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297. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interrogazione a risposta in Commissione: Delmastro Delle Vedove ........... 5-03470 10639 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta scritta: Di San Martino Lorenzato Di Ivrea ............................................ 4-04604 10639 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazioni a risposta in Commissione: Muroni ........................................ 5-03467 10640 Muroni ........................................ 5-03468 10641 Interrogazione a risposta scritta: Licatini ....................................... 4-04605 10642 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta in Commissione: Trano .......................................... 5-03471 10643 Centemero .................................. 5-03472 10644 Interrogazione a risposta scritta: Pastorino .................................... 4-04602 10645 Giustizia. Interrogazioni a risposta scritta: Giannone .................................... 4-04612 10645 Giannone .................................... 4-04613 10646 Infrastrutture e trasporti. Interrogazione a risposta in Commissione: Dara ............................................ 5-03469 10647 Interno. Interrogazioni a risposta scritta: Tonelli ......................................... 4-04603 10648 Tonelli ......................................... 4-04606 10649 Istruzione. Interrogazione a risposta scritta: Buompane .................................. 4-04608 10650 Atti Parlamentari 10637 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO · 2020-02-03 · xviii legislatura — allegato b ai resoconti — seduta del 31 gennaio 2020 N.B.Questo allegato, oltre gli atti di controllo e

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Page 1: ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO · 2020-02-03 · xviii legislatura — allegato b ai resoconti — seduta del 31 gennaio 2020 N.B.Questo allegato, oltre gli atti di controllo e

297. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Delmastro Delle Vedove ........... 5-03470 10639

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta scritta:

Di San Martino Lorenzato DiIvrea ............................................ 4-04604 10639

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Muroni ........................................ 5-03467 10640

Muroni ........................................ 5-03468 10641

Interrogazione a risposta scritta:

Licatini ....................................... 4-04605 10642

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Trano .......................................... 5-03471 10643

Centemero .................................. 5-03472 10644

Interrogazione a risposta scritta:

Pastorino .................................... 4-04602 10645

Giustizia.

Interrogazioni a risposta scritta:

Giannone .................................... 4-04612 10645

Giannone .................................... 4-04613 10646

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Dara ............................................ 5-03469 10647

Interno.

Interrogazioni a risposta scritta:

Tonelli ......................................... 4-04603 10648

Tonelli ......................................... 4-04606 10649

Istruzione.

Interrogazione a risposta scritta:

Buompane .................................. 4-04608 10650

Atti Parlamentari — 10637 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta scritta:

Vallascas ..................................... 4-04611 10650

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazioni a risposta scritta:

Fassina ........................................ 4-04607 10651

Angiola ........................................ 4-04609 10652

Pubblica amministrazione.

Interrogazioni a risposta scritta:

Deidda ........................................ 4-04601 10653

Sutto ........................................... 4-04610 10654

Salute.

Interrogazione a risposta orale:

Zennaro ...................................... 3-01275 10655

Sviluppo economico.

Interpellanza:

Fassina ........................................ 2-00624 10655

Apposizione di firme ad una mozione ....... 10656

Apposizione di una firma ad unainterrogazione ........................................... 10657

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 10657

ERRATA CORRIGE ............................................ 10657

Atti Parlamentari — 10638 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

PAG.PAG.

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ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazione a risposta in Commissione:

DELMASTRO DELLE VEDOVE eDEIDDA. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale. — Per sapere –premesso che:

da notizie apparse recentemente sullastampa, il Presidente della Repubblica d’Al-geria, con proprio decreto n. 18-96 del 20marzo 2018, ha costituito una zona econo-mica esclusiva al largo delle coste algerine,con una nuova definizione dei confini ma-rittimi;

i limiti esterni della zona economicaesclusiva – indicati nella tabella allegata aldecreto – calcolati dalle linee di base, pre-cedentemente definite con decreto n. 84-181 del 4 agosto 1984, sono specificati dacoordinate espresse nel sistema geodeticomondiale WGS 84;

l’articolo n. 2 del citato decreto evi-denzia che i limiti esterni della zona eco-nomica esclusiva possano essere modificati,se necessario, conformemente agli accordibilaterali con gli Stati delle coste adiacentiinteressate o, di fronte alle coste algerine,conformemente alle disposizioni dell’arti-colo 74 della convenzione delle NazioniUnite sul diritto del mare del 1982;

l’articolo 3, prevede, a sua volta, che,nella zona economica esclusiva, l’Algeriaeserciti la sua sovranità e la sua giurisdi-zione, parimenti, in conformità con le di-sposizioni della convenzione delle NazioniUnite sulla legge del mare del 1972;

la nuova delimitazione in questioneavrebbe interessato le acque internazionaliantistanti i comuni italiani di Sant’Antioco,Carloforte, Portovesme, Oristano, Bosa eAlghero;

il decreto suindicato, seppur legitti-mato dalla normativa internazionale, non

ha visto una seria opposizione del Governoitaliano, nelle varie formazioni succedutesinel tempo, nonostante l’azione in questioneinteressi, oltre la pesca e l’acquacoltura, ola generica valorizzazione e protezione delmare, anche lo sfruttamento delle risorseenergetiche:

sia il Presidente del Consiglio dei mi-nistri che il Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale, recente-mente e più di una volta, si sono recati invisita in Algeria, senza che dai comunicatiufficiali risulti esser stata discussa la que-stione;

all’unilaterale atto del Presidente d’Al-geria a quanto consta all’interrogante nonvi è stata alcuna tempestiva reazione ita-liana, con il rischio di una sorta di accet-tazione della situazione di fatto –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti sopraesposti, se gli stessi siano statifatti oggetto dei colloqui con gli omologhialgerini, e quali iniziative urgenti, indiffe-ribili, e ultimative intenda assumere imme-diatamente al fine di opporsi all’atto uni-laterale in questione, che vedrebbe l’Italia ei suoi cittadini privati della possibilità diesercitare la pesca, l’acquacoltura, la valo-rizzazione del mare, nonché la ricerca e losfruttamento energetico, in favore di unaltro Stato estero. (5-03470)

* * *

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta scritta:

DI SAN MARTINO LORENZATO DIIVREA, ZOFFILI, FORMENTINI, COMEN-CINI e RIBOLLA. — Al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale. —Per sapere – premesso che:

il 9 gennaio 2020 è stato pubblicatodalla Gazzetta Ufficiale un decreto firmatodal vice direttore generale per le risorse el’innovazione del Ministero degli affari esterie della cooperazione internazionale, Patri-

Atti Parlamentari — 10639 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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zia Falcinelli, che fa stato della soppres-sione di ventisette uffici consolari onorari;

sei sedi soppresse si trovano in Brasilee si tratta di quelle situate ad Aracaju,Chapeco, Nova Friburgo, Araraquara,Franca e Limeira;

Aracaju è la città capitale dello Statodi Sergipe e ha una popolazione pari a648.939 abitanti, mentre a Chapeco vivono220.367 persone, a Nova Friburgo altre190.084, ad Araraquara 233.744, a Franca353.187 e a Limeira 300.911;

le sedi soppresse servivano, quindi,un’utenza non trascurabile, con una foltapresenza di cittadini italiani che hannoconseguentemente perso il punto di riferi-mento più vicino nella loro interlocuzionecon la madrepatria –:

quali criteri abbiano informato la de-cisione di cui in premessa, che ha compor-tato la chiusura di sei consolati onorariitaliani in Brasile;

se il Governo non ritenga opportunoriconsiderare la scelta di chiudere i pre-detti consolati, alla luce dell’importanzadella comunità italiana che servivano.

(4-04604)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

il lago di Pergusa, in territorio diEnna, è un lago naturale endoreico pro-tetto da una riserva naturale ai sensi delleleggi regionali siciliane. Il lago è di impor-tanza fondamentale per la rotta migratoriapaleartica;

è riconosciuto quale biotopo d’Italiadal 1976; inoltre, è riconosciuto dalla Unioneeuropea come zona di protezione speciale

(Zps) ai sensi della direttiva 79/409/CEE(uccelli) e come zona speciale di conserva-zione (Zsc) ai sensi della direttiva 92/43/CEE (habitat) con il codice ITA060002;

inoltre, a parte e geosito del Rocca diCerere Unesco Global Geopark ed è pro-tetto da vincoli paesaggistici, archeologici,idrogeologici, naturalistici;

sin dall’antichità è legato al mito diDemetra e Kore che qui vedeva tradizio-nalmente avvenire il ratto della fanciulladivina, creando così i presupposti per unafama che vede quest’ambiente naturale com-parire in innumerevoli scritti da PseudoAristotele ad Ovidio, Claudiano, Dante;

si evidenzia che attorno al lago, a unadistanza media di metri 20 dalla sua lineadi battigia odierna e in stretta correlazionecon il vasto fragmiteto che circonda il lagoe che è sede di una fauna ornitica di grandevalore, ospitando tra le altre decine dispecie anche la Moretta tabaccata (Aythyanyroca), il Pollo sultano (Porphyrio porphy-rio) e il Falco di palude (Circus aerugino-sus), si stende una pista motoristica me-diamente larga 16 metri, interamente asfal-tata, con aree di pertinenza sottratte al lagomediante colmate e asfaltate o coperte dipietrisco, con la creazione di una cesuradel continuum naturale di gravissimo pesoper la flora e per la fauna dei luoghi;

la pista è circondata da altissimi re-ticolati muniti inoltre di triplice linea difilo spinato in modalità « antilupo », cheulteriormente impediscono ogni possibileinterscambio faunistico non alato tra lecolline e il lago;

inoltre, la pertinente strada circumla-cuale che l’affianca allargando ulterior-mente la cesura tra le colline e il lago nonha alcuna soluzione di contiguità e, neiperiodi corrispondenti alla migrazione deigiovani adulti di discoglosso dipinto (il Di-scoglossus pictus è una specie elencata inappendice II della Convenzione di Berna enelle appendici II e IV della direttiva « Ha-bitat » protetta dalle leggi italiane), crea ipresupposti per l’uccisione mediante arro-tamento da parte dei veicoli di migliaia diesemplari;

Atti Parlamentari — 10640 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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stessa sorte tocca a migliaia di esem-plari di anfibi, rettili, mammiferi e artro-podi non di rado appartenenti a specieprotette da leggi comunitarie e nazionali;

con l’approvazione di un regolamentodegli usi e dei divieti (Decreto 23/GAB. 3febbraio 2006) la pista può essere utilizzataper fini agonistici dal 15 di marzo al 30ottobre di ogni anno a grave nocumentodella salubrità dell’ambiente naturale;

lo stesso regolamento prevede, inoltre,l’utilizzazione a fini non agonistici, ma mo-toristici, dell’impianto anche nel rimanenteperiodo che vede la maggiore concentra-zione degli arrivi delle specie migratorie,con il paradosso di immaginare un minoreimpatto semplicemente a causa del fineultimo della manifestazione;

si ricorda che il primo regolamentodegli usi e dei divieti, conformemente allanormativa sulla conservazione naturale, pre-vedeva la dismissione dell’autodromo, men-tre ad oggi la pista continua a estendersiperfettamente sull’area un tempo occupatadall’ecotono tra l’ambiente lacustre e lecolline circostanti, impedendo ogni rela-zione tra i due ecosistemi –:

se sia a conoscenza di quanto espostoin premessa e se non intenda promuovere,per quanto di competenza, iniziative al finedi garantire la tutela di un prezioso edelicato ecosistema lacustre, estremamentericco in termini di biodiversità, che è rico-nosciuto come zona di protezione speciale(Zps) e zona speciale di conservazione (Zsc),oltre ad essere sottoposto a svariati vincolipaesaggistici, archeologici, idrogeologici,naturalistici. (5-03467)

MURONI. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

dall’odierna mattinata i militari delNucleo investigativo di polizia ambientaleagroalimentare e forestale (N.i.p.a.a.f.) edella stazione carabinieri forestale di Ana-gni, del gruppo carabinieri forestale di Fro-sinone, stanno eseguendo un’ordinanza diapplicazione di misure cautelari reali e

personali emanata dal Gip presso il tribu-nale di Roma, su richiesta della direzionedistrettuale antimafia della procura dellaRepubblica di Roma, e consistenti in 2custodie cautelari in carcere, 3 arresti do-miciliari, sequestro di un sito adibito acava, 29 sequestri di automezzi, per i reatidi attività organizzate per il traffico illecitodi rifiuti, smaltimento illecito di rifiuti,gestione di discarica abusiva, combustioneillecita di rifiuti;

la custodia cautelare in carcere è statadisposta per due fratelli residenti in Feren-tino (FR), che nella cittadina gestisconouna cava, mentre gli arresti domiciliarisono stati disposti per due coniugi chegestiscono una società di smaltimento ri-fiuti in Morolo (FR), e un consulente am-bientale residente a Castrocielo (FR);

i fatti contestati risalgono al 2018-2019, e riguardano 22 società. La « N.G. »,i cui soci sono due fratelli, è una societàche gestisce una cava sita in Ferentino(FR). Le indagini svolte hanno accertatocome il sito contenente la cava non venisseutilizzato dai rappresentanti della societàsolo per attività estrattive, bensì anche comeenorme discarica abusiva di rifiuti preva-lentemente derivanti da attività edilizia. Ifatti si apprendono da un comunicatostampa « Operazione “CAVUM” – trafficoillecito di rifiuti, 5 arresti e una cava se-questrata » del comando regione carabi-nieri forestale Frosinone - Anagni (FR) del28 gennaio 2020;

lo smaltimento abusivo dei rifiuti con-sentiva alle imprese, in primo luogo, dilucrare sulle differenze di prezzo con lediscariche autorizzate, e soprattutto di ov-viare alle norme sul trasporto e smalti-mento dei rifiuti;

infatti, la maggioranza dei trasportiavveniva senza la necessaria abilitazione,né con l’annotazione sui registri il cui pos-sesso è obbligatoriamente previsto dallalegge. Non solo, gli illeciti sversamenti con-sentivano anche di violare tutte le norme apresidio della reale classificazione e carat-terizzazione dei rifiuti;

la gestione della discarica compren-deva non solo gli scarichi di rifiuti, ma

Atti Parlamentari — 10641 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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anche i livellamenti dei cumuli che si sonocol tempo ammassati, proprio per consen-tire ai mezzi di poter scaricare al meglio;

la stessa società « N.G. » utilizzava ladiscarica per smaltire direttamente i rifiutitramite mezzi propri;

gli smaltimenti illeciti, inoltre, avveni-vano sia presso la discarica in questione,sia in altri posti sparsi nel sito adibito acava. I sopralluoghi effettuati con ArpaLazio hanno consentito di rinvenire nell’in-tero sito, sia rifiuti pericolosi che non pe-ricolosi, secondo la classificazione operatadall’Agenzia. Un cumulo, tra l’altro, erastato oggetto di combustione;

le indagini, inoltre, hanno evidenziatoun’illecita attività di recupero degli inerti,effettuata sempre all’interno dello stabili-mento della società che gestiva la discaricaabusiva, come emerge da un articolo pub-blicato il 28 gennaio 2020, sul sito online« Frosinone web »;

questa ennesima operazione confer-merebbe l’ipotesi che nella Valle del Saccosi siano interrate notevoli quantità di ri-fiuti. Si ricorda che sulla questione dellaValle del Sacco l’interrogante ha già depo-sitato una mozione (n. 1-00086) e una in-terrogazione (n. 5-01052) –:

se sia a conoscenza di quanto espostoin premessa e se non intenda promuovere,per quanto di competenza, una verifica daparte del comando dei carabinieri per latutela dell’ambiente sulla situazione am-bientale dell’area sopra richiamata in mododa avviare una bonifica dell’area;

vista l’urgenza ambientale e sanitariase siano state avviate le bonifiche dei siticompromessi ricadenti nella Valle del Sacco,che costituisce sito da bonificare di inte-resse nazionale, e se sia stato avviato ilcensimento dei siti inquinati. (5-03468)

Interrogazione a risposta scritta:

LICATINI e ILARIA FONTANA. — AlMinistro dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare — Per sapere – premessoche:

la Basilicata è una delle regioni ita-liane colpite dalla procedura di infrazione

2014-2059 a causa della violazione delladirettiva 91/271/CEE del 21 maggio 1991;

tale direttiva ha ad oggetto la raccolta,il trattamento e lo scarico delle acque re-flue urbane, nonché il trattamento e loscarico delle acque reflue originate da ta-luni settori industriali e ha lo scopo diproteggere l’ambiente dalle ripercussioninegative provocate dagli scarichi di acquereflue;

sulla base della summenzionata diret-tiva è necessario effettuare controlli sugliimpianti di trattamento, sulle acque reci-pienti e sullo smaltimento dei fanghi, pro-prio al fine di garantire la protezione del-l’ambiente dalle conseguenze negative delloscarico di acque reflue;

in Basilicata ben 41 agglomerati nonsono conformi alla direttiva e per la mag-gior parte di essi non è stato dimostratoche tutto il carico prodotto (a.e.) riceve unadeguato trattamento secondario, tra cuiquello di Genzano di Lucania, posto giàall’attenzione sia con interrogazione a ri-sposta orale indirizzata al presidente delconsiglio regionale della Basilicata e cofir-mata dal consigliere regionale Gianni Per-rino, sia tramite interpellanza urgente, svoltail 7 marzo 2019 e presentata dal deputatoLuciano Cillis alla Camera;

l’ente gestore è « Acquedotto Lucano »,il quale ha provveduto nel corso degli anniai numerosi solleciti soltanto in via d’ur-genza e attraverso degli interventi che ri-solvessero solo temporaneamente i diversiproblemi dell’impianto, come nel 2015quando si è verificato uno sversamento diliquami dalla vasca di aerazione sul suolodell’area dell’impianto, riscontrando il man-cato funzionamento dell’unità biologica se-condaria a dischi biologici e l’assenza diaddetti in loco; e nel 2018, anno in cui si èpreso atto che l’unità biologica secondarianon era in grado di funzionare per lapresenza di acque non sottoposte a tratta-mento secondario;

attualmente, l’unità biologica secon-daria non è funzionante, priva di adeguatecoperture che la proteggano dagli eventiatmosferici e in stato di abbandono;

Atti Parlamentari — 10642 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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la regione Basilicata, con la delibera-zione di giunta regionale n. 2492 del 23dicembre 2002, accordo di programma qua-dro « Tutela delle Acque e gestione inte-grata delle risorse idriche », ha disposto laprogettazione e la realizzazione di un nuovoimpianto di depurazione delle acque refluedi origine urbana, individuando Acque-dotto Lucano S.p.a. quale soggetto attua-tore poiché responsabile della gestione del-l’impianto di depurazione di Genzano diLucania;

solo dopo 11 anni, quindi nel 2013, èstato presentato un progetto preliminareper la realizzazione di un nuovo depura-tore nella stessa area di quello esistentema, fino ad oggi, l’ente gestore si è limitatoad addebitare i costi di depurazione agliutenti;

nel mese di gennaio 2019, inoltre, èstato indetto un consiglio straordinario ap-positamente per elaborare un programmadi interventi necessari per eseguire i lavoridel nuovo depuratore. Acquedotto Lucano,però, ha manifestato l’impossibilità di tran-sitare sulla strada che permette l’ingressoal depuratore poiché i suoi mezzi nonerano adeguati. Stante ciò, il comune diGenzano ha provveduto a riportare allenormali condizioni di funzionalità quellastrada, ma nulla è stato fatto per rimetterein funzionamento il depuratore in attesadella costruzione del nuovo;

nel giugno del 2019, Acquedotto Lu-cano ha effettuato delle analisi sull’ef-fluente del depuratore, inviato i dati alcomune esortandolo a prendere provvedi-menti amministrativi e legali contro le at-tività che producono caseina perché talesostanza non è autorizzata ed è stata tro-vata a livelli superiori al valore limite diemissione in fognatura; la legge, tuttavia,impone che le analisi debbano essere com-piute da un ente certificato (Arpab), con-tenere i valori di tutte le sostanze e soprat-tutto indicare a che punto dell’effluente èstato prelevato il campione di analisi;

il comune di Genzano, a quanto con-sta all’interrogante, è tuttora sprovvisto delprogetto di rete fognaria e non ha mai

potuto visionare la planimetria dell’im-pianto fognario –:

di quali elementi disponga il Governoin relazione allo stato di attuazione dell’in-tervento nell’agglomerato di Genzano diLucania e quali iniziative intenda assu-mere, per quanto di competenza e di con-certo con la regione, al fine di superare laprocedura di infrazione di cui in premessaed evitare ulteriori contestazioni in ambitoeuropeo. (4-04605)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

TRANO, CURRÒ, GIULIODORI, APRILE,RADUZZI, MARTINCIGLIO, PARISSE, MI-GLIORINO e CASO. — Al Ministro dell’e-conomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

la legge di bilancio 2020, reca alcunemodifiche alla disciplina del regime forfet-tario, sopprimendo l’imposta sostitutiva al20 per cento prevista a partire dal 2020,reintroducendo, come condizione per l’ac-cesso al regime forfettario al 15 per cento,il limite delle spese sostenute per il perso-nale e lavoro accessorio e l’esclusione per iredditi di lavoro dipendente eccedenti l’im-porto di 30 mila euro;

numerosi articoli di stampa rilevanotuttavia che, in base allo statuto del con-tribuente e a quanto ribadito dall’Agenziadelle entrate nel 2019, la cosiddetta flat taxal 15 per cento sul reddito da lavoro au-tonomo, si applica anche a chi attualmentesarebbe escluso dai « paletti » stabiliti dallalegge di bilancio 2020; a tal fine, per l’annoin corso, sarebbe pertanto possibile acce-dere alla tassazione agevolata, anche perchi, oltre al reddito da lavoro autonomo, hapercepito più di 30 mila euro, da pensioneo lavoro dipendente, così come non sarebbeperaltro previsto l’avvio per quest’anno,dell’altro limite, relativo a 20 mila euro dicompensi a collaboratori o spese per l’ac-quisto di beni strumentali;

Atti Parlamentari — 10643 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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gli interroganti evidenziano al ri-guardo che, in virtù di quanto dispostodalla legge 27 luglio 2000, n. 212, le dispo-sizioni tributarie non possono prevedereadempimenti a carico dei contribuenti, lacui scadenza sia fissata anteriormente alsessantesimo giorno dalla data della loroentrata in vigore o dell’adozione dei prov-vedimenti di attuazione in esse espressa-mente previsti;

a tal fine, gli interroganti rilevanoaltresì, che i « paletti » alla flat tax, conte-nuti nella manovra economica per il 2020,sono stati approvati definitivamente dalParlamento, soltanto nel mese di dicembre2019 per entrare in vigore pochi giornidopo, ovvero il 1° gennaio 2020;

la necessità di opportune precisazioni,in relazione alle osservazioni in precedenzaesposte, risulta pertanto urgente e indispen-sabile, come peraltro sostenuto anche dal-l’Aiga nazionale, che auspica un interventochiarificatore, valutato che sia gli operatoridel settore, che oltre mezzo milione diprofessionisti con partite Iva, rivendicano ildiritto di conoscere quale sia il regimefiscale effettivo da applicare –:

se intenda confermare l’intenzione diadottare le iniziative di competenza affin-ché le nuove regole sulla flat tax previstedalla legge di bilancio per il 2020 entrino invigore dal 2021 e, in caso affermativo, perprevedere la proroga di un anno per icontribuenti che intendono avvalersi delregime forfettario. (5-03471)

CENTEMERO, GUSMEROLI, BITONCI,CAVANDOLI, COVOLO, GERARDI, ALES-SANDRO PAGANO, PATERNOSTER e TA-RANTINO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

è mistero sui requisiti più stringentiper l’accesso nel 2020 al regime forfettario,di cui ai commi 691 e 692 della legge n. 160del 2019;

l’attuale Governo ha voluto operareuna vera e propria stretta sul regime for-fettario introdotto dalla LegaSp al Governocon il decreto fiscale 2018, cancellando il

nuovo regime agevolato con aliquota al 20per cento per le partite Iva che ricavano frai 65 mila e i 100 mila euro e mantenendola tassazione agevolata al 15 per cento contetto di 65 mila euro condizionato ai « pa-letti » che le spese sostenute per il perso-nale e per il lavoro accessorio non superinoi 20 mila euro lordi e che siano esclusi isoggetti, che nell’anno precedente hannopercepito redditi da lavoro dipendente eassimilati eccedenti l’importo di 30 milaeuro;

secondo quanto pubblicato su LaStampa – Economia & Finanza – l’11 gen-naio 2020, in base allo statuto del contri-buente, che fissa in 60 giorni il limite ditempo che deve intercorrere tra l’approva-zione delle modifiche in materia fiscale e laloro applicazione, non dovrebbe trovareapplicazione la stretta sulla flat tax per il2020;

lo stesso articolo di stampa ricordache anche l’Agenzia delle entrate nel 2019,con circolare n. 9/E del 10 aprile 2019,aveva fatto slittare di un anno l’esclusionedalla flat tax per chi possedeva quote dicontrollo in società a responsabilità limi-tata, in considerazione dell’approvazionedella norma a ridosso della fine dell’anno;

appare, dunque, più che mai razio-nale e logico per gli interroganti che, ap-plicando lo stesso principio, chi nel 2019 hasuperato i nuovi limiti fissati dalla legge dibilancio 2020 resta per tutto l’anno in corsoin regime di flat tax, dovendo tuttavia ade-guarsi nell’anno in corso ai nuovi « paletti »per poter rimanere in tale regime anche nel2021;

tuttavia, l’obiettivo dichiarato del Go-verno di far cassa con le nuove restrizioni,indicando risparmi per poco meno di 1,5miliardi di euro, lascia presumere agli in-terroganti che l’attuale maggioranza in-tenda « forzare » sull’applicazione da su-

Atti Parlamentari — 10644 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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bito delle nuove regole di accesso al regimedella tassazione piatta –:

se il Governo intenda far chiarezza suquanto esposto in premessa. (5-03472)

Interrogazione a risposta scritta:

PASTORINO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

Leonardo s.p.a. un’azienda italiana at-tiva nei settori della difesa, dell’aerospazioe della sicurezza, la tredicesima più grandeimpresa di difesa del mondo e la terza piùgrande in Europa. Il suo maggiore azioni-sta è il Ministero dell’economia e dellefinanze, che possiede una quota di circa il30,20 per cento;

Leonardo ha una storica presenza in-dustriale nella città di Genova con la divi-sione automazione; presso il sito del capo-luogo ligure sono sviluppati e prodotti si-stemi di automazione e sistemi di comuni-cazione militare;

negli ultimi mesi il settore dell’auto-mazione è passato da line of business abusiness unit, mediante una riorganizza-zione e l’ingresso di nuovi lavoratori. Tut-tavia, non si conosce il piano industrialedell’unità, né quali siano gli investimentinel comparto o i carichi di lavoro previsti;

inoltre, secondo quanto riportato dallarappresentanza Fiom presso la rappresen-tanza sindacale unitaria (Rsu) di Leonardos.p.a., il nuovo responsabile della divisioneautomazione avrebbe affermato che la stessa,finora uno dei pilastri del sito genovese,non rientra più nel core business dellasocietà a partecipazione pubblica e, poichéper efficientare la produzione sarebberonecessari investimenti che attualmente laLeonardo s.p.a. non può sostenere, è statapaventata la possibilità di una joint venturecon partner esterni;

conseguentemente, il 17 gennaio 2020si è svolto uno sciopero dei lavoratori ge-novesi non disponibili ad operazioni tese aridimensionare il sito. Nel comunicato delleRsu si spiegano le motivazioni della mani-

festazione: « contro la volontà del manage-ment di portare la business unit automa-zione fuori dal perimetro di Leonardo; persollecitare chiarezza sullo sviluppo indu-striale (...); per rivendicare il rispetto, ladifesa e lo sviluppo delle attività e deiprodotti del sito nella sua interezza » –:

se siano a conoscenza della situazionecritica esposta in premessa e se intendanochiarire, in virtù del rispetto dovuto ailavoratori impiegati nel comparto e dell’im-portanza che riveste l’attività svolta nellostabilimento del capoluogo ligure, qualesarà lo sviluppo industriale della divisioneAutomazione e il piano industriale dellastessa, nonché organigramma, obiettivi einvestimenti, specificando se il sito di Ge-nova continuerà a essere operativo o se siaeffettivamente in procinto di essere realiz-zata una esternalizzazione. (4-04602)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:

GIANNONE. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

il decreto n. 2 del 2020 della corted’appello di Roma, che ricalca i principistabiliti dalla sentenza della Cassazionen. 13274/2019, stabilisce che la bigenito-rialità, desunta dalla legge sull’affido con-diviso, legge n. 54 del 2006, non è un prin-cipio astratto e normativo, ma è un valoreposto nell’interesse del minore, che deveessere adeguato ai tempi e al benesseredello stesso;

per realizzare veramente l’interessedel minore non appare realistico presu-mere che la paura e il conseguente rifiutodi una delle figure genitoriali « possanoessere superate imponendo l’allontana-mento del minore dalla sua casa e dai suoiaffetti ed un collocamento coattivo ». Ilminore si troverebbe così « incolpevol-mente, per l’incapacità dei genitori di tro-vare un terreno comune nel suo interesse,incastrato nella duplice sofferenza di un

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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drastico sradicamento dal proprio am-biente e dai propri affetti, e di una espo-sizione forzosa ad una situazione per luifonte di ansia e comunque estranea »;

la legge n. 184 del 1983, delinea unquadro di misure volto a far sì che l’allon-tanamento del minore dalla propria fami-glia venga disposto solo dinanzi ad insupe-rabili difficoltà del nucleo di origine adassicurare al figlio un ambiente favorevoleper la sua crescita, stante l’accertata inu-tilità di altre forme di sostegno alla fami-glia o il rifiuto opposto da quest’ultima;

diversi articoli di stampa hanno rac-contato, anche tramite video-interviste, lastoria di una madre della provincia diLecce, vittima di violenza e resa invalidadalle percosse del marito, a cui è stato toltoil figlio di 7 anni dal tribunale dei minoridi Lecce;

nonostante tre pendenze penali sul-l’uomo per violenza domestica e stalking,padre e figlio si trovano insieme dentro unacomunità. I giudici hanno stabilito che, perrecuperare la perduta armonia padre-figlio, è necessaria una separazione forzatadalla madre con la quale il minore hasempre vissuto e dove vuole tornare;

la madre, infatti, nel pieno possessodella responsabilità genitoriale, può incon-trare il bambino solo due volte a settimanaper poche ore. La consulenza tecnica d’uf-ficio, tra l’altro, definisce la stessa, unamadre amorevole, che non ha mai ostaco-lato il rapporto padre-figlio, nonostante ilbambino, testimone ed anche vittima, diripetuti episodi di violenza, sia terrorizzatodalla figura paterna;

« Come se non bastasse, – precisa nelvideo il legale della donna – il tribunalepenale ci ha messo del suo: a suon di rinviisi sta avvicinando giugno, termine oltre ilquale i reati ascritti all’uomo cadranno inprescrizione »;

il 27 gennaio 2020, Teleramanews.itriporta un ulteriore articolo con video al-legato, in cui la mamma salentina denunciadi non poter conoscere le reali condizionidi salute del figlio in comunità. Nonostante

il bambino stia male con l’influenza, nes-suno la informa sulle effettive condizioni disalute, addirittura le viene negata la con-sueta videochiamata serale;

l’Italia ha ratificato nel 2013 la « Con-venzione sulla prevenzione e la lotta controla violenza nei confronti delle donne e laviolenza domestica ». La Convenzione diIstanbul è il primo strumento internazio-nale giuridicamente vincolante, volto a cre-are un quadro normativo completo a tuteladelle donne contro qualsiasi forma di vio-lenza –:

quali iniziative di competenza intendaintraprendere affinché venga data pienaapplicazione al principio dell’affido condi-viso, inteso come l’oggetto di un diritto deiminori, realizzato attraverso provvedimentigraduali e fattibili che non ledano l’equili-brio psicofisico del minore;

se intenda valutare l’opportunità diadottare iniziative di competenza, anchenormative, affinché, in pendenza di giudi-zio, vengano adottate misure idonee a tu-telare i minori coinvolti in episodi di vio-lenza domestica;

se intenda adottare iniziative di ca-rattere ispettivo in relazione al caso rap-presentato in premessa. (4-04612)

GIANNONE. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

il 23 gennaio 2020 diversi articoli diautorevoli media nazionali, tra cui Ansa, ilResto del Carlino, hanno riportato la noti-zia che riguarda due funzionarie, assistentisociali della Ausl di Rimini, messe sottoindagine dalla Procura per aver impeditoad una madre di vedere i suoi figli per bentre anni;

« Le funzionarie – riporta l’Ansa –avevano accusato una madre di maltrattarei due figli piccoli, ma la donna è statascagionata e ora a rischiare il processosono il responsabile del Servizio tutela mi-nori dell’Ausl di Rimini e il responsabiledella Responsabilità genitoriale tutela deiminori. Il primo è anche indagato per dif-famazione per le parole mosse contro la

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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famiglia affidataria, ma registrate da unadelle madri ai quali erano stati tolti i duepiccoli »;

« Bimbi di pochi anni, – racconta ilResto del Carlino –, tolti alla famiglia na-turale, prima e a quella affidataria poi,passati da permanenze in strutture di ac-coglienza e collocati poi presso una fami-glia, e successivamente rimessi in strutture.Decisioni assunte dal Tribunale per i Mi-norenni su indicazioni del Servizio Socialeo dallo stesso nell’esercizio del propriopotere discrezionale »;

le indagini, avviate dopo le denuncepresentate dai familiari, hanno fatto sì cheil sostituto procuratore della Repubblica diRimini formulasse un’ipotesi di reato per« mancata esecuzione dolosa di un provve-dimento del giudice ». Da affidatarie, le dueassistenti non avrebbero agevolato, né for-nito adeguato sostegno per la ripresa deirapporti familiari con la madre. « L’inda-gine – scrivono – riguarderebbe anche unaltro caso di una giovane madre, già ospitedi una struttura di accoglienza nel Rimi-nese con un bambino piccolo e incinta delsecondo »;

la legge n. 184 del 1983 delinea unquadro di misure volto a far sì che l’allon-tanamento definitivo del minore dalla pro-pria famiglia venga disposto solo per ac-certate e insuperabili difficoltà del nucleodi origine ad assicurare al bambino unambiente favorevole per la sua crescita,stante l’accertata inutilità di altre forme disostegno alla famiglia o il rifiuto oppostoda quest’ultima;

la Convenzione di New York sui dirittidell’infanzia e dell’adolescenza, ratificatadall’Italia con legge 27 maggio 1991, n. 176,all’articolo 9, stabilisce una riserva di leggerafforzata in materia di separazione delminore dai genitori, stabilendo che: « gliStati parti vigilano affinché il fanciullo nonsia separato dai suoi genitori contro la lorovolontà a meno che le autorità competentinon decidano, sotto riserva di revisionegiudiziaria e conformemente con le leggi diprocedura applicabili, che questa separa-

zione è necessaria nel preminente interessedel minore » –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti in premessa e qualiiniziative, per quanto di competenza, anchenormative, intenda intraprendere per farin modo che la discrezionalità di cui go-dono i servizi sociali, così come previstodall’ordinamento, possa essere esercitatanell’ambito di adeguati ed efficaci controllial fine della piena tutela dei minori, perevitare il verificarsi di comportamenti « abu-santi » che, non solo determinano un so-vraccarico di lavoro da parte delle procure,ma ledono diritti fondamentali garantiti alivello internazionale, che una volta violati,sostanzialmente non possono essere piùrisarciti. (4-04613)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazione a risposta in Commissione:

DARA. — Al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti, al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

in un comunicato la Cisl Asse del Poha denunciato una crescita nel 2019 del128 per cento di ore di cassa integrazioneautorizzate nella provincia mantovana: sitratta del dato più alto di tutta la Lombar-dia, molto al di sopra anche della medianazionale, ferma per lo scorso anno a unincremento del 20 per cento. Viene quindiconfermato per l’area di Mantova il trenddi decrescita occupazionale riscontrato nelquarto trimestre del 2019, unitamente allariduzione delle imprese e a un quadroeconomico territoriale fortemente preoccu-pante anche sul piano strutturale;

nei mesi di settembre e ottobre 2019il ricorso alla cassa integrazione (special-mente quella ordinaria) era aumentato ad-dirittura del 146 per cento, un dato cheanche in quei caso peggiorava la medialombarda con un aumento, in soli duemesi, del 91 per cento;

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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nella graduatoria di accesso agli am-mortizzatori sociali in Lombardia per l’anno2019 alle spalle di Mantova ci sono Bresciacon un aumento del 47 per cento dellacassa integrazione; Lecco con un più 33 percento; Bergamo con un più 32 per cento;Cremona con un più 31,60 per cento; Comocon un più 25 per cento; Varese con un più9 per cento e infine Milano con un più 0,24per cento. Altre province lombarde hannoregistrato un trend positivo con una ridu-zione delle ore di cassa integrazione richie-ste del 6 per cento per Sondrio, del 5 percento per Pavia e del 4 per cento per Lodi;

tali dati confermano come le opereinfrastrutturali siano oggi più che mai in-dispensabili e possano fungere da volanoper l’economia dell’intero territorio man-tovano: sono infatti le priorità a cui laprovincia di Mantova non può più rinun-ciare;

ancora una volta si registra una fortepenalizzazione dell’area del mantovano do-vuta alla carente rete di collegamenti con ilresto della regione. È pertanto necessariodar seguito alle insistenti richieste del ter-ritorio che da dieci anni attende la realiz-zazione della Mantova-Cremona, il raddop-piamento del binario ferroviario e tutti gliinterventi compensativi necessari, tra cuianche il progetto noto come Ti.Bre cheprevede l’interconnessione del territoriomantovano con l’intera rete stradale lom-barda e veneta –:

se e quali iniziative di competenza ilGoverno intenda adottare per accelerare larealizzazione delle opere infrastrutturali dicui in premessa;

se e quali iniziative di competenzaintenda adottare per offrire un sopportoalle realtà imprenditoriali che ancora resi-stono in quel territorio e colmare, fino alcompletamento dei necessari collegamentiviabilistici, le perdite che le aziende subi-scono per i maggiori costi dovuti alla ca-renza di infrastrutture. (5-03469)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta scritta:

TONELLI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

gli appartenenti alla polizia di Stato,in servizio nei reparti operativi, nel 2015sono stati dotati di una nuova fondina aestrazione rapida in polimero, al fine disoddisfare i canoni di sicurezza e di ope-ratività;

sin dai primi mesi di utilizzo, alcuneorganizzazioni sindacali hanno segnalatoun difetto di rottura persistente nella staffadi aggancio al cinturone, tra quest’ultimo eil blocco girevole;

nel marzo 2019 l’amministrazione dellapubblica sicurezza ha attivato una proce-dura di verifica, tramite la ditta fornitrice,indicando alcune migliorie da apportare eha iniziato un periodo di prova, in alcunireparti, utilizzando il nuovo manufatto mo-dificato;

nell’ottobre 2019, in seguito a succes-sive rotture e ulteriori segnalazioni delleorganizzazioni sindacali, il dipartimentodella pubblica sicurezza ha fatto sapere diaver attivato una verifica interna volta al-l’individuazione della miglior soluzione pos-sibile, specificando di aver acquistato unanuova campionatura in fase di valutazione;

è accaduto, purtroppo, qualche giornofa a Bologna che c’è stato un ennesimo casodi rottura delle fondine che ha provocato lacaduta dell’arma, mettendo a rischio seria-mente gli agenti impegnati in una collutta-zione per un arresto per resistenza;

tali rotture, come appena evidenziatonel caso di Bologna, minano seriamente lasicurezza degli operatori in strada, poichésono costretti a prestare attenzione allatenuta della fondina e non possono con-centrarsi unicamente sulle operazioni dicontrollo ed emergenziali che il servizio liporta ad affrontare, come dovrebbe inveceessere, poiché se l’arma cade a terra, comeè successo, potrebbe accadere il peggio –:

se sia a conoscenza dei fatti esposti inpremessa e se intenda verificare lo stato

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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dell’arte in merito alla effettiva fornitura diuna nuova tipologia di fondina che possarisolvere i problemi di rottura ed, eventual-mente, se si sia individuato un manufattoperfettamente funzionante, quali siano letempistiche per la distribuzione capillaredi tali equipaggiamenti e a quali reparti siintenda dare la priorità. (4-04603)

TONELLI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

la polizia di Stato e i suoi operatorihanno subito negli anni un continuo ecostante ridimensionamento del potere d’ac-quisto del proprio salario;

la loro prestazione, associata alla ri-duzione del potere di acquisto del salario,ha innescato una ricerca forzata al migliorservizio inteso sotto il profilo remunera-tivo, considerato che un servizio di ordinepubblico fuori sede è pari a 27 euro ed è invetta alle graduatorie di apprezzamento,mentre un semplice servizio esterno, pari a6 euro, viene messo agli ultimi posti del-l’indice di gradimento;

sembrano cifre apparentemente risi-bili, ma non lo sono, se si considera cheun’ora di straordinario viene remunerata 5euro circa;

gli effetti di tale situazione hanno de-terminato, per tutte le forze di polizia, unesodo dai servizi tradizionalmente più am-biti professionalmente (Digos, squadra mo-bile, uffici investigativi) verso quelli esclu-sivamente più remunerativi, causando, con-seguentemente, la perdita di esperienza pro-fessionale decennale;

nella polizia di Stato l’equilibrio perl’impiego degli operatori, tenendo contoanche della remunerazione del servizio, èdivenuta sempre più complicata e moltireparti mobili, destinati ai servizi di ordinepubblico, hanno iniziato a utilizzare indicidi performance per suddividere meglio iservizi ed equilibrare i carichi di lavoro e iconseguenti riflessi stipendiali;

tali indici, contrattati tra amministra-zione e organizzazioni sindacali, tengonoconto di vari dati e sono utilizzati con

successo a Bari, Taranto, Milano, Bologna,Napoli, Palermo, Catania; ovviamente, inogni realtà, si è tenuto conto di dati diversiin virtù delle peculiarità dell’impiego, main tutti i casi si è determinato un migliorelivellamento del carico di lavoro e si sonopressoché azzerate le rimostranze rispettoa eventuali favoritismi;

in alcuni reparti, stranamente, talemetodo non è stato ancora adottato o,peggio, è stato disattivato dopo pochi mesia seguito di resistenze interne che fannosospettare di logiche certamente non legateai canoni di trasparenza ed equità propridella polizia di Stato;

si pensi, ai casi del reparto mobile diReggio Calabria, similare alla situazione diFirenze, ove, nonostante le ripetute richie-ste, non si è mai giunti nemmeno a unperiodo di prova;

appare dunque, necessario livellare siail carico di lavoro sia l’impatto economicoin relazione alla remunerazione dei variservizi di tutti gli operatori secondo le loromansioni, dal momento che la differenza diremunerazione dei vari servizi deve obbli-gatoriamente avere una maggiore atten-zione rispetto a una equa turnazione delpersonale, al fine di evitare sperequazioni;

la situazione sopra descritta si riscon-tra anche in gran parte dei trattamentieconomici accessori e sugli straordinari inprimis –:

se e quali iniziative di competenzaintenda adottare con riguardo a quantoillustrato in premessa, anche attraverso unaverifica delle motivazioni per cui in alcunireparti gli indici di performance non ven-gano applicati, assicurandone la conse-guente applicazione ai reparti ancora oggisprovvisti, nell’ottica di garantire piena at-tuazione ai princìpi ispiratori della pub-blica amministrazione previsti all’articolo97 della Costituzione, ossia il buon anda-mento e l’imparzialità, ed al fine di evitarele sperequazioni economico-lavorative rife-rite ai carichi di lavoro e alla diversa eco-nomicità dei servizi prestati. (4-04606)

* * *

Atti Parlamentari — 10649 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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ISTRUZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

BUOMPANE, VILLANI, NAPPI e GRI-MALDI. — Al Ministro dell’istruzione. — Persapere – premesso che:

l’istituto professionale industria e ar-tigianato « Osvaldo Conti », dal 2011 diven-tato istituto statale di istruzione secondariasuperiore ha sede ad Aversa, in provincia diCaserta;

tra i settori di specializzazione dell’i-stituto vi sono: elettrico, elettronico, mec-canico, sistemi energetici, telecomunica-zioni, abbigliamento e moda;

da anni, numerosi problemi affliggonol’istituto suddetto;

uno dei problemi è relativo allo statodi manutenzione della struttura: infiltra-zioni d’acqua e infissi malandati che per-mettono l’ingresso di aria fredda durante iperiodi invernali;

inoltre, nell’anno scolastico 2014/2015,a quanto consta agli interroganti, sareb-bero stati soppressi i laboratori di mecca-nica M1, di meccanica M2 (termo-idrau-lica) e M3 (macchine a controllo nume-rico);

il laboratorio M2 sarebbe stato chiusosenza motivazione alcuna, con conseguentedeperimento dei macchinari in esso pre-senti;

l’istituto avrebbe tuttavia utilizzatosomme del programma operativo nazionale(Pon), pari a circa 55.000 euro, al fine diacquistare i macchinari presenti all’internodel laboratorio M2;

il laboratorio M3, sempre a quantorisulta agli interroganti, sarebbe stato chiusoanch’esso senza alcuna apparente motiva-zione nell’ottobre del 2014, con conse-guente non utilizzo di macchinari di in-gente valore;

il laboratorio di meccanica M1 sa-rebbe stato soppresso per la realizzazionedi una sala danza;

quest’ultima sarebbe stata realizzatautilizzando fondi Pon-Fesr obiettivo C;

tuttavia i fondi Pon-Fesr erano statirichiesti dal precedente dirigente scola-stico, al fine di riqualificare e mettere insicurezza la struttura dell’istituto, quindiper risolvere gran parte dei problemi sud-detti;

la mancanza della didattica laborato-riale causa un grave danno al territorio, siain merito all’aumento della dispersione sco-lastica registrata negli ultimi anni, in untessuto sociale giovanile già gravemente mi-nacciato, sia a causa della mancata prepa-razione tecnica specialistica di cui tutta laregione Campania avrebbe un gran biso-gno –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti suddetti e, qualora ne siaaccertata la veridicità, quali iniziative dicompetenza, anche di urgenza, intenda porrein essere al riguardo. (4-04608)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta scritta:

VALLASCAS. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

il 9 gennaio 2020, la società Bricocen-ter ha comunicato ai rappresentanti deilavoratori la decisione di chiudere in viadefinitiva il punto vendita « Bricocenter Mar-coni », interno alla Città Mercato Auchan diCagliari-Pirri, e di voler procedere al con-testuale licenziamento, con effetto dal 1°marzo 2020, di 19 unità lavorative impie-gate;

secondo quanto viene riportato da al-cuni organi di stampa, la decisione sarebbelegata all’imminente avvio di un interventodi riqualificazione e ampliamento dell’in-tero centro commerciale, che comporteràla chiusura di tutte le attività commerciali

Atti Parlamentari — 10650 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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presenti all’interno dell’edificio per un pe-riodo non inferiore ai 18 mesi;

nello specifico, per quanto riguarda ilBricocenter Marconi, secondo quanto sa-rebbe stato riferito dai vertici aziendali, lachiusura definitiva sarebbe legata « a unacrisi degli ultimi cinque anni ma anche aimaggiori costi per il cambio di sede in vistadella realizzazione del nuovo centro com-merciale »;

la decisione dell’azienda ha destatolegittime preoccupazioni tra i lavoratoridella sede di Cagliari-Pirri, anche in rela-zione alle notizie riferite dai rappresen-tanti dei lavoratori secondo le quali Brico-center Italia non sarebbe intenzionata areimpiegare in Sardegna i lavoratori che siappresta a dichiarare in esubero;

a questo proposito, è il caso di riferireche alcuni organi di stampa hanno ripor-tato le dichiarazioni dei sindacati di basesecondo le quali tutti i lavoratori sarebberostati convocati e agli stessi sarebbe statoofferto un incentivo risibile o un trasferi-mento lontano dalla Sardegna;

questa condotta, se fosse confermata,non solo sarebbe lesiva della dignità deilavoratori, molti dei quali sono impiegatida oltre vent’anni nel centro di Cagliari-Pirri, ma risulterebbe immotivata vista lapresenza nell’isola di altre strutture com-merciali dell’azienda o collegate in variomodo ad essa;

è il caso di riferire che Bricocenterrisulterebbe interamente controllata, dal2005, dalla società Leroy Merlin che, oltrea operare nel medesimo settore, controlle-rebbe anche altre catene di distribuzionesempre per la stessa categoria merceolo-gica, come, ad esempio, Bricoman;

questa circostanza, rafforzata dal fattoche Bricocenter farebbe parte del gruppoAdeo, presente in Sardegna con diverse so-cietà della grande distribuzione, consenti-rebbe un più agevole ricollocamento nell’i-sola dei dipendenti del Bricocenter Marconiin altri Bricocenter o in altre società delgruppo;

tra l’altro, è il caso di riferire che,secondo i rappresentanti dei lavoratori, ri-

portate anche da alcuni organi di stampa,al Bricocenter Marconi potrebbe suben-trare, nella struttura di Cagliari-Pirri, Le-roy Merlin di cui, come anticipato in pre-messa, Bricocenter Italia sarebbe una con-trollata;

da quanto esposto, risulterebbe unasituazione controversa sotto diversi profili,soprattutto per quanto concerne la tutela ela dignità dei lavoratori;

è il caso di sottolineare che, nono-stante la presenza in Sardegna di diverserealtà del gruppo, proporre a lavoratrici elavoratori sardi il trasferimento in altraregione – circostanza impraticabile consi-derati i gravi ed evidenti disagi che com-porterebbe – significa indebolire la posi-zione negoziale del lavoratore che, in talmodo, verrebbe deprivato della libertà discelta e costretto ad accettare la soluzionepiù vantaggiosa per il datore di lavoro –:

se non si ritenga opportuno adottareiniziative, per quanto di competenza, perverificare se nella vertenza esposta in pre-messa il comportamento dell’azienda siaconforme alla normativa in materia di tu-tela del lavoro e della dignità dei lavoratorie per garantire il mantenimento dei livellioccupazionali. (4-04611)

* * *

POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazioni a risposta scritta:

FASSINA e MURONI. — Al Ministrodelle politiche agricole alimentari e forestali,al Ministro della salute, al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

a poche ore dal suo arrivo a Romaprevisto per il 29 gennaio 2020, il Ministroamericano dell’agricoltura Sonny Perdueha incontrato la stampa internazionale aBruxelles dopo un meeting con i commis-sari europei Janusz Wojciechowski (agri-coltura), Stella Kyriakides (salute) e Phil

Atti Parlamentari — 10651 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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Hogan (commercio), dichiarando che: « aDavos, le parti hanno concordato setti-mane, non mesi » per chiudere un accordo.Secondo Perdue, Hogan « deve convinceregli altri Commissari e il Parlamento ». Laconferenza stampa è stata l’occasione permettere in chiaro i paletti che gli Stati Unitivogliono sradicare con il nuovo trattatotransatlantico di facilitazione commerciale(Ttip). Per gli Stati Uniti l’approccio vigentein Europa non è accettabile, e la nuovaCommissione presieduta dalla Von der Leyendeve abbandonare il principio di precau-zione per basarsi su « una solida scienza »;

per capire il concetto di « solidascienza » statunitense basti sapere che negliUsa i nuovi prodotti e sostanze vengonomessi in commercio sulla base di valuta-zioni fatte dalle imprese. I controlli delleagenzie pubbliche scattano soltanto su ri-corsi o denunce dei cittadini e consumatorivittime degli eventuali impatti negativi;

nella Unione europea, invece, si adottail principio di precauzione per evitare chel’onere della prova, nei casi in cui ci sianoforti preoccupazioni sulla nocività di una so-stanza o di un prodotto, ricada sui cittadini atragedia già avvenuta. La differenza di ap-proccio ha tenuto finora fuori dal mercatoeuropeo pesticidi, organismi geneticamentemodificati e alimenti trattati con sostanzepericolose per la salute e attualmente vie-tate, provenienti dagli Stati Uniti;

il Ministro dell’agricoltura statuni-tense ha altresì dichiarato alla stampa cheil commissario europeo per il commercioHogan avrebbe « riconosciuto che dob-biamo conciliare il deficit di 10-12 miliardidi dollari con l’UE » relativamente agliscambi di prodotti agricoli. A questo pro-posito, ha detto Perdue, Trump sarebbe« completamente concentrato » (laser-focu-sed) « sulla chiusura di quel deficit com-merciale agricolo con il blocco europeo »;

il Governo statunitense chiede all’U-nione europea pesanti concessioni: un in-debolimento delle norme sanitarie e fito-sanitarie, così come dei limiti massimi con-sentiti di residui di pesticidi e altre so-stanze chimiche nel cibo; il cambio della

legislazione europea sugli organismi gene-ticamente modificati per consentire il com-mercio di alimenti geneticamente manipo-lati, soprattutto se prodotti con le nuovetecniche di creazione varietale (in partico-lare, quella denomina Crispr);

in merito a questo secondo aspetto, èstata emessa una sentenza della Corte digiustizia dell’Unione europea che obbliga iprodotti di queste nuove tecniche a sotto-stare alle normative vigenti in tema diorganismi geneticamente modificati. Nono-stante questo, le lobby dell’agribusiness con-tinuano a chiedere un cambio di regime,supportate da una parte di mondo scienti-fico che sottovaluta i rischi ambientali eguarda con favore all’estensione della pro-prietà intellettuale su piante e sementi;

a giudizio degli interroganti quella im-pressa dagli Stati Uniti è una forzaturainaudita e inaccettabile. Lo stesso Parla-mento europeo ha negato alla Commis-sione europea il mandato di negoziare ilcommercio dei prodotti agricoli;

l’amministrazione Trump si è inoltretirata fuori dagli impegni dell’accordo diParigi sul clima, favorendo così una con-correnza sleale nei confronti di Paesi checome l’Italia rispettano tali impegni. Il Ttipnon potrà che far crescere la produzione diemissioni climalteranti, in contrasto con lemisure previste dai programmi di « greennew deal » europeo e italiano, e con ilmanifesto di Assisi ispirato dal ponteficeFrancesco e sottoscritto dal Presidente delConsiglio Conte –:

se il Governo ritenga di dovere adottareogni iniziativa di competenza per respingerela conclusione di un nuovo Ttip, salvaguar-dando il principio di precauzione ed evi-tando il « via libera » al commercio di cibicontenenti pesticidi e di organismi genetica-mente modificati, nonché l’imposizione dinuovi dazi da parte degli Usa. (4-04607)

ANGIOLA. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali, al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

sul territorio della Murgia e dell’AltaMurgia barese è molto diffusa, come in nu-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2020

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merose altre parti d’Italia, la pratica dell’api-coltura, ossia dell’allevamento delle api alloscopo di sfruttare i prodotti dell’alveare;

la specie animale delle api è in de-clino, minacciata com’è da pesticidi, dallaperdita di habitat, dalla diffusione indiscri-minata della monocoltura, dai parassiti,dalla malattie e, soprattutto, dai cambia-menti climatici;

se la vita delle api viene messa in peri-colo, a farne le spese saranno l’ambiente, ilcibo e l’agricoltura. Tutti sanno, infatti, chele api non producono solo miele: dalla loroopera di impollinazione dipende un terzo de-gli alimenti che si consumano abitualmente– come le mele, le fragole, i pomodori e lemandorle – e la produttività del 75 per centodelle principali colture agricole;

recenti studi hanno, infatti, confer-mato che i neonicotinoidi danneggiano nonsolo le api, ma anche i bombi, le farfalle, gliinsetti acquatici e persino gli uccelli, conpossibili ripercussioni su tutta la catenaalimentare;

l’attuale sistema di agricoltura indu-striale che fa un uso talvolta incontrollatoe indiscriminato di pesticidi chimici, comei neonicotinoidi, crea non pochi problemi,soprattutto dal fondamentale punto di vistadella « sostenibilità »;

il 27 aprile 2018 l’Unione europea haapprovato il bando permanente di tre in-setticidi neonicotinoidi dannosi per le api:l’imidacloprid e il clothianidin della Bayere il tiamethoxam della Syngenta;

l’utilizzo dei neonicotinoidi resta, però,consentito all’interno di serre permanenti.Inoltre, è ancora consentito l’uso di altrineonicotinoidi: acetamiprid, thiacloprid, sul-foxaflor e flupyradifurone e altre sostanzequali cipermetrina, deltametrina e clorpi-rifos, tutti insetticidi potenzialmente peri-colosi per le api e gli altri insetti impolli-natori –:

se il Governo non ritenga necessarioadottare le iniziative di competenza perbandire l’uso di tutti i pesticidi dannosi perle api e gli altri insetti impollinatori;

se il Governo non ritenga necessarioadottare iniziative per predisporre rigidistandard per la valutazione dei rischi de-rivanti dall’utilizzo di pesticidi;

quali iniziative il Governo intenda adot-tare per aumentare i finanziamenti per laricerca, lo sviluppo e l’applicazione di pra-tiche agricole ecologiche, in modo tale dasalvaguardare l’apicoltura del nostro Paese,tanto importante anche per la tuteladell’ambiente. (4-04609)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazioni a risposta scritta:

DEIDDA, FERRO, DELMASTRO DELLEVEDOVE, LUCASELLI, MASCHIO, CIA-BURRO, ROTELLI, CAIATA, OSNATO, CA-RETTA, DONZELLI, BALDINI, BUCALO,GALANTINO e BELLUCCI. — Al Ministroper la pubblica amministrazione, al Mini-stro della difesa, al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

il contratto collettivo di lavoro per gliappartenenti alle Forze armate e alle Forzedi polizia ad ordinamento militare è sca-duto il 31 dicembre 2018;

le leggi di bilancio 2018 e 2019 hannostanziato risorse per il rinnovo del citatocontratto;

appare necessario avviare, quantoprima, i tavoli per procedere al rinnovo deicitati contratti, che consentirebbero agliinteressati di conseguire un, seppur mi-nimo, aumento contrattuale;

appare, altresì, necessario provvedereallo stanziamento di ulteriori risorse eco-nomiche, al fine di venire incontro alleesigenze manifestate nel tempo dagli ap-partenenti alle categorie interessate;

il Cocer ha recentemente deliberato dirichiedere ai Ministri interrogati l’imme-diata apertura dei lavori per l’avvio dellastagione contrattuale 2019/2021 –:

se siano a conoscenza dei fatti suin-dicati e quali iniziative di competenza in-

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tendano assumere al fine di avviare i lavoriper il rinnovo dei contratti di lavoro inquestione. (4-04601)

SUTTO. — Al Ministro per la pubblicaamministrazione, al Ministro dell’economiae delle finanze. — Per sapere – premessoche:

il debito della pubblica amministra-zione verso le imprese in Italia ha regi-strato un trend di discesa negli ultimi anni,ma nel confronto internazionale rimanetra i più elevati nell’Unione europea;

secondo l’ultimo aggiornamento delMinistero dell’economia e delle finanze nel2018 la piattaforma dedicata ai pagamentidella pubblica amministrazione ha regi-strato che « i tempi medi ponderati occorsiper saldare, in tutto o in parte, questefatture sono pari a 54 giorni, a cui corri-sponde un ritardo medio di 7 giorni sullascadenza delle fatture stesse »;

la società Serist s.r.l., ad esempio, hadichiarato delle difficoltà di flusso finan-ziario derivanti dalla dilatazione dei tempidi pagamento o addirittura del mancatopagamento per i servizi resi da parte dellepubbliche amministrazioni locali e centraliper un ammontare di euro 3,4 milioni,oltre crediti insoluti da parte dei privati pereuro 1,2 milioni;

in data 21 gennaio 2020 si è tenuto aRoma l’incontro delle segreterie nazionalisindacali con i vertici societari in merito alritardato pagamento delle retribuzioni ai di-pendenti. A seguito della gravissima crisi eco-nomica nella quale versa, il consiglio di am-ministrazione è decaduto ed è stato sosti-tuito da un amministratore unico, il quale harappresentato che l’azienda si è impegnatanell’attività almeno parziale di recupero deicrediti. In ogni caso l’organo amministrativoha specificato che l’azienda non può permet-tersi di sospendere i servizi derivanti dai con-tratti in essere per non incorrere nel rischiodell’escussione delle fideiussioni prestate agaranzia dei propri crediti;

la legge europea 2018 ha cercato diporre rimedio a una serie di procedure di

infrazione avviate dall’Unione europea con-tro l’Italia per il mancato o il non completorispetto della normativa comunitaria in ma-teria di tempi di pagamento e appalti;

la direttiva 2011/7/UE sui ritardi neipagamenti ha imposto alle autorità pubbli-che di eseguire i pagamenti non oltre 30giorni o, in casi singolarmente motivati, 60giorni dalla data di ricevimento della fat-tura o, se del caso, al termine della proce-dura di verifica della corretta prestazionedei servizi;

la Corte dell’Unione europea si èespressa contro l’Italia per l’incapacità di ri-solvere definitivamente il problema dei ri-tardi nei tempi dei pagamenti da parte dellapubblica amministrazione verso i suoi forni-tori. Secondo la sentenza pronunciata il 28gennaio, la Grande Sezione della Corte hacertificato che l’Italia « non ha assicurato chele sue pubbliche amministrazioni, quandosono debitrici nel contesto di simili transa-zioni, rispettino effettivamente termini di pa-gamento non superiori a 30 o 60 giorni dicalendario », limiti stabiliti dalla direttiva co-munitaria che norma la materia;

la Corte, infine, ha rilevato che ladirettiva « impone agli Stati membri di as-sicurare il rispetto effettivo, da parte delleloro pubbliche amministrazioni, dei ter-mini di pagamento da esso previsti ». Anzi,« in considerazione dell’elevato volume ditransazioni commerciali in cui le pubblicheamministrazioni sono debitrici di imprese,nonché dei costi e delle difficoltà generateper queste ultime da ritardi di pagamentoda parte di tali amministrazioni, il legisla-tore dell’Unione ha inteso imporre agli Statimembri obblighi rafforzati per quanto ri-guarda le transazioni tra imprese e pub-bliche amministrazioni » –:

quali urgenti iniziative il Governo in-tenda porre in essere per garantire alleimprese fornitrici la puntualità dei paga-menti della pubblica amministrazione efavorire il processo di accelerazione delpagamento dei debiti commerciali delle pub-bliche amministrazioni. (4-04610)

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SALUTE

Interrogazione a risposta orale:

ZENNARO. — Al Ministro della salute, alMinistro del lavoro e delle politiche sociali.— Per sapere – premesso che:

la casa di riposo « Carlo Campanini »,ricompresa nell’azienda di servizi alla per-sona Asp n. 1 della provincia di Teramo, dasempre, ha svolto la propria attività socio-assistenziale nel centro storico del comunedi Sant’Omero, in provincia di Teramo, inun complesso annesso alla Chiesa di SantaMaria Santissima Annunziata, di proprietàesclusiva dell’Azienda unità sanitaria localedi Teramo fino a maggio 2019, quando èscaturita l’impossibilità di mantenere apertala casa di riposo per questioni relative allamancata sicurezza dell’immobile;

il comune di Sant’Omero, al fine disalvaguardare l’importante servizio di as-sistenza sul territorio della Val Vibrata, si èimpegnato tempestivamente a trovare un’i-donea sistemazione agli ospiti della casa diriposo, anche al fine di tutelare i livellioccupazionali di tutte maestranze impie-gate nella struttura e individuando comesede temporanea un edificio comunale;

l’attuale sede, di natura provvisoria,ha fatto riscontrare problematiche gestio-nali da parte degli operatori e degli ospiti,generando un clima di sostanziale preca-rietà rispetto alla garanzia di prosecuzionedei servizi della casa di riposo, che rivesteun ruolo di primaria importanza su tutto ilterritorio della Val Vibrata;

a ciò si aggiunge il mancato adegua-mento delle tariffe dei servizi convenzio-nati, importi che sono rimasti invariati dal2002, circostanza che ha contribuito a ungenerale impoverimento della struttura inquestione, come di tutte le case di ripososul territorio regionale;

la rete dei servizi rivolti al mondodella senilità, con particolare riferimento aquelli svolti dalle case di riposo, rappre-senta un tassello fondamentale per il be-nessere di milioni di italiani che quotidia-

namente affidano i propri anziani a strut-ture residenziali e semiresidenziali;

molte case di riposo sul territorio na-zionale che offrono servizi convenzionaticon le Asl, come la « C. Campanini », sitrovano in condizioni di precarietà strut-turale e organica, con il rischio di compro-mettere la qualità dell’assistenza agli an-ziani ospiti; tale situazione richiede, adavviso dell’interrogante, l’individuazione disoluzioni in modo coordinato tra Stato,regioni ed enti locali –:

di quali elementi disponga il Governoin ordine alle problematiche di cui in pre-messa, con particolare riferimento al ri-schio della compromissione dei livelli es-senziali di assistenza;

se si intenda promuovere, per quantodi competenza e in collaborazione con leregioni e gli enti locali, un monitoraggio sututto il territorio nazionale in merito allecriticità della rete delle strutture residen-ziali e semi-residenziali per anziani e deiservizi alla persona;

se e quali iniziative di competenza siintendano adottare, anche sul piano nor-mativo e in sinergia con le regioni, al finedi assicurare la sostenibilità e la sopravvi-venza di quelle strutture per anziani giàattive e presenti sui territori e che svolgonoservizi convenzionati con il sistema sanita-rio nazionale, al fine di superare situazionidi criticità come quella sopra descritta, econ l’obiettivo di preservare l’occupazionedelle maestranze specializzate, garantendoal contempo ai pazienti e alle loro famigliela prosecuzione delle cure e l’attenzione dicui essi necessitano. (3-01275)

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SVILUPPO ECONOMICO

Interpellanza:

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dello sviluppo economico, per sa-pere – premesso che:

il 16 gennaio 2020 si è riunito alMinistero dello sviluppo economico il gruppo

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di coordinamento e controllo dell’area dicrisi industriale complessa di Piombino, acui hanno partecipato la regione Toscana,la provincia di Livorno, il comune di Piom-bino, l’autorità portuale, Invitalia, Anpal,Rfi e Terna. Nel corso dell’incontro è statocondiviso un percorso operativo, al fine didefinire attraverso dei gruppi di lavorotecnici un cronoprogramma dettagliato diinterventi in grado di accelerare la riqua-lificazione e il rilancio produttivo del ter-ritorio di Piombino. Infine, il Ministerodello sviluppo economico ha comunicatoche nei giorni seguenti sarebbe stato con-vocato il tavolo relativo allo stabilimentosiderurgico Jsw nel corso del quale l’a-zienda avrebbe illustrato il nuovo pianoindustriale per il rilancio dell’impianto si-derurgico ex Aferpi;

il 24 gennaio 2020 Jsw Steel ItalyPiombino spa ha inviato una lettera aifirmatari pubblici dell’accordo di pro-gramma per il progetto integrato di messain sicurezza, riconversione industriale esviluppo economico produttivo (ai sensi del-l’articolo 252 del decreto legislativo n. 152del 2006) secondo il quale l’azienda eratenuta, 18 mesi dopo la firma del 24 luglio2018, alla presentazione della cosiddettafase 2 del piano industriale, ovvero gliinvestimenti per una produzione di acciaiobasata su tecnologie sostenibili (ad esem-pio, forni elettrici a basso impatto ambien-tale). Come riportato anche dagli organi distampa, Jsw Steel Italy ha, invece, inviatouna lettera con richiesta di proroga deltermine di 4 mesi subordinata anche alrispetto degli impegni pubblici, di cui alsuddetto accordo di programma, entro suc-cessivi ulteriori 4 mesi;

l’azienda si era impegnata, con l’ac-cordo di programma sottoscritto nel luglio2018, a completare lo studio di fattibilità del-l’impianto, in sostituzione dell’altoforno fer-mato nel 2014 e ormai inservibile, entro 18mesi dalla firma del contratto di proprietà.La presentazione della seconda fase del pianoindustriale avrebbe dovuto sciogliere le incer-tezze sulla realizzazione di un’acciaieria elet-trica e sul ritorno della produzione auto-noma di acciaio nell’ex Lucchini;

ovviamente, il rinvio del piano indu-striale ha generato tra i sindacati e nelterritorio grande preoccupazione. Ancorauna volta i lavoratori di Piombino si ve-dono costretti a subire le conseguenze eco-nomiche e una prospettiva di totale incer-tezza a causa delle responsabilità di sog-getti che non rispettano gli impegni sotto-scritti: ossia, gli investimenti sullalaminazione, gli smantellamenti, la presen-tazione del progetto per la nuova acciaieriaelettrica entro i 18 mesi previsti;

la richiesta di proroga da parte di Jswè inaccettabile di fronte alla situazioneoccupazionale drammatica del polo side-rurgico toscano: sono, infatti, più di 2.000i posti di lavoro già persi e migliaia dilavoratori specializzati sono in cassa inte-grazione e in attesa di notizie per il rilanciodel sito produttivo;

appare evidente agli interpellati che ilgruppo indiano ha poco interesse a rilan-ciare il sito di Piombino e, di conseguenza,a effettuare investimenti in macchinari einfrastrutture;

dalle 9 di martedì 28 gennaio 2020 gliattivisti del Camping Cig e i lavoratoridell’ex Aferpi hanno installato un gazebo inpiazza Cappelletti a Piombino e dato il viaallo sciopero della fame e al presidio per-manente in difesa del diritto al lavoro –:

se il Governo abbia già fissato unincontro con Jsw Steel Italy;

quali iniziative il Governo, nell’ambitodelle proprie competenze, intenda metterein atto al fine di dare effettiva operativitàagli impegni assunti dai Jsw nel luglio 2018con l’accordo di programma.

(2-00624) « Fassina, Fratoianni ».

Apposizione di firme ad una mozione.

Mozione Ianaro ed altri n. 1-00193, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 12 giugno 2019, deve intendersisottoscritta anche dai deputati: Carnevali,Schirò.

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Apposizione di una firma ad unainterrogazione.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Gallo e altri n. 5-03466, pubblicatanell’allegato B ai resoconti della seduta del30 gennaio 2020, deve intendersi sotto-scritta anche dal deputato Nitti.

Ritiro di documenti del sindacatoispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta immediatain Commissione Trano n. 5-03395 del 15gennaio 2020;

interrogazione a risposta immediatain Commissione Centemero n. 5-03396 del15 gennaio 2020;

ERRATA CORRIGE

Apposizione di firma alla mozione Zof-fili e altri n. 1-00239 pubblicata nell’Alle-gato B ai resoconti della Seduta n. 296 del30 gennaio 2020. Alla pagina 10635, se-conda colonna, dalla riga prima alla rigadodicesima, deve leggersi:

« Apposizione di una firma ad unamozione.

Mozione Zoffili ed altri n. 1-00239, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 21 agosto 2019, deve intendersisottoscritta anche dal deputato DelmastroDelle Vedove. ».

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PAGINA BIANCA

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

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*18ALB0091800**18ALB0091800*