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LUCINA Continua il boom dei tagli cesarei in Italia. E le ostetriche? Le valenze strategiche e deontologiche della formazione PEC-Posta elettronica certificata Ottimi risultati della FADO, formazione a distanza dedicata alle Ostetriche SPED. IN A.P. - 45% - ART. 2, COMMA 20/B, LEGGE 662-96 - FILIALE DI PARMA - FINITO DI STAMPARE NEL FEBBRAIO 2010 Numero 3/2009 - Anno lxxv - Issn 1590-6353 Mattioli 1885 3/09 ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/O ORGANO FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE

ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/O ORGANO FEDERAZIONE ... · nale, di politica sanitaria, attinenti la gestione della sanità pubbli-ca e la tutela della salute, in particolare di

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LUCINA

Continua il boom dei tagli cesareiin Italia. E le ostetriche?

Le valenze strategiche e deontologiche della formazione

PEC-Posta elettronica certificata

Ottimi risultati della FADO, formazione a distanza dedicataalle Ostetriche

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Numero 3/2009 - Anno lxxv - Issn 1590-6353Mattioli 1885

3/09ARTE E SCIENZA DELL’OSTETRICA/OORGANO FEDERAZIONE NAZIONALE DEI COLLEGI DELLE OSTETRICHE

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I TC in Italia e confronto conl’Europa e con il mondo: alcunidati epidemiologici

Dai risultati del 5° rapporto Ce-DAP – 2006, relativi all’eventonascita in Italia, pubblicato dalMinistero della Salute e riferitoal flusso informativo di Certifica-ti di Assistenza al Parto (Ce-DAP), il T.C. in media è il37,4%, con una situazione al-quanto disomogenea tra le diver-se regioni: si passa dal 22% di ce-sarei della Valle d’Aosta al 62%circa della Campania.Nel 1980 l’incidenza dei T.C. inItalia era del 11%, si è passati al38% nel 2005 ed al 37,4% nel2006. La percentuale è più alta peri parti che avvengono in case dicura private (61,6% nelle case dicura accreditate e 76,1% in quellenon accreditate), mentre negliospedali pubblici si ricorre al T.C.nel 34,0% dei casi. Inoltre è piùfrequente nelle donne con cittadi-nanza italiana rispetto alle donnestraniere: nel 26,9% madri stranie-re Vs il 39,2% madri italiane.Prendendo in esame i parti vagi-nali dopo un precedente tagliocesareo, si registra a livello nazio-nale una percentuale pariall’11,1%; tale fenomeno si verifi-ca quasi esclusivamente nei punti

nascita pubblici dove circa il12,9% dei parti con precedentecesareo avviene in modo sponta-neo contro il 3,5% nelle case dicura private accreditate e il 5,5%delle case di cura private non ac-creditate (Figura 1).La variabilità riscontrata nelle di-verse regioni sembra essere relati-va a comportamenti clinico - as-sistenziali non appropriati, da as-sociare a diversi fattori quali ca-renze strutturali e organizzative,aspetti culturali che collegano ilTC ad una modalità elettiva dellanascita, nonché scarsa partecipa-zione delle ostetriche nella ge-stione della fisiologia. Ancheun’attività svolta in libera profes-sione da parte del clinico potreb-be rientrare tra queste motivazio-ni? Sarebbe interessante poterloscientificamente indagare.Tra gli effetti negativi sulla salutematerna si rilevano in caso di T.C.rispetto al parto vaginale: un au-mento del dolore addominale, del-le lesioni ureterali e vescicali, degliinterventi chirurgici (curettage,isterectomia), delle infezioni lapa-rotomiche o endometriti, patologietromboemboliche e della mortalitàmaterna; aumento ei ricoveri pres-so UTIN (unità di terapia intensi-va) e della degenza ospedaliera,(www.saperidoc.it).

ƒCONTINUA IL BOOM DEI TAGLI CESAREI IN ITALIA.E LE OSTETRICHE? Miriam GuanaPresidente della F.N.C.O.

ƒ E D I T O R I A L E LUCINAOrgano della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

Anno LXXVI N. 2 - TrimestraleSped. in Abb. Post. - Art. 2-comma 20/CLegge 662/96 - Filiale di Parma

Direttore ResponsabileMiriam Guana

Comitato editorialeAntonella CinottiMaria Pompea SchiavelliCristiana PavesiIvana GerottoIolanda RinaldiMaria Vicario

SEGRETERIA DI REDAZIONE A. CinottiI. Rinaldi

RedazioneFederazione Nazionale dei Collegi delle OstetrichePiazza Tarquinia, 5/d - 00183 RomaTel. 06/7000943e.mail: [email protected]

Autorizzazione Tribunale di Roman. 329/49 del 7/2/49Issn 1590-6353

Finito di stampare Febbraio 2010

spa - Strada di Lodesana 649/sx, loc. Vaio43036 Fidenza (Parma)tel 0524/892111fax 0524/892006www.mattioli1885.com

Organo di informazione della Federazione Nazionale dei Collegidelle Ostetriche, inviato per posta a tutte le ostetriche italiane e atutti i rappresentanti delle istituzioni di interesse per la professione. È disponibile anche on line sul sito web www.fnco.itPeriodicità: bimestraleLa rivista si propone di diffondere tra le ostetriche maggiori infor-mazioni relative all’attività della FNCO, temi di attualità professio-nale, di politica sanitaria, attinenti la gestione della sanità pubbli-ca e la tutela della salute, in particolare di genere ed in ambito ri-produttivo, sia in ambito nazionale che internazionale, attraversola realizzazione di articoli, report e interviste. Sono trattate ancheproblematiche legali di interesse professionale. Sono inoltre pub-blicati studi prevalentemente in ambito organizzativo (manage-ment e formazione, storia) a firma delle ostetriche; contributi ri-guardo ad esperienze professionali e di vita associativa. Sonoinoltre dedicati spazi inerenti la vita, dei collegi e delle associazionidi settore (iniziative di tipo politico, sociale, scientifico, formativo,ecc.) La rivista promuove l’aggiornamento dei più importantieventi formativi che si svolgono in tutta Italia e all’estero.

Mattioli 1885

LUCINA viene inviata in omaggio a tutte le ostetriche iscritte agli albi professionali. Chi non lariceve può segnalarlo al Collegio di appartenenza onde consentire loro di effettuare verificadell’esattezza dell’indirizzo contenuto nel data base dell'Ente che quindi provvederà adaggiornarlo. Ad evitare disguidi, le ostetriche che cambiano domicilio sono pregate diinformare tempestivamente il Collegio di appartenenza. Gli articoli firmati impegnanosoltanto i loro Autori e non riflettono necessariamente gli orientamenti della rivista. Si ricordainoltre che la rivista è consultabile on-line sul sito www.fnco.it.

La informiamo che secondo quanto disposto dall’art. 13, comma 1, della legge 675/96 sulla“Tutela dei dati personali”, Lei ha il diritto, in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente, diconsultare, far modificare o cancellare i Suoi dati o semplicemente opporsi al lorotrattamento per l’invio della presente rivista. Tale Suo diritto potrà essere esercitatosemplicemente scrivendo a: Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche - P.zzaTarquinia 5/d - 00183 ROMA.

Federazione Nazionale Collegi OstetrichePiazza Tarquinia 5/d - 00183 RomaTel. 06 7000943 - Fax 06 7008053 e-mail: [email protected], [email protected] - web: www.fnco.itOrario di apertura linea telefonica dedicata al pubblico/collegi (escluse le urgenze):Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00e dalle ore 14.00 alle ore 15.00

N.B. Si ricorda che il fax, la posta elettronica e la segreteria telefonica sono attivi 24 ore su 24 e sono continuamente verificati dagli uffici amministrativi durante gli orari d’ufficio

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Di recente è stata presentata laRelazione sullo stato sanitariodel Paese 2007-2008, che è possi-bile consultare per esteso sul sitodel dicastero della salute ( HY-PERLINK “http://www.ministe-rosalute.it/pubblicazioni/ppRisul-tatiRSSP.jsp” http://www.ministe-rosalute.it/pubblicazioni/ppRisul-tatiRSSP.jsp). Il documento è sta-to elaborato dall’Ufficio di Dire-zione Statistica, nell’ambito dellaDirezione Generale del SistemaInformativo del Ministero delLavoro, della Salute e delle Poli-tiche Sociali (Settore Salute);rappresenta uno straordinariostrumento di analisi sulla situa-zione epidemiologica, sui deter-minanti di salute, sulle risposte intermini di prevenzione, assisten-za, riabilitazione, sulla qualità delServizio Sanitario Nazionale.Rispetto al rapporto sull’attivitàdi ricovero ospedaliero relativo

al 2007, elaborato dal Ministerodella Salute attraverso la letturadel flusso informativo sulle sche-de di dimissione ospedaliera(SDO) delle strutture ospedalie-re pubbliche e private, la percen-tuale dei parti cesarei sul totaledei parti risulta essere pari a38,39% a livello nazionale; l’in-tervallo di variazione è compresotra il 23,31% della P. A. di Bol-zano ed il 61,41% della Campa-nia. Valori superiori al 40% si ri-levano a partire dalla regione La-zio e nelle regioni meridionali,ad eccezione della Sardegna, ilcui valore si attesta comunque a37,26%. Anche nei confronti de-gli altri Paesi dell’Unione euro-pea l'Italia si evidenzia per ilmaggiore ricorso alla pratica delparto cesareo (AGI) .In molti Paesi Europei ed ex-traeuropei si osserva un aumentodei T.C. con frequenze che si

collocano tra il 25-30%(Who/Europe 2006).Il rapporto Euro-Peristat 2008,sulla salute materno-infantile inEuropa riporta che in Italia si ri-corre al Taglio Cesareo in medianel 37.8 % dei parti. Un recordche non ha eguali in Europa: inFrancia è il 20.2%, in Inghilterrail 23%, in Spagna il 19%, in Slo-venia il 14%; in Olanda il 15%;in Portogallo il 33%; in Belgio il17.2%; in Irlanda il 29.5%; aMalta il 28.3%. L’Unione Euro-pea indica una media del 23,7% .Negli Usa il 19,4% del 1994, il29% nel 2004, il 30,5% nel 2005.Dato decisamente superiore allasoglia del 10-15% secondo l’Orga-nizzazione Mondiale della Sanità.Lo evidenzia anche il Rapporto2009 sulla Salute stilato dal-l’Ocse (Organizzazione per lacooperazione e lo sviluppo eco-nomico, a livello internazionaleOrganisation for Economic Co-operation and Development -OECD) pubblicato l’8 dicembre2009. Dal Rapporto Ocse risultache solo il Messico ha livelli dicesarei alti come i nostri. I dati,relativi al 2007, indicano che inItalia ogni 100 nati vivi, 39,7 na-scono con il taglio cesareo, con-tro la media dei Paesi Ocse parial 25,7. Il Rapporto rileva comenegli ultimi 10 anni il ricorso alcesareo sia cresciuto in tutti iPaesi Ocse. Ma la pratica restadecisamente meno diffusa inFinlandia (16 su 100), Norvegia(15,9 %) e Olanda (14 %).

L’impegno dei rappresentantidi Governo Italiano

“Si evince che nel nostro Paesequalcosa non funziona”, lo hannosostenuto anche diversi senatori

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Figura 1 - Fonte 5° rapporto CeDAP 2006>

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della Repubblica di correnti poli-tiche diverse. Con una mozionebipartisan il Governo si impegnaad intervenire in materia. I parla-mentari hanno partecipato al ta-volo di confronto tenutosi a Gi-nevra presso l’Oms (Organizza-zione Mondiale della Sanità), incui si è discusso della salute ri-produttiva e si sono affrontate leproblematiche del benessere ma-terno-infantile.Il Governo viene invitato a pro-muovere, insieme a Regioni eProvince Autonome, “un appro-priato ricorso al parto con taglio ce-sareo, mediante l ’utilizzo di stru-menti informativi adeguati. A rile-vare tutte le informazioni possibililegate alla fase pre-natale, all’even-to nascita e al monitoraggio a unanno dalla nascita del bambino. E aintrodurre e sviluppare strumentidi audit e feedback, efficaci e adat-tabili alle diverse realtà regionali,importanti per controllare alcunedelle cause dell’elevato ricorso al ta-glio cesareo”.I parlamentari chiedono, inoltre,che “le Regioni con percentuali di ta-gli cesarei più alti vengano invitate afornire consulenze e a distribuire ma-teriale informativo alle donne incintesui corsi pre-parto, sui vantaggi esvantaggi del cesareo, sul tipo di inter-vento, sui rischi e i benefici e sulle im-plicazioni per le gravidanze future”(http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindi-sp&leg=16&id=410167).Il Ministro Carfagna ha costitui-to nel mese di ottobre 2008 una“Commissione di Studio sullaSalute”. Oltre al fenomeno dellepatologie mentali, le questioniche sono state affrontate dallaCommissione, riguardano la pro-tezione dell’infanzia e della don-na, il contenimento dei tagli ce-

sarei e l’accesso alla sanità per leimmigrate.Il Ministro della Salute FerruccioFazio nel mese di dicembre 2009ha evidenziato nella relazionesullo stato sanitario del paese “ilricorso eccessivo all’espletamento delparto per via chirurgica”….. “Ipunti parto con meno di 500 partil ’anno - spiega Fazio - in generenon hanno servizi di terapia peri-natale, per cui alla minima diffi-coltà nel parto procedono con il cesa-reo. La soluzione e’ ridurre i puntiparto con meno di 500 nascite an-nue per privilegiare quelli piùgrandi e più attrezzati”.

Il punto di vista delle associa-zioni scientifiche mediche areadell’ostetrico-ginecologica

Il contenzioso in Italia rappresentaun importante problema da affron-tare e la paura delle complicanzedel parto naturale porta i professio-nisti alla scelta del cesareo. Ciò èquanto emerge da un’indagine con-dotta in 200 punti nascita dalla So-cietà Italiana di Ginecologia eOstetricia (SIGO) da maggio asettembre 2009 e presentata in oc-casione del Congresso Nazionaledi Bari. Dai dati raccolti in questostudio si rileva, come riferito daGiorgio Vittori Presidente SIGO(Società Italiana di Ginecologia eOstetricia), che per il 35% dei me-dici intervistati la motivazione allascelta del parto cesareo è, infatti,indotta dalle pressioni di tipo me-dico-legale; per il 24% sarebbe im-portante un investimento maggiorenella formazione professionale; il19% desidererebbe la presenza diun anestesista (oggi c’è solo nel34% dei punti nascita); il 16%chiede un miglioramento dei datiinformativi forniti alle puerpere. I

200 centri per il 91.6% pubblici,erano distribuiti in modo uniformesu tutto il territorio nazionale(nord 36%, centro 29%, sud e isole31%), per città e per tipologia dipunto nascita.Sono spesso le madri stesse, con-tinua Alessandro Melani, mem-bro del Direttivo SIGO e re-sponsabile della elaborazione deidati di questa indagine, a deside-rare il cesareo al posto del parto“naturale” per scarsa informazio-ne sulla procedura e, soprattutto,per un’attenzione ancora non deltutto equilibrata nella nostra pe-nisola alla parto-analgesia: l’ane-stesia epidurale non è ancora ga-rantita in tutto il Paese, ne è con-vinto un medico su 2 (51%).La possibilità che il ginecologo cu-rante sia presente al parto, se que-sto si trasforma in un cesareo, sem-bra rappresentare il motivo princi-pale della decisione verso la meto-dica interventistica da parte dellepuerpere, secondo il 56% dei medi-ci che ha risposto al questionario .La scelta del cesareo avviene so-prattutto in strutture considerate“piccole”, in cui cioè avvengonomeno di 500 parti l’anno e quan-do il parto avviene in elezione(cioè programmato). Differenzesignificative si hanno anche a li-vello regionale: al primo posto insenso positivo vi è Friuli VeneziaGiulia, mentre il record in nega-tivo spetta alla Campania.Roberto Russo, Presidente dellaSIPPO (Società italiana di psico-profilassi ostetrica) ha sottolinea-to l’importanza del ruolo dell’o-stetrica, la figura di riferimentonella gravidanza e parto fisiologi-ci, che può rappresentare la ri-sposta più efficace all’eccesso dimedicalizzazione della nascita acui siamo assistendo. Infatti

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l’OMS ha dimostrato che dove iltravaglio e il parto fisiologicoviene demandato all’ostetrica irisultati in termine di salute permamma e bambino sono migliorie minore è la percentuale di par-to operativo e chirurgico.

Strategie di contenimento deiTC in Italia: l’adozione di Li-nee Guida

A fronte di questa situazione ita-liana, sono urgenti strategie dipolitica sanitaria finalizzate a ot-timizzare le buone pratiche oste-triche, volte a valorizzare profes-sionalità, interventi e atteggia-menti delle donne rispetto all’usoo richiesta di T.C..Ad esempio nell’ambito del Si-stema Nazionale Linee Guida siè concluso il processo di elabora-zione, anche grazie ad una con-venzione con l’Istituto Superioredi Sanità ( Ministero della Salu-te), una linea guida sul taglio ce-sareo che si ispira al documento“Cesareum Section” del NICE eche è suddivisa in quattro aeree:assistenza incentrata sulla donna,indicazioni al TC elettivo, fattoriin grado di influenzare la proba-bilità di T.C. ripetuto durantel’assistenza intrapartum, gravi-danza e parto.Lo sviluppo di tale linea guidavede la partecipazione di un pan-nel di esperti tra cui anche treostetriche e la sua conclusione èprevista per la fine dell ’anno2010 (S. Donati, 2009).

Taglio cesareo su richiesta ma-terna

E’ da intendersi un T.C. effettua-to su gravidanza singola a termi-ne, in assenza di indicazioni

ostetriche. Le principali ragioniche spingono le donne versoquesta richiesta sono diverse: lapaura del dolore da parto (to-cofobia), i timori legati alla salu-te neonatale e materna (trauminell’immediato, incontinenza/prolasso a lungo termine), espe-rienze negative precedenti legateal parto o alla salute del neonato;anche i problemi psichiatri qualidepressione, disturbi alimentari odonne che hanno subito abusiposso essere orientate alla sceltadi un TC (C. Benedetto et all.2009).

Aspetti deontologici

Oggi , poiché le prove di effica-cia sono ancora insufficienti perattribuire a questo intervento be-nefici e sicurezza superiore ad unparto per via vaginale per madree neonato, sulla base del princi-pio deontologico non nuocere èeticamente corretto, in caso diT.C. su richiesta, …”non invo-gliare, consigliare la scelta del T.C.quando le condizioni di salute noncreino problemi … Per il bene delladonna è doveroso … “percorrere lastrada della “dissuasione”, comuni-cando alla donna quali possono es-sere le complicanze lesive e negativeper la sua salute, anche con partico-lare riguardo ai problemi che posso-no insorgere nelle future gravidan-ze..” (G. Marra 2003).

Ricaduta del fenomeno sul trai-ning formativo degli studenti

In diversi contesti della comunitàdi ostetriche si è riflettuto sullaricaduta dell’alta incidenza deiTC nell’ambito del training for-mativo degli studenti iscritti alcorso di laurea in ostetricia. Co-

me evidenziato sia dalle Presi-denti dei Collegi delle ostetrichee sia dalle coordinatrici dei CLOemerge una carenza formativa le-gata alla fisiologia del parto, se-condo gli standard definiti dallaDirettiva 2005/36/CE.Il tirocinio degli studenti è svoltoprevalentemente in punti nascitadi III° livello, con conseguentepenalizzazione della fisiologia.Ulteriore carenza è rilevata in ri-ferimento al training formativopresso consultori e territorio, sedielettive per la tutela della fisiolo-gia e della promozione della sa-lute nel percorso nascita.Le strutture di I° e II° livello e iconsultori dovrebbero essere iluoghi privilegiati della forma-zione ostetrica. Alla luce dei datistatistici è senz’altro penalizzateil training condotto presso lestrutture private (convenzionate,accreditate e non).Appare pertanto necessario atti-vare una strategia formativa daparte della FNCO e dei Coordi-natori, intervenendo affichè iProtocolli d’intesa stipulati dalleRegioni e dalle Università, e dal-le singole Università con le strut-ture sanitarie, tengano adeguata-mente conto sia degli standardformativi europei sia degli obiet-tivi indicati nel Progetto Obiet-tivo Materno Infantile.Le funzioni e gli standard di or-ganizzazione forniti dalP.O.M.I., per ognuno dei tre li-velli e per le attività dei Consul-tori, rappresentano un indirizzoorientativo da adattare alle varieesigenze formative dei tirocinan-ti.Il protocollo d’intesa Università/Regioni è il documento privile-giato cui far confluire un‘equili-brata formazione orientata alla

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fisiologia, ciò perché tale proto-collo nasce, non tanto o non solocon lo scopo di concordare e con-dividere persone e strutture,quanto piuttosto con l’intento direndere coerente la formazionecon le necessità assistenzialiespresse nei P.S.N/P.S.R..I Piani Sanitari Nazionali e Re-gionali hanno posto la riduzionedei tagli cesarei, in allineamentoon gli standard internazionali (al-meno il 15/20% di incidenza diT.C.), come un precipuo obietti-vo di salute del nostro Paese.

Le cure ostetriche (Midwiferycare) nel contenimento dei T.C.

Revisione delle evidenze - (WalkerR, Turnobull D, Wilkinson C.(2002). Dall’analisi di numerosistudi condotti tra 1985 ed il 2001(Cochcrane Database) è stato pos-sibile identificare quegli inter-venti che hanno un effetto favo-revole sulla riduzione dei tagli ce-sarei.Da numerose indagini condottein Italia in questi ultimi dieci an-ni risulta che l’aver partecipato adun corso di accompagnamentoalla nascita e l’essere seguiti inparticolare nei consultori familia-ri, o da un’ostetrica, comporta unminor rischio di subire un tagliocesareo; i corsi di accompagna-mento alla nascita costituisconoun fattore di protezione rispetto aquesta pratica; ciò è probabil-mente dovuto alla loro efficacianel potenziare nella donna unamaggior autodeterminazione del-le scelte assistenziali consapevoli.Alla luce delle motivazioni cheinducono le donne nella scelta diun parto mediante taglio cesareo,delle evidenze scientifiche, del ruo-lo chiave dell’ostetrica/o e dell’ef-

ficacia dei corsi di accompagna-mento alla nascita, le indicazioniprioritarie e realizzabili nell’am-bito del midwifery managementper una efficace cooperazionenella riduzione dell’incidenza deiT.C., sono:1. l’offerta attiva di percorsi di

accompagnamento alla gravi-da, alla coppia sul territorionazionale, in particolare nelleregioni con alto livello di inci-denza di T.C.;

2. l’implementazione della sorve-glianza della gravidanza fisio-logica da parte dell’ostetrica/o;

lo sviluppo della ricerca della di-sciplina ostetrica nell’ambitodel percorso nascita (studi epi-demiologici, trials clinici, clini-cal audit, customer satisfac-tion, ecc.);

3. l’attivazione di strumenti dicomunicazione sul taglio cesa-reo da parte della comunità diostetriche.

1. Implementazione di Centri di “Accompagnamento alla mater-nità e alla paternità nel percorsonascita”

Sono da ritenersi un percorso im-prescindibile per sostenere ed assi-curare nella donna e nella coppia:- l’empowerment, ossia l’auto-

nomia di scelte responsabili ri-spetto alla gestione della saluteindividuale e del proprio bam-bino;

- il rispetto dei loro diritti nelpercorso nascita, come sancitodall’OMS, dalle Direttive U.E,dalle leggi nazionali e regionali.

L’empowerment, elemento centra-le dell’alleanza terapeutica con lapersona, significa “…autorizza-zione, consenso, acquisizione di con-sapevolezza e responsabile potere

decisionale della persona assisti-ta”… ( S. Donati e all. 2001).Ripensare ad un’assistenza basata

sull’empowerment significa pro-porre una rilettura dei ruoli e del-le responsabilità dove la personaassistita svolge un ruolo centralenel “prendere decisioni”. “L’em-powerment”, valorizzando l’eticadella responsabilità del cittadino,si contrappone alla “compliance”,cioè l’adesione alle cure attraversoun atteggiamento basato sull’ob-bedienza e la condiscendenza.L’empowerment valorizza nelladonna tre verbi d’azione: accon-sentire, scegliere e richiedere; essirappresentano il diritto di espri-mere la propria consapevole vo-lontà. Tale processo deve condur-re la donna alla possibilità di sce-gliere i propri percorsi assisten-ziali: come, da chi e quando farsicurare.Per l’ostetrica/o, realizzare un’al-leanza basata sull’empowerment,significa anzitutto abbandonareatteggiamenti prescrittivi, privile-giando stili relazionali partecipa-tivi che aiutino la donna ad atti-vare le proprie energie, risorse epotenzialità rispetto alla gestionedella sua salute. In quest’ottical’ostetrica/o deve rivestire un ruo-lo di guida e di supporto che aiutiad operare delle scelte responsa-bili, anche di fronte ai luoghi ealle modalità del parto.Nel caso del taglio cesareo, èdeontologicamente valido per l’o-stetrica/o non stimolare o inco-raggiare la donna verso questapreferenza quando non sussistauna necessità clinica. Si dovreb-be, invece, perseguire la strada delconvincimento verso la scelta diuna modalità di parto più protet-tiva della salute sua e del figlio,attraverso un counseling adegua-

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to. L’omissione di questo doverepuò costituire una violazione delcodice deontologico (art. 3.2 -Codice Deontologico dell’oste-trica/o 2000)Nel 1995-96 l’Istituto Superioredi Sanità ha condotto in Italiaun’indagine campionaria per valu-tare il percorso nascita (gravidan-za, parto e puerperio). Delle 9004donne intervistate, il 23% ha fre-quentato un corso di preparazionealla nascita, (36% in ospedale,51% in consultorio familiare e13% in strutture private). Fre-quentano maggiormente i corsi ledonne con istruzione medio-alta,primigravide e residenti al Nord.Partecipare ai corsi, specialmentein consultorio, riduce il rischio ditaglio cesareo (OR = 0,60), dimancato allattamento al seno du-rante il ricovero (OR = 0,45) e dimancata informazione sulla con-traccezione in puerperio (OR =0,31). Al contrario il rischio di in-soddisfazione aumenta se duranteil parto le donne non hanno po-tuto utilizzare le tecniche apprese(OR = 1,87) e si riduce nel casoopposto (OR = 0,72).Ancora oggi, purtroppo, perma-ne una scarsa partecipazione aicorsi di accompagnamento allanascita, in particolare in quelleregioni dove l’incidenza di T.C. èpiù elevata: Campania, Puglia,Sicilia. Ciò costituisce una criti-cità dell’assistenza nel percorsonascita (40% nel Nord – 38% nelcentro, 10.4% nel Sud il cui 28%delle donne dichiara per carenzadi servizi).

2. Favorire la sorveglianza dellagravidanza fisiologica da partedelle ostetriche

La normativa italiana ed europea,

attribuisce all’ostetrica/o, profes-sionista sanitaria, la competenzanella gestione della gravidanza fi-siologica in completa autonomia eresponsabilità. Tale attività vieneacquisita attraverso un percorsoformativo universitario triennaleteorico-pratico che si concludecon un esame di Stato abilitante(Laurea in Ostetricia).Si tratta di un ambito operativoche può essere ulteriormente ap-profondito e migliorato, sotto ilprofilo culturale, relazionale etecnico, attraverso la formazioneuniversitaria post-base (master,corsi di perfezionamento, laureaspecialistica) o mediante l’educa-zione continua in medicina(Ecm).Tale attività può essere realizzatapresso il Servizio Sanitario pub-blico, privato e in regime di libe-ra professione.In merito alle cure erogate, l’o-stetrica/o pone l’attenzione suuna serie di valori e principi delladisciplina ostetrica, tra i quali:visione olistica della persona, tu-tela dei suoi diritti (empowere-ment, informazione, consensoinformato), continuità dell’assi-stenza, salute/benessere globale,rispetto delle evidenze scientifi-che, cure di qualità (efficacia, ef-ficienza, gradimento, economi-cità, appropriatezza, equità, ca-pacità professionale, ecc.).In Italia, oggi, ancora a fatica ,l’ostetrica/o, viene identificataquale specialista, esperta dellapromozione e tutela della salutee del benessere della triade nelpercorso nascita, nonostante lenormative vigenti e la formazio-ne universitaria. Negli ultimi de-cenni, vi è stata una forte rappre-sentanza dei medici specialisti inostetricia e ginecologia, quali ge-

stori della fisiologia, nonostanteil loro ambito disciplinare e le lo-ro competenze specifiche, sianocentrate sulla medicina mater-no/fetale. Solo il 3,7% delle gra-vide viene seguito dall’ostetrica(S. Donati, M. Grandolfo 2001);nel 2.2% delle gravide nel 2002(Michele Grandolfo, Serena Do-nati e Angela Giusti, 2002). L’as-soluta prevalenza delle donne(circa il 75%) è stata seguita, in-vece, da un ginecologo privato ela percentuale di donne seguitedal consultorio familiare varia del2.3% al 17.3%.

3. Espansione della ricerca nel-l’ambito del management oste-trico

Il riconoscimento accademicodella disciplina ostetrica nei corsiuniversitari e l’integrazione dellecure ostetriche nei vari processiassistenziali, impongono semprepiù, ai professionisti, lo sviluppoed il consolidamento dei proprispecifici modelli teorico-concet-tuali come guida della pratica,orientata all’interesse della per-sona.L’attività di ricerca, in particola-re, rappresenta un potente im-pulso nella costruzione di per-corsi assistenziali rispondenti aireali bisogni di salute olisticadella donna. Rispetto al tagliocesareo, la ricerca ostetrica per-mette di osservare, comprendere,analizzare il fenomeno sotto varipunti di vista; i suoi risultati de-vono contribuire al miglioramen-to delle cure ostetriche e, nel ca-so specifico, alla riduzione deiT.C. in assenza di indicazioneclinica. Interessanti potrebberorivelarsi le indagini tra le ostetri-che per comprendere le cause di

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una scarsa partecipazione delledonne ai percorsi di accompagna-mento alla nascita.

4. Attivazione di strumenti dicomunicazione sul taglio cesa-reo da parte della comunità diostetriche.

Come, peraltro, indicato dai rap-presentanti degli Organi di Go-verno, le associazioni di ostetri-che, scientifiche e non, ad esem-pio, dovrebbero essere promotricidi iniziative e campagne di tipo

socio-educativo con l’obiettivo dimigliorare e tutelare la salute/ilbenessere della madre e del bam-bino, valorizzando la loro auto-derminazione attraverso scelteinformate.In questi ultimi anni diverse sonostate le iniziative della FNCO, incollaborazione con altre Associa-zioni e/o case editrici, volte a soste-nere la futura madre , ma poco spa-zio, o quasi nulla, è stato dedicato alproblema del TC, nonostante l’in-cidenza sia così rilevante in Italia.Potrebbe, quindi, essere strategico

ed utile elaborare brochure, lo-candine, opuscoli da distribuirealle donne ancora prima del con-cepimento oppure durante i per-corsi di accompagnamento allanascita.Inoltre potrebbe essere opportu-no dedicare uno spazio ad hoc suisiti web dei diversi Collegi delleostetriche o delle diverse associa-zioni di ostetriche, in modo darendere visibile e più incisivo ilmessaggio delle ostetriche, pro-motrici della salute della donna,del bambino e della famiglia.

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ƒBIBLIOGRAFIA

1. Linee guida sul taglio cesareo aggiornato al2005 - Regione Lazio – Agenzia Sanità pub-blica

2. Relazione sullo stato sanitario del Paese2007-2008 - HYPERLINK "http://www.mi-nisterosalute.it/pubblicazioni/ppRisulta-tiRSSP.jsp"

http://www.ministerosalute.it/pubblicazio-ni/ppRisultatiRSSP.jsp

3. Indagine conoscitiva sul percorso nascita,2002 aspetti metodologici e risultati nazio-nali Michele Grandolfo, Serena Donati e An-gela Giusti http://www.epicentro.iss.it/pro-blemi/percorso-nascita/ind-pdf/nascita-1.pdf

4. Senato della Repubblica http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sin-disp&leg=16&id=410167 http://www.mini-sterosalute.it/imgs/C_17_pubblicazio-

ni_1120_allegato.pdf 5. Shorten, "Maternal and neonatal effects of

caesarean section". BMJ 2007; 335: 1003.6. Villar, Carroli et al., "Maternal and neonatal

individual risks and benefits associated withcaesarean delivery: multicentre prospectivestudy". BMJ 2007; 335: 1025.

7. Atti congresso SIGO – Bari 20098. Atti congresso FIOG – Torino 2009 9. Report CEDAP 2006 10. DIRE - Notiziario Sanità11. Rapporto EURO-PERISTAT 2008

BANDO CONCORSO PER UNA BORSA DI STUDIO

Gentile Collega,ho il piacere di informarTi che l’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordonale Ombelicale ha indetto un con-corso per una borsa di studio che sarà assegnata al miglior progetto presentato sul tema “Potenziamento dell’at-tività di raccolta del sangue cordonale presso i centri per la donazione in Italia”.

La domanda di partecipazione con accluso il progetto deve essere inoltrata alla segreteria nazionale Adisco tra-mite posta elettronica [email protected] entro il 19 marzo 2010.

Per ulteriori informazioni e per scaricare il bando Ti invito a consultare il sito www.adisco.it (Sezione Manifesta-zioni – Sede Nazionale).

La Presidente della FNCOMiriam Guana

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Care/i Presidenti, Vice-Presi-denti e Componenti dei rispet-tivi Consigli Direttivi

benvenuti e grazie per aver accol-to l’invito a partecipare alla ns.Assemblea annuale di fine anno.

Quest’adunanza è poco distantedal nostro ultimo incontro del 12settembre 2009, reso necessariodall’emergenza inerente la rifor-ma universitaria, in particolare larevisione dei SSD.In quell’occasione Vi abbiamo an-che aggiornato sulle attività realiz-zate dal Comitato Centrale nel suoprimo semestre di mandato, in ot-temperanza anche alle linee politi-che dichiarate e pubblicate sul n.1/09 della rivista Lucina. Vi sichiedeva anche un feedback sulleazioni intraprese, al quale hannorisposto solo il 17% circa dei Col-legi; ci si auspica che si tratti di unsilenzio/assenso, ossia, una opinio-ne favorevole sull’attività svolta.La presente adunanza è stata pre-ceduta dall’invio, proprio in que-sti giorni, a tutti i Collegi (e p.c.ai coordinatori CLO), dell’ultimoNotiziario settembre/ottobre2009 in cui sono riportate leazioni intraprese ed attualmentein corso da parte della FNCO.

In questa relazione ci si concen-trerà su quelle linee politiche chela FNCO intende privilegiare eche sono connesse a problemati-che di maggior priorità da presi-diare, proponendoVi, doverosa-mente, soluzioni strategiche dapercorrere.Queste linee politiche sono an-che il risultato delle forti aspetta-tive delle ostetriche italiane, chesottolineano l ’esigenza di unaconcreta tutela della visibilità del-la professione e della sua affer-mazione nel mondo lavorativo,istituzionale e sociale, per la tute-la e la promozione della salutedelle donne, del bambino e del-l’intera collettività.L’impostazione progettuale pro-posta sarà ovviamente funzionaleal Bilancio preventivo 2010 chequesta Assemblea esaminerà nelpomeriggio, come previsto all’or-dine del giorno.Il focus di questa relazione è l’i-dentificazione chiara dell’ostetri-ca nei suoi diversi contesti dioperatività, quale segnale diascolto verso i disagi, le difficoltàe le conflittualità che vengonoquotidianamente riportate confrustrazione ed amarezza per sen-so di abbandono, mancanza ditutela e di rappresentatività.

Diverse sono, infatti, le collegheche in questi mesi hanno presocontatto con la FNCO (by pas-sando i propri collegi!) per comu-nicare le criticità vissute nellestrutture ospedaliere, nelle realtàterritoriali, nell’attività libero-professionale e nelle sedi accade-miche. In queste colleghe chemanifestano determinazione nel-l ’affermare la propria identitàprofessionale, non si può che ri-porre comprensione e stima per-ché dichiarano consapevolezzadei propri doveri deontologici esenso di appartenenza alla comu-nità di ostetriche. I principaliproblemi connessi con l’esercizioprofessionale sono:• il coordinamento ostetrico• esecuzione pap test• esecuzione episiotomia/episior-

rafia• assistenza e cura al neonato• attestazione di nascita nel caso

di parto in anonimato• sottorganico e criteri per la de-

terminazione della dotazioneorganica

• attribuzione di funzioni e re-sponsabilità improprie rispettoal profilo

• altre problematicheA conclusione di questa premes-

sa, dovendo aprire i lavori previsti

ƒRELAZIONE DEL PRESIDENTE MIRIAM GUANA

Consiglio Nazionale - Roma,13-14 novembre 2009

ƒ A S S E M B L E A P R E S I D E N T I D I C O L L E G I O

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per questa assemblea, proseguonel comunicare che il ComitatoCentrale, per il 2010, ha indivi-duato delle priorità di intervento.Queste riguardano le variabili or-ganizzative dell’Istituzione chericadono sulla visibilità, il decoroe l’autorevolezza della professio-ne nei diversi ambiti sociali, comead esempio:a) gli organismi ufficiali di infor-

mazione/comunicazione (rivi-sta e sito web) che devono es-sere più efficienti e più perti-nenti al contesto di riferimen-to;

b)la sede Istituzionale;c) il Codice Deontologico che ha

valenza etica e giuridica;d)i meccanismi ed i processi di

gestione (Regolamento federa-le);

e) la formazione dei futuri profes-sionisti e dei propri iscritti, inmodo rispondente ed adeguatoai bisogni di salute, alle esigen-ze del mondo lavorativo e deidettami dell’UE;

f ) lo sviluppo delle competenzenelle attività di ricerca e di re-visione critica dei lavori scien-tifici;

g) l’incremento delle attività dicollaborazione con gli organi-smi e gli Istituti di ricerca na-zionali ed/o europei, come adesempio l’ISS;

h)il coordinamento e la dirigenzaostetrica;

i) l’allocazione e l’attribuzionedei ruoli professionali all’inter-no dei servizi, rispettosa degliindirizzi e delle normative vi-genti;

j) processi di interazione e diconfronto con gli organi azien-dali (direzioni generali/direzio-ni sanitarie) ed istituzionali(comuni provincie e regioni)

k)rapporti con associazioni scien-tifiche di ostetriche a caratteresia nazionale che internaziona-le, nonché con Enti europeiomologhi della FNCO (Ordinie Consigli Nazionali delleOstetriche dei diversi statimembri).

Si evidenziano di seguito le prio-rità da affrontare nel corso delprimo semestre 2010

Il restyling degli organi ufficialidi informazione

È un obiettivo irrinunciabile edurgente per la FNCO, come giàpiù volte sottolineato nelle prece-denti Assemblee; si tratta di stru-menti fondamentali per diffonde-re nella comunità di ostetriche, lacultura disciplinare nella sua am-pia espressione; per condividere iproblemi della categoria ma an-che le opportune soluzioni strate-giche; per proporre indirizzi voltial cambiamento per una miglioretutela ed affermazione della pro-fessione; per fornire indicazionioperative (strumenti, modelliecc.); per diffondere una filosofiaprofessionale ed assistenziale.Quindi, facilitare una circolaritàdi informazioni tra pari e tra iprofessionisti, associazioni scien-tifiche e la società italiana in ge-nerale, che necessita di essere op-portunamente aggiornata sul va-lore sociale della nostra profes-sione.La comunicazione è il vero mo-tore di un’Istituzione e nel caso diIstituzione pubblica diventa undovere, soprattutto nell’epoca incui si esprime con diverse moda-lità (cartacea, mass media).La FNCO, organo ausiliario delloStato, ha il dovere di diffondere leproprie azioni, al fine di onorare il

dovere di trasparenza degli atti inquanto Ente pubblico.Partendo da questi presupposticulturali ed etici, certamente con-divisibili, il Consiglio Nazionaledel 12/09/2009 ha nuovamentedeliberato che l’organo ufficialedella professione ostetrica conti-nuasse ad essere pubblicato informa cartacea ed accessibile atutte le ostetriche.Il deliberato dell ’Assemblea èstato quindi recepito nel bilanciodi previsione 2010 secondo quan-to illustrerà, per competenza, laTesoriera M. Pompea Schiavelli.Dopo l’approvazione del Bilanciodi previsione 2010 la FNCO av-vierà immediatamente la procedu-ra di scelta dell’editore, secondo leadeguate regole concorrenziali.Rispetto alla nostra rivista uffi-ciale rimane ancora aperto un di-lemma: se mantenere il nomestorico o indicarne uno nuovo.Anche questo deve essere affron-tato oggi.Ricordo che in questi giorni saràgià disponibile on-line il n.2/09della nostra rivista.Come noto a tutti il ComitatoCentrale ha avvertito anche lanecessità di sostituire l’attuale si-to WEB; si coglie l’occasione perringraziare pubblicamente il col-lega Giovanni Antonetti.La FNCO, o meglio la professio-ne ostetrica, oggi, ha nuove esi-genze come sostenuto tra l’altro,da numerosissime colleghe.Ha bisogno di dotarsi di un por-tale al passo con i tempi, e che siafunzionale:1. alle necessità quotidiane di co-

municazione istituzionale;2. alla messa in rete, come pre-

scritto per tutte le PubblicheAmministrazioni, di tutti gliutenti;

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3. alla diffusione di informazioniaffini, di interesse della catego-ria.

Abbiamo quindi bisogno di unsito web che, nel prossimo futuro,sia luogo di comunicazione on li-ne ed azione istituzionale tra FN-CO, Collegi, Iscritti ed altre Isti-tuzioni, e sia una “finestra” apertaal mondo italiano ed internazio-nale. Alcune aree del portale sa-ranno anche tradotte in linguainglese proprio per migliorare gliscambi culturali con la midwiferya livello internazionale.La FNCO ha, quindi, conclusonel mese di ottobre 2009 la pro-cedura di gara volta ad individua-re il miglior offerente. Si auspicache già nel mese di gennaio 2010possa essere on-line il nuovo sitoistituzionale della FNCO.La strategia comunicativa postain essere richiede che anche daparte dei Collegi vi sia un impe-gno costante a partecipare ad unsistema di comunicazione moder-no, efficace e sinergico. A titolodi esempio si rammenta che tuttii Collegi dovranno attivare la po-sta elettronica certificata, non so-lo perché lo prevede la legge en-tro la scadenza del 28/11/2009,ma per una reale convinzione divoler far parte di un sistema dicomunicazione istituzionale, so-ciale e culturale, efficiente e mo-derno.Entro la scadenza indicata anchetutte le ostetriche devono avereuna posta elettronica certificata.Non è solo un adempimento pertutti noi, ma è anche un’opportu-nità da cogliere in fretta per co-struire progetti realmente comunie condivisi in tempo reale, con unsensibile risparmio di risorseumane ed economiche. È un’op-portunità per rinsaldare la profes-

sione e creare una rete.Si segnala inoltre che in data11/11/09 si è svolto a Roma unConvegno dal titolo “PEC: un’op-portunità per il sistema Paese” or-ganizzato dal CUP e dal Mini-stero per la Pubblica Ammini-strazione e l’Innovazione. All’e-vento ha partecipato il MinistroRenato Brunetta, i massimi re-sponsabili dell’Agenzia delle en-trate, Inps, Inail, nonché i Presi-denti delle Federazioni/Consigliafferenti al Cup.

Ristrutturazione della sede del-la FNCO

Dopo l’approvazione del Bilanciopartirà anche la gara per la ri-strutturazione della sede dellaFNCO. Si auspica che entro fine2010 la FNCO possa disporre diuna nuova e funzionale sede.Nella precedente riunione abbia-mo messo a disposizione i pro-getti di ristrutturazione del pianoterra e del 2° piano della sede diPiazza Tarquinia n. 5/d – Roma

Il Codice Deontologico

L’ostetrica/o, facendo parte delleprofessioni intellettuali, opera nelrispetto di un Codice Deontolo-gico aggiornato periodicamentedalla Federazione Nazionale deiCollegi delle Ostetriche, in quan-to considerato documento “inprogress”, che necessita quindi dicontinue revisioni ed approfondi-menti, discussioni e confronti.Sul Codice Deontologico, la pre-cedente Assemblea ha aperto undibattito e pubblico confrontoche, si auspica, porti quanto pri-ma all’adozione del nuovo Codi-ce, anche con il contributo di tut-te le ostetriche e tenuto conto

che l’ultima bozza approvata dalConsiglio Nazionale dovrà esseredisponibile sul sito della FNCOper un adeguato lasso di tempo,al fine di raccogliere auspicabiliosservazioni dalla comunità diostetriche, potendo quindi affer-mare che la nuova versione èfrutto della condivisione da partedi tutte le ostetriche italiane.Probabilmente non sarà questa lasede di approvazione definitiva,visto che solo otto collegi su set-tantotto, ad oggi, hanno offertoun loro contributo, ed alcuni diquesti hanno richiesto ulterioretempo per un costruttiva rifles-sione in sede locale.Sarà, l’attuale Assemblea, un mo-mento costruttivo di valutazione,confronto, riflessione e di ulterio-ri proposte rimandate all’O.d.G.di sabato 14 novembre p.v.Sarà prevista una proiezione elettura puntuale dei contributi deidiversi Collegi e si farà una map-patura dei Collegi che hanno nelfrattempo condiviso la propostacon il loro direttivi e le loro as-semblee degli iscritti.

La formazione di base e post-base

La formazione dell ’ostetrica edelle ostetriche docenti (insegna-mento teorico e clinico/pratico)nel mondo accademico è un altroelemento portante del nostroprossimo futuro istituzionale.I quesiti da porsi sono: qual è ilruolo della FNCO nella forma-zione e nelle sue diverse estrinse-cazioni? Come può incidere laFNCO su una formazione effica-ce degli studenti, rispettosa degliobiettivi formativi irrinunciabili,nazionali ed europei? Come puòla FNCO tutelare le ostetriche

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nell’attività docenziale, tenutoconto del proprio status occupa-zionale? Quali strategie e stru-menti attivare ed elaborare peruna collaborazione sinergica con ilmondo accademico? Quali sono leresponsabilità dei rappresentantidei Collegi all’interno del sistemaaccademico verso l’approvazionedi ordinamenti didattici, e quali leresponsabilità nelle commissionid’esame di Stato?La risposta si traduce in un im-pegno condiviso da tutta la co-munità delle ostetriche (mondouniversitario, contesto clinico, as-sociazioni scientifiche ed organidi tutela della categoria - Collegied FNCO) che porti concreta-mente a realizzare azioni omoge-nee su tutto il territorio naziona-le, volte a produrre percorsi for-mativi e strumenti operativi damettere a disposizione di tutticoloro che lo richiederanno.Come, ad esempio, piani di studiper il CLO (teoria e pratica/labo-ratorio), piani didattici relativi aMaster di profilo, linee guida pertesi di laurea, schede per la valu-tazione dello studente, ecc… Da ricordare che tra i Masterproposti dall ’Avv. Cirese vi èquello di Ostetricia legale e fo-rense da attivare presso un Ate-neo di Roma in collaborazionecon la FNCO.Il primo step esecutivo, in propo-sito, è la convocazione per il 28novembre 2009 di tutti le coordi-natrici dei CLO, indicate nell’in-dirizzario aggiornato di recentedalla consigliera Vicario, qualesegretaria della CommissioneNazionale CLO.Questa scelta è frutto anche delleindicazioni e delle osservazioniscaturite dagli interventi di alcunepresidenti nell’ultima Assemblea

nazionale, che hanno sottolineatola necessità di intensificare i rap-porti con i coordinatori, come al-cuni anni fa, al fine di monitorare,condividere i problemi e le oppor-tune soluzioni di percorso daadottare. Oltre alla necessità di unsupporto tecnico da parte dellecoordinatrici, le presidenti lamen-tano casi di copertura delle docen-ze MED 47 da parte di infermierianziché ostetriche, come ad esem-pio la collega Pullara (presidentedel Collegio di Siracusa), la colle-ga Tursi (Presidente del Collegiodi Taranto), tanto per citare le re-centi segnalazioni.Anche l’Educazione Continua inMedicina, nella nuova veste illu-strata nel Corso del Forum sullaSanità a Cernobbio in data 14 e15 settembre 2009, gioca un ruolofondamentale nello sviluppo dellecompetenze professionali.Le Federazioni, gli Ordini ed iCollegi, avranno un ruolo di ga-ranzia, di terzietà e di monitorag-gio, con il fondamentale compitodi verificare l’appropriatezza dellaformazione e l’aggiornamento deiprofessionisti. Il ruolo di providersarà mantenuto seppure limitata-mente ad ambiti connessi all’eticaed alla deontologia. Si invitanotutte Voi a collegarsi al sito delMinistero della salute per scari-care la corposa documentazioneillustrata all’evento sopra citato.In data odierna è consegnato a tut-ti Voi l’opuscolo “Il nuovo sistemadi formazione continua in medici-na”, edito dalla Segreteria ECM.

Lo sviluppo del sapere ostetrico

Nell’ultimo Consiglio Nazionalesi è affrontato il destino del no-stro Settore Scientifico Discipli-nare MED/47. La risposta preva-

lente delle Presidenti, in rappre-sentanza di 16.500 ostetriche, èstata quella di confluire in ununico SSD con le professioni sa-nitarie, nel caso in cui non fossepossibile garantirne l’autonomiaed anche nel caso in cui la profes-sione infermieristica avesse otte-nuto la propria autonomia.In tale contesto l’indicazione datadall’Assemblea al Comitato Cen-trale è pienamente legittima, evincolante per la FNCO. Il det-taglio delle azioni e delle motiva-zioni conclusive del ComitatoCentrale, inoltrate nelle sedi op-portune (CUN), è stato descrittonella circolare n. 6 “Notiziariosettembre/ottobre 2009.Ovviamente, è stata una sceltadifficile, sofferta, coraggiosa.Solo il trascorrere del tempo cipotrà realmente dire se quest’ulti-ma è risultata una scelta opportu-na, lungimirante e quindi ade-guata (come sottolineato da av-vocati, medici, colleghi, ed infer-mieri stessi!).Colgo l’occasione per ringraziarele Presidenti e le Vicepresidentiche hanno partecipato al dibatti-to nell’Assemblea Straordinaria,offrendo un valido contributo esostegno della scelta finale, inparticolare le Presidenti: Bianco,Santo, Piacente, Muccione, Ta-verna, Bini, Ticozzi, Parma, DelBo, Masè, Toninato, Dall’Olio.Il Comitato Centrale, oltre chead accogliere doverosamente que-sto indirizzo dell ’Assembleastraordinaria, ha voluto riflettere,con profondità e con responsabi-lità politica ed istituzionale, sullemotivazioni sottese al razionaledi tale scelta, così da condivideree costruire un progetto.La spinta, l’impulso di base è la tu-tela e l’affermazione dell’autono-

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mia ed il governo del proprio “sa-pere” e della professione, nei luo-ghi di lavoro, nelle sedi accademi-che e nei rapporti istituzionali.L’autonomia della professionenon è un fatto corporativo ma èuna variabile dalla quale dipendela salute della donna, della cop-pia e del bambino che, per quan-to di competenza dell’ostetrica/o,hanno diritto a ricevere presta-zioni socio-sanitarie adeguate edappropriate.L’autonomia è l’essenza stessadell’istituzione rappresenta e chenon esisterebbe se tale autono-mia non fosse stata riconosciutaab origine.Il progetto complessivo è di ri-stabilire l’autonomia della pro-fessione che gode di un saperemillenario e che nessuna codificaci potrà mai togliere.Il progetto è sradicare una pur-troppo diffusa sub-cultura cheidentifica l’ostetrica con “l ’infer-miera specializzata”, riscontrabilenelle affermazioni sentite ancheultimamente da soggetti delmondo politico ed istituzionale;affermazioni che destano scon-certo e preoccupazione.Il progetto è garantire che le pre-stazioni di competenza dell’oste-trica non siano ritenute assimila-bili ed interscambiabili con altriprofili, come, purtroppo, soventeaccade in molte realtà. I casi rac-colti in questi mesi sono nume-rosi e testimoniano un disagio,una frustrazione, una sofferenza,soprattutto per chi ha una forteidentità professionale.Per quanto appena detto la sceltadelle ostetriche, adottata nelConsiglio Nazionale del 12 set-tembre 2009, appare, oltre chelegittima, anche profondamenteetica e deontologicamente cor-

retta nei confronti di tutti i pro-fessionisti!La scelta è altresì coerente conquanto, in altra sede istituzionale,i Coordinatori dei Corsi di Lau-rea in Ostetricia hanno deciso,approvando una mozione che im-pegna la Commissione NazionaleCLO, di cui fa parte anche laFNCO, come da art. 4 dello Sta-tuto della Commissione Perma-nente delle Classi di Laurea delleProfessioni Sanitarie, a richiedereuna classe autonoma per il Corsodi Laurea in ostetricia, ai sensidell ’art. 4 del DM n. 270 del22/10/2004, separandosi cosìdalla classe infermieristica.Questa mozione è senz’altro fun-zionale al progetto che tutti sipossa portare avanti, guidati daun obiettivo comune e da una lo-gica coerente: l’autonomia dell’o-stetrica e del suo sapere.Il Disegno di legge approvato inConsiglio dei Ministri il giorno28 ottobre 2009 deve ora seguirel ’iter parlamentare sia nelleCommissioni e sia nelle Aule diCamera e Senato. Solo dopol’approvazione di tale legge edentro sessanta giorni dalla suaentrata in vigore, il MIUR ema-nerà un decreto con i nuovi SSD.L’art. 7 di tale Disegno di Leggeprevede, in pochissime righe, lariduzione dei SSD, sulla base delcriterio di una composizione mi-nima di 50 professori ordinari.La norma introdotta “sconfessa”se stessa, aprendo alla possibilitàdi SSD con un numero inferioredi ordinari, ma che abbiano ade-guate “motivazioni scientifiche”.La norma, messa lì forse perqualcun altro, è in realtà un “var-co” entro il quale tutti possonoentrare, sostenuti da adeguatemotivazioni scientifiche. Il pro-

getto della FNCO è quello disostenere le motivazioni scienti-fiche della professione, in consi-derazione anche del fatto che ilprocesso di revisione dei SSDavverrà ogni 2/3 anni.Il nostro impegno è quello dicrescere culturalmente e scienti-ficamente, ed è necessario avvia-re progetti di studio e di ricercain tutti i luoghi ed in tutte le sediscientifiche e di ricerca più ac-creditate.Dobbiamo stimolare pubblica-zioni scientifiche, raccogliere datied accreditare una formazionesperimentale.A tal proposito questo ComitatoCentrale intende riprendere irapporti di collaborazione conl’ISS affinché supporti la catego-ria nell’apprendimento del meto-do della ricerca, nella messa apunto di progetti di ricerca disettore a ricaduta nazionale. Ciòper poter favorire le ostetrichenella produzione di ricerca scien-tifica di settore, da presentare nelcaso di partecipazione a concorsidi idoneità nazionale per la co-pertura di ruolo di docente uni-versitario.Un ambito nel quale svilupparedelle linee di ricerca potrebbe es-sere, ad esempio, quello annessoalla raccolta e donazione del san-gue del cordone ombelicale.

L’autonomia professionale delpercorso nascita

La storia italiana dell’ostetrica è lastoria di un’autonomia che ha ilsuo limite nella patologia oltre ilquale si ha il dovere di collaborarecon il medico. Questo da sempre,da quando l’ostetricia (non lamidwifery) è diventata una scien-za nel mondo accademico.

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Ed è proprio su questa linea diconfine che si apre un altro frontecritico dell’autonomia dell’oste-trica, elemento portante del no-stro progetto: la fisiologia delpercorso nascita e la competenzadell’ostetrica.La criticità in questione è quellarelativa alle due note problemati-che derivanti dal recepimentoitaliano della Direttiva Europea2005/36/CE.La diagnosi di normalità dellagravidanza da parte di un sogget-to abilitato alla professione medi-ca è un problema sviscerato e nonrisolto. Il Comitato Centrale haincaricato l’avvocato Vania Ciresedi rivalutare la problematica chein precedenza ci era stata dichia-rata non risolvibile. L’avv. Cireseha espresso un parere articolatocon il quale ha messo in evidenzatutte le azioni da porre in essere.Come primo step in data 19 no-vembre 2009 la Presidente e laVicepresidente della FNCO, in-sieme all’avv. V.Cirese, saranno aBruxelles, in occasione del 2°Summit degli Enti europei omo-loghi della FNCO (Ordini eConsigli Nazionali delle Ostetri-che dei diversi stati membri), perincontrare i referenti delle Dire-zioni Generali competenti dellaCommissione Europea così daraccogliere particolari sensibilitàalla problematica italiana.Nel contempo, su Lucina n.2/2009 (che a breve sarà spedita),è stato inserito apposito modulo,predisposto dal legale sopra cita-to, attraverso il quale le ostetrichepotranno denunciare alla FNCOcasi in cui i profili di difformitàdella normativa nazionale (art. 48del D. lgs 206/2007 ) rispetto aquella comunitaria hanno pro-dotto per l’ostetrica danni di tipo

economico-professionale, svia-mento e perdita della clientela,conflitto con il medico, effetti di-storsivi del mercato e della liberaprofessione ostetrica. Tali denun-ce potranno rappresentare casipilota che la FNCO utilizzerànelle sedi giudiziarie opportune,così da sollevare il problema neitermini giuridici e processualiconsentiti. Il form sarà disponibi-le a breve sul sito anche sul sitodella FNCO.Altra questione connessa al rece-pimento della Direttiva Europeaè il ricettario. Il ricettario è lostrumento che garantisce, anchedal punto di vista tecnico, l’effet-tiva autonomia dell’ostetrica.Dagli incontri intercorsi con ilMinistero della salute è emersa lanecessità di fare una legge chemodifichi la normativa esistentecirca l’impiego del ricettario, ciòper riferite connessioni con i li-velli essenziali di assistenza e coni costi a carico del SSN.Il Dr. Palumbo, Direttore Gene-rale del Dipartimento della Pro-grammazione sanitaria del Mini-stero della Salute, ha ribadito lasua disponibilità a sostenere laproposta del disegno di legge nel-le sedi competenti. Ed in tal sen-so ha già investito l’ufficio legi-slativo e l’ufficio di Gabinetto delMinistero.L’autonomia dell ’ostetrica neiluoghi di lavoro richiede da partedi ciascuna ostetrica, oltre checondizioni tecniche e legislativeadeguate, consapevolezza e diffu-sa conoscenza delle proprie com-petenze.È necessario che la FNCO ed iCollegi condividano pertanto unamappatura delle competenze del-l’ostetrica, così da indirizzare tut-ta la categoria verso uno standard

riconosciuto di prestazioni neces-sarie per un’assistenza ostetrica,ginecologica e neontale, oggetti-vamente di qualità.In tale ambito è impegno precipuodel Comitato Centrale voler inter-loquire con tutte le strutture sanita-rie ed a tutti il livelli, affinché sianoadeguatamente conosciute le com-petenze dell’ostetrica.

La mappatura e/o declinazionedelle competenze.

In armonia con il Codice Deonto-logico, dovrebbe essere il supportoquotidiano all’esercizio professio-nale, in qualsiasi ambito esso sisvolga: nelle strutture sanitariepubbliche e privare, nella liberaprofessione, nelle sedi formative, evia dicendo. In questo momentostorico, caratterizzato da significa-tivi cambiamenti e da conseguentidubbi ed incertezze interpretativesulle competenze della professio-nista ostetrica, appare improcra-stinabile una declinazione onni-comprensiva delle stesse.È quotidianità degli uffici federa-li ricevere quesiti e dubbi circa lecompetenze dell’ostetrica/o.Una mappatura delle competenzevalidata dai consulenti legali dellaFNCO è lo strumento che si vuo-le offrire all’ostetriche che lavora-no in tutti i contesti operativi.Un accenno all’esercizio della li-bera professione è a questo pun-to doveroso. La nostra storia saquanto sia importante il rapportoindividuale con la donna e quan-to quest’ultima cerca tale rappor-to nei momenti del proprio per-corso di vita.Nella convinzione che tale rap-porto debba essere salvaguardato egarantito in ogni luogo di lavoro,questo nuovo Comitato Centrale

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è intervenuto, di recente, nellaCommissione competente del Se-nato per segnalare proprie propo-ste di emendamento ad un dise-gno di legge sul Governo Clinicoin discussione in tale sede.L’occasione è stata utile per con-dividere la necessità che anchealle ostetriche fosse garantita lapossibilità di svolgere la profes-sione intramuraria nelle strutturesanitarie. L’occasione è stata al-tresì utile per rimarcare la neces-sità che a livello di coordinamen-to dipartimentale fossero ade-guatamente rappresentate, intutti i contesti, tutte le professio-ni sanitarie, ostetrica inclusa.Si sensibilizzano tutte le Presi-denti di Collegio su due appun-tamenti, per l ’anno 2010, chepotranno essere la cornice entrola quale rendere pubbliche le no-stre idee ed i nostri progetti: lagiornata mondiale dell’Ostetri-ca (5 maggio 2010) e la settima-na mondiale sull’allattamento(ottobre 2010).In tali occasioni la FNCO potrà

organizzare eventi che siano una

cassa di risonanza sulle necessitàemergenti dell’ostetrica/o.Abbiamo bisogno di creare mo-

menti di pubblico confronto contutte le istituzioni e tra tutte lecolleghe!La presente relazione ha l’auspi-cio di chiarire a tutti voi e condi-videre con tutti un progetto in-clusivo della professione ostetri-ca che, oggi, ha bisogno di guar-dare in se stessa per raccogliere ilsenso della propria storia, supe-rare le criticità attuali e costruireun nuovo e più solido futuro.Il governo politico della profes-sione sembra avere superato ilperiodo di transizione, susse-guente all’evoluzione delle pro-fessioni sanitarie, come determi-nata da leggi miliari quale la L.42/1994, la legge 251/2000 e laLegge 43/2006, ed all’evoluzionedei modelli assistenziali del siste-ma salute.Il governo politico della profes-

sione ostetrica è pronto per co-struire un progetto.Il progetto deve essere condiviso,senza se e senza ma, da tutti i Pre-

sidenti di Collegio e, per lorotramite, da tutte le ostetriche ita-liane deontologicamente orienta-te e responsabilmente consape-voli che il fine ultimo del nostroagire è, sempre e solo, la salutedi coloro che hanno bisogno del-la nostra cura ed assistenza.E fin tanto che lo Stato demandaalla Federazione e ai Collegi unruolo di così grande importanza,abbiamo tutti il dovere impera-tivo di salvaguardare l’autonomiadella professione, al di là di ognilogica numerica e di potere, nel-l’interesse della salute collettiva.Quanto proposto dal ComitatoCentrale vuole essere l’inizio dellanostra linea politica del 2010 cheverrà perfezionata tra qualchemese quando ci incontreremo amarzo 2010 anche con le vostreosservazioni, consigli, proposte,ovviamente critiche e costruttiveche mi auspico possano emergerenel confronto/dibattito di oggi.Grazie per l’attenzione.

La Presidente della FNCOMiriam Guana

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Nuovo sito web della FNCO

www.fnco.it

Entro febbraio 2010 sarà visibile il nuovosito WEB della FNCO che presenterà

novità sia nella grafica e sia di contenuti.

Si coglie l’occasione per ringraziare il collega Giovanni Antonetti per l’impegno e la disponibilità profusi in questi anni nel contribuire all’apertura e gestion

e del precedente sito web, i cui documenti saranno sempre a disposizione di tutti

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1° avviso

32° - CONGRESSO NAZIONALE DI CATEGORIA - FNCO

BOLOGNA – MAGGIO 2011

Cara/o collega , Ti informo che l’Assemblea del Consiglio nazionale - FNCO nella seduta del 13/14novembre 2009, ha votato al’unanimità Bologna quale sede del 32° Congresso nazionale di categoria.Ulteriori informazioni saranno visibili sul sito web della FNCO www.fnco.it e sui prossimi numeri dellarivista Lucina.

Si cogliere l’occasione per ringraziare il Collegio delle ostetriche di Bologna,in particolare la presidente Dila Parma ed componenti del Consiglio Diretti-vo per la disponibilità ad ospitare l’evento nella splendida cornice della cittàdi Bologna.

PRO MEMORIA

Caro/a Collega,in via preliminare, al fine di evidenziarele potenzialità all’interno della comu-nità delle ostetriche italiane, Ti invito adindicare le Tue eventuali esperienze sig-nificative sviluppate all’interno delladisciplina ostetrica (area ostetrica/gine-cologica/neonatale/management/for-mazione). È gradito un sintetico Curricu-lum Vitae (max 10 righe) valorizzandole esperienze professionali che ritienipiù innovative. Trasmetti la documen-tazione prodotta entro il 30 maggio2010 al seguente [email protected] .

La Presidente FNCOMiriam Guana

ƒ M A S T E R / C O N V E G N I / C O N G R E S S I

Dila Parma - Presidente Collegio Ostetriche, Bologna

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Il 28/11/2009 la FNCO ha orga-nizzato a Roma una giornata dilavoro con i Coordinatori tecni-co-pratici dei Corsi dei Laurea inOstetricia che ha avuto una par-tecipazione vicina al 50% prove-niente dal nord, dal centro e dalsud di Italia.L’iniziativa, oltre ad evidenziarel ’attenzione che il ComitatoCentrale pone all ’importanzastrategica della formazione pro-fessionale, rappresenta una primarisposta alle sollecitazioni avan-zate sull’argomento da parte dialcune Presidenti di Collegio nelcorso dell’assemblea straordinariadel 12 settembre 2009.Le osservazioni e le indicazioniregistrate in quella occasione sullapreparazione professionale delleneolaureate, hanno incalzato lanecessità di rafforzare i processidi comunicazione e di confrontocon i diversi componenti dellaformazione universitaria, primitra i quali, i Coordinatori deiCorsi di Laurea al fine di definirecon loro progetti e strategie dimiglioramento dei percorsi for-mativi.La FNCO nell’assolvere al pro-prio mandato istituzionale ossia

quello di garantire al cittadinoprestazioni appropriate e di qua-lità, deve sostenere la crescita e losviluppo delle competenze pro-fessionali; in tal senso, la forma-zione dei discenti e la preparazio-ne del corpo docente nei diversiambiti di insegnamento, diventa-no funzioni inderogabili e priori-tarie. L’inserimento nel mercatodel lavoro nazionale ed europeodi professionisti competenti e ca-paci di rispondere adeguatamenteai bisogni di salute, non è solouna questione istituzionale. Daun punto di vista professionalequesta assume, infatti, significatistrategici e valenze deontologicheche per loro natura, riguardanoindistintamente tutti i compo-nenti del gruppo professionale.Alle soglie del nuovo processo diriordino dei curricula, l ’imple-mentazione di strumenti e di me-todologie didattiche adeguate aibisogni formativi dei futuri pro-fessionisti, il monitoraggio sulterritorio nazionale del rispettodegli standard formativi indicatidalle Direttive Europee e la valu-tazione dei processi formativi inambito teorico e pratico, diventa-no attività irrinunciabili di sem-

pre maggiore importanza .La necessità di avviare un’analisisistemica sull’organizzazione deiCorsi di Laurea in Ostetricia sulterritorio nazionale, ha impegna-to il Comitato Centrale a predi-sporre entro la fine di giugno2010 uno strumento per la rac-colta di dati nelle diverse sediformative. Le aree di indaginedovranno riguardare ad esempio,la disponibilità delle risorse pro-fessionali, strutturali, tecnologi-che ed amministrative, il numerodelle sedi decentrate, degli stu-denti e dei laureati annui, gli am-biti ed i contesti di tirocinio neirispettivi tre anni, gli strumentied i metodi di valutazione dei li-velli di perfomance raggiunti daidiscenti nei diversi settori forma-tivi. I dati raccolti presenterannouno spaccato della realtà formati-va utile ad individuare le possibiliaree di miglioramento e le prio-rità di intervento. Nella consape-volezza che la realizzazione diquesta indagine chiederà la colla-borazione delle Presidenti diCollegio, dei Coordinatori e delleostetriche impegnate nella for-mazione, l’intento del presentearticolo è anche quello di sensibi-

ƒLE VALENZE STRATEGICHE E DEONTOLOGICHEDELLA FORMAZIONE.L’INCONTRO DEL COMITATO CENTRALE CON I COORDINATORI DEICORSI DI LAUREA IN OSTETRICIA – ROMA, 28/11/2009

Antonella CinottiVice Presidente FNCO - Referente della FNCO presso la Commissione CLO - Conferenza Permanente delle Classi di Lauree sanitarie

ƒ F O R M A Z I O N E

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lizzare il lettore ai temi della for-mazione e alle ricadute che que-st’ultima ha nel mondo lavorati-vo e professionale a breve, medioe lungo termine.La riunione si è sviluppata su unfruttuoso processo di confrontoche ha consentito a ciascun par-tecipante di illustrare brevementela realtà organizzativa del Corsodi Laurea di pertinenza, l’alloca-zione delle risorse, il ruolo e lefunzioni del Coordinatore, la do-tazione e le funzioni dei tutor.Già da questo breve giro di osser-vazioni e di notizie emerge lascarsità di investimenti professio-nali nei processi formativi.Le attività didattiche professio-nalizzanti e di tutoraggio sonogeneralmente risultate ad isori-sorse e nella stragrande maggio-ranza dei casi non sono ricono-sciute, non vengono contemplatenei carichi di lavoro, vengonosvolte fuori dall’orario di servizio

e non sono retribuite. Le attivitàdi tirocinio e di addestramentodei tirocinanti non sono adegua-tamente strutturate e spesso sonolasciate alla variabilità del caso apartire dall’abilità, dalla disponi-bilità e dalla motivazione del sin-golo professionista che raramen-te ha ricevuto preparazione sullemetodologie educative e di ap-prendimento.Ma le questioni formative non silimitano a questi aspetti che seb-bene enormi e complessi, rappre-sentano solo la punta di un ice-berg che alla base nasconde unacultura che disconosce il valoresociale e politico della compe-tenza e che continua ad alimen-tare politiche lontane dalle esi-genze del mondo sociale e pro-fessionale senza produrre cam-biamenti nel sistema che, invece,richiederebbe un radicale inno-vamento.Alla luce di queste considerazioni

possono essere meglio compresigli sforzi fatti dalla FNCO perinformare e responsabilizzarel’intero gruppo professionale sulprocesso di revisione dei settoriscientifici disciplinari (SSD)chein un’ottica di riduzione e di rag-gruppamento delle discipline ol-tre a comportare la perdita del-l’autonomia del SSD, prevedevala ridefinizione e la ricollocazionedel sapere ostetrico. Da qui, l’in-tento della FNCO di presidiarecon responsabilità una situazioneche per l’esigua rappresentativitàaccademica (pochi professori diruolo associati, pochi ricercatori enessun professore Ordinario) nondava speranze di mantenimentodel SSD e che in tal senso, potevaessere fronteggiata solo in termi-ni di mali minori.L’opzione della collocazione delladisciplina ostetrica (ex MED/47)all’interno del settore delle pro-fessioni sanitarie e la sua separa-

Livello 3 Livello 4

Macrosettore Settore Scientifico Disciplinare - SSD VECCHIO S.S.D.Codice e Denominazione Codice e Denominazione Codice e Denominazione

06/N - PROFESSIONISANITARIE E TECNOLOCIGHE MEDICHE APPLICATE

MED/46 SCIENZE TECNICHE DI MEDICINA DI LABORATORIO

06/N1 - SCIENZE DELLE PROFESSIONI MED/48 SCIENZE INFERMIERISTICHE E TECNICHSANITARIE E NEURO-PSICHIATRICHE E RIABILITATIVEDELLE TECNOLOGIE MEDICHE MED/47 SCIENZE INFERMIERISTICHE OSTETRICOAPPLICATE -GINECOLOGICHE

MED/50 SCIENZE TECNICHE MEDICHE APPLICATE

06/N2 - SCIENZE INFERMIERISTICHE MED/45 SCIENZE INFERMIERISTICHE GENERALI, CLINICHE E PEDIATRICHE

PROPOSTA DEL CUN: NUOVO ASSETTO DEI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI (www.cun.it)Livello 2: AREA -06 -SCIENZE MEDICHE

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zione dalle scienze infermieristi-che è stata deliberata all’assem-blea straordinaria dei collegi del12 settembre 2009 ( per ap-profondimenti sull’argomento ve-di anche la relazione del Consi-glio nazionale il 13-14 novembre2009 su questo numero di Luci-na). La questione è stata affronta-ta e discussa anche il 28 novem-

bre con i Coordinatori che dall’a-nalisi sui rischi e sui benefici dellediverse possibilità, hanno valutatopositivamente l’orientamento del-le Presidenti di categoria.E’opportuno cogliere l’occasioneper informare capillarmente chel’orientamento della FNCO sullaseparazione dal settore scientificodisciplinare infermieristico, è sca-

turito dalle decisioni di accorpa-mento del CUN e si è sviluppatosulla base dei seguenti punti:• l’accorpamento con le profes-

sioni sanitarie ha fatto ipotiz-zare maggiori possibilità dicontrollo sul governo dei mec-canismi di reclutamento deiprofessori universitari da partedell ’attuale esigua comunità

06/N – Macrosettore - PROFESSIONI SANITARIE E TECNOLOGIE MEDICHE APPLICATE

06/N1: SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE

Il settore si interessa all’attività scientifica e didattico - formativa, nonché dell’attività assistenziale a esse congrua nelcampo delle Scienze tecniche delle professioni sanitarie assistenziali e nel campo delle Scienze infermieri-stiche Ostetrico-ginecologiche e neonatali (*) sono specifici ambiti di competenza le attività di ricerca legatealle figure professionali delle rispettive professioni sanitarie. Il settore si interessa inoltre dell'attività scientifica e didat-tico-formativa, nonché dell'attività assistenziale a essa congrua nel campo delle Scienze tecniche delle professio-ni sanitarie diagnostiche e dell'attività scientifica e didattico-formativa, nel campo delle Tecnologie biomedi-che, biotecnologie e scienze tecniche mediche applicate con particolare riguardo alla ricerca traslazionale adesse correlata ed alla sua applicazione; sono specifici ambiti di competenza le attività di ricerca legate alle figure pro-fessionali delle rispettive professioni sanitarie. Il settore si interessa inoltre dell’attività scientifica e didattico - formati-va, nonché dell’attività assistenziale a esse congrua nel campo delle Scienze tecniche delle professioni sanitarieriabilitative e delle Scienze tecniche professioni sanitarie preventive; sono specifici ambiti di competenza leattività di ricerca legate alle figure professionali delle rispettive professioni sanitarie. Il settore si interessa infine dell’at-tività scientifica e didattico – formativa nel campo delle Tecniche dell’esercizio fisico e delle sport con particolareriguardo alla organizzazione ed alla gestione professionale sanitaria dell’educazione fisica e dell’allenamento. Il setto-re, nel suo complesso ha anche specifica competenza nella ricerca nel campo della metodologia e organizzazione dellaprofessioni sanitarie non mediche in esso rappresentate.

06/N2: SCIENZE INFERMIERISTICHE

l settore si interessa dell'attività scientifica e didattico-formativa, nonché dell'attività assistenziale a essa congrua nelcampo della Infermieristica generale e speciale. Sono ambiti di competenza del settore la metodologia della ri-cerca in campo infermieristico, la teoria dell'assistenza infermieristica, l’infermieristica clinica, preventiva e di comu-nità, l’infermieristica dell'area critica e dell'emergenza e la metodologia e organizzazione della professione infermieri-stica.

NOTA 1: I Docenti dei M-EDF/01 - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE e M-EDF/02 - METODI E DIDATTICHE DEL-LE ATTIVITA’ SPORTIVE – nella componente clinica, diagnostica ed organizzativa potranno afferire i SSD: 06/B1 – MEDICINA IN-TERNA, 06/D3 - ENDOCRINOLOGIA, NEFROLOGIA E SCIENZA DELLA ALIMENTAZIONE E DEL BENESSERE, 06/N1 - SCIENZEDELLE PROFESSIONI SANITARIE

NOTA 2: Per l’Area 06 Scienze Mediche la denominazione multipla del SSD e i Descrittori presenti all’interno della Declaratoria rap-presentano una specificazione indispensabile non solo del profilo scientifico e didattico del Docente , ma anche della qualificazioneprofessionale per l’attribuzione di incarichi di dirigenza di I e II livello nell’ambito del SSN.------------(*) LA FNCO sta effettuando una ricognizione all’interno della dirigenza ostetrica in merito alla sostituzione della parola “infermieri-stica” nel nostro descrittore.

PROPOSTA DEL CUN: NUOVO ASSETTO DEI SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI (www.cun.it )

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scientifica “ostetrica” (procedu-re concorsuali, costituzionedelle commissioni d’esame,meccanismi per l’arruolamentodelle docenze, ecc); maggiorigaranzie di autonomia e di vi-sibilità della disciplina ostetricanel mondo accademico;

• più assicurazioni verso l’asse-gnazione delle docenze a con-tratto al profilo professionaledi appartenenza.Il raggruppa-mento con discipline a minoreaffinità, ha fatto pensare a me-no rischi di invasione di campoe di sovrapposizione di compe-tenze e di ambiti di attività eresponsabilità;

• le indicazioni della nuova Leg-ge sulla Governance universi-taria che prevede una revisioneperiodica e continua dei SSD(ogni due o tre anni) lasciavaspazio a possibilità di richiesteed interventi di revisione e dicambiamento nel prossimo fu-turo.

Per completezza di informazioneè importante riportare che le de-cisioni finali del CUN sono stateratificate alle professioni il 14-15ottobre 2009 alla ConferenzaPermanente delle Classi di Lau-ree sanitarie di Ancona.A conclusione è importanteinformare anche sulla decisioneunanime presa dai Coordinatori edal Comitato Centrale a terminedella riunione sulla richiesta dimodificare il descrittore propostodal CUN per la nostra disciplina“Scienze infermieristiche Oste-trico-ginecologiche e neonata-li”, proponendo di eliminare iltermine “infermieristiche” e ditrovare parole chiave che identifi-chino inequivocabilmente il sa-pere disciplinare delle ostetriche .La FNCO dovrà pertanto elabo-rare proposte di modifica da con-dividere con tutte le Presidenti diCollegio e tutte le Coordinatriciche hanno manifestato soddisfa-zione per l’incontro, sollecitando

maggiori opportunità di confronto.La riunione è stata anche un’oc-casione per discutere sulla neces-sità di favorire lo sviluppo deiprocessi di ricerca e di produzio-ne scientifica nell’ambito dellaMidwifery e quindi è stata ancheun’occasione per presentare l’o-rientamento della FNCO ad in-vestire su progetti per l’amplia-mento trasversale delle compe-tenze nella metodologia della ri-cerca e la realizzazione di ricer-che multicentriche. In tal sensola FNCO sulla base delle espe-rienze consolidate in passato, haripreso contatti con alcuni espo-nenti dell’Istituto Superiore diSanità per chiedere nuovi pro-cessi di collaborazione.Le Coordinatrici, in vista delprossimo congresso nazionaledella FNCO che si terrà a Bolo-gna nel maggio 2011, sono stateinvitate a sollecitare sin da ora glistudenti nella produzione di ri-cerche da presentare a tale evento.

MAPPATURA OSTETRICHE IN POSSESSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE INFERMIERISTICHE ED OSTETRICHE E TITOLO MASTER

Gentile Collega,al fine di poter disporre di una banca dati delle/dei colleghe/i in possesso dei titoli sopra indicati, Ti chiedo corte-semente di comunicarmi all’indirizzo [email protected] le seguenti informazioni:

Nome e Cognome __________________________________________________________________________Collegio di appartenenza _____________________________________________________________________titolo acquisito _____________________________________________________________________________titolo della tesi discussa ______________________________________________________________________recapito e-mail _____________________________________ recapito telefonico ________________________nonché autorizzazione alla pubblicazione di tali informazioni sul sito della FNCO.RingranziandoTi anticipatamente per la collaborazione e la disponibilità, evidenzio che lo spirito di tale richiesta èquello di favorire una circolarità di preziose informazioni per la comunità delle ostetriche italiane, soprattutto perchi ha bisogno di confrontarsi con nuove conoscenze ed esperienze disciplinari.

Se lo riterrai opportuno, diffonderò sul sito della FNCO i dati che mi fornirai.

La Presidente della FNCOMiriam Guana

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“E’ la Lombardia la regione chein questi primi mesi di sperimen-tazione di FADO (Formazione ADistanza per Ostetriche -http://www.saepe.it/) ha registra-to il più alto numero di iscritti(oltre 165) grazie al lavoro capil-lare della Delegazione LombardaCollegi Ostetriche nel dissemina-re la conoscenza del programma”spiega Miriam Guana responsa-bile scientifico del Programma.“Non si può che essere soddisfattidel lavoro svolto e realizzato: insoli 4 mesi si sono registrate allapiattaforma oltre 400 ostetricheitaliane, circa 200 hanno affron-tato almeno un corso e sono statierogati 580 crediti ECM”.“La Delegazione Lombarda Col-legi Ostetriche crede molto inquesto Programma perché con-sente di diffondere in tutta Italiauna formazione evidence based.

Permette alle ostetriche di ag-giornarsi da casa propria sce-gliendo liberamente il momentoadatto per la propria formazione”sottolinea Elsa Del Bo presidentedella Delegazione LombardaCollegi Ostetriche.A oggi le maggiori utilizzatricidel programma sono le ostetrichepiù giovani quelle tra i 22 e i 27anni. “Il dato è interessante inquanto se confrontiamo l’età me-dia delle ostetriche iscritte a FA-DO e l’età media degli infermieriiscritti a Nursing FAD, il pro-gramma di formazione a distanzaspecifico per gli infermieri, notia-mo che le ostetriche che si sonoaccostate alla FAD hanno media-mente 10 anni meno dei colleghiinfermieri. Probabilmente le piùgiovani sono quelle con una mag-giore dimestichezza con l’uso delcomputer e che più sentono il bi-

sogno dell’aggiornamento profes-sionale continuo” commenta Pie-tro Dri, direttore editoriale diFADO. “La speranza” prosegueMiriam Guana “è che in futurosempre più ostetriche compren-dano l’importanza dell’aggiorna-mento professionale e l’opportu-nità che offre la formazione a di-stanza. Colgo l’occasione per ri-cordare a tutte le colleghe che èsempre possibile iscriversi a FA-DO e che entro il 31 dicembre sipuò accedere ai corsi sul Puerpe-rio”.Per l’anno prossimo sono in pro-gramma nuovi corsi centrati sullaGestione della gravidanza, argo-mento di estremo interesse perl’attività professionale delle oste-triche” spiega Elsa Del Bo.Dall’analisi dei questionari com-pilati dalle ostetriche dopo averterminato i corsi di FADO emer-ge grande soddisfazione: circa il97% delle ostetriche ha valutatola formazione da abbastanza amolto rilevante e il 99% conside-ra la qualità formativa da soddi-sfacente a eccellente. Inoltre oltre

ƒGLI OTTIMI RISULTATI DI FADO, LA FORMAZIONEA DISTANZA DEDICATA ALLE OSTETRICHE

Nicoletta ScarpaCoordinamento del programma FADO

ƒ F O R M A Z I O N E A D I S T A N Z A

Gli appuntamenti di FADO per il 2010Da febbraio 2010 l’appuntamento con FADO diventa mensile. Sono in pro-gramma complessivamente 10 corsi per il 2010 centrati sulla Gestione dellagravidanza.Di seguito si riportano gli argomenti in programma per l’anno prossimo:• Esami di laboratorio in gravidanza (corso 1 e corso 2)• Gestione di segni e sintomi in gravidanza (corso 1 e corso 2)• Cardiotocografia (corso 1 e corso 2)• Sorveglianza della gravidanza a termine (corso 1 e corso 2)• Counseling preconcezionale (corso 1 e corso 2)

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l’88% degli iscritti considera leinformazioni fornite credibili eoltre il 74% ritiene che le nozioniacquisite saranno utili nella pra-tica quotidiana.Si ricorda che è attivo un sistemadi tutoraggio via email per risol-

vere problemi tecnici o chiarire idubbi sui materiali formativi: “Ilsistema di tutoraggio è moltoutile sia per chiarire i dubbi degliutenti sui contenuti formativi maè anche un mezzo per conoscerei bisogni formativi delle ostetri-

che. E’ importante che tutti gliiscritti comunichino con la reda-zione proponendo argomenti inmodo da rendere il Programmasempre più adeguato alle realinecessità della professione” con-clude Pietro Dri.

I commenti delle ostetriche su FADORiportiamo di seguito alcuni dei commenti giunti in redazione. L’entusiasmo per i contenuti e la semplicità d’uso del si-stema sono elementi comuni alle ostetriche iscritte a FADO. • Era ora chesi facessero dei corsi di formazione on-line• Molto comodo in quanto si può fare da casa• Sono stati trattati argomenti molto interessanti• Completo e comodo• Eccezionale, molto interessante, molto educativo, importante argomentazione!!!• E’ il metodo migliore per mantenermi aggiornata, perché è on line (posso farlo quando decido io, rispetto ai conve-

gni), perché è di facile e piacevole lettura e non prolisso• Sono contenta che ci sia finalmente un corso via internet per ostetriche. Fatene altri!• Penso sia molto educativo e interessante• E’ utilissimo perché spiega tutto bene in modo estremamente semplice, inoltre è di facile accessibilità anche per chi

(come me) non ha particolari attitudini con l'informatica

Come accedere a FADO• Fino al 31 dicembre è possibile seguire i corsi del 2009 e acquisire i crediti ECM.• Basta avere un computer, un accesso a internet e una casella di posta elettronica.• Una volta collegati al sito http://www.saepe.it/ ed effettuata la registrazione gratuita si ricevono via email le chiavi

di accesso. E’ disponibile un corso di prova per decidere se acquistare il pacchetto formativo.• E’ possibile interrompere la connessione in qualunque momento, i dati vengono salvati in automatico, al collega-

mento successivo si riprende dal punto in cui si era lasciato.• Per informazioni contattare: [email protected]

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All’attenzione di tutte/i le/i colleghe/iSi ricorda che il 5 maggio di ogni anno si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Ostetrica.Siamo alla ricerca di uno slogan che valorizzi la nostra figura accanto alla donna al bambino ed alla famiglia.Infine si auspica fin da ora che in sede locale si organizzino iniziative a sostegno della nostra professione.

05-scarpa FADO 11-02-2010 9:43 Pagina 21

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Con precedenti Circolari n.11/2008, n. 12/2008, n. 1/2009, n.3/2009 e n. 6/2009 la FNCO hainformato i Collegi riguardo l’in-troduzione dell ’obbligo per lePubbliche Amministrazioni e pertutti i professionisti iscritti agli Al-bi di dotarsi di una casella di PostaElettronica Certificata (PEC) perqualsiasi scambio di informazionie documenti, secondo quanto di-sposto della legge 83/2005 “Codicedell’amministrazione digitale” e dal-la legge 2/2009 “Conversione inlegge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, re-cante misure urgenti per il sostegno afamiglie, lavoro, occupazione e im-presa e per ridisegnare in funzioneanti-crisi il quadro strategico nazio-nale”.Corre l’obbligo sottolineare che, inalternativa all’invio postale, la FN-CO utilizzerà la PEC quale unicostrumento di comunicazione con iCollegi per qualsiasi scambio dicomunicazioni e documenti.Pertanto sono stati invitati tutti iCollegi a dotarsi di PEC e di dar-ne doverosa comunicazione allaFNCO, al Centro Nazionale perl ’Informatica nelle PubblicheAmministrazioni (CNIPA) e al-

le/agli iscritte/i all’Albo, nonchédarne ampia visibilità sul sito isti-tuzionale.Contestualmente si evidenzia chepotrebbero essere apportate modi-fiche al Codice dell’amministra-zione digitale (legge 82/2005) alfine di introdurre vincoli temporalie sanzioni per le amministrazioniinadempienti.Inoltre, sempre secondo quantodisposto dalla legge n. 2/2009, en-tro il 29 novembre 2009 tutti gliiscritti all’Albo dovranno dotarsi diPEC.Si sono inoltre invitati i Collegi avoler sensibilizzare le/gli iscritti adottemperare a tale adempimento edi acquisire da ciascun iscritto/al’indirizzo di posta elettronica cer-tificata, da riportare in un apposito“elenco telematico delle PEC” cheogni Collegio dovrà istituire.Tali disposizioni sono indicatechiaramente al comma 7, dell’art.16, della legge n. 2/2009:“I professionisti iscritti in albi edelenchi istituiti con legge dello Statocomunicano ai rispettivi ordini o col-legi il proprio indirizzo di posta elet-tronica certificata o analogo indiriz-zo di posta elettronica di cui al com-ma 6 entro un anno dalla data di en-

trata in vigore del presente decreto.Gli ordini e i collegi pubblicano in unelenco riservato, consultabile in viatelematica esclusivamente dalle pub-bliche amministrazioni, i datiidentificativi degli iscritti con il rela-tivo indirizzo di posta elettronicacertificata”.La FNCO ha inoltre invitato tuttii Collegi di procedere ad inserireapposita colonna dedicata allaPEC degli iscritti nel data-baseche bimestralmente viene utilizza-to per la notifica alla FNCO del-l’aggiornamento Albo (nuova mo-dalità operativa adottata dal 2007 -per approfondimento consultaredal sito www.fnco.it le Circolari n.14/2007, n. 16/2007, n. 9/2008).Quanto richiesto consentirà allaFNCO di disporre di un data-basenazionale contenente anche tuttigli indirizzi di Posta ElettronicaCertificata di tutte/i le/i Professio-niste/i Ostetriche/ci.

Utilizzo di un gestore accredita-to presso il CNIPA per fornitu-ra PEC

Laddove un Collegio intenda ado-perarsi per supportare gli iscritti intale adempimento, potrebbe pre-

ƒPEC – POSTA ELETTRONICA CERTIFICATAOBBLIGHI E SCADENZE COLLEGI/ORDINI E DEI PROFESSIONISTI

ISCRITTI AGLI ALBI PREVISTI DALLA L. 185/08

Cristina PavesiSegretaria della FNCO

ƒ R A P P O R T I C O N I C O L L E G I

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vedere di individuare un gestoreaccreditato presso il CNIPA(http://www.cnipa.gov.it) per lafornitura del servizio di PostaElettronica Certificata e stipulareuna Convenzione nei termini che ilsingolo Collegio riterrà opportuni.Si fa presente che non sussistonoobblighi da parte dei Collegi difarsi carico dell’attivazione dellaPEC per i singoli iscritti all’Albo,tanto meno sussistono obblighi peril professionista di accedere al ser-vizio PEC del gestore individuatodal Collegio.L’iscritta/o può individuare libera-mente il gestore accreditato CNI-PA e procedere all’attivazione dellaPEC seguendo le indicazioni for-nite dal gestore stesso.La FNCO auspica sin da ora di ri-cevere informazioni dettagliate cir-ca le strategie risolutive che le/iPresidenti di Collegio attiverannoin sede locale onde renderle acces-sibili e fruibili per tutti i Collegi.In data 11/11/09 ho presenziato,quale Segretaria della FNCO, alConvegno dal titolo “PEC: un’op-portunità per il sistema Paese” orga-nizzato dal CUP e dal Ministeroper la Pubblica Amministrazione el’Innovazione. In tale contesto irappresentati di alcune Professionihanno manifestato perplessità e/oevidenziato criticità al riguardo.Pertanto, il Ministro della P.A. e I.,Renato Brunetta, ha ritenuto con-sono istituire apposito Tavolo Tec-nico, al fine di raccogliere, discutereed analizzare le principali proble-matiche esposte dai rappresentantidelle varie Professioni ed indivi-duare eventuali soluzioni tecnico-giuridiche.

A tal fine, il Ministro Brunettaha affidato al CUP il compito diraccogliere le osservazioni scritte,puntualmente inviate anche dallaFNCO.

La prima riunione del TavoloTecnico tenutasi il 20/11/09 havisto la presenza della Consiglie-ra FNCO Iolanda Rinaldi.In tale contesto, alla luce dei que-siti posti anche da altre Profes-sioni, è stato ribadito che:dal 29/11/2009 ogni Professioni-sta (dipendente pubblico e/o pri-vato, libero professionista, pen-sionato, disoccupato, ecc.) dovràdotarsi di PEC e comunicarne gliestremi al Collegio di apparte-nenza;a breve sarà attivato un numeroverde per i cittadini e per i pro-fessionisti;ogni dipendente pubblico saràdotato di PEC dall’Ente di ap-partenenza;ogni singolo cittadino sarà dotatodi PEC per i rapporti con laPubblica Amministrazione (dalprossimo anno sarà disponibile ilservizio di “PEC gratuita ai citta-dini”, grazie al quale coloro chene faranno richiesta potrannoavere, gratuitamente, una casellaPEC per le comunicazioni con laP.A.).Per quanto sopra esplicitato, èchiaro che potrà verificarsi il ca-so che un soggetto potrà averepiù indirizzi di PEC.

Nella seconda riunione tenutasi il18/12/2009 alla quale ho parteci-pato in rappresentanza della FN-CO è stata sottoposta ai presenti

una riflessione sulla scelta di mo-dello di funzionamento del siste-ma.• Partendo dall’assunto che ogni

Ordine sarà tenuto ad un ag-giornamento in tempo reale delproprio elenco iscritti-PEC(rendere attiva la consultazionecertificata dei dati relativi aiprofessionisti), tale propostaponeva all’attenzione due tipo-logie di struttura sulle quali oc-correrà che ciascuna Federazio-ne si esprima.

• Tale orientamento andrà a de-finire le modalità di integrazio-ne tra la Pubblica Amministra-zione e le basi informative diciascun Ordine sia di livello lo-cale-provinciale che nazionale.

Essendo stato un incontro tecni-co di non semplice assimilazionee per facilitare la formulazione diun parere sulle tipologie di mo-delli presentati, si è deciso che sa-rebbe stato inviato un verbaledella seduta a tutte le Federazionile quali dovranno inviare il pro-prio parere e la propria posizionecirca tali modelli di funziona-mento. Si prevede un ulterioreincontro nel mese di gennaio2010.Credo sia evidente che la que-stione relativa all’attivazione edell’utilizzo della PEC sia fon-damentale ed urgente.Tenuto conto delle problemati-che sottolineate in più occasioni ein più dibattiti, la FNCO è im-pegnata a presidiare questo cam-biamento cogente sostenendo iCollegi Provinciali con una co-stante formazione-informazionesulle relative problematiche.

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ƒ A S S O C I A Z I O N I O S T E T R I C H E

MAPPATURA ASSOCIAZIONI OSTETRICHEPRESENTI SUL TERRITORIO NAZIONALE

Gentile Presidente.al fine di censire le Associazioni delle Ostetriche presenti sul territorio nazionale chiediamo la Tua cortesecollaborazione invitandoTi a compilare la scheda sotto riportata da rimettere alla FNCO mezzo e-mail(e/o mezzo posta) debitamente compilata e corredata di eventuale documentazione che riterrai oppor-tuno allegare.Ti ringraziamo anticipatamente per la preziosa collaborazione.

Spett.le FNCOFederazione Nazionale Collegi Ostetriche

Piazza Tarquinia, 5/d – 00183 [email protected]

Oggetto: Mappatura Associazioni delle Ostetriche presenti sul territorio nazionale

Denominazione ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________Sigla ________________________________ Anno fondazione ____________________________Presidente (nome) ____________________________ (cognome) ___________________________Indirizzo sede _______________________________________Tel. ___________Fax ___________e-mail ________________________________________________________________________Sito___________________________________________________________________________Rivista si ¨ no ¨ on line si ¨ no ¨Statuto si ¨ (allegare) no ¨ (indicare finalità)_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Data_____/_____/_____

___________________________________________________(Nome e Cognome)

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Collegio Iscritte/i al Presidente E.Mail31/12/2008(*)

Agrigento/Caltanissetta 133 Insalaco Angela [email protected]

Alessandria 82 Palmisano Angela [email protected]

Ancona 171 Piermaria Margherita [email protected]

Aosta 41 Merlo Wilma [email protected]; [email protected]

Ascoli Piceno 103 Marzetti Irene [email protected]

Avellino 156 Saccardo Teresa [email protected]

Bari 453 Schiavelli Maria Pompea [email protected]

Benevento 91 Foggi Binda Giuseppina [email protected]

Bergamo 264 Midali Gabriella [email protected]

Bologna 278 Parma Dila [email protected]

Bolzano 187 Di Bella Astrid Agata [email protected]

Brescia 385 Guana Miriam [email protected]

Brindisi 104 Pichierri Doriana [email protected]

Cagliari / Oristano / Nuoro 383 Lai Maria Rosaria [email protected]

Campobasso/Isernia 112 Picciano Anna Maria [email protected] (provvisorio)

Caserta 240 Vigliotti Maria [email protected]

Catania 204 Taverna Rosaria [email protected]

Catanzaro/ Crotone/ 267 Ludovico Concetta [email protected] Valentia

Chieti 106 Campitelli Concetta [email protected]

Como/ Lecco 220 De Pietro Flavia [email protected]

Cosenza 206 Argento Rosetta [email protected]@libero.it

Cremona 65 Cristiani Anna Maria [email protected]

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ƒ C O L L E G I O S T E T R I C H E

Cara/o Collega, auspicando di far cosa gradita si pubblicano di seguito i recapiti di posta elettronica attualmente in uso daiCollegi Provinciali/Interprovinciali delle Ostetriche, nonché i nominativi delle/dei Presidenti.Ogni altra informazione utile riguardante i Collegi può essere facilmente reperita sul sito della FNCO(www.fnco.it).Si ricorda che per ogni necessità è opportuno e doveroso rivolgersi al Collegio di appartenenza (e non diret-tamente alla FNCO). Sarà il Collegio a valutare l’opportunità o meno di ricorrere al supporto della FNCO aifini della risoluzione delle problematiche poste in evidenza dai propri iscritti.

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Cuneo 118 Oggerino Marcella [email protected]

Enna 41 Ristagno Oriana [email protected]

Ferrara 131 Turazza Gianna [email protected]

Firenze/Prato/ 666 Cinotti Antonella [email protected]/Grosseto/Siena [email protected]

Foggia 393 Savastio Angiola Giustina [email protected]

Forli/Cesena/Rimini 115 Sarti Claudia [email protected]

Frosinone 128 Di Palma Morena n.p.

Genova/La Spezia 239 Valvasori Ubriana [email protected]

L'Aquila 131 Simonetti Silvia [email protected]

Latina 96 Coluzzi Marilisa [email protected]@collegioostetrichelatina.it

Lecce 219 Mariano Anna [email protected]@libero.it

Livorno 100 Morelli Giuliana [email protected]

Lucca/Pistoia 184 Pisani Mariassunta [email protected]

Macerata 104 Pica Diana [email protected]

Mantova 156 Grossi Loretta [email protected]

Matera 73 Bellomo Carmela [email protected]

Messina 208 Santo Maria [email protected]

Milano/Lodi 782 Sieve Simona [email protected]

Modena 244 Vaccari Silvia [email protected]@libero.it

Napoli 731 Piacente Giuseppina [email protected]

Novara/VCO/Vercelli/Biella 270 Ticozzi Graziella [email protected]

Padova 211 Panizza Cristina [email protected]

Palermo 269 Lopresti Elio [email protected]

Parma/Piacenza 246 Pavesi Cristiana [email protected]

Pavia 211 Del Bo Elsa [email protected]; [email protected]

Perugia 267 Di Paolo Anna Maria [email protected]

Pesaro Urbino 83 Luppino Gabriella [email protected]; [email protected]

Pescara 62 Colasante Maria Eufemia [email protected]: [email protected]

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Pisa/ Massa Carrara 232 Bruschi Elisa [email protected]; [email protected]

Potenza 80 Summa Maria [email protected]

Ragusa 50 Falco Clara [email protected]@gmail.com

Ravenna 112 Bini Norma [email protected]

Reggio Calabria 105 Infortuna Paola [email protected]; [email protected]

Reggio Emilia 157 Gualerzi Raffaella [email protected]

Rieti 29 Ceci Franca [email protected]

Roma 1265 Pellegrini Maria Grazia [email protected]

Rovigo 29 Chiarioni Donatella [email protected]

Salerno 425 Muccione Carmela [email protected]

Sassari 151 Tedde Maddalena [email protected]

Savona/Imperia 128 Maria Rina Tabò [email protected]

Siracusa 75 Pullara Maria [email protected]

Sondrio 70 Abbiati Paola [email protected]

Taranto 116 Tursi Silvia [email protected]

Teramo 63 Di Giorgio Allegrina [email protected]

Terni 66 Bianco Maria Antonietta [email protected]

Torino/Asti 639 Cantoira Sara [email protected]

Trapani 287 Napoli Francesca [email protected]

Trento 181 Masè Caterina [email protected]

Treviso/Belluno 184 Gerotto Ivana [email protected]@libero.it

Trieste/Gorizia 170 Perfetto Teresa [email protected]

Udine/Pordenone 235 Toninato Antonella [email protected]

Varese 222 Magnoli Clara [email protected]

Venezia 143 Romanelli Sandra [email protected]

Verona 309 Dall'Olio Rosalba [email protected]

Vicenza 173 Busa Emanuela [email protected]

Viterbo 64 Pasqualetti Roberta [email protected]

TOTALE NAZIONALE ISCRITTE/I AL 31/12/2008 16489(*)FONTE: autocertificazione Presidenti Collegio

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AIORCE - COMUNICAZIONE IMPORTANTE

Presentazione Abstract e/o PosterCongresso Internazionale Ostetriche

SUDAFRICA - DurbanGIUGNO 2011

Cara/o Collega, se sei interessata/o a presentare Abstracts e/o Poster al Congresso Internazionale di Durban Ti in-formiamo che dovranno essere presentati entro il 20 Marzo 2010 alla segreteria Aiorce([email protected]), che li consegnerà al Comitato Scientifico per la valutazione. Entro la fine diAprile 2010 ti verrà comunicato se il lavoro è stato accettato poiché l’Aiorce dovrà inviarli entro la sca-denza prevista (17 Maggio 2010).Il 1 Settembre 2010 l’I.C.M. notificherà l’accettazione o meno dei lavori e solo allora l’Autore dovràregistrarsi al Congresso, entro il 1 Dicembre 2010.

Il tema del congresso 2011 è "Le ostetriche affrontano il 'Big 5' a livello globale".

Saranno accettati Abstract che affronteranno le 5 grandi sfide relative alle Ostetriche e ai servizi di ma-ternità in tutto il mondo: essi dovrebbero anche riconoscere l'impatto degli obiettivi di sviluppo del Mil-lennio (OSM) sulla professione delle ostetriche con le Famiglie.

Il programma del Comitato Scientifico e Professionale (SPPC) della Confederazione Internazionale delleOstetriche, invita a inviare la presentazione on-line degli abstract sui seguenti argomenti:• Globalizzazione • Ascolto delle donne e dei loro partners • Promozione del continuum assistenziale alle Famiglie • Attivazione e potenziamento della Midwifery Practice • Interazione tra cultura sociale, conoscenze indigene e assistenza alle Famiglie L’SPPC accoglie documenti di ricerca originale di buona qualità, e le presentazioni singole come parti diun simposio, abstract o poster di discussione /dibattito teorico, dramma /racconti, nonché seminari eworkshop basati sulle competenze.

Per ulteriori informazioni ti invitiamo a visitare il nostro sito www.aiorce.com.

Team AIORCE

ƒ R A P P O R T I I N T E R N A Z I O N A L I

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