali attività formative nello sviluppo e nel consolidamento di conoscenze e competenze previste dagli ordinamenti e utili al cittadino e al professionista di oggi. La didattica laboratoriale ha il vantaggio di essere facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari, dai campi di esperienza della scuola dell'infanzia alle materie delle scuole secondarie. Nel laboratorio, infatti, i saperi disciplinari diventano strumenti per verificare le conoscenze e le competenze che ciascun allievo acquisisce per l'effetto dell'esperienza di apprendimento nel laboratorio. La didattica laboratoriale richiede che: - Si operi in piccolo gruppo - Si verifichi una forte interattività fra insegnante e allievi e fra gli allievi stessi - L'apprendimento sia cooperativo e condiviso - La mediazione didattica si intrecci con l'operatività degli allievi Pertanto l'ambiente: - Può essere semplicemente l'aula, se l'attività non richiede particolari attrezzature - Può essere uno spazio attrezzato se le attività richiedono l'uso di attrezzature e materiali particolari (multimediali strumentazione scientifica ecc.). Il Laboratorio così inteso diventa un elemento di organizzazione del curricolo formale di ciascun allievo: esso può essere collocato all'inizio di un percorso o al suo interno o alla sua conclusione a seconda della funzione.

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Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria di primo grado

ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE

Individuazione obiettivi formativi per identità e autonomia.

Differenziazione dei piani per campi di esperienze e fasce di età.

Attuazione delle unità di apprendimento per fasce di età.

Curricolazione per campi di esperienze e fasce di età.

1. Curricolazione per aree disciplinari e per classi parallele; 2. Definizione degli obiettivi formativi disciplinari cui appartengono abilità e conoscenze; 3. Definizione di competenze disciplinari in relazione ad uno o più obiettivi formativi

disciplinari scelti; 4. Definizione di uno o più standard di apprendimento in relazione ad uno o più obiettivi

disciplinari scelti; 5. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e in uscita delle competenze

disciplinari.

Alunni diversamente abili

1. Elaborazione del piano educativo individualizzato; 2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione in ingresso e uscita; 3. Verifiche periodiche da parte del Gruppo per l’integrazione (G.L.H.O.).

1. Curricolazione per discipline e per classi parallele; 2. Definizione degli obiettivi disciplinari; 3. Definizione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze; 4. Definizione degli standard di apprendimento per gli obiettivi disciplinari scelti; 5. Protocollo condiviso di verifica e valutazione per le classi prime in ingresso, intermedie ed in

uscita, mentre, per le classi seconde e terze, intermedie ed in uscita.

Alunni diversamente abili

1. Elaborazione del piano educativo individualizzato; 2. Protocollo condiviso di verifica e valutazione.

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ACCERTAMENTO PROTOCOLLO DI OSSERVAZIONE SEZIONE PRIMAVERA

Sarà fatto attraverso:

ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Sarà fatto attraverso:

ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Sarà fatto attraverso:

l’ elaborazione collegiale, per classi parallele, di un protocollo di accertamento delle competenze presenti nell’alunno, in ingresso e in uscita, definendo in particolare per competenze disciplinari lo standard minimo, le modalità di accertamento, gli strumenti e le procedure utili a tale scopo.

la rilevazione degli standard di apprendimento conseguiti dagli alunni e misurati con voti numerici secondo il protocollo di valutazione disciplinare condiviso;

l’analisi quantitativa e qualitativa degli esiti apprenditivi degli alunni sarà realizzata attraverso l’individuazione dei risultati insufficienti rispetto agli standard per analizzare le cause e i fattori di maggiore o minore incidenza su tali risultati;

la programmazione di interventi di recupero, consolidamento e sviluppo;

la programmazione di interventi di personalizzazione dei percorsi.

una griglia di osservazione relativa ai traguardi di sviluppo degli obiettivi formativi nella programmazione mensile, per le tre fasce di età.

Per i bambini di 5 anni che passano alla scuola primaria:

Scheda di valutazione finale sul comportamento personale e sociale;

Scheda di sintesi che evidenzia le carenze presenti nei bambini in difficoltà;

Somministrazione di prove di uscita;

Rilevazione delle competenze raggiunte.

Indicatori di osservazione d’ingresso

Anamnesi personale e dati relativi al contesto familiare;

Scheda di passaggio per la continuità nella scuola dell’Infanzia;

Verifica delle abilità per arre di apprendimento.

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Scelte didattiche

Scuola

dell’Infanzia

Scuola

Primaria

attuazione delle unità di apprendimento;

realizzazione di forme di continuità curricolare, didattica e organizzativa con la scuola primaria e con la sezione “Primavera”;

realizzazione della programmazione didattica e laboratoriale mensile;

flessibilità oraria delle docenti;

organizzazione del lavoro didattico e progettuale delle docenti per laboratori;

organizzazione delle sezioni con forme di raggruppamento dei bambini;

osservazione dei bambini e compilazione di schede di osservazione;

individualizzazione degli interventi;

prima applicazione dell’informatica alla didattica;

costruzione del curricolo verticale per campi e per età.

attuazione del curricolo verticale per discipline e per classi;

continuità con la scuola dell’infanzia e con la scuola secondaria di 1° grado;

arricchimento formativo;

individualizzazione degli interventi;

applicazione dell’informatica alla didattica;

organizzazione del lavoro didattico per laboratori;

flessibilità dell’organizzazione didattica: modalità di raggruppamento degli alunni, spazi e materiali;

protocollo condiviso di verifica e valutazione;

compilazione del documento di valutazione.

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Scuola

Secondaria di 1°

attuazione del curricolo verticale per discipline e per classi parallele;

continuità con la scuola primaria e con la scuola secondaria di 2° grado;

arricchimento formativo;

individualizzazione degli interventi sia di recupero sia di potenziamento;

applicazione di una didattica laboratoriale;

organizzazione di un lavoro pluridisciplinare;

organizzazione di un lavoro di valorizzazione del Territorio;

protocollo condiviso di verifica e valutazione;

compilazione del documento di valutazione.

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Strategie Didattiche

Nell’ambito della didattica intendiamo per “strategie” l’insieme delle scelte e delle decisioni che il Collegio adotta in riferimento alle carenze formative e apprenditive individuate o per ampliare l’offerta formativa.

Scuola

dell’Infanzia

La scuola dell’infanzia seguirà le seguenti strategie:

osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro comportamenti;

socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;.

occasioni di scambio e di arricchimento;

esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi;

innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente locale.

I docenti saranno impegnati a :

conoscere la storia personale del bambino;

stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche;

favorire incontri e attività di partecipazione;

organizzare uscite extrascolastiche;

lavorare in sezioni aperte;

valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di appartenenza;

curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione delle famiglie.

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Scuola

Primaria

Per la scuola primaria si stabilisce che nella programmazione settimanale si definirà quanto segue:

organizzazione di gruppi flessibili che si organizzeranno di volta i volta in base alle necessità del momento tenendo conto dei risultati delle verifiche;

scelta dei criteri di organizzazione dei gruppi, in base al principio della spontaneità, al principio dell’interesse, al principio strutturale;

organizzazione di interventi educativi e didattici a classi aperte, verticali e orizzontali per alunni in difficoltà con progetti individualizzati da definire a seconda delle esigenze di ogni singolo bambino. Analogamente si farà per gli alunni diversamente abili sulla base del P.d.f. e del P.e.i.;

realizzazione delle attività laboratoriali. Ci si avvarrà altresì di:

a) visite guidate nell’ambito del Comune autorizzate dai genitori all’inizio dell’anno scolastico, anche con l’utilizzo di scuolabus comunali;

b) incontri con alunni di altri plessi nell’ambito del Comune o di altri Comuni, possibilmente con l’utilizzo di scuolabus comunali;

c) visite guidate fuori Comune: durante l’anno scolastico, escluso l’ultimo mese di lezione, si possono effettuare fino a due visite guidate;

d) attività di laboratorio; e) corrispondenza con altre classi del Circolo e/o altri Circoli didattici; f) partecipazione e collaborazione a manifestazione promosse da gruppi operanti nel

territorio; g) partecipazione ad eventuali esperienze educative, didattiche, ricreative, religiose,

nell’ambito del Comune; h) h) interventi di esperti esterni alla scuola: i genitori, persone competenti sulle attività

scolastiche, specialisti ed esperti presenti sul territorio e nelle strutture in esso operanti.

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Scuola

Secondaria di 1°

La scuola della scuola secondaria di primo grado seguirà le seguenti strategie:

osservazione degli alunni, finalizzata alla comprensione e interpretazione dei loro comportamenti;

socializzazione in un ambiente sereno ed accogliente;.

occasioni di scambio e di arricchimento;

esperienze di crescita, collaborazione e partecipazione con diversi linguaggi;

innalzamento della qualità delle esperienze e delle iniziative inerenti l’ambiente locale.

I docenti saranno impegnati a :

conoscere la storia personale del bambino;

stabilire una stretta collaborazione con la famiglia e le realtà extrascolastiche;

favorire incontri e attività di partecipazione;

organizzare uscite extrascolastiche;

lavorare in sezioni aperte;

valorizzare la conoscenza dell’immediato contesto e svilupparne il senso di appartenenza;

curare la documentazione relativa al processo educativo, con la collaborazione delle famiglie.

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ESPERIENZE DI SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE IN ATTO

Autonomia organizzativa e Didattica Sviluppo Tecnologie Didattiche: laboratorio multimediale, LIM. Seconda lingua straniera comunitaria: Francese, Tedesco, Spagnolo. Strumento musicale curriculare, in orario pomeridiano : Clarinetto, Flauto, Chitarra, Pianoforte. Arricchimento dell’Offerta Formativa per innalzare il successo scolastico: Per la scuola primaria PON – FSE (F.1) Studio del nostro territorio. Progetto di recupero per gli alunni in difficoltà in orario curricolare. Per la scuola secondaria di I grado: PON – FSE (C.1) Insegnamento opzionale e facoltativo del latino; Laboratori di Musica e Canto. Alla scoperta delle radici storiche: toponomastica Aspetti geomorfologici ed economici del nostro territorio. Attività in orario curricolare di recupero/sostegno attraverso: Recupero delle abilità di base; Lettura, attenzione, memorizzazione; Educazione alla salute; Educazione ambientale; Sicurezza nella scuola.

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA L’organizzazione scolastica in relazione agli spazi, ai tempi, ai gruppi, ai materiali è strettamente connessa alle procedure didattiche che la scuola intende attivare.

L’organizzazione del fare scuola prevede un assetto flessibile basato su: 1.utilizzazione degli spazi esistenti: aule, aule/speciali, aule/laboratorio, palestra, spazi disponibili all’aperto

2.organizzazione del lavoro di programmazione in Team per: _ programmazione di percorsi didattici individualizzati; _ preparazione di materiali didattici e delle prove per la verifica e la valutazione.

FINALITA’ ISTITUZIONALI Compito fondamentale della Scuola è assicurare ai suoi alunni: - un ambiente educativo capace di offrire possibili risposte al bisogno di cure e

apprendimento; - lo sviluppo delle diverse dimensioni della formazione: sensoriale, corporea, artistico-

espressiva, intellettuale, psicologica, etica e sociale. - lo sviluppo di tutte le potenzialità e la capacità di orientarsi nell’ambiente di più diretto

riferimento e nello spazio più esteso della comunicazione e dell’interscambio acquisendo una dimensione consapevolmente attiva e dinamica della propria identità;

- lo sviluppo e il consolidamento delle capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e discorsi per dare significato alle proprie esperienze;

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- la capacità di gestione dei rapporti interpersonali e di modalità comunicative organizzate e consapevoli;

- la partecipazione attiva della famiglia nella vita scolastica. Per quanto riguarda l’apprendimento esso è programmato come acquisizione del KNOW-THAT (conoscere cosa) e del KNOW-HOW (conoscere come) cioè delle conoscenze (saperi dichiarativi) e delle competenze (saperi procedurali) costruite sulla dimensione essenziale e operativa dell’apprendimento stesso. La formazione e l’apprendimento sono legati: a) alle finalità pedagogiche della continuità e dell’alfabetizzazione; b) alla dimensione valoriale delle pari opportunità; c) alla verifica periodica e sistematica di ciascun alunno.

LA CONTINUITA’

Nella stesura del nostro curricolo la continuità educativa ha assunto un ruolo fondamentale affinché il bambino-alunno (al momento del passaggio dalla sezione “Primavera” alla scuola dell’infanzia e a quella primaria) e il ragazzo-alunno (al momento del passaggio alla scuola secondaria di 1° grado ) abbiano un’accoglienza adeguata e non vadano incontro a difficoltà che possono ostacolare il loro percorso scolastico. Essi hanno il diritto ad un iter formativo coordinato, il più possibile omogeneo. Infatti, la scuola dell’infanzia e la scuola primaria concordano una continuità condividendo prove di uscita dei bambini di anni 5 e prove di ingresso per gli alunni della 1° classe della scuola Primaria. Inoltre, in tutte le classi del nostro istituto, verranno somministrate delle prove di livello preparate dalla Commissione Autovalutazione di Istituto due volte all’anno, alla fine del primo e del secondo quadrimestre Gli insegnanti delle sezioni di anni 5 della scuola dell’infanzia e gli insegnanti delle classi prime della scuola primaria programmeranno (nei mesi di dicembre, marzo, aprile) attività comuni per il progetto d’istituto “Lettura aperta alla creatività”.

L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE (Dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)

Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo e all’uso consapevole dei nuovi media. Si tratta di una alfabetizzazione culturale e sociale che include quella strumentale, da sempre sintetizzata nel “leggere, scrivere e far di conto”, e la potenzia attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline. All’alfabetizzazione culturale e sociale concorre in via prioritaria l’educazione plurilingue e interculturale. La lingua materna, la lingua di scolarizzazione e le lingue europee, in quanto lingue dell’educazione, contribuiscono infatti a promuovere i diritti del soggetto al pieno sviluppo della propria identità nel contatto con l’alterità linguistica e culturale. L’educazione plurilingue e interculturale rappresenta una risorsa funzionale alla valorizzazione delle diversità e al successo scolastico di tutti e di ognuno ed è presupposto per l’inclusione sociale e per la partecipazione democratica. La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così

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le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancor più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. I problemi complessi richiedono, per essere esplorati, che i diversi punti di vista disciplinari dialoghino e che si presti attenzione alle zone di confine e di cerniera fra discipline. Nella scuola secondaria di primo grado vengono favorite una più approfondita padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

LA PREALFABETIZZAZIONE

E’ programmata nei piani delle attività personalizzate della scuola dell’infanzia e nei piani di studio personalizzati per le classi prime del Circolo. Essa mira a far acquisire apprendimenti ed abilità agli alunni che non hanno l’età dell’obbligo scolastico.

L’ALFABETIZZAZIONE

a) Alfabetizzazione strumentale L’imparare a leggere, scrivere, a far di conto costituiscono le basi del sapere in quanto sono gli “strumenti” indispensabili per l’acquisizione di ogni tipo e grado di apprendimento. b) Alfabetizzazione culturale Non basta imparare bene “l’arte” della scrittura, della lettura e del calcolo: la società moderna richiede menti e personalità flessibili, abili e pronte nell’adeguarsi ai cambiamenti e alle innovazioni che essa determina e propone. Noi perciò intendiamo educare individui capaci di “imparare a imparare”, di rinnovare e arricchire le proprie conoscenze e le abilità, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile. c) Alfabetizzazione informatica Tendiamo a far acquisire agli alunni le conoscenze fondamentali dei sistemi computeriali perché imprescindibili per l’autonomia degli alunni.

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LE PARI OPPORTUNITA’

L’Istituto Comprensivo di Agerola si attrezza per raccogliere e assicurare formazione ed apprendimento a tutti gli alunni, qualsiasi siano le condizioni individuali di sesso, di razza, nazionalità, religione, condizioni socio-economiche, capacità di apprendimento e stato di salute. In tal modo l’alunno sarà guidato a prendere coscienza della diversità, ma sarà anche stimolato ad operare e ricercare per trasformarla in una risorsa educativa e didattica per tutti. Il principio delle pari opportunità, sarà perseguito sia attraverso una didattica personalizzata con l’utilizzo della metodologia laboratoriale, sia con l’organizzazione di gruppi flessibili. Integrazione alunni stranieri La scuola favorisce l’accoglienza degli alunni stranieri realizzando interventi che siano in grado di creare un clima aperto al confronto tra culture diverse. Per questo si propone di: - sostenere gli alunni nella fase di adattamento - favorire un clima di accoglienza scolastica e sociale che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione - proporre adeguate modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana - costruire un contesto favorevole all'incontro e al dialogo con le altre culture Integrazione alunni diversamente abili L’inserimento di alunni diversamente abili ha come obiettivo fondamentale lo sviluppo degli apprendimenti mediante la comunicazione, la socializzazione e la relazione interpersonale. E’ finalizzato al raggiungimento dell’autonomia e all’acquisizione delle abilità necessarie per un inserimento sociale soddisfacente. Pertanto l’intervento educativo si propone di : - programmare obiettivi a medio e lungo termine fortemente individualizzati e adeguati al soggetto - evitare qualunque atteggiamento di discriminazione, esclusione e/o distinzione - coinvolgere la famiglia nel processo formativo - instaurare nella classe un clima di collaborazione e accettazione.

VERIFICHE E VALUTAZIONE Verifiche La verifica dell'apprendimento, indispensabile per procedere alla valutazione, è continua e sistematica, e ha carattere formativo. Verifica continua La verifica deve essere un fatto quotidiano, evento abituale dell'attività didattica, perché favorisce l'abitudine a studiare ogni giorno e permette di osservare il processo di apprendimento e di aggiustare in itinere l'intervento didattico. Tale verifica avviene attraverso: educazione all'autovalutazione, interventi spontanei o sollecitati, controllo dei compiti e degli elaborati da svolgere a casa, controllo degli appunti e della schedatura dei testi, eventuali lavori di gruppo. Verifiche periodiche Al fine di verificare il raggiungimento degli obiettivi, per i quali è stato progettato e realizzato un intervento didattico, si procede alla verifica formativa e sommativa che determinano la capacità di organizzare le abilità acquisite nel corso delle singole lezioni. Gli strumenti delle verifiche sono le prove scritte, pratiche e orali. Le prove scritte e pratiche, di norma non più di una al giorno, saranno una al mese e comunque non meno di tre per quadrimestre per ogni singola disciplina che prevede la valutazione scritta. Nel caso di assenze alle prove di verifica, il docente potrà far eseguire una prova di recupero a sua discrezione.

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Le prove orali dovranno essere almeno tre al quadrimestre e, se necessario, potrà essere utilizzata anche la formula del test oggettivo. Il processo di valutazione (continua, formativa, orientativa, trasparente) si configura come momento formativo inteso a potenziare consapevolezza ed a promuovere i successi personali per incentivare la motivazione e favorire lo sviluppo delle potenzialità di ogni allievo, evitando di ridurre la valutazione finale ad una semplice misurazione, cioè ad una semplice media matematica dei voti conseguiti nelle prove di verifica. S’intende pervenire ad un giudizio complessivo che tenga conto del progresso in tutto il processo di apprendimento e del raggiungimento degli obiettivi fissati.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DEL COMPORTAMENTO Come è noto la legge di conversione n. 169/2008 ha introdotto modifiche alla valutazione del comportamento e a quella degli apprendimenti, prevedendo che le valutazioni siano riportate con voti numerici espressi in decimi. Il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122 , art. n.2 commi 2 e 4 conferma che “I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa senza attribuzione di voto numerico.” “Cittadinanza e Costituzione” vera e propria nuova disciplina, “pur se non è una disciplina autonoma e dunque non ha un voto distinto, non esime tuttavia dalla valutazione. La valutazione di Cittadinanza e Costituzione trova infatti espressione, nel complessivo voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante. “Cittadinanza e Costituzione” influisce inoltre nella definizione del voto di comportamento (Cfr. DPR 22 giugno 2009, n.122, art.7 c.1). Per gli studenti delle scuole di istruzione secondarie di I e II grado è prevista la valutazione del comportamento con voto in decimi; per gli alunni della scuola primaria è confermata la valutazione del comportamento con giudizio (sintetico o analitico secondo l’autonoma scelta della scuola). In ragione dell’autonomia scolastica appartiene alle scuole e ai docenti la scelta delle modalità per la valutazione in itinere e per la predisposizione del documento di valutazione. Resta fermo, naturalmente, l’obbligo di rispettare tre elementi fondamentali:

la valutazione degli apprendimenti relative alle discipline previste dai piani di studio;

la valutazione del comportamento dell’alunno;

l’espressione delle valutazioni, periodiche e finali, con voto in decimi per ciascuna disciplina. Particolare cura dovrà essere posta per la valutazione degli alunni DA, con DSA e con DNSA; sarà indispensabile quindi una condivisione degli obiettivi individualizzati e dei conseguenti criteri di valutazione tra l’istituzione scolastica e la famiglia. Per gli alunni in difficoltà di apprendimento si terrà conto dei progressi compiuti rispetto a quanto previsto dal Piano Individuale predisposto dal Consiglio di Classe e documentato nel registro del docente. Riguardo agli alunni DA, DSA e DNSA, per i quali è prevista una programmazione specifica (P.E.I. e P.D.P.) stilata in base alle loro potenzialità e alle particolari esigenze, la valutazione terrà conto dei progressi registrati rispetto ad obiettivi specifici sia di tipo educativo sia di tipo didattico; le verifiche saranno mirate ad accertare il raggiungimento degli stessi. Per la valutazione degli alunni stranieri, in relazione all’art. 45, comma 4, del DPR n. 394 del 31.08.99, si farà riferimento a percorsi di studio adattati e individualizzati, in considerazione degli orientamenti generali riguardanti la valutazione e la pedagogia interculturale, che

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pongono in evidenza il percorso personale effettuato dall’alunno nel periodo di tempo osservato dall’inizio dell’inserimento nella classe.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione, periodica e finale, costituisce una delle principali responsabilità delle scuole, anche con riguardo all’efficacia della comunicazione e del dialogo educativo con gli allievi e le loro famiglie, e deve pertanto rispondere a criteri di coerenza, motivazione, trasparenza e documentabilità rispetto a tutti gli elementi di giudizio che, acquisiti attraverso il maggior numero possibile di verifiche, hanno condotto alla sua formulazione. Si richiama a questo proposito il diritto di ciascun alunno ad una valutazione trasparente e tempestiva. L’esplicitazione dei criteri deve facilitare l’attivazione del processo di autovalutazione degli studenti e coinvolgere in modo più consapevole i genitori stessi. Per tanto il Collegio dei Docenti del 5 Dicembre 2012, in base alla normativa relativa alla valutazione nel Primo Ciclo d’Istruzione (art. 4 del D.P.R.275/’99, art. 8 ed 11 del D.lgs.vo 59/2004, art. 2 e 3 del DL.137/2008, L. n.169/’08, D.P.R. n.122 del 22/6/’09, Atto d’Indirizzo del Ministro dell’8/9/09) e alle circolari n.49 del 20/5/2010 e n.46 del 26/5/2011 sulla valutazione stabilisce i seguenti criteri per gli scrutini di fine quadrimestre e di fine anno per ciascun ordine di scuola. Quindi la valutazione intermedia e finale deve tener conto del: risultato delle verifiche realizzate che si sommano pur differenti per tipologia e

misurazione in riferimento alle discipline/ambiti; risultato dell’andamento dell’intero quadrimestre/a.s, da analizzare nei suoi aspetti

evolutivi; raggiungimento o meno dei traguardi (secondo il livello della sufficienza); interesse e della partecipazione alle attività scolastiche; impegno nello studio; risultati conseguiti attraverso corsi di recupero e rispetto al percorso formativo

documentato dalle verifiche; della valutazione della condotta.

In caso di valutazione di fine anno per le classi intermedie,viene inoltre deliberato che: 1) l’alunno è ammesso alla classe successiva in caso di:

sufficienza in tutte le discipline acquisizione delle competenze formative prefissate validazione anno scolastico e/o eventuale deroga, secondo quanto sarà deliberato più

avanti. 2) le insufficienze si definiscono in:

lievi (valutazione numerica 5); gravi (valutazione numerica 4); gravissime (Valutazione numerica 3 e 2).

Il C. di C. delibererà, previa votazione, la promozione nei confronti degli alunni che presentano una o più insufficienze lievi, tali da non determinare una carenza della preparazione complessiva, valutando: il miglioramento del rendimento scolastico complessivo rispetto al punto di partenza la possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi e/o esiti formativi e di contenuto

propri delle discipline interessate, mediante lo studio individuale; la possibilità di colmare le lacune registrate in modo autonomo o attraverso corsi di

recupero; eventuali fattori socio-ambientali che possono aver condizionato il processo di

apprendimento ed integrazione.

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Sarà data comunicazione scritta alla famiglia delle lacune che l’alunno dovrà recuperare/ o delle competenze che dovrà consolidare Il C. di C. valuterà, nei confronti degli alunni che presentano una o più insufficienze gravi o gravissime, se le stesse precludono o meno la possibilità all’alunno di seguire proficuamente il programma degli anni successivi: pertanto, il C. d C. delibererà, previa votazione, l’ammissione alla classe successiva quando all’alunno vengono riconosciute le possibilità di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate, mediante la frequenza di corsi di recupero e lo studio autonomo; in questo caso sarà data comunicazione alla famiglia e sarà ciò indicato come nota nella scheda 1) L’alunno non è ammesso alla classe successiva nel caso in cui: ha sostenuto un percorso di sostegno/recupero con esito decisamente negativo nelle

discipline con insufficienze gravi o gravissime; ha accumulato lacune tali, per numero e gravità, da pregiudicare la possibilità di

recupero e di inserimento nella classe successiva; non ha evidenziato la possibilità di raggiungere nemmeno gli obiettivi minimi; non ha evidenziato progressione né miglioramento nell’apprendimento rispetto alla

situazione di partenza; ha mostrato totale mancanza di impegno ed interesse; non è possibile procedere alla validazione anno scolastico.

Sarà quindi il Consiglio di Classe a valutare, caso per caso, l’ammissione o meno alla classe successiva, ovvero agli esami conclusivi del I ciclo. Relativamente al segmento della Scuola Primaria i docenti che si riuniranno per Consigli di Classe, si atterranno a quanto previsto dall’art.3, comma 1, della L.169/’08 (“la valutazione degli apprendimenti degli alunni è espressa in decimi ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”) e concordano all’unanimità di riferirsi nella formulazione dei giudizi analitici. Circa la verifica della validità dell’a.s., il Collegio dei Docenti, ai sensi dell’art.2, c.10 e art.14 c.7 del DPR 122/’99 relativamente alla frequenza di ciascun alunno, dispone che ogni Consiglio effettuerà al momento dello scrutinio, il controllo delle assenze effettuate nel rispetto della norma che prevede la frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale delle lezioni/orario complessivo di tutte le discipline. Le ore massime di assenza dalle lezioni da prendere in considerazione saranno per il vigente tempo- scuola di 30 h a settimana per la Scuola Secondaria di I grado le seguenti: monte ore annuale 990x3/4 = 743 ore di frequenza per cui le ore massime di assenza saranno non superiori a 248, pari a 50 giorni; Lo stesso calcolo va fatto per il T.P, in proporzione. Il Collegio dei Docenti all’unanimità delibera in deroga a tale indicazione, di demandare a ciascun Consiglio di Classe la valutazione, caso per caso, di quelle eventuali, rarissime situazioni in cui, pur essendo il numero delle assenze, dovute a giustificabili e giustificate causa di forza maggiore, superiori alle indicazioni della legge e quindi tali da poter determinare la non ammissione alla classe successiva, siano stati, invece, dall’alunno comunque raggiunti gli obiettivi della programmazione secondo livelli essenziali tali da consentire una proficua prosecuzione degli studi nell’a.s. successivo. Si delibera che le motivate e straordinarie deroghe al limite di frequenza del monte ore annuale sono: motivi di salute adeguatamente documentate con certificazione medica, gravi ragioni di famiglia debitamente motivate (es. lutto di parente, trasferimento di

famiglia et similia) partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni

riconosciute dal C.O.N.I.

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adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo,

ingressi posticipati ed uscite anticipate per motivo di trasporto autorizzati dall’Istituto.

Al fine di procedere ad una valutazione omogenea, all’interno della nostra Istituzione Scolastica i docenti si avvarranno di griglie di valutazione,opportunamente predisposte, in base alle quali operare la classificazione in decimi per la valutazione delle competenze acquisite dagli alunni sia della sfera trasversale non cognitiva, delle prove scritte e delle verifiche orali.

ESAMI DI LICENZA MEDIA (Nota n.5695 del 31/05/2007) Per l’ammissione agli esami il Consiglio di classe deve valutare i livelli di apprendimento conseguiti, tenendo conto delle potenzialità formative e della complessiva maturazione raggiunta. ESAMI DI LICENZA Il Collegio Docenti, ogni anno, delibera i criteri per la conduzione degli esami di licenza nella nostra scuola, che si inquadrano nella normativa emanata ogni anno da MIUR: CRITERI GENERALI L’esame di licenza media è la conclusione di un percorso di 3 anni attraverso il quale la scuola ha guidato l’alunno verso il successo formativo con molteplici attività e proposte. L’esame non può ridursi solo ad una prova di pura verifica che accerti meccanicamente le abilità e le competenze acquisite. Il voto finale pertanto oltre a registrare i risultati oggettivi conseguiti nelle prove d’esame terrà conto del percorso generale dell’alunno. Al voto finale concorrono con equivalente peso, come indicato nella C.M. n° 49 del 20/05/2010: - IL PERCORSO SCOLASTICO (espresso dal voto di ammissione all’esame)

- LE PROVE SCRITTE (compresa la PROVA INVALSI)

- IL COLLOQUIO MULTIDISCIPLINARE Per calcolare il voto finale si utilizzerà la media aritmetica tra il voto di ammissione all’esame e i voti ottenuti dall’alunno nelle prove scritte e nel colloquio multidisciplinare. La votazione finale sarà espressa in decimi.

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE “Al termine dell'anno conclusivo della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado, dell'adempimento dell'obbligo di istruzione ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, nonché al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.” (Art. 6 del D.P.R.n.122/09) Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009).

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Il documento per la certificazione delle competenze viene predisposto in autonomia dalle istituzioni scolastiche, sulla base delle disposizioni vigenti.

VALUTAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nel D.P.R. del 22 giugno 2009, n.122 art. 9, comma 1, si specifica che “La valutazione degli alunni con disabilità certificata nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato, ed è espressa con voto in decimi.” Per gli alunni con certificazione il documento di valutazione deve essere utilizzato in modo funzionale al progetto educativo - didattico predisposto per ognuno di essi. La valutazione, di conseguenza, viene rapportata agli obiettivi individualizzati, esplicitati nel Progetto Educativo Individualizzato (PEI) come previsto dalla normativa, che viene predisposto e condiviso da tutto il gruppo docente e non va evidenziato riferimento al PEI nel documento di valutazione. Nel PEI si fa riferimento anche alla scelta degli strumenti di verifica degli apprendimenti: essa si riferisce, coerentemente con i livelli di partenza e le problematiche di ciascun alunno, prioritariamente all'osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze; in determinate situazioni, esplicitate nel PEI, potrà essere previsto anche un utilizzo flessibile delle prove di verifica comuni alla classe di inserimento. La flessibilità concerne gli eventuali adattamenti e utilizzo di strumenti compensativi o dispensativi individualizzati nella somministrazione delle prove di verifica e nella loro valutazione, tale per cui l'alunno possa sperimentare il successo e il riconoscimento dei propri progressi.

VALUTAZIONE ESTERNA DEGLI APPRENDIMENTI Sono state avviate le procedure per l’organizzazione della rilevazione degli apprendimenti degli studenti per l’anno scolastico 2012/13 predisposta dal Servizio Nazionale di Valutazione. In continuità con quanto previsto dalla direttiva triennale n. 74 del 15.09.2008, il MIUR, direttiva n. 76 del 16.08.2009, ha chiesto all’INVALSI di provvedere alla valutazione degli apprendimenti degli alunni. La rilevazione riguarderà anche quest’anno gli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria e della prima e terza classe della scuola secondaria di primo grado. I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell’Istituto di acquisire informazioni sul livello d’ apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo standardizzato. Le prove si svolgeranno secondo il calendario che verrà stabilito a seguito delle direttive nazionali.

LE VISITE DI ISTRUZIONE I viaggi d’istruzione, le visite didattiche, gli spettacoli teatrali e ogni altro interscambio con l’esterno sono attività didattiche svolte con altri mezzi ed in contesti diversi da quelli quotidiani dell’edificio scolastico. Per realizzarli vengono utilizzate tutte le risorse della comunità scolastica e più di tutto l’impegno personale e culturale dei docenti. Un viaggio è un’unità didattica che nasce dalla volontà di ampliare le conoscenze dei nostri alunni, ed è sempre in coerenza con le finalità educative e con la programmazione didattica, è un progetto, un percorso non solo fisico, che concorre a pieno titolo alla crescita integrale della persona dal punto di vista culturale, didattico e sociale, le uscite devono rispondere ai bisogni

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formativi degli alunni, per fornire stimoli diversi ed ampliare le opportunità di vivere esperienze significative. Gli obiettivi dei Viaggi d’Istruzione possono essere così riassunti: DIDATTICO CULTURALI FORMATIVI PROFESSIONALI DI SOCIALIZZAZIONE

COMPITI ISTITUZIONALI I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento. Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità. Questa scuola adotta ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa. Nel rispetto della libertà di insegnamento, i competenti organi di questa scuola regolano lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e al ritmo di apprendimento degli alunni. Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi. A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alle prestazioni di insegnamento. Prima dell’inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente che può prevedere attività aggiuntive. Il piano è deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’attività educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze. Il piano annuale delle attività scolastiche di questa scuola, viene accluso a questo POF nella sua stesura integrale.

OBIETTIVI FORMATIVI Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio di riqualificazione professionale, nonché di interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze. Gli obiettivi formativi prioritari del personale scolastico riguardano l’acquisizione di competenze e padronanze al fine di partecipare responsabilmente e costruttivamente: 1) ai processi di autonomia e innovazione in atto; 2) al potenziamento e al miglioramento della qualità professionale; 3) al potenziamento dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso scolastico ed al recupero degli abbandoni e all’esigenza di formazione continua degli adulti;

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4) ai processi di informatizzazione, con particolare riguardo alla valorizzazione della professionalità ATA in connessione con l’attuazione dell’autonomia organizzativa e amministrativo-contabile. La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità. La formazione continua, iniziale ed in servizio, costituisce una risorsa che l’amministrazione scolastica è tenuta a fornire al personale scolastico per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola prefigurato dalla normativa vigente. Spetta al datore di lavoro garantire l’equa fruizione delle opportunità formative da parte del personale docente ed ATA. L’amministrazione scolastica di questa scuola, con le risorse finanziarie annualmente disponibili, ha l’obbligo di costruire progressivamente un sistema di opportunità formative, articolato e di qualità. La formazione è una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, come tale, è un diritto degli insegnanti, del personale educativo, ATA e dei capi di istituto. Le iniziative di formazione hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto, nonché in relazione all’ampliamento delle opportunità professionali offerte al personale. Nel quadro dei processi di innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologico-didattica, all’espansione dell’istruzione (obbligo scolastico e formativo), allo sviluppo del sistema integrato di formazione, all’educazione degli adulti ed alla formazione continua. Al personale scolastico, inoltre, viene data la possibilità di definire percorsi di crescita professionale, anche con opportunità di carattere individuale. I docenti sono, allo stesso tempo, soggetti attivi e passivi del processo di formazione e possono quindi assumere incarichi in qualità di formatore.

PRINCIPI E FINALITA’ DELLA SCUOLA UGUAGLIANZA Saranno garantite pari opportunità di base per tutti gli alunni senza discriminazione di sesso, razza, etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socio-economiche, al fine di educare alla convivenza democratica.

IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ DEL SERVIZIO La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi sanciti dalla legge e dalle disposizioni contrattuali.

ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE Opportune ed adeguate strategie saranno messe in atto per favorire l’accoglienza degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di necessità di portatori di handicap e stranieri.

DIRITTO ALLA SCELTA, OBBLIGO E FREQUENZA La famiglia ha diritto alla scelta della scuola per il proprio figlio senza essere vincolata agli ambiti territoriali. La scuola, per assicurare il diritto allo studio e combattere l’evasione e la dispersione scolastica, predispone percorsi educativo - didattici adeguati alle caratteristiche emotive e cognitive degli alunni

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CRITERI PER LA FORMAZIONI DELLE CLASSI PRIME DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA, DELLA SCUOLA PRIMARIA E DELLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SCUOLA DELL’INFANZIA In considerazione del numero di alunni disponibili, secondo le norme vigenti: Precedenza ai residenti ed agli alunni non anticipatari; Equa ripartizione nelle classi delle diverse età; Equa ripartizione per sesso; Discrezionalità del D.S. nel rispetto della privacy.

SCUOLA PRIMARIA Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi

in regime di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni pure eterogenee nei livelli: già dal mese di giugno a partire dal prossimo a.s. la valutazione delle competenze in ingresso avverrà attraverso contatti con le maestre dell’Infanzia o con loro schede concordate in regime di continuità, ed i genitori;

Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H; Sorteggio per abbinamento classe/sezione; Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Valutazione delle competenze in ingresso degli alunni per equa distribuzione nelle classi

in regime di continuità e nell’ottica dell’omogeneità delle sezioni per territorio e pure eterogenee nei livelli;

Equa proporzione nel numero di maschi/femmine e nella distribuzione di alunni H; Su richiesta dei genitori cambi di sezione per alunni ripetenti; Sorteggio per abbinamento classe/sezione. Discrezionalità del D.S. per il rispetto della privacy.

L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI L’assegnazione dei docenti alle classi viene fatta tenendo conto dei seguenti criteri: a) la continuità didattica b) compatibilità nell'equipe pedagogica; c) riorganizzazione dell'equipe pedagogica a conclusione del ciclo per garantire stabilità alle classi; d) anzianità di sevizio (a parità di condizioni); I criteri a), b), c) sono da ritenersi di pari valore.

LO STUDIO DELLE LINGUE COMUNITARIE La conoscenza delle lingue straniere è una componente indispensabile nella vita dell’uomo; infatti, comunicare oggi significa conoscere almeno due lingue. L’UE incoraggia l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue comunitarie nella scuola primaria e secondaria sia di primo che di secondo grado, perché tutti i cittadini europei devono potersi esprimere con scioltezza in due lingue oltre alla propria lingua madre. L’Istituto comprensivo “S. Di Giacomo - E. De Nicola”, vuole valorizzare lo studio delle lingue straniere, sia intese come strumento di comunicazione della più profonda essenza culturale di ogni paese, sia in riferimento alle realtà turistiche e alle relazioni sociali che si stanno sviluppando sul nostro territorio. Nell’istituto si effettua lo studio dell’inglese come prima lingua straniera in tutti i corsi e di un’altra lingua a scelta tra Francese, Tedesco e Spagnolo.

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Nella previsione di richieste di iscrizione in eccedenza, ha deliberato i seguenti criteri di precedenza: - Ammissione fino al mantenimento della lingua francese (cattedra di titolarità); - Sorteggio in caso di eccedenza rispetto alla lingua francese fra tutti coloro che hanno richiesto come seconda opzione il tedesco o lo spagnolo, al fine di garantire la permanenza di una delle altre lingue già presenti nell’istituto o di entrambe, sempre se il numero di alunni è congruo al numero necessario alla formazione delle classi che avverrà in relazione alla normativa vigente, anche di sicurezza.

LO STRUMENTO MUSICALE:

L’indirizzo musicale prevede lo studio dei seguenti strumenti: - Strumento a corde: Pianoforte e Chitarra; - Strumento a Fiato: Clarinetto e Flauto Traverso. Gli alunni, previo test attitudinale, verranno selezionati per un determinato strumento. Il test consentirà la stesura di una graduatoria da cui attingere per la formazione delle varie classi di strumento, ai sensi della normativa vigente.

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Gli incontri tra docenti e genitori avranno luogo, oltre che per le comunicazioni dei risultati degli scrutini quadrimestrali e finali, anche per favorire ulteriormente la comunicazione scuola-famiglia. Per tale motivo si prevede un incontro genitori-insegnanti ogni due mesi. I docenti della scuola media comunicheranno in ufficio il giorno e l’ora del ricevimento settimanale. I docenti della scuola elementare potranno ricevere i genitori nelle ore pomeridiane fissate per la programmazione. I genitori, in casi urgentissimi, potranno essere ricevuti in qualsiasi momento, previa richiesta al capo d’istituto. I docenti potranno a loro volta invitare i genitori per comunicazioni.

ORIENTAMENTO L’I.C. “S. Di Giacomo - E. De Nicola” considera l’orientamento sotto il profilo: 1. dell’esigenza di conoscere meglio se stessi e le proprie capacità e potenzialità, in rapporto alle reali possibilità esistenti sul mercato del lavoro; 2. dell’esigenza di andare aldilà del titolo di studio, non sufficientemente predittivo oggi di reali competenze e indirizzi occupazionali; 3. di una più generale tendenza ad una maggiore qualità della vita, ivi inclusa la vita lavorativa, fatto questo che implica l’aspirazione ad una attività più in grado di rispondere in maniera adeguata ai propri desideri, alle proprie ambizioni, alle proprie esigenze; 4. della tendenza verso una diminuzione del lavoro dipendente a favore delle attività autonome, fenomeno che, implicando maggiori “tassi di rischio” personale, propone la necessità di una maggiore consapevolezza circa le proprie risorse e i propri limiti. Per far fronte a questi bisogni, l’Istituto colloca innanzitutto l’orientamento in una prospettiva di autorientamento, inteso come processo finalizzato allo sviluppo della personalità dell’individuo attraverso la creazione di un percorso sistemico adatto allo sviluppo personale del ragazzo, alla sua integrazione ed alla crescita della consapevolezza di sé e degli altri. A tale forma di orientamento contribuiscono gli insegnamenti di tutti gli ambiti disciplinari e delle discipline, già fin dalla scuola dell’Infanzia. In modo particolare, tuttavia, tale percorso viene intensificato negli ultimi due anni della Scuola secondaria e specificamente nelle classi terze ove gli alunni sono sottoposti a test della

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conoscenza del sé, delle loro aspirazioni e delle loro attitudini proposti da personale dell’USR e da rappresentanti degli Uffici del Lavoro, partecipano ad incontri con docenti delle scuole superiori del territorio, ne visitano le strutture e ne analizzano i POF. Il docente referente all’Orientamento organizza nella sede dell’Istituto incontri tra insegnanti referenti di istituti superiori secondari incaricati ad illustrare i percorsi all’uopo con le famiglie degli alunni, a cui nel mese di Gennaio sarà dato un consiglio orientativo prima dell’iscrizione alla scuola Secondaria di II grado. Le informazioni agli alunni e alle famiglie verranno fornite da parte dei vari reverenti dei diversi istituti superiori attraverso incontri pomeridiani che si terranno nella sede della nostra scuola.

LA FORMAZIONE L’Istituto Comprensivo “Di Giacomo - De Nicola” è consapevole del fatto che la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi del cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane. Pertanto, cura la formazione dei Docenti in ingresso nella scuola attraverso tutors, se essi sono nella condizione di anno di prova. L’Istituto facilita il perseguimento del diritto allo studio del personale e la sua partecipazione, secondo i criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto, a corsi di formazione/aggiornamento non solo on-line ma anche indetti da Associazioni professionali o Enti preposti, dal MIUR, dall’U.S.R. Campania, dall’U.S.P. di Napoli.

OFFERTA FORMATIVA

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Per l’integrazione degli alunni diversamente abili, è istituito a livello d’istituto un gruppo di lavoro costituito da: Preside, Referente, Figura Obiettivo area alunni, Insegnanti di sostegno, un rappresentante dei docenti di base, Genitori degli alunni, Operatori socio-sanitari. Al passaggio da un ordine di scuola al successivo, gli operatori socio - sanitari in collaborazione con il gruppo di lavoro H, elaborano il nuovo profilo dinamico funzionale che rappresenta la guida per la programmazione educativa individualizzata o PEI, redatto dall’intero consiglio di classe.

PROGETTO “SCUOLA-FORMAZIONE” Le esigenze formative di ogni studente motivano scelte didattico – educative tese a favorire la valorizzazione di conoscenze e abilità personali, attraverso la scelta di progetti mirati che consentano l’attuazione di modalità di apprendimento attivo e la realizzazione di una pratica educativa improntata sulla ricerca e il confronto, per favorire negli alunni lo sviluppo di capacità critiche. CORSI DI RECUPERO La scuola, per l’anno scolastico 2013/2014, si è imposto come priorità assoluta quella di garantire agli alunni una migliore qualità dell’offerta formativa puntando al recupero di alcuni apprendimenti, quali italiano, matematica e inglese.

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E’ dovere e compito del Consiglio di Classe procedere all’individuazione delle cause dell’insuccesso scolastico e alla conseguente attivazione di interventi di recupero e alla verifica degli esiti di tali interventi. La responsabilità didattica del Consiglio di Classe si attua con i seguenti adempimenti: - Per gli studenti che a seguito delle verifiche periodiche previste dal Piano dell’Offerta Formativa, presentano insufficienze in una o più di queste discipline, il Consiglio di Classe procede ad una analisi della natura delle difficoltà e predispone indicazioni per interventi di recupero. - L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate dal Consiglio di Classe è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti interessati. Ove le medesime non intendano avvalersi di tali iniziative devono darne alla scuola comunicazione formale. In ogni caso gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche programmate dal Consiglio di classe che ne comunica l’esito alle famiglie. - Al termine di ciascun intervento di recupero nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate. Le modalità di realizzazione delle succitate verifiche sono deliberate dai consigli di classe che, in relazione alla natura della o delle discipline oggetto degli interventi di recupero, possono prevedere verifiche scritte e/o orali. L’organizzazione delle attività di recupero avviene compatibilmente con l’ammontare dei fondi assegnati alla Scuola per cui viene attribuito annualmente un monte ore da gestire per le attività pomeridiane di recupero articolate per classi parallele. PROGETTI MUSICALI l progetti musicali rappresentano un efficace strumento formativo e di diffusione del linguaggio e della cultura musicale tra gli allievi, le famiglie, il territorio, in un’ottica di continuità e rinnovamento dei percorsi didattici intrapresi. La pratica musicale rappresenta una vera e propria strategia per un apprendimento “a tutto tondo”, ove vengono chiamate in causa la sfera emotiva, espressiva, comunicativa, sociale di ogni singolo individuo, e tutte insieme riconducono ad una crescita armoniosa dell’individuo stesso, che ne potrà trarre inconsapevole ed indiscutibile beneficio. “L’orchestra” del nostro istituto è una realtà oramai consolidata, apprezzata e longeva che ha favorito e continua a favorire preziose esperienze di scambio, arricchimento e stimolo delle potenzialità di ciascun alunno, riconoscendone e sviluppandone le eccellenze, attraverso un canale comunicativo universale come quello musicale. Quest’anno il tutto vuole essere potenziato con la formazione di un “coro” la cui attività vuole promuovere il canto come espressione di bellezza artistica, di gioia di esprimersi e di collaborazione tra i partecipanti. Inoltre, se l'obiettivo finale dell'attività didattico - educativa è la formazione dell'Uomo che conosce se stesso, i suoi interessi, i limiti e le potenzialità, che sa autovalutarsi e decidere, e del Cittadino capace di partecipare alla vita della comunità in modo positivo ed attivo, intervenendo nelle vicende della società, l'area didattica del P.O.F. dovrà svilupparsi attorno ai seguenti punti:

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CONTINUITA’ ED ACCOGLIENZA Al fine di prevenire le difficoltà di inserimento/ adattamento degli alunni al passaggio da un grado all’altro di scolarità, saranno garantite forme di raccordo pedagogico, curriculare ed organizzativo tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado. EDUCAZIONE ALLA SALUTE Tale progetto è finalizzato a far acquisire agli alunni la consapevolezza del diritto/dovere alla salute, intesa come benessere fisico-psichico-sociale, sviluppando comportamenti individuali coerenti, consapevoli della necessità di evitare di causare danni all’ambiente circostante. EDUCAZIONE STRADALE L’Educazione Stradale, quale insegnamento obbligatorio prescritto dall’art. 230 del Nuovo Codice della Strada, non costituisce materia autonoma, ma rientra nel campo di raccordo culturale, interdisciplinare degli Studi Sociali per le Primarie e della Educazione alla Convivenza Civile per la Scuola Secondaria di I grado. Tutti i docenti agiranno sinergicamente per far conseguire agli alunni gli obiettivi formativi quali la conoscenza e il rispetto del Codice della Strada per prevenire comportamenti che possano provocare incidenti. LEGALITA’ E SOLIDARIETA’ Ai fini della formazione umana e sociale degli alunni, gli insegnanti daranno molta importanza all’educazione alla legalità e alla solidarietà, per infondere fiducia nelle istituzioni, nella democrazia, nel prossimo e nella legge. EDUCAZIONE ALLA LETTURA La Scuola intende creare un “clima pedagogico” adatto ad instaurare un incontro con la lettura che non sia puramente strumentale, per abituare l’alunno a considerare questa attività come un momento di piacere, per giocare con la fantasia, appagare le proprie curiosità, approfondire le proprie conoscenze. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI STUDIO Nel corso dell’anno si potranno programmare ed effettuare visite guidate in orario scolastico e viaggi d’istruzione della durata di uno o più giorni, al fine di ampliare le conoscenze culturali e favorire la socializzazione. La spesa per i viaggi d’istruzione sarà a totale carico delle famiglie degli alunni. SICUREZZA NELLA SCUOLA In base alle indicazioni contenute nella Legge 626/94 e nel D. M. 26/08/92, è stato elaborato un piano di evacuazione ed effettuata una valutazione dei rischi. Tale compito è stato affidato al servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi. Tutti i docenti ed alunni dovranno conoscere le procedure di sicurezza e i piani di evacuazione. Saranno effettuate due simulazioni di evacuazione per verificare le procedure e nel contempo educare gli alunni a prendere in seria considerazione tali aspetti, visto che sono comuni a tutti gli ambienti di lavoro. Ad alunni e docenti saranno distribuiti documenti sintetici facilmente memorizzabili delle procedure di evacuazione.

MANIFESTAZIONE DI FINE ANNO SCOLASTICO ATTIVITA’ MUSICALI E TEATRALI - DIBATTITI A TEMA MANIFESTAZIONE SOLIDARIETA’ E AIUTI UMANITARI GIORNATE COMMEMORATIVE CIVILI E RELIGIOSE ORIENTAMENTO Uno degli obiettivi della Scuola sarà quello di sostenere l’alunno nel suo processo di autocoscienza consentendogli gradualmente di acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità, aiutandolo a svilupparle in funzione delle scelte future.

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AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA La Scuola con l’apporto delle competenze professionali del personale docente e con la collaborazione delle famiglie e delle pubbliche istituzioni, promuove l’ampliamento dell’offerta formativa per mezzo di progetti che si propongono di raggiungere il seguente obiettivo finale: “ l’elevazione del livello di educazione personale, il potenziamento delle capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza sociale, nella prospettiva dell’integrazione europea quale momento essenziale di una più vasta apertura alla mondialità”. Da completare!

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La nostra scuola, attraverso strumenti interni di autovalutazione, controlla i risultati delle proprie

azioni, in funzione di un trattamento sempre continuo delle scelte progettuali, organizzative e

didattiche, al fine di migliorare la qualità dell’offerta formativa.

VERIFICA E VALUTAZIONE

P.O.F.

OGGETTI DELLA VALUTAZIONE

La valutazione del P.O.F. ha ad oggetto tre aree di indagine:

Attività progettuale

Servizio formativo

Organizzazione

Ogni area di indagine è sviluppata attraverso l’analisi dei tre

macroindicatori che emergono dal testo del Regolamento

dell’autonomia:

Flessibilità

Integrazione

Responsabilità

CRITERI DI VALUTAZIONE Congruenza tra il progettato e il realizzato

Corrispondenza tra il dichiarato e il percepito

Rispondenza dei percorsi didattici e delle

modalità di lavoro alla domanda formativa.

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CRITERI PER L’AUTOANALISI D’ISTITUTO

Il Circolo Didattico di Agerola ha aderito nell’anno scolastico 2000/2001 al “PROGETTO

QUALITA”. Si tratta di un percorso che ha sostenuto la nostra scuola nella progettazione,

nella realizzazione e nel controllo degli interventi per una qualificazione sempre più alta del

servizio.

A tal fine è stato costituito il CPPI (comitato, programmazione, progettazione, indirizzo): un

gruppo di lavoro con il compito di realizzare uno strumento di monitoraggio per la rilevazione

della qualità del servizio scolastico.

Nell’anno scolastico 2001/2002, quindi, il CPPI ha elaborato uno strumento di autoanalisi

d’Istituto avendo come riferimento “Il cruscotto”, di Scheerens, integrato dalle ricerche

OCSE, come previsto dalla “Fase 2” del Progetto qualità”.

Condivisi con il suddetto modello i CAMPI D’INDAGINE e i FATTORI DI QUALITA’, sono

stati individuati, secondo le esigenze del nostro Circolo Didattico, gli INDICATORI DI

QUALITA’ e gli strumenti di rilevazione dati, che hanno consentito negli anni scolastici

2002/2003, 2003/2004 e 2004/2005 di effettuare un “Check up” della scuola attraverso

l’individuazione dei punti di forza e di debolezza e di conseguenti progetti di miglioramento.

Contemporaneamente il Circolo ha avviato un lavoro di formazione con consulenza esterna ai

fini della redazione del Manuale della qualità e della relativa successiva certificazione di

qualità.

Dopo la redazione del Manuale della qualità, è stato sospeso l’iter per la certificazione; pertanto

il gruppo CPPI, in quanto gruppo d’autoanalisi, si è attivato per lo svolgimento delle attività

funzionali all’autoanalisi d’Istituto compatibilmente con le risorse economiche disponibili.

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Portatori d’interesse -Docenti

-Personale ATA -Genitori

DIRIGENTE SCOLASTICO

Bisogni

-Comunicazione efficace ed efficiente

-Ricerca, raccolta e archiviazione di materiali. -Coordinazione orientata ai risultati. -Comunicazione orientata al confronto esterno. -Elaborazione dati. -Ricognizione dei fondi disponibili. -Analisi dei bisogni formativi degli alunni e delle famiglie.

Comunicazione

-Capacità di

sintesi e chiarezza. -Capacità di relazionarsi all’interno e all’esterno.

Documentazione

-Capacità di

ricerca, interpretazione e archiviazione documenti. -Competenze informatiche.

PROMUOVERE E COORDINARE IL MONITORAGGIO E L’AUTOANALISI D’ISTITUTO

MISURAZIONE

-Contatti attivati

con i docenti. -Atti pubblicizzati

-Dati

raccolti.

-Dati informatizzati.

-Dati statistici -Unitarietà del processo.

-Archivio storico.

-Materiali informatizzati.

CPPI

Coordinamento e controllo qualità -Capacità di orientamento ala risultato. -Capacità gestionale.

Rilevazione e tabulazione dati - Competenze statistiche.

Gestione finanziaria

-Competenze

amministrative contabili.

Analisi dei bisogni Competenze relazionali -Capacità di osservazione e rilevazione dati.

Comunicare

-Garantire la

circolarità delle informazioni nei tre plessi del Circolo. -Raccogliere proposte e richieste relative ai processi di autoanalisi da parte dei colleghi.

Documentare

-Seguire la storia

del progetto attraverso la raccolta del materiale. -Raccogliere materiale di implementazione del progetto. -Stilare i verbali e raccogliere le circolari. -Raccogliere il lavoro prodotto dal gruppo per informatizzarlo sul floppy. -Tabulare i dati in grafici e tabelle. -Costruire per il Collegio lucidi esplicativi del lavoro svolto.

Coordinare

-Partecipare alla

progettazione in tutte le sue fasi. -Delegare compiti e sollecitare le responsabilità. -Promuovere il lavoro dei vari ruoli e coordinare l’azione. -Controllare e verificare i processi avviati e i risultati conseguiti. - Mantenere i rapporti con le altre scuole della rete e con il Polo regionale. -Relazionare al Collegio sul lavoro svolto.

Rilevare e tabulare dati -Raccogliere e tabulare dati.

Gestire

-Tenere d’occhio

il budget. -Controllare la tenuta e la rendicontazione del budget.

Analizzare -Rilevare le

esigenze formative dell’utenza (alunni-famiglia).