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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA La tutela giurisdizionale

Art. 263 TFUE

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Page 1: Art. 263 TFUE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

Dipartimento di Giurisprudenza

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA

La tutela giurisdizionale

Page 2: Art. 263 TFUE

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L’Unione europea costituisce una comunità di diritto.

Stati membri, istituzioni e singoli sono tenuti a rispettare le

norme di diritto europeo.

Art. 19, n. 1 TUE: Gli SM stabiliscono i rimedi giurisdizionali

necessari per assicurare una tutela giurisdizionale effettiva nei

settori disciplinati dal diritto UE.

Art. 19, n. 2 TUE: La Corte di giustizia dell’UE si pronuncia

conformemente ai trattati:

sui ricorsi presentati da uno SM, da un’istituzione o dai singoli;

in via pregiudiziale, su richiesta delle giurisdizioni degli SM,

sull’interpretazione del diritto UE o sulla validità degli atti

adottati dalle istituzioni;

negli altri casi previsti dai trattati.

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Page 3: Art. 263 TFUE

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Il rispetto del diritto europeo è assicurato a due livelli:

Nazionale Europeo

Giudice europeoGiudice nazionale

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Page 4: Art. 263 TFUE

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IL CONTROLLO GIURISDIZIONALE EUROPEO

DIRETTO: da parte del giudice europeo, su iniziativa degli

Stati membri, delle istituzioni europee o dei singoli. Si

esaurisce con la pronuncia del giudice europeo.

INDIRETTO: cooperazione tra giudice europeo e giudice

nazionale. Rinvio pregiudiziale.

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Page 5: Art. 263 TFUE

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IL CONTROLLO GIURISDIZIONALE DIRETTO

sulla legittimità degli atti e dei comportamenti delle

istituzioni europee (controllo delle istituzioni).

sulla corretta applicazione del diritto europeo negli

Stati membri (controllo degli Stati).

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Page 6: Art. 263 TFUE

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Il controllo giurisdizionale diretto sulla legittimità dei

comportamenti degli SM e degli atti e dei comportamenti

delle istituzioni europee si realizza attraverso:

la procedura di infrazione

l’azione di annullamento

l’azione in carenza

l’eccezione di invalidità

l’azione di responsabilità extracontrattuale

il contenzioso in materia di personale

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Page 7: Art. 263 TFUE

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LA PROCEDURA DI INFRAZIONE: ART. 258 TFUE

Si ricollega al ruolo della Commissione di custode dei

Trattati ed ha quale finalità quella di porre termine alla

violazione del diritto europeo da parte di uno SM.

ART. 258 TFUE: La Commissione, quando reputi che uno SM

abbia mancato a uno degli obblighi a lui incombenti in

virtù dei trattati, emette un parere motivato al riguardo,

dopo aver posto lo SM in condizioni di presentare le sue

osservazioni.

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Page 8: Art. 263 TFUE

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Obblighi incombenti in virtù dei trattati: nozione ampia.Ogni obbligo imposto dal diritto europeo, primario oderivato.

Due eccezioni: disavanzi pubblici eccessivi – violazione deidiritti fondamentali

Inadempimento: può essere una condotta omissiva ocommissiva. E’ irrilevante l’elemento psicologico dellacolpa o del dolo.

Violazione imputabile allo Stato: Stato-organizzazione,comprensivo di tutte le articolazioni (locali e centrali)attraverso cui viene esercitato il potere pubblicoall’interno del territorio statale.

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Page 9: Art. 263 TFUE

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• Gli SM non possono richiamarsi a situazioni del loro

ordinamento per giustificare l’inosservanza degli

obblighi derivanti dal diritto europeo.

• Sebbene ogni SM sia libero di ripartire come crede le

competenze normative sul piano interno, tuttavia a

norma dell’art. 258 TFUE esso resta il solo responsabile,

nei confronti dell’Unione, del rispetto di tali obblighi.

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Page 10: Art. 263 TFUE

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• FASE PRECONTENZIOSA: sempre presente e sempre

necessaria. Affidata completamente alla Commissione

alla quale spetta di decidere se avviare la procedura

contro uno SM.

• FASE CONTENZIOSA: si svolge davanti alla Corte di

giustizia. Spetta sempre solo alla Commissione decidere

se investire della questione la Corte di giustizia.

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Page 11: Art. 263 TFUE

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Dopo aver posto lo SM in condizioni di presentare le sueosservazioni.

c.d. fase pre-contenziosa della procedura di infrazione

Lettera di messa in mora

Osservazioni dello SM

(Contatti tra lo SM e i funzionari della Commissione)

Parere motivato

In questa fase di cerca di comporre la controversia in modoamichevole, senza ricorrere al giudice europeo.

Fase essenziale: non è possibile adire la Corte di giustiziase prima non è stata svolta la fase pre-contenziosa.

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Page 12: Art. 263 TFUE

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Parere motivato: è l’atto con il quale la Commissionecristallizza in modo definitivo gli addebiti mossi allo SM e loinvita a conformarsi entro un determinato termine.

Atto non vincolante. Lo SM non è tenuto a conformarsi alparere motivato. Lo deve fare solo se vuole evitare chedella questione venga investita la Corte di giustizia.

Terminata la fase c.d. pre-contenziosa, la Commissione, senon è persuasa dalle argomentazioni dello SM, puòpresentare ricorso alla Corte di giustizia, dando inizio allac.d. fase contenziosa.

Potere discrezionale della Commissione. Il singolo non godedi un diritto a che la Commissione agisca. Quindi non puòesperire un ricorso in carenza.

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Page 13: Art. 263 TFUE

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ART. 260 TFUE: Quando la Corte di giustizia riconosce che

uno SM ha mancato ad uno degli obblighi ad esso incombenti

in virtù dei trattati, tale Stato è tenuto a prendere i

provvedimenti che l’esecuzione della sentenza della Corte

di giustizia comporta.

Si tratta di una sentenza di accertamento, con la quale la

Corte accerta che lo SM è venuto meno ad uno degli

obblighi imposti dal diritto europeo.

Per effetto di tale accertamento, l’art. 260 TFUE impone

allo SM l’obbligo di adottare tutti i provvedimenti necessari

per conformarsi alla sentenza della Corte.

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Page 14: Art. 263 TFUE

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Se ritiene che lo SM in questione non abbia preso detti

provvedimenti, la Commissione, dopo aver dato a tale Stato

la possibilità di presentare le sue osservazioni, formula un

parere motivato che precisa i punti sui quali lo SM in

questione non si è conformato alla sentenza della Corte di

giustizia.

Nuova procedura di infrazione con avvio della fase pre-

contenziosa.

Originariamente tale seconda procedura di infrazione era

del tutto identica alla prima, per cui l’unico risultato era

quello di ottenere un’ulteriore sentenza di accertamento da

parte della Corte di giustizia circa l’inadempimento dello

SM.

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Page 15: Art. 263 TFUE

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Con il Trattato di Maastricht è stata prevista la possibilità per la

Commissione di richiedere alla Corte di giustizia di comminare

una sanzione pecuniaria (somma forfettaria o penalità di mora) a

carico dello SM responsabile della violazione.

ART. 260, 2 TFUE: Nel caso di seconda procedura di infrazione,

la Commissione può adire la Corte dopo aver inviato la lettera

di messa in mora, senza dover emettere anche il parere

motivato.

ART. 260, 3 TFUE: La Commissione, quando propone ricorso

alla CdG in quanto lo SM non ha provveduto a comunicare le

misure adottate per recepire una direttiva può indicare

l’importo della sanzione pecuniaria che ritiene adeguato.

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Page 16: Art. 263 TFUE

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ART: 259 TFUE: Ciascuno degli SM può adire la Corte di

giustizia quando reputi che un altro SM ha mancato a uno

degli obblighi incombenti in virtù dei trattati.

Prima di presentare il ricorso alla Corte di giustizia lo SM

deve rivolgersi alla Commissione alla quale spetta di

avviare la fase pre-contenziosa.

LA PROCEDURA DI INFRAZIONEAD INIZIATIVA DEGLI STATI MEMBRI

(ART. 259 TFUE)

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Page 17: Art. 263 TFUE

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La Commissione emette un parere motivato dopo che gli SM

interessati siano stati posti in condizione di presentare in

contraddittorio le loro osservazioni scritte e orali.

Qualora la Commissione non abbia formulato il parere nel

termine di tre mesi dalla domanda (o lo abbia formulato in

senso favorevole allo SM accusato), lo SM denunciante può

rivolgersi alla Corte di giustizia.

N.B. I singoli non sono legittimati a proporre la procedura

di infrazione.

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Page 18: Art. 263 TFUE

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L’azione di annullamento è regolata dall’art. 263 TFUE e

consiste nell’impugnazione, mediante ricorso, di un atto

adottato dalle istituzioni europee che si ritiene viziato e

pregiudizievole.

Strumento tipico attraverso cui si realizza il controllo

giurisdizionale della legittimità degli atti delle istituzioni

europee.

L’AZIONE DI ANNULLAMENTO

(Art. 263 TFUE)

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Art. 263 TFUE:

Gli atti legislativi.

Gli atti del Consiglio, della Commissione e della BCE

che non siano raccomandazioni o pareri.

Gli atti del PE e del Consiglio europeo destinati a

produrre effetti giuridici nei confronti di terzi.

Gli atti degli organi e organismi dell’UE destinati a

produrre effetti giuridici nei confronti di terzi.

QUALI ATTI POSSONO

ESSERE IMPUGNATI ?

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Page 20: Art. 263 TFUE

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Si deve trattare di atti vincolanti (NO raccomandazioni +pareri).

Regolamenti, direttive e decisioni.

La sostanza prevale sempre sulla forma. Qualunqueprovvedimento adottato dalle istituzioni(indipendentemente dalla sua natura e forma) chemiri a produrre effetti giuridici.

Si deve trattare di atti definitivi.

Atti che fissano definitivamente la posizionedell’istituzione e in quanto tali sono idonei a produrreeffetti giuridici.

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RICORRENTI PRIVILEGIATI

Gli Stati membri.

Il Consiglio, la Commissione e il Parlamento europeo.

RICORRENTI INTERMEDI

La Corte dei conti, la BCE e il Comitato delle Regioni soltanto

qualora l’atto impugnato pregiudica le loro prerogative.

RICORRENTI NON PRIVILEGIATI

I singoli (persone fisiche e giuridiche).

Chi può impugnare un atto delle istituzioni

europee con l’azione di annullamento?

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Page 22: Art. 263 TFUE

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Possono proporre l’azione di

annullamento contro qualsiasi

atto ritenuto impugnabile.

Non devono dimostrare alcuno

specifico interesse, in quanto si

ritiene che tali soggetti siano

investiti di diritto di un interesse

generale a che la condotta delle

istituzioni europee sia legittima.

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Page 23: Art. 263 TFUE

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Possono proporre l’azione di

annullamento solo contro gli atti

che pregiudicano le loro

prerogative.

Devono, pertanto, dimostrare

che l’atto impugnato invade la sfera

riservata alle loro competenze o

ne pregiudica l’esercizio.

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Page 24: Art. 263 TFUE

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Qualsiasi persona fisica e

giuridica può proporre un

ricorso contro:

• gli atti adottati nei suoi confronti

• gli atti che la riguardano direttamente e

individualmente

• gli atti regolamentari che la riguardano direttamente

e non comportano alcuna misura d’esecuzione.

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Page 25: Art. 263 TFUE

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L’atto riguarda INDIVIDUALMENTE un soggetto qualora il

provvedimento lo tocchi a causa di determinate qualità

personali ovvero di particolari circostanze atte a

distinguerlo dalla generalità e quindi lo identifichi alla

stregua dei destinatari.

ESEMPIO: Decisione della Commissione indirizzata ad uno

SM con cui si chiede a tale SM il recupero di un aiuto di

Stato concesso a favore di un’impresa.

Tale impresa è stata ritenuta colpita INDIVIDUALMENTE

dalla decisione, ancorché non era la destinataria di essa.

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Page 26: Art. 263 TFUE

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ESEMPIO: Decisione della Commissione che dichiara

compatibile con il mercato comune un aiuto di Stato

concesso dallo Stato membro X a favore dell’impresa Y. I

concorrenti dell’impresa Y, pur non essendo destinatari

della decisione, sono considerati colpiti INDIVIDUALMENTE.

L’atto riguarda DIRETTAMENTE un soggetto qualora il

provvedimento lo tocchi direttamente, vale a dire

indipendentemente dall’intervento di altri atti o di terzi

soggetti.

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Page 27: Art. 263 TFUE

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Atti regolamentari che non comportano alcuna misura

d’esecuzione.

Atti di portata generale ad eccezione degli atti

legislativi.

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Il termine per l’impugnazione è 2 mesi a decorrere dalla

pubblicazione dell’atto, ovvero dalla notificazione dell’atto

al suo destinatario.

I vizi che possono essere fatti valere sono:

l’incompetenza

la violazione di forme sostanziali

la violazione di legge

lo sviamento di potere

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Page 29: Art. 263 TFUE

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L’INCOMPETENZA

L’istituzione non poteva emanare l’atto in quanto la

competenza ad emanare quell’atto spetta ad un’altra

istituzione (c.d. incompetenza interna).

L’istituzione non poteva emanare l’atto in quanto

l’Unione nel suo complesso non ha la competenza, che

spetta invece ad altri soggetti (es. SM) (c.d.

incompetenza esterna).

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LA VIOLAZIONE DI FORME SOSTANZIALI

Sussiste quando l’atto è privo di quei requisiti formali

che possono incidere, per la loro importanza, sul contenuto

dell’atto stesso.

ESEMPIO: violazione di forme relative al procedimento che

ha condotto all’adozione dell’atto.

ESEMPIO: violazione dell’obbligo di motivazione dell’atto.

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Page 31: Art. 263 TFUE

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LA VIOLAZIONE DI LEGGE

Violazione dei trattati e di qualsiasi altra regola di diritto

europeo.

LO SVIAMENTO DI POTERE

L’istituzione ha la competenza ad emanare l’atto, ma lo fa

perseguendo scopi diversi da quelli per i quali tale potere le

è stato attribuito.

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Page 32: Art. 263 TFUE

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Art. 264 TFUE: Se il ricorso è fondato, la Corte di giustiziadichiara nullo e non avvenuto l’atto impugnato.

Nullità erga omnes: nei confronti di tutti.

Nullità ex tunc: la nullità retroagisce al momento in cui èstato emanato l’atto

Art. 264, comma 2, TFUE: la Corte di giustizia, ove loreputi necessario, precisa gli effetti dell’atto annullatoche devono essere considerati come definitivi.

Art. 266 TFUE: la sentenza di annullamento della Corte digiustizia comporta per l’istituzione che aveva adottatol’atto l’obbligo di adottare i provvedimenti che l’esecuzionedella sentenza della Corte comporta.

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Page 33: Art. 263 TFUE

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Rappresenta un’altra forma di controllo giurisdizionaledella legittimità del comportamento delle istituzionieuropee.

In questo caso il ricorso è diretto a far accertarel’omissione da parte delle istituzioni europeenell’adozione di un atto che hanno l’obbligo diemanare.

Ciò che rileva è l’illegittima inattività delle istituzioni.

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Page 34: Art. 263 TFUE

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Art. 265, 1° co., TFUE: Qualora, in violazione deiTrattati, il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, ilConsiglio, la Commissione o la BCE si astengano dalpronunciarsi, gli SM e le altre istituzioni possono adire laCorte di giustizia per far constatare tale violazione. Ilpresente articolo si applica anche agli organi e organismidell’U.E. che si astengano dal pronunciarsi.

DUE PRESUPPOSTI

Ciò significa che il ricorso in carenza non può essere esperitoqualora l’adozione di un atto rientra nella discrezionalitàdell’istituzione comunitaria (Es. omessa emanazione di unparere motivato).

Esistenza di un obbligo di agire

in capo all’istituzione

Violazione di tale

obbligo

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Page 35: Art. 263 TFUE

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ART. 265, 2° co., TFUE: Il ricorso è ricevibile soltantoquando l’istituzione in causa sia stata preventivamenterichiesta di agire (fase pre-contenziosa).

Messa in mora/diffida: non sono richieste formuleparticolari, ma deve essere formulata in modo chiaro epreciso, cosicché l’istituzione capisca che rischia di subireun ricorso in carenza. Devono essere specificati iprovvedimenti di cui si chiede l’adozione.

Se, allo scadere del termine di due mesi da tale richiesta,l’istituzione non ha preso posizione, il ricorso può essereproposto alla Corte di giustizia entro un nuovo termine didue mesi (fase contenziosa).

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Page 36: Art. 263 TFUE

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Se, invece, l’istituzione

rifiuta espressamente di adottare l’atto

adotta l’atto

adotta un atto diverso da quello richiesto

la procedura termina, per ché in tal caso non si è più in

presenza di un’omissione illegittima.

C’è un atto che eventualmente potrà essere impugnato con

il ricorso di annullamento.

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Page 37: Art. 263 TFUE

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Soggetti contro la cuicarenza è possibile esperire ilricorso

Parlamento europeo

Consiglio

Consiglio europeo

Commissione

BCE

Organi e organismi

Soggetti che possonopresentare il ricorso (ricorrenti)

Legittimati passivi

Legittimati attivi

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Page 38: Art. 263 TFUE

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Ricorrenti privilegiati:

• Gli Stati membri

• Le istituzioni

Essi godono di una legittimazione a ricorrente ampia e

completa.

Ricorrenti non privilegiati:

Ogni persona fisica o giuridica può adire la Corte per

contestare ad una delle istituzioni/organo/organismo di

avere omesso di emanare nei suoi confronti un atto che

non sia una raccomandazione o un parere.

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Page 39: Art. 263 TFUE

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Non solo decisioni indirizzate al ricorrente, ma ancheregolamenti o decisioni indirizzate ad altri soggetti, ma cheriguardano direttamente e indirettamente il ricorrente

In caso di accoglimento del ricorso la Corte di giustiziaaccerta l’omissione dell’istituzione.

La Corte non può né colmare la lacuna emanando l’atto, nécondannare l’istituzione ad adottarlo.

Tuttavia, in base all’art. 266, comma 1, TFUE, l’istituzionela cui astensione sia stata dichiarata contraria al dirittoeuropeo è tenuta a prendere i provvedimenti chel’esecuzione della sentenza della Corte di giustiziacomporta.

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Page 40: Art. 263 TFUE

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Art. 277 TFUE: nel caso di un giudizio avente ad oggetto un atto

di portata generale adottato da un’istituzione, organo o

organismo dell’Unione, ciascuna parte può, anche dopo la spirare

del termine di 2 mesi previsto per il ricorso in annullamento,

domandare alla Corte di giustizia l’inapplicabilità dell’atto stesso

sulla base degli stessi motivi previsti per il ricorso in

annullamento.

La finalità è quella di evitare che un atto illegittimo, ancorché

non impugnato, possa produrre effetti in un caso concreto.

L’ECCEZIONE DI

INVALIDITA’

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Page 41: Art. 263 TFUE

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L’eccezione di invalidità ha carattere INCIDENTALE.

Può essere sollevata soltanto nell’ambito di una proceduraavviata davanti alla Corte di giustizia per altri motivi emira a far dichiarare inapplicabile l’atto anche dopo chesiano scaduti i termini per impugnarlo con l’azione diannullamento.

ESEMPIO: eccezione di invalidità di un regolamento inoccasione dell’impugnazione di un atto di esecuzione diquel regolamento e come motivo di invalidità dell’attoimpugnato.

Se il ricorso viene accolto, l’atto è inapplicabile, maresta in vigore.

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Page 42: Art. 263 TFUE

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L’eccezione di invalidità non può essere utilizzata dai

singoli per far valere l’invalidità di atti che gli stessi

singoli avrebbero potuto impugnare.

Strumento residuale per far valere l’invalidità di atti non

altrimenti impugnabili.

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Page 43: Art. 263 TFUE

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L’AZIONE DI RESPONSABILITA’ EXTRA-CONTRATTUALE

Art. 340 TFUE: in materia di responsabilità

extracontrattuale l’Unione deve risarcire i danni cagionati

dalle sue istituzioni o dai suoi organi nell’esercizio delle

loro funzioni.

Nel caso di danni arrecati dalla BCE e dai suoi agenti

risponde la BCE, non l’Unione.

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Page 44: Art. 263 TFUE

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Autonomia rispetto ai ricorsi in annullamento e in carenza.

L’azione di responsabilità extracontrattuale non mira

all’eliminazione o all’adozione di un atto. Mira, invece, ad

ottenere il risarcimento dei danni subiti a causa di

quell’atto o di quella omissione.

I presupposti per la sua esperibilità sono:

l’illiceità del comportamento contestato alle istituzioni;

l’esistenza di un danno;

il nesso causale tra la condotta illecita e il danno.

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Page 45: Art. 263 TFUE

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Quanto maggiore è il potere discrezionale di cui gode

l’Unione tanto più si richiede una violazione grave e

manifesta.

Il danno risarcibile comprende sia il danno emergente sia il

lucro cessante + gli interessi.

Il nesso causale sussiste quando il comportamento

contestato costituisce la causa certa e diretta del danno.

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Page 46: Art. 263 TFUE

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Rispetto alla sentenze del Tribunale la Corte di giustizia operacome giudice di secondo grado.

L’impugnazione davanti alla Corte di giustizia ha i connotati delgiudizio di Cassazione, non di quello dell’appello. Non mira ariesaminare i fatti, ma soltanto a verificare l’assenza di errori didiritto.

Incompetenza del Tribunale.

Vizi di procedura.

Violazione del diritto UE.

Se la Corte accoglie l’impugnazione annulla la sentenza delTribunale.

Può decidere la causa nel merito si i fatti risultano integralmenteaccertati.

In caso contrario, rinvia la causa al Tribunale.

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Page 47: Art. 263 TFUE

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LA REVOCAZIONE

Mezzo straordinario di ricorso.

Esperibile entro 10 anni dalla sentenza della Corte.

Possibile solo quando dopo la sentenza della Corte

emergono fatti nuovi, anteriori alla sentenza e tali che, se

conosciuti, avrebbero potuto condurre ad una decisione

diversa.

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Page 48: Art. 263 TFUE

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IL RIESAME

Riguarda le decisioni emesse dal Tribunale su questioni

pregiudiziali.

Ammissibile soltanto quando la pronuncia del Tribunale

comporta gravi rischi per l’unità e la coerenza del diritto

dell’Unione.

Spetta al primo Avvocato generale proporre alla Corte il

riesame della sentenza del Tribunale entro 1 mese dalla

pronuncia.

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Page 49: Art. 263 TFUE

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La Corte entro un mese decide se procedere al riesame.

Se la Corte constata che la pronuncia del Tribunale

comporta gravi rischi per l’unità e la coerenza del diritto

dell’Unione, la causa è rinviata al Tribunale il quale è

vincolato dai punti di diritto decisi dalla Corte.

Eccezionalmente la Corte può statuire in via definitiva

sostituendosi al Tribunale.

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Page 50: Art. 263 TFUE

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IL RINVIO

Presuppone che al Tribunale venga attribuita una

competenza in materia di rinvio pregiudiziale.

In questo caso il Tribunale potrà disporre un rinvio alla

Corte di giustizia qualora la causa richieda una decisione di

principio che potrebbe compromettere l’unità e la coerenza

del diritto dell’Unione.

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