Appunti sul processo tintura

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Appunti processo di tintura

Citation preview

  • Tintura e coloranti Pag. 1 a 5

    TINTURA

    Processo di nobilitazione estetica che richiede:

    produzione fedele di una determinata tinta

    solidit della tinta

    uniformit di tintura

    assenza totale di difetti

    Per ottenere una tintura ottimale bisogna quindi operare a monte scelte appropriate :

    selezione del la classe di coloranti pi adatta al tipo di fibra

    scelta del metodo tintoriale pi appropriato sia in relazione al substrato che al colorante

    selezione della macchina di tintura pi idonea in relazione al tipo di articolo

    COLORANTI

    BASICI O CATIONICI = per fibre proteiche o vegetali dopo mordenzatura con sali metallici (molto

    brillanti ma poco solidi)

    ACIDI = per fibre proteiche (buona brillantezza, scarsa solidit)

    DISPERSI = per fibre poco igroscopiche come poliestere acetato e acrilico, sono formati da molecole

    molto piccole che penetrano direttamente nelle fibra senzsa prima solubilizzarsi in acqua

    DIRETTI O SOSTANTIVI = buona affinit per tutte le fibre e quindi adatti alle mischie ( poco brillanti,

    solidit medio-bassa, ma molto economici)

    REATTIVI = per fibre proteiche cellulosiche e poliammidiche (molto brillanti, buona solidit, costo

    medio)

    AL TINO = fibre cellulosiche, raramente per proteiche e poliammidiche )molto brillanti, ma pochi

    colori, solidit buona, costo elevato )

    CARATTERISTICHE DEI BAGNI DI TINTURA

    Rapporto di bagno (litri bagno/kg di merce)

    pH

    velocit di riscaldamento

    temperatura di tintura

    tempo del processo

    impiego di ausiliari

    TINTURA AD ESAURIMENTO

    Il materiale da tingere viene posto nel bagno di tintura e viene lasciato finch non c pi migrazione

    di colorante dal bagno alla fibra ( o meglio c un passaggio uguale e reciproco di colorante dal

    bagno alla fibra e dalla fibra al bagno). E richiesta a fine tintura leliminazione del colorante non

    legato alla fibra.

    TINTURA IN CONTINUO

    Il tessuto, con varie metodologie e macchinari, viene fatto passare in continuo nel bagno di tintura

    finch la quantit di colorante giusta non passa dal bagno alla fibra.

    SUPPORTI DI TINTURA

    La tintura pu essere realizzata su materiali tessili in diverse fasi di lavorazione:

    in fibra o in fiocco o in massa

    in top o in tow

    in filato (su rocca, su matassa)

    in pezza

    in capo

  • Tintura e coloranti Pag. 2 a 5

    MACCHINARI DI TINTURA

    Barche ad aspo = il tessuto in corda si muove circolarmente grazie ad un aspo, quando passa in

    basso viene immesso in una vaca contenente il bagno di tintura

    Jet = il tessuto mosso dal movimento del bagno che scorre ad alta velocit

    Overflow = il tessuto in movimento grazie ad un dispositivo a cascata di acqua detto flow

    Silurio = un dispositivo a circolazione di bagno che tingono il tessuto avvolto su un subbio

    forato

    COLORANTI E TECNICHE DI TINTURA

    DIFFERENZE TRA STAMPA E TINTURA

    La TINTURA consiste nel tingere un manufatto tessile in tinta unita , generalmente mediante un

    bagno di tintura che contiene il colorante disciolto in soluzione acquosa.

    La STAMPA consiste nel decorare un manufatto tessile con motivi generalmente a pi colori

    applicati mediante dense paste da stampa, del colore prescelto, entro aree di disegno prestabilite.

    DISTINZIONE TRA PIGMENTI E COLORANTI

    PIGMENTO = sostanza inorganica, solitamente di origine minerale, insolubile in acqua e nei comuni

    solventi, si presenta in forma di granuli o polveri e serve per preparare smalti e vernici (es. biacca,

    gesso, grafite, ematite, ocra).

    COLORANTE = sostanza origine organica, naturale o di sintesi, solubile in acqua o solventi , che si

    lega alle materie da colorare in modo stabile mediante legami chimici

    CLASSIFICAZIONI COMMERCIALI DEI COLORANTI

    I coloranti possono essere classificati in tre modi:

    CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA COMPOSIZIONE CHIMICA

    In genere i principali coloranti appartengono alla famiglia chimica degli idrocarburi aromatici, cio

    derivanti dal benzene con alcuni atomi di idrogeno sostituiti da due particolari raggruppamenti

    atomici:

    GRUPPI CROMOFORI = sono molecole organiche portatrici di colore. Contengono molti doppi legami,

    con elettroni facilmente eccitabili, in grado di assorbire la radiazione luminosa delle lunghezze

    d'onda corrispondenti ai vari colori es. radicale alchene, alchino

    GRUPPI AUXOCROMI = Sono raggruppamenti chimici che aiutano il colore nel senso che, legati al

    gruppo cromogeno ne rafforzano la capacit colorante es. gruppo ossidrile (- OH), gruppo amminico

    (-NH2).

    CLASSIFICAZIONE IN BASE ALL'ORIGINE

    In base all'origine i coloranti si dividono in due grandi classi:

    COLORANTI NATURALI = che possono essere di origine animale (es. porpora, chermes, cocciniglia)

    oppure di origine vegetale (es. indaco, henn)

    COLORANTI SINTETICI = tutti prodotti industrialmente partendo da sostanza chimiche organiche come

    naftalene, toluene anilina

    CLASSIFICAZIONE TINTORIALE

    COLORANTI BASICI O CATIONICI = sono i primi coloranti di sintesi prodotti nel 1856. Contengono gruppi

    auxocromi basico. Tingono direttamente in bagno neutro le fibre animali e con mordenti in genere al

  • Tintura e coloranti Pag. 3 a 5

    tannino anche le fibre vegetali. Si usano anche per tingere pelli e cuoio. Danno tinture estremamente

    brillanti ma poco solide

    COLORANTI ACIDI O ANIONICI = contengono i gruppi acidi COOH o SO3H. Tingono direttamente le fibre

    animali in bagno acido, ma anche le fibre sintetiche a carattere basico come le poliacriliche e le

    poliammidiche. Non sono adatti per le fibre vegetali che vengono degradate dalle sostanze acide.

    Danno tinture brillanti in una vasta gamma di tonalit, ma sono poco solidi al sudore.

    COLORANTI SOSTANTIVI O DIRETTI = Sono coloranti con molecola organica diazotata. Tingono sia le fibre

    animali che quelle vegetali in bagno neutro o leggermente basico. Sono a basso costo, hanno una

    buona affinit con quasi tutte le fibre, hanno buon potere egualizzante , ma medio- bassa solidit

    soprattutto al lavaggio

    COLORANTI A SVILUPPO = Nella loro molecola contenuto il gruppo diazo, la caratteristica di questi

    coloranti sta nel fatto che la tintura richiede due bagni reattivi successivi, il primo per depositare il

    colorante, il secondo per far sviluppare il colore direttamente sulla fibra. Tingono sia le fibre

    naturali che le artificiali, ma anche delle poliammidiche e della seta. Hanno toni brillanti e ottima

    solidit.

    COLORANTI REATTIVI = Sono coloranti che formano forti legami covalenti con i gruppi ossidrili della

    cellulosa delle fibre vegetali realizzando tinture particolarmente solide. Si utilizzano per tutte le fibre

    cellulosiche naturali e artificiali , tranne che per l'acetato. Sono stati gli ultimi coloranti ad essere

    sintetizzati nel 1950

    COLORANTI A MORDENTE = Sono coloranti che richiedono una preventiva mordenzatura del tessuto con

    sali metallici. Il colorante non si fissa direttamente sulla fibra, ma si lega ai metalli gi depositati

    sulla fibra.

    COLORANTI AL TINO = Sono coloranti insolubili in acqua che richiedono , quindi, una preventiva

    solubilizzazione con idrosolfito. La forma insolubile del colorante colorata, mentre quella solubile

    detta leuco perch appare incolore, La forma leuco si lega facilmente e in modo stabile con legami

    covalenti agli OH della cellulosa delle fibre vegetali, la semplice esposizione all'aria del tessuto tinto

    provoca una ossidazione che fa ricomparire il colore.

    COLORANTI ALLO ZOLFO = Sono anch'essi insolubili in acqua, vengono solubilizzati con solfuro di sodio e

    successivamente applicati con un processo analogo a quello dei coloranti al tino. Tingono bene le

    fibre vegetali e artificiali cellulosiche.

    COLORANTI DISPERSI = Sono coloranti insolubili in acqua , ma in essa disperdibili grazie all'utilizzo di

    particolari sostanze tensioattive. Vengono utilizzati per tingere le fibre sintetiche, in particolare il

    poliestere che dato il suo aspetto cristallino e compatto risulta praticamente idrofobo

    PROPRIETA' DEI COLORANTI

    AFFINIT = parametro che esprime la spontaneit con cui un colorante sale sulla fibra (maggiore

    affinit = pi facile tintura)

    SOLIDIT = resistenza della tintura agli agenti chimico-fisici utilizzati nel finissaggio del tessuto o

    durante il suo uso. es. solidit alla luce, al sudore, al candeggio

    POTERE COPRENTE= quantit di tessuto che si riesce a tingere, nella tonalit voluta, con una quantit

    unitaria di colorante

    POTERE EGUALIZZANTE= capacit del colorante di dare tinture uniformi senza aloni ne chiazze

    PROCESSO DI TINTURA

  • Tintura e coloranti Pag. 4 a 5

    La tintura pu essere effettuata sul prodotto tessile in varie fasi della sua lavorazione:

    sulla fibra in fiocco

    sul filato

    sul tessuto

    sul capo

    per le fibre sintetiche e artificiali, anche in pasta o in massa (cio sul polimero sciolto)

    Quando la tintura viene fatta nei primi stadi di lavorazione garantisce migliore solidit e

    egualizzazione, per contro sono maggiori i costi e i tempi preventivi rispetto al momento di vendita

    del prodotto.

    FASI DEL PROCESSO DI TINTURA

    OPERAZIONI PRETINTORIALI = Hanno lo scopo di preparare un tessuto alla tintura eliminando o

    riducendo le impurit naturali o artificiali presenti sulla fibra per favorire un omogeneo

    assorbimento del colorante (come grassi, cere, lignina, oli di filatura, bozzime), con processi che

    rendano ottimale la resa della successiva tintura (es. candeggio, cloraggio, termofissaggio)

    PURGA E il trattamento che viene effettuato sul cotone e sulle fibre vegetali in genere, per

    eliminare tutte le impurit naturali e rendere la fibra perfettamente pulita e idrofila. Si effettua con

    sostanze alcaline a base di soda caustica pi o meno concentrate a seconda delleffetto desiderato,

    a 95C per 30 minuti. La purga si effettua anche sulla lana per eliminare i grassi , ma in questo

    caso il trattamento deve essere blando perch la lana sensibile agli alcali.

    CANDEGGIO Si effettua sulle fibre naturali e artificiali cellulosiche per eliminare il colore naturale

    della fibra e per decolorare le eventuali guscette presenti.

    SCELTA E PREPARAZIONE DEI COLORANTI

    PREPARAZIONE DEL BAGNO DI TINTURA

    TINTURA CON CONTROLLO DEI PARAMETRI PH, TEMPO , TEMPERATURA

    LAVAGGIO

    ASCIUGATURA

    TECNICHE DI TINTURA

    Esistono diversi processi tintoriali in relazione al tipo di manufatto da tingere (stoffa, maglia) e al tipo

    di composizione fibrosa.

    Semplificando si pu dire che i metodi per trasferire il colorante dal bagno di tintura al substrato

    tessile sono due:

    PER ESAURIMENTO DEL BAGNO = Il colorante viene disciolto o disperso nel bagno di tintura

    secondo un preciso rapporto di bagno. Successivamente il materiale tessile viene immerso nel

    bagno e lasciato in tali condizioni fino a ce la maggior parte del colorante non si sia trasferito dal

    bagno alla fibra. Da ultimo si lava per eliminare il colorante non fissato e si asciuga Si utilizza su

    fiocco, filato, tessuto, capo.

    Macchine per la tintura a esaurimento :

    AUTOCLAVI : si utilizzano per fiocco e filato in rocche o matasse, il bagno grazie a una pompa viene

    fatto circolare continuamente nell'autoclave

    ARMADIO: si utilizza solo per filato in matasse , richiede rapporti di bagno ridotti

  • Tintura e coloranti Pag. 5 a 5

    JET E OVERFLOW = tingono le pezze di tessuto in corda cio con le estremit cucite le une alle

    altre , e ripiegate per il lungo , sia la merce che il bagno sono in movimento

    JIGGER O SILURI = tingono tessuti in largo cio la pezza aperta e distesa, il materiale si muove e il

    bagno fermo in una vasca sul fondo della macchina

    PER FOULARDAGGIO = Con macchine apposite (foulard) si distribuisce uniformemente sul prodotto

    tessile il bagno di tintura. Si effettua solo sul tessuto in pezza in largo e non sul fiocco n sul filato

    n sul capo. Consente il minimo utilizzo di acqua e di energia con un notevole risparmio sui costi ( il

    rapporto di bagno 1:1)